4. www.seagruppo.it
Radiazioni ionizzanti, che comprendono raggi X, raggi gamma ed una parte dei
raggi ultravioletti.
Radiazioni non ionizzanti (NIR), che hanno un'energia associata che non è
sufficiente ad indurre nella materia il fenomeno della ionizzazione ovvero non
possono dare luogo alla creazione di atomi o molecole elettricamente cariche
(ioni).
RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI
L'interazione con le NIR, quindi,
non provoca un danno direttamente sulla cellula,
ma realizza modificazioni termiche, meccaniche e bioelettriche
Campi elettromagnetici
7. www.seagruppo.it
Le onde elettromagnetiche derivano il loro nome dal fatto che
presentano una componente elettrica ed una magnetica.
La presenza di cariche in movimento (componente elettrica) genera un
campo magnetico; a sua volta un campo magnetico variabile nel tempo
genera un campo elettrico
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Campi elettromagnetici
8. www.seagruppo.it
I campi elettromagnetici possono interferire con le
apparecchiature elettriche, elettroniche e con il corpo
umano.
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Campi elettromagnetici
9. www.seagruppo.it
È la capacità di un apparecchio o impianto elettrico o
elettronico di funzionare correttamente senza introdurre
disturbi che possano interferire con il funzionamento di altre
apparecchiature (decreto 615/96).
COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA
Campi elettromagnetici
10. www.seagruppo.it
La marcatura CE dei prodotti comprende la conformità
anche ai requisiti EMC quindi garantisce che il prodotto non
sia fonte di disturbo per altre apparecchiature, ne
suscettibile di essere disturbato.
Campi elettromagnetici
11. www.seagruppo.it
La conoscenza della geometria e delle caratteristiche
spaziali dei campi elettromagnetici riveste fondamentale
importanza per individuare le zone corrispondenti alle
postazioni di lavoro degli operatori, allo scopo di valutare la
tipologia e l’intensità della loro esposizione.
Campi elettromagnetici
12. www.seagruppo.it
Bisogna tuttavia ricordare che i campi elettromagnetici
possono venir convogliati a distanza attraverso strutture
metalliche (strutture di sostegno, reti di alimentazione
elettrica, impianti di condizionamento, ecc)
Campi elettromagnetici
13. www.seagruppo.it
I campi a bassissima frequenza (ELF) e quelli ad alta frequenza
(radiofrequenze RF e microonde MW) interagiscono con l’ organismo umano
attraverso meccanismi che dipendono da diversi fattori: i principali sono la
frequenza, l intensità, il tempo di esposizione e il meccanismo d azione.
Gli effetti sull organismo umano dell esposizione cronica a questi tipi di
campi elettromagnetici sono ancora poco chiari.
Per i campi ELF il meccanismo d interazione è essenzialmente l induzione di
correnti elettriche all’ interno del corpo umano, mentre per quelli ad alta
frequenza il meccanismo è l assorbimento di energia.
BASSE FREQUENZE / ALTE FREQUENZE
Campi elettromagnetici
14. www.seagruppo.it
I campi ELF sono quelli a frequenza inferiore a 300 Hz. La
frequenza industriale di 50 Hz è quella tipica della
produzione, distribuzione e impiego dell energia elettrica in
Italia e in Europa.
BASSE FREQUENZE
Campi elettromagnetici
15. www.seagruppo.it
I campi elettromagnetici da radiofrequenze hanno frequenze
variabile da 300 kHz a 300 GHz (tra questi sono comprese le
microonde).
ALTE FREQUENZE
Campi elettromagnetici
16. www.seagruppo.it
La maggior parte dei meccanismi di interazione tra i sistemi
biologici ed i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici non
sono ancora ben conosciuti. Per questa ragione non si possono
ricondurre ad un unico processo elementare, né si può semplificare il
discorso considerando solo gli effetti termici o gli effetti a breve
termine dovuti alle correnti indotte all'interno degli organismi stessi.
Tuttavia, dall'analisi di lavori sperimentali condotti in vivo e in vitro,
sembra possibile ipotizzare la presenza di un meccanismo di attivazione
di processi, agenti a livello sia delle cellule che dei tessuti, dovuto proprio
alla esposizione ai suddetti campi.
EFFETTI SANITARI
Campi elettromagnetici
17. www.seagruppo.it
In tutte le considerazioni circa gli effetti dannosi delle
radiazioni elettromagnetiche sul nostro organismo dobbiamo
ricordare che i nostri sensi ed i nostri sistemi di
regolazione operano usando micro correnti elettriche a
bassa intensità e voltaggio.
I campi magnetici spesso producono correnti e voltaggi
più elevati di quelli presenti nel nostro corpo.
ASPETTI SANITARI
Campi elettromagnetici
18. www.seagruppo.it
Il primo livello è quello del danno biologico o della riparazione, cioè il
livello di interazione a cui il campo elettrico, magnetico e/o elettromagnetico
provoca alterazioni clinicamente rilevanti, persistenti nel tempo, eventualmente
anche successivamente alla cessazione della esposizione ai suddetti campi.
In questa categoria rientrano i danni dovuti alla esposizione acuta ai campi, come
la sterilità indotta dalle onde radio, l'opacizzazione del cristallino e la comparsa
anticipata della cataratta, così come la riparazione, come nel caso segnalato
nella pratica ortopedica, di cui si è parlato in precedenza.
In questa stessa categoria rientrano anche i danni imputati alle esposizioni
croniche, soprattutto al campo magnetico in bassissima frequenza, nel caso
siano confermati gli studi epidemiologici sinora condotti, e cioè tumori come la
leucemia infantile, disturbi a carico del sistema endocrino, accelerazione di
malattie degenerative quali il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer.
PRIMO LIVELLO EFFETTO SANITARIO
Campi elettromagnetici
19. www.seagruppo.it
Il secondo livello riguarda L'EFFETTO BIOLOGICO, il quale
può essere rilevato mediante l'uso di tecniche di anatomia
microscopica, microbiologia e biologia molecolare.
L'effetto biologico può non dare un danno immediato, ma può
comunque rappresentare una parte di un processo a lungo
termine che potrebbe anche avere un esito patologico.
SECONDO LIVELLO EFFETTO BIOLOGICO
Campi elettromagnetici
20. www.seagruppo.it
Il terzo livello è quello della interazione semplice, nella
quale i campi elettrici, magnetici e/o elettromagnetici
causano una PERTURBAZIONE, cioè un disturbo a livello
molecolare delle strutture biologiche elementari.
TERZO LIVELLO PERTURBAZIONE
Campi elettromagnetici
21. www.seagruppo.it
Un altro fattore da prendere in considerazione è l'assorbimento di
energia e lo sviluppo di calore ad esso associato, che è un fenomeno
che si verifica nella interazione tra i sistemi biologici ed i campi ad alta
frequenza.
Il parametro con il quale viene quantificato questo fenomeno è il tasso
di assorbimento specifico o SAR (Specific Absorption Rate), che e'
l'energia dissipata per unità di massa del sistema esposto nell'unità di
tempo, e che si misura in Watt per chilogrammo (W/kg).
In generale, però, se l'esposizione non supera determinati livelli,
l'organismo riesce a mantenere la omeostasi termica attraverso i
sistemi di ridistribuzione e dispersione del calore (irraggiamento,
conduzione attraverso la cute, sudorazione, perfrigerazione ematica).
Campi elettromagnetici
22. www.seagruppo.it
OCCHIO
• cataratta
• opacizzazione del cristallino
• opacità corneali
• congiuntivite
• lesioni retiniche
• aumento della pressione endooculare
MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW
Campi elettromagnetici
23. www.seagruppo.it
CUORE E CIRCOLAZIONE
• bradicardia
• ipotensione
• ipertensione
• variabilità pressoria
• variabilità del ritmo cardiaco
• alterazione test funzionali
• alterazioni ECG (allungamento tratto P-Q e del complesso
QRS)
• acrocianosi
MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW
Campi elettromagnetici
24. www.seagruppo.it
SISTEMA NERVOSO
• alterazioni EEG (Elettroencefalografia):
- onde lente e diminuita ampiezza delle onde alfa
- comparsa di onde teta e delta
• diminuita risposta alla fotostimolazione
• aumentata sensibilità a psicofarmaci
• vagotonia
• tremori alle estremità ed alle palpebre
• innalzamento della soglie uditiva, visiva notturna e tattile
• dermografismo rosso e bianco
MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW
Campi elettromagnetici
25. www.seagruppo.it
SANGUE
• linfocitosi assoluta
• labilità dei linfociti
• monocitosi
• modificazioni delle proteine plasmatiche
• riduzione del livello di istamina
MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW
Campi elettromagnetici
26. www.seagruppo.it
SINTOMATOLOGIA VARIA
• iperattività tiroideaiperattività tiroidea
• aumentata iodocaptazioneaumentata iodocaptazione
• diminuzione della portata latteadiminuzione della portata lattea
• diminuita risposta dei 17- chetosteroidi dopo stimolazionediminuita risposta dei 17- chetosteroidi dopo stimolazione
con ACTHcon ACTH
• oligo e azospermiaoligo e azospermia
• rash cutanei fugacirash cutanei fugaci
• iperidrosi, sudorazione notturnaiperidrosi, sudorazione notturna
• cadutta di capelli, fragilità unguealecadutta di capelli, fragilità ungueale
MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW
Campi elettromagnetici
27. www.seagruppo.it
SINTOMATOLOGIA SOGGETTIVA
• cefalea
• nausea, vertigini
• insonnia,
• irritabilità
• stanchezza, debolezza
• diminuzione della libido
• dolori toracici
• senso di malessere
• disturbi della memoria, riduzione dell’ideazione
MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW
Campi elettromagnetici
28. www.seagruppo.it
Le sonde usate sono isotropiche, ovvero forniscono il livello
di campo presente indipendentemente dall’orientazione della
sonda.
I misuratori di campo a banda larga forniscono come risultato un
numero che rappresenta il valore di campo elettrico (o magnetico)
su una banda nota e assegnata di frequenza.
MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA
Campi elettromagnetici
29. www.seagruppo.it
I misuratori di campo a banda larga forniscono come risultato un
numero che rappresenta il valore di campo elettrico (o magnetico)
su una banda nota e assegnata di frequenza
MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA
Campi elettromagnetici
30. www.seagruppo.it
Le sonde usate sono isotropiche, ovvero forniscono il livello di
campo presente indipendentemente dall’orientazione della sonda.
Sonda isotropica di campo elettrico e magnetico
per basse frequenze
MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA
Campi elettromagnetici
31. www.seagruppo.it
Sonda isotropica di campo elettrico e magnetico
per alte frequenze
MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA
Campi elettromagnetici
32. www.seagruppo.it
Le sonde vengono mantenute ad una distanza tale per cui la presenza
dell’ operatore o di altre persone non comportasse modificazioni del
valore del campo elettromagnetico (distanza minima di 5 m dalla
sonda).
Esempio
MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA
Campi elettromagnetici
33. www.seagruppo.it
Tempi di misura
La durata di ciascuna misura, sia per le alte frequenze che per le basse
frequenze, è solitamente superiore a 5 minuti. In particolare per le basse
frequenze la misura, sia per la rilevazione del campo elettrico che del
campo magnetico, è stata eseguita nelle condizioni di emissione
massima della sorgente.
Durante le misure, i valori di campo elettrico o magnetico rilevati non
devono subire fluttuazioni significative.
Incertezza di misura
L incertezza di misura totale associata alla rilevazione dell intensità di
campo, calcolata secondo le modalità indicate nella Norma UNI-CEI 9
(1997) Guida all espressione dell incertezza di misura , per un livello di
confidenza del 95%, risulta essere pari a ± 1.9 dB (± 55%) su tutta la
banda di funzionamento delle sonde
utilizzate.
Campi elettromagnetici
34. www.seagruppo.it
La sonda sensibile alle basse frequenze, denominata EHP50C, è stata
posizionata su di un cavalletto di sostegno (sonda posta ad una altezza di 1,50 m
dal pavimento) e collegata tramite fibra ottica al misuratore portatile PMM 8053B.
La sonda sensibile alle alte frequenze, denominata EP330, è stata collegata
direttamente al misuratore portatile tramite un collegamento ad innesto e
posizionata su di un cavalletto di sostegno (sonda posta ad una altezza di 1,50 m
dal pavimento).
Campi elettromagnetici
Esempio
35. www.seagruppo.it
Sorgenti di campi elettrici e magnetici statici: praticamente “ovunque
vi siano apparecchiature alimentate da tensione continua o linee
percorse da elevate correnti continue”.
Concentrando l’attenzione sul solo campo magnetico, “possono risultare
esposti a livelli di gran lunga superiori al fondo naturale (in media circa 50
μT di induzione magnetica), i lavoratori addetti a processi di elettrolisi” e
“coloro che operano nel comparto ferroviario su trasporti alimentati in
corrente continua”.
Campi statici sono riscontrabili anche presso macchinari per la produzione
di grandi elettrodi per archi voltaici” e “in prossimità dei tomografi a
risonanza magnetica Nucleare”;
SORGENTI
Campi elettromagnetici
36. www.seagruppo.it
Campi elettrici e magnetici ELF negli ambienti industriali:
“l’esposizione degli addetti alle centrali elettriche, è stata stimata
attorno a 40 μT come valore medio, con picchi sensibilmente più elevati,
specie per gli addetti alla manutenzione delle linee.
In relazione ai diversi processi industriali, “ogni apparecchiatura
alimentata con correnti elevate costituisce una potenziale sorgente. Nei
vari tipi di forni elettrici e nelle fonderie (fusione e trattamento
dell’acciaio e altri metalli, nel caso dei saldatori, che sembrano
costituire la categoria potenzialmente esposta ai livelli più elevati.
Esposizioni significative sono inoltre riscontrabili nei processi di
smerigliatura a mano (fino 300 μT), e nella produzione di magneti
permanenti (500 μT)”;
SORGENTI
Campi elettromagnetici
37. www.seagruppo.it
Riscaldatori industriali a radiofrequenza e microonde: queste
macchine, che si basano sulla “trasformazione in calore dell’energia
elettromagnetica assorbita dal materiale oggetto di trattamento”, sono
tradizionalmente suddivisi in tre categorie in base al principio e alle
modalità di funzionamento: a perdite dielettriche, a induzione magnetica
e a microonde. Nel caso degli apparecchi per riscaldamento a perdite
dielettriche, che “vengono impiegati nell’industria del
legno (incollaggio e piegatura), per la saldatura e stampaggio di
manufatti in plastica (PVC in primo luogo) e nell’industria tessile
(essiccamento delle fibre)”.
Gli apparecchi per riscaldamento a induzione sono usati invece nel
trattamento dei materiali metallici (saldatura, indurimento, tempera,
fusione, etc.), e nell’industria elettronica.
SORGENTI
Campi elettromagnetici
38. www.seagruppo.it
apparecchiature biomediche: in numerose indagini sperimentali
effettuate nelle strutture sanitarie presso apparecchiature emittenti
radiazioni non ionizzanti si sono evidenziate “situazioni di esposizione
rilevante e talvolta elevati rischi per la salute e la sicurezza di operatori e
pazienti.
SORGENTI
Campi elettromagnetici
39. www.seagruppo.it
apparati per telecomunicazioni: numerose categorie professionali
possono risultare esposte a livelli notevolmente elevati”. Ad esempio “gli
operatori la cui mansione comporta l’ascesa su torri e tralicci, per
l’installazione o la manutenzione di sistemi radio fm” o televisivi.
“Esposizioni più contenute sono in genere associate alla vicinanza a
sistemi radar per il controllo del traffico aereo”.
SORGENTI
Campi elettromagnetici
40. www.seagruppo.it
Varchi magnetici e sistemi antitaccheggio: queste apparecchiature
“sono sorgenti di esposizione per la popolazione e per i lavoratori di
largo e crescente impiego presso centri commerciali, supermercati,
negozi, banche, aeroporti ecc.”. Tali sistemi “possono produrre
esposizioni croniche per i lavoratori con postazioni di lavoro fisse in
prossimità dei varchi, come è il caso degli addetti alle casse nei
supermercati, che possono risultare esposti continuativamente per
l’intero turno lavorativo a livelli di campo non trascurabili”.
Sistemi di identificazione a radiofrequenza (RFID): sono “dispositivi
che consentono la rapida identificazione di persone o merci
mediante la lettura a distanza di apposite etichette magnetizzate”. “i
problemi posti da questi sistemi sono simili a quelli dei varchi
elettromagnetici o dei dispositivi antitaccheggio”.
SORGENTI
Campi elettromagnetici
41. www.seagruppo.it
Decreto Legislativo n. 159 del 1 agosto 2016
Attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di
salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici
(campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE. (16G00172).
Decreto Legislativo n. 81/08 al Titolo VIII Capo IV
stabilisce i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la
salute e la sicurezza derivanti dall’ esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz
a 300 GHz) durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la protezione dai rischi
per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti nocivi a breve termine
conosciuti nel corpo umano derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall’
assorbimento di energia e da correnti di contatto.
NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Campi elettromagnetici
42. www.seagruppo.it
Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti modificazioni:
Art. 206 (Campo di applicazione)
1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i
rischi per la salute e la sicurezza derivanti all'esposizione ai campi elettromagnetici (da
0 Hz a 300 GHz), come definiti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la
protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti biofisici diretti e
agli effetti indiretti noti provocati dai campi elettromagnetici.
2. I Valori limite di esposizione (VLE) soltanto le relazioni scientificamente accertate tra
effetti biofisici diretti a breve termine ed esposizione ai campi elettromagnetici.
3. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo termine e i
rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione.
4. Per il personale che lavora presso impianti militari operativi o che partecipa ad attività
militari, ivi comprese esercitazioni militari internazionali congiunte, costituito dalle particolari
norme di tutela tecnico-militare per la sicurezza e la salute del personale, di cui agli articoli 245
e 253 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, nel rispetto dei criteri
ivi previsti.
Campi elettromagnetici
43. www.seagruppo.it Campi elettromagnetici
b) l'articolo 207 è sostituito dal seguente Art. 207 (Definizioni).
a) "campi elettromagnetici"
b) "effetti biofisici diretti"
1) effetti termici
2) effetti non termici
3) correnti negli arti
c) "effetti indiretti"
d) "Valori limite di esposizione (VLE)
e) "VLE relativi agli effetti sanitari"
f) "VLE relativi agli effetti sensoriali"
g) "valori di azione (VA)"
44. www.seagruppo.it
L’articolo 209 è sostituito dal seguente Art. 209 (Valutazione dei rischi e identificazione
dell'esposizione).
1. Nell'ambito della valutazione dei rischi di cui all'articolo 181, il datore di lavoro valuta tutti i
rischi per i lavoratori derivanti da campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e,quando
necessario, misura o calcola i livelli dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i
lavoratori. La valutazione, la misurazione e il calcolo devono essere effettuati tenendo anche
conto delle guide pratiche della Commissione europea, delle pertinenti norme tecniche
europee e del Comitato elettrotecnico italiano (CEI), delle specifiche buone prassi individuate o
emanate dalla Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6 del presente decreto, e
delle informazioni reperibili presso banche dati dell'INAIL o delle regioni
2. Qualora non sia possibile stabilire con certezza il rispetto dei VLE sulla base di informazioni
facilmente accessibili, la valutazione dell'esposizione è effettuata sulla base di
misurazioni o calcoli. In tal caso si deve tenere conto delle incertezze riguardanti la
misurazione o il calcolo, quali errori numerici, modellizzazione delle sorgenti, geometria del
modello anatomico e proprietà elettriche dei tessuti e dei materiali, determinate secondo la
buona prassi metrologica.
Campi elettromagnetici
45. www.seagruppo.it
e) l'articolo 210 e' sostituito dal seguente: Art. 210 (Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i
rischi).
1. A seguito della valutazione dei rischi, qualora risulti che i valori di azione di cui
all'articolo 208 sono superati, il datore di lavoro, elabora ed applica un programma
d'azione che comprenda misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni
superiori ai valori limite di esposizione relativi agli effetti sensoriali e ai valori limite di
esposizione relativi agli effetti sanitari, tenendo conto in particolare:
a) di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione ai campi elettromagnetici;
b) della scelta di attrezzature che emettano campi elettromagnetici di intensita' inferiore,
tenuto conto del lavoro da svolgere;
c) delle misure tecniche per ridurre l'emissione dei campi elettromagnetici, incluso se
necessario l'uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di
protezione della salute;
Campi elettromagnetici
46. www.seagruppo.it
Campi elettrici I campi elettrici vengono fortemente attenuati anche dagli
oggetti materiali non conduttivi che si interpongono tra le sorgenti e gli individui:
una parete o un edificio sono utili attenuatori di campo elettrico.
Campi magnetici I campi magnetici non subiscono attenuazione da parte
degli oggetti materiali, pertanto si ritrovano quasi inalterati all'interno e all'esterno
di un edificio.
SCHERMATURA CEM
Campi elettromagnetici
47. www.seagruppo.it
d) degli appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e
delle postazioni di lavoro;
e) della progettazione e della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro;
Progettazione dei luoghi di lavoro e della postazione Nell'organizzazione del lavoro
scegliere postazioni di lavoro a lunga permanenza sufficientemente lontane dalle potenziali
sorgenti di campo
f) della limitazione della durata e dell'intensita‘ dell'esposizione;
g) della disponibilita' di adeguati dispositivi di protezione individuale;
Protezione personale Tute conduttrici sono efficaci per i campi elettrici. Adatti guanti
isolanti possono essere usati per ridurre le correnti di contatto.
h) di misure appropriate al fine di limitare e controllare l'accesso, quali segnali, etichette,
segnaletica al suolo e barriere;
i) in caso di esposizione a campi elettrici, delle misure e procedure volte a gestire le
scariche elettriche e le correnti di contatto mediante mezzi tecnici e mediante la
formazione dei lavoratori.
Campi elettromagnetici
48. www.seagruppo.it
2. Sulla base della valutazione dei rischi di cui all'articolo 209, il datore di lavoro elabora e
applica un programma d'azione che comprenda misure tecniche e organizzative volte a
prevenire qualsiasi rischio per lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili
al rischio e qualsiasi rischio dovuto a effetti indiretti di cui all'articolo 207.
3. Il datore di lavoro, in conformita' all'articolo 183, adatta le misure di cui al presente articolo
alle esigenze dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio e, se del
caso, a valutazioni individuali dei rischi, in particolare nei confronti dei lavoratori che hanno
dichiarato, anche a seguito delle informazioni ricevute ai sensi dell'articolo 210-bis, di essere
portatori di dispositivi medici impiantati attivi o passivi, o hanno dichiarato l'uso di
dispositivi medici sul corpo o nei confronti delle lavoratrici in stato di gravidanza che
hanno informato il datore di lavoro della loro condizione.
Campi elettromagnetici
49. www.seagruppo.it
4. Sulla base della valutazione dei rischi di cui all'articolo 209, i luoghi di lavoro in cui i
lavoratori possono essere esposti a campi elettromagnetici che superano i VA sono indicati
con un'apposita segnaletica conforme a quanto stabilito nel titolo V del presente decreto,
recante le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro.
Le aree in questione sono inoltre identificate e l'accesso alle stesse e' limitato in
maniera opportuna.
Accesso Talvolta sono necessarie barriere fisiche per limitare l’accesso ad aree
dove il campo è elevato.
5. Nei casi di cui all'articolo 208, commi 3 e 4, sono adottate misure di protezione specifiche,
quali l'informazione e la formazione dei lavoratori a norma dell'articolo 210-bis, l'uso di
strumenti
tecnici e la protezione individuale, da realizzarsi anche mediante la messa a terra degli
oggetti di lavoro, il collegamento elettrico dei lavoratori con gli oggetti di lavoro nonche', se
del caso e a norma degli articoli 75, 76 e 77, con l'impiego di scarpe e guanti isolanti e di
indumenti protettivi.
6. Nel caso di cui all'articolo 208, comma 5, sono adottate misure di protezione specifiche,
quali il controllo dei movimenti.
Campi elettromagnetici
50. www.seagruppo.it
7. I lavoratori non devono essere esposti a valori superiori ai VLE relativi agli effetti sanitari e ai
VLE relativi agli effetti sensoriali a meno che non sussistano le condizioni di cui all'articolo 212,
e all'articolo 208, commi 3, 4 e 5. Qualora, nonostante i provvedimenti presi dal datore di
lavoro in applicazione del presente capo, i VLE relativi agli effetti sanitari o i VLE relativi agli
effetti sensoriali sono superati, il datore di lavoro adotta misure immediate per riportare
l'esposizione al di sotto dei VLE. Il datore di lavoro individua e registra le cause del
superamento dei VLE relativi agli effetti sanitari e dei VLE relativi agli effetti sensoriali e
modifica di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo
superamento. Le misure di protezione e prevenzione modificate sono conservate con le
modalità di cui all'articolo 53.
Campi elettromagnetici
51. www.seagruppo.it
g) l'articolo 211 e' sostituito dal seguente: «Art. 211 (Sorveglianza sanitaria)
Art. 211 (Sorveglianza sanitaria). - La sorveglianza sanitaria viene effettuata
periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' inferiore decisa dal medico
competente con particolare riguardo ai lavoratori particolarmente sensibili al rischio di cui
all'articolo 183, tenuto conto dei risultati della valutazione dei rischi trasmessi dal datore di
lavoro.
L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicita‘ diversi
da quelli forniti dal medico competente.
Campi elettromagnetici