Il tannino è una sostanza di origine vegetale, usata per trasformare la pelle animale in un materiale compatto e resistente nel tempo. Esso si trova nella corteccia delle piante, nelle foglie, nel tronco o anche nei frutti e nelle radici: la pianta più ricca di tannino è il castagno. Il tannino conferisce alla pelle il caratteristico profumo di cuoio.
La concia al vegetale è il tipo di concia più antico e consiste nel trattare le pelli con sostanze vegetali come il tannino. Questo tipo di concia avviene nel rispetto della natura, visto che non contiene sostanze tossiche dannose per l’uomo e l’ambiente. Le sostanze usate nel trattamento vengono recuperate e impiegate in altri settori e il prodotto ottenuto può essere smaltito con facilità.
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Il prodotto finito, risultato della concia al vegetale, è l’ecopelle. L’uso del tannino consente di ottenere un cuoio particolarmente robusto, adatto per selle e suole. Per tutelare i prodotti realizzati con pelli conciate al vegetale, il consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, che comprende alcune concerie toscane, ha creato un apposito marchio.
La similpelle, detta anche finta pelle, ha l’aspetto della pelle o del cuoio, ma non ha origine animale. Può essere costituita da un tessuto come il lino o il cotone, su cui viene spalmata una pellicola plastica, oppure essere di sola plastica. Può essere colorata e stampata e presentare venature lisce o ruvide che imitano le pelli animali.
La similpelle viene utilizzata per produrre giubbotti, scarpe, borse, cinture e abbigliamento da moto. Nell’arredamento viene utilizzata per rivestimenti di poltrone, sedie e divani. I vantaggi della similpelle sono il minor costo, la lavabilità, l’impermeabilità e la facilità di essere cucita. Essa però è meno piacevole al tatto, non è traspirante e la plastica che la riveste si logora. La produzione di similpelle non comporta il sacrificio degli animali, ma utilizza derivati del petrolio, che sono inquinanti.