Oltre 16 milioni di italiani soffrono di problematiche sessuologiche: disfunzione erettile, eiaculazione precoce e calo del desiderio per gli uomini, anorgasmia, vaginismo e calo del desiderio per le donne. In linea con tutto ciò le richieste di consulenze su tematiche sessuologhe sono cresciute, negli ultimi 5 anni, del 15%.
Ma la sessuologia, in Italia, è ancora lontana dall’avere un’identità ben definita: limitrofa alla medicina, ma certamente anche alla psicologia, troppo spesso “banalizzata” anche dai mezzi di comunicazione, fatica a conquistare uno spazio specifico nella formazione accademica. Ricaduta di ciò è che molti psicologi e psicoterapeuti che lavorano per definizione per migliorare la salute dei propri pazienti, non sono adeguatamente formati ad intercettare problematiche di natura sessuale e di conseguenza porre in essere interventi di consulenza e/o terapia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità guarda alla salute sessuale come ad una importantissima componente della salute psichica e fisica e auspica interventi di sostegno mirati a promuovere comportamenti responsabili e soddisfacenti che possano incidere positivamente sulla qualità di vita.
Obiettivo generale del webinar è informare gli psicologi e gli psicoterapeuti che non hanno una formazione specifica in ambito sessuologico, rispetto agli strumenti utili per poter indagare la sessualità dei propri pazienti all’interno di un abituale protocollo anamnestico, indipendentemente dalle tematiche portate dal paziente in terapia. Inserire anche l’approfondimento su tematiche sessuologiche vuol dire prestare attenzione a tutti gli elementi utili per promuovere la salute del proprio paziente.
In quest’ottica gli psicologi e gli psicoterapeuti saranno stimolati ad acquisire elementi utili per poter condurre una “consulenza sessuologia di primo livello” utile per pianificare eventuali interventi specifici.
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Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) la salute
sessuale, deve essere intesa come “uno stato di benessere
fisico, emotivo, mentale e sociale non legato alla semplice assenza di
malattie, disfunzioni o infermità”.
La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco
della vita, e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere,
l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la
riproduzione.
Richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle
relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali
piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza.
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Per raggiungere e mantenere la salute sessuale appare di
fondamentale importanza poter accedere ad informazioni
imparziali e scientificamente corrette su tutti gli aspetti
della sessualità, che possano permettere alle persone di attuare scelte
consapevoli e responsabili alla base di comportamenti consapevoli e
responsabili.
In tal senso, avere la possibilità di esplicitare i propri dubbi e attivare un
confronto con un interlocutore non giudicante, può consentire alle
persone di vivere le proprie esperienze sessuali in maniera più attenta,
libera dai pregiudizi e dalle false credenze.
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► conoscere la sessualità in tutte le sue
componenti
► saper usare un linguaggio non troppo
tecnico, ma neanche troppo gergale che
aiuti il cliente ad esprimersi serenamente
► non esprimere giudizi, ma piuttosto
mostrare interesse ed avere un
atteggiamento empatico e di apertura
► avere un rapporto consapevole con la
propria sessualità
La conduzione della consulenza sessuologica prevede particolari
abilità da parte dello psicologo:
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Il concetto di normale/anormale necessita di essere
“educato” in una società che appare giudicante nei confronti dell’altro
diverso da sé.
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tutto ciò che viene imposto con
forza e violenza (fisica e
psicologica)
tutto ciò che rimanda ad una
“fissazione” (mi eccito solo se..)
rapporti incestuosi e di tipo
perverso
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Per Parafilia si intende un comportamento che
prevede intenso e persistente interesse sessuale
preferenziale diverso dalla stimolazione genitale
o dei preliminari con partner umani
fenotipicamente normali, fisicamente maturi e
consenzienti
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I sex offender rappresentano una categoria
eterogenea di individui con comportamento
sessuale di tipo violento e autori di reati a sfondo
sessuale.di reato a sfondo sessuale.
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I sex offender rappresentano una categoria
eterogenea di individui con comportamento
sessuale di tipo violento e autori di reati a sfondo
sessuale.di reato a sfondo sessuale.
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La sessualità è un atto di puro egoismo
▼
Ognuno è responsabile del proprio piacere
Se riusciamo a far comprendere nel profondo
questa regola e a farla rispettare,
arriveremo a sciogliere molte problematiche
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La circolarità del modello proposto da Basson permette di
cogliere una nuova dinamica tra le dimensioni della funzione
sessuale:
Feedback negativo: se l’esperienza è
stata caratterizzata dalla frustrazione,
insoddisfazione, dolore avremo un
EFFETTO FRENANTE sul desiderio
Feedback positivo: se l’esperienza è
stata soddisfacente avremo un
EFFETTO STIMOLANTE sul desiderio
INTERAZIONI
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Nel primo momento della consulenza sessuologica si indaga
sulla natura del problema portato dal singolo o dalla
coppia
.
Molti studi clinici
dimostrano che
il lavoro che si fa carico
anche dei problemi
relazionali, quindi della
coppia,
ha maggiori probabilità di
essere efficace rispetto ad
un intervento basato solo
sul sintomo.
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Il nostro obiettivo è di raccogliere il maggior numero di
informazioni su:
► storia del sintomo sessuale
► relazione
► aspetti psichici
► aspetti emotivi
Per avere una buona analisi della disfunzione sessuale è
importante conoscere sia la risposta sessuale sia i sentimenti
soggettivi che l’accompagnano
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1. Come si manifesta il problema? È bene cercare di capire quale
fase del ciclo di risposta sessuale è coinvolta. Con la coppia è utile
verificare se i partner condividono la descrizione dell’altro o se ci
sono delle discrepanze da approfondire.
2. Come è stato l’ultimo rapporto sessuale? La descrizione
accurata ci aiuta a capire se il problema impedisce del tutto o solo
in parte la soddisfazione sessuale.
Indagine sul sintomo
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3. Il sintomo è presente da sempre o solo da qualche tempo?
– Primari: sintomi che sono presenti da sempre nella vita della
persona
– Secondari: sintomi comparsi in un certo periodo
Distinguiamo inoltre:
– Generalizzato: il disagio si manifesta con ogni partner
– Situazionale: solo con alcuni partner e/o in certe occasioni
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4. Qual è la cronologia del sintomo? Sondare quando il sintomo è
comparso, come si è sviluppato, se esistono nessi con eventi della
vita
5. Quali sono le reazioni emotive al problema?
6. È possibile la comunicazione tra la coppia su questo
argomento?
7. Che cosa pensa il partner del problema? Come si comporta
quando si manifesta?
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Esercitazione:
Matteo ha 21 anni e frequenta la
facoltà di Economia e Commercio a
Roma. Da circa 5 mesi ha una storia
con Arianna studentessa di
Giurisprudenza a Milano, di 19 anni.
Si vedono ogni 15 giorni, facendo a
turno per venirsi a trovare, ospitati
dalle rispettive famiglie.
Matteo ritiene di avere un DEFICIT
ERETTILE. Ogni volta che ha tentato
di avere un rapporto penetrativo con
Arianna ha perso l’erezione «sul più
bello». È la prima volta che ha un
simile problema ed appare molto
preoccupato.
A 17 anni Matteo ha
avuto il suo primo
rapporto sessuale con
una ragazza molto più
grande. Arianna, invece,
ancora non ha avuto
rapporti sessuali
completi. Con Matteo si
sente pronta per questo
importante passo.
Matteo ha parlato con i suoi
genitori chiedendo loro di
portarlo da uno specialista.
Ne ha parlato anche con
Arianna, ritenendosi
totalmente responsabile
della difficoltà.