Lo psicologo che opera in ambiti come quello dell’infanzia e dell’adolescenza si trova spesso di fronte a genitori che vivono difficoltà nell’area del sonno dei propri figli. Il sonno dei bambini è considerato un tema “caldo”, già nel periodo prenatale. La persona che si prepara a diventare genitore inizia a chiedersi come sarà il sonno del proprio figlio e a sperare “che dorma”. Successivamente, specie durante i primi tre anni di vita, accade frequentemente di incontrare genitori che lamentano difficoltà nella gestione del sonno dei propri figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie problematiche che interferiscono con il benessere dell’intera famiglia.
In questi due webinar verrà affrontato il tema del sonno in età evolutiva con un taglio teorico-pratico, utile per tutti gli psicologi che, lavorando con i genitori, hanno voglia di acquisire strumenti validi per la valutazione e l’intervento in quest’area. In tal senso verrà proposto anche un caso pratico di valutazione e intervento.
2. OBIETTIVI
• Conoscere un approccio di lettura al sonno in
età evolutiva basato sui modelli multifattoriali
• Acquisire un modello di valutazione e di
intervento
• Esercitarsi nell’applicazione del modello
attraverso un caso reale
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3. Modelli multifattoriali(Brazelton, Rankl,
Pantley)
A cosa è dovuto un problema di sonno?
• Fattori fisiologici (cicli di sonno più brevi, bisogno di
mangiare, bisogno di bere, fastidi vari, problemi di salute)
• Fattori temperamentali (sensibilità, irritabilità, livello di
attivazione)
• Fattori esterni al bambino/ambientali (regolazione degli
stimoli provenienti dall’esterno, stile di accudimento
genitoriale, inserimenti nido e scuola,
dipendenza/autonomia, situazione familiare, eventi di vita,
ecc.)
• Fattori comportamentali (abitudini)
• Punti salienti-fasi critiche
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4. Come si valuta un problema di sonno?
Si compie insieme ai genitori una valutazione
completa della situazione, attraverso un
colloquio in cui si esplorano i seguenti aspetti:
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5. Come si valuta un problema di sonno?
• Motivo della richiesta
• Area sonno
• Temperamento
• Stile di accudimento
• Area relazionale
• Area famiglia
• Area esterna alla famiglia
• Crescita e sviluppo
• Quotidianità e abitudini
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6. Come si valuta un problema di sonno?
• Motivo della richiesta (aspettative dei genitori rispetto alla
consulenza, obiettivi, tentativi fatti fin’ora, identificazione del
problema).
• Area sonno (quantità e qualità del sonno, risvegli,
addormentamento, abitudini)
• Temperamento (livello di sensibilità e irritabilità, livello di
attivazione, modalità consolatorie)
• Stile di accudimento (stile di accudimento scelto, modalità educative
utilizzate, strategie, livello di accordo sulle modalità utilizzate,
atteggiamenti genitoriali rispetto all’esplorazione)
• Area relazionale (attaccamento, autonomia, rapporto con i genitori,
rapporto con altre figure di riferimento)
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7. Come si valuta un problema di sonno?
• Area famiglia (situazione familiare, situazione della
coppia genitoriale)
• Area esterna alla famiglia (nido, scuola,
inserimenti, rete sociale di supporto)
• Crescita e sviluppo (gravidanza, puerperio, fasi di
crescita e di sviluppo, punti salienti)
• Quotidianità e abitudini (giornata tipo, elementi
importanti della quotidianità)
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8. Un modello di intervento
Principi
• Rispettare i bisogni del bambino (contatto, alimentazione e
sonno)
• Rispettare le fasi di crescita del bambino
• Rendere il genitore informato e competenze
• Ascoltare e rispettare le esigenze di tutta la famiglia
• Favorire una scelta sul sonno informata e condivisa
• Adottare gradualità nei cambiamenti
• Non forzare, non insistere
• Non far piangere il bambino per farlo addormentare
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9. Un modello di intervento
Passi
• Ascoltare i genitori e stimolare un confronto tra di loro
• Individuare e definire le difficoltà rispetto al sonno
• Comprendere «dove si vuole arrivare», ossia quali obiettivi si
vogliono raggiungere
• Valutare la situazione generale (sonno, alimentazione, attaccamento,
quotidianità, temperamento, ecc.)
• Indentificare le risorse e i punti di forza del bambino e della famiglia
• Offrire ai genitori tutte le informazioni sui fattori che possono
condizionare il sonno
• Concordare un «piano per il sonno»
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10. Un modello di intervento
Cosa prevede un «piano per il sonno»
• Concordare un rituale pre-addormentamento ed uno per la messa a
nanna
• Scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte
• Favorire la capacità di autoregolazione del bambino in base all’età
• «Rompere» alcune associazioni con il sonno
• Prestare attenzione alla quotidianità e agli aspetti che possono
interferire con il sonno
• Concordare il ruolo che avranno i genitori e le eventuali altre figure
di riferimento nel mettere in atto il «piano per il sonno»
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11. Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Sonno
• La sera viene messo a nanna alle 21.30 circa, ma l’ultima
poppata avviene circa un’ora e mezza prima
• Dorme circa un’ora e poi si sveglia
• Durante i risvegli viene generalmente allattato
• L’addormentamento avviene al seno nel lettone,
dopodichè una volta addormentato viene spostato nel suo
lettino
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12. Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Temperamento
• È vivace e curioso
• Quando si sveglia di notte piange e appare
«disperato»
• L’unica persona che riesce a consolarlo è la
mamma
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13. Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Stile di accudimento
• Il papà sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a
non delegare”
• Lei ribadisce dicendo che quando delega ottiene una
risposta “poco paziente”
• Poca familiarità con il tappetone
• La mamma tende spesso a tirarlo su e il papà è molto
preoccupato di quello che porta alla bocca
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14. Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Area relazionale
• Marco passa la maggior parte del tempo con la madre.
Quando si allontana lui si dispera e piange. Ci vuole un po’
perché si tranquillizzi, anche con la nonna e con la tata che
vede tutti i giorni dalle 10 fino alle 18
• Con il papà non passa tanto tempo dato che lavora
praticamente tutto il giorno
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15. Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Famiglia
• il papà esce di casa intorno alle 9.30/10.00 e rientra verso
le 20.30
• la mamma appare molto stanca e provata
Crescita e sviluppo
• messo sul tappetone fa un po’ fatica a raggiungere ciò che
desidera
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16. Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Quotidianità e abitudini
• La cena avviene intorno alle 19.30 le 20.00, ora in cui il
bambino appare molto irritabile
• Alle 20.30 arriva il papà. Marco piange e si rifiuta di stare
in braccio al papà
• Alle 21.30 circa viene messo a nanna dalla mamma
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17. Il caso di Marco
Intervento
Sonno
• La sera viene messo a nanna alle 21.30 circa, ma l’ultima poppata avviene
circa un’ora e mezza prima. Dorme circa un’ora e poi si sveglia/passa
troppo tempo tra l’ultima poppata e il momento della messa a
nanna/avvicinare il momento dell’ultima poppata a quello della nanna
• Durante i risvegli viene generalmente allattato/associazione tra sonno e
allattamento/rompere l’associazione
• L’addormentamento avviene al seno nel lettone, dopodichè una volta
addormentato viene spostato nel suo lettino/durante i risvegli potrebbe
sentirsi disorientato trovandosi in luogo diverso rispetto a quello in cui si è
addormentato/ scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte
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18. Il caso di Marco
Intervento
Temperamento/stile di accudimento/area relazionale
• È vivace e curioso-Poca familiarità con il tappetone-La mamma tende
spesso a tirarlo su e il papà è molto preoccupato di quello che porta
alla bocca/esplorazione inibita- «spinta preoccupata»/promuovere
l’esplorazione del bambino-meno sdraietta più tappettone-
assecondare la curiosità del bambino
• Quando si sveglia di notte piange e appare «disperato»/durante i
risvegli potrebbe soffrire la separazione dalla madre e sentirsi
disorientato per trovarsi in un posto diverso rispetto a quello in cui si è
addormentato/allenarsi di giorno a separarsi dalla madre- scegliere
dove si vuole che il bambino trascorra la notte
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19. Il caso di Marco
Intervento
Temperamento/stile di accudimento/area relazionale
• L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma-Il papà sostiene
che la mamma è “apprensiva” e “tende a non delegare”- Marco
passa la maggior parte del tempo con la madre-Quando lei si
allontana lui si dispera e piange. Ci vuole un po’ perché si tranquilli,
anche con la nonna e con la tata che vede tutti i giorni dalle 10 fino
alle 18-L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma-Il papà
sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a non
delegare”/forte attaccamento alla madre-difficoltà a separarsi dalla
madre/promuovere la relazione con altre figure (papà, nonna, tata)-
allenarsi nella separazione dalla madre
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20. Il caso di Marco
Intervento
Temperamento/stile di accudimento/area relazionale
• Lei ribadisce dicendo che quando delega ottiene una risposta “poco
paziente”- Con il papà non passa tanto tempo dato che lavora quasi
tutto il giorno /scarsa presenza del padre nella gestione del
piccolo/aumentare la partecipazione del papà nella cura del piccolo
e nel tempo che passano insieme
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21. Il caso di Marco
Intervento
Quotidianità e abitudini
• La cena avviene intorno alle 19.30 le 20.00, ora in cui il bambino
appare molto irritabile /la sua irritabilità al momento della cena
potrebbe essere legata alla stanchezza/anticipare l’orario della cena
• Alle 20.30 arriva il papà. Marco piange e si rifiuta di stare in braccio
al papà /Il rifiuto di Marco potrebbe essere legato alla
stanchezza/rivedere le modalità di interazione del papà al momento
del suo arrivo a casa-coinvolgere il papà la mattina prima che esca
ed eventualmente la sera per la messa a nanna
• Alle 21.30 circa viene messo a nanna dalla mamma/troppa
stanchezza al momento della messa a nanna/Anticipare l’orario della
nanna
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Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA):
caratteristiche e strategie d’aiuto
Dott.ssa Silvia Zanette - 14-15-21-28 Giugno 2017 - h. 18.30 / h. 20.00
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di
intervento
Dott.ssa Monica Pirola - 06 e 13 Luglio 2017 - h. 18.30 / h. 20.00
La Psicologia dell’Alimentazione: aree di intervento e
competenze professionali
Dott.ssa Paola Medde – 17 e 24 Ottobre – h. 18,30 / 20,00
I prossimi appuntamenti Webinar:
24. Prima prova dell’Esame di Stato: come impostare l’elaborato
Seconda prova dell’Esame di Stato: come impostare il progetto
Terza prova dell’Esame di Stato: come inquadrare e analizzare il caso
Condotti dal Dott. Emanuele Tomasini
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Alla ricerca del Tempo perduto: tecniche e strumenti di Time Management
Come prendere una decisione. Tecniche e strumenti di decision making
Come scrivere il proprio curriculum, la lettera di motivazione e la lettera di
presentazione
Docente: Dott. Edoardo Ercoli
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