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OBIETTIVI
• Conoscere un approccio di lettura al sonno in
età evolutiva basato sui modelli multifattoriali
• Acquisire un modello di valutazione e di
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attraverso un caso reale
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Modelli multifattoriali(Brazelton, Rankl,
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A cosa è dovuto un problema di sonno?
• Fattori fisiologici (cicli di sonno più brevi, bisogno di
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• Fattori comportamentali (abitudini)
• Punti salienti-fasi critiche
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Come si valuta un problema di sonno?
Si compie insieme ai genitori una valutazione
completa della situazione, attraverso un
colloquio in cui si esplorano i seguenti aspetti:
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Come si valuta un problema di sonno?
• Motivo della richiesta
• Area sonno
• Temperamento
• Stile di accudimento
• Area relazionale
• Area famiglia
• Area esterna alla famiglia
• Crescita e sviluppo
• Quotidianità e abitudini
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Come si valuta un problema di sonno?
• Motivo della richiesta (aspettative dei genitori rispetto alla
consulenza, obiettivi, tentativi fatti fin’ora, identificazione del
problema).
• Area sonno (quantità e qualità del sonno, risvegli,
addormentamento, abitudini)
• Temperamento (livello di sensibilità e irritabilità, livello di
attivazione, modalità consolatorie)
• Stile di accudimento (stile di accudimento scelto, modalità educative
utilizzate, strategie, livello di accordo sulle modalità utilizzate,
atteggiamenti genitoriali rispetto all’esplorazione)
• Area relazionale (attaccamento, autonomia, rapporto con i genitori,
rapporto con altre figure di riferimento)
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Come si valuta un problema di sonno?
• Area famiglia (situazione familiare, situazione della
coppia genitoriale)
• Area esterna alla famiglia (nido, scuola,
inserimenti, rete sociale di supporto)
• Crescita e sviluppo (gravidanza, puerperio, fasi di
crescita e di sviluppo, punti salienti)
• Quotidianità e abitudini (giornata tipo, elementi
importanti della quotidianità)
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Un modello di intervento
Principi
• Rispettare i bisogni del bambino (contatto, alimentazione e
sonno)
• Rispettare le fasi di crescita del bambino
• Rendere il genitore informato e competenze
• Ascoltare e rispettare le esigenze di tutta la famiglia
• Favorire una scelta sul sonno informata e condivisa
• Adottare gradualità nei cambiamenti
• Non forzare, non insistere
• Non far piangere il bambino per farlo addormentare
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Un modello di intervento
Passi
• Ascoltare i genitori e stimolare un confronto tra di loro
• Individuare e definire le difficoltà rispetto al sonno
• Comprendere «dove si vuole arrivare», ossia quali obiettivi si
vogliono raggiungere
• Valutare la situazione generale (sonno, alimentazione, attaccamento,
quotidianità, temperamento, ecc.)
• Indentificare le risorse e i punti di forza del bambino e della famiglia
• Offrire ai genitori tutte le informazioni sui fattori che possono
condizionare il sonno
• Concordare un «piano per il sonno»
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Un modello di intervento
Cosa prevede un «piano per il sonno»
• Concordare un rituale pre-addormentamento ed uno per la messa a
nanna
• Scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte
• Favorire la capacità di autoregolazione del bambino in base all’età
• «Rompere» alcune associazioni con il sonno
• Prestare attenzione alla quotidianità e agli aspetti che possono
interferire con il sonno
• Concordare il ruolo che avranno i genitori e le eventuali altre figure
di riferimento nel mettere in atto il «piano per il sonno»
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Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Sonno
• La sera viene messo a nanna alle 21.30 circa, ma l’ultima
poppata avviene circa un’ora e mezza prima
• Dorme circa un’ora e poi si sveglia
• Durante i risvegli viene generalmente allattato
• L’addormentamento avviene nel lettone, dopodichè una
volta addormentato viene spostato nel suo lettino
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Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Temperamento
• È vivace e curioso
• Quando si sveglia di notte piange e appare
«disperato»
• L’unica persona che riesce a consolarlo è la
mamma
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Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Stile di accudimento
• Il papà sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a
non delegare”
• Lei ribadisce dicendo che quando delega ottiene una
risposta “poco paziente”
• Poca familiarità con il tappetone
• La mamma tende spesso a tirarlo su e il papà è molto
preoccupato di quello che porta alla bocca
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Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Area relazionale
• Marco passa la maggior parte del tempo con la madre.
Quando si allontana lui si dispera e piange. Ci vuole un po’
perché si tranquillizzi, anche con la nonna e con la tata che
vede tutti i giorni dalle 10 fino alle 18
• Con il papà non passa tanto tempo dato che lavora
praticamente tutto il giorno
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Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Famiglia
• il papà esce di casa intorno alle 9.30/10.00 e rientra verso
le 20.30
• la mamma appare molto stanca e provata
Crescita e sviluppo
• messo sul tappetone fa un po’ fatica a raggiungere ciò che
desidera
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Il caso di Marco
Aspetti rilevanti per ogni area
Quotidianità e abitudini
• La cena avviene intorno alle 19.30 le 20.00, ora in cui il
bambino appare molto irritabile
• Alle 20.30 arriva il papà. Marco piange e si rifiuta di stare
in braccio al papà
• Alle 21.30 circa viene messo a nanna dalla mamma
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Il caso di Marco
Intervento
Sonno
• La sera viene messo a nanna alle 21.30 circa, ma l’ultima poppata avviene
circa un’ora e mezza prima. Dorme circa un’ora e poi si sveglia/passa
troppo tempo tra l’ultima poppata e il momento della messa a
nanna/avvicinare il momento dell’ultima poppata a quello della nanna
• Durante i risvegli viene generalmente allattato/associazione tra sonno e
allattamento/rompere l’associazione
• L’addormentamento avviene nel lettone, dopodichè una volta
addormentato viene spostato nel suo lettino/durante i risvegli potrebbe
sentirsi disorientato trovandosi in luogo diverso rispetto a quello in cui si è
addormentato/ scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte
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Il caso di Marco
Intervento
Temperamento/stile di accudimento/area relazionale
• È vivace e curioso-Poca familiarità con il tappetone-La mamma tende
spesso a tirarlo su e il papà è molto preoccupato di quello che porta
alla bocca/esplorazione inibita- «spinta preoccupata»/promuovere
l’esplorazione del bambino-meno sdraietta più tappettone-
assecondare la curiosità del bambino
• Quando si sveglia di notte piange e appare «disperato»/durante i
risvegli potrebbe soffrire la separazione dalla madre e sentirsi
disorientato per trovarsi in un posto diverso rispetto a quello in cui si è
addormentato/allenarsi di giorno a separarsi dalla madre- scegliere
dove si vuole che il bambino trascorra la notte
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Il caso di Marco
Intervento
Temperamento/stile di accudimento/area relazionale
• L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma-Il papà sostiene
che la mamma è “apprensiva” e “tende a non delegare”- Marco
passa la maggior parte del tempo con la madre-Quando lei si
allontana lui si dispera e piange. Ci vuole un po’ perché si tranquilli,
anche con la nonna e con la tata che vede tutti i giorni dalle 10 fino
alle 18-L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma-Il papà
sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a non
delegare”/forte attaccamento alla madre-difficoltà a separarsi dalla
madre/promuovere la relazione con altre figure (papà, nonna, tata)-
allenarsi nella separazione dalla madre
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Il caso di Marco
Intervento
Temperamento/stile di accudimento/area relazionale
• Lei ribadisce dicendo che quando delega ottiene una risposta “poco
paziente”- Con il papà non passa tanto tempo dato che lavora quasi
tutto il giorno /scarsa presenza del padre nella gestione del
piccolo/aumentare la partecipazione del papà nella cura del piccolo
e nel tempo che passano insieme
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Il caso di Marco
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Quotidianità e abitudini
• La cena avviene intorno alle 19.30 le 20.00, ora in cui il bambino
appare molto irritabile /la sua irritabilità al momento della cena
potrebbe essere legata alla stanchezza/anticipare l’orario della cena
• Alle 20.30 arriva il papà. Marco piange e si rifiuta di stare in braccio
al papà /Il rifiuto di Marco potrebbe essere legato alla
stanchezza/rivedere le modalità di interazione del papà al momento
del suo arrivo a casa-coinvolgere il papà la mattina prima che esca
ed eventualmente la sera per la messa a nanna
• Alle 21.30 circa viene messo a nanna dalla mamma/troppa
stanchezza al momento della messa a nanna/Anticipare l’orario della
nanna
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Il sonno dei bambini: valutazione e intervento psicologico. 2^ Sessione

  • 2. OBIETTIVI • Conoscere un approccio di lettura al sonno in età evolutiva basato sui modelli multifattoriali • Acquisire un modello di valutazione e di intervento • Esercitarsi nell’applicazione del modello attraverso un caso reale www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 3. Modelli multifattoriali(Brazelton, Rankl, Pantley) A cosa è dovuto un problema di sonno? • Fattori fisiologici (cicli di sonno più brevi, bisogno di mangiare, bisogno di bere, fastidi vari, problemi di salute) • Fattori temperamentali (sensibilità, irritabilità, livello di attivazione) • Fattori esterni al bambino/ambientali (regolazione degli stimoli provenienti dall’esterno, stile di accudimento genitoriale, inserimenti nido e scuola, dipendenza/autonomia, situazione familiare, eventi di vita, ecc.) • Fattori comportamentali (abitudini) • Punti salienti-fasi critiche www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 4. Come si valuta un problema di sonno? Si compie insieme ai genitori una valutazione completa della situazione, attraverso un colloquio in cui si esplorano i seguenti aspetti: www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 5. Come si valuta un problema di sonno? • Motivo della richiesta • Area sonno • Temperamento • Stile di accudimento • Area relazionale • Area famiglia • Area esterna alla famiglia • Crescita e sviluppo • Quotidianità e abitudini www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 6. Come si valuta un problema di sonno? • Motivo della richiesta (aspettative dei genitori rispetto alla consulenza, obiettivi, tentativi fatti fin’ora, identificazione del problema). • Area sonno (quantità e qualità del sonno, risvegli, addormentamento, abitudini) • Temperamento (livello di sensibilità e irritabilità, livello di attivazione, modalità consolatorie) • Stile di accudimento (stile di accudimento scelto, modalità educative utilizzate, strategie, livello di accordo sulle modalità utilizzate, atteggiamenti genitoriali rispetto all’esplorazione) • Area relazionale (attaccamento, autonomia, rapporto con i genitori, rapporto con altre figure di riferimento) www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 7. Come si valuta un problema di sonno? • Area famiglia (situazione familiare, situazione della coppia genitoriale) • Area esterna alla famiglia (nido, scuola, inserimenti, rete sociale di supporto) • Crescita e sviluppo (gravidanza, puerperio, fasi di crescita e di sviluppo, punti salienti) • Quotidianità e abitudini (giornata tipo, elementi importanti della quotidianità) www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 8. Un modello di intervento Principi • Rispettare i bisogni del bambino (contatto, alimentazione e sonno) • Rispettare le fasi di crescita del bambino • Rendere il genitore informato e competenze • Ascoltare e rispettare le esigenze di tutta la famiglia • Favorire una scelta sul sonno informata e condivisa • Adottare gradualità nei cambiamenti • Non forzare, non insistere • Non far piangere il bambino per farlo addormentare www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 9. Un modello di intervento Passi • Ascoltare i genitori e stimolare un confronto tra di loro • Individuare e definire le difficoltà rispetto al sonno • Comprendere «dove si vuole arrivare», ossia quali obiettivi si vogliono raggiungere • Valutare la situazione generale (sonno, alimentazione, attaccamento, quotidianità, temperamento, ecc.) • Indentificare le risorse e i punti di forza del bambino e della famiglia • Offrire ai genitori tutte le informazioni sui fattori che possono condizionare il sonno • Concordare un «piano per il sonno» www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 10. Un modello di intervento Cosa prevede un «piano per il sonno» • Concordare un rituale pre-addormentamento ed uno per la messa a nanna • Scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte • Favorire la capacità di autoregolazione del bambino in base all’età • «Rompere» alcune associazioni con il sonno • Prestare attenzione alla quotidianità e agli aspetti che possono interferire con il sonno • Concordare il ruolo che avranno i genitori e le eventuali altre figure di riferimento nel mettere in atto il «piano per il sonno» www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 11. Il caso di Marco Aspetti rilevanti per ogni area Sonno • La sera viene messo a nanna alle 21.30 circa, ma l’ultima poppata avviene circa un’ora e mezza prima • Dorme circa un’ora e poi si sveglia • Durante i risvegli viene generalmente allattato • L’addormentamento avviene nel lettone, dopodichè una volta addormentato viene spostato nel suo lettino www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 12. Il caso di Marco Aspetti rilevanti per ogni area Temperamento • È vivace e curioso • Quando si sveglia di notte piange e appare «disperato» • L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 13. Il caso di Marco Aspetti rilevanti per ogni area Stile di accudimento • Il papà sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a non delegare” • Lei ribadisce dicendo che quando delega ottiene una risposta “poco paziente” • Poca familiarità con il tappetone • La mamma tende spesso a tirarlo su e il papà è molto preoccupato di quello che porta alla bocca www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 14. Il caso di Marco Aspetti rilevanti per ogni area Area relazionale • Marco passa la maggior parte del tempo con la madre. Quando si allontana lui si dispera e piange. Ci vuole un po’ perché si tranquillizzi, anche con la nonna e con la tata che vede tutti i giorni dalle 10 fino alle 18 • Con il papà non passa tanto tempo dato che lavora praticamente tutto il giorno www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 15. Il caso di Marco Aspetti rilevanti per ogni area Famiglia • il papà esce di casa intorno alle 9.30/10.00 e rientra verso le 20.30 • la mamma appare molto stanca e provata Crescita e sviluppo • messo sul tappetone fa un po’ fatica a raggiungere ciò che desidera www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 16. Il caso di Marco Aspetti rilevanti per ogni area Quotidianità e abitudini • La cena avviene intorno alle 19.30 le 20.00, ora in cui il bambino appare molto irritabile • Alle 20.30 arriva il papà. Marco piange e si rifiuta di stare in braccio al papà • Alle 21.30 circa viene messo a nanna dalla mamma www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 17. Il caso di Marco Intervento Sonno • La sera viene messo a nanna alle 21.30 circa, ma l’ultima poppata avviene circa un’ora e mezza prima. Dorme circa un’ora e poi si sveglia/passa troppo tempo tra l’ultima poppata e il momento della messa a nanna/avvicinare il momento dell’ultima poppata a quello della nanna • Durante i risvegli viene generalmente allattato/associazione tra sonno e allattamento/rompere l’associazione • L’addormentamento avviene nel lettone, dopodichè una volta addormentato viene spostato nel suo lettino/durante i risvegli potrebbe sentirsi disorientato trovandosi in luogo diverso rispetto a quello in cui si è addormentato/ scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 18. Il caso di Marco Intervento Temperamento/stile di accudimento/area relazionale • È vivace e curioso-Poca familiarità con il tappetone-La mamma tende spesso a tirarlo su e il papà è molto preoccupato di quello che porta alla bocca/esplorazione inibita- «spinta preoccupata»/promuovere l’esplorazione del bambino-meno sdraietta più tappettone- assecondare la curiosità del bambino • Quando si sveglia di notte piange e appare «disperato»/durante i risvegli potrebbe soffrire la separazione dalla madre e sentirsi disorientato per trovarsi in un posto diverso rispetto a quello in cui si è addormentato/allenarsi di giorno a separarsi dalla madre- scegliere dove si vuole che il bambino trascorra la notte www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 19. Il caso di Marco Intervento Temperamento/stile di accudimento/area relazionale • L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma-Il papà sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a non delegare”- Marco passa la maggior parte del tempo con la madre-Quando lei si allontana lui si dispera e piange. Ci vuole un po’ perché si tranquilli, anche con la nonna e con la tata che vede tutti i giorni dalle 10 fino alle 18-L’unica persona che riesce a consolarlo è la mamma-Il papà sostiene che la mamma è “apprensiva” e “tende a non delegare”/forte attaccamento alla madre-difficoltà a separarsi dalla madre/promuovere la relazione con altre figure (papà, nonna, tata)- allenarsi nella separazione dalla madre www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 20. Il caso di Marco Intervento Temperamento/stile di accudimento/area relazionale • Lei ribadisce dicendo che quando delega ottiene una risposta “poco paziente”- Con il papà non passa tanto tempo dato che lavora quasi tutto il giorno /scarsa presenza del padre nella gestione del piccolo/aumentare la partecipazione del papà nella cura del piccolo e nel tempo che passano insieme www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 21. Il caso di Marco Intervento Quotidianità e abitudini • La cena avviene intorno alle 19.30 le 20.00, ora in cui il bambino appare molto irritabile /la sua irritabilità al momento della cena potrebbe essere legata alla stanchezza/anticipare l’orario della cena • Alle 20.30 arriva il papà. Marco piange e si rifiuta di stare in braccio al papà /Il rifiuto di Marco potrebbe essere legato alla stanchezza/rivedere le modalità di interazione del papà al momento del suo arrivo a casa-coinvolgere il papà la mattina prima che esca ed eventualmente la sera per la messa a nanna • Alle 21.30 circa viene messo a nanna dalla mamma/troppa stanchezza al momento della messa a nanna/Anticipare l’orario della nanna www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it
  • 22. CONTATTI Email: adriana.saba30@gmail.com Sito internet: adrianasaba.it Pagina fb: www.facebook.com/miofigliodorme www.obiettivopsicologia.it Obiettivo Psicologia s.r.l. webinar@obiettivopsicologia.it www.opsonline.it www.scuoladicounselingpsicologico.it