Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia ovvero: Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Sono termini ormai molto usati, forse anche abusati. Ma cosa sono davvero? Come capire se un bambino potrebbe effettivamente avere una di queste difficoltà? E cosa fare?
Genitori, Psicologi, Insegnanti ed altri professionisti si trovano spesso a dover affrontare queste problematiche con un crescente bisogno di formazione e informazione. Ci si chiede quale sia l'età per la diagnosi, quali i campanelli d'allarme e le eventuali azioni preventive, quali le indicazioni per la corretta stesura di un piano didattico personalizzato che tenga conto di tutte le difficoltà presenti.
In questo webinar affronteremo le principali caratteristiche di questi disturbi, cercando di capirne gli elementi distintivi, i campanelli d'allarme e le strategie di aiuto possibili in particolare nello svolgimento dei compiti e delle attività di studio
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Discalculia: disturbo a base organica,
geneticamente determinata ed espressione di
una disfunzione cerebrale
Difficoltà di apprendimento in matematica:
situazione generica di problematicità dovuta a
vari fattori → poco studio, svantaggio socio-
culturale, insegnamento innappropriato.
È modificabile con didattica appropriata,
maggior impegno, programma di studio
individualizzato
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Per stabilire la resistenza al trattamento:
1) prevedere con gli insegnanti una prima fase
di insegnamento uguale a quella degli altri
studenti
2) attivare un programma di recupero mirato
sulle difficoltà specifiche dell'alunno (durata 2-
3 mesi)
Se non ci sono risultati soddisfacenti si può
parlare di resistenza al trattamento e ipotizzare
la presenza di una eventuale Discalculia
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Discalculia pura (isolata)
Deficit di procedura di calcolo
Difficoltà visuo-percettiva e visuo-spaziale
Discalculia+Dislessia
Difficoltà di memoria verbale a breve
termine e di lavoro
Deficit di esecuzione di operazioni e fatti
numerici
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• ITALIA
5 bambini per
classe difficoltà
di calcolo
EUROPA
2,5% della
popolazione
scolastica difficoltà
comorbide del
calcolo e 0,5%
discalculia20% dei bambini!!
Molti falsi positivi 90% delle segnalazioni sono
DIFFICOLTA’ e non DISTURBO
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Nella discalculia e nelle difficoltà in matematica
possono essere compromesse diverse capacità:
- Linguistiche: comprendere o nominare i termini,
comprendere le operazioni, ecc
- Percettive: riconoscere i simboli numerici o i
segni
- Attentive: copiare correttamente numeri e figure,
ricordare il riporto, ecc
- Matematiche
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La Discalculia è un disturbo che interessa
la produzione o la comprensione delle
quantità, il saper riconoscere simboli
numerici e/o il saper eseguire le
operazioni aritmetiche di base.
Nella discalculia vengono identificati 2
profili:
b/r con deficit di cognizione numerica
b/r con deficit nelle procedure esecutive
e di calcolo
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1.Debolezza nella strutturazione cognitiva
delle componenti di cognizione numericacognizione numerica
(subitizing,
meccanismi di quantificazione,
comparazione, seriazione, strategie di
calcolo a mente);
Incapacità di comprendere laIncapacità di comprendere la
numerosità e dinumerosità e di
manipolarlamanipolarla
Discalculia profonda
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2.Debolezza delle
procedureprocedure
esecutiveesecutive
(lettura, scrittura e
messa in colonna
dei numeri) e deldel
calcolocalcolo (recupero
dei fatti numerici e
algoritmi del
calcolo
scritto).
stabilire cosa fare, prestito
e
riporto, passaggio a una
nuova operazione, ecc
Difficoltà di
recupero
da MLT, cattivo
padroneggiamento
Discalculia procedurale
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Cosa si osserva?
Incapacità di comprendere i concetti di base di
particolari operazioni
Mancato riconoscimento dei simboli numerici
Difficoltà ad allineare correttamente i numeri o a
inserire i decimali
Difficoltà a organizzare per iscritto il calcolo
Incapacità ad apprendere il calcolo a mente e i fatti
numerici
Difficoltà a leggere e scrivere correttamente i numeri
Difficoltà a riconoscere le quantità a colpo d'occhio e
a fare comparazioni
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È importante fare l'analisi dell'errore:
questo permette sia di comprendere
quale tipo di difficoltà ha il bambino sia
di pensare a quali strumenti utilizzare
per aiutarlo
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Errori nel recupero di fatti aritmetici:
7x8= 63 (sbaglio di posizione nella rete della
tabellina)
7x8= 15 (attivazione della somma invece che
della moltiplicazione)
Difficoltà nel calcolo a mente e in quello scritto
Recupero un
fatto sbagliato
Ricalcolo il fatto
→ maggior carico
cognitivo
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Errori nel mantenimento e nel recupero delle
procedure
- non utilizzo di procedure facilitanti (es: iniziare
una somma dall'addendo più piccolo)
- difficoltà nelle regole di accesso rapido (es:
n+0= n o nx0=0)
- difficoltà nel mantenimento in memoria dei
risultati parziali
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Errori nell'applicazione delle procedure
- incolonnamento e posizionamento dei numeri
- difficoltà nel mantenere attive le procedure di
un'operazione fino alla fine della stessa
- applicazione del prestito e del riporto
- perseverazioni
- mancanza di monitoraggio
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Strategie e Strumenti
Memocalcolo – Programma per l’apprendimento
delle tabelline e dei fatti numerici
Il programma si basa su un modello di apprendimento a
due fasi:
1. attivazione di processi controllati per memorizzare il
fatto, preferibilmente (ma non necessariamente) di tipo
semantico e di ragionamento legati alle conoscenze
numeriche e di calcolo;
2. automatizzazione basata sulla esposizione ripetuta in
diversi contesti di apprendimento.
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1. Dal calcolo semplice
ai fatti: strategie per
automatizzare
2. Fatti additivi e
sottrattivi
3. Fatti pitagorici e
numerazioni
4. Fatti moltiplicativi
5. Dai fatti al calcolo
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Discalculia Trainer
Senso del Numero
In questa sezione ci si allena a
confrontare quantità non
ordinate (pallini) o
corrispondenti a un numero
(maggiore o minore), cercando
di trovare la strategia più
adatta che consenta di dare la
risposta corretta nel minor
tempo possibile.
Dettato di Numeri
Calcolare a Mente
Fatti Numerici
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Si tratta di bambini che spesso leggono e
scrivono bene, fanno i calcoli discretamente
ma non comprendono il testo dei problemi
Comprendere il testo dei problemi è
fondamentale per giungere alla soluzione
di un problema
Serve la conoscenza di un lessico
specifico e la creazione di un modello
mentale del problema
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Problemi procedurali: richiedono che il
bambino ricordi la procedura (o formula) per
ottenere un dato
Problemi strategici: non offrono subito tutti
i dati necessari per applicare la procedura o
semplicemente per rispondere al problema,
bisogna individuare i dati usando una
strategia che deve essere scoperta dal
bambino.
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1. Comprensione delle informazioni presenti nel
problema e delle loro relazioni
2. Rappresentazione delle informazioni mediante
uno schema in grado di strutturarle ed integrarle
3. Categorizzazione del problema in base alla
struttura profonda (operazioni necessarie per
risolvere il problema stesso)
4. Pianificazione delle procedure
5. Monitoraggio e Valutazione
comprensioneproduzione
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Rappresentazione: organizzare le informazioni
in uno schema in grado di rappresentarle e
integrarle
trasformazione del testo verbale
nella relazione matematica tra i dati. Nei bambini
è in forma figurale, nei grandi è simbolica
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Categorizzazione: individuare lo schema del
problema ( possesso di conoscenze che
permettono di riconoscere un problema
come familiare e consente di accedere
rapidamente alle procedure risolutive)
= identificare lo “scheletro” di soluzione
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I solutori esperti non si fanno trarre in
inganno da strutture verbali simili ma
riconoscono le strutture matematiche
profonde
I bambini con difficoltà di risoluzione dei
problemi aritmetici,invece, sono spesso
tratti in inganno da formulazioni che sono
solo verbalmente simili
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Pianificazione: individuare i passaggi che
portano alla soluzione e strutturarli nel
tempo.
Capacità di intervenire sullo scheletro e
mettere in ordine la sequenza delle operazioni
di calcolo
Gli abili solutori scelgono sequenze
corrette e spesso più brevi ed efficaci
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Abili solutori
Sono esperti nella scelta della sequenza e spesso
individuano quella più breve ed efficace per
giungere al risultato
Cattivi solutori
I soggetti meno esperti pur usando la medesima
sequenza tendono a sbagliare l’ordine delle
operazioni da svolgere
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Il monitoraggio è il controllo che il soggetto opera
in maniera continua durante lo svolgersi
dell’attività; nel problem solving il monitoraggio
avviene trasversalmente nel corso di ognuna
della fasi che porteranno alla soluzione.
37. Dott.ssa Silvia Zanette
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L’autovalutazione è un processo di controllo
che si attiva alla fine del compito; essa riguarda
non solo l’esito del compito di per sé (“è corretto
oppure non lo è”), ma la performance nella sua
globalità (“come sono riuscito ?”), in tal senso
l’autovalutazione è essenziale
nell’autoregolazione dell’apprendimento e nella
percezione della propria competenza.
39. Dott.ssa Silvia Zanette
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I solutori non abili non riescono a discriminare le
informazioni rilevanti da quelle irrilevanti
ricordano maggiormente le informazioni irrilevanti del
testo del problema e hanno difficoltà a mantenere e
controllare le informazioni in memoria
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Risolvere Problemi in 6 mosse
Strutturato a partire dai contenuti degli obiettivi ministeriali:
1. risolvere problemi con le quattro operazioni (di
addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione);
2. risolvere problemi col calcolo frazionario;
3. risolvere problemi con i numeri decimali;
4. risolvere i problemi con le misure di lunghezza, capacità,
peso;
5. risolvere problemi con peso lordo, netto e tara;
6. risolvere problemi sulla compravendita
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Risolvere Problemi in 6 mosse
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO delle diverse componenti:
• COMPRENSIONE
• CATEGORIZZAZIONE
• RAPPRESENTAZIONE
• PIANO DI SOLUZIONE
• SVOLGIMENTO
• AUTOVALUTAZIONE
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Problemi per Immagini
Risolvere Problemi per Immagini
Il lavoro e il ragionamento sui problemi vengono
presentati evitando il più possibile il ricorso a
spiegazioni verbali. Largo spazio viene dato all’uso delle
immagini e all’intuizione
La sottrazione è «taglia»
L’addizione è «incolla»
La divisione è «taglia tante volte» (replicazione)
La moltiplicazione è «incolla tante volte»
(replicazione)
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Prepararsi ai problemi aritmetici di scuola
secondaria (cartaceo + software)
Esercita le abilità di base nella risoluzione dei
problemi con particolare attenzione a
comprensione e categorizzazione
La versione cartacea ha una parte di guida per
l'insegnante/tecnico che spiega la logica
sottostante i singoli esercizi
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Risolvere Problemi Aritmetici
Pensato per età 8-11
AREE:
COMPRENSIONE A (decodifica del testo)
COMPRENSIONE B (elaborazione del testo)
RAPPRESENTAZIONE
CATEGORIZZAZIONE
PIANIFICAZIONE
presenza di attività relative sia alle componenti cognitive implicate nel
problema aritmetico sia ai processi di memoria, in modo specifico
memoria di lavoro, cioè il mantenimento e il processamento delle
informazioni e l'aggiornamento continuo delle informazioni
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Risolvere Problemi Aritmetici
COMPRENSIONE
Comprensione generale del testo e delle informazioni principali
Comprensione dei termini specifici
Comprensione dei segni aritmetici
RAPPRESENTAZIONE
Capacità di passare dal testo del problema alla rappresentazione
Capacità di passare dalla rappresentazione al testo del problema
CATEGORIZZAZIONE
Categorizzare problemi collegandoli ai relativi diagrammi
Problemi a confronto: riconoscere la struttura risolutiva del problema allo
scopo di classificarlo
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Risolvere Problemi Aritmetici
PIANIFICAZIONE
Pianificare le procedure necessarie allo svolgimento di un
problema aritmetico
Pianificare le azioni necessarie alla risoluzione di un gioco
Pianificare le azioni necessarie allo svolgimento di un problema
aritmetico
MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE
Monitoraggio del testo
Monitoraggio dello svolgimento
Monitoraggio del risultato
Autovalutazione