2. Premessa
Parte della teoria
dell’allenamento sportivo si
regge sul concetto di
derivazione cartesiana: la
possibilità di poter trattar per
parti separate il
comportamento motorio
umano, facendone scaturire
solo successivamente
considerazioni che lo
investono globalmente
3. Olismo
Le manifestazioni vitali degli
organismi devono essere
interpretate sulla base delle
interrelazioni e delle
interdipendenze funzionali
tra le parti che compongono
l’individuo, il quale nel suo
complesso presenta
caratteristiche proprie, non
riconducibili alla somma
delle parti (Wikipedia)
4. Modello di prestazione
Il clacio richiede ai giocatori di produrre ripetutamente sforzi massimali o quasi,
di breve durata (1-7 s), con brevi periodi di recupero (Bangsbo et al., 1994; Mohr
et al., 2003; Spencer et al., 2004)
Ogni giocatore effettua circa 1000 variazioni di velocità in 90’ (Bordon, 2002).
Un calciatore di alto livello ha una produzione media di LA di circa 6-7 mmol
(Bangsbo et al., 2006; Greig et al., 2006)
Nel rugby il 50% del tempo in partita, indipendentemente dal ruolo, la FC e
maggiore del 85% FCmax (dati IRB)
5. Quale resistenza?
Lavoro prolungato e intermittente
Lavoro fisico HI
Capacità di sprint
Alta potenza muscolare
RSA
Percezione/risposta veloci e pertinenti
La resistenza nei giochi sportivi
va intesa come la capacità che
permette al giocatore di
mantenersi lucido e
tatticamente capace,
nonostante abbia fornito in
precedenza una rilevante
quantità di lavoro muscolare
(Capanna)
6. Incrementi del VO2max sono positivamente correlati con
le attività di gioco più intense, che prevedono velocità
di corsa superiori ai 6 m/s” (Bangsbo, 1992)
Una riduzione del tempo di recupero dopo attività
svolte ad alta intensità (Bangsbo)
Aumenti del VO2max e della SA migliorano la
prestazione di sport a natura intermittente (Helgerud
et al., 2001) * intesa come…
Perché l’allenamento aerobico
7. Perché l’allenamento aerobico
24 giocatori U20 di squadre norvegesi
Allenamenti 5 volte settimana per 90’
Gr. sperimentale (4 sedute extra di interval training di 35’) +10%VO2max
Gr. di controllo
8. Perché la palla?
“Io dico che una squadra per avere
successo, deve essere preparata
al 100%. E quando dico 100%
non riesco a distinguere ciò che è
fisico da ciò che è tattico e da ciò
che è psicologico. Un giocatore è
un tutto, possiede caratteristiche
fisiche, tecniche e psicologiche
che devo sviluppare nel loro
insieme.”
Josè Mourinho
9. Replica le caratteristiche metaboliche, muscolari e
tecnico/tattiche dell’attività di gara
Costringe i giocatori a risolvere situazioni di gioco in
condizione di fatica
Sono meglio accettate dai giocatori rispetto ad alcuni lavori a
secco
Perché la palla?
10. Perché la palla
Studi presso il N.T.N.U. di Trondheim dimostrano che
mediante partite e giochi in spazi ridotti è possibile
sollecitare la FC dei giocatori a valori medi pari al
91,3% della FCmax, corrispondente al 84% del
VO2max (Hoff e coll., 2001)
Bangsbo sostiene che, mediante situazioni di gioco
specifiche, sia possibile (nel giocatore di alto livello)
raggiungere intensità tali da incrementare il massimo
consumo di ossigeno
13. INTENSITA’INTENSITA’
DI GIOCODI GIOCO
Variabili che influenzano l’intensità
METABOLISMOMETABOLISMO
ENERGETICOENERGETICO
MOTIVAZIONE DEI GIOCATORI
LIVELLO TECNICO
NUMERO DEI PARTECIPANTI
SUPERFICIE DI GIOCO
VARIAZIONE DELLE REGOLE
PUNTEGGIO
14. Variabili che influenzano l’intensità
Modifica delle regole Modifica num. giocatori
1 0 0 % 1 0 0 %
9 0 % 9 0 %
8 0 % 8 0 %
7 0 % 7 0 %
6 0 % 6 0 %
5 0 %
1 8 .4 3 .0 2 1 8 .4 8 .0 2 1 8 .5 3 .0 2 1 8 .5 8 .0 2 1 9 .0 3 .0 2 1 9 .0 8 .0 2 1 9 .1 3 .0 2
% F C m a x (1 8 5 b p m ) % F C m a x (1 8 5 b p m )
T e m p o
U te n te
E s e rc iz io
S p o rt
D a ta
O ra
D u ra ta
F C m a x
F C M e d ia /M a x3 b
2 7 /0 5 /2 0 0 2 1 7 .5 5
C o rs a
1 7 .5 5 .0 2
2 7 /0 5 /2 0 0 2
2 .3 7 .5 0 .0
1 8 5
7 6 % / 1 2 6 %
1 4 1 b p m
T e m p o : 1 8 .4 5 .2 7
F C : 1 4 2 b p m (7 7 % )
4>4 4>3
15. “Uno degli elementi che rendono l’allenamento più intenso è il livello
di concentrazione richiesta”
(Josè Mourinho)
Variabili che influenzano l’intensità
16. Ricerche di Wisloff presso squadre di calcio
di 1^ e 2^ divisione norvegese dimostrano
come in categorie inferiori non sia possibile
raggiungere e mantenere intensità tali da
incrementare il VO2max
In popolazioni di giocatori moderatamente
allenati la pratica di partite a spazi ridotti non
risulta efficace nel promuovere un
miglioramento della potenza aerobica (5°
World Congress – Portugal 2003)
AEHI nel principiante*
17. È stato effettuato uno studio su popolazioni di
giocatori principianti (Promozione,
1^categoria) che ha evidenziato:
- La possibilità di raggiungere frequenze
cardiache tali da allenare l’AESI ma
l’impossibilità di raggiungere e mantenere
intensità tali da incrementare la potenza
aerobica (AEHI)
- Aumentando gli spazi di gioco e limitando il
numero di contatti con la palla si raggiungono
comunque frequenze cardiache
soddisfacenti*
AEHI nel principiante
18. campo 30 x 25 metri
Possesso palla 8>4
Variante: aumento spazio (+)
Variante: max 3 tocchi (-)
80
100
120
140
160
180
200
FC(bpm)
C.S.
R.E.
R.A.
C.E.
A.G.
L.F.
B.S.
C.F.
D.I.
C.A.
B.I.
R.G.Squadra
Giocatori
Frequenze cardiache medie 80
100
120
140
160
180
200
FC(bpm)
C
.S
.
R
.E
.
R
.A
.
C
.E
.
A
.G
.
L
.F.
B
.S
.
C
.F
.
D
.I.
C
.A
.
B
.I.
R
.G
.S
q
u
ad
ra
Giocatori
80
100
120
140
160
180
200FC(bpm)
C.S.
R.E.
R.A.
C.E.
A.G
.
L.F.
B.S.
C.F.
D.I.
C.A.
B.I.
R.G
.Squadra
Giocatori
AEHI nel principiante*
19. Difficoltà sono legate a:
Livello tecnico
Qualità della superficie di gioco
Problemi logistici (insufficienza
di palloni e difficoltà nel
recupero degli stessi)
Orari di allenamento
Non sono da escludere in quanto:
Sono molto gradite ai giocatori;
quindi, è più facile ottenere da
parte loro disponibilità al
‘sacrificio’
Permettono di unire più elementi
(TTF) in ambienti dove il tempo
per gli allenamenti è limitato da
quelle che sono le attività
principali (lavoro, studio) dei
giocatori
Anche se non riescono a
migliorare il VO2max, hanno
comunque un altissimo transfert
positivo
AeHi nel principiante
Se hai un solo dente in bocca, usa quello per sorridere (Proverbio Etiope)
Molto frequentemente le esercitazioni vengono proposte con lo scopo di migliorare “singolarmente” le diverse attività biochimiche (anaerobica-alattacida, lattacida ed aerobica). Attraverso tale strategia viene falsata la vera natura dell’uomo e si persegua invece l’idea di voler assemblare le varie funzioni con la speranza, poco plausibile biologicamente, che si integrino autonomamente in un secondo momento. (Capanna)
L’uomo impara ed agisce come un organismo integrato e non assemblato
Assemblato si dice di un “insieme” i cui singoli componenti, indipendentemente dagli altri, contribuiscono a farlo funzionare.
Integrato si dice invece di un “insieme” i cui vari elementi “comunicano” fra loro influenzandosi e completandosi vicendevolmente
La resistenza nei giochi sportivi va intesa come la capacità che permette al giocatore di mantenersi lucido e tatticamente capace, nonostante abbia fornito in precedenza una rilevante quantità di lavoro muscolare (Capanna)
Alla fatica quindi, seguono una serie di fenomeni sia dal punto di vista psicologico (scarsa attenzione) sia dal punto di vista prettamente tecnico (scarsa esecuzione dei gesti tecnici come lo stop, il passaggio o il tiro, ad esempio) che ne alterano la prestazione.
I giocatori in possesso di alti livello di VO2max mostrano un recupero più veloce ed hanno maggiori riserve di glicogeno muscolare, sostanza energetica fondamentale nei periodi a maggiore intensità di una partita: per questo sono in grado di compiere un maggior numero di sprint e di partecipare più spesso alle situazioni decisive della partita.
Il gruppo sperimentale ottenne un aumento del 10% del massimo consumo di ossigeno con significativi miglioramenti relativamente alla distanza percorsa nel corso della gara ed al numero di possessi di palla, che ebbero entrambi un aumento del 20% circa; inoltre il numero degli sprint effettuati nel corso della gara raddoppiò.
Nei giochi sportivi è possibile allenare il metabolismo aerobico in tutte le sue espressioni, mediante situazioni di gioco con la palla
Figura 3.3 - Frequenza cardiaca di un calciatore nel corso di una partita sette contro sette giocata a metà campo; dopo avere limitato il numero dei tocchi della palla ad un massimo di due, la frequenza cardiaca media aumentò di 11 pulsazioni min¯ ¹ (Bangsbo, 1992)
Non abbiamo parlato di CARICO COGNITIVO e INTENSITA’ COGNITIVA………..
Fondamentale classificare con l’allenatore i vari tipi di esercitazioni (valutazione del carico metabolico)
La propria strada. Non quella giusta, ma la propria