1. 1
SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTASCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA’’
IN SCIENZE MOTORIE DI TORINOIN SCIENZE MOTORIE DI TORINO
Prof. Paolo MoisProf. Paolo Moisèè moisepaolo@libero.itmoisepaolo@libero.it
La conoscenza scientifica inizia quando diventa possibile
misurare ed esprimere in numeri ciò che si sta studiando
(Lord Nelson)
COME PRESENTARE LA
DISSERTAZIONE
2. 2
Contenuto di una ricerca
• Titolo
• Sintesi
• Introduzione
• Metodo
• Risultati
• Discussione
• Conclusioni
• Referenze
• Ringraziamenti
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Titolo
Significato – Riuscire a comunicare con il minor
numero di parole l’idea centrale della ricerca.
•Deve attrarre interesse (non deve
addormentare la commissione o l’uditorio prima
ancora di cominciare)
4. 4
Sintesi (Abstract)
Obbiettivo – Fare una sintesi del lavoro. Questa
parte è molto importante è quella più letta, è qui che
il lettore decide se il lavoro è così interessante che
continuerà a leggerlo oppure no .
• Deve essere una parte a se stante, è in fondo una
mini versione della relazione. Deve spiegare quale
era la ipotesi e quali sono stati i risultati.
•Presentare l’essenza del lavoro
•In genere è lungo non più di 200 parole
•Anche se viene scritto alla fine di tutto il lavoro, va
messo all’inizio della relazione.
5. 5
Introduzione
• Questa la trovate già scritta
• Perchè l’argomento è interessante ed
importante?
• Che cosa è stato fatto precedentemente?
• Riporta tutta la letteratura a proposito
• Definisce il problema
• Definisce l’ipotesi che si va a testare
6. 6
Metodo
• Presentare tutti i dettagli dell’esperimento vero e
proprio. Deve essere dettagliato al punto che altre
persone leggendolo possano ripetere allo stesso
modo lo stesso esperimento.
• Descrizione dei soggetti
• Disegno dell’esperimento
• Strumenti usati
• Statistica usata
7. 7
Risultati
• Presentare i risultati ottenuti con l’ausilio di
risultati statistici e di grafici
• Se avete dati che descrivono ad esempio i
parametri corporei dei soggetti testati puoi usare
tabelle e/o grafici.
• Grafici: descrivere il grafico nel dettaglio (assi, e
tendenza)
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Risultati
Sotto il grafico descrivere a parole che
cosa è importante osservare.
Assicurarsi di essere chiari in modo
che il lettore capisca che cosa si vuol
dire (un grafico può essere interpretato
in diversi modi).
9. 9
Discussione e Conclusioni
• Discutere e descrivere i risultati ottenuti
• Che cosa significano questi risultati?
• Sottolineare l’idea centrale
• Dichiarare i punti deboli
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Discussione e Conclusioni
Mostrare le somiglianze e le
interazioni con gli altri lavori già
fatti
Spiegare quali possono essere le
implicazioni di questi risultati
Spiegare quali possono essere le
ricerche future
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BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA
in ordine alfabetico per autore
Articoli da riviste es. Rossi R.,
L’attività motoria in età infantile,
Didattica del movimento, 10, 1984,
n. 5, 41-47
Libri es. Mosso A., La fatica, Milano,
F. Treves ed., 1911
14. 14
TempisticaTempistica
10’ di esposizione
Utilizzo di presentazione in .ppt
Controllare il rispetto dei tempi cronometrando 2-
3 presentazioni di prova
Presentare il lavoro a qualcuno che non conosce il
lavoro e valutare se è comprensibile
Le prove devono portare ad una ottima
esposizione (durante la discussione vera e propria
tutto sarà più complesso)
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COME EVIDENZIARE LECOME EVIDENZIARE LE
INFORMAZIONI CONTENUTEINFORMAZIONI CONTENUTE
IN UNA DIAPOSITIVAIN UNA DIAPOSITIVA
differenziare per carattere il titolo dal testo
Numerare i punti principali
Usare frasi brevi e chiare
Utilizzare al bisogno:
•Un repere visivo
•Una sottolineatura
Usare il colore per fare risaltare parole o brani
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TestoTesto
Ogni diapositiva non deve contenere più di 7-8-
righe
Evitare caratteri piccoli (si deve essere in grado
di leggere il testo molto chiaramente tenendo
la diapositiva a distanza di un braccio)
Utilizzare colori che abbiano un buon contrasto
(caratteri bianchi o gialli su sfondo blu scuro)
17. 17
Fotografie e filmatiFotografie e filmati
Da utilizzare per mostrare aspetti
particolari del lavoro
apparecchiature in uso
soggetti in attività
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COUNTER MOUVEMENT JUMPCOUNTER MOUVEMENT JUMP
FORZA ESPLOSIVA
CAPACITA’ di RECLUTAMENTO NERVOSO
RIUSO di ENERGIA ELASTICA
COORDINAZIONE INTRA e INTER
MUSCOLARE
Lavoro preceduto da attivazione
ECCENTRICA
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MODALITAMODALITA’’ DI ESECUZIONEDI ESECUZIONE
DOPO AVER ESEGUITO UN
CONTROMOVIMENTO VERSO IL
BASSO PIEGANDO LE GAMBE FINO A
90°, MANI AI FIANCHI, BUSTO
ERETTO ESEGUIRE
UN SALTO VERTICALE
20. 20
Test e supporti elettronici eTest e supporti elettronici e
informaticiinformatici
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TabelleTabelle
strutturate in griglie ben visibili
Non più di 3-4 colonne e non oltre 4-5 righe
La sequenza di colonne si deve sviluppare da
sinistra a destra con l’ultima colonna dedicata a
significatività statistiche
23. 23
GRUPPO AZZURRINA PIEMONTEGRUPPO AZZURRINA PIEMONTE
MEDIA DEV.ST. MIN. MAX.
N. soggetti 15
181
69
189
158
46
162
± 0,8
± 7,1
± 6,6
± 7,6
ETA’ 13,8
STATURA 181
PESO 58,4
GRANDE
APERTURA
174,6
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GRUPPO AZZURRINA PIEMONTEGRUPPO AZZURRINA PIEMONTE
MEDIA DEV.ST. MIN. MAX.
N. soggetti 15
181
69
189
158
46
162
± 0,8
± 7,1
± 6,6
± 7,6
ETA’ 13,8
STATURA 181
PESO 58,4
GRANDE
APERTURA
174,6
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IstogrammiIstogrammi
Utili per confrontare parametri di diversi gruppi
(es. in test ripetuti nel tempo)
8-9 istogrammi per diapositiva
Gli istogrammi accoppiati devono essere
cromaticamente diversi
Evitare barre tridimensionali
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Grafico a istogrammiGrafico a istogrammi
TIPOLOGIA DEI TRAUMI CRONICI
40
30
18
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Tendinopatia
rotulea
Fascite
plantare
Tendinopatia
achillea
M
etatarsalgia
Tendinopatia
tibiale
anteriorePubalgia
O
steocondrosipubo-sinfisaria
Lom
balgia
e
lom
bosciatalgiaG
onalgia
Borsite
achillea
profonda
Tendinopatia
distale
bicipite
fem
orale
Alluce
valgo
Borsite
rotuleaC
oxalgia
Tendinopatia
peronei
C
ervicalgia
Tenosinovite
estensoridelpiede
Borsite
achillea
superficialeIschialgia
Fratture
da
stress
C
ondrom
alacia
rotulea
Tendinopatia
tibiale
posteriore
Borsite
sem
im
em
branosa
Sindrom
e
tibiale
anteriore
C
ondropatia
caviglia
Tendinopatia
quadricipitale
C
ervico
dorsalgia
Lesione
cuffia
rotatori(disco,giavellotto)
Atrofia
sottospinoso
(giavellotto)
Patologie
Num.dicasi
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Grafici a tortaGrafici a torta
Visualizzano la distribuzione proporzionale
di caratteristiche specifiche di un intero
campione
La percentuale è rappresentata come una
porzione della torta
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Grafici a lineeGrafici a linee
Mostrano le relazioni tra variabili continue
Utili per illustrare le variazioni nel tempo
Ricorrere a colori contrastanti o a diversi
tratteggi