Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Spiegare in classe il Bilancio come strumento informativo
1. IL BILANCIO COME
SISTEMA INFORMATIVO
A cura del
prof. Marco Fumo
1
STRATEGIE DIDATTICHE
Spiegare il
2. Destinatari
• Scuola secondaria di II grado
• ClasseV AFM
• Classe formata da 24 alunni, uno dei
quali appartenente all’area BES (origini
straniere)
6 ore ripartite in:
• Verifica dei prerequisiti (1/2 ora)
• Lezione frontale (1 ora e 1/2)
• Integrazioni e chiarimenti mediante
discussione in classe (1 ora)
• Esercitazione pratica (2 ore)
• Verifica degli obiettivi (1 ora)
Durata
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3. Obiettivi finali
Competenze-chiave per
l’apprendimento permanente:
• Comunicare e comprendere messaggi di
diverso genere.
• Risolvere problemi
• Individuare collegamenti e relazioni
• Acquisire e interpretare informazioni
Competenze di base:
• Interpretare i sistemi aziendali nei
processi di gestione
• Interpretare i sistemi aziendali nei flussi
informativi delle imprese
• Gestire il sistema delle rilevazioni
aziendali delle imprese
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4. Prerequisiti
• Conoscenza delle caratteristiche gestionali delle imprese
• Padronanza dei contenuti disciplinari relativi alla differenza tra aspetto economico ed
aspetto finanziario della gestione
• Analisi di tabelle e dati numerici
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5. Obiettivi specifici della lezione
Abilità/Capacità
• Individuare le funzioni del bilancio di
esercizio.
• Redigere il bilancio di esercizio e i
documenti che lo corredano.
• Interpretare la realtà economica, finanziaria
e patrimoniale rappresentata dal bilancio.
• Acquisire la capacità argomentativa e
l’attitudine alla problematizzazione.
Conoscenze
• Le funzioni del bilancio di esercizio.
• La normativa civilistica sul bilancio di
esercizio.
• Il contenuto dei documenti che
accompagnano il bilancio di esercizio
• L’interpretazione del bilancio di esercizio
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6. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA SOLLECITATE
(così come indicate dalla Raccomandazione del 18/12/2006 del Parlamento Europeo)
• comunicazione nella madre lingua;
• comunicazione nelle lingue straniere;
• competenza digitale;
• imparare ad imparare;
• competenze sociali e civiche;
• spirito di iniziativa e imprenditorialità.
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7. • Lezione frontale, a carattere espositivo con l’utilizzo
di una modalità comunicativa basata non solo
sull’aspetto verbale, ma anche su una componente
iconica (immagini, audiovisivi)
• Analisi di mappe concettuali
• Integrazioni e chiarimenti mediante discussione con
la classe
• Cooperative learning per esercitazione sulla
compilazione del bilancio
Sussidi didattici
•Libro di testo in adozione
•Codice civile per la visione dei prospetti dello stato
patrimoniale e del conto economico
• Mappe concettuali
• Proiezione diapositive
• LIM o computer per presentare e illustrare immagini,
audiovisivi, filmati e supporti multimediali di vario tipo.
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Metodo
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8. ADATTAMENTO DIDATTICO NELL’IPOTESI DI ALUNNO CON BES
(ORIGINI STRANIERE)
Ricorso ad una didattica personalizzata, mediante l’impiego di:
- strumenti compensativi (utilizzo del PC e mappe concettuali, vocabolario anche
multimediale)
- misure dispensative da talune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti
da apprendere (ad esempio, lettura ad alta voce, prendere appunti, dettatura di testi).
Allo studente straniero verrà inoltre data la possibilità di registrare le lezioni per
facilitarne l’apprendimento, trasformando la lettura in ascolto. Le eventuali esercitazioni
presentate in classe verranno lette dal docente per evitargli la lettura
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9. Fasi della lezione
Fase iniziale
• Utilizzo di una mappa concettuale per
individuare le funzioni del bilancio e le
circostanze nelle quali vengono redatti i
vati tipi di bilancio.
• Verifica orale dei pre-requisiti.
Nuclei fondanti della lezione
1.Definizione di Bilancio.
2.A cosa serve e a chi è destinato.
3.Documenti che compongono il bilancio.
4.I principi di redazione del bilancio.
5.Gli schemi di Bilancio.
6.I criteri diValutazione.
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10. Fase di chiusura della lezione
Lettura ed Analisi di un Bilancio reale di un’azienda presente nel territorio
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11. Verifiche finali
Verifiche scritte di varia tipologia
• prove strutturate (test a risposta chiusa: risposta
multipla, vero/falso, matching);
• prove semistrutturate (test a risposta aperta,
riassunto);
• prove non strutturate (stesura di un testo
informativo-espositivo, costruzione di una mappa
concettuale ecc.)
Verifiche orali di varia tipologia
• verifica immediata dopo la lezione frontale
attraverso il sistema della turnazione;
• interrogazione tradizionale;
• interventi spontanei;
• discussione in classe
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12. ADATTAMENTO DIDATTICO NELL’IPOTESI DI ALUNNO CON BES
(ORIGINI STRANIERE)
Per le attività di verifica scritta si terranno in considerazione:
• le misure dispensative: la produzione di testi complessi
• tempi standard di consegna delle prove: sarà concesso all’alunno un tempo maggiore
per la consegna, almeno il 30% in più in modo da consentirgli, nel caso delle prove
semistrutturate, di rileggere i testi prodotti e, nel caso delle prove strutturate (preparate
in forma semplificata con una riduzione del numero degli item e/o del numero delle
opzioni di risposta), di controllare le risposte.
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13. ADATTAMENTO DIDATTICO NELL’IPOTESI DI ALUNNO CON BES
(ORIGINI STRANIERE)
L'alunno D.S.A. presenta un P.D.P. ad obiettivi minimi redatto dal consiglio di classe, necessita di un
approccio mirato alla cura della relazione docente-studente.
• Il docente curricolare deve curare con particolare attenzione il rapporto con l'alunno, coinvolgendolo
durante le lezioni direttamente attraverso semplici domande o indirettamente, ad esempio
coinvolgendolo negli esempi riportati alla classe.
• L’obiettivo è dunque ristrutturare nell'alunno il senso di integrazione e fiducia nella realtà scolastica
come premessa efficace alla successiva fase di formazione.
• Le dinamiche emotive infatti rivestono un ruolo essenziale e l'allievo in questione attraverso l'azione
mirata e coerente di tutto il c.d.c. potrà auspicabilmente percepire l'ambiente scolastico come
maggiormente affine alle proprie attitudini e considerando le proprie fragilità emotive.
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14. LEZIONE: Il Bilancio come strumento informativo
1. DEFINIZIONE: Il bilancio di esercizio è un documento redatto al termine del periodo
amministrativo con cui si rappresenta la situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica dell’azienda.
2.A COSA SERVE E A CHI E’ DESTINATO: Rappresenta la situazione
‣ Patrimoniale: Come è composto il patrimonio di impresa
‣ Finanziaria: Come assolve i suoi impegni di pagamento e se è solvibile
‣ Economica: Quale è il reddito prodotto dall’impresa attraverso le operazioni di
gestione
È Destinato ai
‣ soggetti interni: proprietario, soci, dipendenti
‣ Soggetti esterni: banche, fornitori, creditori, uffici tributari
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16. 3. Come è composto il Bilancio
Il Bilancio di esercizio è composto da:
‣ Stato Patrimoniale: Evidenzia il patrimonio dell’azienda a fine anno.
‣ Conto Economico: Evidenzia il reddito ottenuto dalla gestione.
‣ Rendiconto Finanziario: Evidenzia le entrate e le uscite di danaro.
‣ Nota Integrativa: fornisce ulteriori informazioni che risultano utili per leggere e capire
il bilancio.
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17. 3. Come è composto il Bilancio: altri
documenti
‣ Relazione sulla gestione: ha lo scopo di fornire un resoconto sull’andamento della
gestione.
‣ Relazione del collegio sindacale: (se la società è dotata di tale organo) Il collegio
sindacale deve riferire sui risultati dell’esercizio sociale e sulle attività svolte
nell’adempimento dei propri doveri.
‣ Relazione del soggetto incaricato del controllo contabile: ha lo scopo di fornire
informazioni in merito alla regolare tenuta della contabilità.
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19. 4. I principi di redazione del Bilancio
Nella redazione del Bilancio bisogna tener conto dei seguenti principi di redazione così
come disposti anche dal codice civile
‣ Principi generali (art. 2423 c.c.);
‣ Principi di redazione e relativi alla struttura dello stato patrimoniale e del conto
economico (artt. 2423 bis e 2423 ter c.c.);
‣ Contenuto dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico (artt. 2424 e 2425 c.c.)
e della Nota Integrativa (artt. 2427 e 2427 bis)
‣ Criteri di valutazione degli elementi del Patrimonio (art. 2426 c.c.)
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20. 4. I principi generali del Bilancio
‣ Principio della Chiarezza: il bilancio deve risultare comprensibile a persone con
competenza in materia contabile. Devono pertanto essere eseguiti gli schemi previsti
dalla legge, non possono essere fatti raggruppamenti di voci, è fatto divieto di
compensazione di partite di segno opposto.
‣ Principio della veridicità: il bilancio deve dare una rappresentazione reale della
situazione della società.
‣ Principio della correttezza: il bilancio deve essere redatto nel rispetto delle regole
contabili stabilite dalla legge.
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21. 4. Principi di redazione del bilancio
• Principio di prudenza: possono essere rilevati solo gli utili effettivamente realizzati e le
perdite anche solo se presunte.
• Principio di competenza economica: devono essere rilevati i costi e i ricavi relativi
all’esercizio nel quale gli eventi prodotti si riferiscono indipendentemente dalla data
dell’incasso o del pagamento.
• Principio della costanza di applicazione: devono essere utilizzati sempre gli stessi criteri di
valutazione da un esercizio all’altro. Ciò consente la comparabilità dei bilanci nel tempo.
• Principio di continuità aziendale: tutte le valutazioni devono essere effettuate sulla base
del presupposto fondamentale che l’azienda è destinata a perdurare nel tempo.
• Principio della valutazione separata: gli elementi del bilancio tra loro eterogenei anche se
raggruppati nelle singole voci devono essere valutate separatamente.
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23. Vero Falso
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1. Secondo il codice civile il rendiconto finanziario
è parte integrante del bilancio
2 2. Lo Stato patrimoniale e il Conto economico devono
essere redatti in unità di euro senza cifre decimali
3 3. A seconda del sistema di amministrazione e
controllo adottato dalle società possono variare gli
organi a cui compete la redazione del bilancio
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Nel sistema dualistico il bilancio d'esercizio è
approvato dall'assemblea dei soci.
5 5. La situazione economica finale è redatta in forma
scalare.
Prova strutturata -Test a risposta chiusa
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24. Verifiche: Test a risposta multipla
1. Secondo la normativa
civilistica il bilancio
d'esercizio deve essere
redatto:
a) da tutte le imprese
b) dalle società per
azioni
c) dalle società di
persone
d) dalle società di
capitali
2. Il bilancio d'esercizio
civilistico:
a) è redatto a stati
comparati
b) è composto da Stato
patrimoniale e Conto
economico
c) ha funzioni conoscitive e
di controllo
d) è un documento interno
all'azienda
3. Nel sistema di
amministrazione e controllo
ordinario il bilancio
d'esercizio è redatto da:
a) il consiglio di gestione
b) l'amministratore unico
c) il consiglio di
amministrazione
d) il consiglio di
sorveglianza
4. Nelle società di capitali
la Nota integrativa:
a) è un documento che
accompagna il bilancio
d'esercizio
b) è redatta in base a uno
schema rigido
c) è parte integrante del
bilancio d'esercizio
d) ha un contenuto minimo
obbligatorio
5. Sono documenti che
accompagnano il bilancio:
a) la relazione sulla
gestione
b) la relazione del soggetto
incaricato del controllo
contabile
c) lo statuto della società
d) il verbale dell'assemblea
degli obbligazionisti
6. Il Conto economico
previsto dal codice civile:
a) è strutturato per aree di
gestione
b) coincide con la
Situazione economica finale
c) evidenzia dei risultati
intermedi
d) evidenzia solo il risultato
economico finale
7. La clausola generale
prevista nell'art. 2423 del
codice civile prevede che il
bilancio sia redatto:
a) osservando determinati
principi di redazione
b) secondo schemi
obbligatori
c) con chiarezza, veridicità
e correttezza
d) da tutte le imprese
8. La differenza tra valore e
costi della produzione
corrisponde al risultato
della gestione:
a) caratteristica e
accessoria
b) caratteristica
c) accessoria
d) finanziaria
9. Redigere il bilancio con
chiarezza significa:
a) applicare regole di
valutazione uniformi nel
tempo
b) rispettare la normativa
che disciplina la struttura e
il contenuto degli schemi di
bilancio
c) applicare le regole con
lealtà e buona fede
d) evitare i compensi di
partite
10. Rispetto alla situazione
contabile finale non
compaiono nel bilancio:
a) i fondi ammortamento
b) il fondo svalutazione
crediti
c) le rimanenze finali di
magazzino
d) i resi su acquisti
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25. Verifiche: Test a risposta multipla
11. Il criterio della
valutazione al costo
costituisce l'applicazione
del principio di redazione:
a) della competenza
b) della prudenza
c) della costanza
d) della prevalenza della
sostanza sulla forma
12. Il bilancio in forma
abbreviata prevede
semplificazioni:
a) solo per gli scehmi
contabili del bilancio
b) solo per il Conto
economico
c) solo per lo Stato
patrimoniale e la Nota
integrativa
d) per gli schemi contabili
del bilancio e la Nota
integrativa
13. La Nota integrativa
deve indicare:
a) i principi di redazione
del bilancio
b) i criteri di valutazione
c) i movimenti delle
immobilizzazioni
d) i principi contabili
14. Tra gli obiettivi del
Sistema Informativo
Aziendale vi sono:
a) consentire il controllo
sulla gestione
b) memorizzare le
operazioni di gestione
c) definire le strategie
aziendali
d) assicurare la
tempestività delle
informazioni
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26. PROVA STRUTTURATA: MATCHING
1. Lavoratori dipendenti
2. Fair value
3. Principi della contabilità
generale
4. Consiglio di gestione
5. Principio dell’omogeneità
6. Principio della competenza
7. Amministrazione
finanziaria
8. Principio della costanza
9. Garantire che tutte le
informazioni siano
disponibili
10. CONSOB
a. Condizioni di efficacia del
SIA
b. Soggetti esterni
all’impresa
c. Scritture di assestamento
d. IAS/IFRS
e. Soggetti interni all’impresa
f. Sistema dualistico
g. Soggetti estranei
all’impresa
h. Criteri di valutazione
i. Unica moneta di conto
j. Regole tecnico-
ragioneristiche
Associare gli elementi elencati nella colonna di sinistra con quelli della colonna di destra
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27. 27
Completare le seguenti frasi inserendo i termini sotto elencati (alcuni termini sono dei distrattori).
1. Secondo il codice civile il Conto economico è redatto in forma scalare secondo la configurazione a valore e
costi della produzione con i costi classificati per natura.
2. La relazione sulla gestione deve essere redatta dal consiglio di amministrazione.
3. Nei principi contabili nazionali si privilegia l’informativa destinata ai creditori sociali.
4. La valutazione al fair value consente di iscrivere in bilancio utili non ancora certi e comporta quindi il venir
meno del principio della prudenza.
5. I bilanci di funzionamento sono fondati sull’ipotesi della continuità della gestione aziendale.
6. Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma tiene conto della funzione economica degli elementi
patrimoniali.
Termini da inserire:
collegio sindacale, competenza, consiglio di amministrazione, costi, ricavi e rimanenze, costo, creditori sociali,
destinazione, di funzionamento, fair value, infrannuali, natura, orizzontale, potenziali investitori, prevalenza
della sostanza sulla forma, prudenza, ricavi e costi della produzione venduta, scalare, valore e costi della
produzione.
28. Prova non strutturata e Prove orali (abituano lo studente all’interazione e al confronto, stimolando l’uso
di un linguaggio specifico.)
28
Applicazione
Iscrivere nel bilancio dell’esercizio n1, delle società sotto indicate, le voci derivanti dalle seguenti operazioni
applicando i principi e i criteri civilistici. Rilevare in P.D. le eventuali operazioni di assestamento.
1. La Quik spa presenta in data 1/1/n1 i seguenti conti:
Crediti v/clienti
Crediti insoluti
Cambiali attive
Fondo rischi su crediti
Fondo svalutazione crediti
180.500
6.310
20.340
6.930
4.100
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29. Nel corso dell’esercizio sono stati stralciati, perché inesigibili, crediti insoluti di 4.650 euro di cui 3.700 sorti nell’esercizio
precedente e già svalutati.
A fine esercizio si effettuano le seguenti svalutazioni:
- I crediti v/clienti includono una fattura di 8.600 euro verso un’impresa dichiarata fallita di cui si pensa di riuscire a
riscuotere il 20%;
- Ai fini di una svalutazione generica si adegua il fondo rischi su crediti al 5% del valore dei crediti.
2. L’impresa industriale Ubik spa valuta a fine anno le rimanenze di materie prime tenendo conto delle seguenti informazioni:
- nell’anno precedente è stato utilizzato il criterio di valutazione del costo applicato al metodo del costo medio ponderato e
viene rispettato il principio della continuità aziendale;
- le esistenze iniziali ammontano a 30.000 unità valutate 5 euro l’una;
- durante l’anno si acquistano 100.000 unità al costo unitario di 5,30 euro e 150.000 unità al costo unitario di 5,50 euro l’una;
- le rimanenze finali ammontano a 40.000 unità;
- il valore di mercato è di 5,45 euro per unità.
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prof. Marco Fumo
30. Valutazione
La valutazione non può prescindere, oltre che delle conoscenze e competenze acquisite, dei progressi avvenuti rispetto ai livelli
di partenza, della capacità di organizzare un lavoro in maniera autonoma, della partecipazione mostrata in classe, dell’impegno
mostrato nel lavoro personale a casa.
ESERCIZIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO
MAX.
PUNTEGGIO
OTTENUTO
Scelta multipla
bilancio civilistico
1 punto per ogni
risposta esatta
14
Correlazione 1 0,5 punti per ogni
risposta esatta
5
Completamento 1 0,5 per ogni risposta
esatta
4
Vero/Falso 1 punto per ogni
risposta esatta
20
Completamento 2 1 punto per ogni
risposta esatta
20
Risposta breve IFRS 1 punto per ogni
risposta esatta
7
Scelta multipla IFRS 1 punto per ogni
risposta esatta
10
30
31. 31
ESERCIZIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO
MAX.
PUNTEGGIO
OTTENUTO
Applicazione 1
Applicazione 2
4 punti per i calcoli corretti
1 punti per ogni scrittura
contabile corretta
4 punti per il bilancio
corretto
5 punti per i calcoli corretti
1 punti per ogni scrittura
contabile corretta
4 punti per il bilancio
corretto
10
10
PUNTEGGIO TOTALE 100
prof. Marco Fumo