2.
Il fine ideale dell’Igiene e della Medicina Preventiva è
che ogni persona nasca sana e mantenga il proprio stato
di salute al più alto livello fino al naturale compimento
della vita!
Si attua attraverso:
PROMOZIONE DELLA SALUTE
PREVENZIONE DELLA MALATTIA
Prevenzione
2
3.
Concetti chiave
SALUTE
Condizione di benessere
fisico, mentale e sociale
la condizione di benessere
può essere migliorata
dipende da fattori
individuali (fisici, biologici) e
da fattori collettivi (reddito,
istruzione, qualità dei servizi
sociali)
PREVENZIONE
Ha il fine di impedire
l’insorgenza e la
progressione delle
malattie.
3
4.
Si attua su 3 livelli:
PREVENZIONE PRIMARIA
PREVENZIONE SECONDARIA
PREVENZIONE TERZIARIA
Prevenzione
4
5.
Impedire l’insorgenza di nuovi casi di malattia nelle
persone sane
TASSO DI INCIDENZA quindi
RISCHIO INDIVIDUALE si può anche ridurre
a zero se si rimuove definitivamente la causa di
malattia (es. vaiolo).
Quando la causa non è conosciuta (multifattoriale) o
non è eliminabile si può comunque ridurre di molto
l’incidenza, agendo sui fattori di rischio
Prevenzione primaria
5
6.
Eugenetica
Potenziamento difese dell’organismo
Riduzione comportamenti nocivi
Induzione comportamenti positivi
Interventi sull’ambiente di vita e di lavoro
Metodologia
6
7.
Scoperta e guarigione dei casi di malattia prima che questi si
siano manifestati clinicamente: DIAGNOSI PRECOCE
La terapia ha maggiori probabilità di successo
Riduzione della prevalenza (subito guariti) ma non
dell’incidenza.
Possiamo attivare la prevenzione secondaria solo su malattie:
- di cui conosciamo la storia clinica
- per le quali disponiamo di terapie efficaci
Interventi di SCREENING (selettivi o di massa)(test)
Prevenzione secondaria
7
8.
Ha il fine di impedire l’invalidità in persone già
ammalate.
RIABILITAZIONE
Prevenzione terziaria
8
9.
PREVENZIONE PRIMARIA: evitare il contagio;
quando non è possibile, evitare l’infezione.
A. Scoprire e rendere inattive le sorgenti di
microrganismi
B. Interrompere la catena di trasmissione
C. Aumentare la resistenza alle infezioni
Prevenzione delle infezioni
9
10.
A. Scoprire e rendere inattive
le sorgenti di microrganismi
Notifica
Inchiesta epidemiologica
Isolamento e contumacia
(x il pericolo di effettiva
contagiosità)
Disinfezione
(distruggere
microrganismi patogeni
agenti chimici o fisici)
Sterilizzazione
(distruggere tutti i
microrganismi)
Disinfestazione (lotta a
vettori, ectoparassiti e
tutti gli insetti o piccoli
animali nocivi)
Scoperta ed inattivazione
dei portatori
Eradicazione dei serbatoi
naturali (animali e non)
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11.
Bonifica dell’ambiente (es. acqua)
Modifica dei comportamenti individuali
B. Interrompere la catena di trasmissione
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12.
Rispetto barriere fisiologiche
Immunoprofilassi attiva e passiva
Chemioprofilassi
C. Aumentare la resistenza alle infezioni
12
13.
PREVENZIONE SECONDARIA:
test di screening
chemioprofilassi secondaria
PREVENZIONE TERZIARIA: non applicabile alle
malattie infettive
Prevenzione delle infezioni
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16.
Insetticidi
Piretrine
Composti clorurati organici (DDT)
Interventi biologici naturali (rendere sterili gli insetti
o introdurre una specie benefica che occupi la nicchia
biologica)
Rodenticidi (sempre più complicato)
16
Disinfestazione
17.
PREVENZIONE PRIMARIA: rimozione della causa o
riduzione del rischio
Quando è noto l’agente eliminazione
Quando non è noto l’agente riduzione dei FR
es. lesioni da rumore, silicosi, alcolismo
17
Prevenzione delle malattie
non infettive
18.
EUGENETICA: individuazione delle coppie a rischio
delle malattie trasmesse geneticamente.
modificazione dei comportamenti individuali
(alcolismo, diabete, malattie cardiovascolari)
interventi sull’ambiente (di vita e di lavoro)
18
Prevenzione delle
malattie non infettive
19.
PREVENZIONE SECONDARIA:
screening di massa (x es. malattie congenite, tumori
mammella, tumori cervice uterina)
screening gruppi a rischio (lavoratori)
PREVENZIONE TERZIARIA:
interventi riabilitativi
19
Prevenzione delle
malattie non infettive