2. Abutilon theophrasti
► L’Abutilion theophrasti o in volgare
chiamata cencio molle è una pianta
erbacea appartenente alla famiglia delle
malvaceae, noto sopprattutto per essere
un’infestante. Il cencio molle è una pianta
erbacea annuale alta fino a 350 cm.
► Il fiore è caratterizzato da una corolla
gialla formata da 5 petali.
L’impollinazione è entomogama, fiorisce
da luglio ad ottobre
3. Stellaria media
► Descrizione: pianta erbacea annua o
bienne con fusti prostrato ascendenti,
ramificati sin dalla base e radicanti ai
nodi alti 10-40 cm, verdognoli 9° in parte
rossastri, con (1)2 linee di peli o a volte
glabri.
► Foglie: patenti, le inferiori ovate o ovato
arrotondate, acuminate, intere,
normalmente glabre, con picciolo dalla
stessa lunghezza, le superiori simili,
sessili, ma più grandi.
► Fiori: numerosi, piccoli raccolti in
un’infiorescenza cima a dicasio terminale
, lassa portati da pedicelli, eretti, con
peli patenti che si allungano alla
fruttificazione
4. Ambrosia
► E’ un genere di pianta spermatofita dicotiledoni
appartenente alla famiglia delle asteraceae
► Queste piante possono raggiungere mediamente
l’altezza di 1-2 metri e formano a seconda dei
casi dei cespugli o arbusti.
► Le radici sono secondarie da rizoma o da
fittone.
► Il fusto è composto da parte ipogea: la parte
sotteranea ha un asse che sprofonda
verticalmente e la parte epigea: la parte aerea
del fusto e ascendente
► Le infiorescenze sono composte da diversi
capolini raggruppati in lunghi racemi laterali. I
fiori sono simpetali e attinomorfi.
5. Veronica comune
► Nome scentifico: Veronica
chamaedris L. Famiglia delle
scrophulariaceae
► Si può trovare su prati, pascoli,
siepi e boschi da 0 a 2200
metri. E’ comune nei luoghi
fertili e smossi, predilige le
posizioni ombrose.
► Il periodo di fioritura e da
Aprile a Giugno
► E’ una pianta erbacea perenne
alta o10-30 cm con un rizoma
sottile e ramificato.
6. Borsa del pastore
► Nome scientifico: Capsella bursa pastoris Moench.
► Famiglia: Brassicaceae.
► Fusto: Portamento: fusto esile ed eretto. Può superare i 50
cm di altezza.
► Foglie: quelle basali sono disposte a rosetta e presentano
un lembo molto inciso. Forma lanceolata.
► Fiori: bianchi e piccoli. La fioritura avviene in primavera e
permane per tutta estate.
► Frutti: è un siliqua di piccole dimensioni e di forma molto
simile ad un cuore (triangolare).
► Luoghi: è una pianta infestante molto comune. Si trova n
po’ ovunque: nei prati, nei campi incolti, lungo i muri
delle case, nei sentieri, ecc. Diffusa sia in pianura che in
montagna.
7. Cuscuta
► La cuscuta è una pianta
parassita che già i Romani
conoscevano e che è stata
ribattezzata nel Medioevo con
un nome che già dice tutto:
“rete del diavolo”. Altri la
chiamano “ragno malefico”,
soprannome anche questo
pienamente meritato, visto che
estende i propri tralci come
una ragnatela su tutte le
piante che incontra.
► Priva anche di radici, per vivere
insinua una porzione (gli
“austori”) degli esili tralci dentro i
fusti e le foglie delle piante verdi,
succhiando la linfa elaborata
direttamente dal sistema linfatico
della pianta.
► I tralci si allungano e si
ramificano in continuazione fra
maggio e settembre, in
cerca di nuove piante da
parassitare.
8. Sorghum halepense
► Sorgo selvatico o Sorghetta,
Sorghum halepense, è una pianta
erbacea perenne della famiglia
delle, Poaceae, originaria del
Mediterraneo che si è diffusa in
Europa e Medio Oriente. È stata
introdotta in tutti i continenti ad
eccezione dell'Antartide. Si
riproduce attraverso rizoma e
seme.
► È stata a volte utilizzata come
foraggio e per arrestare l'erosione
del suolo, ma è considerata una
specie infestante
► Le foglie lunghe e lanceolate sono
disposte alternativamente lungo il
fusto, pendenti, spesso macchiate
di viola, con nervature
prominenti,ruvide e taglienti ai
bordi.
9. Polygonum aviculare (Correggiola)
► La Correggiola (Polygonum
Aviculare) è una pianta annuale
che appartiene alla famiglia delle
Poligonaceae, diffusa in tutta
Italia fino a un’altitudine di 2.300
metri.
► Alta da 10 a 50 centimetri, la
correggiola è facilmente
riconoscibile per i molteplici fusti
di colore verde chiaro, da cui si
dipartono foglie lanceolate che
presentano alla base un minuscolo
rivestimento color argento.
► I fiori, che possono essere bianchi
o rosa, sono molto piccoli e non
profumati. La fioritura avviene nel
periodo compreso tra giugno e
novembre.
► La correggiola è conosciuta sin dai
tempi antichi per le sue proprietà
emostatiche che, presso i Romani,
le valsero il soprannome di
sanguinaria.
10. Convolvulus arvensis
► Vilucchio comune (Convolvulus arvensis
L.), appartenente alla famiglia delle
Convolvulaceae , è una Pianta molto
comune che ha origine in Zone
paleotemperate.
► i fusti sottili alla base, hanno sezione
esagonale, sono glabri, striati, lunghi
anche oltre 1 m, striscianti e se trovano
sostegno rampicanti, generalmente
levogiri.
► I fiori sono portati da lunghi peduncoli
con 2 brattee lineari più o meno
opposte; spesso solitari ma a volte
appaiati, sbocciano all'ascella delle
foglie mediane, hanno sepali oblunghi ad
apice ottuso o smarginato
► I frutti sono capsule globose appuntite e
glabre, contengono quasi sempre 4 semi
scuri. Specie che si moltiplica
rapidamente per via vegetativa, con
rigetti sotterranei e gemme avventizie.
11. Acetosella gialla
► Una delle piante invasive maggiormente
diffuse nelle aree mediterranee è
l'acetosella gialla, una specie erbacea di
origine sudafricana molto comune negli
incolti, nei prati, ai bordi delle strade
ma anche negli orti e nei campi dove
può diventare infestante.
► Pianta erbacea, alta 5-25 cm, provvista
di bulbilli sotterranei di forma ovoide e
con apice appuntito, 1-3 cm di
lunghezza e diametro fino ad 1 cm; dai
bulbi si diparte un fusto verticale,
spesso e carnoso nella parte basale;
radice carnosa, si allunga e si contrae
(contrattile) permettendo
l'interramento dei bulbilli fino a circa 20
cm e oltre.
► All’apice del fusto presenta una rosetta
fogliare con piccioli lunghi 3-15 cm che
terminano con una foglia composta da
tre foglioline obcordate con apice
profondamente incavato (emarginato),
lunghe 0,8-2 cm e larghe 1,2-3 cm.
12. Tarassaco
► Il tarassaco o dente di leone è
un’erba spontanea diffusa in tutto
il territorio italiano, si trova
ovunque in natura: campi, bordi
delle strade, pascoli fino a 2000
metri di altitudine. Al genere
taraxacum appartengono ben 60
specie distinte
► Si tratta di una pianta erbacea
perenne della famiglia delle
composite che emette grossi fiori
gialli a “capolino”, poi a frutto va
a evolversi nel cosiddetto
soffione: dove leggerissimi acheni
sono sorretti da un pappo
centrale. Il soffione è una forma
pensata in modo che i semi
possano in volo spargersi tutto
intorno, a scapito delle allergie.
13. Gramigna► La Gramigna, il cui nome scientifico è
Agropyrum è una pianta erbacea
monocotiledone molto comune in
Europa, in Asia e nel Nord dell’Africa. Il
suo nome scientifico è Agropyrum
repens, ma in alcuni testi viene indicata
anche come Elytrigia repens, e fa parte
della famiglia delle Poaceae.
► Possono misurare da 50 a 100 cm di
altezza con foglie piatte, larghe da 3 a
10 mm. I fiori hanno forma di spiga e su
ogni stelo sono portati a gruppi di 4 o 5.
Il loro colore va dal verde chiaro al verde
scuro e appaiono tra giugno e settembre.
► I rizomi sotterranei sono molto lunghi,
hanno sezione rotonda e assumono una
colorazione biancastra. La loro vigoria
rende la pianta difficilissima da arginare,
ma la qualifica anche come un’ottima
alleata nel caso si vogliano risanare e
consolidare dei pendii scoscesi.
14. Datura stramonium
► Lo stramonio comune è una pianta
infestantte annua molto tossica di
origine centro-nordamericana oggi
molto diffusa nelle zone
temperato-calde del mondo,
presente come avventizia in tutte
le regioni d'Italia La distribuzione
regionale si concentra nella parte
meridionale del territorio, con
poche e sporadiche penetrazioni
nei fondovalle alpini; nell'area di
studio la specie è rara, effimera e
confinata a quote basse.
► I fiori sono ermafroditi, lunghi fino
a 10 cm e solitari, presenti nelle
zone terminali e nelle ascelle dei
vari rami. Il calice è di forma
allungata e composto da 5 sepali a
lobi saldati; da questa si sviluppa
una corolla bianca, a volte con
sfumature violacee, di forma
tubulare, a 5 petali saldati,
acuminati e pieghettati.
15. Leucanthemum vulgare (margherita)
► La margherita diploide (nome
scientifico Leucanthemum vulgare
Lam., 1778) è una pianta erbacea
della famiglia delle Asteraceae,
comunissima nei prati della penisola
italiana.
► Il nome del genere (Leucanthemum)
deriva da due parole greche leukos
(= bianco) e anthemon (= fiore) per
il colore dei fiori, ligulati, simili a
petali. Il nome specifico (diploide)
deriva dalla particolare
configurazione (diploidia) del
corredo cromosomico delle sue
cellule.
► Sono piante alte mediamente 30 cm,
al massimo 100 cm. La forma
biologica della specie è emicriptofita
scaposa (H scap); ciò significa che
sono piante perennanti con gemme
poste al livello del suolo con fusto
allungato e poco foglioso. Possono
essere glabre oppure leggermente
tomentose
16. Papaver roheas (papavero)► Il nome scientifico del papavero
comune, o rosolaccio, è Papaver rhoeas
L..
► Si tratta di una pianta originaria della
Turchia, che si è diffusa ormai in tutta
Europa, soprattutto in Italia. Appartiene
alla famiglia delle Papaveraceae, piante
annuali la cui riproduzione avviene solo
per seme.
► I papaveri crescono spontanei nei vasti
campi che ospitano determinate
tipologie di colture, ad esempio i
cereali tipici delle stagioni autunnali e
invernali come frumento, segale, avena,
orzo e farro.
► Il rosolaccio è una pianta facile da
riconoscere, grazie ai petali rosso
acceso e all’alto fusto, ricoperto da una
peluria piuttosto spessa e da foglie
morbide e dentate.
► Il fiore di papavero produce anche dei
frutti. si trovano esattamente al centro
della corolla, raccolti in una sorta di
bulbo tondeggiante
17. Piantaggine
► La Piantaggine è una specie
botanica erbacea, presente in
tutto il territorio italiano e molto
ubiquitaria a livello mondiale.
► Il suo habitat sono i luoghi erbosi,
incolti, prati, pascoli da 0 a 2000
m s.l.m.In dialetto viene chiamata
lingua di cane, orecchie di gatto o
cinquenervi.
► Plantago lanceolata è un’erba
perenne, acaule, dotata di foglie
strette e lanceolate (appunto),
organizzate in una rosetta basale,
più o meno erette e con grossi
nervi longitudinali. Il rizoma è
breve, grosso e fibroso dotato di
radici fascicolate. Gli scapi, che
partono all’altezza delle foglie
basali sono alti 20-40 cm, hanno 5
spigoli evidenti e terminano in una
spiga, generalmente cilindrica,
lunga da 2 a 4 cm, con brattee
brune e formata da numerosi fiori
appressati tra loro.
18. Cardamine Hirsuta (Crescione dei prati)
► Il crescione dei prati é una pianta erbacea
vivace con un rizoma corto su cui è
inserita una rosetta di foglie; i fusti sono
eretti, normalmente semplici e alti fino a
50 cm. Le foglie hanno pochi peli sparsi;
quelle basali sono riunite in rosetta,
hanno un lungo picciolo e sono pennate
con foglioline ovali a contorno dentato; la
fogliolina terminale è molto più grande
delle altre. Le foglioline inserite sul fusto
hanno un picciolo corto o sono quasi
sessili, le foglioline sono molto piccole,
lanceolate e quasi sempre intere al
margine.
► I fiori, in un numero di 10-25, sono riuniti
in un’infiorescenza a corimbo che poi,
durante la fioritura, si allunga in forma di
racemo. I fiori sono formati da quattro
sepali verdi e da quattro petali di colore
lilla talvolta tendente al bianco. Il frutto
è una siliqua eretta, lunga 4 cm,
contenente 10-15 semi ovali di colore
bruno.
19. Solanum nigrum L. (Erba morella)
► È una pianta erbacea annuale o
perenne, con radice a fittone, con
fusti a due striature longitudinali,
angolosi e alti sino a 80 cm.
► Le foglie sono alterne, ovali,
intere o marginate, con denti radi.
► I piccoli fiori sono riuniti
all’ascella delle foglie, hanno
calice conico, corolla a 5 petali
appuntiti di colore bianco con
antere gialle riunite a cono.
► I frutti sono bacche globose, prima
verdi, poi nere, piene di minuscoli
semi.
20. Conyza canadensis (saeppola canadese)
► La saeppola canadese (nome scientifico
Conyza canadensis (L.) Cronq., 1943; o
anche Erigeron canadensis L.) è una pianta
erbacea, annuale a piccoli fiori,
appartenente alla famiglia delle
Asteraceae.
► l nome del genere (Conyza) deriva dal
greco konops (= pulci), o konis (= polvere),
alludendo alla polvere secca che la pianta
utilizza per respingere gli insetti
indesiderati.
► Il fusto è eretto e molto ramificato nella
parte alta (in prossimità
del'infiorescenza). La sezione è cilindrica
e la superficie presenta dei peli patenti.
► Le foglie sono glabre o provviste di corti
peli (quasi vellutate) ma vistosamente
cigliate sul bordo della lamina. Possono
essere più o meno dentate.
► i fiori sono tetra-ciclici Emanano un tenue
aroma simile al cumino sono biancastri o
rosati con breve ma ben sviluppata ligula
e sono tutti femminili
21. Senecio vulgaris L. (senecione comune)
► pianta annuale erbacea ,
ragnatelosa, dimensioni 20-40 cm.
Fusto eretto o ascendente,
ramoso-corimboso in alto. Foglie
inferiori più o meno spatolate e a
margine generalmente dentato, le
cauline semiamplessicauli,
pennato-partite. Fiori gialli,
tubulosi, appena sporgenti
dall'involucro, questo lungo 5-7
mm con caratteristiche squame a
punta nera. Frutti ad achenio,
lunghi 1-2 mm, minutamente
pelosi. Nel complesso i pappi
piumosi dei frutti, facilmente
caduchi, formano un caratteristico
ciuffo bianco che ricorda la
capigliatura canuta degli anziani
da qui il nome Senecio, dal latino
senex ossia vecchio.
22. sanguinella comune
► La sanguinella comune è una
pianta annua a distribuzione
mediterraneo-eurasiatica divenuta
subcosmopolita sin dall'antichità,
presente in tutte le regioni
d'Italia. Cresce in ambienti
ruderali di campi, giardini e
vigneti, presso gli abitati, lungo le
strade, nelle fessure dei lastricati,
come infestante nelle colture
sarchiate, su suoli sabbiosi umidi,
ma aridi almeno d'estate, dal
livello del mare alla fascia
montana. Il nome generico, dal
greco 'daktylon' (dito), allude alla
la forma dell'infiorescenza, simile
ad una mano con molte dita; il
nome specifico allude a presunte
proprietà emostatiche. Forma
biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura:
giugno-novembre.
23. Cicuta maggiore
► È una pianta erbacea, a ciclo biennale,
che può raggiungere la considerevole
altezza di 2 metri. Se strofinata, o
spezzata, emana cattivo odore. Fiorisce
da giugno a settembre e si può trovare
fino a 1800 metri di altitudine.
► I fiori sono piccoli e bianchi, riuniti in
ombrelle.
► Le foglie sono tripennate, di colore verde
intenso, simili a quelle del prezzemolo.
► Il fusto è cavo, ramificato e solcato;
nella parte inferiore del fusto sono
presenti macchie di colore rosso vinoso.
► Il frutto è lungo fino a 3,5 mm circa, ha
forma ovoidale e presenta 5 costole,
ondulate e prominenti. I semi sono simili
a quelli di varie ombrellifere dall’aroma
d’anice, come noto molto apprezzato in
cucina.
► Le radici, fusiformi e biancastre, si
possono confondere con quelle della
pastinaca, che viceversa sono
commestibili.
24. Mandragora
► Mandragora L. è un genere di
piante appartenenti alla famiglia
delle Solanaceae comunemente
note come Mandragola
► Questa pianta è una perenne che
si riproduce per mezzo di gemme
poste a livello del terreno. Le
foglie sono invece disposte in una
rosetta basale, e come si vede
dalla foto, sono molto simili a
quelle degli spinaci.
► I fiori, in questa specie, sono di
color viola, molto appariscenti.
► Ciò che però caratterizza più di
tutto la mandragola, e da cui
derivano miti e leggende, è il suo
apparato radicale. La pianta,
infatti, è munita di un voluminoso
apparato sotterraneo, ramificato e
contorto, in modi così diversi da
potere acquistare un aspetto
antropomorfo, cioè che ricorda la
figura umana.
25. Humulus lupulus
► Il luppolo (Humulus lupulus L., è una
pianta a fiore (Angiosperma)
appartenente alla famiglia delle
Cannabaceae.
► Pianta erbacea perenne, caducifoglia e
latifoglia, con rizoma ramificato dal
quale si estendono esili fusti rampicanti
che possono raggiungere i 9–10 m di
lunghezza, può vivere dai 10 ai 20 anni.
► Le foglie sono cuoriformi, picciolate,
opposte, munite di 3-5 lobi seghettati.
La parte superiore si presenta ruvida al
tatto per la presenza di numerosi peli,
la parte inferiore è invece resinosa.
► Essendo una specie dioica, i fiori
maschio e femmina, unisessuali e di
colore verdognolo, sono presenti su
individui separati. I fiori maschili (o
staminiferi) sono riuniti in pannocchie
pendule e ciascuno presenta 5 tepali
fusi alla base e 5 stami; i fiori femminili
(o pistilliferi) presentano un cono
membranoso che circonda un ovario
munito di 2 lunghi stimmi pelosi.
26. Echinochloa crus-Galli
► Pianta erbacea, annua, cespitosa,
alta 30-80, cm munita di culmi
robusti, ginocchiati in prossimità
della base, poi eretti. Foglie
completamente glabre a lamina
piana di un verde scuro e talvolta
con striature violacee sul collare o
sui bordi laminari, larghe 5-15
mm, lineari, non carenate, a
guaina tagliante, scabre sui bordi
e sulla pagina superiore.
► L'infiorescenza è una pannocchia
digitata, lunga fino a 20 cm. Il
fiore superiore è ermafrodito,
fertile e dà origine alla cariosside;
l'altro, inferiore, maschile o
abortivo, è sterile.
27. MUFFE E MALATTIE
Le piante possono essere attaccate da diversi tipi di funghi a seconda del periodo
dell'anno e della tipologia di pianta. Alcuni funghi colpiscono prevalentemente le
piante da appartamento mentre altri colpiscono sopratutto le piante da frutto. Ci
sono dei funghi poi che colpiscono indistintamente tutti i tipi di piante e
proliferano in maniera più accentuata con determinate condizioni atmosferiche e
climatiche.
28. Ruggine gialla
► E’ chiamata anche: ruggine
striata, per la sua particolare
disposizione delle pustole che
consente di distinguerla dalla
ruggine bruna.
► La prima forma di ruggine a
manifestarsi in primavera, anche
se non compare regolarmente tutti
gli anni. Talvolta, se non
controllata, può dare luogo in
poche settimane a gravi epidemie
e a sensibili perdite produttive.
► Interessano prevalentemente le
foglie e, in misura minore, spighe,
glume, cariossidi, guaine fogliari e
culmi. Sono costituti da pustole
allungate, di colore
giallo-aranciato, raggruppate in
modo regolare in strisce
longitudinali ininterrotte.
29. La fumaggine
► la Fumaggine, un fungo saprofita
che si instaura sulle foglie delle
piante colpite dalla cocciniglia e
da altri tipi di insetti. Forma una
patina nerastra nelle zone dove è
presente la melata.
► Si presenta con delle strutture
scure e fuligginose, le quali sono
composte da dei miceli intrecciati
tra loro. Più questi filamenti sono
compatti e numerosi più la pianta
viene privata della luce necessaria
per vivere.
► Con attacchi prolungati la pianta,
dopo un lungo periodo di
indebolimento, può arrivare alla
morte.
► Le principali cause di formazione
della fumaggine sono una scarsa
aerazione, la presenza della
melata e un grado d’umidità
abbastanza elevato.
30. L’antracnosi
► l’Antracnosi, è una malattia
crittogamica che attacca
principalmente i germogli e i
piccioli delle foglie più giovani e
tenere. Questo fungo letale entra
nei tessuti vascolari della pianta
attraverso le ferite causate dai
tagli delle potature, dalla caduta
delle foglie e dalle gelate
notturne. I frutti attaccati
necrotizzano vistosamente,
marciscono e non sono più
commestibili.
31. PARASSITI
I parassiti delle piante sono il nemico numero 1 di tutti coloro che
praticano giardinaggio e orticoltura per lavoro o per diletto. Inoltre si
possono trovare nei campi e causare gravi danni alle colture che
seminiamo. Possiamo trovarci: afidi, piralide, diabrotica,cimici, bruchi
ecc.
32. Afidi
► Gli afidi sono insetti molto piccoli
che spesso aggrediscono le colture
dell’orto, non per niente sono
conosciuti anche come pidocchi
delle piante. Si annidano
prevalentemente sulle foglie e ne
succhiano la linfa, colpiscono in
particolare le parti più tenere
della pianta.
► In natura ci sono tantissime specie
di afidi, ognuna attacca in modo
selettivo solo alcuni tipi di piante
e si distinguono per il colore
diverso, dal verde al nero o al
rossiccio. Sono molto fastidiosi per
l’orto perché spesso trasmettono
virosi alle piante, danneggiano in
particolare alcuni ortaggi perché
succhiando la linfa accartocciano
le foglie, colpiscono in particolare
le parti più tenere della pianta.
Effetto negativo della presenza di
afidi è anche la melata: una
secrezione zuccherina che provoca
fumaggine, malattia crittogama.
►
33. Diabrotica
► La Diabrotica del Mais (Diabrotica
virgifera virgifera Le Conte) o Verme
delle radici del mais è un coleottero
crisomelide da quarantena di origine
americana, grave parassita del mais
(Zea mais L.). I danni che le larve di
questa specie causano alle radici del
mais ne fanno uno dei fitofagi più
importanti per questa coltura negli
Stati Uniti d’America.
► Il mais è l ́unica pianta che consente lo
sviluppo di popolazioni elevate e che
può subire danni gravi da D. v.virgifera
► originaria degli stati uniti per poi vista
in europa nel 1992
► Compie, in Europa come anche negli
Stati Uniti, una generazione l’anno. Il
ciclo biologico è caratterizzato dagli
stadi di uovo, larva, pupa e adulto. La
comparsa e la durata dei diversi stadi
dipende dalle condizioni ambientali e
dall’andamento termico stagionale
34. Piralide
► La piralide del mais (Ostrinia nubilalis) è
un insetto appartenente alla famiglia dei
Pyralidae, ordine dei Lepidotteri. E’ un
insetto polifago, le sue larve sono in
grado di danneggiare un notevole
numero di piante erbacee, sia coltivate
che spontanee (peperone, fagiolino,
barbabietola, canapa, ecc.).
► Il mais resta comunque il bersaglio
preferito di questo insetto. La piralide è
da sempre presente in Italia. Da alcuni
anni l’interesse per il controllo del
parassita è enormemente aumentato sia
a causa di una crescente pericolosità
dell’insetto in tutte le regioni maidicole
del nostro paese
► La piralide compie 2-3 generazioni
all’anno. Sverna come larva matura nei
residui della coltura rimasti in campo,
quali fusto, spighe e negli stocchi del
mais e nelle erbe infestanti. Le larve
della 1a generazione si sviluppano
nell’arco di circa 1 mese.
►
35. Nottua defogliatrice
► Le nottue sono insetti
appartenenti all'ordine dei
Lepidotteri (sono, in pratica, delle
farfalle). Le farfalle hanno due
paia di ali membranose e un corpo
spesso e peloso. La lingua, lunga e
sottile, serve a succhiare il
nutrimento. Le nottue sono
caratterizzate da un volo rapido e
da un'attività essenzialmente
notturna (sia per le farfalle che
per i bruchi).
► All'interno di quest'ordine, le
nottue appartengono alla famiglia
delle Nottuidi. Queste specie di
farfalle sono le più temibili in
quanto provocano i danni più gravi
sulle colture. In particolare, i
maggiori responsabili dei danni
osservati sono i bruchi
particolarmente fitofagi. In questa
sede parleremo delle nottue
defogliatrici.