SlideShare a Scribd company logo
1 of 41
Download to read offline
I QUADERNI
DELL’ISEA
AGAVE
DEFINIZIONE
Àgave è un genere di piante succulente monocotiledoni.
Piante succulente (impropriamente, piante grasse) vengono chiamate
quelle piante dotate di particolari tessuti (parenchimi acquiferi, detti
anche "succulenti") che permettono di immagazzinare grandi quantità di
acqua.
Monocotiledoni sono le piante angiosperme caratterizzate da
un embrione dotato di un solo cotiledone (o foglia embrionale).
Per il suo portamento e la varietà delle specie è una pianta molto
apprezzata nei giardini pubblici e privati, in tutto il mondo; nei suoi
luoghi d'origine (il centro America) ha rivestito una profonda
importanza nella vita delle popolazioni locali.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 2
ETIMOLOGIA
Il nome le fu dato nel 1753 da Linneo (dal greco ἀγαυός, "illustre", "nobile").
Da prima della denominazione di Linneo vi erano già dei nomi originari della
specie: metl, di origine Nahuatl, mexcatl, maguey, ancora usato nel Messico
centrale, nome che aveva origine presunta nelle Antille e successivamente
importato sul continente dai conquistatori spagnoli, mezcal, attribuito
dai nativi americani e dai conquistadores al liquore estratto dall'agave, ed
ancora in uso nel Messico nord occidentale.
È nota per alcuni anche con il nome century plant che le fu dato per la sua
longevità prima della fioritura; in realtà tale periodo è di gran lunga inferiore:
la maturazione prima della fioritura dipende dalla singola specie e dalle
condizioni vegetative delle singole piante.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 3
DESCRIZIONE
Genere composto da piante perenni con portamento a rosetta
e con fusto breve generalmente non visibile; le
varie specie hanno dimensioni che variano da circa 20 cm fino
a 5-6 metri in ampiezza e da 15 cm a 2,50 metri in altezza.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 4
DESCRIZIONE
Le foglie sono carnose, a nervature parallele di consistenza fibrosa,
larghe fino a 25 cm e lunghe fino a 2,50 metri; sono quasi sempre dotate
di una spina apicale legnosa lunga fino a 5 cm; nella maggior parte delle
specie sono presenti spine legnose anche lungo i margini (alcune specie
presentano filamenti bianchi).
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 5
DESCRIZIONE
Le foglie si formano attorno a un breve fusto centrale dal quale si
distaccano con la crescita; la loro formazione rispetto alla rosetta segue
un angolo costante, che ne ottimizza l'esposizione alla radiazione solare e
ne costituisce una peculiarità rispetto ad altre succulente con il medesimo
portamento (Aloeacee, Yucca).
Se coltivate in climi più freddi le foglie possono avere una colorazione
tendente al verde-azzurro, mentre il colore verde-grigio indica climi più
caldi.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 6
DESCRIZIONE
Le radici hanno una conformazione fascicolata, sono filamentose, tipiche
delle monocotiledoni, con uno spessore massimo circa 2,5 mm e di
profondità variabile.
La pianta fiorisce quando raggiunge la maturità all'età di 10-50 anni,
dopodiché generalmente muore.
Le infiorescenze si formano su un ramo fiorifero legnoso (scapo) che si
genera al centro della rosetta; i fiori hanno sei petali e sei stami.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 7
DISTRIBUZIONE
Le agavi sono originarie della porzione meridionale del Nord America, delle isole
caraibiche, e della parte settentrionale del Centro America, con una maggiore
concentrazione di varietà e diffusione nell'attuale Messico.
A partire dal XVIII secolo furono esportate dapprima in Europa, per motivi di studio e
come piante ornamentali; successivamente furono esportate per le loro capacità
produttive soprattutto in colonie di paesi europei che avessero caratteristiche climatiche
simili a quelle dei paesi d'origine.
Attualmente sono presenti anche in tutto il bacino del Mediterraneo, in altri paesi
dell'Africa (Madagascar, Kenya, Angola, ..), e in Asia (India, Sri Lanka, ..) sia come
coltivazione sia come vegetazione spontanea alloctona.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 8
TASSONOMIA
Di tutte le piante coltivate nessuna è più difficile cui dare
accuratamente un nome delle specie Agave, in parte a causa
dell'imperfezione delle descrizioni pubblicate, e maggiormente
dall'impossibilità di fissare a parole i loro caratteri.
(Sir Joseph Hooker, Curtis Bot. Mag., 1871)
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 9
TASSONOMIA
Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari
nella tassonomia; vi sono considerevoli variazioni all'interno
della stessa specie per la profonda influenza sull'aspetto che
possono avere le condizioni vegetative (temperatura, tipo di
terreno, quantità d'acqua, ecc.); molte specie inoltre
presentano pochi caratteri distintivi tra loro, rendendone
difficoltosa la classificazione, soprattutto nei primi anni di
vita.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 10
TASSONOMIA
L'introduzione in Europa delle prime agavi avvenne dopo la conquista
del Messico (1521-25); prime tracce se ne hanno intorno alla metà del XVI
secolo.
Le prime agavi note ai botanici furono denominate Aloe americana per
la grande somiglianza con l'aloe, originaria dell'Africa. La prima specie
nota agli occidentali (A. indagatorum Trel.) fu scoperta da Cristoforo
Colombo nell'isola San Salvador (Bahamas) nelle Bahamas; Pietro
Martire d'Anghiera descrisse per primo fra le piante dell'isola
di Hispaniola l'A. antillarum Descourt, paragonandola alle palme.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 11
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 12
TASSONOMIA
Classificate inizialmente come Amaryllidaceae, sono attualmente catalogate nella
famiglia delle Agavaceae nella classificazione Cronquist, e nelle Asparagaceae secondo
la classificazione APG.
Una vera e propria popolarità si ebbe a partire dal XIX secolo, con la ricerca sistematica
e l'importazione di numerose specie da parte di collezionisti. I primi studi di
classificazione furono tuttavia effettuati in Europa su esemplari presenti in giardini
botanici o privati, a volte su esemplari di piccole dimensioni o coltivate in vaso, o che
costituivano varianti delle specie selvatiche originali.
Nel XX secolo i più noti studiosi furono Alwin Berger e William Trelease e
soprattutto Howard S. Gentry,
Attualmente The Plant List riconosce 200 specie.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 13
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 14
MOLTIPLICAZIONE
Le agavi raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita
(secondo le specie e soprattutto le condizioni vegetative), con una
fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie,
dopo la quale la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi
che si disperdono nelle zone circostanti.
La fioritura avviene lungo uno stelo legnoso che si genera dal fusto al
centro della rosetta e che produce nella metà superiore anche diverse
migliaia di fiori. Lo stelo raggiunge in un periodo di 2-4 mesi un'altezza
variabile da meno di 2 m (A. parviflora) agli 11 metri (A. americana) ed
un diametro fino ai 25 cm.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 15
MOLTIPLICAZIONE
I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza
variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo.
Le agavi tuttavia presentano anche metodi alternativi di riproduzione, che sono:
 formazione di polloni originanti da rizomi che emergono non molto distanti dalla
pianta madre;
 formazione di polloni basali, originanti direttamente alla base della pianta madre, per
alcune specie alla morte di questa durante o dopo la fioritura;
 formazione di piantine (impropriamente bulbilli) direttamente sullo stelo
dell'infiorescenza, insieme con i fiori.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 16
MOLTIPLICAZIONE
I primi tre metodi sono comuni alla maggior parte delle specie; alcune
specie difficilmente formano polloni rizomatosi; il quarto metodo è meno
comune (A. vilmoriniana, A. sisalana, A. angustifolia, ecc.).
Alcune specie (A. sisalana, A. fourcroydes, A. tequilana, ecc.)
sono ibridi sterili, la cui riproduzione avviene solo tramite polloni o dalle
piantine che si formano sull'infiorescenza.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 17
USO
La pianta di Agave, oltre ad essere apprezzata per la sua bellezza come pianta
ornamentale, ha molteplici altri usi.
Il suo utilizzo da parte dell'uomo avviene da migliaia di anni, ed ha costituito
una componente importante nella vita delle civiltà mesoamericane.
I primi particolari esatti sulla coltivazione delle agavi si devono a John Gilton
che percorse l'America centrale (1568-72).
Per le varie e numerose utilizzazioni il gesuita Josè de Acosta chiamò l'agave
"l'albero delle meraviglie" (el árbol de las meravillas).
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 18
USO
Parti di agave variamente preparate sono state usate nell'alimentazione
regolare da almeno 9.000 anni.
I nativi americani Cochini nella Bassa California usavano l'A.
cerulata come alimento quotidiano.
Attualmente viene ancora utilizzata in piatti tipici.
Dalle agavi si ricava uno sciroppo, denso come il miele, utilizzato come
dolcificante.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 19
USO
Dalle agavi si ricavano da vari secoli bevande come l'aguamiel (bevuta
fresca) e il pulque, ottenuto dalla fermentazione del precedente.
Dopo l'occupazione europea del centroamerica fu introdotto il processo
della distillazione, ignoto ai nativi, che permise di ottenere distillati oggi
famosi come il mescal e il tequila (che prende il nome dalla città
omonima dove per la prima volta è stato distillato).
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 20
USO
Le fibra tessile ricavate dalle foglie di numerose specie hanno costituito il maggiore motivo di diffusione
delle agavi nel mondo; sono utilizzate per corde, reti, ceste, abiti, coperte, tappeti, borse e altri oggetti
di uso quotidiano. Le fibre di agave presero il nome di sisal dalla città di Sisal nello Yucatán, dal cui
porto avveniva l'esportazione; la specie maggiormente usata per le fibre al tempo prese il nome
di Agave sisalana. Il prodotto aveva una tale importanza economica e strategica che a metà del XIX
secolo il Messico pose un embargo nell'esportazione della specie. Tuttavia alcuni esemplari erano già
stati esportati in Florida, e da qui portati in Africa Orientale. Successivamente per la produzione su
larga scala di fibre furono selezionate anche altre specie, quali A. fourcroydes (henequen, attualmente
la più utilizzata in Messico e nei Caraibi), A. angustifolia, A. cantala e altre, in Africa Orientale
(Kenya, Tanzania, Mozambico, Madagascar) o in Asia (Filippine, India e altre). Piccole produzioni
artigianali native locali utilizzano anche A. lechuguilla e A. striata, di taglia minore. L'importanza
economica delle fibre delle agavi è diminuita con l'introduzione delle fibre sintetiche.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 21
USO
Il portamento e la spettacolarità della fioritura delle agavi ne ha favorito
la piantagione di varie specie nei giardini pubblici e privati di tutto il
mondo come pianta ornamentale, fatto che è diventato attualmente il
maggior motivo di diffusione e conoscenza al vasto pubblico.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 22
USO
In alcune regioni del Messico diverse specie sono utilizzate come foraggio
per bovini.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 23
USO
Altri usi vari si trovano nella formazione di filari di piante utilizzati come
recinzioni di terreni agricoli.
I fusti delle maggiori infiorescenze vengono utilizzati come canne da
pesca o pali.
Le spine sono state utilizzate come ami da pesca o aghi per cucire.
La pianta viene usata per guarire ustioni.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 24
PROPRIETA’
L’agave è utilizzata come pianta medicinale sin dai tempi
antichi soprattutto nella medicina tradizionale dell’antico
Messico e dell’America centro-settentrionale.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 25
PROPRIETA’
Le sue proprietà sono essenzialmente legate alla ricchezza di
principi attivi presenti nelle foglie o nel fiore; principalmente è
utilizzata come purgante e lassativo nelle situazioni
di stipsi e blocchi intestinali.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 26
PROPRIETA’
Inoltre è utile come prevenzione all’osteoporosi e
al diabete per la presenza di sostanze che regolano il trasporto
dei sali minerali e degli zuccheri nel circolo sanguigno.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 27
PROPRIETA’
La sostanza responsabile è l’inulina, un carboidrato capace
di abbassare il colesterolo, di sostenere l’attività del sistema
immunitario e, avendo un basso indice glicemico, di tenere
sotto controllo il diabete.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 28
PROPRIETA’
La presenza di sali minerali e oligoelementi fanno diventare
l’agave un ricostituente di minerali essenziali e in particolare
di ferro, di calcio e di magnesio.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 29
PROPRIETA’
Inoltre i carboidrati contenuti nell’agave sono capaci di
aumentare l’assorbimento del calcio ed è per questo che viene
consigliata in caso di osteoporosi e per le donne oltre i 50 anni
che sono più a rischio di questa patologia.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 30
PROPRIETA’
Inoltre questi carboidrati e fibre sono dei valenti probiotici che
aiutano la flora intestinale permettendo così una migliore
digestione e una riduzione della produzione di gas intestinali.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 31
COME COLTIVARE L’AGAVE
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 32
L’agave è una pianta rustica nei paesi di origine, mentre nelle zone dove si è
acclimatata può perdere un po’ di resistenza proprio a causa di un clima non idoneo
alla sua crescita.
Poiché ama l’esposizione a pieno sole è essenziale che sia collocata in una posizione di
massima luce e vuole protezione dal vento e dalle brezze forti.
La coltivazione in vaso è possibile ed è consigliata proprio per poterla meglio riparare
nei momenti in cui la temperatura esterna si abbassa.
Per alcune varietà di agavi è possibile la coltivazione a terra e in inverno sarà
comunque consigliato proteggere con tessuto non tessuto.
COME COLTIVARE L’AGAVE
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 33
Il terreno adatto per le agavi è sicuramente un terriccio per le cactacee con aggiunta
di un po’ di sabbia visto che le fini e lunghe radici crescono meglio in un terreno sciolto.
La coltivazione in vaso è spesso la più utilizzata e sarà necessario il rinvaso dell’agave
ogni primavera per le piante di grandi dimensioni, mentre per le piante a crescita più
lenta e di dimensioni più piccole sarà possibile rinvasare ogni 3 o 4 anni.
Come materiale del vaso è consigliato la terracotta perché permette di mantenere una
migliore condizione termica e idrica oltre a una stabilità maggiore data dal peso.
COME COLTIVARE L’AGAVE
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 34
Le irrigazioni sono necessarie nel periodo vegetativo della pianta
al inizio della primavera e sarà da valutare anche qualche annaffiatura
durante i momenti più caldi, mentre da settembre in poi le innaffiature
potranno ridursi gradatamente.
COME COLTIVARE L’AGAVE
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 35
Non serve bagnare molto l’agave, è sufficiente che il terreno sia umido e
tra una innaffiatura e la successiva dovremo aspettare sempre che il
terreno sia asciutto perché l’agave non sopporta i ristagni di acqua.
Ricordate di non bagnare la piante e soprattutto le foglie basali e di
non lasciare acqua nel sottovaso per abbassare il rischio di ristagni
d’acqua non graditi alla pianta: se rimane acqua tra le foglie aumenta
il rischio di malattie fungine e marcescenze o muffe. In generale
comunque l’agave non ha grandi necessità di acqua essendo una
succulenta abituata alla siccità nelle terre in cui è originaria
QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA ALOE E AGAVE
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 36
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 37
Spesso acquistiamo piante succulente etichettate in modo
improprio e, a volte, non c'è alcuna etichetta.
Una di queste situazioni può verificarsi quando acquistiamo
agave o aloe.
Le piante sembrano simili e, se non le hai coltivate
entrambe, è facile confonderle.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 38
L'aloe proviene originariamente dalla penisola dell'Arabia Saudita e
dal Madagascar, dove si è poi diffusa e sviluppata nell'area
mediterranea.
L'agave si è sviluppata in Messico e nel sud-ovest americano.
Un esempio di evoluzione convergente, l'aloe e l'agave sono solo
lontanamente imparentati dai tempi in cui i dinosauri vagavano per
la terra.
Le loro somiglianze sono iniziate circa 93 milioni di anni fa, secondo i
ricercatori.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 39
Mentre entrambi richiedono condizioni di crescita e cure simili
(tolleranti alla siccità e amano il pieno sole), ci sono enormi differenze
interne tra aloe e agave.
Ad esempio, le piante di aloe vera contengono un liquido medicinale
che possiamo usare per ustioni e altre irritazioni cutanee minori. Non
vorremmo provare a rimuoverlo da un'agave. Mentre l'aspetto delle
piante è simile, le agavi vengono utilizzate per creare corde da foglie
fibrose mentre l'interno dell'aloe contiene una sostanza gelatinosa.
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 40
Mentre le somiglianze possono causare confusione, ci sono alcuni
semplici modi per imparare fisicamente a distinguere l'agave e l'aloe.
 L'aloe ha più fiori. L'agave ne ha uno solo e spesso muore dopo la
fioritura.
 L'interno delle foglie di aloe è gelatinoso. L'agave è fibrosa.
 La durata della vita dell'aloe è di circa 12 anni. Gli esemplari di
agave possono vivere fino a 100 anni.
 Le agave sono più grandi dell'aloe, nella maggior parte dei casi. Ci
sono eccezioni, come con l'aloe degli alberi (Aloe bainesii).
In caso di dubbio, non consumare la pianta a meno che tu non sia
sicuro che sia un'aloe. Il gel all'interno è la migliore indicazione.
I QUADERNI DELL’ISEA
AGAVE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO

More Related Content

What's hot

Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04
Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04
Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04laboratoridalbasso
 
Inventario illustrato degli insetti
Inventario illustrato degli insettiInventario illustrato degli insetti
Inventario illustrato degli insettiippocampoedizioni
 
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezioneCorso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezioneGrow the Planet
 
eat mexican flowers ! comer flores mexicanos! Fiori eduli - giuseppe nania a...
eat mexican flowers ! comer flores mexicanos!  Fiori eduli - giuseppe nania a...eat mexican flowers ! comer flores mexicanos!  Fiori eduli - giuseppe nania a...
eat mexican flowers ! comer flores mexicanos! Fiori eduli - giuseppe nania a...etnobotanica
 
Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)
Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)
Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)Alfonso Crisci
 
Verdino Presenta, educazione ambientale per bambini
Verdino Presenta, educazione ambientale per bambiniVerdino Presenta, educazione ambientale per bambini
Verdino Presenta, educazione ambientale per bambini123verdino
 
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezioneCorso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezioneGrow the Planet
 
I Quaderni dell'Isea - Canapa
I Quaderni dell'Isea  - CanapaI Quaderni dell'Isea  - Canapa
I Quaderni dell'Isea - CanapaISEA ODV
 
Come coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi Priola
Come coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi PriolaCome coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi Priola
Come coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi Priolamob_osvaldo
 
Presentazione padule
Presentazione padulePresentazione padule
Presentazione paduleicferrucci
 
I Vegetali: dal Seme... la Vita
I Vegetali: dal Seme... la VitaI Vegetali: dal Seme... la Vita
I Vegetali: dal Seme... la VitaAnna Guarracino
 
Projet FAO-SlowFood_Inventaire des produits
Projet FAO-SlowFood_Inventaire des produitsProjet FAO-SlowFood_Inventaire des produits
Projet FAO-SlowFood_Inventaire des produitsExternalEvents
 

What's hot (19)

Giardini d'inverno
Giardini d'invernoGiardini d'inverno
Giardini d'inverno
 
Cortecce
CortecceCortecce
Cortecce
 
Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04
Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04
Ldb agroecologia2 biscottidelviscio_04
 
Inventario illustrato degli insetti
Inventario illustrato degli insettiInventario illustrato degli insetti
Inventario illustrato degli insetti
 
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezioneCorso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Settima lezione
 
eat mexican flowers ! comer flores mexicanos! Fiori eduli - giuseppe nania a...
eat mexican flowers ! comer flores mexicanos!  Fiori eduli - giuseppe nania a...eat mexican flowers ! comer flores mexicanos!  Fiori eduli - giuseppe nania a...
eat mexican flowers ! comer flores mexicanos! Fiori eduli - giuseppe nania a...
 
Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)
Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)
Vitro cooperation by Sara Di Lonardo ( IBIMET-CNR)
 
Le piante
Le pianteLe piante
Le piante
 
Verdino Presenta, educazione ambientale per bambini
Verdino Presenta, educazione ambientale per bambiniVerdino Presenta, educazione ambientale per bambini
Verdino Presenta, educazione ambientale per bambini
 
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezioneCorso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezione
Corso di orticoltura - Grow the Planet - Prima lezione
 
I Quaderni dell'Isea - Canapa
I Quaderni dell'Isea  - CanapaI Quaderni dell'Isea  - Canapa
I Quaderni dell'Isea - Canapa
 
Come coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi Priola
Come coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi PriolaCome coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi Priola
Come coltivare erbacee perenni: i consigli di Pier Luigi Priola
 
Brabbia
BrabbiaBrabbia
Brabbia
 
Presentazione padule
Presentazione padulePresentazione padule
Presentazione padule
 
Piante
PiantePiante
Piante
 
Le piante
Le  pianteLe  piante
Le piante
 
F alato
F alatoF alato
F alato
 
I Vegetali: dal Seme... la Vita
I Vegetali: dal Seme... la VitaI Vegetali: dal Seme... la Vita
I Vegetali: dal Seme... la Vita
 
Projet FAO-SlowFood_Inventaire des produits
Projet FAO-SlowFood_Inventaire des produitsProjet FAO-SlowFood_Inventaire des produits
Projet FAO-SlowFood_Inventaire des produits
 

Similar to I quaderni dell'ISEA - Agave

La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema
La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema
La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema verves
 
Pagani kevin catalogo infestanti
Pagani kevin  catalogo infestantiPagani kevin  catalogo infestanti
Pagani kevin catalogo infestantiGiovanniBattisti2
 
Buccella alessandro catalogo infestanti
Buccella alessandro   catalogo infestantiBuccella alessandro   catalogo infestanti
Buccella alessandro catalogo infestantiGiovanniBattisti2
 
I quaderni dell'isea - piante annuali perenni
I quaderni dell'isea  -  piante annuali perenniI quaderni dell'isea  -  piante annuali perenni
I quaderni dell'isea - piante annuali perenniISEA ODV
 
Corrado alessandria infestanti
Corrado alessandria   infestantiCorrado alessandria   infestanti
Corrado alessandria infestantiGiovanniBattisti2
 
Olivo, pianta dalle innumerevoli qualità
Olivo, pianta dalle innumerevoli qualitàOlivo, pianta dalle innumerevoli qualità
Olivo, pianta dalle innumerevoli qualitàCreAgri Europe
 
Luca messena catalogo infestanti
Luca messena   catalogo infestantiLuca messena   catalogo infestanti
Luca messena catalogo infestantiGiovanniBattisti2
 
Inventario illustrato dei fiori
Inventario illustrato dei fioriInventario illustrato dei fiori
Inventario illustrato dei fioriippocampoedizioni
 
Power point gruppo 3
Power point gruppo 3Power point gruppo 3
Power point gruppo 3IT Archimede
 
Insetti Argentini
Insetti ArgentiniInsetti Argentini
Insetti ArgentiniMax Bortone
 
Bonaglia omar catalogo infestanti
Bonaglia omar   catalogo infestantiBonaglia omar   catalogo infestanti
Bonaglia omar catalogo infestantiGiovanniBattisti2
 
Pira Catalogo delle infestanti.pptx
Pira Catalogo delle infestanti.pptxPira Catalogo delle infestanti.pptx
Pira Catalogo delle infestanti.pptxGiovanniBattisti2
 
ATTPT - 2019 - Dentro la conchiglia
ATTPT - 2019 - Dentro la conchigliaATTPT - 2019 - Dentro la conchiglia
ATTPT - 2019 - Dentro la conchigliasiciliambiente
 
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2Inno2Days
 
Erbario dei percorsi co2
Erbario dei percorsi co2Erbario dei percorsi co2
Erbario dei percorsi co2vegio
 

Similar to I quaderni dell'ISEA - Agave (20)

Il maggiolino new
Il maggiolino newIl maggiolino new
Il maggiolino new
 
Le piante
Le pianteLe piante
Le piante
 
La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema
La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema
La metamorfosi dell’ Hyla Arborea - Paolo Dilema
 
Pagani kevin catalogo infestanti
Pagani kevin  catalogo infestantiPagani kevin  catalogo infestanti
Pagani kevin catalogo infestanti
 
Buccella alessandro catalogo infestanti
Buccella alessandro   catalogo infestantiBuccella alessandro   catalogo infestanti
Buccella alessandro catalogo infestanti
 
I quaderni dell'isea - piante annuali perenni
I quaderni dell'isea  -  piante annuali perenniI quaderni dell'isea  -  piante annuali perenni
I quaderni dell'isea - piante annuali perenni
 
Corrado alessandria infestanti
Corrado alessandria   infestantiCorrado alessandria   infestanti
Corrado alessandria infestanti
 
Olivo, pianta dalle innumerevoli qualità
Olivo, pianta dalle innumerevoli qualitàOlivo, pianta dalle innumerevoli qualità
Olivo, pianta dalle innumerevoli qualità
 
Luca messena catalogo infestanti
Luca messena   catalogo infestantiLuca messena   catalogo infestanti
Luca messena catalogo infestanti
 
Inventario illustrato dei fiori
Inventario illustrato dei fioriInventario illustrato dei fiori
Inventario illustrato dei fiori
 
Power point gruppo 3
Power point gruppo 3Power point gruppo 3
Power point gruppo 3
 
Insetti Argentini
Insetti ArgentiniInsetti Argentini
Insetti Argentini
 
Bonaglia omar catalogo infestanti
Bonaglia omar   catalogo infestantiBonaglia omar   catalogo infestanti
Bonaglia omar catalogo infestanti
 
Albero del pane
Albero del paneAlbero del pane
Albero del pane
 
Pira Catalogo delle infestanti.pptx
Pira Catalogo delle infestanti.pptxPira Catalogo delle infestanti.pptx
Pira Catalogo delle infestanti.pptx
 
ATTPT - 2019 - Dentro la conchiglia
ATTPT - 2019 - Dentro la conchigliaATTPT - 2019 - Dentro la conchiglia
ATTPT - 2019 - Dentro la conchiglia
 
Fiori e Piante
Fiori e PianteFiori e Piante
Fiori e Piante
 
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2
 
Erbario dei percorsi co2
Erbario dei percorsi co2Erbario dei percorsi co2
Erbario dei percorsi co2
 
La Macchia Mediterranea
La Macchia MediterraneaLa Macchia Mediterranea
La Macchia Mediterranea
 

More from ISEA ODV

I QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptxI QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptxISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptxI QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptxISEA ODV
 
I QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptx
I QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptxI QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptx
I QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptxISEA ODV
 
Segnalibro numero 3 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2023.pdfSegnalibro numero 3 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2023.pdfISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdfISEA ODV
 
Segnalibro numero 2 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2023.pdfSegnalibro numero 2 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2023.pdfISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdfISEA ODV
 
Dossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdf
Dossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdfDossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdf
Dossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdfISEA ODV
 
26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf
26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf
26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdfISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdfISEA ODV
 
OPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdf
OPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdfOPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdf
OPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdfISEA ODV
 
Segnalibro numero 1 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2023.pdfSegnalibro numero 1 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2023.pdfISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdfISEA ODV
 
A - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdf
A - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdfA - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdf
A - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdfISEA ODV
 
BROCHURE ISEA ODV - 2023.pdf
BROCHURE ISEA ODV - 2023.pdfBROCHURE ISEA ODV - 2023.pdf
BROCHURE ISEA ODV - 2023.pdfISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...
I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...
I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...ISEA ODV
 
I QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdfISEA ODV
 
Segnalibro numero 3 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2022.pdfSegnalibro numero 3 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2022.pdfISEA ODV
 
Segnalibro numero 2 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2022.pdfSegnalibro numero 2 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2022.pdfISEA ODV
 
Segnalibro numero 1 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2022.pdfSegnalibro numero 1 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2022.pdfISEA ODV
 

More from ISEA ODV (20)

I QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptxI QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - IL BISFENOLO A.pptx
 
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptxI QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptx
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL CASTAGNO.pptx
 
I QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptx
I QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptxI QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptx
I QUADRNI DELL'ISEA - GHOSTING.pptx
 
Segnalibro numero 3 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2023.pdfSegnalibro numero 3 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2023.pdf
 
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - LA QUERCIA.pdf
 
Segnalibro numero 2 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2023.pdfSegnalibro numero 2 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2023.pdf
 
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - ALBERI - IL PLATANO.pdf
 
Dossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdf
Dossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdfDossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdf
Dossier Impianti Alternativi agli Inceneritori.pdf
 
26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf
26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf
26.03.2019 - PROPOSTA REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO.pdf
 
I QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - LA GESTIONE DEI CONFLITTI.pdf
 
OPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdf
OPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdfOPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdf
OPUSCOLO INFORMATIVO SU CAMPI ELETTROMAGNETICI.pdf
 
Segnalibro numero 1 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2023.pdfSegnalibro numero 1 anno 2023.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2023.pdf
 
I QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - DIETA VEGETARIANA.pdf
 
A - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdf
A - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdfA - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdf
A - I QUADERNI DELL'ISEA - LINEE GUIDA SULL'IMPATTO ACUSTICO - COMPLETO.pdf
 
BROCHURE ISEA ODV - 2023.pdf
BROCHURE ISEA ODV - 2023.pdfBROCHURE ISEA ODV - 2023.pdf
BROCHURE ISEA ODV - 2023.pdf
 
I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...
I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...
I QUADERNI DELL'ISEA - INQUINAMENTO AMBIENTALE: INQUINANTI E TIPI DI INQUINAM...
 
I QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdfI QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdf
I QUADERNI DELL'ISEA - UCCELLI.pdf
 
Segnalibro numero 3 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2022.pdfSegnalibro numero 3 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 3 anno 2022.pdf
 
Segnalibro numero 2 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2022.pdfSegnalibro numero 2 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 2 anno 2022.pdf
 
Segnalibro numero 1 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2022.pdfSegnalibro numero 1 anno 2022.pdf
Segnalibro numero 1 anno 2022.pdf
 

I quaderni dell'ISEA - Agave

  • 2. DEFINIZIONE Àgave è un genere di piante succulente monocotiledoni. Piante succulente (impropriamente, piante grasse) vengono chiamate quelle piante dotate di particolari tessuti (parenchimi acquiferi, detti anche "succulenti") che permettono di immagazzinare grandi quantità di acqua. Monocotiledoni sono le piante angiosperme caratterizzate da un embrione dotato di un solo cotiledone (o foglia embrionale). Per il suo portamento e la varietà delle specie è una pianta molto apprezzata nei giardini pubblici e privati, in tutto il mondo; nei suoi luoghi d'origine (il centro America) ha rivestito una profonda importanza nella vita delle popolazioni locali. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 2
  • 3. ETIMOLOGIA Il nome le fu dato nel 1753 da Linneo (dal greco ἀγαυός, "illustre", "nobile"). Da prima della denominazione di Linneo vi erano già dei nomi originari della specie: metl, di origine Nahuatl, mexcatl, maguey, ancora usato nel Messico centrale, nome che aveva origine presunta nelle Antille e successivamente importato sul continente dai conquistatori spagnoli, mezcal, attribuito dai nativi americani e dai conquistadores al liquore estratto dall'agave, ed ancora in uso nel Messico nord occidentale. È nota per alcuni anche con il nome century plant che le fu dato per la sua longevità prima della fioritura; in realtà tale periodo è di gran lunga inferiore: la maturazione prima della fioritura dipende dalla singola specie e dalle condizioni vegetative delle singole piante. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 3
  • 4. DESCRIZIONE Genere composto da piante perenni con portamento a rosetta e con fusto breve generalmente non visibile; le varie specie hanno dimensioni che variano da circa 20 cm fino a 5-6 metri in ampiezza e da 15 cm a 2,50 metri in altezza. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 4
  • 5. DESCRIZIONE Le foglie sono carnose, a nervature parallele di consistenza fibrosa, larghe fino a 25 cm e lunghe fino a 2,50 metri; sono quasi sempre dotate di una spina apicale legnosa lunga fino a 5 cm; nella maggior parte delle specie sono presenti spine legnose anche lungo i margini (alcune specie presentano filamenti bianchi). ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 5
  • 6. DESCRIZIONE Le foglie si formano attorno a un breve fusto centrale dal quale si distaccano con la crescita; la loro formazione rispetto alla rosetta segue un angolo costante, che ne ottimizza l'esposizione alla radiazione solare e ne costituisce una peculiarità rispetto ad altre succulente con il medesimo portamento (Aloeacee, Yucca). Se coltivate in climi più freddi le foglie possono avere una colorazione tendente al verde-azzurro, mentre il colore verde-grigio indica climi più caldi. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 6
  • 7. DESCRIZIONE Le radici hanno una conformazione fascicolata, sono filamentose, tipiche delle monocotiledoni, con uno spessore massimo circa 2,5 mm e di profondità variabile. La pianta fiorisce quando raggiunge la maturità all'età di 10-50 anni, dopodiché generalmente muore. Le infiorescenze si formano su un ramo fiorifero legnoso (scapo) che si genera al centro della rosetta; i fiori hanno sei petali e sei stami. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 7
  • 8. DISTRIBUZIONE Le agavi sono originarie della porzione meridionale del Nord America, delle isole caraibiche, e della parte settentrionale del Centro America, con una maggiore concentrazione di varietà e diffusione nell'attuale Messico. A partire dal XVIII secolo furono esportate dapprima in Europa, per motivi di studio e come piante ornamentali; successivamente furono esportate per le loro capacità produttive soprattutto in colonie di paesi europei che avessero caratteristiche climatiche simili a quelle dei paesi d'origine. Attualmente sono presenti anche in tutto il bacino del Mediterraneo, in altri paesi dell'Africa (Madagascar, Kenya, Angola, ..), e in Asia (India, Sri Lanka, ..) sia come coltivazione sia come vegetazione spontanea alloctona. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 8
  • 9. TASSONOMIA Di tutte le piante coltivate nessuna è più difficile cui dare accuratamente un nome delle specie Agave, in parte a causa dell'imperfezione delle descrizioni pubblicate, e maggiormente dall'impossibilità di fissare a parole i loro caratteri. (Sir Joseph Hooker, Curtis Bot. Mag., 1871) ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 9
  • 10. TASSONOMIA Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari nella tassonomia; vi sono considerevoli variazioni all'interno della stessa specie per la profonda influenza sull'aspetto che possono avere le condizioni vegetative (temperatura, tipo di terreno, quantità d'acqua, ecc.); molte specie inoltre presentano pochi caratteri distintivi tra loro, rendendone difficoltosa la classificazione, soprattutto nei primi anni di vita. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 10
  • 11. TASSONOMIA L'introduzione in Europa delle prime agavi avvenne dopo la conquista del Messico (1521-25); prime tracce se ne hanno intorno alla metà del XVI secolo. Le prime agavi note ai botanici furono denominate Aloe americana per la grande somiglianza con l'aloe, originaria dell'Africa. La prima specie nota agli occidentali (A. indagatorum Trel.) fu scoperta da Cristoforo Colombo nell'isola San Salvador (Bahamas) nelle Bahamas; Pietro Martire d'Anghiera descrisse per primo fra le piante dell'isola di Hispaniola l'A. antillarum Descourt, paragonandola alle palme. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 11
  • 12. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 12
  • 13. TASSONOMIA Classificate inizialmente come Amaryllidaceae, sono attualmente catalogate nella famiglia delle Agavaceae nella classificazione Cronquist, e nelle Asparagaceae secondo la classificazione APG. Una vera e propria popolarità si ebbe a partire dal XIX secolo, con la ricerca sistematica e l'importazione di numerose specie da parte di collezionisti. I primi studi di classificazione furono tuttavia effettuati in Europa su esemplari presenti in giardini botanici o privati, a volte su esemplari di piccole dimensioni o coltivate in vaso, o che costituivano varianti delle specie selvatiche originali. Nel XX secolo i più noti studiosi furono Alwin Berger e William Trelease e soprattutto Howard S. Gentry, Attualmente The Plant List riconosce 200 specie. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 13
  • 14. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 14
  • 15. MOLTIPLICAZIONE Le agavi raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita (secondo le specie e soprattutto le condizioni vegetative), con una fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie, dopo la quale la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti. La fioritura avviene lungo uno stelo legnoso che si genera dal fusto al centro della rosetta e che produce nella metà superiore anche diverse migliaia di fiori. Lo stelo raggiunge in un periodo di 2-4 mesi un'altezza variabile da meno di 2 m (A. parviflora) agli 11 metri (A. americana) ed un diametro fino ai 25 cm. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 15
  • 16. MOLTIPLICAZIONE I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo. Le agavi tuttavia presentano anche metodi alternativi di riproduzione, che sono:  formazione di polloni originanti da rizomi che emergono non molto distanti dalla pianta madre;  formazione di polloni basali, originanti direttamente alla base della pianta madre, per alcune specie alla morte di questa durante o dopo la fioritura;  formazione di piantine (impropriamente bulbilli) direttamente sullo stelo dell'infiorescenza, insieme con i fiori. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 16
  • 17. MOLTIPLICAZIONE I primi tre metodi sono comuni alla maggior parte delle specie; alcune specie difficilmente formano polloni rizomatosi; il quarto metodo è meno comune (A. vilmoriniana, A. sisalana, A. angustifolia, ecc.). Alcune specie (A. sisalana, A. fourcroydes, A. tequilana, ecc.) sono ibridi sterili, la cui riproduzione avviene solo tramite polloni o dalle piantine che si formano sull'infiorescenza. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 17
  • 18. USO La pianta di Agave, oltre ad essere apprezzata per la sua bellezza come pianta ornamentale, ha molteplici altri usi. Il suo utilizzo da parte dell'uomo avviene da migliaia di anni, ed ha costituito una componente importante nella vita delle civiltà mesoamericane. I primi particolari esatti sulla coltivazione delle agavi si devono a John Gilton che percorse l'America centrale (1568-72). Per le varie e numerose utilizzazioni il gesuita Josè de Acosta chiamò l'agave "l'albero delle meraviglie" (el árbol de las meravillas). ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 18
  • 19. USO Parti di agave variamente preparate sono state usate nell'alimentazione regolare da almeno 9.000 anni. I nativi americani Cochini nella Bassa California usavano l'A. cerulata come alimento quotidiano. Attualmente viene ancora utilizzata in piatti tipici. Dalle agavi si ricava uno sciroppo, denso come il miele, utilizzato come dolcificante. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 19
  • 20. USO Dalle agavi si ricavano da vari secoli bevande come l'aguamiel (bevuta fresca) e il pulque, ottenuto dalla fermentazione del precedente. Dopo l'occupazione europea del centroamerica fu introdotto il processo della distillazione, ignoto ai nativi, che permise di ottenere distillati oggi famosi come il mescal e il tequila (che prende il nome dalla città omonima dove per la prima volta è stato distillato). ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 20
  • 21. USO Le fibra tessile ricavate dalle foglie di numerose specie hanno costituito il maggiore motivo di diffusione delle agavi nel mondo; sono utilizzate per corde, reti, ceste, abiti, coperte, tappeti, borse e altri oggetti di uso quotidiano. Le fibre di agave presero il nome di sisal dalla città di Sisal nello Yucatán, dal cui porto avveniva l'esportazione; la specie maggiormente usata per le fibre al tempo prese il nome di Agave sisalana. Il prodotto aveva una tale importanza economica e strategica che a metà del XIX secolo il Messico pose un embargo nell'esportazione della specie. Tuttavia alcuni esemplari erano già stati esportati in Florida, e da qui portati in Africa Orientale. Successivamente per la produzione su larga scala di fibre furono selezionate anche altre specie, quali A. fourcroydes (henequen, attualmente la più utilizzata in Messico e nei Caraibi), A. angustifolia, A. cantala e altre, in Africa Orientale (Kenya, Tanzania, Mozambico, Madagascar) o in Asia (Filippine, India e altre). Piccole produzioni artigianali native locali utilizzano anche A. lechuguilla e A. striata, di taglia minore. L'importanza economica delle fibre delle agavi è diminuita con l'introduzione delle fibre sintetiche. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 21
  • 22. USO Il portamento e la spettacolarità della fioritura delle agavi ne ha favorito la piantagione di varie specie nei giardini pubblici e privati di tutto il mondo come pianta ornamentale, fatto che è diventato attualmente il maggior motivo di diffusione e conoscenza al vasto pubblico. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 22
  • 23. USO In alcune regioni del Messico diverse specie sono utilizzate come foraggio per bovini. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 23
  • 24. USO Altri usi vari si trovano nella formazione di filari di piante utilizzati come recinzioni di terreni agricoli. I fusti delle maggiori infiorescenze vengono utilizzati come canne da pesca o pali. Le spine sono state utilizzate come ami da pesca o aghi per cucire. La pianta viene usata per guarire ustioni. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 24
  • 25. PROPRIETA’ L’agave è utilizzata come pianta medicinale sin dai tempi antichi soprattutto nella medicina tradizionale dell’antico Messico e dell’America centro-settentrionale. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 25
  • 26. PROPRIETA’ Le sue proprietà sono essenzialmente legate alla ricchezza di principi attivi presenti nelle foglie o nel fiore; principalmente è utilizzata come purgante e lassativo nelle situazioni di stipsi e blocchi intestinali. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 26
  • 27. PROPRIETA’ Inoltre è utile come prevenzione all’osteoporosi e al diabete per la presenza di sostanze che regolano il trasporto dei sali minerali e degli zuccheri nel circolo sanguigno. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 27
  • 28. PROPRIETA’ La sostanza responsabile è l’inulina, un carboidrato capace di abbassare il colesterolo, di sostenere l’attività del sistema immunitario e, avendo un basso indice glicemico, di tenere sotto controllo il diabete. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 28
  • 29. PROPRIETA’ La presenza di sali minerali e oligoelementi fanno diventare l’agave un ricostituente di minerali essenziali e in particolare di ferro, di calcio e di magnesio. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 29
  • 30. PROPRIETA’ Inoltre i carboidrati contenuti nell’agave sono capaci di aumentare l’assorbimento del calcio ed è per questo che viene consigliata in caso di osteoporosi e per le donne oltre i 50 anni che sono più a rischio di questa patologia. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 30
  • 31. PROPRIETA’ Inoltre questi carboidrati e fibre sono dei valenti probiotici che aiutano la flora intestinale permettendo così una migliore digestione e una riduzione della produzione di gas intestinali. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 31
  • 32. COME COLTIVARE L’AGAVE ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 32 L’agave è una pianta rustica nei paesi di origine, mentre nelle zone dove si è acclimatata può perdere un po’ di resistenza proprio a causa di un clima non idoneo alla sua crescita. Poiché ama l’esposizione a pieno sole è essenziale che sia collocata in una posizione di massima luce e vuole protezione dal vento e dalle brezze forti. La coltivazione in vaso è possibile ed è consigliata proprio per poterla meglio riparare nei momenti in cui la temperatura esterna si abbassa. Per alcune varietà di agavi è possibile la coltivazione a terra e in inverno sarà comunque consigliato proteggere con tessuto non tessuto.
  • 33. COME COLTIVARE L’AGAVE ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 33 Il terreno adatto per le agavi è sicuramente un terriccio per le cactacee con aggiunta di un po’ di sabbia visto che le fini e lunghe radici crescono meglio in un terreno sciolto. La coltivazione in vaso è spesso la più utilizzata e sarà necessario il rinvaso dell’agave ogni primavera per le piante di grandi dimensioni, mentre per le piante a crescita più lenta e di dimensioni più piccole sarà possibile rinvasare ogni 3 o 4 anni. Come materiale del vaso è consigliato la terracotta perché permette di mantenere una migliore condizione termica e idrica oltre a una stabilità maggiore data dal peso.
  • 34. COME COLTIVARE L’AGAVE ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 34 Le irrigazioni sono necessarie nel periodo vegetativo della pianta al inizio della primavera e sarà da valutare anche qualche annaffiatura durante i momenti più caldi, mentre da settembre in poi le innaffiature potranno ridursi gradatamente.
  • 35. COME COLTIVARE L’AGAVE ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 35 Non serve bagnare molto l’agave, è sufficiente che il terreno sia umido e tra una innaffiatura e la successiva dovremo aspettare sempre che il terreno sia asciutto perché l’agave non sopporta i ristagni di acqua. Ricordate di non bagnare la piante e soprattutto le foglie basali e di non lasciare acqua nel sottovaso per abbassare il rischio di ristagni d’acqua non graditi alla pianta: se rimane acqua tra le foglie aumenta il rischio di malattie fungine e marcescenze o muffe. In generale comunque l’agave non ha grandi necessità di acqua essendo una succulenta abituata alla siccità nelle terre in cui è originaria
  • 36. QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA ALOE E AGAVE ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 36
  • 37. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 37 Spesso acquistiamo piante succulente etichettate in modo improprio e, a volte, non c'è alcuna etichetta. Una di queste situazioni può verificarsi quando acquistiamo agave o aloe. Le piante sembrano simili e, se non le hai coltivate entrambe, è facile confonderle.
  • 38. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 38 L'aloe proviene originariamente dalla penisola dell'Arabia Saudita e dal Madagascar, dove si è poi diffusa e sviluppata nell'area mediterranea. L'agave si è sviluppata in Messico e nel sud-ovest americano. Un esempio di evoluzione convergente, l'aloe e l'agave sono solo lontanamente imparentati dai tempi in cui i dinosauri vagavano per la terra. Le loro somiglianze sono iniziate circa 93 milioni di anni fa, secondo i ricercatori.
  • 39. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 39 Mentre entrambi richiedono condizioni di crescita e cure simili (tolleranti alla siccità e amano il pieno sole), ci sono enormi differenze interne tra aloe e agave. Ad esempio, le piante di aloe vera contengono un liquido medicinale che possiamo usare per ustioni e altre irritazioni cutanee minori. Non vorremmo provare a rimuoverlo da un'agave. Mentre l'aspetto delle piante è simile, le agavi vengono utilizzate per creare corde da foglie fibrose mentre l'interno dell'aloe contiene una sostanza gelatinosa.
  • 40. ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 40 Mentre le somiglianze possono causare confusione, ci sono alcuni semplici modi per imparare fisicamente a distinguere l'agave e l'aloe.  L'aloe ha più fiori. L'agave ne ha uno solo e spesso muore dopo la fioritura.  L'interno delle foglie di aloe è gelatinoso. L'agave è fibrosa.  La durata della vita dell'aloe è di circa 12 anni. Gli esemplari di agave possono vivere fino a 100 anni.  Le agave sono più grandi dell'aloe, nella maggior parte dei casi. Ci sono eccezioni, come con l'aloe degli alberi (Aloe bainesii). In caso di dubbio, non consumare la pianta a meno che tu non sia sicuro che sia un'aloe. Il gel all'interno è la migliore indicazione.
  • 41. I QUADERNI DELL’ISEA AGAVE GRAZIE PER L’ATTENZIONE ISTITUTO DI SVILUPPO ECO AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO