3. Abutilon Theophrasti
CENCIO MOLLE
DESCRIZIONE INFESTANTE
(CORTA );
Originaria dell'Asia, si trova con facilità come
infestante neicampi di mais
Il cencio molle è una pianta erbacea annuale, alta fino
a 350 cm, foglie grandi mediamentesono larghe 10-15
centimetri,ma possono raggiungere dimensioni
maggiori.
Il fiore è caratterizzato da una corolla
L'impollinazione è entomogama. Fiorisce da luglio ad
ottobre. I semi sono cuoriformi, di colore bruno in
ognifrutto possono essere presenti200 semi.
USI: in Oriente viene invece coltivata: i semi, oltre che
le foglie, sono commestibili, ed è possibile estrarre dal
cencio molle anche una fibra tessile simile alla juta.
NON E’ VELENOSA .
PRODOTTO
FITOSANITARIO;……………………….,/
PIANTA E
FOGLIE
FIORE
FRUTTO
4. STELLARIA MEDIA
Centocchio
(paarina)
E’ una piccola pianta (alta fino a 40 cm)
Le radici sono sottili è sono di
tipo fittonante.
La forma delle foglie è ovata o ellittica;
Il fusto è strisciante o sdraiato di colore
rossastro
Habitat: Cresce ovunque specie nei mesi
invernali; piante infestante.0-1600 m.
Gennaio dicembre.
Proprietà farmaceutiche:Astringenti,
vulnerarie, diuretiche.(Droga usata: parte
aerea della pianta).
Uso in cucina: Le cimette si usano crude
nelle insalate e anche cotte rimangono
croccanti
5. Ambrosia
Ambrosia artemisiifolia
Raggiungonomediamente l'altezza di 1–2
metri e formano a seconda deicasi dei
cespugli o arbusti;
Le radici sono secondarie da rizoma o
da fittone ;
Le foglie sono inoltre picciolate o sessili e
divise ;
Usi
E’ usato per trattare la febbre,dissenteria,
diarrea, e con il suo aiuto dedurre vermie
altri parassitiche si moltiplicano nel tratto
digestivo
E’ commestibile però bisogna stare attenti
alle allergie .
6. Veronica comune
(veronica persica)
L'altezza di queste piante varia tra
5 e 50 cm
Le radici sono secondarie
(fascicolate)
La parte aerea del fusto è
prostrata-radicante e
generalmente ramosa e
densamente pubescente per peli
pluricellulari
7. Mandragola
(mandragora officinalis)
Nell'antichità alla Mandragora
venivano accreditate
virtù afrodisiache; era utilizzata anche
per curare la sterilità. Simile a piante
commestibili come gli spinaci e la
borragine, la mandragora è una pianta
spontanea altamente tossica che
provoca dolori addominali, vomito,
tachicardia e allucinazioni. Nei casi
più gravi di intossicazione può
sfociare anche anche nel coma e avere
esiti letali. Presenta caratteristici fiori
di un blu tenue. Le foglie, piccole ,
sono allungate e tendenti all'ovale,
mentre i suoi frutti sono bacche
carnose e giallastre. La radice,
tipicamente biforcuta .
8. Mandragora negli spinaci, 5 in ospedale. Ritirato un lotto di surgelati Bonduelle. L'azienda,
non ci sono prove
Mangia mandragora ed entra in coma: 60enne salvato a Canicattì
Milano, spinaci surgelati e allucinogeni. Un’intera famiglia in ospedale
Mandragola scambiata per borraggine
9. Il colchio autunnale con lo zafferano
Il veratro con la genziana
L aconito con il radicchio selvatico
Belladonna con il mirtillo
10. borsa del pastore
Pianta erbacea, annuale, a volte
biennale; ha fusti eretti, alti fino
ad 80 cm, spesso ramificati,
soprattutto in piante cresciute in
ambienti ricchi di sostanze
nutritive..Oltre ad avere
un'azione emostatica, le sue
proprietà astringenti sono utili
anche per la circolazione e la
diarrea.
È una pianta commestibile dal
sapore simile al cavolo. Le giovani
foglie possono essere mangiate
come “insalata dei
campi” e dicono abbiano
proprietà contro l'ipertensione.
11. Cuscuta
Annusa le tracce chimiche della prossima
preda:dopo averla individuata,si avvolge
attorno al suo fusto per succhiarne la linfa,
abbandonandoil contatto colterreno per
nutrirsi esclusivamente della vittima, come
un vampiro.Da una sola pianta ospite,e
grazie a sottili strutture chiamateaustori,
raggiunge rapidamente lo stelo di decine,
persino centinaia di altri vegetali, non
necessariamentedella stessa specie.
Ha azione colagoga, carminativa e
blandamente lassativa.Trova utile impiego,
sola od associata ad altre droghe come
lassativo e carminativo nell'atonia
intestinale e come colagogo
nell'insufficienza epatica.
Diserbanti:kerb flo ,
12. senape selvatica
(Sinapis arvensis)
è una pianta erbacea, annuale,
della famiglia delle Brassicacee.
Originaria del bacino del
Mediterraneo, è diffusa in tutte
le regioni temperate del pianeta
invasiva in alcune zone del Nord
America; in Italia cresce nei
campiPianta con fusto eretto o
ascendente, mediamente alto
dai 20 cm ai 100 cm ma in
condizioni ottimali può superare
il metro, pubescente o
scarsamente pubescente .
13. Ambrosia
L’ ambrosia è un genere di pianta
spermatofite dicotiledoni
appartenenti alla famiglia delle
Asteracea, dall'aspetto di piccole
erbacee annuali o perenni dalla
tipica infiorescenza a racemo.
Sono considerate piante infestanti e
ne esistono più di trenta specie in
tutto il mondo. Hanno una
apparenza molto ordinaria e pur
essendo molto diffuse, passano
frequentementeinosservate. Quasi
nessun erbivorole cerca e non
ospitano molti insetti. Molte si sono
adattate a climi aridi del deserto.
14. BORSA DEL
PASTORE
La borsa di pastore chiamata
anche da pastore o del pastore
una pianta appartenente
alla famiglia delle Brassicaceae.
La radice è fittonante scarsamente
ramosa ma legnosa. Il fusto è
eretto, ma piuttosto esile; è
ramificato La forma
delle foglie non è molto ben
definita
15. Cirsium arvense
Il cardo campestre è
una pianta appartenente
alla famiglia delle Asteracea, nativa
dell'area mediterranea. È una pianta
erbacea perenne il cui fusto, eretto,
solcato longitudinalmente, pubescente,
può raggiungere 1-1,5 m di altezza.
Le foglie, pennato-lobate, pubescenti,
sono lunghe sino a 20 cm e larghe 2–
3 cm e presentano un margine dentato-
spinoso. Le infiorescenze terminali
hanno un diametro di 1–2 cm e sono di
colore rosa porpora.
I frutti sono acheni di pochi mm.
I semi sono dotati di un
piccolo pappo setoloso che ne facilita la
dispersione ad opera del vento.
16. Forasacco rosso
(Bromus)
Il nome del genere deriva dalla lingua
greca ed è un nome antico per l'avena.
L'altezza massima per queste piante è
il metro. Le radici sono per lo più
fascicolate; a volte sono secondarie
da rizoma. I culmi sono cavi a sezione
più o meno rotonda e sottile; il
portamento in genere è eretto (o
lievemente ricurvo). Le foglie lungo
il culmo sono disposte in modo
alterno, sono distiche e si originano
dai vari nodi.
17. Erba mazzolina
(Dactylis glomerata)
è una specie erbacea
della famiglia delle Poaceae ampiamente
coltivata come pianta foraggera.
È una pianta molto rustica, sopporta
temperature invernali basse, condizioni
di siccità e tutti i tipi di terreno.
È anche molto produttiva È una specie a
lento insediamento, per la semina
necessita buona preparazione del
terreno. Può essere seminata sia in
primavera sia in autunno si presta alla
consociazione con l'erba medica in virtù
della sua limitata aggressività
18. Colchio annuale
è una
piccolapiantabulbosa erbacea autunnale,
velenosa, dai vistosi fiori color rosa-violetto
appartenente
allafamiglia delle Lilia,Le radici sono fibrose
(fascicolate) Il fusto praticamenteè assente:
le foglie e i fiori crescono direttamente
dal tubero radicaleLafruttificazioneavviene
in maggio – giugno, ma è relativaalla
fioritura dell'annoprecedente
19. Datura stramonium
è una pianta altamente velenosa a causa
dell'elevata concentrazionedi
potenti alcaloidi, in particolare
la scopolamina, presenti in tutti i distretti
della pianta e soprattuttonei semi.
presenta una radice a fittone,fusiforme, e
un fusto eretto,con biforcazioniramose e
altezza che può raggiungereanche i due
metri. Le foglie sono semplici e alterne, di
grandi dimensioni, picciolate, con lamina
ovale, base asimmetrica e margine
dentato-frastagliato.
I fiori sono ermafroditi, lunghi fino a 10 cm
e solitari, presenti nelle zone terminali e
nelle ascelle dei vari rami.
20. Il veratrum è
un genere di piante da fiore della famiglia Melanthiaceae . Si
verifica in habitat umidi in gran parte dell'Europa temperatae
subartica, dell'Asiae del Nord America .Le specie
di veratrum sono perenni erbacee vigorose con rizomi neri
altamente velenosi e pannocchie di fiori bianchi o marroni su steli
eretti. Ininglese sono conosciuti sia come falsi elleboroche
come gigli di mais . Veratrum non è strettamentecorrelato
a elleboro, mais o gigli , né li assomigliano. I nativi
americani usavano il succo spremuto dalle radici di questa pianta
per avvelenare le frecce prima del combattimento. La radice in
polvere essiccata di questa pianta veniva anche usata come
insetticida
Veratro
21. Amarantus retroflexus
L'Amaranthusretroflexus, detto Amarantocomune, è
una specie originariadell'America, oggi universalmente
diffusa. L'amarantoera già apprezzatodai nativi
americani. Nei Cherokee usavanol'amarantocomune
come erba cerimoniale religiosa, come astringente per
un ciclo femminile troppo abbondantee medicamento
ginecologico,i Keres gli riconoscevanoproprietàcurative
per l'apparatogastrointestinale,i Mohegan ne facevano
un infuso per il mal di gola. I Navajo nericavavanopane
e dolci. l'“amaranto comune” è una piantarobusta e
resistente ed è molto comune anche negli orti, spesso
assieme al farinellocomune, alta 20-100 cm,Fusto
eretto, robusto,dicolore verde pallido,più o meno
lignificatoallabase. Foglie picciolate,Fiori piccoli,spiga
apicalepoco più lunga delle laterali.Semi numerosi,
piccoli1-2 mm, ovali, marroni.
22. Camomilla
è una pianta erbacea annualeappartenente
allafamiglia delle Asteraceae. La piantaha radici
a fittone e un portamento cespitoso, con più fusti
che partono dallabase, più o meno ramificati
nella porzione superiore. L'altezza non supera in
genere i 50 cm nelle forme spontanee,mentre
nelle varietà coltivatepuò arrivare agli 80 cm. La
piantaè spiccatamentearomatica.Le foglie sono
alterne e sessili, oblunghe.La laminaè
bipennatosettao tripennatosetta,con lacinie
linearimolto strette. I fiori sono riunitiin
piccolicapolinicon ricettacoloconico e cavo. I
fiori esterni hannola ligulabianca, quelliinterni
sono tubulosicon corollagialla. I capolinidi
diametro di 1–2 cm, sono riuniti in cime
corimbose
23. Morella comune
è una
piantaerbacea della famiglia delle Solanaceae
e può essere infestante. La famiglia
delle Solanaceaeè una famigliavegetale molto
importantein quantocomprende fra l'altro
diverse specie commestibili,come le patate,
le melanzane, i pomodori e i peperoniL'altezza
varia da 1 a 7 dmLe radici sono fibrose
e fittonanti.Il fusto è molto ramoso (a
ramificazionedivaricata),non è spinoso ed ha
una sezione cilindricae superficie striata(2
strie longitudinali).Nellaparte basale può
essere legnoso, mentre in alto è erbaceo
Il frutto è del tipo a piccola bacca ovata
24. Persicaria
Le Radici secondarie da rizoma, o da stolone.
Il fusto normalmente è diviso in due parti: quella sotterranea è
un rizoma, a volte contorto e squamoso; quella superiore è
eretto o prostrato, a sezione cilindrica, pubescente o glabro,
più o meno ramoso e provvisto di nodi. Le foglie sono
normalmente decidue, hanno la forma lanceolata più o meno
stretta o allargata. L'infiorescenza tipica è una
spiga peduncolata composta da diverse decine di fiori
regolariIl nome (Persicaria) deriva dal fatto che le foglie di
alcune specie di questo genere sono molto simili a quelle
del pescoè un genere di
piante spermatofite dicotiledoni appartenenti
alla famiglia delle Polygonaceae, dall'aspetto di piccole erbacee
annuali o perenni, aromatiche e dalla tipica infiorescenza a
spiga
25. Giavone comune
È una graminacea che può arrivare fino al metro e mezzo di
altezza, con il culmo robusto liscio, piegato a ginocchio vicino
alla base, poi eretto. Le foglie sono piane di colore verde-grigio,
con una larghezza che va dai cinque a quindici millimetri, ruvide
se sfregate verso il basso. La pannocchia, piramidale eretta o
leggermente pendula, lunga fino a venti centimetri, è costituita
da racemi alternati. Le guaine fogliari sono taglienti e prive
di ligula. Le spighette, verdastre o violacee, sono munite di resta
di lunghezza variabile anche nella stessa popolazione, essendo
la specie estremamente polimorfa per quanto riguarda l'aspetto
dell'infiorescenzaInfesta le risaie, e i prati stabili irrigui della
pianura padano-veneta, soprattutto in estate dopo l’irrigazione
per scorrimento.
26. Sanguinella
è una specie botanica della famiglia delle Cornaceae. Deve
il suo nome alle foglie rosse dell'autunno e al legno duro
dei suoi rami. Altri nomi sono corniello sanguinello.
L'areale di questa specie comprende l'Europa e l'Asia
Minore. In Europa Centrale è ampiamente diffusa.
Predilige terreni calcarei e cresce spesso ai margini di
foreste o presso corsi d'acqua. La sanguinella è
un arbusto che può crescere fino ad un massimo di 5 m.
Le sue foglie sono ovali e possono raggiungere una
lunghezza di dieci centimetri. La nervatura delle foglie è
ricurva e i piccioli non presentano peluria La sanguinella
fiorisce da maggio a giugno; i fiori sono bianchi e
profumati. La pianta spontanea è fruttifera da agosto a
settembre. spesso fiorisce una seconda volta nell'anno
(settembre-ottobre, se il clima è favorevole)
27. Coreggiola
La corregiola Il primo carattere che si osserva in questa
pianta è la sua disposizione, piatta e omogenea, sul
terreno. Questa pianta possiede una radice robusta
tipo fittone a volte lignificata. Il fusto può assumere diversi
portamenti: da quello strisciante (con apertura a raggiera) a
quello prostrato-ascendente fino a quello eretto (in terreni
favorevoli possono elevarsi fino a 20 cm). In genere è molto
ramificato con accentuazione della fogliosità verso l'alto
L'infiorescenza è composta da fiori raggruppati all'ascella
delle foglie; generalmente questi gruppi vanno da 2 a 5 fiori
e si trovano da metà fusto fino al termine di rami.
28. Laconito
è una pianta erbacea della famiglia delle Ranunculaceae con
la sommità del fiore somigliante vagamente ad un elmo
antico.È una delle piante più tossiche della flora italiana
diffusa nelle zone montagnose delle Alpi.perennila cui
altezza può arrivare da 50 fino a 200 cm. Le radici sono
secondarie da rizoma.Durante la stagione avversanon
presentanoorgani aerei e le gemme si trovano in organi
sotterraneicome rizomi,un fusto sotterraneodal quale, ogni
anno,si dipartonoradici e fusti aerei. La pianta nella parte alta
è glandulosale foglie basali,di colore verde scuroDimensioni
delle foglie maggiori: larghezza 8 cm; lunghezza 12 cm.
l'impollinazione è garantitasoprattuttoda diversi insetti,
come api e vespe in quanto sono piante nettarifere
(impollinazione entomogama).
29. Soghetta da seme
è una pianta erbacea della famiglia delle,Poaceae,originaria
del Mediterraneo che si è diffusa in Europa e Medio Oriente.È stata
introdottain tutti i continentiad eccezione dell'Antartide.Si
riproduce attraversorizoma e seme.È stata a volte utilizzata
come foraggio e per arrestare l'erosione del suolo,ma è considerata
una specie infestanteLe foglie danneggiate da freddo o caldo intensi
sono fonte di acido cianidrico dannosoper gli animali
Le foglie possono causare accumulo di gas nell'apparatodigerente
degli erbivori a causa di un eccessivo accumulo di nitrato,
È una specie invasiva a rapida crescita che sottrae nutrientie acqua
alle colture,
È comune in colture, pascoli e campi abbandonati,margini delle
strade, argini fluviali e ai bordi di boschi e siepi.Ama suoli smossi,
lavorati,fertili e profondi,comuni nelle culture erbacee.È
resistente a molti diserbanticomuni,e sono emerse varietà
resistenti al glifosatoin Argentinae Stati Uniti.È consideratauna
delle peggiori specie invasive al mondo.
30. Setaria verticillata
È originaria dell'Europa , ma è conosciutanella maggior
parte dei continenti come una specie introdottae
spesso un'erbaccia nociva . È un grappolo resistenteche
cresce in molti tipi di habitat urbani, coltivati e disturbati.È
un'erbaccia di molti tipi di colture agricole , che cresce
in vigneti e campi. Sono stati notati ceppi resistenti agli
erbicidi. Questa è un'erba annuale con steli decumbent o
eretti che crescono fino a un metro di lunghezza. Le lame
delle foglie sono lunghe fino a 25 centimetri e hanno una
lunga guaina attorno allo stelo. L' infiorescenza è una
fitta pannocchia lunga fino a 15 centimetri che si assottiglia
ad entrambe le estremità. Contiene molte piccole spighette
e setole. Le setole hanno minuscole punte rivolte
all'indietro che le aiutano ad agganciarsiagli indumenti o
alla pelliccia degli animali, facilitandola loro dispersione . I
semi dell'erba sono usati per
produrrebirra in Sudafricae porridgein Namibia .Sono stati
usati come cibo per carestie in India .
31. Forbicina
è un genere di
piantespermatofite dicotiledoni appartenenti
allafamiglia delle Asteraceae, dall'aspettodi
piccole erbacee annualio perenni dalla
tipica infiorescenza a capolino.Le piantedi questo
genere in Europa raramenteraggiungono i 200 cm di
altezza, mentre in altri continenticome
in America alcune forme arbustive o rampicantipossono
raggiungere 4 – 5 mm di sviluppo. Le radiciin genere
sono secondarie da fittone.
Le foglie sono picciolateo sessili.la parte sotterranea e di
tipo fittonanteo eventualmenterizomatosa a seconda
della forma biologico(annuao perenne).
la parte aerea del fusto è eretta, ascendente, tubulosa
(a sezione quadrangolare),può essere scanalata,
normalmente glabra e ramificatama non molto fogliosa.
32. Bella donna
della famiglia delle SolanaceaePiantaerbacea e perenne,
dotatadi un grosso rizoma dal quale si sviluppa un fusto
robusto,eretto e ramificato,di altezza compresa tra i 70–
150 cm.
Le foglie sono semplici, picciolate, di forma ovale-
lanceolata, alternate nella zona superiore a foglie più
piccole; come il fusto, sono ricoperte di peli ghiandolari
responsabili dello sgradevole odore emanato dalla pianta.
I fiori sono ermafroditi, ascellari e penduli; presentano un
calice a 5 sepali ed una corolla a 5 petali di forma
campanulata-tubulosae di colore violaceo cupo
Nonostantel'aspetto invitantee il sapore gradevole, le
bacche sono velenose per l'uomo e l'ingestione può
provocareuna diminuzione della sensibilità, forme
di delirio, sete, vomito, seguiti, nei casi più gravi,
da convulsioni e morte.
33. Buglossa selvatica
Piantaperenne, verde, altadai 20 ai 40 cm, villosain
ogni parte per peli patenti(che si staccano
orizzontalmente ad angolo retto dal
supporto); fusto eretto, ramoso, biforcato in
alto; foglie lanceolate-acuminate,con brevi o prive
di picciolo;cime fogliose con pochi fiori; calice con
lunghi denti lineari; corolla campanulata (larga6-8
mm) con lobi ovali,azzurro violettaal termine del
periodo di fioritura. Fiorisce da aprile a giugno.
I frutti sono di forma ovoidale,di colore biancastroè
una piantaappartenente
allafamiglia delle BoraginaceaePianta diffusa
in Europa meridionale.In Italia è comune in tutta la
penisola.Presente nei boschi caducifogli fino a 1400
m
34. Grespino spinoso
Questa piantapuò raggiungere un'altezzadi
180/200 cm (normalmente è alta da 30 a 100 cm).
Le radicisono di tipo fittonante.Laparte aerea
del fusto è robusta, cavae poco ramosa ma con bracci
per lo più allargati.Le foglie sono simili a quelli dei cardi,
spesse e spinose, di colore verde tendente al bluastro (di
sopra sono lucide), con lamina di tipo lanceolatoe con
margini ondulati,coperte di spine dorsalisu entrambi i
margini: se tagliatesecernono un liquido
lattiginoso. l'impollinazioneavvienetramite insetti
(impollinazioneentomogama).in Italiaè presente
ovunque. Si trova anche in Africa, Asia; in America e
in Australia è considerataspecie naturalizzata
35. Tupinambur
chiamatoanche rapa tedesca, carciofodi
Gerusalemmeo girasole del Canada Il topinamburè una
erbacea perenne e il fusto può arrivare fino a oltre 3
metri di altezza. Durante la stagione avversa non
presentano organiaerei e le gemme si trovanoin organi
sotterranei chiamatituberi, organidi riserva che
annualmenteproducononuovifusti, foglie e fiori.
Le radicisono fascicolate,di tipo secondario a partire
dal rizomaIl tubero è commestibile (quindi edule), per
questo è anche chiamato patatatopinambur.
l'impollinazioneavvienetramite insetti (impollinazione
entomogama).
37. Diabrotica
La Diabrotica delmais, è un insetto di origine americana. Può
arrecare gravi danni al mais se la coltura viene ripetuta per due o
più anni di seguito sullo stesso appezzamento.L'insetto vive a
spese delmais sul quale può provocare danni molto gravi ed
ingenti perdite economicheLe larve nutrendosi a carico
dell'apparato radicale causano, in relazione alla gravità
dell'attacco,l'allettamento della pianta e la diminuzione della
capacità di assorbimento dell'acqua,della luce e deglielementi
nutritivi con conseguente calo di produzione.Le piante allettate
tendono a risollevarsi dal suolo assumendo una tipica
conformazione che viene definita "a collo d'oca".
Le piante colpite possono essere estratte dal terreno con facilità e
i danni valutati tramite una scala definita Iowa scale.
Gli adulti sono polifagi e i danni causati al mais sono in genere
limitati; essisi nutrono delle foglie e
degli stimmi dell'infiorescenzafemminile.In seguito, nelle fasi di
maturazione lattea e cerosa,si nutrono a spese
delle cariossidi senza però provocare danni ingenti. L'azione
trofica esercitata sugli stimmi fiorali può tuttavia causare aborti
fiorali, interferendo negativamente con l'allegagione e quindi con
la formazione della spiga.Anche in questo caso i danni non sono
in genere preoccupanti.
38. Piralide
La piralide del mais consideratouno dei
principali fitofagidel mais, in Italiaè diffusa soprattutto
nelle regioni settentrionalie centrali, dove attacca
il mais, il sorgo, varie altre colture ortive, come
il peperone, la melanzana,fagiolo,fagiolinoed
ornamentalida fiore. Si tratta di una farfallanotturnadi
medie dimensioni,con 25–30 mm di apertura alare; i
maschi sono più piccolidelle femmine e hannole ali
giallastrecon variegaturemolto scure rispetto alle
femmine. Le larve appaionodi dimensionicomprese tra
i 20–25 mm di lunghezza, presentanouna livrea di
colore giallo/grigiastrae possiedono un capo e un
protorace bruno scuri.
39. Nottua
Sono farfalline,o lepidotteri,le cui forme giovanili,o
larve, attaccanole foglie di numerose piante floricole. Le
larve si nutrono sulle foglie, compiendoerosioni sui suoi
tessuti. Un forte attaccodi nottuadefogliatrice può
compiere danni notevoli,debilitandoseriamente le
piantinecolpite.
40. Afidi
Gli Afidi o pidocchi delle piante hanno un corpo tozzo e
di piccole dimensioni,con capo e torace generalmente
più piccolidell'addome;il profiloassume una forma
globosa e affusolatanellaparte anteriore.
L'esoscheletro è molle e delicato;gli afidi morti, infatti,
difficilmentemantengonola forma del loro corpo. Gli
afidi rientranotra gli insetti fitofagi più conosciuti per gli
ingenti dannicausati alle coltivazioni.Il loro potenziale
riproduttivoè così alto che le loro popolazioni
raggiungono in breve tempo livellitalida causare il
deperimento dell'ospiteattaccato.
42. Ruggine
La ruggine del grano è un'avversitàcausata dal
fungo Pucciniagraminis La ruggine del grano attaccala
parte aerea della pianta.Il vento trasporta le spore che,
se condizioniclimatichelo consentono,sviluppano delle
galle ellittichedette uredia. Le piantecolpite si
sviluppanomeno e si rachitizzano,in caso di forte
sviluppodel parassita,la piantapuò morire.