Autrice specializzata nell’illustrazione medico-scientifica, Emmanuelle Tchoukriel riproduce gli elementi della natura con l’arte e la precisione degli esploratori naturalisti di qualche secolo fa. Per dare al giovane lettore un’idea dell’habitat in cui vivono le varie specie rappresentate, questo inventario classifica i frutti e gli ortaggi per aree di colore.
1. Il lampone
Frutto del lampone europeo
Rubus idaeus
Un singolo lampone è in realtà un
frutto multiplo, composto da una
quarantina di minuscoli frutti pelosi
e agglomerati, ciascuno dei quali
nato da uno degli organi
femminili di uno stesso
fiore.
Il ribes rosso
Frutto del ribes comune
Ribes rubrum
Si tratta di bacche traslucide di color
rosso vivo, talvolta anche rosate o
bianche, dalla polpa dolce-acidula.
Formano piccoli grappoli che
attirano insetti e uccelli.
La fragola
Frutto della pianta omonima
Specie del genere Fragaria
La fragola che mangiamo è in realtà un falso frutto,
il ricettacolo fiorale che si accresce e si fa
succulento, presentando sulla sua superficie
i piccoli acheni, cioè i veri frutti. Profumata,
dolce e succosa, la fragola si declina
in oltre 600 varietà.
Una libellula
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région polaire région polaire
2. La ciliegia
Frutto del ciliegiO
Prunus avium e Prunus cerasus
Questo piccolo frutto è una drupa,
(frutto con nocciolo all’interno),
appesa a un lungo picciolo, il gambo.
In genere questi frutti sono dolcissimi
una volta maturi, ma esistono delle
varietà acidule, come le amarene.
In media, un ciliegio produce tra i 20
e i 50 chili di ciliegie all’anno.
Un po’ di spezie
Un merlo
fig. 3 fig. 4
fig. 2
fig. 1
Zafferano
Fiore della pianta omonima
Crocus sativus
Si fanno seccare e poi si consumano
i tre filamenti, o stimmi, rosso arancio,
posti all’estremità dell’organo riproduttivo
femminile del fiore.
Pepe
Frutto dell’albero del pepe
Piper nigrum
I grani di pepe sono bacche che, a seconda
del periodo di raccolta, della modalità
di conservazione o del trattamento subito,
mostrano infinite sfumature cromatiche.
Peperoncino di Cayenna
Frutto della pianta omonima
Capsicum frutescens
È un frutto piccantissimo.
Pepe rosa
Frutto del falso albero del pepe
Schinus terebinthifolius
Non è pepe.
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3. Il pomelo
Frutto della pianta omonima
Citrus grandis o Citrus maxima
Si tratta di un frutto dalla spessa
scorza gialla o punteggiata di rosa,
e dalla polpa acidula e gustosa.
Lo si confonde facilmente con
il pompelmo, che è un incrocio
tra l’arancio dolce e il pomelo
appunto.
La pesca
Frutto del pesco
Prunus persica
La pesca è una drupa, ovvero
un frutto con dentro un nocciolo.
Grazie alla sua buccia vellutata
si distingue dalla pescanoce, che
ha una buccia liscia. Già 2500 anni fa,
la pesca era conosciuta in Cina. Oggi
la troviamo in differenti sfumature di
buccia, di polpa (gialla, bianca, rossa),
nonché di forma (tondeggiante o piatta).
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4. L’anguria o cocomero
Frutto della pianta omonima
Citrullus lanatus
L’anguria è una grossa bacca sferica oppure ovale,
generalmente ricca di semi. Questa cucurbitacea
(appartenente alla famiglia delle zucche e dei meloni)
contiene più del 90% di acqua. Ecco perché è dissetante
e poco calorica. La si coltivava già nell’antico Egitto.
Il ravanello comune
Radice della pianta omonima
Raphanus sativus
Se poco annaffiato, il ravanello avrà
un sapore più intenso. Ne esistono
di tanti tipi: quelli piccoli dal colore rosa,
tondi o di forma allungata, e quelli più grandi,
come i ravanelli neri e i daikon bianchi.
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5. Il fico
Infruttescenza
del fico comune
Ficus carica
Quando è maturo, il fico ha una buccia
carnosa dentro la quale troviamo tantissimi
minuscoli semi. Sono questi semi i veri
frutti del fico e ciascuno deriva dalla
trasformazione di un piccolo fiore.
Il mango
Frutto dell’albero omonimo
Mangifera indica
Grazie a un lungo gambo,
il mango pende dal ramo della pianta.
Il suo seme, piatto e allungato,
non si stacca facilmente dalla polpa,
che è dolce, appetitosa e ricca
di vitamine.
Il fico d’India o fico di Barberia
Frutto del fico di barberia
Opuntia ficus-indica
Il fico d’India è un cactus-racchetta,
per via della forma ovoidale e appiattita
dei suoi fusti. Il frutto, una grossa
bacca polposa, di solito
è irto di spine, anche se
esistono varietà
non spinose,
più facili
da cogliere.
Un geco
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océanocéan
6. La melagrana
Frutto del melograno
Punica granatum
Se, quando è matura, picchiettiamo questa
bacca rotonda dalla buccia coriacea essa
produce un suono metallico. Possiamo
gustarne i semi rosso rubino, immersi
nella loro polpa succosa,
oppure sorseggiarne
lo sciroppo,
la granatina.
Il frutto della Passione o maracuja
Frutto della passiflora edulis o maracuja
Passiflora edulis
Di questi frutti assaporiamo i semi croccanti
e la polpa sugosa che li avvolge.
La barbabietola rossa
Radice della pianta omonima
Beta vulgaris
È una pianta coltivata per la sua radice,
da consumarsi preferibilmente cotta.
Pressata o disidratata, se ne ottiene un
colorante alimentare: l’E 162, chiamato
« rosso di barbabietola », o betanina.
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océanocéan
7. La melanzana
Frutto della pianta omonima
Solanum melongena
Solitamente violetto e dalla
buccia brillante, questo ortaggio
ha dato il nome al color melanzana!
Tuttavia, troviamo anche
melanzane bianche, gialle
e tigrate.
La rapa
Radice della pianta
omonima
Brassica rapa
Carnosa, bianca, rosa o giallo pallido,
questa radice un pochino insipida
si consuma essenzialmente cotta,
ma anche cruda, grattugiata. Un tempo
regina sulle tavole di tutta Europa,
nel ‘700 fu spodestata dalla patata.
Una talpa europea
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