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Documentazione delle
Unità di Competenza
15, 19, 136, 279, 280, 311, 489 e 549:
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Destinatari:
279 classe seconda scuola primaria
280 classe quarta scuola primaria
15 e 136 classe prima scuola secondaria 1° grado
19, 311, 489 e 549 classe terza scuola secondaria 1° grado
Documentazione delle
Unità di Competenza
15, 19, 136, 311 e 549:
Le unità dell’orto sinergico
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Scuola Secondaria di Primo Grado «L. Mazzanti»
Destinatari:
15 e 136 classe prima scuola secondaria 1° grado
19, 311 e 549 classe terza scuola secondaria 1° grado
Descrizione della genesi del percorso didattico
Intorno al progetto di un orto sinergico da allestire
con i giovani operatori di O.C.A. (Orti Collettivi
Autogestiti) ONLUS nel terreno della scuola
«Mazzanti», cinque insegnanti (di lettere Bianchi,
Bruni, La Roma, Riccio, di tecnologia Spadi),
insieme agli esperti, hanno individuato cinque aree
operative
• Semina
• Piante, consociazioni sinergiche
• Irrigazione
• Terra-compost
• Serra
Descrizione della genesi del percorso didattico
E linee metodologiche comuni, che prevedevano di
• Privilegiare azioni didattiche non erogative ma
partecipative (ricorso a brain storming,
creazione di mappe mentali collettive,
realizzazione a gruppi di poster, etc.)
• Abbinare sistematicamente esperienze e
osservazioni nell’orto a contenuti teorici
La finalità condivisa era quella di stimolare gli
studenti a comprendere i mutamenti climatici in
quanto interrelazioni complesse in cui l’azione
umana è fortemente implicata
Descrizione della genesi del percorso didattico
Si è poi riflettuto su quali contenuti fossero più
adatti a quale classe, pensando anche al
curriculum delle discipline. Abbiamo ritenuto che
• Semina
• Piante, consociazioni sinergiche
• Serra
trovassero più attinenze con i curricula delle terze,
soprattutto in riferimento alla geopolitica della post-
decolonizzazione e della globalizzazione.
Consociazioni sinergiche:
calendula, rosmarino, radicchio e
cavolo sono in sinergia Costruzione della serra
Il semensaio
Le piante stanno per essere
messe a dimora
Descrizione della genesi del percorso didattico
• Irrigazione
• Terra-compost
ci sono sembrati temi più adatti alle prime,
perché permettevano di trattare
approfonditamente argomenti del
programma: ecosistema, clima ed effetto
serra, ciclo dell’acqua, fotosintesi, ciclo della
materia
La pacciamatura
contribuisce a diminuire
l’impiego d’acqua
Esperimento sulla
permeabilità del terreno e
terrario della I B
Descrizione del percorso didattico
U 15: Warm against Worm: come il compostaggio
contribuisce a mitigare il riscaldamento globale
Ore dedicate al percorso: 12
L’unità è stata progettata dall’insegnante di
geografia con tre operatori di O.C.A.:
nell’ambito dell’orto avviato a scuola, la
classe ha gestito tre compostiere: una
tradizionale, una a EM, una con lombrichi.
Il percorso si è articolato intorno
a quattro nuclei tematici:
• Ecosistema
• Fertilità del terreno
• Compostaggio
• Differenziazione dei rifiuti
Ecosistema:
I ragazzi hanno avviato un terrario. È
stato evidenziato che acqua e sole
facevano da input e che il sistema,
grazie all’equilibrio dinamico dei suoi
componenti, poteva mantenersi a lungo
senza essere irrigato
Ecosistema:
I ragazzi hanno rappresentato
quattro tipi di ecosistema con
figure, testo, un breve discorso
Fertilità:
I ragazzi hanno osservato la
permeabilità di scheletro, sabbia,
argilla, humus (in vece di limo).
Hanno visto il comportamento
dell’argilla e imparato che nei suoli
che si desertificano aumenta
questa componente
Compostaggio
I ragazzi hanno partecipato
all’avvio delle tre compostiere e
imparato le regole di conferimento
dei rifiuti organici e della gestione
di una compostiera domestica
Compostaggio: due compostiere il 26 maggio
Compostiera tradizionale,
avviata il 3 marzo
Compostiera a EM, avviata il 17
marzo (la degradazione è stata più
rapida grazie ai microrganismi)
Differenziazione dei rifiuti:
I ragazzi hanno installato quattro punti
di raccolta dell’organico nella scuola,
corredandoli di poster
Differenziazione dei rifiuti:
I ragazzi hanno prodotto poster anche
per la raccolta differenziata di multi-
materiale e carta. Alcuni di loro, poi,
hanno portato brevi ambascerie in
tutte le classi per promuovere la
raccolta differenziata
Compostaggio e mutamenti climatici
Agli studenti è stato poi chiesto di
ideare un supereroe che
rappresentasse
- La compostiera tradizionale
- Quella a EM
- La vermi-compostiera
Il supereroe combatte contro il
riscaldamento globale…
A gruppi, i ragazzi hanno ideato:
• Mike il Microrganismo
• Micro, Orga, Nismo
• Super Fiore salva il mondo
• I due gruppi «dei vermi» hanno fatto una
semplice sintesi delle informazioni
ricevute (non hanno capito il nesso)
Mike il Microrganismo:
«Grazie al mio intervento gli uomini
producono molti più cibi sani che,
buttati, poi tornano da me»
Micro, Orga e Nismo:
«Il compost può sostituire i fertilizzanti
chimici, e questo può far diminuire i
gas serra presenti nell’atmosfera»
«Il compost può anche nutrire i suoli
in rischio di desertificazione per la
mancanza organica»
«Inoltre facendo il compost si riduce
la quantità di rifiuti inceneriti»
Descrizione del percorso didattico
U 19: Capire l’effetto serra globale osservando
cosa accade in una serra reale
Ore dedicate al percorso: 10
Attività Ore Tipologia
Presentazione progetto ed attività da parte da parte dell’associazione O.C.A. 1 Classe
Laboratorio – Costruzioni serra 2 Laboratorio
Effetto serra (slides, video ed esercizi interattivi) 1 Classe
Surriscaldamento globale (cruciverba + video ed esercizi interattivi) 1 Classe
Allestimento sistema di misurazione delle temperature 1 Laboratorio
Elaborazione dati 2 Aula informatica
Sintesi dati, relazione 1 Aula informatica
Realizzazione presentazione finale 1 Aula LIM
Descrizione del percorso didattico
Misure in campo
Temperatura misurata al sole con termometro dentro e fuori la bottiglia
Grazie all’effetto serra nella bottiglia la temperatura sale sensibilmente !
Partendo dai lati registrati
dal Lamma si sono ricavati
ed elaborati i dati creando
grafici personalizzati
Elaborazione dati
I ragazzi hanno poi simulato un andamento tipico giornaliero sulla base
delle misure fatte e con le loro osservazioni
Elaborazione dati
Descrizione del percorso didattico
U 136: L’orto sinergico
e la riduzione del consumo idrico
Ore dedicate al percorso: 12
L’unità, svolta dall’insegnante di
geografia della classe, si è articolata in
otto lezioni:
1. L’elemento acqua nella biosfera.
Visione del video Home.
2. I vari sistemi di irrigazione. Modelli di
impianti di irrigazione, compatibilità con la
salute del suolo e delle piante.
Attività grafica degli alunni
3. Fasce climatiche e biomi. Didattica
partecipata con l’ausilio di slides, interventi
degli alunni nella soluzione di quesiti.
4. Fasce climatiche e biomi. Lavoro di
gruppo.
5. Il suolo: composizione e proprietà.
Esperimento sui vari tipi di suolo.
Osservazioni sull’utilizzo della
pacciamatura.
6. Laboratorio sulla permeabilità del
terreno nell’orto sinergico
7. Realizzazione dell’impianto di irrigazione
goccia a goccia nell’orto sinergico
8. Messa in funzione dell’impianto di
irrigazione goccia a goccia nell’orto
sinergico
Studenti trasportano il tubo
dal seminterrato della scuola
al cumulo dell’orto
Con Niccolò Lupo di O.C.A.
si raccordano i vari pezzi
dell’impianto
Descrizione del percorso didattico
U 311: Disponibilità delle risorse, sostenibilità
dello sviluppo e soluzione locale a un
inquinamento globale (orto sinergico)
Ore dedicate al percorso: 12
L’unità è stata progettata dalle
insegnanti di geografia e
approfondimento con operatori
di O.C.A., ed è stata svolta
con la collaborazione
dell’insegnante di scienze.
Il primo ravanello raccolto nell’orto
(maggio 2015)
L’idea portante del percorso era
quella di parlare di biodiversità
e sostenibilità osservando,
toccando e curando piante
ortive e aromatiche trattate
secondo le regole
dell’agricoltura sinergica
Si parte dunque dal metodo
sinergico, per poi parlare di
• Evoluzione, strategie di
adattamento e distribuzione
negli ecosistemi di alcune
piante
• Proprietà di frutta e verdura di
stagione
I ragazzi della III F mettono le piante a
dimora abbinandole per coppie o gruppi
sinergici
È il gruppo che ha più toccato con mano il ciclo naturale della pianta
I ragazzi hanno realizzato
cartellini su legno per le
piante meno riconoscibili
Molte piante aromatiche
sono consociate a ortive
Descrizione del percorso didattico
U 549: Seed Saving:
preservare la biodiversità,
mitigare il riscaldamento globale
Ore dedicate al percorso: 15
L’unità, progettata e svolta dall’insegnante
di lettere, ha affrontato un tema complesso
e articolato: come nel mondo globalizzato i
modelli di sviluppo agricolo dominanti siano
insostenibili sia dal punto di vista naturale
sia da quello economico e sociale.
1. Clima:
è alla base degli ecosistemi, ma determina
anche le diverse culture, soprattutto
alimentari
2. Industria agroalimentare e
mutamenti climatici:
la produzione e la distribuzione
degli alimenti sono responsabili
di circa la metà di tutte le
emissioni di gas serra generate
dall’uomo. Allo stesso tempo,
quello agricolo è un settore
particolarmente vulnerabile ai
cambiamenti climatici.
2. Industria agroalimentare e
mutamenti climatici:
aspetti negativi in termini di emissioni:
• produzione di imballaggi e rifiuti
• produzione e impiego di pesticidi e
fertilizzanti
• deforestazione selvaggia per produrre
mangimi
2. Industria agroalimentare e
mutamenti climatici:
conseguenze sugli ecosistemi agrari di
modelli agricoli non sostenibili:
• Impoverimento del suolo
• Progressiva desertificazione
• Inquinamento dell’acqua
• Perdita di biodiversità
3. Industria agroalimentare:
Aspetti economici e sociali
3. A. Diffusione della monocultura:
• Perdita di contatto diretto con il cibo
• Cambiamento delle abitudini alimentari
• Perdita di specie e tradizioni locali
• Dipendenza dal mercato
3. B. Affermazione del mercato globale
dominato da multinazionali:
• Sperequazione tra
 Sud del mondo (rurale, prevalentemente «produttore»)
 Nord (urbanizzato, prevalentemente «consumatore»)
• Per il sud: perdita di sovranità su risorse e alimenti
• Per il nord: scelte alimentari determinate dal mercato
4. Nell’orto: seminare specie locali, raccogliere e
consumare prodotti di stagione
Zucchine e
fagioli seminati
dalla classe. La
prima zucchina è
stata raccolta
l’ultimo giorno di
scuola, il 10
giugno
5. Ricerche a piccoli gruppi,
finalizzate a una relazione in
plenaria e alla realizzazione di una
breve scena teatrale che desse
voce alle vittime delle dinamiche
di sfruttamento emerse dal
percorso educativo.
I temi:
Cibo e Biodiversità
Cibo e Cambiamento Climatico
Agricoltura e Desertificazione
Agricoltura e Deforestazione
Agricoltura e Sostenibilità
Cibo e Diversità Culturale
Accaparramento delle Terre (Land Grabbing)
Spreco di cibo
Fame
Acqua e Agricoltura
Agro-carburanti
Risultati ottenuti
Ciascun gruppo classe ha ricevuto
informazioni sull’intero funzionamento
dell’orto sinergico.
Gli studenti, quindi, hanno compreso
piuttosto bene il ciclo naturale delle piante e
il concetto di sinergia (cosa che ha
consentito di concettualizzare il significato di
«ecosistema» e di «sostenibilità» in genere).
Risultati ottenuti
Hanno sicuramente compreso l’idea che
alcune scelte, come quelle relative a metodi
agricoli, irrigui, di smaltimento dei rifiuti
hanno un peso in termini di sostenibilità.
La problematica ambientale, con riferimento
al clima, è sicuramente divenuta più familiare
ai ragazzi.
Non tutti, però, hanno compreso le
interrelazioni che compongono il complesso
quadro dei mutamenti climatici.
Documentazione dell'Unità di Competenza
489: I rifiuti: da problema a risorsa
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Scuola Secondaria di Primo Grado «L. Mazzanti»
Destinatari:
Classe terza scuola secondaria 1° grado
Ore dedicate al percorso:
12
Descrizione della genesi del percorso didattico
Il percorso è stato progettato e
realizzato dall’insegnante di tecnologia
con la collaborazione degli insegnanti di
lettere delle due classi terze coinvolte.
Descrizione della genesi del percorso didattico
L’unità ha seguito un iter lineare, significativo
e virtuoso: dal problema dei rifiuti, così come
delineato dal puntuale documentario
Trashed, alla visita agli stabilimenti della
REVET, dove la plastica recuperata dalla
raccolta differenziata viene utilizzata dalla
PIAGGIO per realizzare i suoi scooter,
passando per una lezione di operatori di
QUADRIFOGLIO
Descrizione del percorso didattico
1. Trashed: verso rifiuti zero
Ogni episodio del documentario offre lo spunto per
una discussione guidata dall’insegnante. Gli alunni
condividono informazioni, esperienze, punti di vista
Individualmente, poi, devono comporre una sintesi
di ciascun argomento (ad esempio: inquinamento
da rifiuti di mari e oceani, inquinamento da
diossina, …)
Descrizione del percorso didattico
2. QUADRIFOGLIO
Incontro con operatori dell’azienda fiorentina sul
tema della raccolta differenziata. Gli studenti
pongono domande precedentemente elaborate
Descrizione del percorso didattico
3. Il concorso RAEE
L’istituto partecipa al concorso regionale per la
raccolta dei rifiuti RAEE. L’unità, dunque, si
espande per accogliere il tema. Gli studenti si
fanno ambasciatori dell’iniziativa nella scuola, che
si classifica ai primi posti
Descrizione del percorso didattico
4. Visita agli stabilimenti REVET di Pontedera
La III G (la F non prende parte al viaggio per
problemi organizzativi) si reca agli impianti REVET
il 28 maggio. La visita dà modo di vedere dal vivo
quei processi virtuosi studiati sia sul libro di
tecnologia, sia nel corso dell’unità.
Vengono infatti mostrati diversi prodotti realizzati in
tutto o in parte con materiale riciclato
Risultati ottenuti
Gli studenti, grazie al confronto tra ciò
che hanno appreso dal film Trashed e
ciò che hanno visto realizzare da
QUADRIFOGLIO e REVET, hanno
compreso sicuramente che i rifiuti sono
un problema, ma possono diventare
una risorsa grazie a comportamenti
consapevoli e responsabili di cittadini e
istituzioni.
Risultati ottenuti
Meno accessibili sono risultate le
interrelazioni che concatenano il
problema rifiuti al riscaldamento globale
nel quadro dei mutamenti climatici: di
certo, comunque, gli studenti hanno
correttamente associato la cattiva
gestione dei rifiuti a conseguenze di
vasta portata su scala sia locale che
globale.
Documentazione dell'Unità di Competenza
279: Ciclo dell’acqua ed effetti
dei mutamenti climatici sul territorio
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Scuola Primaria «Desiderio da Settignano»
Destinatari:
Classe seconda della scuola primaria
Ore dedicate al percorso:
10
Descrizione della genesi del percorso didattico
Il percorso nasce dall’idea di approfondire le tematiche
presenti nella programmazione di scienze di seconda,
relative al ciclo dell’acqua e dei suoi mutamenti di stato,
cercando però di «scoprire» con l’esperienza, sia dove
l’acqua sia «nascosta», sia che effetto abbia il
riscaldamento globale sul suo ciclo.
Quindi la docente di classe ha programmato con esperti
esterni un percorso esperienziale, interattivo e
multimediale, per comprendere in modo più approfondito
queste tematiche, con riflessioni e ricadute didattiche legate
anche al rispetto per l’ambiente e alla comprensione del
valore dell’acqua nella vita di tutti.
Descrizione del percorso didattico
Il percorso si è svolto in quattro incontri.
Nel primo l’esperto esterno ha iniziato con un brainstorming
sull’acqua, e da qui ha gestito una discussione, facendo
riflettere i bambini sul valore di questa risorsa ed iniziando a
farli pensare a dove questa possa trovarsi davvero intorno
a noi.
I bambini sono stati suddivisi in gruppi, dove hanno
discusso ed ipotizzato la presenza dell’acqua in classe
(frutta, bottigliette, il nostro corpo, l’aria…).
Con la L.I.M. di classe, l’esperto ha presentato e spiegato il
ciclo dell’acqua, ed i bambini hanno fatto un gioco,
riconoscendo le varie fasi del processo.
Nel secondo incontro, prima si è discusso del
riscaldamento, dell’effetto serra, delle piogge, dello
scorrimento dell’acqua sulla superficie della terra, poi si
sono fatti «esperimenti»,
divisi in gruppi, con provette di ghiaia, argilla, sabbia…ed
ovviamente acqua.
I bambini hanno sperimentato quindi lo scorrere,
velocemente o lentamente (come quando piove
«forte…»), oppure il bloccarsi dell’acqua con alcune
tipologie di terreno.
Nel terzo incontro i bambini sono usciti dalla scuola
«alla ricerca» dell’acqua.
Suddivisi in gruppi, avevano il compito di riflettere insieme
sulle cose dette e ricercare in alcuni punti (nel prato al sole,
nell’albero, nella ghiaia sotto lo scivolo…) la quantità di acqua,
la sua eventuale presenza e purezza, completando poi una
scheda ed una cartina.
Tornati in aula si è discusso e ripensato all’esperienza
(«Ma l’acqua è ovunque!!!!»),preparandosi per la fase finale.
L’ultimo incontro, si è svolto come conclusione del percorso
ma anche come condivisione con quello fatto dai bambini
di classe quarta: si è infatti allestito «Il Primo congresso di
climatologia della scuola primaria di Settignano», dove i
bambini delle due classi si sono raccontati le esperienze e
le riflessioni scientifiche svolte.
Risultati ottenuti
I bambini hanno svolto due ordini di verifica degli
apprendimenti: una scheda sul ciclo dell’acqua (che hanno
completato tutti in modo corretto, dimostrando
l’apprendimento del processo) ed il resoconto orale del
proprio percorso al «convegno di climatologia».
In questa occasione hanno raccontato e condiviso con gli
altri bambini dove si trovi l’acqua intorno a noi, da dove
venga e dove vada, e soprattutto, quanto sia importante.
Documentazione dell'Unità di Competenza
280: THE DAY AFTER TOMORROW
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze
Scuola Primaria «Desiderio da Settignano»
Destinatari:
Classe quarta della scuola primaria
Ore dedicate al percorso:
10
Descrizione della genesi del percorso didattico
L’idea del percorso è nata dal forte interesse degli alunni
verso il clima ed i cambiamenti climatici.
In qualità di insegnante di scienze e geografia ho pensato
ad un percorso didattico che coinvolgesse queste discipline
collegando lo studio del clima agli effetti che questo ha sugli
ambienti.
Gli esperti dell’associazione Tethys hanno poi tradotto tutto
questo in un percorso strutturato in 10 ore distribuite in 4
incontri di cui uno in uscita sul territorio collinare di
Settignano ed uno finale di confronto tra piccoli scienziati
nel quale erano presenti entrambi gli esperti e gli alunni
delle classi IV e II.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Il nostro percorso didattico è stato seguito da Giulia, geologa
dell’associazione Tethys:
• nel primo incontro sono stati osservati e catalogati fossili marini
• Nel secondo incontro, basandosi sui dati del primo, sono state
ricostruite varie zone della Toscana come si presentavano nel
passato.
• Il terzo incontro si è svolto sul territorio circostante il paese di
Settignano sul sentiero degli Scalpellini: dall’osservazione della
morfologia del territorio, della sua vegetazione e lo studio delle
rocce prelevandone campioni sotto la guida della geologa, i
bambini hanno potuto ricostruire i cambiamenti geologici e
climatici della zona presa in esame.
Scopriamo la composizione del terreno con la
sedimentazione
Il terreno misto miscelato in acqua all'interno di una bottiglia
trasparente, se lasciato a riposo, si deposita gradualmente sul
fondo: subito i granelli più pesanti, poi gli altri in ordine
decrescente. L'argilla rimane in sospensione nell'acqua e si
deposita lentamente formando lo strato più superficiale.
• Nel quarto ed ultimo incontro si è svolto il convegno dei piccoli
scienziati dove, sotto la conduzione dei due esperti Tethys, gli
alunni delle classi II e IV si sono confrontati sulle attività svolte e
le relative scoperte!
Risultati ottenuti
• L’aspetto più importante riguardante gli apprendimenti
degli alunni è stato che spontaneamente non hanno
collegato solo le materie direttamente interessate
(geografia e scienze) ma anche storia: hanno ricordato la
visita al museo paleontologico ricollegandone le
informazioni agli argomenti attuali.
• Gli alunni, alla fine del progetto, hanno dimostrato non
solo di avere una panoramica sulle caratteristiche del
territorio italiano ed i suoi ambienti ma anche sulle cause
che i mutamenti climatici possono avere su di questi,
portando esempi concreti di specie animali che modificano
la loro presenza o le loro abitudini in risposta a tali
mutamenti.
Nel parco del Gran Paradiso, lo stambecco è una sentinella del
cambiamento climatico!
Alla fine del progetto è stato inoltre possibile l’acquisto di una
piccola stazione meteo da posizionare nella classe IV della
scuola primaria «Desiderio da Settignano».

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Firenze Coverciano

  • 1. Documentazione delle Unità di Competenza 15, 19, 136, 279, 280, 311, 489 e 549: Istituto scolastico: Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze Destinatari: 279 classe seconda scuola primaria 280 classe quarta scuola primaria 15 e 136 classe prima scuola secondaria 1° grado 19, 311, 489 e 549 classe terza scuola secondaria 1° grado
  • 2. Documentazione delle Unità di Competenza 15, 19, 136, 311 e 549: Le unità dell’orto sinergico Istituto scolastico: Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze Scuola Secondaria di Primo Grado «L. Mazzanti» Destinatari: 15 e 136 classe prima scuola secondaria 1° grado 19, 311 e 549 classe terza scuola secondaria 1° grado
  • 3.
  • 4. Descrizione della genesi del percorso didattico Intorno al progetto di un orto sinergico da allestire con i giovani operatori di O.C.A. (Orti Collettivi Autogestiti) ONLUS nel terreno della scuola «Mazzanti», cinque insegnanti (di lettere Bianchi, Bruni, La Roma, Riccio, di tecnologia Spadi), insieme agli esperti, hanno individuato cinque aree operative • Semina • Piante, consociazioni sinergiche • Irrigazione • Terra-compost • Serra
  • 5. Descrizione della genesi del percorso didattico E linee metodologiche comuni, che prevedevano di • Privilegiare azioni didattiche non erogative ma partecipative (ricorso a brain storming, creazione di mappe mentali collettive, realizzazione a gruppi di poster, etc.) • Abbinare sistematicamente esperienze e osservazioni nell’orto a contenuti teorici La finalità condivisa era quella di stimolare gli studenti a comprendere i mutamenti climatici in quanto interrelazioni complesse in cui l’azione umana è fortemente implicata
  • 6. Descrizione della genesi del percorso didattico Si è poi riflettuto su quali contenuti fossero più adatti a quale classe, pensando anche al curriculum delle discipline. Abbiamo ritenuto che • Semina • Piante, consociazioni sinergiche • Serra trovassero più attinenze con i curricula delle terze, soprattutto in riferimento alla geopolitica della post- decolonizzazione e della globalizzazione.
  • 7. Consociazioni sinergiche: calendula, rosmarino, radicchio e cavolo sono in sinergia Costruzione della serra
  • 8. Il semensaio Le piante stanno per essere messe a dimora
  • 9. Descrizione della genesi del percorso didattico • Irrigazione • Terra-compost ci sono sembrati temi più adatti alle prime, perché permettevano di trattare approfonditamente argomenti del programma: ecosistema, clima ed effetto serra, ciclo dell’acqua, fotosintesi, ciclo della materia
  • 10. La pacciamatura contribuisce a diminuire l’impiego d’acqua Esperimento sulla permeabilità del terreno e terrario della I B
  • 11. Descrizione del percorso didattico U 15: Warm against Worm: come il compostaggio contribuisce a mitigare il riscaldamento globale Ore dedicate al percorso: 12
  • 12. L’unità è stata progettata dall’insegnante di geografia con tre operatori di O.C.A.: nell’ambito dell’orto avviato a scuola, la classe ha gestito tre compostiere: una tradizionale, una a EM, una con lombrichi.
  • 13. Il percorso si è articolato intorno a quattro nuclei tematici: • Ecosistema • Fertilità del terreno • Compostaggio • Differenziazione dei rifiuti
  • 14. Ecosistema: I ragazzi hanno avviato un terrario. È stato evidenziato che acqua e sole facevano da input e che il sistema, grazie all’equilibrio dinamico dei suoi componenti, poteva mantenersi a lungo senza essere irrigato
  • 15. Ecosistema: I ragazzi hanno rappresentato quattro tipi di ecosistema con figure, testo, un breve discorso
  • 16. Fertilità: I ragazzi hanno osservato la permeabilità di scheletro, sabbia, argilla, humus (in vece di limo). Hanno visto il comportamento dell’argilla e imparato che nei suoli che si desertificano aumenta questa componente
  • 17. Compostaggio I ragazzi hanno partecipato all’avvio delle tre compostiere e imparato le regole di conferimento dei rifiuti organici e della gestione di una compostiera domestica
  • 18. Compostaggio: due compostiere il 26 maggio Compostiera tradizionale, avviata il 3 marzo Compostiera a EM, avviata il 17 marzo (la degradazione è stata più rapida grazie ai microrganismi)
  • 19. Differenziazione dei rifiuti: I ragazzi hanno installato quattro punti di raccolta dell’organico nella scuola, corredandoli di poster
  • 20. Differenziazione dei rifiuti: I ragazzi hanno prodotto poster anche per la raccolta differenziata di multi- materiale e carta. Alcuni di loro, poi, hanno portato brevi ambascerie in tutte le classi per promuovere la raccolta differenziata
  • 21. Compostaggio e mutamenti climatici Agli studenti è stato poi chiesto di ideare un supereroe che rappresentasse - La compostiera tradizionale - Quella a EM - La vermi-compostiera
  • 22. Il supereroe combatte contro il riscaldamento globale… A gruppi, i ragazzi hanno ideato: • Mike il Microrganismo • Micro, Orga, Nismo • Super Fiore salva il mondo • I due gruppi «dei vermi» hanno fatto una semplice sintesi delle informazioni ricevute (non hanno capito il nesso)
  • 23. Mike il Microrganismo: «Grazie al mio intervento gli uomini producono molti più cibi sani che, buttati, poi tornano da me»
  • 24. Micro, Orga e Nismo: «Il compost può sostituire i fertilizzanti chimici, e questo può far diminuire i gas serra presenti nell’atmosfera» «Il compost può anche nutrire i suoli in rischio di desertificazione per la mancanza organica» «Inoltre facendo il compost si riduce la quantità di rifiuti inceneriti»
  • 25.
  • 26. Descrizione del percorso didattico U 19: Capire l’effetto serra globale osservando cosa accade in una serra reale Ore dedicate al percorso: 10
  • 27. Attività Ore Tipologia Presentazione progetto ed attività da parte da parte dell’associazione O.C.A. 1 Classe Laboratorio – Costruzioni serra 2 Laboratorio Effetto serra (slides, video ed esercizi interattivi) 1 Classe Surriscaldamento globale (cruciverba + video ed esercizi interattivi) 1 Classe Allestimento sistema di misurazione delle temperature 1 Laboratorio Elaborazione dati 2 Aula informatica Sintesi dati, relazione 1 Aula informatica Realizzazione presentazione finale 1 Aula LIM Descrizione del percorso didattico
  • 28. Misure in campo Temperatura misurata al sole con termometro dentro e fuori la bottiglia Grazie all’effetto serra nella bottiglia la temperatura sale sensibilmente !
  • 29. Partendo dai lati registrati dal Lamma si sono ricavati ed elaborati i dati creando grafici personalizzati Elaborazione dati
  • 30. I ragazzi hanno poi simulato un andamento tipico giornaliero sulla base delle misure fatte e con le loro osservazioni Elaborazione dati
  • 31. Descrizione del percorso didattico U 136: L’orto sinergico e la riduzione del consumo idrico Ore dedicate al percorso: 12
  • 32. L’unità, svolta dall’insegnante di geografia della classe, si è articolata in otto lezioni: 1. L’elemento acqua nella biosfera. Visione del video Home.
  • 33. 2. I vari sistemi di irrigazione. Modelli di impianti di irrigazione, compatibilità con la salute del suolo e delle piante. Attività grafica degli alunni 3. Fasce climatiche e biomi. Didattica partecipata con l’ausilio di slides, interventi degli alunni nella soluzione di quesiti. 4. Fasce climatiche e biomi. Lavoro di gruppo.
  • 34. 5. Il suolo: composizione e proprietà. Esperimento sui vari tipi di suolo. Osservazioni sull’utilizzo della pacciamatura. 6. Laboratorio sulla permeabilità del terreno nell’orto sinergico
  • 35. 7. Realizzazione dell’impianto di irrigazione goccia a goccia nell’orto sinergico 8. Messa in funzione dell’impianto di irrigazione goccia a goccia nell’orto sinergico
  • 36. Studenti trasportano il tubo dal seminterrato della scuola al cumulo dell’orto Con Niccolò Lupo di O.C.A. si raccordano i vari pezzi dell’impianto
  • 37. Descrizione del percorso didattico U 311: Disponibilità delle risorse, sostenibilità dello sviluppo e soluzione locale a un inquinamento globale (orto sinergico) Ore dedicate al percorso: 12
  • 38. L’unità è stata progettata dalle insegnanti di geografia e approfondimento con operatori di O.C.A., ed è stata svolta con la collaborazione dell’insegnante di scienze. Il primo ravanello raccolto nell’orto (maggio 2015)
  • 39. L’idea portante del percorso era quella di parlare di biodiversità e sostenibilità osservando, toccando e curando piante ortive e aromatiche trattate secondo le regole dell’agricoltura sinergica
  • 40. Si parte dunque dal metodo sinergico, per poi parlare di • Evoluzione, strategie di adattamento e distribuzione negli ecosistemi di alcune piante • Proprietà di frutta e verdura di stagione
  • 41. I ragazzi della III F mettono le piante a dimora abbinandole per coppie o gruppi sinergici
  • 42. È il gruppo che ha più toccato con mano il ciclo naturale della pianta I ragazzi hanno realizzato cartellini su legno per le piante meno riconoscibili Molte piante aromatiche sono consociate a ortive
  • 43. Descrizione del percorso didattico U 549: Seed Saving: preservare la biodiversità, mitigare il riscaldamento globale Ore dedicate al percorso: 15
  • 44. L’unità, progettata e svolta dall’insegnante di lettere, ha affrontato un tema complesso e articolato: come nel mondo globalizzato i modelli di sviluppo agricolo dominanti siano insostenibili sia dal punto di vista naturale sia da quello economico e sociale.
  • 45. 1. Clima: è alla base degli ecosistemi, ma determina anche le diverse culture, soprattutto alimentari
  • 46. 2. Industria agroalimentare e mutamenti climatici: la produzione e la distribuzione degli alimenti sono responsabili di circa la metà di tutte le emissioni di gas serra generate dall’uomo. Allo stesso tempo, quello agricolo è un settore particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici.
  • 47. 2. Industria agroalimentare e mutamenti climatici: aspetti negativi in termini di emissioni: • produzione di imballaggi e rifiuti • produzione e impiego di pesticidi e fertilizzanti • deforestazione selvaggia per produrre mangimi
  • 48. 2. Industria agroalimentare e mutamenti climatici: conseguenze sugli ecosistemi agrari di modelli agricoli non sostenibili: • Impoverimento del suolo • Progressiva desertificazione • Inquinamento dell’acqua • Perdita di biodiversità
  • 49. 3. Industria agroalimentare: Aspetti economici e sociali 3. A. Diffusione della monocultura: • Perdita di contatto diretto con il cibo • Cambiamento delle abitudini alimentari • Perdita di specie e tradizioni locali • Dipendenza dal mercato
  • 50. 3. B. Affermazione del mercato globale dominato da multinazionali: • Sperequazione tra  Sud del mondo (rurale, prevalentemente «produttore»)  Nord (urbanizzato, prevalentemente «consumatore») • Per il sud: perdita di sovranità su risorse e alimenti • Per il nord: scelte alimentari determinate dal mercato
  • 51. 4. Nell’orto: seminare specie locali, raccogliere e consumare prodotti di stagione Zucchine e fagioli seminati dalla classe. La prima zucchina è stata raccolta l’ultimo giorno di scuola, il 10 giugno
  • 52. 5. Ricerche a piccoli gruppi, finalizzate a una relazione in plenaria e alla realizzazione di una breve scena teatrale che desse voce alle vittime delle dinamiche di sfruttamento emerse dal percorso educativo.
  • 53. I temi: Cibo e Biodiversità Cibo e Cambiamento Climatico Agricoltura e Desertificazione Agricoltura e Deforestazione Agricoltura e Sostenibilità Cibo e Diversità Culturale Accaparramento delle Terre (Land Grabbing) Spreco di cibo Fame Acqua e Agricoltura Agro-carburanti
  • 54. Risultati ottenuti Ciascun gruppo classe ha ricevuto informazioni sull’intero funzionamento dell’orto sinergico. Gli studenti, quindi, hanno compreso piuttosto bene il ciclo naturale delle piante e il concetto di sinergia (cosa che ha consentito di concettualizzare il significato di «ecosistema» e di «sostenibilità» in genere).
  • 55. Risultati ottenuti Hanno sicuramente compreso l’idea che alcune scelte, come quelle relative a metodi agricoli, irrigui, di smaltimento dei rifiuti hanno un peso in termini di sostenibilità. La problematica ambientale, con riferimento al clima, è sicuramente divenuta più familiare ai ragazzi. Non tutti, però, hanno compreso le interrelazioni che compongono il complesso quadro dei mutamenti climatici.
  • 56. Documentazione dell'Unità di Competenza 489: I rifiuti: da problema a risorsa Istituto scolastico: Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze Scuola Secondaria di Primo Grado «L. Mazzanti» Destinatari: Classe terza scuola secondaria 1° grado Ore dedicate al percorso: 12
  • 57. Descrizione della genesi del percorso didattico Il percorso è stato progettato e realizzato dall’insegnante di tecnologia con la collaborazione degli insegnanti di lettere delle due classi terze coinvolte.
  • 58. Descrizione della genesi del percorso didattico L’unità ha seguito un iter lineare, significativo e virtuoso: dal problema dei rifiuti, così come delineato dal puntuale documentario Trashed, alla visita agli stabilimenti della REVET, dove la plastica recuperata dalla raccolta differenziata viene utilizzata dalla PIAGGIO per realizzare i suoi scooter, passando per una lezione di operatori di QUADRIFOGLIO
  • 59. Descrizione del percorso didattico 1. Trashed: verso rifiuti zero Ogni episodio del documentario offre lo spunto per una discussione guidata dall’insegnante. Gli alunni condividono informazioni, esperienze, punti di vista Individualmente, poi, devono comporre una sintesi di ciascun argomento (ad esempio: inquinamento da rifiuti di mari e oceani, inquinamento da diossina, …)
  • 60. Descrizione del percorso didattico 2. QUADRIFOGLIO Incontro con operatori dell’azienda fiorentina sul tema della raccolta differenziata. Gli studenti pongono domande precedentemente elaborate
  • 61. Descrizione del percorso didattico 3. Il concorso RAEE L’istituto partecipa al concorso regionale per la raccolta dei rifiuti RAEE. L’unità, dunque, si espande per accogliere il tema. Gli studenti si fanno ambasciatori dell’iniziativa nella scuola, che si classifica ai primi posti
  • 62. Descrizione del percorso didattico 4. Visita agli stabilimenti REVET di Pontedera La III G (la F non prende parte al viaggio per problemi organizzativi) si reca agli impianti REVET il 28 maggio. La visita dà modo di vedere dal vivo quei processi virtuosi studiati sia sul libro di tecnologia, sia nel corso dell’unità. Vengono infatti mostrati diversi prodotti realizzati in tutto o in parte con materiale riciclato
  • 63. Risultati ottenuti Gli studenti, grazie al confronto tra ciò che hanno appreso dal film Trashed e ciò che hanno visto realizzare da QUADRIFOGLIO e REVET, hanno compreso sicuramente che i rifiuti sono un problema, ma possono diventare una risorsa grazie a comportamenti consapevoli e responsabili di cittadini e istituzioni.
  • 64. Risultati ottenuti Meno accessibili sono risultate le interrelazioni che concatenano il problema rifiuti al riscaldamento globale nel quadro dei mutamenti climatici: di certo, comunque, gli studenti hanno correttamente associato la cattiva gestione dei rifiuti a conseguenze di vasta portata su scala sia locale che globale.
  • 65. Documentazione dell'Unità di Competenza 279: Ciclo dell’acqua ed effetti dei mutamenti climatici sul territorio Istituto scolastico: Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze Scuola Primaria «Desiderio da Settignano» Destinatari: Classe seconda della scuola primaria Ore dedicate al percorso: 10
  • 66. Descrizione della genesi del percorso didattico Il percorso nasce dall’idea di approfondire le tematiche presenti nella programmazione di scienze di seconda, relative al ciclo dell’acqua e dei suoi mutamenti di stato, cercando però di «scoprire» con l’esperienza, sia dove l’acqua sia «nascosta», sia che effetto abbia il riscaldamento globale sul suo ciclo. Quindi la docente di classe ha programmato con esperti esterni un percorso esperienziale, interattivo e multimediale, per comprendere in modo più approfondito queste tematiche, con riflessioni e ricadute didattiche legate anche al rispetto per l’ambiente e alla comprensione del valore dell’acqua nella vita di tutti.
  • 67. Descrizione del percorso didattico Il percorso si è svolto in quattro incontri. Nel primo l’esperto esterno ha iniziato con un brainstorming sull’acqua, e da qui ha gestito una discussione, facendo riflettere i bambini sul valore di questa risorsa ed iniziando a farli pensare a dove questa possa trovarsi davvero intorno a noi. I bambini sono stati suddivisi in gruppi, dove hanno discusso ed ipotizzato la presenza dell’acqua in classe (frutta, bottigliette, il nostro corpo, l’aria…).
  • 68. Con la L.I.M. di classe, l’esperto ha presentato e spiegato il ciclo dell’acqua, ed i bambini hanno fatto un gioco, riconoscendo le varie fasi del processo.
  • 69. Nel secondo incontro, prima si è discusso del riscaldamento, dell’effetto serra, delle piogge, dello scorrimento dell’acqua sulla superficie della terra, poi si sono fatti «esperimenti», divisi in gruppi, con provette di ghiaia, argilla, sabbia…ed ovviamente acqua. I bambini hanno sperimentato quindi lo scorrere, velocemente o lentamente (come quando piove «forte…»), oppure il bloccarsi dell’acqua con alcune tipologie di terreno.
  • 70.
  • 71. Nel terzo incontro i bambini sono usciti dalla scuola «alla ricerca» dell’acqua. Suddivisi in gruppi, avevano il compito di riflettere insieme sulle cose dette e ricercare in alcuni punti (nel prato al sole, nell’albero, nella ghiaia sotto lo scivolo…) la quantità di acqua, la sua eventuale presenza e purezza, completando poi una scheda ed una cartina. Tornati in aula si è discusso e ripensato all’esperienza («Ma l’acqua è ovunque!!!!»),preparandosi per la fase finale.
  • 72.
  • 73. L’ultimo incontro, si è svolto come conclusione del percorso ma anche come condivisione con quello fatto dai bambini di classe quarta: si è infatti allestito «Il Primo congresso di climatologia della scuola primaria di Settignano», dove i bambini delle due classi si sono raccontati le esperienze e le riflessioni scientifiche svolte.
  • 74. Risultati ottenuti I bambini hanno svolto due ordini di verifica degli apprendimenti: una scheda sul ciclo dell’acqua (che hanno completato tutti in modo corretto, dimostrando l’apprendimento del processo) ed il resoconto orale del proprio percorso al «convegno di climatologia». In questa occasione hanno raccontato e condiviso con gli altri bambini dove si trovi l’acqua intorno a noi, da dove venga e dove vada, e soprattutto, quanto sia importante.
  • 75. Documentazione dell'Unità di Competenza 280: THE DAY AFTER TOMORROW Istituto scolastico: Istituto Comprensivo «Coverciano» di Firenze Scuola Primaria «Desiderio da Settignano» Destinatari: Classe quarta della scuola primaria Ore dedicate al percorso: 10
  • 76. Descrizione della genesi del percorso didattico L’idea del percorso è nata dal forte interesse degli alunni verso il clima ed i cambiamenti climatici. In qualità di insegnante di scienze e geografia ho pensato ad un percorso didattico che coinvolgesse queste discipline collegando lo studio del clima agli effetti che questo ha sugli ambienti. Gli esperti dell’associazione Tethys hanno poi tradotto tutto questo in un percorso strutturato in 10 ore distribuite in 4 incontri di cui uno in uscita sul territorio collinare di Settignano ed uno finale di confronto tra piccoli scienziati nel quale erano presenti entrambi gli esperti e gli alunni delle classi IV e II.
  • 77.
  • 78. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Il nostro percorso didattico è stato seguito da Giulia, geologa dell’associazione Tethys: • nel primo incontro sono stati osservati e catalogati fossili marini
  • 79. • Nel secondo incontro, basandosi sui dati del primo, sono state ricostruite varie zone della Toscana come si presentavano nel passato.
  • 80. • Il terzo incontro si è svolto sul territorio circostante il paese di Settignano sul sentiero degli Scalpellini: dall’osservazione della morfologia del territorio, della sua vegetazione e lo studio delle rocce prelevandone campioni sotto la guida della geologa, i bambini hanno potuto ricostruire i cambiamenti geologici e climatici della zona presa in esame.
  • 81.
  • 82. Scopriamo la composizione del terreno con la sedimentazione Il terreno misto miscelato in acqua all'interno di una bottiglia trasparente, se lasciato a riposo, si deposita gradualmente sul fondo: subito i granelli più pesanti, poi gli altri in ordine decrescente. L'argilla rimane in sospensione nell'acqua e si deposita lentamente formando lo strato più superficiale.
  • 83. • Nel quarto ed ultimo incontro si è svolto il convegno dei piccoli scienziati dove, sotto la conduzione dei due esperti Tethys, gli alunni delle classi II e IV si sono confrontati sulle attività svolte e le relative scoperte!
  • 84. Risultati ottenuti • L’aspetto più importante riguardante gli apprendimenti degli alunni è stato che spontaneamente non hanno collegato solo le materie direttamente interessate (geografia e scienze) ma anche storia: hanno ricordato la visita al museo paleontologico ricollegandone le informazioni agli argomenti attuali. • Gli alunni, alla fine del progetto, hanno dimostrato non solo di avere una panoramica sulle caratteristiche del territorio italiano ed i suoi ambienti ma anche sulle cause che i mutamenti climatici possono avere su di questi, portando esempi concreti di specie animali che modificano la loro presenza o le loro abitudini in risposta a tali mutamenti.
  • 85. Nel parco del Gran Paradiso, lo stambecco è una sentinella del cambiamento climatico!
  • 86. Alla fine del progetto è stato inoltre possibile l’acquisto di una piccola stazione meteo da posizionare nella classe IV della scuola primaria «Desiderio da Settignano».