EVENTO: EMPOWERMENT IN GENERE O EMPOWERMENT DI GENERE: ALLENARSI ALL'ECONOMIA AL FEMMINILE
AUTORE: Paolo Favini - Direttore Generale Reddito di Autonomia e Inclusione sociale
Empowerment di genere come promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale
1. Empowerment in genere
o empowerment di genere ?
Empowerment di genere come
promozione dello sviluppo
culturale, economico e sociale
Paolo Favini
Direttore Generale
Reddito di Autonomia e Inclusione sociale
lunedì 20 marzo 2017
2. Empowerment di genere come promozione
dello sviluppo culturale economico e sociale
Diventino protagoniste della loro autonomia
Conquistino l’autonomia sociale ed economica
Colgano le opportunità di inclusione sociale
Storicamente le donne si collocano tra i soggetti a più alto
rischio di esclusione sociale per condizione economica,
lavorativa o famigliare in particolare nei momenti di crisi
economica
Uno degli obiettivi delle politiche regionali di genere è che le donne
3. La crisi e il welfare
La crisi economica del 2008 ha assestato
un duro colpo al nostro sistema di welfare
FORTE riduzione della spesa
pubblica sottoposta ai vincoli di
bilancio
FORTE crescita della
domanda di prestazioni a
causa dei nuovi rischi e
bisogni e dell’impoverimento
delle famiglie
4. La povertà
AnagraficaAnagrafica
Prevalentemente
anziani
Anziani e
giovani/minori
FamiliareFamiliare
Famiglie con
almeno 3 figli
Famiglie con 2 figli
OccupazionaleOccupazionale Non riguarda le
persone che lavorano
Riguarda anche i
lavoratori (working
poor)
TerritorialeTerritoriale Diffusa al Sud
Diffusa al Sud e anche
nelle regioni del Nord
AbitativaAbitativa
Condizioni abitative
degradate e
deprivazione materiale
Connessa alla perdita
della casa, incapacità di
pagare affitto e i mutui
PRIMA DELLA CRISI DOPO LA CRISI
5. Autonomia e Inclusione Sociale come
empowerment di genere
risposte innovative
ai bisogni
emergenti (cui le
unità d’offerta
classiche non
sono in grado di
rispondere) di
soggetti
vulnerabili
economicamente
e socialmente
non solo risposte di
genere o
direttamente di
conciliazione ma
empowerment in
genere per un
nuovo welfare
sociale
6. Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale
Per garantire alla persona e alla famiglia di:
• diventare protagonista della propria autonomia
• conquistare l’autonomia sociale ed economica
• cogliere le opportunità di inclusione sociale
Disegnare il nuovo welfare sociale che
veda la centralità del reddito di
autonomia
7. Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale
Principi guida
Tempestività
Temporaneità
Corresponsabilità
Personalizzazione
Fornire risposte veloci, al momento giusto, in modo
da essere efficaci rispondendo al bisogno quando
insorge
L’intervento deve avere una durata definita in
relazione allo specifico bisogno e agli obiettivi del
progetto individualizzato
Attivazione, in un’ottica di responsabilità e fiducia,
delle risorse personali e comunitarie, per realizzare
un reale percorso di uscita dalla condizione di
bisogno
Costruzione e progettazione degli interventi come
processo verso l’autonomia, attraverso progetti
personalizzati utilizzando gli strumenti più
appropriati al caso
8. Bonus Famiglia
2016/2017
Obiettivi
Sostenere le famiglie in condizioni di vulnerabilità socio economica in cui è in
corso una gravidanza o c’è stata adozione
Risorse
Azione
Contributo economico differenziato in base alla data di gestazione della
gravidanza fino ad un massimo di € 1.800 (€ 150 al mese).
In caso di adozione contributo pari a € 900 in unica rata
Attivazione
Famiglie
beneficiarie stimate
Famiglie
beneficiarie stimate
7.455
Euro 15.000.000,00
Domande evase
Risorse
Genitori separati
Obiettivo
Risorse
Sostegno abitativo (destinazione alloggi e contributo canone
di locazione) a favore di coniugi separati o divorziati in
situazione di disagio economico e sostegno personalizzato per
superare le difficoltà
Euro 2.300.000
Criterio di selezione
8.000
ISEE </= euro 20.000
9. Nidi Gratis
Obiettivo
Criteri di
selezione
Criteri di
selezione
Interlocutori
Azione
Sostenere le famiglie vulnerabili, facilitando l’accesso ai servizi per la
temporanea custodia dei bambini e per promuovere la partecipazione della
donna al mercato del lavoro.
• Indicatore della situazione economica equivalente - ISEE inferiore o uguale
a 20.000 euro;
• Genitori entrambi occupati o che abbiano sottoscritto un Patto di Servizio
Personalizzato ai sensi del d.lgs. n. 150/2015 e fruiscano di percorsi di
politiche attive del lavoro;
• Genitori residenti in Lombardia di cui almeno uno residente da 5 anni
continuativi
ANCI, Comuni della Lombardia
Azzeramento della quota di retta pagata dalla famiglia per i nidi pubblici o per i
posti in nidi privati convenzionati con il pubblico ad integrazione
dell’abbattimento riconosciuto dai Comuni in base ISEE
Attivazione 1° maggio 2016
Risorse impegnate
Euro 31.937.500
Scadenza 31 luglio 2017
Famiglie beneficiare stimate
13.500
10. Obiettivi
Interlocutori
Azione
Voucher di autonomia per anziani e disabili
Attivazione ottobre 2016 Scadenza luglio 2018
Anziani: consentire a chi è in condizione di vulnerabilità socio economica la possibilità di
permanere al domicilio consolidando/sviluppando i livelli di relazioni sociali e di capacità di
cura di sé e dell’ambiente domestico.
Disabili: Implementare, in persone disabili giovani ed adulte, le competenze e le abilità
finalizzate:
- all’inclusione sociale;
- allo sviluppo dell’autonomia personale;
mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali
Ente capofila dell’Ambito/Ambiti
Voucher pari a 400 euro mensili per max 12 mesi
Risorse impegnate Anziani
Euro 5.157.769
Risorse impegnate Disabili
Euro 5.111.510
2.150Beneficiari stimati
Criterio di
selezione
Criterio di
selezione
ISEE </= Euro 20.000
12. ENTE PUBBLICO
25%
IMPRESA PROFIT
22%
IMPRESA NON
PROFIT
23%
ALTRO
8%
ASSOCIAZIONI
SINDACALI
6%
ASSOCIAZIONI
DATORIALI
9%
ASSOCIAZIONI
7%
Il 47 % degli enti aderenti è costituito da imprese
Aderenti per tipologia
13. Azioni progettuali 300
Beneficiari: 47.022
1885 imprese coinvolte
Contributi da parte delle P.A per l’utilizzo di servizi di cura
e socioeducativi
esempio: Contributi per centri estivi, baby sitter, ecc.
Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese
per attività sperimentali che rispondano alle esigenze
delle/dei lavoratrici/ori e delle famiglie esempio:
sperimentazione di smart working o di telelavoro,
maggiordomo aziendale e maggiordomo di via
Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di
welfare aziendale e interaziendale attraverso le quali
l’impresa offre servizi ai propri dipendenti
Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità
family friendly
esempio: Consulenza per lo sviluppo di piani di flessibilità,
formazione a imprenditori e manager sulle modalità di
organizzazione flessibile del lavoro
Attività sperimentali di conciliazione famiglia lavoro
esempio: creazione di spazi di co-working e adiacente baby
sitting, Servizi di trasporto per parenti disabili o anziani,
accompagnamento dei figli presso attività educative e
sportive,…
.
14. • Sviluppare la comunicazione in materia di conciliazione;
• Sensibilizzazione su contrattazione aziendale e territoriale al fine di usufruire delle nuove
opportunità offerte dalla legge di stabilità 2016.
• Diffondere le best practice realizzate creando anche strumenti con i quali le reti territoriali possano
condividere le esperienze e le informazioni ;
• Erogare risorse per azioni culturali, formative, di comunicazione e per il mantenimento della rete;
• Favorire l’integrazione e la sinergia delle azioni progettuali in tema di conciliazione, anche con
riferimento alla programmazione territoriale e le altre politiche;
• Agevolare e promuovere il coinvolgimento attivo delle parti sociali, sia sindacali che datoriali,
all'interno delle reti e delle alleanze;
• Creazione di un portfolio dei servizi di conciliazione;
• Sperimentazione di smart working, anche nella P.A. ;
Esiti dei primi stati generali della conciliazione e del
welfare aziendale 2016
15. Conciliazione vita-lavoro
in Regione Lombardia
2017 -2018
Contribuire al mantenimento dello status occupazionale, in particolare della donna
Favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro
Potenziare il benessere della comunità e la competitività del sistema economico territoriale
Migliorare il benessere all’interno del nucleo famigliare, con particolare riferimento alla
condivisione dei compiti di cura ed ad un migliore bilanciamento dei tempi della famiglia
con quelli lavorativi
Contribuire alla riduzione dei rischi da malattie croniche (la conciliazione vita lavoro è stata
inserita anche nel Piano di prevenzione Regionale)
Supportare il mantenimento della produttività e della qualità dell’impresa Lombarda
Obiettivi
16. Le novità della programmazione 2017 - 2018
La DGR n. 5969 del 12 dicembre 2016, conferma il modello di governance
articolato in Reti e Alleanze Locali
Revisione delle reti:
le attuali 15 Reti si riorganizzano in 8, in coerenza con la riforma della legge
regionale 23/2015 che istituisce le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) in
luogo delle Aziende Sanitarie Locali
Principali azioni finanziabili
• accompagnamento e supporto per MPMI e reti di imprese per usufruire del regime
di defiscalizzazione, contrattazione di secondo livello, misure flessibili di lavoro
• sostegno alle azioni di time saving a favore di titolari o dipendenti di imprese
commerciali e artigianali (max 3 occupati)
• erogazione di voucher per servizi per l’infanzia, anche nei periodi di chiusura nelle
scuole e nel pre- e post scuola
• assistenza e servizi di mobilità per l’accesso a servizi rivolto a soggetti fragili e figli
minori
17. DGR n. 6300 del 6 marzo 2017 Criteri per il finanziamento di progetti per il
potenziamento dell’offerta di servizi per infanzia e adolescenza a supporto della
conciliazione vita - lavoro
Interventi sostenibili:
• servizi di assistenza e custodia rivolti a minori a supporto del caregiver familiare
• servizi per la gestione del pre - e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica
(grest e oratori estivi, doposcuola, ecc..)
• servizi di supporto per la fruizione di attivita’ nel tempo libero a favore di minori
(es. accompagnamento e fruizione di attività sportive e ludiche, visite a
parchi/musei, ecc…).
Beneficiari:
• enti pubblici locali;
• enti accreditati per la gestione di Unità d’Offerta (UdO) sociali e/o sociosanitarie
• in regolare esercizio;
• organizzazioni del terzo settore iscritte nei registri regionali o nazionali o ad
• analoghi elenchi regionali/nazionali;
• enti riconosciuti dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato
• patti, accordi o intese.
Destinatari
lavoratori e le lavoratrici, occupati alla data della richiesta di fruizione del servizio e
residenti o domiciliati in Regione Lombardia, che abbiano almeno un figlio a carico
fino al compimento dei 16 anni.
Le novità della programmazione 2017 - 2018
18. Le risorse per la programmazione 2017/2018
Regione Lombardia mette a disposizione oltre 6 milioni di euro, di
cui
3,52 milioni di euro di risorse regionali per il finanziamento dei
progetti approvati dalle Reti, le azioni di comunicazione e
valutazioni degli impatti
2,5 milioni di euro per il finanziamento dei progetti per lo sviluppo
di servizi a supporto dell’infanzia e dell’adolescenza (POR - FSE)
Tutti i progetti finanziati dovranno concludersi entro
il 15 gennaio 2019
19. Le tempistiche
entro il 24 marzo 2017: pubblicazione da parte delle ATS delle
Manifestazioni di interesse rivolte alle Alleanze
dal 13 aprile al 3 maggio: presentazione progetti a valere sull’Avviso
POR FSE emanato da Regione Lombardia
31 maggio 2017: presentazione a Regione Lombardia dei Piani
territoriali con i progetti finanziati da parte delle ATS