Il ruolo dei servizi sociali nel REIS (reddito di inclusione sociale)Franco Pesaresi
Il progetto di Reddito di inclusione sociale (REIS) nel contrasto alla povertà. Nelle slide presentate a Roma il 20/9/2016 si affronta il ruolo dei comuni e dei servizi sociali.
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
Le slides illustrano le poche norme nazionali e le diversificate norme regionali sui Puniti unici di accesso. La seconda parte si occupa delle funzioni e dell'organizzazione dei PUA.
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
Storia dei centri unici di accesso (PUA) che avrebbero dovuto accogliere i cittadini che richiedono prestazioni territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali ma che non si sono sviluppati davvero. Esistono solo per singole prestazioni (per esempio ADI) ma sono stati pensati per tutte le prestazioni territoriali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Costruire il futuro dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Itali...Franco Pesaresi
Questa è la seconda versione - marzo 2021- di una precedente proposta del gennaio 2021 di un progetto che punta ad introdurre una sezione dedicata all'assistenza agli anziani non autosufficienti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il ruolo dei servizi sociali nel REIS (reddito di inclusione sociale)Franco Pesaresi
Il progetto di Reddito di inclusione sociale (REIS) nel contrasto alla povertà. Nelle slide presentate a Roma il 20/9/2016 si affronta il ruolo dei comuni e dei servizi sociali.
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
Le slides illustrano le poche norme nazionali e le diversificate norme regionali sui Puniti unici di accesso. La seconda parte si occupa delle funzioni e dell'organizzazione dei PUA.
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
Storia dei centri unici di accesso (PUA) che avrebbero dovuto accogliere i cittadini che richiedono prestazioni territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali ma che non si sono sviluppati davvero. Esistono solo per singole prestazioni (per esempio ADI) ma sono stati pensati per tutte le prestazioni territoriali.
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Costruire il futuro dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Itali...Franco Pesaresi
Questa è la seconda versione - marzo 2021- di una precedente proposta del gennaio 2021 di un progetto che punta ad introdurre una sezione dedicata all'assistenza agli anziani non autosufficienti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Che cosa è, a cosa serve, quali le informazioni necessarie per la sua redazione, come interpretare i dati, chi lo fa. Chi non riuscisse a scaricare questo file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L'articolo di Franco Pesaresi e Marina Simoncelli descrive le funzioni, gli strumenti di valutazione, la composizione delle unità di valutazione multidimensionale nelle diverse regioni italiane.
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveFranco Pesaresi
Come dare stabilità e forza agli Ambiti territoriali sociali delle Marche in questa fase di grave crisi economica che determina una forte crescita dei bisogni sociali ed assistenziali.
Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)Franco Pesaresi
Il ruolo delle istituzioni pubbliche (Ministero, INPS, Regioni, Ambiti sociali e Comuni nella gestione del Reddito di inclusione (REI). Il quadro dei finanziamenti.
Che cosa è, a cosa serve, quali le informazioni necessarie per la sua redazione, come interpretare i dati, chi lo fa. Chi non riuscisse a scaricare questo file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L'articolo di Franco Pesaresi e Marina Simoncelli descrive le funzioni, gli strumenti di valutazione, la composizione delle unità di valutazione multidimensionale nelle diverse regioni italiane.
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveFranco Pesaresi
Come dare stabilità e forza agli Ambiti territoriali sociali delle Marche in questa fase di grave crisi economica che determina una forte crescita dei bisogni sociali ed assistenziali.
Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)Franco Pesaresi
Il ruolo delle istituzioni pubbliche (Ministero, INPS, Regioni, Ambiti sociali e Comuni nella gestione del Reddito di inclusione (REI). Il quadro dei finanziamenti.
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaFranco Pesaresi
L'organizzazione, gli strumenti, il PAI e il case manager nelle modalità di lavoro delle unità di valutazione multidimensionali (UVM) nelle regioni italiane.
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche: l'assistenza informale dei familiari, le badanti, l'assegno di cura, l'ADI, il SAD, le strutture residenziali.
Gli strumenti normativi per regolare il rapporto fra le organizzazioni di volontariato e gli enti pubblici (convenzioni, rendiconti, contratti, regole, ecc.).
Le novità e i problemi da affrontare nell'applicazione della DGR 293/2016 della regione Marche relativa ai tirocini finalizzati all'inclusione sociale.
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
L'articolo descrive l'organizzazione, il costo e gli utenti del servizio di assistenza domiciliare sociale (SAD) erogato dai comuni italiani agli anziani.
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàFranco Pesaresi
Gli strumenti e i livelli di programmazione delle politiche per il contrasto alla povertà, le priorità del piano nazionale di contrasto alla povertà, i piani regionali e zonali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Slide "La programmazione nei servizi di cura" di Renato Scordamaglia presentate nel corso del Laboratorio "L'inclusione sociale degli anziani nella Regione Calabria - Qualificazione dei servizi semiresidenziali e integrazione con l'ADI". Il laboratorio rientra tra le attività della linea PROGETTARE di Capacity SUD, Formez PA.
Per maggiori informazioni sul laboratorio o sulle attività di progetto scrivi a capacitysud_progettare@formez.it o visita www.capacitaistituzionale.formez.it
Informativa del Ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia al Consiglio dei Ministri del 27 Dicembre 2013
Contenuti:
La manovra nel suo complesso: risorse mobilitabili e relative fonti
Misure a sostegno delle imprese: 2,2 miliardi di euro da Fondo Sviluppo e Coesione
Misure a sostegno all’occupazione: 700 milioni da Piano di Azione Coesione
Misure per il contrasto della povertà: 300 milioni di euro dal Piano Azione e Coesione
Misure per lo sviluppo delle economie locali: 3 miliardi di euro dal Piano di Azione e Coesione e dai Fondi strutturali 2007/2013.
Procedure per disponibilità delle risorse da ri-programmare
Slide di Ludovico Albert presentate nel corso del I seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 10 dicembre 2014 a Roma
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015Ingreen;
Intervento del Dottor Francesco Monaco Capo Area Mezzogiorno e Politiche di coesione territoriale
Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI)
Resp.le Dipartimento Fondi europei ed investimenti territoriali
Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (IFEL-ANCI)
Quadro generale sui Fondi strutturali e normativa di riferimento - Valentino ...Sardegna Ricerche
La presentazione di Valentino Acca, relatore del laboratorio dello Sportello PA dal titolo "Quadro generale sui Fondi strutturali e normativa di riferimento".
Il documento costituisce la proposta del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza". Estensori del documento Cristiano Gori e Franco Pesaresi.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
2. La povertà assoluta in Italia (Istat)
Anno % Persone
(Milioni)
2007 3,1%
(1,8 milioni)
2014 6,8%
(4,1 milioni)
2
3. La Strategia EU2020 e
la lotta alla povertà
Uno degli obiettivi centrali della Strategia EU2020 è la lotta alla povertà e
all’esclusione sociale.
Con il Programma Nazionale di riforma (PNR) (attuativo della Strategia "Europa 2020)
l’Italia si è data l’obiettivo di ridurre di 2.200.000 il numero di Persone in povertà
relativa, deprivazione materiale o in famiglie a bassa intensità di lavoro.
Per inciso, erano 14.757.000 nel 2010, nel 2014 sono diventate 17.200.000.
L’Italia è uno dei pochi paesi europei in cui è assente uno strumento di protezione del
reddito a garanzia del raggiungimento di uno standard di vita minimo per tutti i
cittadini.
Esistono schemi di contrasto alla povertà rivolti a specifici segmenti di popolazione: anziani (l’assegno sociale),
persone con disabilità (l’assegno di invalidità civile), famiglie numerose (l’assegno per nuclei con tre figli
minori), social card, sperimentazione del SIA nelle 12 città più grandi, ecc..
3
4. Introduzione di una misura nazionale contro la povertà assoluta, EU 15
PAESE CON LEGGE PAESE SENZA LEGGE
Regno Unito Italia
Svezia Grecia
Germania
Paesi Bassi
Finlandia
Austria
Belgio
Danimarca
Irlanda
Lussemburgo
Francia
Portogallo
Spagna
4
5. Le raccomandazioni dell’Europa all’Italia
• Nel 2013 il Paese è stato sollecitato ad una maggiore efficacia dei trasferimenti
sociali con un attenzione particolare alle famiglie povere con bambini
(Raccomandazione 4).
• Nel 2014 la Raccomandazione in materia di politiche sociali fa esplicito riferimento
alla Sperimentazione del Sostegno per l’inclusione attiva, sollecitando una sua
applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
• Il regolamento per l’utilizzo dei Fondi strutturali 2014‐20 contiene uno specifico
obiettivo tematico in termini di lotta alla povertà a cui destinare almeno il 20% del
Fondo sociale europeo. Per accedere a tali risorse il regolamento richiede
obbligatoriamente alle nazioni l’adozione di una strategia nazionale di lotta alla
povertà.
• La Commissione Europa ha valutato che l’Italia non ha ancora una strategia
nazionale di lotta alla povertà. I programmi operativi sono stati comunque
approvati con l’impegno ad adottare un Piano nazionale di lotta alla povertà entro
il 2016 e comunque previo allargamento delle sperimentazioni del SIA entro il
2015.
5
6. Il piano nazionale di lotta alla povertà
1. Introdotto nel nostro ordinamento: l’ASDI, un sussidio di disoccupazione
di natura non previdenziale, rivolto ai più bisognosi che abbiano esaurito
il sussidio di disoccupazione ordinario (NAspI) senza aver trovato ancora
occupazione. (6 mesi)
2. Sono state predisposte linee guida di intervento per le situazioni di grave
emarginazione adulta e per i senza dimora.
3. Allargamento graduale della Sperimentazione con modifiche del
Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) all’intero territorio nazionale.
4. Fead e Povertà educativa (fondi per progetti del terzo settore e degli
istituti scolastici.
5. Disegno di legge Delega recante norme relative al contrasto della
povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei
servizi sociali.
6
7. il PON Inclusione
• E’ stato deciso di dedicare un Programma operativo nazionale _(PON) a supporto del
Sostegno per l’inclusione attiva (SIA).
• Con il Programma operativo nazionale andrebbe rafforzata la capacità dei servizi
sociali territoriali di prendere in carico i nuclei familiari beneficiari attraverso la
predisposizione di progetti personalizzati alla cui adesione risulta condizionata
l’erogazione del sussidio economico.
• Attraverso il programma andranno potenziati i servizi sociali professionali per la
valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo, i servizi di accompagnamento
e le misure di attivazione rivolte ai beneficiari del sussidio economico.
• Andrebbe rafforzata la capacità di operare in rete con le altre amministrazioni
competenti sul territorio in materia di servizi per l’impiego, tutela della salute e
istruzione, nonché di collaborare con soggetti privati (soprattutto no profit) attivi
nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà.
7
8. I Programmi operativi Regionali (POR)
L’Accordo di partenariato Ministero/regioni prevede la
realizzazione, nell’ambito della programmazione Regionale, di
servizi sociali innovativi e interventi di presa in carico
multidisciplinare a sostegno dei soggetti particolarmente
svantaggiati e dei nuclei familiari multiproblematici, finalizzati al
rafforzamento delle abilità sociali e all’inserimento lavorativo.
Nelle Marche sono previsti 2 POR uno per l’inclusione sociale e
l’altro per l’inserimento lavorativo.
8
9. I FINANZIAMENTI 2016-2019 (in mln di €)
9
Intervento 2016 2017 2018 2019
SIA 750 1.150 +350 1.304 1.304
Carta acquisti 200
ASDI 600 270 170 200
PON inclusione 150 150 150 150
FEAD assistenza
materiale (alimenti)
110 110 110 110
Fondo povertà
educativa
120 120 100 100
TOTALE 1.930 1800+350 1.834 1.864
10. I FINANZIAMENTI 2016
Intervento Finanziamenti
nazionali
Finanziamenti Marche
Estensione SIA 750.000.000 14.700.000
Social card tradizionale 200.000.000
Assegno di disoccupazione
(ASDI
600.000.000
PON inclusione 150.000.000 2.300.000
FEAD Fondo aiuti europei agli
indigenti (alimenti)
110.000.000
Fondo povertà educativa 120.000.000
TOTALE 1.930.000 17.000.000
10
11. 11
Il funzionamento del SIA
1. Un sussidio economico: regole di accesso definite
dal Decreto. Erogato dall’INPS. Tutti ammessi. Da
settembre 2016
2. Progetti di presa in carico: definiti dalle linee
guida. I progetti personalizzati sono finanziati dal
PON e dal POR (servizi di accompagnamento, misure di
attivazione degli assistiti, il personale dell’ATS). Dall’inizio del
2017
12. BANDO PON INCLUSIONE
Le risorse del PON sono assegnate agli Ambiti Sociali
tramite Avvisi non competitivi, definiti dalla Autorità di
Gestione (AdG) in collaborazione con le Amministrazioni
Regionali, per la presentazione di proposte progettuali di
interventi rivolti ai beneficiari del Sostegno per
l’inclusione attiva e al rafforzamento dei servizi loro
dedicati, coerenti con gli indirizzi nazionali.
12
13. Utilizzo e rendicontazione dei fondi europei
Gli Ambiti, in qualità di Beneficiari del PON, hanno l’obbligo di:
• assicurare che le operazioni e le spese dichiarate siano legittime e regolari, che
siano state effettivamente pagate e che siano conformi al diritto applicabile
dell’Unione e nazionale, al Programma operativo;
• garantire il mantenimento di un sistema di contabilità separata o una
codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a
un’operazione ;
• garantire la conservazione della documentazione amministrativa e contabile;
• assicurare l’utilizzo e la costante implementazione del sistema informativo
dell’AdG, SIGMA, per la registrazione e la conservazione delle informazioni e dei
dati contabili, necessari alla gestione finanziaria, alla sorveglianza.
L’erogazione delle risorse agli Ambiti territoriali si baserà sul pagamento di un
anticipo e, successivamente, sul rimborso delle spese rendicontate da parte degli
Ambiti, certificate dall’Autorità di certificazione e ammesse a rimborso dalla
Commissione Europea.
13
15. 15
L’importanza del DDL C. 3594
La presentazione del DDL 3594 è un evento politico di
grande importanza per il welfare italiano.
I suoi contenuti, in generale, sono apprezzabili, pur in
presenza di risorse non adeguate.
Consta di tre parti:
1. La misura nazionale di contrasto della povertà;
2. La razionalizzazione delle prestazioni assistenziali;
3. Il riordino dei servizi sociali.
17. 17
Grandi riforme del welfare sociale
Povertà ed
emarginazione
sociale
Non
autosufficienza
Prima infanzia
Germania (1961, 2003) Austria (1993) Francia (1970, 1975)
Austria (1970-1975) Germania (1995) Spagna (2005, 2008)
Francia (1998, 2006-2008) Francia (1997, 2001, 2007) Germania (2008)
Portogallo (1996) Spagna (2006) Portogallo (2006)
Spagna (1995-2000) Portogallo (1999, 2006)
Italia - Italia - Italia -
Grecia –
Fonte: C. Gori
Grecia - Grecia -
18. 18
IL DISEGNO DI LEGGE DELEGA
Il disegno di legge delega introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà
basata sul principio dell’inclusione attiva. La misura prevede la predisposizione, per
ciascun beneficiario, di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa
che si accompagna all’erogazione di un trasferimento monetario. Grazie alle risorse del
Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale (previsto dalla legge di Stabilità
2016), che deriveranno dagli interventi di razionalizzazione delle prestazioni
assistenziali e previdenziali, questa misura sarà gradualmente estesa.
In questo quadro, il disegno di legge delega ha previsto:
• l’istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di un organismo
nazionale di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali;
• l’attribuzione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali delle competenze
relative al controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, di cui questa
misura di contrasto alla povertà dovrebbe far parte;
• la promozione di accordi territoriali (che vedono protagonisti servizi sociali e altri
enti o organismi competenti) per l’inserimento lavorativo, la salute, l’istruzione e la
formazione;
• il rafforzamento del Sistema informativo dei servizi sociali.
20. 20
La razionalizzazione delle prestazioni
Gli interventi di razionalizzazione riguardano le
prestazioni di natura assistenziale e previdenziale già
sottoposte alla prova dei mezzi (escluse quelle legate
alla disabilità del soggetto beneficiario) e
introducono il principio di “universalismo selettivo”
nell’accesso. I criteri seguiti si baseranno sull’ISEE.
L’obiettivo è quello di superare la frammentarietà
delle misure e degli interventi in linea con i principi
di equità ed efficacia nell’accesso e nell’erogazione
delle prestazioni.
22. 22
Riprende il percorso riformatore
Dopo 16 anni (dalla L. 328/2000) riprende il percorso
riformatore dei servizi sociali che sono deboli e
straordinariamente disomogenei.
Il DDL che restituisce al Ministero un ruolo necessario di
coordinamento, di stimolo e di verifica (ed oggi poco presente
stante anche la normativa vigente) delle politiche sociali per dare
omogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni
Linee guida per le singole tipologie di intervento.
Promozione della gestione associata a livello di ambito;
criteri per individuazione degli ambiti.
23. 23
Verifica LEPS
Necessaria la previsione di attribuire al Ministero le
competenze sulle verifiche e il monitoraggio dei
LEPS.
Non ha significato avere i LEPS se poi non ci sono
organismi preposti alla verifica che essi vengano
rispettati.