Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
Riprogettare il welfare. Socializziamo le buone pratiche, promuoviamo l’innov...paolamarani
Intervento di Paola Marani, responsabile welfare PD Bologna e Consigliere regionale Emilia-Romagna
Lunedì 5 dicembre 2011, Partito Democratico, Bologna
Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
Riprogettare il welfare. Socializziamo le buone pratiche, promuoviamo l’innov...paolamarani
Intervento di Paola Marani, responsabile welfare PD Bologna e Consigliere regionale Emilia-Romagna
Lunedì 5 dicembre 2011, Partito Democratico, Bologna
Il Budget di Salute alla luce del nuovo “Servizio Socio Sanitario Regionale” Raffaele Barone
Convegno Economia e Salute Mentale - Torino 13 Ottobre 2017
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Per contrastare e prevenire gli esiti invalidanti delle malattie, alcuni dei quali possono essere imputati a metodi e protocolli di cura inappropriati (si consideri, in proposito, l'ampia letteratura sulle conseguenze invalidanti dell'istituzionalizzazione protratta), è necessario implementare azioni e strumenti, non solo inerenti alla malattia (“prestazioni di cura”) ma attivare interventi ricostruttivi e di valorizzazione dei contesti ambientali, sociali e relazionali.
Proposte di FORUM DEL TERZO SETTORE - SPI CGIL - FNP CISL – ACLI APS
Legacoop - Confcooperative – Federsolidarietà - AUSER - ANTEAS
Ordine degli assistenti sociali - CISL Medici - UNEBA - Centri di servizio per il volontariato (CSV)
Healthy ageing: una sfida per l’impresa socialeIris Network
Gian-Luigi Bulsei (Università del Piemonte Orientale)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
Il ruolo dei servizi sociali nel REIS (reddito di inclusione sociale)Franco Pesaresi
Il progetto di Reddito di inclusione sociale (REIS) nel contrasto alla povertà. Nelle slide presentate a Roma il 20/9/2016 si affronta il ruolo dei comuni e dei servizi sociali.
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Working4Work | Agricoltura sociale come innovazione socialeEtifor srl
di Francesco Di Iacovo. Presentazione realizzata per l'evento "Agricoltura sociale e inclusione lavorativa" all'interno del progetto Working 4 Work finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto (Misura 16.9.1). Scopri di più su http://bit.ly/etifor-w4w.
Presentazione realizzata per l'evento "Agricoltura sociale e inclusione lavorativa" all'interno del progetto Working 4 Work finanziato da Progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto (Misura 16.9.1). Scopri di più su http://bit.ly/etifor-w4w.
Costruire il futuro dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Itali...Franco Pesaresi
Questa è la seconda versione - marzo 2021- di una precedente proposta del gennaio 2021 di un progetto che punta ad introdurre una sezione dedicata all'assistenza agli anziani non autosufficienti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Budget di Salute alla luce del nuovo “Servizio Socio Sanitario Regionale” Raffaele Barone
Convegno Economia e Salute Mentale - Torino 13 Ottobre 2017
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Per contrastare e prevenire gli esiti invalidanti delle malattie, alcuni dei quali possono essere imputati a metodi e protocolli di cura inappropriati (si consideri, in proposito, l'ampia letteratura sulle conseguenze invalidanti dell'istituzionalizzazione protratta), è necessario implementare azioni e strumenti, non solo inerenti alla malattia (“prestazioni di cura”) ma attivare interventi ricostruttivi e di valorizzazione dei contesti ambientali, sociali e relazionali.
Proposte di FORUM DEL TERZO SETTORE - SPI CGIL - FNP CISL – ACLI APS
Legacoop - Confcooperative – Federsolidarietà - AUSER - ANTEAS
Ordine degli assistenti sociali - CISL Medici - UNEBA - Centri di servizio per il volontariato (CSV)
Healthy ageing: una sfida per l’impresa socialeIris Network
Gian-Luigi Bulsei (Università del Piemonte Orientale)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
Il ruolo dei servizi sociali nel REIS (reddito di inclusione sociale)Franco Pesaresi
Il progetto di Reddito di inclusione sociale (REIS) nel contrasto alla povertà. Nelle slide presentate a Roma il 20/9/2016 si affronta il ruolo dei comuni e dei servizi sociali.
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Working4Work | Agricoltura sociale come innovazione socialeEtifor srl
di Francesco Di Iacovo. Presentazione realizzata per l'evento "Agricoltura sociale e inclusione lavorativa" all'interno del progetto Working 4 Work finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto (Misura 16.9.1). Scopri di più su http://bit.ly/etifor-w4w.
Presentazione realizzata per l'evento "Agricoltura sociale e inclusione lavorativa" all'interno del progetto Working 4 Work finanziato da Progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto (Misura 16.9.1). Scopri di più su http://bit.ly/etifor-w4w.
Costruire il futuro dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Itali...Franco Pesaresi
Questa è la seconda versione - marzo 2021- di una precedente proposta del gennaio 2021 di un progetto che punta ad introdurre una sezione dedicata all'assistenza agli anziani non autosufficienti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
Libro bianco socio sanitario Regione LombardiaUneba
Presentazione del libro bianco sullo sviluppo del sistema socio sanitario in Lombardia 2014 http://www.lombardiasociale.it/2014/07/14/libro-bianco-sullo-sviluppo-del-sistema-socio-sanitario-in-lombardia/
EVENTO: EMPOWERMENT IN GENERE O EMPOWERMENT DI GENERE: ALLENARSI ALL'ECONOMIA AL FEMMINILE
AUTORE: Paolo Favini - Direttore Generale Reddito di Autonomia e Inclusione sociale
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANIFranco Pesaresi
La proposta di riorganizzazione delle cure domiciliari e dell'assistenza domiciliare socioassistenziale dei comuni formulata dal "Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza".
M. Lanzoni slides webinair 10 giugno 2020: Verso il nuovo piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia: stato dell’arte, criticità e sviluppi"
l progetto PICASSO nasce dalla esigenza di dare una risposta innovativa in termini organizzativi e professionali ai bisogni dei pazienti anziani e fragili partendo dalle soluzioni individuate a livello regionale.
Agricoltura sociale per il benessere, l’inclusione e la salute: dove e comeEtifor srl
Autrice intervento: Catie Burlando, Etifor | Valuing Nature
Presentazione realizzata durante il webinar “Forest therapy e Agricoltura Sociale: gestire gli spazi naturali per il nostro benessere” del 24 settembre 2020. Per ulteriori dettagli visita la pagina: https://bit.ly/green4c-2409
1. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
“Ageing at home – Esperienza, idee e
soluzioni”
Il sistema regionale Friuli Venezia Giulia
per la domiciliarità
Annalisa Faggionato
Area di intervento dei servizi sociali e dell’integrazione sociosanitaria
Trieste, 9 dicembre 2011
2. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
I bisogni del territorio
I bisogni che costringono il sistema dei servizi sociali e sociosanitari a riorganizzare la
propria rete
Dinamiche demografiche (progressivo invecchiamento della popolazione,
allungamento della vita media, tendenza a non fare figli e conseguente denatalità,
processi immigratori)
Cambiamenti nelle forme di convivenza (diminuzione dei matrimoni, aumento dei
divorzi e delle separazioni, pluralità delle forme familiari)
Trasformazioni del sistema produttivo (flessibilità con alto rischio di precarietà)
Crisi produttiva e occupazionale
Diminuzione del numero di potenziali caregivers, con conseguenti problemi di
sostenibilità della rete di assistenza informale, soprattutto per quella di tipo
familiare
Incremento atteso nei costi per l’acquisto e la gestione di tecnologie e farmaci
innovativi;
3. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
I problemi e le sfide che ci troviamo ad affrontare
Le sfide:
• perseguire la sostenibilità nel tempo dell’equilibrio tra l’inevitabile
limite del possibile prelievo fiscale e la crescente domanda di servizi
e relativi costi.
• comprendere come meglio affrontare, in una condizione di
sostenibilità e di equilibrio, la sfida del rinnovamento e
dell’innovazione dei servizi.
4. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Gli ospedali hanno ridotto la propria capacità ricettiva (da 8.434 a
5.390 p.l.) a seguito della politica di revisione della rete ospedaliera
(L.R. n. 13/95).
• Il tasso di ospedalizzazione si è ridotto (160 ricoveri su 1000
abitanti).
• I posti letto delle residenze per anziani è aumentato: oltre 10.400
posti letto di cui circa 6.800 per non autosufficienti convenzionati con le
ASS).
• Si è consolidato il ruolo del distretto sanitario pur rimanendo il
consolidamento ancora un obiettivo da perseguire compiutamente.
• Si è rafforzato il ruolo del MMG nell’ambito delle cure domiciliari.
5. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Le leggi regionali negli ultimi anni hanno delineato un modello di
sistema integrato di interventi e servizi sociali rafforzando il ruolo
della gestione associata delle funzioni sociali da parte dei Comuni.
• L’esercizio associato delle funzioni e dei servizi sociali da parte dei
Comuni (Servizi Sociali dei Comuni) nel 2010 ha preso in carico oltre
48.700 persone di cui il 90% con presa in carico complessa.
• Si è consolidato l’approccio operativo che valorizza percorsi di
.
integrazione tra Servizi Sociali Comunali e Distretti sanitari
6. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Si è consolidato il modello operativo: valutazione multidimensionale
e multiprofessionale – definizione del progetto personalizzato –
presa in carico integrata. Punto che rimane ancora un obiettivo da
perseguire compiutamente.
• I Servizi Sociali dei Comuni e i distretti sanitari hanno avuto modo di
sviluppare la propria programmazione sociosanitaria integrata con
l’elaborazione del PAT e del PdZ: documenti che orientano a livello
locale il sistema salute e protezione sociale.
7. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Si sono sviluppati nuovi strumenti di sostegno alla domiciliarità :
Fondo regionale a sostegno dell’autonomia possibile. Nel
2010 oltre 5.700 le persone non autosufficienti con un beneficio
medio di € 5.536 anno.
Fondo per il sostegno a domicilio di persone in situazione di
bisogno assistenziale ad elevatissima gravità. Nel 2010, prese
in carico 334 persone gravissime con un beneficio medio di €
10.479 anno.
Centri diurni per anziani non autosufficienti - introduzione
contributo giornaliero destinato all’abbattimento della retta
giornaliera (posti diurni attivi n. 411).
8. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Sono stati potenziati i servizi a favore delle persone disabili
attraverso:
L’aumento delle risorse a favore degli enti gestori dei servizi
semiresidenziali e residenziali che ospitano oltre 1800 persone
La definizione di progetti realizzati attraverso le Province
finalizzati alla sperimentazione di modelli organizzativi innovativi
degli interventi e dei servizi di rete rivolti alle persone disabili
L’avvio di attività di studio e sviluppo delle fattorie sociali quale
affermazione del welfare comunitario
La teleassistenza una nuova risorsa a sostegno della domiciliarità.
9. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Molti anziani e persone disabili vivono nel proprio domicilio con
impegni dei servizi sociosanitari e soprattutto delle famiglie.
Oltre 34.200 persone oggi ricevono assistenza infermieristica a
domicilio e oltre 11.000 assistenza riabilitativa a domicilio.
Oltre 31.700 accessi di MMG in assistenza domiciliare integrata.
Oltre 7.000 persone usufruiscono del Servizio sociale di assistenza
domiciliare.
Oltre 15.000 badanti sono impegnate nell’assistenza di persone non
autosufficienti.
10. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
• Si sono sviluppate le cure intermedie, anche attraverso il
potenziamento della residenzialità temporanea presso le Residenze
Sanitarie Assistenziali (RSA). Oggi si contano 792 p.l. di RSA. Nel
2009 sono state accolte 9.836 persone con una permanenza media di
24,2 giorni.
• Più recentemente (2010) si è introdotto l’abbattimento della retta nei
centri diurni convenzionati ( € 2.000.000,00) e un aumento della
quota di abbattimento retta nelle strutture per non autosufficienti
convenzionate (n. 84) legato al reddito della persona (su € 45.000.000
di abbattimento retta, circa 8.500.000 sono riconosciuti secondo criteri
di reddito).
11. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
Innovazione nell’ambito della domiciliarità
•Art. 3, LR n. 1/2005
L’abitare possibile quale nuova forma di domiciliarità alternativa alle
strutture residenziali per l’accoglimento di anziani parzialmente o
totalmente non autosufficienti.
•Art. 22, LR n. 26/2005
Disciplina generale in materia di innovazione, ricerca scientifica e
sviluppo tecnologico
12. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Sperimentazione Abitare possibile
La sperimentazione Abitare Possibile (strategia di domiciliarità avanzata)
ha coinvolto 10 Comuni del territorio regionale e si è concentrata nella
realizzazione di contesti abitativi in grado di sostenere l’integrazione
sociale delle persone anziane con il territorio e il contesto di riferimento
Tra gli obiettivi della sperimentazione si evidenzia la volontà di
sperimentare modelli gestionali ed organizzativi per le soluzioni
abitative e/o per servizi diurni in grado di coinvolgere in modo integrato i
servizi sociali dei comuni, i servizi sanitari e socio-sanitari e a promuovere
la partecipazione attiva delle famiglie, del privato sociale e delle imprese di
un territorio
13. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Legge regionale n. 26 /2005 “ Disciplina generale in materia
di innovazione, ricerca scientifica e sviluppo tecnologico”
La L.R. n. 26 del 10/11/2005 “Disciplina generale in materia di innovazione,
ricerca scientifica e sviluppo tecnologico” art. 22 (Interventi a favore
dell'innovazione nel settore del welfare) finanzia progetti di innovazione e ricerca
riguardanti:
• processi e modalità di erogazione dei servizi;
• introduzione di tecnologie innovative qualora di interesse generale;
• trasferimento delle conoscenze e delle competenze nel sistema sanitario e
sociale in cui trovino attuazione i principi ispiratori della politica regionale in tema
di innovazione, nel caso specifico il principio di sussidiarietà orizzontale volto al
perseguimento di un'efficace logica sistemica atta a favorire la collaborazione tra
i diversi soggetti interessati al trasferimento di conoscenze e competenze
innovative, l'uso sinergico delle risorse, la valorizzazione del potenziale di
ricerca e sviluppo diffuso in regione, il perseguimento di obiettivi di
complementarietà e di specializzazione.
14. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Elementi di cambiamento nell’assistenza in FVG negli ultimi
anni
In via prioritaria (2008 e 2009) la Regione ha finanziato progetti che
prevedono azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone
non autosufficienti attraverso:
•attività di sviluppo di comunità (Presto a casa; Condominio solidale);
•l’utilizzo di tecnologie per la domiciliarità (LADI : “Laboratorio regionale
in tema di accessibilità, domotica e innovazione”);
•l’impiego di modelli gestionali dei servizi (Fondazione di
partecipazione).
15. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
REDES – Rete regionale disabilità estreme
Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
attraverso le risorse del Fondo Non Autosufficienze anno 2010
Durata : 18 mesi
Costo complessivo del progetto: € 1.602.925,73
Co-finanziamento regionale: € 320.585,15
16. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
REDES – Rete regionale disabilità estreme
La proposta progettuale si fonda sul riconoscimento del valore e del diritto
di tutte le persone, anche nel momento in cui presentano una condizione
di disabilità, di continuare a vivere nella propria casa e partecipare
attivamente alla vita della comunità, sostenute da una Rete di servizi in
grado di garantire una presa in carico integrata adeguata ai loro specifici
bisogni.
Obiettivo generale:
Contribuire al miglioramento della presa in carico domiciliare delle
persone in condizione di “disabilità estrema”
17. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Impegni attuali e per il prossimo futuro (PSSR 2010 – 2012)
Scelta strategica del PSSR
Nel confermare gli obblighi di attività previsti dalle pianificazioni e/o
indirizzi vigenti il PSSR 2010-2012 pone la lente di ingrandimento sulla
presa in carico integrata delle persone con malattie croniche e con
disabilità.
18. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Impegni attuali e per il prossimo futuro (PSSR 2010 – 2012)
Azioni previste dal PSSR 2010 – 2012 orientate a
migliorare/potenziare/implementare/completare:
•Il sistema di accesso ai servizi (funzione di informazione, orientamento
e accompagnamento ai servizi)
•L’adozione di nuovi sistemi di valutazione del funzionamento della
persona con malattie croniche con disabilità
•Il progetto personalizzato e il fascicolo elettronico personale
•La presa in carico integrata e definizione delle responsabilità
•Il raccordo dei percorsi di valutazione e presa in carico delle persone
con disabilità con i percorsi di accertamento delle condizioni di invalidità
civile, sordità, cecità, handicap e disabile ai fini dell’inserimento lavorativo
19. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Impegni attuali e per il prossimo futuro (PSSR 2010 – 2012)
•Un catalogo dei servizi sociosanitari con standard e costi, individuando
i livelli essenziali che la Regione intende garantire
•Nuovi meccanismi di accreditamento dei servizi
•Un fondo regionale per la non autosufficienza che permetta la
ricomposizione delle risorse pubbliche regionali destinate a
finanziamento, oggi frammentate per le molteplici categorie di disabilità,
rendendole disponibili in modo unitario e coerente, l’ottimizzazione delle
stesse e il recupero di efficienza nel sistema
•La revisione e potenziamento del sistema regionale informativo
sociosanitario e sociale riconducendo informazioni oggi frammentarie e
non sistematiche in un unico punto di raccolta.
20. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Impegni attuali e per il prossimo futuro
Nel 2012 è prevista la ripresa della predisposizione del Piano di Zona
Nell’ottica di una programmazione locali integrata in materia
sociosanitaria la Regione provvederà a attribuire alle ASS e ai Servizi
Sociali dei Comuni molti degli obiettivi definiti dal PSSR.
21. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Quali ulteriori percorsi per il futuro?
L’attuale quadro finanziario generale, che richiede pesanti azioni di
contenimento, e l’andamento socio demografico che ci prospetta un
incremento di domanda assistenziale, ci spingono verso una
revisione:
•degli attuali assetti organizzativi di erogazione dei servizi sanitari
e sociali per mezzo della quale si ritiene possibile un significativo
recupero di risorse da reinvestire in settori strategici dell’assistenza;
•degli attuali modelli di finanziamento per la non autosufficienza
anche esplorando la possibilità, come già avviene in altri paesi, che
accanto all’intervento pubblico si possano affiancare forme di
assicurazione sociale quale riconoscimento del rischio sociale della
non autosufficienza.
22. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Quali percorsi possibili?
E’ necessario:
Considerare la famiglia quale nucleo primario intorno al quale si
addensano la vita sociale, i legami di solidarietà. Famiglia come nucleo
primario di qualunque Welfare, in grado di tutelare i deboli e di scambiare
protezione e cura.
Adottare un approccio trasversale che interessa molti settori
dell’amministrazione pubblica (sanità, sociale, lavoro, casa, trasporti,
formazione, ecc.);
Porre maggiore attenzione alle condizioni favorenti l’invecchiamento
attivo e in buona salute. L’anziano è risorsa all’interno delle nostre
comunità.
23. DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI
Quali percorsi possibili?
Sostenere lo sviluppo di comunità solidali: una rete fatta di persone,
famiglie, piccole comunità, associazioni, imprese profittevoli e non,
volontariato, cooperative che alimenta il senso di responsabilità civile, la
fiducia e la solidarietà reciproca.
Sostenere lo sviluppo di comunità accessibili: case, edifici pubblici,
servizi, trasporti, …
Investire in tecnologie di supporto all’autonomia e alla vita.
Innovare il tradizionale sistema dei servizi socio-sanitari in un’ottica di
appropriatezza e di sostenibilità e in un contesto di sviluppo di nuove
economie.