Libere di votare. La Resistenza delle donne e le lotte per il suffragioDaniel Degli Esposti
La presentazione racconta le lotte che le donne emiliane e modenesi hanno messo in atto fra la Resistenza e l'immediato dopoguerra. La conquista del voto rappresenta il culmine di un processo che porta alla progressiva affermazione del genere femminile.
"Ritrarre il tempo", classe II D, Liceo Artistico Statale F. Casorati, Novaraofficinadellostorico
Elaborato della classe II B, anno scolastico 2009-10, prof. Grazia Simeone, docente di Figura disegnata; Liceo artistico statale “Felice Casorati” di Novara;
percorso tematico: “Patrimoni femminili al servizio della comunità nel secolo XIX: le biografie di Rosa Susani Carpi e Faustina Foglieni”
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alcuni studenti della classe 4° A del Liceo classico Marie Curie con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Libere di votare. La Resistenza delle donne e le lotte per il suffragioDaniel Degli Esposti
La presentazione racconta le lotte che le donne emiliane e modenesi hanno messo in atto fra la Resistenza e l'immediato dopoguerra. La conquista del voto rappresenta il culmine di un processo che porta alla progressiva affermazione del genere femminile.
"Ritrarre il tempo", classe II D, Liceo Artistico Statale F. Casorati, Novaraofficinadellostorico
Elaborato della classe II B, anno scolastico 2009-10, prof. Grazia Simeone, docente di Figura disegnata; Liceo artistico statale “Felice Casorati” di Novara;
percorso tematico: “Patrimoni femminili al servizio della comunità nel secolo XIX: le biografie di Rosa Susani Carpi e Faustina Foglieni”
https://www.lamemoriadellavoro.it/
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 da alcuni studenti della classe 4° A del Liceo classico Marie Curie con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Memoriale dei 4 alpini fusilâts_Istituto Stringher_Udine_elio varuttiElio Varutti
Memorial of 4 soldiers shot at Cercivento in 1916. Tourist route memory. Project Stringher Institute of Udine, co-funded by the Foundation CRUP / Memoriale dei 4 alpini fucilati a Cercivento nel 1916. Itinerario turistico della memoria. Progetto dell'Istituto Stringher di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine, Anno scolastico 2014-2015. Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe: • 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.
Stefania Omboni Etzerodt (1839-1917), educatrice, figura del movimento per l’emancipazione femminile, poeta dell’azione, ha operato nella Padova a cavallo dei due secoli. Il suo obiettivo era migliorare la società partendo dai bambini più poveri e derelitti, senza sottrarli alla famiglia. Una concreta utopia. Poesia dell’azione. Ha condiviso il suo impegno filantropico con il marito Giovanni Omboni, insigne geologo.
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Giornata della Memoria 27 gennaio 2015, visione dello spettacolo teatrale "Come sorelle" al teatro Sociale di Como.
Alunni e docenti della scuola secondaria Prandoni di Torno.
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Memoriale dei 4 alpini fusilâts_Istituto Stringher_Udine_elio varuttiElio Varutti
Memorial of 4 soldiers shot at Cercivento in 1916. Tourist route memory. Project Stringher Institute of Udine, co-funded by the Foundation CRUP / Memoriale dei 4 alpini fucilati a Cercivento nel 1916. Itinerario turistico della memoria. Progetto dell'Istituto Stringher di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine, Anno scolastico 2014-2015. Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe: • 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.
Stefania Omboni Etzerodt (1839-1917), educatrice, figura del movimento per l’emancipazione femminile, poeta dell’azione, ha operato nella Padova a cavallo dei due secoli. Il suo obiettivo era migliorare la società partendo dai bambini più poveri e derelitti, senza sottrarli alla famiglia. Una concreta utopia. Poesia dell’azione. Ha condiviso il suo impegno filantropico con il marito Giovanni Omboni, insigne geologo.
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Giornata della Memoria 27 gennaio 2015, visione dello spettacolo teatrale "Come sorelle" al teatro Sociale di Como.
Alunni e docenti della scuola secondaria Prandoni di Torno.
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
MARIO LODI: La testimonianza di un MaestroGiorgio Spano
Conferenza di Mario Lodi
Treviglio - 18 marzo 2007
“Il maestro Mario Lodi non solo ha conosciuto personalmente don Lorenzo Milani, ma ha collaborato con lui nel portare avanti un modo innovativo di fare scuola”
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
Presentazione realizzata dagli alunni della scuola \"Bartolena\" di Livorno sulla vita di don Roberto Angeli, prete nella resistenza internato nel campo di concentramento di Dachau
Ero diverso: ufficiale ed ebreo (di Silvio Ortona)INSMLI
"Ero diverso: ufficiale ed ebreo", di Silvio Ortona; tratto dal volume "Voci della Resistenza ebraica italiana", a cura di Alessandra Chiappano.
Si ringrazia la casa editrice Le Château per aver consentito la pubblicazione.
L’autore di questo dipinto è il nostro Carlo Levi.
Il titolo dell’opera è “GIULIA LA SANTARCANGELESE” ed è stato dipinto nel 1935; è grande 47 x 37,50 centimetri e si tratta di un acrilico su tela.
Quest’opera è il ritratto di una donna un po’ anziana, con il viso pieno di rughe e il naso aquilino e grande. Gli occhi sono incavati, neri e stanchi ma anche molto tristi; sembra un po’ depressa e sicuramente le è successo qualcosa di grave.
Ha capelli neri raccolti con un grande fazzoletto bianco non proprio pulito e i capelli sono neri e disordinati.
Il suo collo è abbastanza robusto e corto.
Indossia una camicia di colore celeste chiaro come il cielo.
Io so che Carlo Levi conosce questa donna ad Aliano, lei è come una specie di strega ma non è cattiva e per questo può fare la domestica a casa di Carlo Levi.
Levi dipinge questo quadro con grandi pennelli e molti colori diversi.
Secondo me questa donna ritratta da Levi è povera, stanca e anche triste come i colori che usa per dipingerla.
1. GEMELLAGGIO
PROGETTO “ARTE SENZA FRONTIERE”
Anno Scolastico 2014/15
Scuola primaria “San Francesco d’Assisi”
Altamura (Bari) – ITALIA
Colegio Público "Gloria Fuertes"
Montequinto-Dos Hermanas (Sevilla) - SPAGNA
CARLO LEVI INCONTRA MURILLO
PRIMO CAPITOLO
AUTORI: ALBERTO, CHRISTIAN, MARIATERESA, GIOVANNI e ADAM 4º D
Mi chiamo Carlo Levi e sono nato a Torino il 29 novembre 1902 da una
famiglia di origine ebraica.
Che mese triste novembre, mi sarebbe tanto piaciuto essere nato a maggio,
il mese delle rose colorate!
Torniamo a noi, alla fine del liceo, anche se mi piaceva tantissimo dipingere,
mi sono iscritto alla facoltà di medicina e ho cominciato a interessarmi anche
di politica perché avevo voglia di aiutare le persone e il mio Stato a
cambiare le cose.
Grazie a mio zio Claudio Treves, onorevole del partito socialista, ho
conosciuto Pietro Gobetti e siamo diventati amici per la pelle.
Mi sono laureato in medicina nel 1923, però non ho mai fatto il medico
perché, come vi ho detto, avevo una grandissima passione per la pittura, la
scrittura e la politica.
Dopo la laurea ho trascorso dei brevi periodi nella splendida città di Parigi e
spesso ho fatto un sonnellino sotto la Torre Eiffel.
2. Lì ho fatto anche amicizia con Carlo Rosselli, Gaetano Salvemini ed Emilio
Lussu e con loro ho formato il gruppo “Giustizia e libertà”. Quando ci
incontravamo discutevamo molto e ognuno di noi esprimeva le proprie idee
contro il fascismo.
Dopo essere tornato a Torino ed essere stato identificato come oppositore
dal regime fascista, sono stato incarcerato. Per me questo è stato un
periodo molto duro perché non potevo essere libero di fare tutto quello che
desideravo.
Nel 1935 mi hanno condannato e sono stato mandato al confino in Lucania
(che è un altro nome della Basilicata), prima a Grassano e poi ad Aliano, un
piccolo paese collinare con molta vegetazione intorno.
Sono rimasto in Basilicata per un anno. Ho visto con i miei occhi le cattive
condizioni in cui vivevano le persone nei Sassi, sono entrato nelle grotte
scavate nel tufo che erano le loro case e ho visto che dormivano anche con
gli animali nelle stanze da letto!
Mi sono impegnato tanto per cercare di capirli e di aiutarli come meglio
potevo; ed è stato allora che ho cominciato a dare dei consigli alle persone
sulle medicine da prendere quando avevano qualche malattia e siccome
loro guarivano hanno cominciato a fidarsi di me.
Nel 1936 il regime mi ha concesso l’amnistia cioè il perdono e ha cancellato
i miei reati; lascio l’Italia e mi trasferisco in Francia e qui scrivo tanti libri
sull’importanza della libertà e sul rispetto dei diritti di tutti gli uomini.
Nel 1941 decido di tornare in Italia e di andare a vivere a Firenze e siccome
non riesco a dimenticare l’esperienza vissuta in Basilicata, scrivo il libro
“Cristo si è fermato a Eboli”.
Secondo me è un libro che incanta perché ti descrive i luoghi e le persone e
tu capisci bene come si viveva a quell’epoca al Sud.
Nel frattempo finisce la Seconda Guerra Mondiale e io vado a lavorare come
giornalista e scrivo tanti articoli ma anche tanti libri sulla “questione
meridionale” e nel 1963 decido di candidarmi per il Partito Comunista e per
ben due volte risulterò eletto come senatore della Repubblica Italiana.
Una volta anziano divento anche un po’ cieco e muoio a Roma nel 1975.
Mi sentivo così legato alle persone del Sud e provavo per loro tanto affetto
che chiedo di essere sepolto nel cimitero di Aliano.
La notte prima della mia morte però, mentre ero in ospedale, un mio
amico mi raccontò di un certo Murillo, un pittore spagnolo divenuto
molto famoso per le sue opere di arte sacra esposte al Museo di Belle