Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Memoriale dei 4 alpini fusilâts_Istituto Stringher_Udine_elio varuttiElio Varutti
Memorial of 4 soldiers shot at Cercivento in 1916. Tourist route memory. Project Stringher Institute of Udine, co-funded by the Foundation CRUP / Memoriale dei 4 alpini fucilati a Cercivento nel 1916. Itinerario turistico della memoria. Progetto dell'Istituto Stringher di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine, Anno scolastico 2014-2015. Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe: • 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.
The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Elio varutti, la resistenza in italia, guerra civile e rinascita moraleElio Varutti
Corso su «LA STORIA DELLA DEPORTAZIONE» Università della Terza Età “P. Naliato” e ANED di Udine, 9 marzo 2022, ore 17. Prof. Elio Varutti, docente alla UTE di Sociologia del Ricordo. Esodo giuliano dalmata
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Memoriale dei 4 alpini fusilâts_Istituto Stringher_Udine_elio varuttiElio Varutti
Memorial of 4 soldiers shot at Cercivento in 1916. Tourist route memory. Project Stringher Institute of Udine, co-funded by the Foundation CRUP / Memoriale dei 4 alpini fucilati a Cercivento nel 1916. Itinerario turistico della memoria. Progetto dell'Istituto Stringher di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine, Anno scolastico 2014-2015. Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe: • 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.
The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Elio varutti, la resistenza in italia, guerra civile e rinascita moraleElio Varutti
Corso su «LA STORIA DELLA DEPORTAZIONE» Università della Terza Età “P. Naliato” e ANED di Udine, 9 marzo 2022, ore 17. Prof. Elio Varutti, docente alla UTE di Sociologia del Ricordo. Esodo giuliano dalmata
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Don Janni Sabucco, vessato dai titini, esule da Fiume a Pisa, 1948Elio Varutti
The works and days of Monsignor Janni Sabucco in Fiume from 1939 to 1948 in the parish of the Most Holy Redeemer, with Don Luigi Polano. Arrested and tortured by the OZNA, to the point of ruining his sight, Don Sabucco is in exile in Pisa, with Monsignor Ugo Camozzo, the last Italian bishop of Fiume. His pastoral activity comes to light thanks to the documents kept by his relatives in Friuli, Canada and data from the authority of the Archdiocese of Pisa. The project is by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, to which the ANVGD of Arezzo and that of Tuscany have collaborated.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Il villaggio giuliano di S. Giorgio di Nogaro (Ud), 1950Elio Varutti
The history of the Julian village of San Giorgio di Nogaro, in the province of Udine, Friuli Venezia Giulia. A book of memories, a public meeting with various institutions and the ANVGD of Udine, 2.8.2020.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
È il 23 settembre 1935 quando l’educatore Oreste Morelli condusse la compagnia a lui affidata, 36 ragazzi, per una gita verso la zona agricola che si trova a est dell’istituto, a Segrate, ricca di verde e di laghetti artificiali.
Oreste Morelli non gode fama di buon educatore: figlio del noto Giovanni Achille Morelli (esponente di spicco dell’Opera nazionale Balilla ) entrò trentottenne, nel giugno del 1932, nell’Orfanotrofio grazie alle buone garanzie poste dal padre, amico del direttore Vanzelli. Nei primi anni da istitutore fu più volte ripreso per inadempienze e distrazioni e più di una volta le note di demerito vengono opportunamente “alleggerite” o addirittura annullate.
La mattina del 23 settembre 1935 Morelli era però sereno. Mentre alcuni ragazzi giocano, mangiano e si rilassano, 4 di loro si allontanano per fare un bagno nel lago Redecesio e due di loro purtroppo annegano. La vicende ebbe un’eco notevole sulla stampa dell’epoca e il Morelli venne messo immediatamente sotto accusa
Le indagini sui fatti portarono tra l’altro alla luce un episodio che coinvolse lo stesso Morelli: nel giugno 1934 l’orfano Antonio Campus avrebbe corso il rischio di annegare nello stesso punto del Redecesio..
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
Nel periodo tra l’ultimo decennio del XIX secolo e il primo del XX, molti degli orfani che frequentavano le botteghe artigiane cittadine per imparare un lavoro, vennero in contatto con le idee socialiste e anarchiche che circolavano tra gli operai. Alcuni ragazzi ne furono affascinati e si procurarono scritti e opuscoli che inneggiavano soprattutto a figure di anarchici, in ragione forse di constatazioni più immediate, secondo le quali “l'anarchismo non deriva da riflessioni astratte di qualche intellettuale o filosofo, ma dalla lotta diretta dei lavoratori contro il capitalismo, dalla ribellione degli oppressi contro i loro oppressori, dai bisogni e dalle necessità di questi uomini e dalle loro aspirazioni di libertà ed eguaglianza” come ebbe a dire l’anarchico e pedagogista francese Sébastien Faure. E il Partito Operaio Italiano, di impronta socialista, d’altronde, era stato fondato a Milano una decina di anni prima, nel 1882.
Purtroppo per i ragazzi affascinati da idee socialiste e anarchiche, queste rappresentavano per l’istituto un insormontabile motivo di espulsione a causa della pericolosità sociale che vi si intravvedeva. Molti orfani vennero allontanati dal collegio e le loro azioni controllate anche dopo l’espulsione.
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Don Janni Sabucco, vessato dai titini, esule da Fiume a Pisa, 1948Elio Varutti
The works and days of Monsignor Janni Sabucco in Fiume from 1939 to 1948 in the parish of the Most Holy Redeemer, with Don Luigi Polano. Arrested and tortured by the OZNA, to the point of ruining his sight, Don Sabucco is in exile in Pisa, with Monsignor Ugo Camozzo, the last Italian bishop of Fiume. His pastoral activity comes to light thanks to the documents kept by his relatives in Friuli, Canada and data from the authority of the Archdiocese of Pisa. The project is by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, to which the ANVGD of Arezzo and that of Tuscany have collaborated.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Il villaggio giuliano di S. Giorgio di Nogaro (Ud), 1950Elio Varutti
The history of the Julian village of San Giorgio di Nogaro, in the province of Udine, Friuli Venezia Giulia. A book of memories, a public meeting with various institutions and the ANVGD of Udine, 2.8.2020.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
È il 23 settembre 1935 quando l’educatore Oreste Morelli condusse la compagnia a lui affidata, 36 ragazzi, per una gita verso la zona agricola che si trova a est dell’istituto, a Segrate, ricca di verde e di laghetti artificiali.
Oreste Morelli non gode fama di buon educatore: figlio del noto Giovanni Achille Morelli (esponente di spicco dell’Opera nazionale Balilla ) entrò trentottenne, nel giugno del 1932, nell’Orfanotrofio grazie alle buone garanzie poste dal padre, amico del direttore Vanzelli. Nei primi anni da istitutore fu più volte ripreso per inadempienze e distrazioni e più di una volta le note di demerito vengono opportunamente “alleggerite” o addirittura annullate.
La mattina del 23 settembre 1935 Morelli era però sereno. Mentre alcuni ragazzi giocano, mangiano e si rilassano, 4 di loro si allontanano per fare un bagno nel lago Redecesio e due di loro purtroppo annegano. La vicende ebbe un’eco notevole sulla stampa dell’epoca e il Morelli venne messo immediatamente sotto accusa
Le indagini sui fatti portarono tra l’altro alla luce un episodio che coinvolse lo stesso Morelli: nel giugno 1934 l’orfano Antonio Campus avrebbe corso il rischio di annegare nello stesso punto del Redecesio..
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
Nel periodo tra l’ultimo decennio del XIX secolo e il primo del XX, molti degli orfani che frequentavano le botteghe artigiane cittadine per imparare un lavoro, vennero in contatto con le idee socialiste e anarchiche che circolavano tra gli operai. Alcuni ragazzi ne furono affascinati e si procurarono scritti e opuscoli che inneggiavano soprattutto a figure di anarchici, in ragione forse di constatazioni più immediate, secondo le quali “l'anarchismo non deriva da riflessioni astratte di qualche intellettuale o filosofo, ma dalla lotta diretta dei lavoratori contro il capitalismo, dalla ribellione degli oppressi contro i loro oppressori, dai bisogni e dalle necessità di questi uomini e dalle loro aspirazioni di libertà ed eguaglianza” come ebbe a dire l’anarchico e pedagogista francese Sébastien Faure. E il Partito Operaio Italiano, di impronta socialista, d’altronde, era stato fondato a Milano una decina di anni prima, nel 1882.
Purtroppo per i ragazzi affascinati da idee socialiste e anarchiche, queste rappresentavano per l’istituto un insormontabile motivo di espulsione a causa della pericolosità sociale che vi si intravvedeva. Molti orfani vennero allontanati dal collegio e le loro azioni controllate anche dopo l’espulsione.
Presentazione dei risultati della ricerca, effettuata dall’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser), sui registri matricola del carcere veneziano di S.M. Maggiore durante il periodo dell’occupazione tedesca (1943-1945) nell’ambito di un progetto iniziato in occasione dell’edizione 2010 del Giorno della Memoria. La presentazione è avvenuta il 26 gennaio 2012 presso la sala Montefiore della Comunità Ebraica di Venezia con la presenza di Amos Luzzatto (Presidente della Comunità Ebraica di Venezia), Roberto Turetta (Presidente del Consiglio Comunale di Venezia), Domenico Cuttaia (Prefetto di Venezia), Fulvio Della Rocca (Questore di Venezia), Marco Borghi (Direttore Iveser), Giulio Bobbo (ricercatore Iveser).
Presentazione realizzata dagli alunni della scuola \"Bartolena\" di Livorno sulla figura di don Roberto Angeli, prete nella resistenza, e sulla realtà dei campi di sterminio nazisti
Miti del fascismo e del nazismo. Istituto Stringher Udine. elio varuttiElio Varutti
Miti e simboli del fascismo e del nazionalsocialismo. Laboratorio di Storia, Istituto Stringher, Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli.
Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Le avanguardie storiche, istituto stringher, udine, elio varuttiElio Varutti
LE AVANGUARDIE STORICHE Inizio '900 - I Guerra Mondiale, tra Storia e Storia dell’Arte. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Turistico, 5^ A Alberghiero, 5^ C Turistico, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Grande guerra e autori soldato. Istituto Stringher UdineElio Varutti
It shows the relationship between the First World War and the authors soldier, as Emilio Lussu. / Si presenta il rapporto tra la Prima guerra mondiale e gli autori soldato, come Emilio Lussu. Attività didattica del Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia" dell'Istituto "B. Stringher" di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Informatiche par furlan_prof elio varutti_isis stringher_udinElio Varutti
This is a lesson in computer science in the Friulian and the Italian language. The event is in the new edition of the Basic course to the PC, for people over 65, who as a tutor of students' Commercial address of Stringher - Udine, supervision computer prof. Carlo Vendraminetto and organization of professors Giovanni Cucci and Andrea Fabris. Over 2013-2014 there is the implication Auser Friuli Venezia Giulia and Udine, in addition to the already proven relationship with the District of Digital Technologies of Tavagnacco (Udine). Among the collaborators is the Elvira Fusco, a professor of Word processing.
Economie dal lavôr. Emigrâ in Australie, D. Tosoratti, E. Varutti - Labour Ec...Elio Varutti
Labor Economics. Emigrating to Australia. Interview bilingual (Italian and Friulian) of a student of the Institute Stringher of Udine, Friuli, North East Italy.
Economia del lavoro. Emigrare in Australia. Intervista bilingue (italiano e friulano) di una studentessa dell'Istituto Stringher di Udine, Friuli Venezia Giulia, Nord Est Italia.
28.09.2013 - Festa per i 25 anni di fondazione della sezione scolastica Associazione Friulana Donatori Sangue dell'Istituto Statale d'Istruzione Superiore "B. Stringher" di Udine / Celebration for the 25th anniversary of the founding of the school section Friuli Blood Donors Association, State Institute of Higher Education "B. Stringher" in Udine
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45
1. PALAZZO MORPURGO, Via Savorgnana - UDINE
25 GENNAIO 2019, ORE 17 - Professor Elio Varutti
Ebrei di Fiume in transito a
Udine per Auschwitz 1944-’45
Giorno della memoria 2019
Fiume, 29.11.1943
Sergio De Simone
fra le cugine Andra
e Tatiana Bucci. Il
21 marzo 1944
sono arrestati, poi
col trasporto T25
arrivano ad
Auschwitz il 29.3.44
2. 275 ebrei fiumani deportati dai nazisti nei lager
Quanti sono gli ebrei di Fiume confinati verso i lager? Da Fiume vennero deportati dai
tedeschi 258 ebrei, secondo quanto ha scritto August Walzl nel 1987. Dai lager
ritornarono vivi in 22. Fiume, nel 1931, contava 53.896 abitanti. Gli ebrei nel 1903 erano
oltre 2.600. I dati di Walzl, secondo Roberto Curci (2015), vanno aggiornati così: gli
ebrei residenti nel 1940, secondo la prefettura, erano 1.105. Quelli rastrellati e deportati
dai tedeschi ammontano a 243 persone, delle quali solo 19 sopravvissero (p. 120). Si
aggiunga che il monumento inaugurato a Fiume, nel Cimitero di Cosala, il 17 giugno
1981, è dedicato ai 275 deportati. Allora, siamo sull’ordine di 275 ebrei fiumani uccisi nei
lager. Il totale delle vittime dell’Olocausto a Fiume e Abbazia ammonta a 336 persone,
ossia circa il 15% dei residenti, come ha scritto Federico Falk, nel 2016.
BirkenauDormitori a Birkenau
3. Lo scalo di Via Buttrio da dove passano i treni con i 1.200 ebrei dal
Campo di Concentramento di San Sabba – Trieste a quello di
sterminio di Auschwitz, nel Terzo Reich (oggi Polonia). Foto Varutti
4. Pinzano, settembre1943 – Donne e bambine friulane aiutano a raccogliere i biglietti
dei deportati per le famiglie e per dare un po’ di acqua e cibo. Fotografia Istituto
provinciale per la storia del movimento di liberazione di Pordenone
6. Lo scolaro ebreo
Czelch è il primo
seduto a sinistra.
Dal libro "Qualsiasi
sacrificio! Da Fiume
ramingo per l’Italia”
Genova, s.e., 2014 di
Rodolfo Decleva.
La Terza Elementare
"Daniele Manin".
Seduto sulla panca a
destra, con il fiocco, è
Rodolfo.
Nel 1938 con le Leggi
razziali contro gli
ebrei, il compagno di
classe Czelch sparì
dal suo banco per
una residenza
segreta.
Elaborazione della
fotografia di Sebastiano Pio
Zucchiatti
Nessun commento della Signorina Maestra in osservanza
alle disposizioni superiori, malgrado che a Fiume da sempre ci
fosse stata una numerosa colonia di ebrei con la quale si
conviveva a prescindere dai sentimenti religiosi.
7. Fiume, la
scuola
elementare
«Daniele
Manin»
L’Italia fascista, con la Germania e alleati, invade la
Jugoslavia il 6 aprile 1941. Nelle zone di occupazione
italiana e in altre parti vengono relegati nei campi di
concentramento gli allogeni, come vengono chiamati gli
sloveni o i croati dissidenti o ribelli. Ci sono anche 2.180
ebrei che si salveranno dalla deportazione.
10. Li hanno fatti salire sui carri bestiame. Io frequentavo l’Oratorio della Chiesa di Piazza
San Nicolò e lì vicino passa la ferrovia, per giorni vedevo passare questi convogli e dai
piccoli finestrini con sbarre e filo di ferro spinato si vedevano la facce di quella povera
gente, ero un muleto ma son rimasto molto impresionado e impietosido, xe stada una
bruta storia. 27.1.2018 - Antonio Nini Sardi, Fiume 1931, presidente ANVGD di Novara.
Fiume, Scuola
«Cesare Battisti»
Torretta – 1944. È un
luogo di transito per
ebrei deportati. Li
portavano in questa
scuola alla
chetichella a bordo di
autovetture per non
dare nell’occhio.
Vedevamo molta
gente alle finestre
della scuola e i
tedeschi che
facevano la guardia,
poi li hanno caricati
sui camion militari e li
hanno portati alla
stazione ferroviaria.
Fiume scuola elementare Cesare Battisti di Torretta,
opera del costruttore Carlo Alessandro Conighi
11. Risiera di San Sabba a Trieste nel 1944, unico campo di
concentramento nazista con forno crematorio esistente in Italia.
Da qui partono i convogli di treni merci carichi di ebrei e altri
deportati destinati ad Auschwitz, passando per Udine e Tarvisio.
12. «Era il 14 settembre del 1943 – ha detto Graziella Superina Tardivelli – quando
l’occupatore nazista s’impadronì della città di Fiume. Il 25 gennaio 1944 segnò non solo
la distruzione della bellissima sinagoga, ma anche quella del popolo di religione ebraica.
La dinamite e il fuoco distrussero l’edificio di culto». Era stato costruito dall’impresa di
Carlo Alessandro Conighi, di Fiume e Abbazia, in stile neomoresco, nel 1903.
13. Nel 1903 la ditta dell'ingegnere Carlo Conighi esegue i lavori di costruzione della
nuova sinagoga di Fiume, in stile neomoresco, su progetto degli architetti Wilhelm
Stiassny, viennese (Bratislava 1842-Bad Ischl 1910) e Leopold Baumhorn,
ungherese (Kisbér 1860 – 1932). La sinagoga grande fu distrutta nel 1944 da un
incendio provocato da un attentato nazista. I tedeschi bloccarono perfino i pompieri
accorsi.
14. Ingegnere Carlo Alessandro Conighi
(Trieste, 26 febbraio 1853 – Udine, 5
agosto 1950). Disegno di G. Leoni
Bombardiere britannico a Fiume nel
1945. Foto diffusa da Samuele
Mosconi, nato nel 2000, nel gruppo di
FB “Le guerre degli italiani”, il 12
luglio 2018.
16. Fiume 1943, Sergio De Simone con le cugine Andra e Tatiana Bucci, dietro, la mamma
Gisella Perlow De Simone (al centro) e le zie Mira Perlow Bucci e Paula Perlow.
17. Il 21 marzo 1944 le Waffen SS fanno
irruzione nell’appartamento dei
Perlow, in via Milano 17 a Fiume;
arrestano Gisella, Sergio, le zie Mira e
Sonia, lo zio Giuseppe. Tutti sono
portati al campo di concentramento
della Risiera di San Sabba, a Trieste.
Il tempo di una giornata ed il 23 marzo
vengono fatti salire sul convoglio T25:
destinazione Auschwitz. Quel treno
passa per Udine e Tarvisio, Klagenfurt,
attraversa l’Europa, dopo centinaia di
chilometri, il 29 marzo 1944 entra nel
campo di Auschwitz. Sono trascorsi
sei giorni di viaggio.
18. Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti
Birkenau - Il 14 maggio 1944, così disse il dottor Josef Mengele per selezionare i
bambini come cavie per esperimenti sulla tubercolosi. Seleziona Sergio e lo sottopone
ad esami del sangue; lo fa operare alle tonsille. Insieme con lui vengono selezionati altri
19 bambini: 9 maschi e 10 femmine di tutta Europa.
Il documento che riporta questa attività di Mengele sfugge miracolosamente alla
distruzione degli archivi.
Rappresenta l'unico
documento ufficiale della
tragedia che sta per
accadere. Sergio è solo.
Lo portano al Block 11,
la «Baracca dei
bambini», dove vengono
alimentati bene. Il
29.11.1944 sono poi
trasferiti al Campo di
concentramento di
Neuengamme, presso
Amburgo, per gli
esperimenti sulla TBC
del dottor Kurt
Heissmeyer.
Birkenau
19. 2005-2006
Nel gennaio 1945 cominciano gli esperimenti.
Hessmeyer fa incidere la pelle dei bambini
sotto l’ascella destra e fa introdurre i bacilli
della tubercolosi. Infettati in modo virulento i
bambini sono sottoposti ad una seconda
infezione il 19 febbraio 1945, sotto l’altra
ascella.
Apatici, sofferenti e febbricitanti, i bambini
vengono operati il 3 marzo 1945 da chirurghi
prigionieri per l’asportazione delle ghiandole
linfatiche, volendo Hessmeyer trovare degli
anticorpi per un improbabile vaccino. Infatti
l’esperimento fallisce. I bambini sono
gravemente ammalati. È il 20 aprile 1945, gli
inglesi sono alle porte. L’ordine di eliminarli
viene da Berlino al comandante del Campo di
Neuengamme, Max Pauly. «Devi eliminare i
bambini con il gas o con il veleno». Vengono
portati in camion alla scuola di Bullenhuser
Damm, ad Amburgo. (Dal Libro di Maria Pia
Bernicchia)
21. Nella cantina della scuola
di Bulenhuser Damm i
bambini vengono fatti
spogliare e storditi con una
puntura di morfina. Poi
vengono impiccati «come
quadri alla parete». È
Johann Frahm, delle SS,
che appende il bambino
dodicenne, il più grande
del gruppo, ad una corda
fissata ad un gancio. Poi il
soldato si appese con il
suo corpo a quello del
bambino tanto che la
corda si stringesse per
impiccarlo. Alle 4 del
mattino sono tutti morti.
I cadaveri dei 20 bambini, di sei prigionieri russi, di due infermieri olandesi e di due
medici francesi, prigionieri delle SS e impiccati nella sala caldaie. Il camion postale
portò altri 24 prigionieri sovietici, ma 6 scapparono. Ne impiccarono solo 18. nella
cantina all’alba c’erano 48 salme. Le SS brindano alla salute del compleanno del Fűhrer e ricevono
un premio in sigarette e grappa. I cadaveri finirono nel forno crematorio di Neuengamme. (Bernicchia)
22. Amburgo, sotterranei della scuola Bullenhuser Damm, 20 bambini ebrei impiccati «come
quadri alla parete». Disegno a pastelli su carta di Sebastiano Pio Zucchiatti e Gabriele
23. Amburgo, Scuola di Bullenhuser
Damm, 2005 – Giorno della
Memoria di bambini tedeschi e
dei loro maestri in ricordo delle
piccole 20 vittime ebree.
Nei processi per crimini di guerra
furono condannati e giustiziati
alcuni degli aguzzini. Menghele
riuscì a scappare in Brasile e
Paraguay. (Bernicchia)
Amburgo, Bullenhuser Damm. Fotografia del 2013,
grazie a Flamenc di Viquipèdia catalana
24. Amburgo, una rete di campi di concentramento
Neuengamme era basato su una rete di campi di concentramento nazisti nel nord della
Germania nord-ovest. Consisteva nel campo principale e oltre 85 campi satellite.
Fondato nel 1938, era vicino al villaggio di Neuengamme, nel distretto di Bergedorf ad
Amburgo. Oltre 100 mila furono i deportati a Neuengamme e nei suoi sottocampi. Alle
donne erano destinati 24 sottocampi.
Il numero di morti accertati è 42.900. Dopo la sconfitta della Germania, nel 1945,
l’esercito britannico usò il sito come campo di internamento per le Waffen SS e altri
funzionari nazisti.
Nel 1948 gli inglesi trasferirono il terreno
alla città anseatica libera di Amburgo, che
sommariamente demolì le baracche di
legno del campo e costruì al suo posto un
blocco di celle della prigione, convertendo
il precedente campo di concentramento in
due prigioni di stato gestite dalle autorità di
Amburgo dal 1950 fino al 2004.
A seguito delle proteste di vari gruppi di
sopravvissuti e degli alleati, il sito ora
funge da memoriale. Si trova a 15 km a
sud est del centro di Amburgo.
Pietra d’inciampo a Luneburgo,
sottocampo di Neuengamme, Foto Varutti 2019
25. Luneburgo,
edificio adattato
a Campo di
concentramento
nel 1943,
sottocampo di
Neuengamme
per deportati
utilizzati come
forza lavoro nello
sgombero di
macerie in
seguito ai
bombardamenti
alleati.
Fotografie di Daniela Conighi 2019
27. Mario, con i genitori Caterina Fischl e
Imre Polgar e nonna Serena
Lichtenstein catturati a Fiume dai
tedeschi il 12.2.1944, passano alla
Risiera di San Sabba e deportati e uccisi
ad Auschwitz. Sono i parenti di Lea
Polgar (1933), salvatasi dalla
deportazione per merito dei coniugi
Mistruzzi. È nascosta a Roma nel 1943.
Lea Polgar col sindaco di
Udine Pietro Fontanini, 2019
28. Udine, 25 aprile 2018
piazzale XXV Luglio
Monumento alla Resistenza
foto Varutti
Lapide ebraica
conservata in un
ristorante di Judendorf,
frazione di Villaco
(Austria), che cita una
donna Esther, 11
novembre 1265.
Foto E. Varutti
29. Elio Morpurgo (1858-1944), presidente della Camera
di commercio di Udine, in una fotografia giovanile di
Pignat. Morpurgo fu anche sindaco di Udine dal 1889
al 1895. Il primo ebreo ad essere eletto sindaco in
Italia è lui. Fu deputato del Regno d'Italia in sei
legislature e, poi, senatore.
Fototeca dei Civici Musei di Udine.
Elio Morpurgo in un documento dell’Archivio
del Comune di Tricesimo
FINE