The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Elio varutti, la resistenza in italia, guerra civile e rinascita moraleElio Varutti
Corso su «LA STORIA DELLA DEPORTAZIONE» Università della Terza Età “P. Naliato” e ANED di Udine, 9 marzo 2022, ore 17. Prof. Elio Varutti, docente alla UTE di Sociologia del Ricordo. Esodo giuliano dalmata
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Don Janni Sabucco, vessato dai titini, esule da Fiume a Pisa, 1948Elio Varutti
The works and days of Monsignor Janni Sabucco in Fiume from 1939 to 1948 in the parish of the Most Holy Redeemer, with Don Luigi Polano. Arrested and tortured by the OZNA, to the point of ruining his sight, Don Sabucco is in exile in Pisa, with Monsignor Ugo Camozzo, the last Italian bishop of Fiume. His pastoral activity comes to light thanks to the documents kept by his relatives in Friuli, Canada and data from the authority of the Archdiocese of Pisa. The project is by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, to which the ANVGD of Arezzo and that of Tuscany have collaborated.
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Elio varutti, la resistenza in italia, guerra civile e rinascita moraleElio Varutti
Corso su «LA STORIA DELLA DEPORTAZIONE» Università della Terza Età “P. Naliato” e ANED di Udine, 9 marzo 2022, ore 17. Prof. Elio Varutti, docente alla UTE di Sociologia del Ricordo. Esodo giuliano dalmata
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Don Janni Sabucco, vessato dai titini, esule da Fiume a Pisa, 1948Elio Varutti
The works and days of Monsignor Janni Sabucco in Fiume from 1939 to 1948 in the parish of the Most Holy Redeemer, with Don Luigi Polano. Arrested and tortured by the OZNA, to the point of ruining his sight, Don Sabucco is in exile in Pisa, with Monsignor Ugo Camozzo, the last Italian bishop of Fiume. His pastoral activity comes to light thanks to the documents kept by his relatives in Friuli, Canada and data from the authority of the Archdiocese of Pisa. The project is by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, to which the ANVGD of Arezzo and that of Tuscany have collaborated.
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Il villaggio giuliano di S. Giorgio di Nogaro (Ud), 1950Elio Varutti
The history of the Julian village of San Giorgio di Nogaro, in the province of Udine, Friuli Venezia Giulia. A book of memories, a public meeting with various institutions and the ANVGD of Udine, 2.8.2020.
Memoriale dei 4 alpini fusilâts_Istituto Stringher_Udine_elio varuttiElio Varutti
Memorial of 4 soldiers shot at Cercivento in 1916. Tourist route memory. Project Stringher Institute of Udine, co-funded by the Foundation CRUP / Memoriale dei 4 alpini fucilati a Cercivento nel 1916. Itinerario turistico della memoria. Progetto dell'Istituto Stringher di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine, Anno scolastico 2014-2015. Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe: • 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
È il 23 settembre 1935 quando l’educatore Oreste Morelli condusse la compagnia a lui affidata, 36 ragazzi, per una gita verso la zona agricola che si trova a est dell’istituto, a Segrate, ricca di verde e di laghetti artificiali.
Oreste Morelli non gode fama di buon educatore: figlio del noto Giovanni Achille Morelli (esponente di spicco dell’Opera nazionale Balilla ) entrò trentottenne, nel giugno del 1932, nell’Orfanotrofio grazie alle buone garanzie poste dal padre, amico del direttore Vanzelli. Nei primi anni da istitutore fu più volte ripreso per inadempienze e distrazioni e più di una volta le note di demerito vengono opportunamente “alleggerite” o addirittura annullate.
La mattina del 23 settembre 1935 Morelli era però sereno. Mentre alcuni ragazzi giocano, mangiano e si rilassano, 4 di loro si allontanano per fare un bagno nel lago Redecesio e due di loro purtroppo annegano. La vicende ebbe un’eco notevole sulla stampa dell’epoca e il Morelli venne messo immediatamente sotto accusa
Le indagini sui fatti portarono tra l’altro alla luce un episodio che coinvolse lo stesso Morelli: nel giugno 1934 l’orfano Antonio Campus avrebbe corso il rischio di annegare nello stesso punto del Redecesio..
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
Nel periodo tra l’ultimo decennio del XIX secolo e il primo del XX, molti degli orfani che frequentavano le botteghe artigiane cittadine per imparare un lavoro, vennero in contatto con le idee socialiste e anarchiche che circolavano tra gli operai. Alcuni ragazzi ne furono affascinati e si procurarono scritti e opuscoli che inneggiavano soprattutto a figure di anarchici, in ragione forse di constatazioni più immediate, secondo le quali “l'anarchismo non deriva da riflessioni astratte di qualche intellettuale o filosofo, ma dalla lotta diretta dei lavoratori contro il capitalismo, dalla ribellione degli oppressi contro i loro oppressori, dai bisogni e dalle necessità di questi uomini e dalle loro aspirazioni di libertà ed eguaglianza” come ebbe a dire l’anarchico e pedagogista francese Sébastien Faure. E il Partito Operaio Italiano, di impronta socialista, d’altronde, era stato fondato a Milano una decina di anni prima, nel 1882.
Purtroppo per i ragazzi affascinati da idee socialiste e anarchiche, queste rappresentavano per l’istituto un insormontabile motivo di espulsione a causa della pericolosità sociale che vi si intravvedeva. Molti orfani vennero allontanati dal collegio e le loro azioni controllate anche dopo l’espulsione.
Baldasseria 1955 1972 in foto. La parrocchia di S. Pio X, UdineElio Varutti
Photographic exhibition of the "Alfredo Orzan" Cultural Group of the San Pio X's parish of Udine. The Baldasseria story's continues, investigated by the master Alfredo Orzan since 1977. A district of peasants, civil servants and Istrian exiles.
Bastianutti Gina, Corvo Paolo, Menis Carla, Varutti Elio
La solidarietà. Aula Virtuale, 29 aprile 2016.
prof. Paolo Ferri, Didattica e Pedagogia Speciale
Università di Milano Bicocca. Istituto Statale d’Istruzione Superiore «B. Stringher» - Udine
Grande guerra e autori soldato. Istituto Stringher UdineElio Varutti
It shows the relationship between the First World War and the authors soldier, as Emilio Lussu. / Si presenta il rapporto tra la Prima guerra mondiale e gli autori soldato, come Emilio Lussu. Attività didattica del Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia" dell'Istituto "B. Stringher" di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Il villaggio giuliano di S. Giorgio di Nogaro (Ud), 1950Elio Varutti
The history of the Julian village of San Giorgio di Nogaro, in the province of Udine, Friuli Venezia Giulia. A book of memories, a public meeting with various institutions and the ANVGD of Udine, 2.8.2020.
Memoriale dei 4 alpini fusilâts_Istituto Stringher_Udine_elio varuttiElio Varutti
Memorial of 4 soldiers shot at Cercivento in 1916. Tourist route memory. Project Stringher Institute of Udine, co-funded by the Foundation CRUP / Memoriale dei 4 alpini fucilati a Cercivento nel 1916. Itinerario turistico della memoria. Progetto dell'Istituto Stringher di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine, Anno scolastico 2014-2015. Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe: • 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.
Feminis tal forest_donne all'estero_elio varutti_istituto stringher udineElio Varutti
Scientific research in Italian (and Friulian) on female migration from Friuli, Northeast of Italy, with the cooperation of the Ethnographic Museum of Friuli. A survey from the sixteenth century to the "short century", described by Eric Hobsbawm
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
È il 23 settembre 1935 quando l’educatore Oreste Morelli condusse la compagnia a lui affidata, 36 ragazzi, per una gita verso la zona agricola che si trova a est dell’istituto, a Segrate, ricca di verde e di laghetti artificiali.
Oreste Morelli non gode fama di buon educatore: figlio del noto Giovanni Achille Morelli (esponente di spicco dell’Opera nazionale Balilla ) entrò trentottenne, nel giugno del 1932, nell’Orfanotrofio grazie alle buone garanzie poste dal padre, amico del direttore Vanzelli. Nei primi anni da istitutore fu più volte ripreso per inadempienze e distrazioni e più di una volta le note di demerito vengono opportunamente “alleggerite” o addirittura annullate.
La mattina del 23 settembre 1935 Morelli era però sereno. Mentre alcuni ragazzi giocano, mangiano e si rilassano, 4 di loro si allontanano per fare un bagno nel lago Redecesio e due di loro purtroppo annegano. La vicende ebbe un’eco notevole sulla stampa dell’epoca e il Morelli venne messo immediatamente sotto accusa
Le indagini sui fatti portarono tra l’altro alla luce un episodio che coinvolse lo stesso Morelli: nel giugno 1934 l’orfano Antonio Campus avrebbe corso il rischio di annegare nello stesso punto del Redecesio..
https://www.lamemoriadellavoro.it/it/
Nel periodo tra l’ultimo decennio del XIX secolo e il primo del XX, molti degli orfani che frequentavano le botteghe artigiane cittadine per imparare un lavoro, vennero in contatto con le idee socialiste e anarchiche che circolavano tra gli operai. Alcuni ragazzi ne furono affascinati e si procurarono scritti e opuscoli che inneggiavano soprattutto a figure di anarchici, in ragione forse di constatazioni più immediate, secondo le quali “l'anarchismo non deriva da riflessioni astratte di qualche intellettuale o filosofo, ma dalla lotta diretta dei lavoratori contro il capitalismo, dalla ribellione degli oppressi contro i loro oppressori, dai bisogni e dalle necessità di questi uomini e dalle loro aspirazioni di libertà ed eguaglianza” come ebbe a dire l’anarchico e pedagogista francese Sébastien Faure. E il Partito Operaio Italiano, di impronta socialista, d’altronde, era stato fondato a Milano una decina di anni prima, nel 1882.
Purtroppo per i ragazzi affascinati da idee socialiste e anarchiche, queste rappresentavano per l’istituto un insormontabile motivo di espulsione a causa della pericolosità sociale che vi si intravvedeva. Molti orfani vennero allontanati dal collegio e le loro azioni controllate anche dopo l’espulsione.
Baldasseria 1955 1972 in foto. La parrocchia di S. Pio X, UdineElio Varutti
Photographic exhibition of the "Alfredo Orzan" Cultural Group of the San Pio X's parish of Udine. The Baldasseria story's continues, investigated by the master Alfredo Orzan since 1977. A district of peasants, civil servants and Istrian exiles.
Bastianutti Gina, Corvo Paolo, Menis Carla, Varutti Elio
La solidarietà. Aula Virtuale, 29 aprile 2016.
prof. Paolo Ferri, Didattica e Pedagogia Speciale
Università di Milano Bicocca. Istituto Statale d’Istruzione Superiore «B. Stringher» - Udine
Grande guerra e autori soldato. Istituto Stringher UdineElio Varutti
It shows the relationship between the First World War and the authors soldier, as Emilio Lussu. / Si presenta il rapporto tra la Prima guerra mondiale e gli autori soldato, come Emilio Lussu. Attività didattica del Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia" dell'Istituto "B. Stringher" di Udine, cofinanziato dalla Fondazione CRUP.
Informatiche par furlan_prof elio varutti_isis stringher_udinElio Varutti
This is a lesson in computer science in the Friulian and the Italian language. The event is in the new edition of the Basic course to the PC, for people over 65, who as a tutor of students' Commercial address of Stringher - Udine, supervision computer prof. Carlo Vendraminetto and organization of professors Giovanni Cucci and Andrea Fabris. Over 2013-2014 there is the implication Auser Friuli Venezia Giulia and Udine, in addition to the already proven relationship with the District of Digital Technologies of Tavagnacco (Udine). Among the collaborators is the Elvira Fusco, a professor of Word processing.
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"Due Ragazzi come Noi, due ragazzi di Montesacro" realizzato dalla Classe 3A della Scuola Secondaria di I grado, sede di Viale Adriatico nell'ambito del concorso "Resistere in Roma prigioniera" bandito dal Museo Storico della Liberazione di via Tasso.
Il lavoro ha ricevuto un riconoscimento speciale per "la narrazione storica del proprio quartiere, per la ricostruzione storica ampia e ben documentata del gruppo di partigiani che vi operò, in particolare Orlando Orlandi Posti". La premiazione è avvenuta il 18 Maggio presso l'Aula Magna del Liceo Cavour.
La narrazione parte dalla visita al museo e narra la storia, i sogni e le speranze di Due Ragazzi come Noi, due ragazzi di Montesacro: Orlando Orlandi Posti e Ferdinando Agnini uccisi alle Fosse Ardeatine. Il tutto ripercorrendo i loro luoghi che sono anche quelli che viviamo anche noi tutti i giorni, scuola inclusa!
prof.ssa Cristina Dell'Orco prof. Giambattista Reale
Presentazione dei risultati della ricerca, effettuata dall’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser), sui registri matricola del carcere veneziano di S.M. Maggiore durante il periodo dell’occupazione tedesca (1943-1945) nell’ambito di un progetto iniziato in occasione dell’edizione 2010 del Giorno della Memoria. La presentazione è avvenuta il 26 gennaio 2012 presso la sala Montefiore della Comunità Ebraica di Venezia con la presenza di Amos Luzzatto (Presidente della Comunità Ebraica di Venezia), Roberto Turetta (Presidente del Consiglio Comunale di Venezia), Domenico Cuttaia (Prefetto di Venezia), Fulvio Della Rocca (Questore di Venezia), Marco Borghi (Direttore Iveser), Giulio Bobbo (ricercatore Iveser).
Libere di votare. La Resistenza delle donne e le lotte per il suffragioDaniel Degli Esposti
La presentazione racconta le lotte che le donne emiliane e modenesi hanno messo in atto fra la Resistenza e l'immediato dopoguerra. La conquista del voto rappresenta il culmine di un processo che porta alla progressiva affermazione del genere femminile.
1. Ebrei a Udine
sud
Giovedì 26 gennaio 2017, ore 20,30
Parrocchia di San Pio X, Udine
Relazione del prof. Elio Varutti sul tema:
La Shoah dongje
les cumieres di Baldassarie.
Deportazioni e Campi di
concentramento.
Luoghi e storie 1943-
1945 Udine, Scalo ferroviario di Via Buttrio, cancello d’ingresso,
2016
2. Sebastiano Pio Zucchiatti, Vagoni bestiame carichi di ebrei, acquerello, gouache e pastelli su carta, cm
20,9 x 29,5, 2016 - da un disegno in letteratura.
3. La Shoah vicino alle zolle d’orto di Baldasseria
A Udine sud, nell’area dello
scalo ferroviario, tra Via
Buttrio, Via Pradamano e Via
Monfalcone, chiamata un
tempo suburbio di
Baldasseria, stazionarono i
treni merci provenienti dalla
Risiera di San Sabba o dal
Carcere del Coroneo, o al
comando delle Waffen SS, in
Piazza Oberdan, a Trieste,
col trasporto di ebrei, per lo
più askenaziti, e di altri
prigionieri dei nazisti
concentrati a Udine nelle
prigioni di Via Spalato.
Da Via Spalato, a piedi e, scortati da
sentinelle, i prigionieri venivano portati
in stazione, lungo Viale Trieste, per
Dachau, Auschwitz…(testimonianza di
Federico Esposito)
Udine, Via Monfalcone, treni merci in sosta, verso nord, 2016
4. Marcello Tomadini, Settembre 1943, verso l’esilio, in Marcello Tomadini, Venti mesi fra i reticolati, LX
tavole con prefazioni di don Pasa e Guglielmo Cappelletti, Vicenza, Editrice Società Anonima Tipografica,
1946.
6. Trieste,
primi del
‘900
Secondo i dati del 2016 di Mauro Tabor, la deportazione nei lager da Trieste, fulcro
nevralgico dell’Adriatisches Küstenland, avendo colpito anche la figura dell’ebreo
“misto” (ossia l’assimilato e il discendente da persone di altra religione, rintracciabile
dalla sola evidenza del cognome) la cifra complessiva degli internati è alta. Pare vada
oltre le 1200 persone, considerando che gli ebrei a Trieste, nel 1938, ammontavano a
oltre 6000 unità, tra le quali letterati, pittori, scienziati, medici e amministratori
d’aziende. Solo 1500 sono i sopravvissuti e i rientrati in città.
7.
8. Introduzione
È documentato, nel periodo 1943-1945, il transito di ebrei
rinchiusi nei convogli merci in certi luoghi di Udine, secondo i
risultati delle interviste ai signori Anna Chiavon (passaggio a
livello di Via Cividale, sulla linea ferroviaria Udine-Tarvisio) e
Giorgio Stella (passaggio a livello di Via della Valle a
Sant’Osvaldo, sulla linea ferroviaria Venezia-Udine). In
quest’ultimo caso i convogli di ebrei imprigionati provenivano
da Venezia e, quindi, anche dai campi di detenzione del
Centro e del Nord Italia, come da quello di Fossoli di Carpi, in
provincia di Modena.
Una fonte chiara e netta è quella di Caterina Eleonora
Bernardinis, detta “Rina”, decana della ragioneria friulana,
insegnante all’Istituto Tecnico Commerciale “Antonio Zanon”
di Udine e crocerossina, che in un suo libro ha scritto di:
Quattro vagoni di ebrei a Udine sud.
9. Corrado Cagli, Buchenwald 1945, Disegno a olio su carta, cm 20,5 x 33,
firmato e datato in basso a destra: Germany 1945 Cagli, in I. Reale (a
cura di), Cagli. Immaginare la libertà, Comune di Udine, Galleria d’Arte
Moderna, Firenze, Il Fiorino, 1989, p 193.
10. 22 convogli di ebrei dalla Risiera di San Sabba a Trieste
Dalla letteratura a disposizione si sa che i convogli ferroviari
partiti da San Sabba per i campi di concentramento nazisti
furono 22. Essi non poterono passare che da Udine, anche
dallo scalo di Via Monfalcone – Via Buttrio.
Il dato sui 22 convogli di deportati ebrei partiti da San
Sabba a Trieste per Auschwitz, Ravensbrück e Bergen
Belsen è dedotto dalle ricerche della Picciotto, pubblicate
nel 2002 (pp. 62-65). Altri 20 convogli di carri bestiame
carichi di ebrei sono partiti da Verona, Bolzano, Fossoli,
Milano, Roma, Firenze, Bologna e Mantova, con
destinazione Auschwitz. Ulteriori 3 convogli ferroviari di
ebrei hanno iniziato la loro corsa dal Campo di
concentramento di Borgo San Dalmazzo, in provincia di
Cuneo, diretti prima a Drancy, in Francia e, infine, ad
Auschwitz. Uno solo è il convoglio di ebrei imprigionati nel
Dodecanneso, transitati a Rodi, Atene, con meta finale
Auschwitz.
11. Pinzano, 1943. foto Istituto provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione di Pordenone
12. Prigionieri in Via Spalato
Tabella n. 1 - Detenuti entrati al carcere di Udine,
1943-1945
Condannati a morte (sentenza eseguita) 98
Deportati in Germania 7.414
Deportati per lavori dalla TODT 753
Rimessi in libertà 1.647
TOTALE 9.912
Fonte: Plinio Palmano, “Al Grande Albergo di Via Spalato”,
«Avanti cul Brun!», 1946, p. 106.
14. 4 ebrei arrestati a Udine dalle Waffen SS
Nel 1944 vengono arrestati quattro ebrei di Udine dalle Waffen SS,
secondo Pietro Ioly Zorattini. Si tratta del barone Elio Morpurgo (1858-
1944), prelevato ultraottantenne e ammalato in ospedale il 26 marzo
1944 e deportato alla Risiera di San Sabba il successivo 29 marzo, per
poi finire di vivere in Austria, dove morì di stenti tra… i devoti carcerieri
di Hitler.
Le Waffen SS se la prendono pure coi matti, basta che siano ebrei; il
demente Gino Jona è arrestato dai tedeschi nel manicomio di Udine.
Poi ci sono altri tre ebrei imprigionati. Leone Jona, arrestato il 9
gennaio 1944, essendo egli partigiano della Brigata Osoppo Friuli,
viene deportato ad Auschwitz il 2 settembre 1944.
Poi c’è Roberto Jona, arrestato il 12 marzo 1944 e deportato ad
Auschwitz.
Infine si ha notizia di un ebreo nato a Pontelongo, in provincia di
Padova, il quale viene arrestato a Udine; il suo nome è Leone Modena,
fu deportato a Dachau e come tutti i sopravvissuti di quel lager venne
liberato dall’esercito degli Stati Uniti d’America il 29 aprile 1945. Fin qui
secondo i dati di Pietro Ioly Zorattini, del 2002.
15. Antonio Picco, Difesa di Porta Aquileia nel 1848, a sinistra la Chiesa di San Pietro. Udine,
Museo del Risorgimento.
Antonio Picco, Difesa di Porta Aquileia nel 1848, a sinistra la Chiesa di San Pietro. Udine,
Museo del Risorgimento.
17. Il fantat Rosenberg arrestato a Gorizia nel 1944
Si chiamava Rosenberg e aveva 12 anni. Era un ragazzo, un fantat (in lingua friulana).
Viveva da parenti o amici sotto falso nome. Fu arrestato davanti ai compagni di scuola
dalle Waffen SS, nella sua classe, presso la scuola media di Gorizia e fu portato via.
Non si seppe più nulla di lui, anche dopo la guerra.
Il testimone di questa tremenda esperienza è il maestro Alfredo Orzan.
“Son rivâts a scuela i militârs da SS e i republichins – ha detto Alfredo
Orzan – ai vedût puartâ via il me compagn di classe a Guriza, in Via dei
Cappuccini, al jera a stâ intuna famea cuntun altri non, Rossini o
Rossetti, no mi visi ben, ma lui al jera un Rosenberg e al veva dodis
agns. Lu àn puartât via a pidadis tal cul e pachis cul manaçon da sclopa,
lui al vaiva e chei lu pestavin ancjemò di plui. Al jera dome un fantat”
(Sono arrivati alla scuola [media] i militari delle SS e i repubblichini – ha detto A.
Orzan – ho visto portare via il mio compagno di classe a Gorizia, in Via dei
Cappuccini, era a stare in una famiglia con un altro nome, Rossini o Rossetti, non
ricordo bene, ma lui era un Rosenberg e aveva dodici anni. L’hanno portato via a
pedate nel sedere e botte col calcio del fucile, lui piangeva e quelli lo pestavano ancora
di più. Era solo un ragazzo).
18. Il vice commissario di polizia dott. Mario
Savino era nato a Pozzuoli (Napoli) nel 1914 e
morì a Mauthausen il 15 marzo 1945.
19. Archivio di Stato di Udine (ASUd), Questura di Udine,
Categoria A 12, Stranieri, b 1. [documenti 1946 - 1947]
Un telegramma del 29 maggio 1947 del Questore di Cremona a tutte le
questure d’Italia dice: “Allontanatisi ignota destinazione da locale campo
UNRRA 146 stranieri che potrebbero tentare imbarco clandestino per
Palestina. Maggioranza predetti est munita dichiarazione soggiorno
giallo rilasciato Cremona. Pregansi ricerche procedendo secondo
emergenze. Questore Di Logli”.
Il questore di Udine riceve e protocolla il telegramma, segno che vari
ebrei tentavano l’imbarco da Genova ed altri porti per emigrare in
Palestina, con molta probabilità con l’aiuto della Brigata ebraica e le
organizzazioni ebraiche di emigrazione.
20. Per saperne di più, vedi :
«Ebrei a Udine sud e dintorni, 1939-1948. Deportazione in Germania e
rientri.»
In Internet: eliovarutti.blogspot.com
Udine, sottopasso di Via della Valle, in
precedenza c’era il passaggio a livello, 2016
Udine, Via Pradamano, impianti ferroviari, 2016
FINE