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1 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
Raimondo Villano
SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA
LE VICENDE DI TRANSIZIONE
“Ciò che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli
lo avrete fatto a Me”
Matteo (25, 40)
2 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
ISBN 978-88-904235-43, CDD 900 VIL tui 2008, 4^ edizione (esaurita), pp. 390,
Pergamena, ottobre 2009.
Con il patrocinio dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria (Mi.B.A.C.). Secondo
S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz Von Lobstein, già Gran Priore di
Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro
si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”.
Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Capo dello
Stato, il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti
d’Europa e Alti Prelati.
SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA
LE VICENDE DI TRANSIZIONE
Il Gran Maestro Fra’ Ferdinando von Hompesch, dopo essere stato
costretto a firmare il trattato di cessione dell’isola alla Francia, va in esilio
a Trieste, sotto la protezione austriaca, stabilendovi la Sede Provvisoria
dell’Ordine tra l’indifferenza della popolazione il 27 luglio 1798.
Intanto i Priorati di Polonia e Russia consentono allo Zar Paolo I, che ha
già intentato delle trattative con il Gran Maestro de Rohan-Pulduc, di
concludere un accordo per porre l’Ordine sotto il palese protettorato russo
teso, in effetti, ad impadronirsi dei beni dei Giovanniti. Conseguentemente,
3 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
il 6 settembre 1798 il Gran Maestro von Hompesch è deposto da un nutrito
gruppo di Cavalieri capeggiati dal Gran Priorato di Russia, con l’accusa di
aver consegnato con troppa solerzia Malta alle truppe napoleoniche, ed è
nominato da un ridotto Capitolo il 7 novembre 1798 a San Pietroburgo lo
Zar di Russia Paolo I (1798-1801) che, però, benché riconosciuto dalla
maggioranza dei Priorati d’Europa come il LXXII Gran Maestro e pur
continuando le maggiori potenze europee ad ospitare le ambasciate
giovannite, non riceve l’approvazione della Santa Sede (e non sarà mai
confermato dal Sommo Pontefice) in quanto è appartenente alla Chiesa
Ortodossa e, quindi, è incompatibile con il governo di un ordine religioso
cattolico e, per giunta, è sposato.
Il contraccolpo degli effetti napoleonici è ovunque devastante per l’Ordine;
il 6 marzo 1799, 16 ventoso dell’anno VII, il membro del Governo
Provvisorio napoletano Cesare Paribelli (1763-1847), tra i più attivi
repubblicani, così scrive, tra l’altro, alla Deputazione Napoletana presso il
Direttorio di Parigi: “le commende di Malta si devono riguardare come di
proprietà nazionale in virtù della capitolazione stessa di Malta, che le
dichiarava tali, coll’obbligo che fa la Francia, d’interporre i suoi uffici
4 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
presso le repubbliche amiche, affine che queste accordino sul di lei esempio
una pensione ai cavalieri, che vengono spogliati dei diritti ai beni
dell’Ordine (57)
”.
Con la mediazione dell’Ammiraglio Orazio Nelson è organizzata una
spedizione anglo-russo-napoletana che al comando del Capitano
Alessandro Giovanni Ball che cinge d’assedio l’isola di Malta che
capitola per fame. Sloggiati i francesi, Nelson con straordinario tempismo,
sollecita presso il Gran Maestro ed Imperatore di tutte le Russie Paolo I una
Croce di Onore per la sua amante Emma ed una di Devozione
gerosolimitana per il valoroso Ball, celando una accorta operazione
diplomatica: Ball, in effetti, assumendo la funzione di Governatore
dell’arcipelago maltese con tale decorazione si vede implicitamente
riconosciuta la nomina dall’Ordine, già estromesso dal suo dominio, e di
conseguenza ciò consente alla Corona britannica il consolidamento
dell’occupazione militare di Malta e delle sue isole dipendenti. Il Magistero,
in conseguenza di questa Croce tanto leggermente accordata, immette il Ball
nei ruoli dei suoi Cavalieri avallandone le operazioni e trascurando di
valutare sia che egli è un protestante che scarsamente considera non solo
l’Ordine ma anche il Pontefice sia che è e rimane un marinaio britannico
non soggetto ad altri che al servizio della Corona britannica. Con
l’insediamento del Governatore Ball sull’Isola, è concesso ad un deputato
dell’Ordine di rimanere con l’ufficio di Conservatore dei registri, delle
strutture e dell’Archivio Generale dell’Ordine. In seguito a tali eventi lo Zar
5 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
chiede a Londra la restituzione di Malta ai Cavalieri ma Lodra si rifiuta. A
questo punto lo Zar, anziché mobilitare la sua flotta e porre sotto assedio
l’isola, opta per un aleatorio sequestro di bastimenti inglesi ancora presenti
nei porti del suo Paese, non mettendo in crisi l’opzione strategica britannica
di ampio respiro e, nel contempo, portando a convinzione Re
Ferdinando(58)
della definitiva perdita del suo possedimento maltese(59)
.
Nel 1800, dunque, gli inglesi instaurano il controllo su Malta per accordo
con i francesi mentre Paolo I reclama la restituzione del territorio all’Ordine
ma, alla vigilia dello scoppio delle ostilità con l’Inghilterra, lo Zar è
assassinato e suo figlio Alessandro I rinuncia alla carica di Gran Maestro
auspicando sia restaurata la tradizionale sua elezione.
Sul piano strettamente diplomatico lo Zar di tutte le Russie si limita a
nominare suo Luogotenente il Balio Conte Nicola Soltykoff ritenendo,
invece, per sé la carica di Gran Maestro sino alla tragica fine per regicidio
il 29 marzo 1801. Il figlio e successore Alessandro I, poi, decide di non
assumere la Dignità Magistrale di conserva con la Corona ed opta per la
simbolica assunzione della veste di Gran Protettore della Religione quale
titolo puramente onorifico.
Il 25 marzo 1802 Francia e Inghilterra con il Trattato di Amiens
stabiliscono il ritorno di Malta sotto la sovranità dell’Ordine cosa che,
invece, non accade; l’articolo 10 delle deliberazioni assunte al Congresso
di Amiens prevede la restituzione dell’arcipelago maltese all’Ordine a
fronte della soppressione delle Lingue francese ed inglese e la creazione di
una Lingua maltese non vincolata alle prove di nobiltà per l’appartenenza:
6 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
una sorta di escamotage, in effetti, teso all’inaccettabile infiltrazione di fatto
dei cittadini “territoriali” nel corpus di quelli “istituzionali” e dalla
tendenziale potenzialità istitutrice di uno Stato promiscuo unico maltese
caratterizzato dall’indistinguibilità dell’originaria matrice peculiare
melitense, ivi compresa quella religiosa.
Il 16 settembre 1802, sollevato dalla fine ingloriosa del Magistero
scismatico delle Russie e nel tentativo di restaurare il governo dell’Ordine,
Papa Pio VII (1800-1823) eleva a 72° Gran Maestro Fra’ Bartolomeo
Ruspoli e, dopo sua rinuncia(60)
, con Breve del 9 febbraio 1803, Fra’
Giovanni Battista Tommasi (1803-1805) che stabilisce la sede a Messina,
riconosciuta da tutti i Cavalieri e dagli Stati (e senza alcuna reazione da parte
dei cavalieri polacchi ignorati).
Giovan Battista Tommasi subito trasporta il Convento a Messina,
ricostituisce a rigore di Statuti il Consiglio; la sede scelta, sgradita agli
inglesi, è interpretata come strategica per un rientro maltese e, in effetti, il
Gran Maestro si adopera prima di tutto per un ritorno dei Cavalieri di San
Giovanni a Malta e, dopo essersi scontrato con gli interessi francesi, inglesi
e dello stesso Zar di Russia nel Mediterraneo, progetta finanche uno sbarco
dell’Ordine nelle isole joniche, strappate dai francesi ai veneziani e
recuperate dagli anglo-turchi.
Il 23 giugno 1804 il Gran Maestro Giovan Battista Tommasi, costretto
dagli inglesi ad andar via da Messina, si stabilisce a Catania ospite della
bella dimora del Duca Caraci mentre il Convento e il Tribunale sono
sistemati nel Convento di Maria Santissima Nuova Luce.
7 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
Il 21 ottobre 1805 alla morte del Gran Maestro Fra’ Giovanni Battista
Tommasi il Sacro Consiglio designa a succedergli il Balio Fra’ Giuseppe
Caracciolo di Santeramo ma il Pontefice Pio VII, essendo venuta meno la
sovranità e l’indipendenza della Religione cavalleresca costretta ad
accettare per grazia l’ospitalità di un Sovrano (che, tra l’altro le attribuiva
parte delle responsabilità delle sue disgrazie politiche e del dissanguamento
dell’erario), per Lettera Apostolica differisce l’elezione del Gran Maestro
ed inaugura un lungo periodo di Luogotenenza. Il Luogotenente, in effetti,
rappresentando solo per un determinato periodo e non a vita la carica alla
guida dell’Ordine, rimane lo strumento migliore per condurlo sia verso
situazioni giuridiche ed organizzative più stabili, per aprire ad esso nuove
possibilità di vita e di attività nel consesso dei soggetti internazionali(61)
. È
nominato Luogotenente Innico Maria Guevara Suardo, di principesca
famiglia napoletana, che con approvazione pontificia governa fino al 1814.
Ciò genera un serio dissidio tra tra il Caracciolo, la Sede Apostolica ed il
vertice elettivo che cagiona non poche amarezze al Guevara. L’esasperato
Caracciolo, lasciata Catania con pochi suoi sostenitori, si trasferisce a
Messina dove, nonostante le fabbriche del Priorato siano ancora in
riparazione per i danni del terremoto del 1783, vi prende dimora
proclamandosi legittimo Gran Maestro come da elezione del Sacro
Consiglio Compito. Si apre, così, un vero e proprio scisma che dura fino al
1806 sostenuto dalla Corte Napoletana e dalla Russia che riconoscono nel
Caracciolo il vero Gran Maestro.
8 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
Il 3 novembre 1806 con decreto di Re Ferdinando si fa divieto all’Ordine
ogni attività nel Regno di Napoli e si fa confisca dei beni che in parte
vanno al demanio ed in parte al neocostituito Ordine delle Due Sicilie.
Nel 1807 dal Re di Svezia è offerta all’Ordine l’isola di Sotland nel Mar
Baltico ma è rifiutata.
Il 21 ottobre 1807 Papa Pio VII con Breve conferma a Guevara-Soardo il
titolo di Luogotenente generale dell’Ordine e dichiara di voler ristabilire
il Gran Maestro.
il 26 aprile 1814 il Consiglio di Stato, morto il Guevara-Soardo a Catania il
25 aprile, elegge
Luogotenente Andrea de Giovanni-Centelles, di cospicua e nobile
famiglia messinese, ed il 25 giugno il Pontefice Pio VII conferma
l’elezione.
Alle sedute dei Congressi di Vienna nel 1814, Aix-la Chapelle nel 1818 e
di Verona nel 1822 i rappresentanti dell’Ordine sono esclusi.
Nel 1814 al Congresso di Parigi si stabilisce in via definitiva la revoca del
trasferimento all’Ordine della sovranità territoriale di Malta e
l’attribuzione dell’isola al pieno dominio della Gran Bretagna. Ussia e
Prussia siedono al tavolo della trattativa quali convitati di pietra: muti
testimoni di un’abilissima prevaricazione politica.
Con decreti del 19 settembre e 7 ottobre 1815 nonché del 6 maggio e 5
luglio 1816 Re Ferdinando di Napoli riconferma una sua volontà
pacificatrice nei confronti della Luogotenenza del Magistero dell’Ordine ed
9 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
avvia un risarcimento parziale ad alcuni Cavalieri che hanno sofferto
la confisca
delle loro Commende. I beni, però, restano comunque nell’amministrazione
del Demanio Regio e, quindi, la Luogotenenza, benché non se ne
avvantaggi, trae pur sempre il beneficio della riscossione delle responsioni
(importanti per le esauste casse del Comun Tesoro) dai Cavalieri
reintegrati(62)
.
Nel 1818 l’articolo 15 del Concordato tra Santa Sede e Governo delle
Due Sicilie stabilisce che nessun Ordine Monastico può essere definito
soppresso nel Regno in assenza di placet congiunto tra il Sovrano ed il
Sommo Pontefice, correggendosi di fatto il divario esistenziale dell’Ordine
tra Sicilia e Napoli.
Nel 1821 dai Greci insorti contro i Turchi è offerta all’Ordine l’isola di
Rodi ma non è accettata.
Nel 1822 al Congresso di Verona emerge l’orientamento a concedere
all’Ordine una delle isole Ionie.
Il 18 luglio 1823 è stipulato con il governo insurrezionale greco un trattato
che prevede la cessione all’Ordine delle isole di Rodi, Scarpanto e
Strampalia. In epoche successive, poi, si sviluppano trattative con il
governo napoletano per la cessione dell’isola di Ponza mentre con l’Impero
austroungarico per la cessione di una delle isole dalmate.
Il 10 settembre 1825 l’erede di Re Ferdinando, Francesco, emette un Real
Rescritto con cui è disposto che per la nomina di nuovi Cavalieri occorre
10 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
l’approvazione del Sovrano di Napoli e che le Commende vacanti per la
morte dei titolari devono essere trasferite al fisco.
Nel 1826 l’Ordine si trasferisce a Ferrara.
Nel gennaio 1832 la Corte Suprema nega l’effettiva esistenza
dell’Ordine nelle Due Sicilie perché disorganizzato, privo di sovranità
territoriale e sfornito di soggettività giuridica. In effetti, ad eccezione
dell’Imperatore d’Austria, gli antichi Stati alleati decretano l’estinsione
dell’Ordine e lo stesso Luogotenente Antonio Brusca, convinto
dell’inutilità della sua azione politica presso le Cancellerie europee, dopo
un drammatico Consiglio Compito fa pervenire al Papa una formale
richiesta di dichiarazione di abolizione dell’Ordine. Il sussessore
Luogotenente Candida, invece, eccellente tessitore di complesse trame delle
diffidenti Cancellerie del tempo, accantonando ogni pretesa su Malta,
rafforza la presenza dell’Ordine nei pensieri del Papa e dell’Imperatore
d’Austria riuscendo ad ottenere da quest’ultimo l’apertura del Priorato di
Venezia per la Lingua d’Italia e, poco dopo, il ripristino dell’Ordine e
l’apertura del Priorato nelle Due Sicilie(63)
.
“Tutto posso in Colui che mi dà la forza”
Paolo, Lettera ai Filippesi
11 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
_______________
(57) V. Cuoco, Saggio Storico della Rivoluzione Napoletana del 1799, introduzione e note di N.
Cortese, Firenze, 1926, pag. 186 (cit. in: Alfredo D’Auria, L’Ordine di Malta nel Mezzogiorno
d’Italia (1734-1913) - Melitensia 9 (monografia con l’alto patrocinio del Gran Priore), Gran Priorato
di Napoli e Sicilia del SMOM, Centro Studi Melitensi, Taranto - Palazzo Ameglio, 2002, pag. 17.
(58) A tal proposito è indicativa una lettera di Emma Hamilton, verosimilmente suggerita da Nelson,
in cui si afferma: “Il Re di Napoli può desiderare che né la Francia, né l’Inghilterra possegga Malta.
Con la prima potenza egli perderebbe la Sicilia, con la seconda potrebbe essere avviluppato da una
guerra se la Francia e l’Inghilterra venissero ad una contesa, e questo sarebbe, a mio credere il
motivo razionale per il Re di Napoli di andare soggetto a gravi spese per possedere Malta. Se nessuno
di questi piani può effettuarsi, non abbiamo altra scelta che tenerci Malta”.
(59) Alfredo D’Auria, L’Ordine di Malta nel Mezzogiorno d’Italia (1734-1913) - Melitensia 9, pag.
19.
(60) Vissuta dai Cavalieri contemporanei (nell’assemblea convocata nella chiesa priorale dell’Ordine
a Messina per la seconda elezione) più come atto di viltà.
(61) F. Turriziani Colonna, ibid., pag. 65.
(62) Alfredo D’Auria, L’Ordine di Malta nel Mezzogiorno d’Italia (1734-1913) - Melitensia 9
(monografia con l’alto patrocinio del Gran Priore), Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano
Militare Ordine di Malta, Centro Studi Melitensi, Taranto - Palazzo Ameglio, 2002, pag. 27.
(63) Con sede a Largo San Ferdinando n.48 (fino all’apertura nei locali messi a disposizione del
Sovrano a San Giuseppe dei Nudi) ed otto antiche Commende a beneficio dei più rappresentativi ed
antichi Commendatori ancora viventi.
Prefazione
12 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
Estremamente affascinato, da sempre, dal ruolo storico dell’Ordine e, dal momento
della mia ricezione come Donato sette anni fa, dalla sua splendida dimensione
ecclesiale e poliedricità esistenziale, ne ho approfondito le tematiche arricchendole
anche con riflessioni, per estrapolazioni e collazioni compilative personali o di illustri
Autori, elaborando un lavoro che, pur senza particolari pretese, avendo costituito per
me un buon momento integrativo iniziatico, ritengo essere di un certo interesse.
Non escludendo, tuttavia, che l’informazione possa divenire esperienza e che
l’esperienza si trasformi in conoscenza, se l’approccio empirico del lettore non si
consuma nella distrazione, come avvertiva Walter Benjamin, allora questo libro può
avere un’ulteriore valenza inserendosi, sia pur marginalmente, nel solco di quelle
Opere la cui vocazione esistenziale, la cui funzione antropologica è quella di
concorrere a trasformare la memoria in esperimento, in costruzione dell’uomo.
Questo libro, infatti, ha una sua utilità sia se ci si avvale del valore attivo delle sue
enunciazioni, sperimentandolo e intendendolo come un momento di prassi o di essa
eziologico, sia prendendo coscienza del proprio tempo e del proprio ruolo, aprendo
spazi inusitati di senso tra il possibile e le sofferte certezze del mondo reale della vita
quotidiana.
Del resto, per dirla con Wittgenstein, i problemi della vita restano insolubili finchè si
pensa di coglierli in superficie: essi devono essere percepiti e afferrati nella
profondità, immersi nel flusso dell’esperienza e dell’esistenza.
Una tale esperienza funge, quindi, anche da “acceleratore della coscienza”
costituendo un’assicurazione morale di cui una società può disporre.
D’altro canto, si può giungere alla scoperta del proprio volto non comune, pur nella
sostanziale eguaglianza della coscienza, rintracciando una propria singolarità
scrutando nella propria storia.
Ovviamente, istituzionalizzandosi nell’intimo di ciascuno una oggettiva
argomentazione critica, non si può non scoprire l’inquietudine per la riaffermazione
della propria finitudine, ma nel contempo si affievolisce la propria solitudine giacchè
13 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
immersi nel coacervo solidale della confratellanza melitense e, soprattutto, grazie ad
un più profondo e consapevole percorso di fede, anche attraverso ognuna delle pagine
della storia della salvezza costituite dalle Sacre Scritture, progressivamente si è
condotti verso orizzonti di amore più alti e perfetti spalancando gli occhi su
quell’abisso di luce che è Cristo mentre l’incertezza lascia il posto alla
consapevolezza, appunto, che “ solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento
decisivo per il mondo”.
Dunque, non solo d’estasi tratta il percorso del Cavaliere, bensì del vero e proprio
innesto di un seme che germinando “apre la sua strada sotto il terreno sordo e opaco
dell’esistenza terrena(1)”: ciascun passo “è da considerarsi come espressione della
paziente educazione di Dio nei confronti della durezza di cuore o del collo indurito
dell’uomo(2)”.
Mi auguro, pertanto, che il lettore, rintracciando l’impulso nativo di questo lavoro
che, direbbe Fuentes, obbliga a renderci conto della nostra immersione nel tempo tra
vita, morte e memoria, scopra che “il significato del libro non è dietro di noi bensì che
il suo volto ci guarda dal futuro(3)”.
Mi auguro, infine, che questo lavoro possa “contribuire a rafforzare il fervore e la
disponibilità dei Cavalieri e induca quanti aspirano a far parte della milizia giovannita
a cogliere la palpitante attualità dei suoi ideali e a far propria la difesa dei principi
cristiani(4)”.
Cav. di Grazia Magistrale Raimondo Villano
“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
14 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista,
assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un
brillante matematico universitario. Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico
internazionale (Roma, dal 2004); General Manager Villano International Business Team dal 2012
(attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare
alta gamma, edilizia-restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal
2013), Hon. Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e
Membro Onorario dell’University of Florida State (dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario
indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta
(dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe
fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico
Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto allAlbo dal 1986). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero
B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi (dal 2002), Medical Tradition Smithsonian
Institution-USA (dal 2011), International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia
(dal 2001), a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006), Fondazione Treccani Cultura (dal 2016),
Fondazione Italia USA (dal 2019). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con
importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che
pubblica in oltre 150 nazioni; è stato Direttore del Notiziario A.Gi.Far. (1986-1990) e del Bollettino Rotary
Club (1990 a giugno 1994). Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali,
Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.:
Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi
internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman
Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere
diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco
2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio
“History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato
dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna,
2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei
Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo
scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e
Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990,
Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e
per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e
circa 80 Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione
Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna
Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione
della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore
nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist.
Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società
Napoletana di Storia Patria, ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico
dei Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15). Proponente e padrino di
vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa
di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore
cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente
Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la
Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec,
2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza
Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016);
Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto
XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore
per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston
2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-
Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm
15 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria
Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed.
Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali:
Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca
storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010);
Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013);
Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm
2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito
Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore
di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali,
scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con
impact factor, particolarmente apprezzati per l’originalità, la capacità argomentativa e la logica del pensiero,
l’ampiezza e l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), la
finezza delle intuizioni e la raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui 15, nella sola versione italiana, con
complessive 36 edizioni e 22 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con
editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc.,
recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale,
Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA,
Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha
debuttato un suo libro. Oltre 150 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe) spesso di
notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni
anche di centinaia di opere fotografiche realizzate con vena innata, apprezzabile talento e particolare
sensibilità che lo inducono a guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in
molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda
dell’Authority File della UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France;
Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Wellcome Library;
Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (Italia);
Biblioteca Romana della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding
Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e
Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con oltre 300 opere; Scheda di Autorità Ministero
BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il
Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Verso la Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; La gestione della
sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente della Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia
della Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006);
Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres.
Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti
Italiani Dr. Mandelli 2009); Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la
memoria dell’homo faber (patroc. Ministero B.A.C.; pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6
rist., 2010); Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e
teofania nel tempo digitale (patr. Accademia Tiberina; pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio
Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un
riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate
per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 150 multimedia: Cenni di arte e
storia della farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez

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R. Villano - Sovrano Militare Ordine di Malta. Vicende di transizione (1798-1832)

  • 1. 1 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum Raimondo Villano SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA LE VICENDE DI TRANSIZIONE “Ciò che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a Me” Matteo (25, 40)
  • 2. 2 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum ISBN 978-88-904235-43, CDD 900 VIL tui 2008, 4^ edizione (esaurita), pp. 390, Pergamena, ottobre 2009. Con il patrocinio dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria (Mi.B.A.C.). Secondo S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz Von Lobstein, già Gran Priore di Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”. Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Capo dello Stato, il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti d’Europa e Alti Prelati. SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA LE VICENDE DI TRANSIZIONE Il Gran Maestro Fra’ Ferdinando von Hompesch, dopo essere stato costretto a firmare il trattato di cessione dell’isola alla Francia, va in esilio a Trieste, sotto la protezione austriaca, stabilendovi la Sede Provvisoria dell’Ordine tra l’indifferenza della popolazione il 27 luglio 1798. Intanto i Priorati di Polonia e Russia consentono allo Zar Paolo I, che ha già intentato delle trattative con il Gran Maestro de Rohan-Pulduc, di concludere un accordo per porre l’Ordine sotto il palese protettorato russo teso, in effetti, ad impadronirsi dei beni dei Giovanniti. Conseguentemente,
  • 3. 3 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum il 6 settembre 1798 il Gran Maestro von Hompesch è deposto da un nutrito gruppo di Cavalieri capeggiati dal Gran Priorato di Russia, con l’accusa di aver consegnato con troppa solerzia Malta alle truppe napoleoniche, ed è nominato da un ridotto Capitolo il 7 novembre 1798 a San Pietroburgo lo Zar di Russia Paolo I (1798-1801) che, però, benché riconosciuto dalla maggioranza dei Priorati d’Europa come il LXXII Gran Maestro e pur continuando le maggiori potenze europee ad ospitare le ambasciate giovannite, non riceve l’approvazione della Santa Sede (e non sarà mai confermato dal Sommo Pontefice) in quanto è appartenente alla Chiesa Ortodossa e, quindi, è incompatibile con il governo di un ordine religioso cattolico e, per giunta, è sposato. Il contraccolpo degli effetti napoleonici è ovunque devastante per l’Ordine; il 6 marzo 1799, 16 ventoso dell’anno VII, il membro del Governo Provvisorio napoletano Cesare Paribelli (1763-1847), tra i più attivi repubblicani, così scrive, tra l’altro, alla Deputazione Napoletana presso il Direttorio di Parigi: “le commende di Malta si devono riguardare come di proprietà nazionale in virtù della capitolazione stessa di Malta, che le dichiarava tali, coll’obbligo che fa la Francia, d’interporre i suoi uffici
  • 4. 4 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum presso le repubbliche amiche, affine che queste accordino sul di lei esempio una pensione ai cavalieri, che vengono spogliati dei diritti ai beni dell’Ordine (57) ”. Con la mediazione dell’Ammiraglio Orazio Nelson è organizzata una spedizione anglo-russo-napoletana che al comando del Capitano Alessandro Giovanni Ball che cinge d’assedio l’isola di Malta che capitola per fame. Sloggiati i francesi, Nelson con straordinario tempismo, sollecita presso il Gran Maestro ed Imperatore di tutte le Russie Paolo I una Croce di Onore per la sua amante Emma ed una di Devozione gerosolimitana per il valoroso Ball, celando una accorta operazione diplomatica: Ball, in effetti, assumendo la funzione di Governatore dell’arcipelago maltese con tale decorazione si vede implicitamente riconosciuta la nomina dall’Ordine, già estromesso dal suo dominio, e di conseguenza ciò consente alla Corona britannica il consolidamento dell’occupazione militare di Malta e delle sue isole dipendenti. Il Magistero, in conseguenza di questa Croce tanto leggermente accordata, immette il Ball nei ruoli dei suoi Cavalieri avallandone le operazioni e trascurando di valutare sia che egli è un protestante che scarsamente considera non solo l’Ordine ma anche il Pontefice sia che è e rimane un marinaio britannico non soggetto ad altri che al servizio della Corona britannica. Con l’insediamento del Governatore Ball sull’Isola, è concesso ad un deputato dell’Ordine di rimanere con l’ufficio di Conservatore dei registri, delle strutture e dell’Archivio Generale dell’Ordine. In seguito a tali eventi lo Zar
  • 5. 5 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum chiede a Londra la restituzione di Malta ai Cavalieri ma Lodra si rifiuta. A questo punto lo Zar, anziché mobilitare la sua flotta e porre sotto assedio l’isola, opta per un aleatorio sequestro di bastimenti inglesi ancora presenti nei porti del suo Paese, non mettendo in crisi l’opzione strategica britannica di ampio respiro e, nel contempo, portando a convinzione Re Ferdinando(58) della definitiva perdita del suo possedimento maltese(59) . Nel 1800, dunque, gli inglesi instaurano il controllo su Malta per accordo con i francesi mentre Paolo I reclama la restituzione del territorio all’Ordine ma, alla vigilia dello scoppio delle ostilità con l’Inghilterra, lo Zar è assassinato e suo figlio Alessandro I rinuncia alla carica di Gran Maestro auspicando sia restaurata la tradizionale sua elezione. Sul piano strettamente diplomatico lo Zar di tutte le Russie si limita a nominare suo Luogotenente il Balio Conte Nicola Soltykoff ritenendo, invece, per sé la carica di Gran Maestro sino alla tragica fine per regicidio il 29 marzo 1801. Il figlio e successore Alessandro I, poi, decide di non assumere la Dignità Magistrale di conserva con la Corona ed opta per la simbolica assunzione della veste di Gran Protettore della Religione quale titolo puramente onorifico. Il 25 marzo 1802 Francia e Inghilterra con il Trattato di Amiens stabiliscono il ritorno di Malta sotto la sovranità dell’Ordine cosa che, invece, non accade; l’articolo 10 delle deliberazioni assunte al Congresso di Amiens prevede la restituzione dell’arcipelago maltese all’Ordine a fronte della soppressione delle Lingue francese ed inglese e la creazione di una Lingua maltese non vincolata alle prove di nobiltà per l’appartenenza:
  • 6. 6 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum una sorta di escamotage, in effetti, teso all’inaccettabile infiltrazione di fatto dei cittadini “territoriali” nel corpus di quelli “istituzionali” e dalla tendenziale potenzialità istitutrice di uno Stato promiscuo unico maltese caratterizzato dall’indistinguibilità dell’originaria matrice peculiare melitense, ivi compresa quella religiosa. Il 16 settembre 1802, sollevato dalla fine ingloriosa del Magistero scismatico delle Russie e nel tentativo di restaurare il governo dell’Ordine, Papa Pio VII (1800-1823) eleva a 72° Gran Maestro Fra’ Bartolomeo Ruspoli e, dopo sua rinuncia(60) , con Breve del 9 febbraio 1803, Fra’ Giovanni Battista Tommasi (1803-1805) che stabilisce la sede a Messina, riconosciuta da tutti i Cavalieri e dagli Stati (e senza alcuna reazione da parte dei cavalieri polacchi ignorati). Giovan Battista Tommasi subito trasporta il Convento a Messina, ricostituisce a rigore di Statuti il Consiglio; la sede scelta, sgradita agli inglesi, è interpretata come strategica per un rientro maltese e, in effetti, il Gran Maestro si adopera prima di tutto per un ritorno dei Cavalieri di San Giovanni a Malta e, dopo essersi scontrato con gli interessi francesi, inglesi e dello stesso Zar di Russia nel Mediterraneo, progetta finanche uno sbarco dell’Ordine nelle isole joniche, strappate dai francesi ai veneziani e recuperate dagli anglo-turchi. Il 23 giugno 1804 il Gran Maestro Giovan Battista Tommasi, costretto dagli inglesi ad andar via da Messina, si stabilisce a Catania ospite della bella dimora del Duca Caraci mentre il Convento e il Tribunale sono sistemati nel Convento di Maria Santissima Nuova Luce.
  • 7. 7 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum Il 21 ottobre 1805 alla morte del Gran Maestro Fra’ Giovanni Battista Tommasi il Sacro Consiglio designa a succedergli il Balio Fra’ Giuseppe Caracciolo di Santeramo ma il Pontefice Pio VII, essendo venuta meno la sovranità e l’indipendenza della Religione cavalleresca costretta ad accettare per grazia l’ospitalità di un Sovrano (che, tra l’altro le attribuiva parte delle responsabilità delle sue disgrazie politiche e del dissanguamento dell’erario), per Lettera Apostolica differisce l’elezione del Gran Maestro ed inaugura un lungo periodo di Luogotenenza. Il Luogotenente, in effetti, rappresentando solo per un determinato periodo e non a vita la carica alla guida dell’Ordine, rimane lo strumento migliore per condurlo sia verso situazioni giuridiche ed organizzative più stabili, per aprire ad esso nuove possibilità di vita e di attività nel consesso dei soggetti internazionali(61) . È nominato Luogotenente Innico Maria Guevara Suardo, di principesca famiglia napoletana, che con approvazione pontificia governa fino al 1814. Ciò genera un serio dissidio tra tra il Caracciolo, la Sede Apostolica ed il vertice elettivo che cagiona non poche amarezze al Guevara. L’esasperato Caracciolo, lasciata Catania con pochi suoi sostenitori, si trasferisce a Messina dove, nonostante le fabbriche del Priorato siano ancora in riparazione per i danni del terremoto del 1783, vi prende dimora proclamandosi legittimo Gran Maestro come da elezione del Sacro Consiglio Compito. Si apre, così, un vero e proprio scisma che dura fino al 1806 sostenuto dalla Corte Napoletana e dalla Russia che riconoscono nel Caracciolo il vero Gran Maestro.
  • 8. 8 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum Il 3 novembre 1806 con decreto di Re Ferdinando si fa divieto all’Ordine ogni attività nel Regno di Napoli e si fa confisca dei beni che in parte vanno al demanio ed in parte al neocostituito Ordine delle Due Sicilie. Nel 1807 dal Re di Svezia è offerta all’Ordine l’isola di Sotland nel Mar Baltico ma è rifiutata. Il 21 ottobre 1807 Papa Pio VII con Breve conferma a Guevara-Soardo il titolo di Luogotenente generale dell’Ordine e dichiara di voler ristabilire il Gran Maestro. il 26 aprile 1814 il Consiglio di Stato, morto il Guevara-Soardo a Catania il 25 aprile, elegge Luogotenente Andrea de Giovanni-Centelles, di cospicua e nobile famiglia messinese, ed il 25 giugno il Pontefice Pio VII conferma l’elezione. Alle sedute dei Congressi di Vienna nel 1814, Aix-la Chapelle nel 1818 e di Verona nel 1822 i rappresentanti dell’Ordine sono esclusi. Nel 1814 al Congresso di Parigi si stabilisce in via definitiva la revoca del trasferimento all’Ordine della sovranità territoriale di Malta e l’attribuzione dell’isola al pieno dominio della Gran Bretagna. Ussia e Prussia siedono al tavolo della trattativa quali convitati di pietra: muti testimoni di un’abilissima prevaricazione politica. Con decreti del 19 settembre e 7 ottobre 1815 nonché del 6 maggio e 5 luglio 1816 Re Ferdinando di Napoli riconferma una sua volontà pacificatrice nei confronti della Luogotenenza del Magistero dell’Ordine ed
  • 9. 9 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum avvia un risarcimento parziale ad alcuni Cavalieri che hanno sofferto la confisca delle loro Commende. I beni, però, restano comunque nell’amministrazione del Demanio Regio e, quindi, la Luogotenenza, benché non se ne avvantaggi, trae pur sempre il beneficio della riscossione delle responsioni (importanti per le esauste casse del Comun Tesoro) dai Cavalieri reintegrati(62) . Nel 1818 l’articolo 15 del Concordato tra Santa Sede e Governo delle Due Sicilie stabilisce che nessun Ordine Monastico può essere definito soppresso nel Regno in assenza di placet congiunto tra il Sovrano ed il Sommo Pontefice, correggendosi di fatto il divario esistenziale dell’Ordine tra Sicilia e Napoli. Nel 1821 dai Greci insorti contro i Turchi è offerta all’Ordine l’isola di Rodi ma non è accettata. Nel 1822 al Congresso di Verona emerge l’orientamento a concedere all’Ordine una delle isole Ionie. Il 18 luglio 1823 è stipulato con il governo insurrezionale greco un trattato che prevede la cessione all’Ordine delle isole di Rodi, Scarpanto e Strampalia. In epoche successive, poi, si sviluppano trattative con il governo napoletano per la cessione dell’isola di Ponza mentre con l’Impero austroungarico per la cessione di una delle isole dalmate. Il 10 settembre 1825 l’erede di Re Ferdinando, Francesco, emette un Real Rescritto con cui è disposto che per la nomina di nuovi Cavalieri occorre
  • 10. 10 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum l’approvazione del Sovrano di Napoli e che le Commende vacanti per la morte dei titolari devono essere trasferite al fisco. Nel 1826 l’Ordine si trasferisce a Ferrara. Nel gennaio 1832 la Corte Suprema nega l’effettiva esistenza dell’Ordine nelle Due Sicilie perché disorganizzato, privo di sovranità territoriale e sfornito di soggettività giuridica. In effetti, ad eccezione dell’Imperatore d’Austria, gli antichi Stati alleati decretano l’estinsione dell’Ordine e lo stesso Luogotenente Antonio Brusca, convinto dell’inutilità della sua azione politica presso le Cancellerie europee, dopo un drammatico Consiglio Compito fa pervenire al Papa una formale richiesta di dichiarazione di abolizione dell’Ordine. Il sussessore Luogotenente Candida, invece, eccellente tessitore di complesse trame delle diffidenti Cancellerie del tempo, accantonando ogni pretesa su Malta, rafforza la presenza dell’Ordine nei pensieri del Papa e dell’Imperatore d’Austria riuscendo ad ottenere da quest’ultimo l’apertura del Priorato di Venezia per la Lingua d’Italia e, poco dopo, il ripristino dell’Ordine e l’apertura del Priorato nelle Due Sicilie(63) . “Tutto posso in Colui che mi dà la forza” Paolo, Lettera ai Filippesi
  • 11. 11 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum _______________ (57) V. Cuoco, Saggio Storico della Rivoluzione Napoletana del 1799, introduzione e note di N. Cortese, Firenze, 1926, pag. 186 (cit. in: Alfredo D’Auria, L’Ordine di Malta nel Mezzogiorno d’Italia (1734-1913) - Melitensia 9 (monografia con l’alto patrocinio del Gran Priore), Gran Priorato di Napoli e Sicilia del SMOM, Centro Studi Melitensi, Taranto - Palazzo Ameglio, 2002, pag. 17. (58) A tal proposito è indicativa una lettera di Emma Hamilton, verosimilmente suggerita da Nelson, in cui si afferma: “Il Re di Napoli può desiderare che né la Francia, né l’Inghilterra possegga Malta. Con la prima potenza egli perderebbe la Sicilia, con la seconda potrebbe essere avviluppato da una guerra se la Francia e l’Inghilterra venissero ad una contesa, e questo sarebbe, a mio credere il motivo razionale per il Re di Napoli di andare soggetto a gravi spese per possedere Malta. Se nessuno di questi piani può effettuarsi, non abbiamo altra scelta che tenerci Malta”. (59) Alfredo D’Auria, L’Ordine di Malta nel Mezzogiorno d’Italia (1734-1913) - Melitensia 9, pag. 19. (60) Vissuta dai Cavalieri contemporanei (nell’assemblea convocata nella chiesa priorale dell’Ordine a Messina per la seconda elezione) più come atto di viltà. (61) F. Turriziani Colonna, ibid., pag. 65. (62) Alfredo D’Auria, L’Ordine di Malta nel Mezzogiorno d’Italia (1734-1913) - Melitensia 9 (monografia con l’alto patrocinio del Gran Priore), Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Militare Ordine di Malta, Centro Studi Melitensi, Taranto - Palazzo Ameglio, 2002, pag. 27. (63) Con sede a Largo San Ferdinando n.48 (fino all’apertura nei locali messi a disposizione del Sovrano a San Giuseppe dei Nudi) ed otto antiche Commende a beneficio dei più rappresentativi ed antichi Commendatori ancora viventi. Prefazione
  • 12. 12 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum Estremamente affascinato, da sempre, dal ruolo storico dell’Ordine e, dal momento della mia ricezione come Donato sette anni fa, dalla sua splendida dimensione ecclesiale e poliedricità esistenziale, ne ho approfondito le tematiche arricchendole anche con riflessioni, per estrapolazioni e collazioni compilative personali o di illustri Autori, elaborando un lavoro che, pur senza particolari pretese, avendo costituito per me un buon momento integrativo iniziatico, ritengo essere di un certo interesse. Non escludendo, tuttavia, che l’informazione possa divenire esperienza e che l’esperienza si trasformi in conoscenza, se l’approccio empirico del lettore non si consuma nella distrazione, come avvertiva Walter Benjamin, allora questo libro può avere un’ulteriore valenza inserendosi, sia pur marginalmente, nel solco di quelle Opere la cui vocazione esistenziale, la cui funzione antropologica è quella di concorrere a trasformare la memoria in esperimento, in costruzione dell’uomo. Questo libro, infatti, ha una sua utilità sia se ci si avvale del valore attivo delle sue enunciazioni, sperimentandolo e intendendolo come un momento di prassi o di essa eziologico, sia prendendo coscienza del proprio tempo e del proprio ruolo, aprendo spazi inusitati di senso tra il possibile e le sofferte certezze del mondo reale della vita quotidiana. Del resto, per dirla con Wittgenstein, i problemi della vita restano insolubili finchè si pensa di coglierli in superficie: essi devono essere percepiti e afferrati nella profondità, immersi nel flusso dell’esperienza e dell’esistenza. Una tale esperienza funge, quindi, anche da “acceleratore della coscienza” costituendo un’assicurazione morale di cui una società può disporre. D’altro canto, si può giungere alla scoperta del proprio volto non comune, pur nella sostanziale eguaglianza della coscienza, rintracciando una propria singolarità scrutando nella propria storia. Ovviamente, istituzionalizzandosi nell’intimo di ciascuno una oggettiva argomentazione critica, non si può non scoprire l’inquietudine per la riaffermazione della propria finitudine, ma nel contempo si affievolisce la propria solitudine giacchè
  • 13. 13 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum immersi nel coacervo solidale della confratellanza melitense e, soprattutto, grazie ad un più profondo e consapevole percorso di fede, anche attraverso ognuna delle pagine della storia della salvezza costituite dalle Sacre Scritture, progressivamente si è condotti verso orizzonti di amore più alti e perfetti spalancando gli occhi su quell’abisso di luce che è Cristo mentre l’incertezza lascia il posto alla consapevolezza, appunto, che “ solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo per il mondo”. Dunque, non solo d’estasi tratta il percorso del Cavaliere, bensì del vero e proprio innesto di un seme che germinando “apre la sua strada sotto il terreno sordo e opaco dell’esistenza terrena(1)”: ciascun passo “è da considerarsi come espressione della paziente educazione di Dio nei confronti della durezza di cuore o del collo indurito dell’uomo(2)”. Mi auguro, pertanto, che il lettore, rintracciando l’impulso nativo di questo lavoro che, direbbe Fuentes, obbliga a renderci conto della nostra immersione nel tempo tra vita, morte e memoria, scopra che “il significato del libro non è dietro di noi bensì che il suo volto ci guarda dal futuro(3)”. Mi auguro, infine, che questo lavoro possa “contribuire a rafforzare il fervore e la disponibilità dei Cavalieri e induca quanti aspirano a far parte della milizia giovannita a cogliere la palpitante attualità dei suoi ideali e a far propria la difesa dei principi cristiani(4)”. Cav. di Grazia Magistrale Raimondo Villano “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein
  • 14. 14 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale (Roma, dal 2004); General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, edilizia-restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Hon. Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario dell’University of Florida State (dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto allAlbo dal 1986). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi (dal 2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (dal 2011), International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia (dal 2001), a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006), Fondazione Treccani Cultura (dal 2016), Fondazione Italia USA (dal 2019). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni; è stato Direttore del Notiziario A.Gi.Far. (1986-1990) e del Bollettino Rotary Club (1990 a giugno 1994). Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria, ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex- Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm
  • 15. 15 Raimondo Villano - Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor, particolarmente apprezzati per l’originalità, la capacità argomentativa e la logica del pensiero, l’ampiezza e l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), la finezza delle intuizioni e la raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui 15, nella sola versione italiana, con complessive 36 edizioni e 22 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 150 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche realizzate con vena innata, apprezzabile talento e particolare sensibilità che lo inducono a guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda dell’Authority File della UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Wellcome Library; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (Italia); Biblioteca Romana della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con oltre 300 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Verso la Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; La gestione della sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente della Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia della Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber (patroc. Ministero B.A.C.; pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (patr. Accademia Tiberina; pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 150 multimedia: Cenni di arte e storia della farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez