2. Un simbolo della potenza
inglese .Durante il lungo
regno di Elisabetta I, nella
seconda metà del
Cinquecento, l'Inghilterra
divenne una grande
potenza politica e
commerciale e gettò le basi
del suo vasto impero
coloniale. Elisabetta fu
l'artefice di questa
trasformazione, diventando
presto il simbolo della
potenza inglese
3. Una vita difficile
Figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, Elisabetta aveva appena tre anni
quando sua madre fu condannata a morte sul patibolo per
permettere a Enrico VIII di prendere una nuova moglie. Dopo
la morte del padre (1547), durante i brevi regni di Edoardo VI
e soprattutto di Maria la Cattolica, entrambi figli di Enrico VIII
con mogli diverse, Elisabetta subì pressioni e minacce.
Il 17 novembre 1558, a venticinque anni, salì al trono, e fino al marzo
1603, per quasi cinquant'anni, governò il paese con saggezza e
grande abilità diplomatica, all'interno e all'esterno. Nonostante le
pressioni del Parlamento e di alcuni membri della corte, rifiutò di
sposarsi. Regnò da sola e non si legò a dinastie straniere o a
fazioni nobiliari in lotta tra loro: con grande abilità fece finta di
accettare ora uno ora l'altro candidato al matrimonio, sfruttando
sempre la situazione a suo vantaggio.
4. Economia,cultura e società
L'economia inglese dell'epoca elisabettiana, dominata da agricoltura e
allevamento, era in fase di espansione. Il sostegno dato da Elisabetta alla
produzione tessile (la ricchezza tradizionale del paese era la lana)
determinò l'aumento delle esportazioni e un miglioramento delle condizioni
di vita. Di conseguenza la popolazione crebbe e Londra si avviò a
diventare una grande capitale europea dove il teatro dominava la vita
culturale. Elisabetta, come la sua corte, amava molto il teatro e chi
scriveva per esso (fra tutti William Shakespeare), e si impegnò a
difenderli, dagli attacchi dei protestanti più intransigenti ‒ i puritani ‒ che lo
consideravano immorale. Negli anni del suo regno Elisabetta indirizzò il
paese verso la fede protestante, ma cercò di bandire ogni fanatismo
religioso, da qualsiasi parte venisse.
5. La politica di espansione marittima e commerciale fortemente voluta da
Elisabetta determinò le più significative trasformazioni dell'epoca :
una flotta potente in preparazione e un impero commerciale da
costruire in America e in Asia. Nel 1584, in onore della regina, fu
fondata in America Settentrionale la colonia della Virginia. Anche la
società inglese si preparava a grandi cambiamenti: l'aristocrazia,
attratta a corte da Elisabetta, perse il contatto con la base del suo
potere nelle campagne e cominciò a subire la concorrenza di un
nuovo gruppo sociale, la gentry, piccola nobiltà di campagna
formata da ricchi proprietari terrieri e funzionari della corona.
6. La guerra con la Spagna
Tra Spagna e Inghilterra vigeva da tempo uno stato di guerra non
dichiarato. Elisabetta, infatti, in quanto figlia di genitori scomunicati,
era stata anche lei scomunicata dal papa. Così, nel tentativo di
riportare l'Inghilterra alla fede cattolica, la corona spagnola e il
papato inviavano segretamente sull'isola missionari gesuiti. Non
mancarono tentativi di uccidere la regina. Da parte sua Elisabetta
guardava con favore le azioni di pirateria dei celebri corsari inglesi
che battevano gli oceani assalendo le navi spagnole cariche d'oro.
Alla corte di Elisabetta il pirata Francis Drake veniva accolto con tutti
gli onori.
7. A far precipitare la situazione fu la condanna a morte di Maria Stuart, la
cattolica regina di Scozia che si era rifugiata a Londra minacciata
da una rivolta protestante nel suo paese. Elisabetta esitò a lungo
prima di condannarla, ma dopo l'ennesima congiura la mandò al
patibolo (1587). Filippo II, re di Spagna, organizzò allora la
spedizione dell'Invincibile Armata per attaccare le coste inglesi e
invadere il paese. Nel canale della Manica la sua flotta di galeoni
un po' antiquati e troppo pesanti da manovrare non riuscì ad
agganciare le navi inglesi, molto più agili e veloci, che dalla
distanza, grazie a un'artiglieria a lunga gittata, ebbero la meglio sul
nemico.
La vittoria sull'Invincibile Armata (1588) consacrò il prestigio di
Elisabetta e la sua posizione di guida dello schieramento
protestante contro la Spagna, paese simbolo della Controriforma.