2. I difficili rapporti tra impero e papato
Il figlio di Carlo
Martello, PIPINO IL BREVE
chiede al papa STEFANO II
l’UNZIONE PAPALE per
diventare re e
sacralizzare il proprio
potere.
Il POTERE TEMPORALE
(politico) ha bisogno del
potere spirituale
(religioso).
VIII SECOLO (al tempo dei Franchi)
In cambio, PIPINO, con la
“donazione di Costantino”,
cede i TERRITORI ex-
longobardi al papa (che si
aggiungono a quelli già
donatigli dal re longobardo
Liutprando con la “donazione
di Sutri”).
Il POTERE SPRITUALE dei
papi diventa,
contemporaneamente,
potere temporale.
3. CARLO MAGNO si rivolge a
papa LEONE III per farsi
CONSACRARE imperatore,
(ammettendo ancora una
volta di aver BISOGNO del
potere ecclesiastico per
rivestire la massima
carica politica).
Ma perché tutti questi imperatori
sentono la necessità di farsi
consacrare dai papi???
800 d.C.(al tempo dei Franchi)
In cambio, LEONE III
aveva chiesto a CARLO
MAGNO di difenderlo dalle
accuse di CORRUZIONE.
4. OTTONE I DI SASSONIA (l’ultimo
dei Carolingi, Carlo il Grosso,
figlio di Ludovico il Germanico e
pronipote di Carlo Magno, aveva
abdicato…):
1. Rivendica il diritto di
nominare i “VESCOVI CONTI”,
per evitare che i feudi siano
trasmessi in EREDITÀ di padre
in figlio (come stabilivano il
”Capitolare di Quierzy”e la
"Constitutio de feudis").
2. Con il cosiddetto “PRIVILEGIO
DI OTTONE”, inoltre,
stabilisce che la NOMINA di un
nuovo PONTEFICE debba essere
approvata dall’imperatore
(cioè, se l’imperatore non è
d’accordo, il papa non si
fa!).
962 d.C.(al tempo degli Ottoni)
Ma nel 1059 papa NICCOLÒ
II stabilisce che solo i
CARDINALI possono
eleggere il papa, senza
l’approvazione
dell’imperatore!
5. La lotta per le investiture *
L’imperatore ENRICO IV, sdegnato,
nomina un ANTIPAPA (= un altro
papa).
1075 (al tempo dei Salici)
Papa GREGORIO VII, con il
"Dictatus Papae”, afferma il
PRIMATO (= la superiorità) del
PAPA sull’imperatore: il papa può
addirittura destituire (=
deporre) l’imperatore!
* Lotta in cui il pontefice e imperatore cercano di imporre la propria supremazia l’uno
sull’altro e di avere dirittto esclusivo di INVESTIRE (= nominare) i vescovi e i papi.
Gregorio VII lo SCOMUNICA (= gli
toglie la possibilità di andare a
messa e partecipare ai
sacramenti).
Enrico deve così recarsi presso
CANOSSA, dove il papa è ospite
della CONTESSA MATILDE, e
supplicare il suo PERDONO.
6. Patto stipulato tra l’imperatore ENRICO V e papa CALLISTO II.
In esso si stabilisce che:
1. il PAPA ha il diritto esclusivo di investire (= nominare) i
VESCOVI… l’IMPERATORE può soltanto assegnare loro, in
seguito e se lo desidera, un FEUDO (che è un “investitura
temporale” e non spirituale).
2. In compenso però l’imperatore può fare finalmente A MENO
dell’UNZIONE del papa per assumere pieni poteri. Evviva!
La lotta per le investiture finisce qui!
Il concordato di worms
1122 (al tempo dei Salici)
7. La corruzione della chiesa
Fin dai tempi di Gregorio VII, vi sono altri problemi:
1. Alcuni papi e vescovi trasmettono la propria carica, cioè il
proprio ruolo, ai loro famigliari (figli, nipoti, ecc.),
proprio come gli imperatori e i nobili. Quest’abitudine si
chiama NEPOTISMO.
2. Alcuni vescovi “comprano la carica”, cioè il ruolo, di
vescovo: offrono denaro all’imperatore o al papa in cambio
di un potere. Questo commercio si chiama SIMONIA (da Simon
Mago, un personaggio degli “Atti degli Apostoli”).
3. Molti ecclesiastici si sposano e hanno dei figli. Questa
pratica, molto diffusa nel Medioevo, si chiama NICOLAISMO
(da Nicola di Antiochia, uno dei primi diaconi cristiani).
8. lo scisma d’oriente
Il papa di Roma si scontra con il PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI
(i patriarchi sono coloro che i vescovi dei patriarcati, cioè
delle sedi arcivescovili: Roma, Costantinopoli, Antiochia,
Alessandria e Gerusalemme).
Con lo SCISMA D’ORIENTE, la Chiesa di Costantinopoli si separa
dalla Chiesa di Roma: nasce la CHIESA ORTODOSSA.
1054
CHIESE DI CREDO CRISTIANO
DI FEDE CATTOLICA (33 d.C.)
DI FEDE ORTODOSSA (1054)
DI FEDE PROTESTANTE (1517)
9. La riforma della chiesa
1. GREGORIO VII impedisce all’imperatore di nominare vescovi e
di approvare papi, limitando nepotismo e simonia. Vieta
inoltre il nicolaismo.
2. Alcuni membri della Chiesa decidono di tornare a mettere in
pratica gli insegnamenti contenuti nel VANGELO (un po’ come
avevano fatto i monaci nel V secolo d.C.): essi vivono in
POVERTÀ, ma si dedicano alla PREDICAZIONE tra la folla.
INIZI DEL 1200
San Francesco d’Assisi
fonda l’ORDINE
MENDICANTE dei FRATI
FRANCESCANI.
San Domenico fonda l’ORDINE
MENDICANTE dei FRATI
DOMENICANI.