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Raimondo Villano
Uomo - Malattia - Cura:
storia, analisi e profili evolutivi
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La società e le malattie
Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900
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ABS. DA :
R. Villano “Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi”. Nell’incessante attività
tra gli estremi della prevenzione dai malanni e della tutela della salute può insinuarsi la
malattia, il cui rapporto con l’uomo ha come fulcro dell’azione di contrasto la cura e il farmaco;
più in senso lato, la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra
uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche,
scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose. Attorno a questa
triade ruota una galassia di problematiche delle quali si cerca in questo volume di delinearne le
principali, beninteso senza alcuna velleitaria pretesa di esaustività. Il libro si sviluppa in 9
capitoli, con il 10° di riflessioni conclusive cui segue un apparato di sezioni tecniche dettagliate
di ausilio, riferimento e approfondimento specifico. Nel capitolo 1 dopo cenni inerenti le
principali condizioni morbose dell’umanità, se ne descrivono gli episodi salienti dalla preistoria
ai giorni nostri, all’occorrenza approfondendo anche le significative evoluzioni demografiche e
taluni importanti aspetti e fattori sociologici e chiudendo con una ricognizione di attualità e
proiezione prospettica. Nel capitolo 2si approfondiscono gli sviluppi e le difficoltà degli aspetti
teorici, sperimentali e pragmatici della scienza deputata allo studio e alla scoperta di prodotti
capaci di prevenire, alleviare e guarire gli stati morbosi dell’uomo, da quando erano considerati
misteriose influenze esterne penetrate nel corpo alle attuali rigorose e precise diagnostica e
terapia. Nel capitolo 3si approfondiscono aspetti, modalità e contenuti della lotta che dalla
notte dei tempi l’uomo deve combattere contro le malattie: analisi, provvedimenti tecnici e
legislativi, azioni politiche, fenomeni sociali e cenni prospettici futuri. Nel capitolo 4 si
descrivono gli aspetti salienti di ricerca, produzione e sviluppo dei farmaci a livello nazionale ed
internazionale: una realtà dietro la quale è assiepato, peraltro, un eccezionale mercato, che
muove enormi capitali, quarto per importanza e fatturato dopo carburanti, fonti energetiche e
armi. Nei capitoli 5 e 6 si inquadrano analiticamente i principali articolati aspetti pratici d’uso e
tecnici di gestione inerenti il farmaco, la sua filiera e le istituzioni che lo regolano nonché le
rilevanti evoluzioni e le complesse prospettive future. Nel capitolo 7 si effettua un
inquadramento della spesa della sanità e del suo trend, si individuano i parametri di definizione
e allocazione delle risorse economiche necessarie e si approfondiscono i problemi e gli
strumenti di valutazione degli equilibri e dei processi di attuazione per i servizi e l’assistenza
concludendo con un’analisi degli scenari futuri. Nei capitoli 8 e 9si sviluppa una disamina di
3
ordine etico e morale sulle formidabili responsabilità da affrontare e sugli immensi problemi da
risolvere affinché che l’opera della scienza e del farmaco per la cura delle malattie assolvano
con lealtà ed onestà d’intenti la loro delicata missione, peraltro non fine a se stessa ma con
ragion d’essere nella promozione dell’uomo e animata da spirito di servizio. Non appartiene
infine ad un ambito ideologico precostituito lo sviluppo analitico delle varie problematiche, in
quanto non ci si rifiuta di considerarne oggettivamente tutti i principali aspetti. Holding tutorial:
Villano International Business Team; Direzione: VIBT Dpt no. 13 - Arte & Cultura; Supervisione:
Fondazione Chiron; Coordinam. editoriale: Chiron Edizioni; Elab. tecnica: ChironDpt Ph@rma.
LCC RA418-418.5, CDD 303 VIL uom 2020 it ed 1c. Prima edizione: 303 VIL uom 2020 it, LCC
RA418-418.5, pp. 1.116, maggio 2020; Seconda edizione: 303 VIL uom 2020 it 2, LCC RA418-
418.5, ISBN 978-88-97303-33-6, pp. 1.116, agosto 2020.
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La società e le malattie
Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900
Durante gli anni Settanta, iniziando la società ad interrogarsi sulla
sostenibilità dei sistemi di welfare (anche a seguito della crisi
petrolifera, con l’impennata dei costi energetici e la contrazione dei
consumi), lentamente si inverte la tendenza alla crescita dei posti letto
ospedalieri e si punta ad una riduzione della durata di degenza che nel
corso degli ultimi due secoli si era mantenuta negli ospedali per acuti
intorno ai 30 giorni, per ridursi lentamente alla metà e poi
continuamente decrescere(55)
.
4
Il 10 settembre 1975 è sottolineato da Paolo VI che il farmacista è “al
servizio dell’uomo e particolarmente dell’uomo sofferente”.
Nel 1977 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per consentire
che nei Paesi in Via di Sviluppo si possa disporre di una certa quota
sufficiente di farmaci indispensabili, predispone una sorta di Prontuario
base che contiene 257 principi attivi. D’altro canto, nell’Occidente
progredito non infrequentemente si verificano necessità di medicine
per curare iatrogenie da effetti secondari causati da un uso eccessivo o
improprio di altri medicinali; complessivamente, inoltre, la domanda di
farmaci è molto diffusa ed articolata e taluni prodotti riescono
egregiamente ad evitare sia i ricoveri ospedalieri che gli interventi
chirurgici.
Dal 6 al 12 settembre 1978 si riunisce ad Alma Ata, in Kazakistan, a
cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Fondo delle
Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), la Conferenza Internazionale
sull’Assistenza Sanitaria Primaria che, espressa la necessità di
un’azione urgente dei Governi, della comunità internazionale e di tutti
coloro che lavorano per la salute e lo sviluppo per proteggere e
promuovere la salute di ogni uomo, formula la seguente Dichiarazione:
“I La Conferenza ribadisce con forza che la salute, stato di completo
benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di
malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale e riafferma che
il raggiungimento del maggior livello di salute possibile è un risultato
5
sociale estremamente importante in tutto il mondo, la cui realizzazione
richiede il contributo di molti altri settori economici e sociali in aggiunta
a quello sanitario. II L’enorme disparità esistente nello stato di salute
delle persone, in modo particolare tra i Paesi sviluppati e quelli in via di
sviluppo ma anche all’interno delle Nazioni, è inaccettabile dal punto di
vista politico, economico, sociale e rappresenta una preoccupazione
comune a tutti i Paesi. III Lo sviluppo economico e sociale, basato su un
Nuovo Ordine Economico Internazionale, è di importanza fondamentale
per raggiungere appieno la salute per tutti e per ridurre il divario tra lo
stato di salute dei Paesi in via di sviluppo e quello dei Paesi sviluppati. La
promozione e la tutela della salute delle persone è indispensabile per un
intenso sviluppo economico e sociale e contribuisce a una miglior
qualità della vita e alla pace mondiale. IV Le persone hanno il diritto e il
dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla
progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno
bisogno. V I Governi sono responsabili della salute dei propri cittadini:
essa può essere raggiunta solo mettendo a disposizione adeguate
misure sanitarie e sociali. Nei prossimi decenni un obiettivo sociale
essenziale dei Governi, delle organizzazioni internazionali e dell’intera
comunità mondiale dovrebbe essere il raggiungimento, entro l’anno
2000, di un livello di salute che permetta a tutti i popoli del mondo di
condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva.
L’assistenza sanitaria primaria è la chiave per conseguire questo
risultato dentro la cornice dello sviluppo in uno spirito di giustizia
6
sociale. VI L’assistenza sanitaria primaria è costituita da quelle forme
essenziali di assistenza sanitaria che sono basate su tecnologie e metodi
pratici, scientificamente validi e socialmente accettabili, che sono rese
accessibili a tutti gli individui e alle famiglie nella comunità grazie alla
loro piena partecipazione. Sono realizzate a un costo che la comunità e
la nazione possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in uno
spirito di autonomia e di autodeterminazione. L’assistenza sanitaria
primaria è una parte integrante sia del sistema sanitario di un paese,
del quale rappresenta la funzione centrale e il punto principale, sia del
completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa
rappresenta la prima occasione di contatto degli individui, della famiglia
e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando
l’assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e
costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza
sanitaria. VII L’assistenza sanitaria primaria: 1. riflette e si sviluppa
dalle condizioni economiche e dalle caratteristiche socioculturali e
politiche di un Paese e delle sue comunità, essa si fonda
sull’applicazione dei risultati significativi ottenuti dalla ricerca sociale,
biomedica e nei servizi sanitari e sull’esperienza maturata in sanità
pubblica; 2. affronta i principali problemi di salute nella comunità,
fornendo i necessari servizi di promozione, prevenzione, cura e
riabilitazione; 3. comprende almeno l’educazione sui principali problemi
di salute e sui metodi per prevenirli e controllarli; la promozione di un
sistema di approvvigionamento alimentare e di una corretta
7
alimentazione; un’adeguata disponibilità di acqua sicura e il
miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali; l’assistenza
sanitaria materna e infantile, compresa la pianificazione familiare;
l’immunizzazione contro le principali malattie infettive; la prevenzione e
il controllo delle malattie endemiche locali; un appropriato trattamento
delle malattie e delle lesioni più comuni; la fornitura dei farmaci
essenziali; 4. coinvolge, oltre al settore sanitario, tutti gli altri settori e
aspetti dello sviluppo nazionale e della comunità che sono collegati, in
particolare l’agricoltura, la zootecnia, la produzione alimentare,
l’industria, l’istruzione, l’edilizia, i lavori pubblici, le comunicazioni e altri
settori inoltre necessita del coordinamento delle attività tra tutti questi
settori; 5. richiede e promuove al massimo l’autonomia dell’individuo e
della comunità e la partecipazione alla progettazione, organizzazione,
funzionamento e controllo dell’assistenza sanitaria primaria stessa,
usando appieno le risorse locali, nazionali e le altre disponibili; per
questo fine sviluppa, attraverso un’adeguata educazione, la capacità
delle comunità a partecipare; 6. dovrebbe essere sostenuta da sistemi di
riferimento integrati, funzionali e di supporto reciproco che portano a
un progressivo miglioramento dell’assistenza sanitaria globale per tutti
e danno priorità a coloro che sono maggiormente nel bisogno; 7. a
livello locale e ai livelli di riferimento l’assistenza sanitaria primaria
dipende dagli operatori sanitari, comprendendo di volta in volta i
medici, gli infermieri, le ostetriche, il personale ausiliario e gli operatori
di comunità, come pure dalle figure professionali tradizionali quando
8
necessario essi devono essere adeguatamente preparati, dal punto di
vista sociale e tecnico, a lavorare come una squadra per la salute e a
rispondere ai bisogni di salute espressi della comunità. VIII Tutti i
Governi dovrebbero formulare a livello nazionale politiche, strategie e
piani d’azione per diffondere e sostenere l’assistenza sanitaria primaria
come parte dell’intero sistema sanitario nazionale e in modo coordinato
con gli altri settori. A questo scopo, sarà necessario esercitare una
volontà politica, mobilitare le risorse del Paese e usare razionalmente le
risorse esterne disponibili. IX Tutte le Nazioni dovrebbero agire in uno
spirito di stretta cooperazione e di servizio per garantire a ciascuno
l’assistenza sanitaria primaria, dal momento che il raggiungimento
della salute da parte delle persone di un qualsiasi Paese interessa
direttamente e rappresenta un beneficio per tutti le altre Nazioni. In
questo contesto il rapporto congiunto sull’assistenza sanitaria primaria
curato dall’OMS e dall’UNICEF costituisce una solida base per lo
sviluppo e le attività ulteriori dell’assistenza sanitaria primaria in ogni
parte del mondo. X Un accettabile livello di salute per tutte le persone
del mondo può essere raggiunto entro l’anno 2000 grazie ad un
migliore e più completo uso delle risorse mondiali, una parte
considerevole delle quali è oggi destinata agli armamenti e ai conflitti
militari. Un’autentica politica di indipendenza, di pace, di distensione e
di disarmo potrebbe e dovrebbe liberare risorse aggiuntive che
potrebbero essere ben destinate a scopi pacifici e in particolare
all’accelerazione dello sviluppo sociale ed economico all’assistenza
9
sanitaria primaria, come parte essenziale di tale sviluppo, dovrebbe
essere assegnata una quota adeguata delle risorse rese disponibili. La
Conferenza Internazionale sull’Assistenza Sanitaria Primaria richiede
un’urgente ed efficace azione nazionale e internazionale per sviluppare
e implementare l’assistenza sanitaria primaria in ogni parte del mondo
e in particolare nei Paesi in via di sviluppo, secondo uno spirito di
cooperazione tecnica e in accordo con un Nuovo Ordine Economico
Internazionale. La Conferenza esorta i Governi, l’OMS, l’UNICEF e le
altre organizzazioni internazionali, le Agenzie multilaterali o bilaterali,
le Organizzazioni non governative, le Agenzie di finanziamento, tutti gli
operatori sanitari e l’intera comunità mondiale a supportare l’impegno
nazionale e internazionale a favore dell’assistenza sanitaria primaria e a
dedicarle un crescente supporto tecnico e finanziario, particolarmente
nei Paesi in via di sviluppo. La Conferenza si appella a tutti gli organismi
appena citati perché collaborino a introdurre, sviluppare e mantenere
l’assistenza sanitaria primaria in maniera coerente con lo spirito e il
contenuto di questa Dichiarazione”. Tuttavia, la Dichiarazione di Alma
Ata non conseguirà la meta della salute per tutti entro l’anno 2000 in
quanto, a detta dei detrattori, mancarono la volontà medica, politica e
ideologica. Attualmente i sistemi sanitari sono ancora più manchevoli di
quelli esistenti nel 1978, con la creazione di un sistema di salute mista:
per la classe povera il sussidio statale, molte volte deficitario, e per le
classi alte, l’alternativa privata. Non ultimo per importanza è poi il fatto
che non è posta sufficiente attenzione all’integralità della salute e si
10
preferiscono benefici parziali a basso costo (ad esempio: vaccinazione
per tutti; pianificazione familiare; monitoraggio dell’accrescimento dei
bambini; attenzione all’allattamento materno; ecc.) tralasciando la
salute in toto o, peggio ancora, si riserva maggiore attenzione alla
salute riparativa.
Il 23 dicembre del 1978 è promulgata la Legge 833 di Riforma sanitaria
che, sul piano politico, è frutto di un’intesa bipartisan,
fondamentalmente fra la Democrazia Cristiana (che ha Tina Anselmi
come Ministro della Sanità) e il Partito Comunista, nel clima culturale
della cosiddetta stagione del ‘compromesso storico’.
La legge 833 cambia il volto della sanità italiana con l’uguaglianza delle
cure per ogni cittadino italiano, peraltro ispirato all’articolo 32 della
Costituzione, il finanziamento pubblico dei servizi attraverso la fiscalità
generale, la titolarità dei diritti in tutto il territorio nazionale e la
reciproca assistenza tra le Regioni. Oltre all’aspetto curativo e
terapeutico, assumono rilevanza la prevenzione e la riabilitazione.
Nell’Italia post-mutue il paziente inizia ad essere protagonista delle
scelte di salute che lo riguardano e non più prevalentemente un passivo
destinatario di indicazioni verticistiche. Questa legge rende l’Italia un
modello di civiltà e di avanguardia nelle politiche sanitarie e sociali in
Europa e nel resto del mondo. È un’epocale spartiacque, come
comprensibile dalle storie cliniche che emblematicamente sono
illustrate di seguito:
11
1) nell’epoca pre-Riforma sanitaria 833/78, in caso di sintomatologia
acuta (ad esempio, di un figlio adolescente) si chiama il medico della
mutua oppure il medico condotto (che assicura un’assistenza a tutti
24/24 ore per le emergenze; per il resto, si occupa solo dei poveri,
iscritti in appositi Registri comunali): se è confermato il sospetto di
emergenza (ad esempio, chirurgica), si dispone il ricovero in
ospedale per l’intervento, che sarà pagato dalla mutua (se quella dei
genitori dell’adolescente prevede anche l’assistenza ai familiari),
altrimenti la famiglia deve pagare per degenza e operazione. Ai
poveri, invece, provvede l’ospedale (economicamente autonomo,
potendo contare su un patrimonio grazie a elargizioni liberali e lasciti
di benefattori). Nel post-Riforma sanitaria 833/78 e sino ad oggi,
invece, di fronte in caso della stessa situazione, si chiama il medico
di medicina generale o la guardia medica oppure o ci si reca
d’urgenza al Pronto Soccorso o si chiama il Centro emergenze 118
per l’intervento di soccorso di un’ambulanza: se la diagnosi di
emergenza/criticità è confermata, l’adolescente è ricoverato, operato
e dimesso per il ritorno a casa. Senza pagare nulla (o quasi).
2) nell’epoca pre-Riforma sanitaria 833/78, nel caso in cui una donna
debba partorire, se ha una mutua può rivolgersi a un ginecologo e
prevedere un ricovero in ospedale per il parto e le spese sono coperte
nei limiti previsti dalla sua mutua; se il parto eventualmente è
complicato e richiede interventi extra, magari è costretta ad integrare
con costi a proprio carico. Per chi non può sostenere i costi
dell’ospedale, in alternativa esiste l’ostetrica ‘condotta’, che fa
12
nascere il bambino in casa… se tutto va bene! In effetti, un parto può
comportare complicanze, soprattutto in epoca in cui si usa ancora il
forcipe (per esempio, danni cerebrali). In questo caso, l’assistenza e
le cure per il bambino sono interamente a carico della famiglia. Nel
post Riforma sanitaria 833/78 e sino ad oggi, invece, una
partoriente/mamma può essere assistita prima, durante (in ospedale,
di solito) e dopo il parto con il Sistema Sanitario Nazionale
gratuitamente (salvo eventuali pagamenti di ticket integrativi) e, se il
bambino ha problemi (nasce, ad esempio, con una malattia
congenita), nella stragrande maggioranza dei casi può contare su
un’assistenza sanitaria, più o meno gratuita a seconda dei casi.
3) infine, va evidenziato il fatto che la legge di riforma ha risolto il altro
problema delle malattie croniche: nell’epoca pre Riforma le mutue
hanno un ‘termine’ e un tetto di copertura e chi ne soffre o paga di
tasca propria o si affida all’assistenza dei poveri.
Prima della Riforma sanitaria attuata dalla Legge 833/78, inoltre, la
Sanità è disordinata, costellata di tante mutue (gestite con criteri
assicurativi: lavoratori e aziende versano i contributi per usufruire
dell’assistenza), di medici della mutua, di medici (e ostetriche) condotti
(questi ultimi dipendenti dai Comuni e con mansioni anche di igiene
pubblica) e di tanti enti con funzionamento autonomo. Per la gestione
dei malati di tubercolosi, ad esempio, ancora negli anni Settanta ci sono
strutture (gestite da Comuni e Province e, poi, dismesse in seguito alla
riforma) come i dispensari (in cui si ‘distribuiscono’ trattamenti, si fanno
test tubercolinici e schermografie) e i sanatori (dove, già da prima
13
dell’avvento dei farmaci antitubercolari, i pazienti sono curati con aria
salubre, luce solare e corretta alimentazione).
La legge di riforma sanitaria sostanzialmente mette ordine in un caos,
caratterizzato dalla dispersione in una miriade di competenze, con enti
diversi dedicati a specifiche malattie (oltre a dispensari e sanatori, ad
esempio, sono attivi: l’Opera nazionale per l’assistenza alla maternità e
infanzia Omni, istituita durante il fascismo e soppressa solo nel 1975; gli
ospedali materno-infantili; l’Istituto per l’assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro Inail; l’Istituto Nazionale della previdenza sociale
Inps, con funzione anche di assistenza; ecc.
Dunque, il principio ispiratore della Riforma Sanitaria, oltre ad applicare
l’uguaglianza delle cure per ogni cittadino italiano, tende a realizzare
una Sanità globalizzata gestita in modo coerente e uniforme integrando
i due binari su cui si muoveva la Sanità in Italia dalla fine dell’Ottocento:
tutela della salute pubblica (Legge Crispi-Pagliani, 1888) e assistenza ai
singoli (introduzione del sistema di casse mutue dal 1898 fino alla loro
unificazione nel 1943 nell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro le
malattie INAM, l’ente mutualistico nazionale più importante). Inoltre, il
combinato disposto della legge di riforma sanitaria sul piano
organizzativo territoriale istituisce le Usl (Unità sanitarie locali) che
accorpano tutte le competenze sanitarie (prevenzione; cura; assistenza
ambulatoriale, specialistica e ospedaliera; igiene pubblica; attività
domiciliari dei medici; servizi veterinari; ecc.) in attuazione della
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concezione di salute intesa come benessere complessivo; la Lombardia,
invece, istituisce le Ussl (Unità socio-sanitarie assistenziali), che
inglobano anche il concetto di assistenza sociale (dal 2016 trasformate
in Asst, Aziende socio-sanitarie territoriali).
Le Usl, a loro volta, sono governate dalle Regioni, giovani enti locali
istituiti nel 1970.
Sempre nel 1978 è configurata in modo definitivo la Consulta Nazionale
della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale Sanitaria con la
nascita dei primi uffici diocesani.
15
“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando”
(Albert Einstein)
Elementi biografici, attitudinali e curriculari di Raimondo Villano - Nato nel 1960 a Torre Annunziata; vive tra Roma e T. A.ta;
non ha mai lasciato del tutto la sua città natale, con cui sente un legame indissolubile e, peraltro, in senso più ampio, la ricchezza
culturale, ambientale e storica partenopea sono state per lui fonte vitale, permanendo tuttora inconsciamente se non dominanti
quantomeno determinanti. È poi sostanzialmente da oltre un decennio romano di adozione, arco di tempo per lui ugualmente dalle
eccezionali valenze esistenziali. La moglie Maria Rosaria è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di ruolo di
Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio 25enne Francesco è dal 2019 brillante matematico universitario dottore
magistrale. Dal ‘600 ha avi more nobilium; tra quelli paterni di “élite urbana” dei primi del ‘600 vi era anche un avvocato di Curia vescovile; il
nonno paterno Raimondo era proprietario del Pastificio VILLANO R. & C. (circa 90 dipendenti); il nonno materno Giovanni BUONAVITA era
un imprenditore di rilievo; i trisnonni e bisnonni materni Alfonso BALESTRIERI e Vincenzo GARGIULO erano proprietari del Mulino e
Pastificio omonimo (circa 1.000 dipendenti) e grandi proprietari terrieri e immobiliari a Sant’Agata, Massalubrense, Sorrento e Torre Annunziata.
I bisnonni paterni della moglie erano proprietari del Mulino e Pastificio LETTIERI-GIORDANO (circa 2.500 dipendenti). Tratto: è persona mai
montata in superbia che con discrezione e costante tenacia negli anni con creativa efficacia e coraggio da protagonista in modo diretto o indiretto
ha tessuto e sostenuto aspetti sostanziali delle vite di molti. Profilo: ha una credibilità non dettata da contingenze ma strutturale e la progressiva
sua ‘crescita’, pur gratificandolo, non lo ha spinto ad alcun eccesso; è personalità di carattere e talento, empatica e poliedrica, multivettoriale e
versatile, sia profonda che ampia; eclettico, creativo e incline all’approfondimento, di formazione umanistica e scientifica (considera peraltro
fondamentale favorire, ove possibile, un approccio in cui le competenze Stem - Science, Technology, Engineering and Mathematics - siano
integrate da quelle culturali e umanistiche, in quanto la tecnologia potenzia la capacità dell’umano ma dall’umano è governata), da uomo curioso
fatica a stare nel recinto della conoscenza a una sola dimensione; si riconosce nell’assunto (Asimov) che, conscio dello stato della sua ignoranza,
è pronto ad imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica; attento a non cedere al sonno della mediocrità e dell’indifferenza,
ambisce concorrere ad accrescere e perfezionare la conoscenza nella sua accezione più ampia e considera il conoscere congiunto al piacere (rif.:
Nietzsche, Umano troppo umano) sia perché si acquisisce coscienza della propria forza sia perché si ha l’opportunità di superare idee vecchie sia
perché da una nuova conoscenza, pur se esigua, ci si sente elevati e capaci di meglio discernere il giusto; usa poi le parole con cura e precisione e
la scrittura è una dimensione che di certo gli appartiene, ma non è vittima di “epidemie narrative”; ha avuto vari Maestri eccezionali (che hanno
pure accompagnato il suo futuro a muoversi coraggiosamente nel presente), rapporti di conoscenza e collaborazione con personaggi di grande
valore (godendo sempre della loro stima e fiducia personale) e con suoi superiori esemplari per vita vissuta, carattere e professionalità: con
emozione di tutti è sempre vivo in lui il ricordo, che di alcune figure è poi rimasto scolpito anche nel ‘Pantheon’ dei suoi eroi; è ancorato a
semplici concetti classici e di giustizia (come il socratico “so di non sapere” e il latino “cursus honorum”), con la continua necessità di imparare e
l’umiltà di chi vuol capire; salvo stessi diritti e doveri, diverge dall’utopia meravigliosa di “uno vale uno”, è consapevole di sapere abbastanza e
di valere per quanto merita, non ricerca il successo a ogni costo (anzi, ne evita all’occorrenza gli eventuali elementi dai temuti effetti distorsivi e
di disturbo su carattere e intelligenza) preferendo finanche averne meno di quanto sia imparziale, come prezzo da pagare a tutela
dell’indipendenza di giudizio e di pensiero; con coraggio ha seguito le sue esigenze di libertà e di indipendenza, ovunque lo abbiano portato,
sforzandosi di preservare la sua condizione di sostanziale portatore sano di umanità; non supino e neanche incline alla cultura della chiacchiera, è
dedito al lavoro sodo che non gli riserva però solo sudore e lacrime; molti suoi tratti sono di un’identità individuale costruita “sulla propria pelle”,
più che derivata da taluni privilegi di famiglia: sin da giovane mostra indipendenza e intraprendenza prendendo spesso il largo “in mare aperto” e,
come ogni self made man, ne sperimenta la solitudine; crede non sia né giusto né utile rinunciare all’individualismo ma, come diceva Camus, che
bisogni essere prima soli e poi solidali; sovente ha avuto il privilegio di operare in un mondo di persone straordinarie e di energie importanti, da
cui ha appreso molto e a cui lo lega un debito di gratitudine. Ha notevole tensione ideale di alto profilo per i valori etico-morali (a partire
dall’agire responsabile, altruistico ed amorevole per il prossimo e come riconoscimento che la propria libertà finisce lì dove comincia quella
altrui), riscontrabile sia nell’incessante azione per portarli avanti e rappresentarli degnamente, e spesso con coraggio, in ambito professionale e
sociale sia in molte attività a sostegno di enti; in effetti, convinto che l’indifferenza all’etica spinge ad abusi con conseguenze di carattere morale,
il suo impegno nei momenti di difficoltà anziché fermarsi ha trovato vigore. È sua convinzione che la dimensione economica possa ricevere un
vigoroso contributo dalla dimensione etica (che pone in risalto qualità indispensabili allo sviluppo, sintetizzabili nel concetto che essere
galantuomini è sempre più un vantaggio competitivo) come pure dalla dimensione estetica (relativa al decoro, anche inteso come coscienza del
proprio valore). Molte sue idee, iniziative e realizzazioni sono state giudicate oggettivamente di alto profilo, anche quando di limitata notorietà:
cosa di non poco conto di per sé ma, soprattutto, in alcune circostanze pure di inevitabili influenze di taluni ambiti adusi quantomeno a
dimenticare facilmente coloro che non sono riusciti a dominare. In vari casi poi la sua forza, e forse il suo limite, è anche la capacità di guardare
oltre il suo tempo. Impegnato dalla seconda metà degli anni ‘80 in importanti istituzioni per attività umanitaria, con inclinazione profondamente
connaturata al suo habitus e sentita quale “forma esigente di carità”, e per attività sociale e sanitaria, con postura esistenziale funzione
dell’assunzione di responsabilità a non esistere solo per se stessi ma ad aver premura per l’altro, anche prendendosene cura e sempre
disinteressatamente. Da anni con la moglie è attivo in Italia e all’estero nella filantropia sociale di significativo impatto, ambito di rilievo della
Fondazione di famiglia. Fecondo di raffinati contributi intellettuali e attività culturali, scaturiti dalla convinzione che tale impegno sia apporto
fondamentale affinché la persona e la società crescano. Un’importante apprezzata azione (gratuita) di formazione da tempo rivolge a
professionisti, settori sociali e quadri dirigenziali di ong e ha favorito l’arricchimento del loro patrimonio tecnico, culturale e sociale. In termini
più ampi, e parafrasando Don Giussani, ritiene che la cultura convochi nel suo orizzonte i problemi connessi alla ricerca della verità e del senso
della realtà, svelando la posizione che un uomo ha di fronte al proprio destino. Un cardine di sue attività è la convinta scommessa sull’uomo,
nell’attuale era tecnologica, per abitare uno spazio e un tempo nuovi provando ad elaborarne con sollecitudine i significati per un progresso
socio-culturale. Non indulge poi a sostanziale contaminazione della pervasiva distinzione tra cultura scientifica ed umanistica, non è incline a
forme di pensiero ideologico e unico ed è resistente a una visione non aperta a possibilità razionali diverse che hanno a che fare con la creatività
in tutti i campi, con il senso della vita e con la sua bellezza e talora resiste anche a visioni mainstream, riduttive a pochi principi e trasformazioni
simboliche. La sua creatività, consona a poesia, letteratura ed arte, è tendenzialmente una sorta di “filosofia” protesa all’affascinante regno di
possibile ricerca di elementi per una maggiore comprensione del mondo e delle articolazioni dell’essere. Pur non rinunciando alle sue idee, non le
usa nei suoi studi e saggi come schema ideologico interpretativo della realtà, che indaga con accurata analisi, evitando l’influenza di pregiudizi o
tesi precostituite. Nell’attività di storico in senso diacronico e sincronico come umanista coltiva una riverenza non ordinaria verso il passato e la
tradizione mentre esplora vari sviluppi contemporanei, cercandovi quanto dell’uomo il passato non abbia ancora rivelato. Ha partecipato (al
2019) a livello nazionale ed internazionale ad oltre: 210 eventi di studio e congressuali; 50 eventi amministrativi/istituzionali; 60 mostre
scientifiche o celebrative. In ambito tecnico, scientifico e sanitario si occupa di vari temi che, in non pochi casi, originano anche qualificati saggi
caratterizzati da rilevante lucidità di analisi; ha partecipato (al 2019) ad oltre 180 eventi, in prevalenza di rilievo nazionale; è in diversi gruppi e
dal 2017 è nella rete professionale ResearchGate (Berlino: oltre 19 milioni di membri, fondata da scienziati medici e informatici per condividere,
scoprire e discutere di ricerca con mission di collegare il mondo della scienza e rendere la ricerca aperta a tutti). Espleta attività non governative
con impegno di rilievo e intenso in Italia e all’estero, “dedito in vario modo a diverse forme di volontariato facendosi carico di una molteplicità
di servizi elevando costantemente la sua educazione alla solidarietà e alla disponibilità non solo a dare qualcosa, bensì anche se stesso,
evidenziando il suo amore per l’altro, null’altro che rivelazione della sua cultura di vita” (SE Mons. F. S. TOPPI, Arciv. di Pompei). Impegnato
da anni in attività diplomatica in prestigiosi organi di cultura, operosità, scambi economici e solidarietà in Italia e nel mondo; si occupa di
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cooperazione e temi internazionali di rilevanza strategica quali: dinamiche geopolitiche, economia e governance globale, sicurezza e difesa,
energia, sanità, integrazione UE, politica estera. È un eccellente negoziatore in prevalenza win-win e sa guardare al di là delle proprie frontiere
per comprendere il mondo, nel pieno rispetto del genius loci e della sua stratificazione culturale; è atlantista e assertivo di una
visione strategica a pilastro americano; considera come il suo stesso amatissimo Paese e fondante del suo avvenire l ’Europa
benché, nonostante sforzi e ravvedimenti, continui ancora per vari aspetti a somigliare troppo ad uno spezzatino e troppo poc o
all’Unione di cui porta il nome. D’altro canto è convinto che le nazioni europee hanno origine storica e valori cristiani fondanti (da cui si
sono allontanati perdendo identità, prestigio e incidenza mondiale) ed auspica che l’Europa (propagatrice di cultura relativistica e permissiva e
promotrice di leggi contrarie non solo al diritto cristiano ma anche all’ordine morale naturale) riesca in senso ‘hegeliano-ratzingeriano’ ad uscire
dalla crisi recuperando la civiltà cristiana fondata assorbendo le eredità di Atene (la retta ragione) e di Roma (il giusto diritto) in quella di
Gerusalemme (la vera religione). Infine è suo parere che l’Europa riuscirà a sopravvivere e a mantenere rapporti di confronto positivo con le altre
potenze mondiali non in nome dell’europeismo e delle ideologie ma in nome del potere concreto delle forze e degli strumenti di cui si serve,
ovvero della capacità e potenza produttiva, industriale e tecnico-scientifica in senso ampio, che dunque vale la pena di rafforzare seriamente. Ha
partecipato (al 2019) ad oltre: 350 eventi diplomatici nazionali ed internazionali; 60 attività di assistenza per l’internazionalizzazione d’impresa,
in collaborazione anche con varie ambasciate; 130 attività socioculturali istituzionali. Come imprenditore e manager le sue ispirazioni di fondo
cui si è sempre uniformato senza esitazioni sono l’estrema concretezza progettuale e la massima velocità decisionale; metronomo nelle sue
opzioni di investimento è la consapevolezza che il valore d’impresa è determinato dalla performance a lungo termine; è imprenditore generalista
dai tanti interessi e che sovente pensa anche differentemente e non si sottrae dal cimentarsi all’occorrenza nell’attuazione di trasformazioni
concettuali, tecnologiche ed operative; gli si riconosce capacità di contributi pragmatici e immaginifici (ma in una dimensione visionaria non
disgiunta dalla cognizione della realtà, consapevole - parafrasando Cervantes - che pur non potendo fermare il vento si deve sapere almeno come
fabbricare i mulini), operando sempre consapevole che “il valore del risultato sta nel processo per raggiungerlo”; considera imprescindibile un
rapporto fra etica ed economia basato su onestà, fiducia ed empatia; ritiene che l’economia sia strumento dell’uomo e da lui abbia il senso d’uso,
anche quale mezzo per realizzare il bene comune, e che, in quanto strumento, non possa avere autonomia morale ma adeguato intento morale
dell’uomo che lo usa (Caritas in Veritate); inoltre, sul disaccordo di principio tra la visione assistenziale-solidale per le “periferie economico-
esistenziali” e quella dell’occidentalismo auspica sia individuata una possibilità di pianificazione e attuazione di sintesi. Un suo obiettivo è poi
l’orientamento non a essere migliore degli altri ma di se stesso e, d’altro canto, è convinto d’essere non più intelligente di altri ma, rispetto alla
media, forse solo più tenace e con una sorta di autodisciplina prussiana nell’adempiere a impegni e nel perseguire obiettivi e con più elevate
risorse fisiche dedite a sacrificio, buona tolleranza della fatica, anche in condizioni di stress (che gli permette di sopportare anche dosi di
frustrazioni) e disponibilità umana con predisposizione a ritmi di lavoro incalzanti; in generale non ha grande simpatia per comportamenti
professionali che ammantano di eccessiva prosopopea il loro lavoro, benché ciò possa essere regolare componente del successo e, in quanto tale,
almeno strumentalmente ammissibile come legittima; peraltro egli agisce ritenendo che dal basso verso l’alto nella scala sociale la forma più alta
di autorità sia l’esempio. Tra i punti di forza delle attività economico-finanziarie figurano un Debt/Equity Ratio nullo e una performance di lungo
termine molto solida, con CAGR 1974-2019 superiore al 15%. Suoi significativi e apprezzati ulteriori tratti distintivi degni di evidenza sono la
lealtà non servile nei rapporti in genere, la dedizione al dovere, il senso di responsabilità, la convinzione che pure l’evitabile inazione abbia
conseguenze e non esoneri da responsabilità, la correttezza e la coerenza, la resistenza al fascino di anteporre slogan a sostanza, la predilezione
del fare più che dell’apparire (anche quando ciò può ritenersi del tutto normale), la preferenza per l’allineamento silenzioso al consenso
declamato, il notevole pragmatismo non ideologico conferito agli ambiti di diretta responsabilità o competenza, i risultati anche eccezionali
conseguiti in varie attività e le capacità ‘super partes’ espresse in molti suoi ruoli apicali, che lo hanno visto brillante protagonista di azioni e
missioni di alto livello: istituzionali, di rango sia civile che religioso; diplomatiche, sia con ebrei che con musulmani; sociali, sia con progressisti
che con conservatori; tecniche, trasversali ad ogni area sia culturale che politica e confessionale; umanitarie, sia nei salotti di élite che negli
anfratti di sofferenza e bisogno di deboli e ultimi. La fede cristiana poi in lui è ‘incarnata’ e non alienante, non è eterea ascensione estatica ma
adesione esistenziale e fiduciale a Dio e alla Sua Verità. È inevitabile, quindi, anche il suo accamparsi nella piazza della storia e non solo
nell’intimità velata di incenso del tempio, in quanto egli ritiene che vi sia un orizzonte in cui il credente deve collocarsi con la sua testimonianza.
Il grembo naturale più vasto è poi quello della modernità che dal Seicento, in cui ha brillato l’ego autonomo di Cartesio e si è configurato lo
statuto indipendente della scienza rispetto alla teologia con Galileo e Newton, è giunta in epoca contemporanea a disperdersi nella ‘liquidità’
della post-modernità (o tarda modernità, che dir si voglia). Egli condivide l’assunto (Ravasi, Un Dio radicato in terra) che la destrutturazione e
decreazione a cui si è votata la cultura postmoderna può avere come estuario non necessariamente il vuoto e lo spaesamento, bensì una sorta di
piattaforma libera da cui ripartire, recuperando l’eredità apparentemente stinta ed estinta della cristianità e della stessa modernità. Crede infine nel
ruolo cruciale delle istituzioni di matrimonio e famiglia, sia come progetto di vita comune che di espressione del patto d’amore e della grazia di
Dio, in cui la creazione ha finalità primaria ma non assoluta e la donna non solo non è confinabile nell’esercizio della funzione procreatrice ma va
ridefinita in senso egualitario. Ha partecipato (al 2019) ad oltre: 50 rilevanti eventi religiosi e liturgici, tra cui numerose Udienze del S. Padre;
200 eventi congressuali, in prevalenza pontifici; 20 eventi formativi. Ruoli: Diplomatico (Rm, da 2011); Operatore economico internazionale
(Rm, da 2004); General manager Villano International Business Team, con 16 attività naz.li e int.li operative dal 1978 (con circa 80 partners e
collaboratori) in settori business, no-profit, consulting & service, tra cui: affari esteri, immobili alta gamma, edilizia, restauro, imp-exp,
antiquariato, editoria, informatica, sanità, alimentari, arte e cultura (da 2012); Membro (da 2013), Hon. Associate Professor in History of Health
Adm. Pharmaceutical Dpt (da 2014) e Membro Onorario Ruggero II University of Florida State (da 2015); Trader (da 1976), Trader immobiliare
(1980-81), Trader Discrezionale operativo finanziario privato (solo con fondi propri) indipendente daily intra-multiday sui principali mercati di
borse e forex europei e nordamericani (dal 1983); Donato di Devozione (da 2003), presentato dal Ricevitore Granpriorale di Napoli e Sicilia Cav.
di Giustizia Fra’ Giorgio Maria CASTRIOTA SCANDERBEG (discendente da Eroe fondatore del Regno d’Albania) e ammesso sotto il Sovrano
e Superiore religioso 78° Principe e Gran Maestro SA Em.ma Balì Gran Croce di Giustizia Professo di voti solenni Fra’ Andrew BERTIE (cugino
di 4° grado della regina ELISABETTA II, ma escluso dalla famiglia reale perché cattolico; imparentato con la famiglia di Winston CHURCHILL
e dal 2015 in causa di beatificazione e canonizzazione); Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (da 2007),
presentato dal Balì Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza Dott. Piero PIROMALLO CAPECE PISCICELLI, 13° duca di Capracotta,
Presidente del Circolo nazionale dell’Unione e già Cancelliere Granpriorale di Napoli e Sicilia e dal Cavaliere di Giustizia di Voti semplici
Comm. Dott. Fra’ Marco CRISCONIO, Governatore del Pio Monte della Misericordia e patrizio napoletano; candidato c/o Gran Priorato di
Napoli e Sicilia al voto d’Obbedienza dallo Scienziato, Capitolare Granpriorale e Delegato di Napoli, Comm. di Giustizia marchese Prof. Ing.
Fra’ Riccardo SERSALE (da 2009); Presidente della Fondazione Chiron (privata, indipendente, no-profit e no-partisan) fondata su sua iniziativa
e dedita ad attività internazionale sociosanitaria, umanitaria, scientifico-culturale e professionale (da 1985), ne è anche il Webmaster (da 2011);
Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista in Albo (da 1986). Fotoamatore, da quasi sempre usa svariati importanti attrezzi
professionali (da 1971). Nonostante il suo grande rispetto per la Politica (che considera attività di notevole caratura e tra le più alte forme di
carità e al cui agone è convinto non debbano essere estranei il rispetto interpersonale e una certa idea di relazioni anche personali), ha esercitato
perpetua indisponibilità a ricoprire ogni ruolo, anche tecnico, ad essa correlato; considera poi determinante il ruolo di servitore pubblico e ritiene
che il futuro della società dipenda molto anche dal sentirlo da parte dei giovani migliori e dall’impegno che essi profondono nel raggiungerlo ed
espletarlo. Considera peraltro i giovani di qualità e le loro maggiori organizzazioni un tesoro prezioso per le classi dirigenti, perché capaci pure di
affrontare la dimensione antropologica e ontologica di problematiche e congiunture in atto. È infine però convinto che non pochissimi (prestati o
militanti) meriterebbero grande successo nella Politica, ma che il degrado che in vari casi oggi la caratterizza spesso non glielo consente.
Accademie: International Society History of Pharmacy (Vienna, dal 2001); Acc. Italiana Storia Farmacia (Milano, dal 2001); Centro Studi
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Melitensi, ammesso sotto la presidenza dell’Accademico dei Lincei Mons. Cav. Prof. Cosimo DAMIANO FONSECA (Taranto, dal 2002); Acc.
Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (Ente Morale a Classi chiuse fondato da vari Ministeri e Istituzioni con RD del 1922), con prestigiosi
membri tra cui: Amb. Avv. Carlo ARDITI DI CASTELVETERE, Sen. Prof. Adriano BOMPIANI, Amm. Agostino DI DONNA, Prof. Giorgio
DI MATTEO, Prof. Elio GUZZANTI, Prof. Adalberto FIDANZA, Prof. Gianni IACOVELLI, Amm. Isp. Capo Vincenzo MARTINEZ, On. Prof.
Eolo PARODI, Prof. Giorgio ZANCHIN (Roma, Effettivo in Classe di Scienze Storico Biologiche dal 2006 e succ. DM 02/2007); Acc. già
pontificia Tiberina, che annovera tra i preclari membri CANOVA, CURIE, CROCE, FERMI, GENTILE, MARCONI, MANZONI, ROSSINI,
RUBBIA, ecc. (Roma, Ordinario dal 2009); Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (Washington, dal 2011); Fondazione Treccani
(Roma, dal 2016); Fondazione Italia USA (Roma, dal 2019); Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, fondato
nel 1429 per volontà di Papa Martino V (Roma, membro d’onore dal 2006). In Asas è voluto direttamente Accademico Effettivo dal Presidente
Comm. Prof. Angelo CAPPARONI, pupillo del Card. Fiorenzo ANGELINI. È membro Nikon Club Italia (da 2015) e dei Nikon Club Abruzzo,
Campania e Lazio (da 2020). Sul piano basilare e determinante dei comportamenti, si è sempre distinto nell’esercitare qualunque carica con
disciplina e onore, autentico disinteresse personale, rigoroso rispetto deontologico e coerenza con mandati ricevuti e principi ispiratori; è umile,
riservato e di maniere semplici, signorile e affabile, gentile, disponibile ma corretto; rifugge l’arroganza e la presunzione, che non proprio di rado
purtroppo allignano nella società e finanche in alcuni consessi del ceto intellettuale. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi;
organizzatore di vari congressi e decine di convegni. Un suo studio con conferenza sulla crisi in ex-Jugoslavia ha risultanze originali e intuizioni
sul ruolo della Nato, nel dopo guerra fredda, nello scacchiere europeo e nel conflitto balcanico (e, più in generale, nel mutato scenario di
instabilità e tensioni geopolitiche) ed è confermato come valido sia dal successivo intervento risolutivo in Serbia che, soprattutto,
dall’approvazione al Summit di Lisbona nel 2010 della mission per il decennio successivo (Rotary, 1991). Una sua conferenza di storia a Berlino
è onorata da standing ovation (ISHP, 2011). Collabora con importanti Riviste scientifiche nazionali e internazionali; già Direttore Notiziario
AGiFar (1986-90) e Bollettino Rotary Club (1990-94), collaboratore Rivista Ufficiale nazionale ‘Rotary’ (1999-02). Studi (con vari illustri
docenti e ottimo profitto scolastico): di formazione classica, amante della Medicina, aspira alla cardiochirurgia (affascinato sin dagli anni ’70 da
figure come Barnard, DeBackey e Cooley) ma ripiega su diverso indirizzo cedendo alle influenze genitoriali e familiari pur meditando nei primi
anni il cambio di facoltà; anche in tale ottica frequenta con assiduità bisettimanale il reparto operatorio e ha formazione chirurgico-infermieristica
con l’amico di talento Dr. Emilio CIRILLO e il capace Dr. Adriano BELLONE ed è molto stimato dai chiarissimi professionisti Dr.ssa Maria
BOTTONE e Dott. Antonio CIRILLO (Pompei, Clinica Maria Rosaria, 1979-81); assiste anche a molti interventi chirurgici del celebre oncologo
Prof. Giovanni D’ERRICO (C.mare, Clinica Stabia, 1980-81); laurea e abil.: Farmacia (1985); circa 50 corsi certificati, tra cui: Piante officinali,
Tecniche cosmetiche, Sicurezza e Qualità aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Discente di illustri Farmacologi della
‘Scuola’ di Leonardo DONATELLI (dalle pioneristiche visioni di farmacologia clinica, sempre con attenzione per il malato e in una visione etica
avanzata) e Vittorio ERSPAMER (più volte candidato al premio Nobel per la medicina); con docenti di varie discipline universitarie fa ricerca da
interno (1980-84). Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi
internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). Ricerca futura: in prevalenza focalizzata sui distinti filoni di sanità e
geopolitica. È stato alla guida di innumerevoli missioni di rilievo nazionale e internazionale, portando a conclusione anche questioni delicate, di
cui indicativamente si elencano: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza e Qualità per imprenditori e manager, ottenendo Alti Patronati
da Capo dello Stato Oscar L. SCALFARO e da Nazioni Unite (2000); Consigliere Diplomatico dpt ENVA - Ente Nazionale Valorizzazione
Commercio, Industria e Artigianato (2011-15); Segretario Comitato tecnico (presieduto da Amb. Margherita COSTA), co-estensore e relatore di
risoluzione del Congresso internazionale di partenariato strategico in Africa (Vaticano, 2015); firmatario della petizione in difesa dei cristiani in
Nigeria, promossa dagli On.li RICCARDI, LUPI, FRATTINI e VELTRONI (Rm, 2012); tra i primi sottoscrittori dell’Appello per la Tunisia, per
la mobilitazione internazionale a sostegno del Paese, che ha tra i primi firmatari: BERLUSCONI, BOCCIA, BONIVER, CASINI, CICCHITTO,
CRAXI, DINI, FASSINO, FRATTINI, SAPELLI e TRONCHETTI PROVERA(Rm, 2017). Segretario International Committee Biothecnologies
Wabt-Unesco (Parigi, 2008-13); membro Titolare in World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12); Membro Comitato scientifico
sicurezza sanitaria di IBD, azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli (1998-2009); Membro di Delegazione Asas per
consegna Medaglia d’Oro a Benedetto XVI (Vaticano, 2007); Cons. d’Amm.ne Fondazione Beaumont per ricerche su cancro, presieduta da
scienziato Giulio TARRO e con Prefetto di Napoli (2011-12); presiede Tavola rotonda su giustizia e sicurezza in area vesuviana, con intervento
del Sottosegretario Ministero Interno Aniello DI NARDO (2001); membro Gruppo Studio “History and definition of pharmacopoeias” di Intern.
Soc. History Pharmacy, coord.: Prof. François LEDERMANN, Presid. Em. ISHP (Univ. Berna, 2012-13); Accademico Europeo per Relazioni
Economiche e Culturali (2004-15) e Presidente Distretto Campania (Roma, 2011-15). Socio (1978-85), contitolare (1986-97) e titolare (1997-
2010) di importante farmacia privata urbana; socio Federfarma (1997-2010). Nel Rotary International è: Socio Club Pompei Oplonti Vesuvio Est
(1990-2007); Segretario a 29 anni (1990-95), tra i più giovani d’Italia; Presidente (2000-01): attività di sua presidenza sono in 74 articoli su
Quotidiani e Riviste per lo più nazionali e 10 servizi tv, di cui 5 RAI su TG1 e TG3. Presidente di Commissioni: Azione Interna; Azione
Professionale; Rotary Foundation; Sviluppo Umanitario; Polio Plus (1990-2005). Promuove e coordina: azioni per 3^ età (1993-01); screening su
diabete e osteoporosi per >300 persone; restauro grande quadro (XVIII sec.) ‘S. Giuseppe’ di Simonelli, con Soprint. Nicola SPINOSA, Card.
Michele GIORDANO e Bruno ARCIPRETE, consul. British Museum (2000). Nel Distretto 2100-Italia è membro: Comitato Coordinamento
Club Area Sud Golfo Napoli (1993-95), collabora a Forum su istituzione Tribunale di Torre Ann.ta e Delegato al Forum per l’attuazione delle
aree e città metropolitane (L. 142/1990), presieduto dall’illustre urbanista On. Prof. Guido D’ANGELO; di Comm.ni: Etica professionale 2002-
04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-03; Delegato APIM per Albania 2004-05; Informatica (5 anni); Grandi Contribuzioni Rotary
Foundation 2005-06; Delegato a Tavola Rotonda (presieduta da: Presid. Regione Campania Antonio RASTRELLI, Sottosegr. di Stato alla Sanità
Sen. Mario CONDORELLI, Arciv. di Napoli Card. Michele GIORDANO) su minori ospedalizzati e varo Polo Pediatrico Campano (1995);
Componente Comitato scientifico Rotary-Unicef ‘Studi sui minori’ presieduto dal magistrato di Cassazione Oreste CIAMPA e con la consulenza
della Direttrice Reg.le Unicef Margherita DINI CIACCI (1996-98); per 14 anni Delegato unico dei Governatori per Archivio Distretto 2100-
Italia (> 3.500 rotariani e circa 80 Club) e presso Istituto Culturale Rotariano per Rotary di tutta l’Italia; organizza e presiede Convegno su
Famiglia, con alte cariche statali tra cui SE il Prefetto di Napoli Carlo FERRIGNO (2001); già in pectore (per amore degli Scavi) sin dai tempi
delle sue frequentazioni con il Soprintendente Baldassarre CONTICELLO (1990-92), promuove e coordina una campagna d’adozione e tutela
archeologica Pompei Rotary-MiBAC su accordo con Sopr. Pietro Giovanni GUZZO (2001); autore e coordina informatizzazione Guardie
Mediche Asl Na 3 (2000). Autore e promotore del progetto “Tutor minori” (collegato al nuovo codice di procedura penale minorile) per recupero
di soggetti con tratti di devianza (in sinergia pubblico/privato e locale associazione industriali e in collaborazione con il Servizio Sociale
Minorile del Ministero di Grazia e Giustizia) con istituzione di Borse formazione-lavoro per inserimento in esercizi artigiani o industrie di minori
coinvolti in iter giudiziario penale tra i 15 e i 18 anni per un periodo minimo di 3 mesi rinnovabili fino al termine dell’iter giudiziario ma non
oltre 18° anno di età (2001). Tra i molti ruoli internazionali: Membro (1999-00) Comitato organizz. e Delegato (2000-01) Premio Colonie Magna
Grecia (tra i membri anche Stefano DE CARO); Capo Missioni: contatto Pompei-El Menzah; archeologia Pompei-Cartagine; sanità Italia-USA;
scolastica Italia-Nepal (con il Console Generale del Regno Anselmo PREVIDI); soccorso Rotary-Caritas Italia-Albania (tra i membri anche il
Direttore don Carmine GIUDICI); senza tetto Rotary-Croce Rossa; sminamento Africa-Balcani Rotary-INTERSOS (Peace Nobel Prize);
alimentazione Angola e ricongiungimento familiare profughi Ruanda Rotary-UNICEF (2000-01); Delegato al Premio Galileo Galilei dei Rotary
Club d’Italia (Pisa, 2000); Cooperatore in Task Force (Italia, Albania, Ex-Jugoslavia, S. Marino) zona 12 CEEMA e Assistente di Presidenza
(Europa/Africa) per Riduzione Crimine e Prevenzione Violenza (Zurigo, 2000-01); Membro dell’Institute, massimo organo amministrativo per
Europa e Africa (n. reg. 490-IT-2100-763, Luzern, 2000); Autore (con contatti, anche epistolari, con il teologo bioeticista Mons. Elio
SGRECCIA), primo firmatario (2000) e presentatore (2001) a Assemblea Distretto 2100-Italia di Proposta Risoluzione per istituzione “Giornata
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Internazionale di Riflessioni su tutela della Vita”, approvata da Uff. Europa/Africa (Zurigo, 2001) e Segr. G.le (Evanston, 2002), trasmessa a
Consiglio Legislazione Mondiale (2003) e in discussione a Assemblea Int.le (Chicago, 2004). Partecipa alle celebrazioni per il Centenario della
Monumentale Facciata del Pontificio Santuario B.V.S. Rosario di Pompei eretta in onore alla Pace universale ed è autore, nell’ambito della
mostra “Pompei per la Pace e i Bambini”, di uno stand (di informazione e promozione delle attività in merito del Rotary International e del suo
Club) visitato e apprezzato da molte autorità, tra cui: Mr. Staffan DE MISTURA, Sottosegretario Generale dell’ONU; Card. Alfonso LÓPEZ
TRUJILLO, Presidente Pontificio Consiglio per la Famiglia (2001). Coordina: Camp interdistrettuale Scambio Giovani con europei/extraeuropei
(2000); Scambio Gruppi Studio con Distretto 5240 Cal.-USA (2001). Cofondatore Rotaract (1999), fondatore Interact (2001), Socio Onorario
Rotaract (2000). Autore di articolato software di archivio analitico-gestionale rotariano (cartaceo e digitale, >20mila pp.) apprezzato a livello
internazionale (1994-2004). Nel Rotary ha: Mentori e Amici Modesto CAPUTO, Antonio CAROSELLA, Franco GARGIULO e Antonino
FIORENTINO e tra i molti estimatori: Carlo RAVIZZA, Frank J. DEVLYN, Olympia BRANCA MASA, Alessandro UBERTONE, Gennaro
CARDINALE, Egidio AMATO, Franco TATO’, Felice BADOLATI e Boris ULIANICH. Nel S. M. Ordine di Malta sue attività culturali e
caritative hanno apprezzamenti ufficiali da molte autorità, tra cui: SA Em. Andrew BERTIE, SA Em. Mattew FESTING, SA Em. Giacomo
DALLA TORRE, SE Card. Pio LAGHI, SE Card. Paolo SARDI, SE Mons. Angelo ACERBI, SE Gherardo FAVA HERCOLANI SIMONETTI,
SE Antonio NESCI, SE Franz von LOBSTEIN, SE Roggero CACCIA DOMINIONI, SE Luigi NASELLI. Ha effettuato (al 2019): importanti
interventi caritativi a favore delle Suore di Calcutta, della Delegazione di Napoli, del Gran Priorato di Napoli e Sicilia e del Centro Studi
Melitensi; una rilevante missione umanitaria in varie località dell’Albania; apprezzate pubblicazioni di cultura e spiritualità melitense. Ha
partecipato a circa 20 pellegrinaggi nazionali o Granpriorali e a vari eventi formativi e religiosi melitensi. Cooperatore delle Suore di MADRE
TERESA DI CALCUTTA, stimato e apprezzato dalla Superiora Sr. JOCELEN, connazionale e amica della Santa (Na, 2001-2014). Autore e
coordinatore di azioni umanitarie a favore dei figli dei carcerati (Centri Educativi Giovanili Curia di Pompei, 1999-01). Apprezzato tecnico e
conduttore di trasmissioni radiofoniche (prevalentemente di cultura e musica, con varie personalità tra cui i valenti poeta Beppe VIOLA e politico
Ettore SICA e l’illustre medico Pietro FARRO, con il quale crebbe una particolare reciproca stima e vi fu un periodo di frequentazioni sino alla
sua scomparsa, e poi responsabile della programmazione in alcune radio locali (1975-79). Assist. Prof. di Microbiologia c/o Facoltà Farmacia di
Napoli, cattedra Prof. Marcello LEMBO-Ist. Sup. Sanità Fitofarmaci (1985-90). Nella professione per anni ha numerosi prestigiosi estimatori, tra
cui: Cav. Gr. Croce On. Dr. Giacomo LEOPARDI, Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani; Dr. Alberto AMBREK, Presidente naz.le
Federfarma; Dr. Elio MACHI, Presidente naz.le Utifar; Dr. Lino MOTTIRONI, Presidente Naz.le Farmacisti Cattolici. Cofondatore e primo
Presidente Agifar Napoli, in Italia la prima legalmente costituita e di soli farmacisti, organizzata su basi procedurali e amministrative stringenti,
con 335 soci e circa 40 prestigiosi soci onorari: sviluppa (interfacciandosi spesso con istituzioni ed enti) un’azione intensa, costante e ad ampio
spettro in ambiti sociali, tecnici, professionali, formativi e informativi che la fa affermare come leader nazionale per oltre 4 anni (1986-90);
durante il suo mandato ha occasioni di incontro anche vari con esponenti di rilievo del mondo medico, tra cui il Segretario nazionale FIMMG
Giuseppe DEL BARONE (poi a lungo Presidente FNOMCeO). Dal 1987 al 1990 è: Coordinatore naz.le e cofondatore Federazione Naz.le
Giovani Farmacisti Fenagifar; autore con ABBAMONTE della bozza (approvata) dello Statuto Fe.Na.Gi.Far. (1988-89); Delegato del Comitato
Naz.le Coordinamento Agifar alle Assemblee di Farmindustria (presieduta da Claudio CAVAZZA, illustre fondatore della Sigma Tau);
Rappresentante naz.le Sindacato Federativo. Nominato da Federfarma componente di Segreteria del V Congresso Naz.le Federfarma (circa 1.400
congressisti), con interventi dei Ministri del Tesoro Giuliano AMATO e della Sanità Carlo DONAT CATTIN (1988). Rappresentante On. naz.le
AgifarNa c/o Fenagifar (dal 1990). Si è occupato a lungo approfonditamente e con risultati molto rilevanti di studio ed operatività di piante
organiche delle farmacie sia in ambito giurisprudenziale che amministrativo a livello di enti professionali prov.li e naz.li (Fofi e Federfarma), enti
locali (Comune, Usl/Asl, Provincia, Regione), organi di controllo (CoReCo), organi giudiziari (TAR, Consiglio di Stato) e organi di governo
(Ministeri di Sanità e Giustizia) avendo intensi rapporti di collaborazione con illustri personalità accademiche e forensi (tra cui ABBAMONTE e
TESAURO) e apprezzata attività pubblicistica nazionale (1981-2005). Istituisce in farmacia un apprezzatissimo centro di ascolto riservato,
incentrato principalmente su un complesso processo di consuelling e servizi di assistenza sociosanitaria e di supporto (anche personalizzati e/o
domiciliari) per anziani, malati e bisognosi (che all’occorrenza sono presi in carico per risolverne le necessità) stabilmente operativo negli anni
senza soluzione di continuità (1978-2010); da dirigente locale e nazionale dei giovani Farmacisti italiani e del Sindacato sostiene la diffusione e
l’ampliamento di tali iniziative sul territorio, auspicando e favorendo (tra i pochi antesignani degli anni ‘80) l’avvento del modello (in anni
recenti identificato come emergente) di un’effettiva ‘farmacia dei servizi e di relazione’ (1985-90). Altre sue direttrici per una professione più
consona ad un moderno ruolo sociale già a metà anni ’80 sono: necessità di costante formazione, intuendo l’utilità di programmi istituzionali,
preconizzando e attuando con perseveranza da dirigente locale e nazionale in sostanza quanto, oltre 15 anni dopo, diverrà l’impianto di
Educazione Continua in Medicina; macroanalisi e microanalisi informatiche (e alcuni contatti con il Prof. Marcello MARCHETTI), ipotizzando e
sviluppando apprezzate piattaforme gestionali e preconizzando con leaders di settore applicativi ancor oggi determinanti; l’educazione e
prevenzione sanitaria in farmacia e nella scuola, anche creando e coordinando durante l’intero mandato di Presidente Agifar per migliaia di
studenti molti corsi di educazione e prevenzione sanitaria in collaborazione con enti locali e con notevole apprezzamento istituzionale, oltre che
con risonanza nazionale in ambito sociale e professionale. D’altro canto, sulla riuscita dell’adeguamento del processo di evoluzione della
Farmacia al Paese reale, sin da fine anni ’80 egli crede che si possa nutrire un fondato ottimismo che scaturisce dalla storia stessa di questo
presidio sanitario e della professione che vi si realizza: una storia che ha sempre visto questo Istituto garantire un servizio tanto indispensabile
quanto sicuro fondato sulla scienza, la sapienza e la coscienza ma anche, se non soprattutto, sull’umanità del professionista che vi opera. Pur
contrario alla farmacia mercantile, è eccellente imprenditore e in ca. 2 anni sestuplica il fatturato paterno. Dal 1998, oltre a raggiungere punte di
1,7 mld di lire annui di acquisti presso il principale distributore farmaceutico della Campania (tra i più quotati del Gruppo internazionale dell’Ing.
Stefano PESSINA e della Dr.ssa Ornella BARRA, che negli anni creano un colosso mondiale del settore), figurandone tra i maggiori clienti, è
contemporaneamente anche cliente di alcuni altri distributori e soprattutto di oltre 60 tra le più importanti e prestigiose aziende farmaceutiche
italiane (tra cui: Sigma Tau, Menarini, Recordati, ecc.) e mondiali (tra cui: Pfizer, Roche, Glaxo, Novartis, Johnson & Johnson, AstraZeneca,
Merk, Bayer, ecc.), con le quali effettua rilevanti acquisti e rifornimenti diretti e continui di merce per lo più a cadenza mensile. In provincia è
peraltro fornitore di punta per anni nel settore dei vaccini ed emoderivati (in particolare per ingenti quantitativi della carente Albumina umana,
che acquista anche direttamente da importanti aziende, paga talora senza dilazioni o pure a sconto ridotto e con largo anticipo rispetto alle
consegne e fornisce in modo sistemico a chiunque ne abbia diritto per urgenza o bisogno e non alla sola sua clientela); è anche: fornitore di
Somatosatina, sotto il controllo diretto del Ministero della Sanità; fornitore di presidi per aziende (tra cui Enel SpA), piccolo fornitore estero di
parafarmaci, presidi ed elettromedicali (in prevalenza in Libia e Tunisia, attraverso aziende terze di imp-exp) e rilevante donatore della stessa
gamma di merce a svariati enti ed istituzioni in Italia e all’estero. Attento a disagi, contraddizioni e squilibri sociali, notoriamente per molti anni a
vari meno e non abbienti ha fornito beni e prestazioni (per milioni di lire al mese) a costo zero o molto ridotto e/o con pagamenti dilazionati a
tasso zero, talora anche collaborando con alcuni sacerdoti. Per circa 15 anni si occupa a vari livelli di sicurezza sanitaria e alimentare sui luoghi di
lavoro e spesso è consultato informalmente, anche per pareri di natura professionale, da ranghi superiori di Comandi di Polizia Giudiziaria o, ai
fini di convalide di arresti, per misurazioni di precisione di sequestri narcotici effettuati da pattuglie di Forze dell’Ordine sul territorio. Inoltre, in
una zona non priva d’impatto criminale, ha profuso ogni sforzo per operare sempre con schiena dritta, agendo in modo pubblico esemplare nel
confidare senza deroghe nella Legge che non si allontana dalla Giustizia. La farmacia è colpita negli anni ’70 da vari furti con scasso (di cui gli
iniziali sono di ingentissima rilevanza economica, oltre che del tutto senza assicurazione) e da alcune rapine a mano armata; dal 1997 al 2010
subisce in farmacia ben oltre venti rapine a mano armata (per lo più nel triennio a cavallo degli anni Duemila), di cui alcune sfociano in violenze
fisiche particolarmente brutali nei suoi confronti e altre in qualche ferimento di avventori (non per arma da fuoco); ha cooperato con il Comitato
provinciale di ordine e sicurezza (pervenuto anche ad importanti decisioni di interesse per i farmacisti partenopei). Sin dal suo esordio
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professionale è apprezzato da prestigiosi medici ed ha Mentori d’eccezione e Amici i torresi: Gr. Uff. Magistrato On. di Cassazione Giudice
Giuseppe FIENGO e Comm. Giuseppe AMODIO; Madre Remigia GUERCIA e Sr. Vita LONGO. Tra i concittadini ha molti estimatori di
prestigio. Effettivo in Società Napoletana Storia Patria, ammesso dal Presidente storico di fama e Accademico dei Lincei On. Prof. Giuseppe
GALASSO (Na, Castelnuovo 2009-16); Advisory Board Member per lo statunitense DPC, editore in > 150 nazioni (2013); iscritto alla Lista
degli amici della Pontificia Academia pro vita (dal 2006). Nella fotografia si forma con dirigenti della Federazione italiana cineamatori Fedic
(tra cui: suo padre Francesco, Antonio CASO, Mario DE SANTIS, Mario DI GENNARO, Angelo PRECCHIA e Gaetano SANNINO) ed ha
proficue frequentazioni con il fotografo Velotto ROMANO e con l’industriale di sviluppo fotografico Pasquale MILONE (dal 1971). Attività
giovanili: chierichetto con Mons. Pasquale PAGANO (1968-72). Scout ASCI e AGESCI, non ancora 14enne in Noviziato e in < di 2 anni è
Rover; molto impegnato in attività di pastorale cattolica per la famiglia sotto la guida di Mons. MULLER; partecipa attivamente a: riunioni ASCI
della Comunità Capi; campi invernali e estivi; collab. prov.le del campo naz.le a La Mandria; stimato e apprezzato in comunità e dai Maestri, tra
cui Biagio SOFFITTO (anni ’70). In farmacia paterna inizia a fare esperienze nei periodi vacanzieri già da bambino (per anni ‘addetto in
seconda’ alle pulizie; poi in adolescenza elevato di rango per piccoli disbrighi); ha voluto fare anche un’esperienza lavorativa di operaio in
un’industria alimentare per alcuni mesi (1978). Tali eventi, insieme a qualche difficile vicissitudine, indubbiamente lo hanno temprato. È:
collaboratore di un locale gruppo giovanile di compravendita libraria (1974-76); socio fondatore (al 49%) del gruppo “AD studio monitor”
(collegato a Radio S. Pietro - Scafati) di creazioni musicali (in prevalenza ad uso di radio libere) e forniture di materiale discografico e apparati
audio per radio e privati (1978-81); da liceale è: attivo in ambito assembleare d’Istituto e nei contatti con il locale Distretto scolastico;
collaboratore del “Giornale del Liceo”, anche con interviste ad autorità locali; coadiutore responsabile dell’aula Scienze (1976-79); su invito tiene
diverse lezioni di fotografia in classi del liceo in ore di Storia dell’arte (1977-79); realizza con un amico le foto di gruppi scolastici per migliaia di
studenti di varie scuole della città (ca. 1980). Come hobby sin dalla tenera età ha un grande amore per la musica (di fatto una costante colonna
sonora per tutta la vita, talora pure con funzione quasi ‘apotropaica’), fortemente assecondato e incentivato dalla nonna materna Maria Giovanna
GARGIULO (che, sin dai tempi del Collegio di inizio ‘900, è cultrice di varie discipline artistiche e diplomata in pianoforte), la cui influenza
peraltro gli fa esaltare e raffinare gradualmente anche la sensibilità all’intrinseca bellezza formale; è audiofilo di alto livello sin dalla prima
adolescenza e ha sempre avuto sofisticati impianti; dagli ampi interessi musicali, in gioventù ha frequentato per anni (inizialmente con i genitori)
con discreta assiduità il Teatro San Carlo di Napoli. È stato un buon numismatico e filatelico, con varie sue collezioni poi cedute ad elevate
quotazioni di mercato (primi anni 70-fine anni 90), ed eccellente acquariofilo tropicale (con capacità di incidere sulle locali tendenze dominanti
sia di interior design che tecniche e fauno-vivaistiche), dedito anche a piccolo allevamento e a realizzazione di vasche e impianti domestici conto
terzi (1975-2006). Avvia due volte lo studio di pianoforte, ma desiste preferendo dedicarsi solo agli studi scolastici. Nello sport ha fatto
esperienze di equitazione con esito mediocre (fine anni 70) e praticato con buoni risultati: tiro con carabina (1974-76), pesca subacquea in apnea
e tiro con l’arco, avendo in tali discipline come valente maestro il fraterno e assiduo amico di lungo corso (poi tragicamente scomparso) Giacomo
CUCCURULLO (1975-90). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Francesco S. TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in
Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cineasta di Hollywood Premio
Oscar a carriera (Rotary 2001); Antonio GRECO, primo Presidente (1994-2008) del Tribunale di T.A. (Rotary 2000); Giulio TARRO, virologo
candidato a Nobel Medicina 2000 e 2015 (Asas 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione mondiale di calcio (Aerec 2012); Luigi CASTIELLO,
Cappellano SMOM e Operatore Pastorale Salute-CEI (Asas 2014); Antonio MARESCA, Primario Ospedaliero e Docente universitario di
Chirurgia e Chirurgia d’Urgenza (Asas 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presid. Ist. Sup. Sanità (Asas 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante
medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario Vaticano (Asas 2016); Francesco
D’AGOSTINO, Bioeticista di rango internazionale (Asas 2020). È persona stimata e apprezzata cui sono attribuiti significativi riconoscimenti
“guadagnati sul campo”. Onorificenze internazionali: Paul Harris Fellow-Rotary (Zurigo, 2000); Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a
titolo individuale in 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-
Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Public Relations Award per azione crescita visibilità Rotary e info su
sue attività (Evanston 2001); Citazione di Merito del Board R.I. per il migliore risultato distrettuale di Sviluppo dell’Effettivo (Evanston 2001);
Premio Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura
e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Premio Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-
Sanità 2^ ed. Premio Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Onorificenze nazionali: Premio
Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Premio Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm
2006); LXV Premio Elide Piccinini Stramezzi-Sanità e Etica (Rm 2007); Premio Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Premio Tiberino-
Cultura (Rm 2012); LXXIV Premio Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica
(Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013; Premio Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Premio Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-
scientifica (Rm 2014); Medaglia d’Argento al merito della Sanità pubblica. La motivazione esordisce recitando: “Persona virtuosa e proba, ha
sempre disinteressatamente sviluppato azioni di alto profilo pubblico sanitario con competenza, passione, dedizione e costanza ammirevoli”
(Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Premio Storia Scienze Biomediche (Rm 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Menzione storico-
scientifica (Rm 2019); Asas-Mi.BACT-Speciale Menzione scientifico-letteraria (Rm 2020). Autore di > 900 pubblicazioni (dal valore
contenutistico definito dalla competenza di chi esprime i giudizi, anziché da generici ‘like’) sanitarie, professionali, scientifiche, storiche,
religiose, artistiche, in gran parte su riviste con revisione critica, indexate e con impact factor, apprezzate per originalità, argomentazione e logica
del pensiero, ampiezza e approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), finezza di intuizioni e
raffinata prosa; oltre 50 libri (con decine di riedizioni e ristampe; molti tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo) con editori prestigiosi
come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università (tra cui Stanford), Accademie, Istituzioni scientifiche (tra
cui Max Planck Institute) e professionali, Enti Morali, ecc., recensiti da Testate nazionali, presenti in > 120 Biblioteche italiane (tra cui:
Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in > 60 biblioteche di > 40 altre Nazioni (tra cui: National Institutes Health-USA,
Nationale de France, Congress USA), in Istituti di Cultura, Università, Musei, Istituzioni pontificie e vaticane. I principali lavori hanno più di 460
citazioni (escluso autocitazioni). Suoi libri su temi religiosi sono apprezzati da vari Prelati, tra cui i Card. ANGELINI, FARINA, LADARIA,
MARTINO, OULLET, RAVASI e RUINI. In Fiera di Francoforte debutta un suo libro (2004). > 200 multimedia (in più lingue e edizioni) di
pregio e pubblicati con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer SpA). È autore in > 40 anni di centinaia di fotografie realizzate con strumenti
professionali (tra cui: Linhof, Hasselblad, Leika, Nikon), in una varietà di registri narrativi e tracce di memoria, con vena innata, apprezzato
talento, particolare sensibilità e con originale e spesso unica inclinazione di uno sguardo interpretativo formale e documentario curioso, esteta,
attento, profondo e lucido del nostro tempo. La dimensione nomade del viaggio, le fonti antropologiche e il carattere atemporale dell’arcaicità
sono fra i temi ricorrenti di un’opera prolifica e versatile. Ha poi da circa un decennio anche un sostenuto passaggio (con oltre 470 milioni di
visualizzazioni nel mondo) sui principali social media internazionali, consolidato da rilevante apprezzamento e meditata consapevolezza del suo
valore fotografico. È in Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici, religiosi, tra cui: Bibliothèque nationale de
France; Deutsche Nationalbibliothek; National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Wellcome UK Library; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di
Malta; Accademia Nazionale Scienze-XL (Italia); Biblioteca Fondazione Vaticana Ratzinger-Benedetto XVI; Biblioteche Centrali dei Ministeri:
Beni Culturali; Grazia e Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con > 350 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC dal
2010, Authority USA Library of Congress (NACO) no2006049598 e 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010. Vari libri
hanno apprezzamenti da Autorità istituzionali, tracui alcuni Sovrani di Paesi europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
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Tra i LIBRI: Abbamonte (Presid. Giovani Avvocati Campania) - Villano (Coord. Giovani Farmacisti italiani), La revisione delle
piante organiche delle farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali (patroc.:
Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani, Federfarma, Regione Campania, Provincia di Napoli, Ordine Farmacisti, Federfarma e
A.Gi.Far. di Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, MicroPrint, pp. 72, 1988); monografia “che apporta contributi
dottrinali e giurisprudenziali nel settore” (Dr. Giampiero BRUNELLI - Biblioteca Centrale Giuridica) e di notevole successo, diffusa in svariate
istituzioni dello Stato, università, enti e organizzazioni professionali nazionali e locali; Verso la società globale dell’informazione (patrocinio:
Rotary; apprezzata dal Capo dello Stato e da numerose autorità e istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche; pres.: Prof. Antonio CAROSELLA,
Governor Rotary International; 2 ed., pp. 194; 1996; autorevole pubblicazione, tradotta anche in inglese, ad ampia diffusione internazionale; è in
Biblioteca del McLuhan International Program Culture & Technology - Univ. Toronto): “interessante studio a tutto campo sulle problematiche
generate dall’affermarsi delle nuove tecnologie informatiche” (On. Giorgio NAPOLITANO, Presidente della Repubblica); “ha voluto assumere
parte e ufficio di mediatore tra una materia intrinsecamente complessa e in rapida evoluzione e la gran massa di coloro che, in numero e in
misura crescenti, son destinati a fare i conti con essa. L’Autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la
trasformazione in atto della società. Al contrario: fa suoi, quei problemi, e, pur con debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a
favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. Il cap. VII, in particolare, contiene una diligente e accurata
disamina del pensiero filosofico contemporaneo nel suo misurarsi con la tecnologia informatica e con i problemi ch’essa pone alla perplessa
intelligenza e all’ancor più perplessa sensibilità degli uomini. La riflessione dell’Autore su tutta quest’area problematica dura da alcuni anni”
(CAROSELLA). In tale opera vi sono numerose risultanze originali e intuizioni, come ad esempio quanto sviluppato e preconizzato nel capitolo
VII, divenuto un fenomeno evento alcuni anni dopo con le posizioni assunte in merito dal Santo Padre Giovanni Paolo e con lo storico giorno del
primo ‘click’ di Sua Santità al primo computer della Santa Sede in rete con specifico networking e website. Struttura e funzioni dell’Archivio
Distrettuale (patrocinio: Rotary International Distretto 2100-Italia; Opera di notevole rilievo, apprezzata a livello internazionale; presentata dal
Governatore Antonio CAROSELLA al Congresso Distrettuale Rotary a. r. 1998-99 alla presenza della CEO dell’Ufficio Collaterale Rotary
International di Zurigo per l’Europa e l’Africa Dr.ssa Olympia BRANCA MASA; Eidos, pp. 162; 1999). È una sorta di manuale di procedura del
complesso software creato dall’autore per l’archivio analitico-gestionale rotariano (cartaceo e digitale elettronico) con una miriade di funzioni
interrelate di architetture amministrative analizzate a livello locale e distrettuale ed integrate da innumerevoli documenti, ipertesti, multimedia e
circa un migliaio di grafici dinamici attivi e a colori differenziati per funzioni e valori per complessive ca. 21mila pp. elettroniche mentre i
correlati 2 volumi (a parte) di soli indici cartacei di riferimento (generale e specifico) con rendicontazione essenziale sfiorano le 800 pp. È in
molte Biblioteche specialistiche, tra cui l’Istituto Culturale Rotariano dei Rotary Club d’Italia a Milano e il quartier generale R.I. ad Evanston,
Illinois-USA. Il Rotary per l’Uomo (patr. Rotary; 2 ed., pp. 320; 2001), apprezzato da Presidenti internazionali e Governatori. La gestione della
sicurezza in Farmacia (Small Business Edition, Longobardi, pp. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione
Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato e da numerose autorità e
istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche e professionali; pres.: Dr. Piero RENZULLI, già Consulente Sicurezza all’ONU e Dirigente FAO
East Africa; Led Web International, ISBN 88-7845-000-6 pp. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte -
Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004): “avvalendosi di un’ottica senza precedenti, la materia della sicurezza è trasformata da fonte di
preoccupazioni e di costi, spesso considerati superflui e senza ritorno, in un sostegno fondamentale della validità e dell’efficienza professionali.
Invito tutti coloro che amano la scienza e la sua divulgazione in abiti sobri e raffinati di unirsi a me nel ringraziare l’Autore del suo generoso
sforzo teso soltanto all’appagamento di una tensione mentale e spirituale che trova nel sociale la sua prima realizzazione”. L’opera intende
contribuire all’accrescimento e al mantenimento di un elevato livello di sicurezza, risultato del concorso di responsabilità, pianificazione e anche
documentazione che costituiscono il complesso della qualità aziendale, supporto imprescindibile all’affidabilità ed all’efficacia professionali. In
particolare, questo lavoro si pone l’obiettivo di concorrere a mutare il comportamento nell’ambito dell’intero sistema di prevenzione e di
sicurezza nel senso che da una concezione tecnica meramente oggettiva si passa ad una concezione dinamica della sicurezza globale intesa come
partecipazione responsabile di tutti i soggetti interessati. Il libro, inoltre, si pone ulteriori obiettivi di concorrere ad una concezione globale lato
sensu della sicurezza, ovvero oltre che sviluppando l’analisi della gestione relativa alla sicurezza dei luoghi di lavoro ed all’analisi dei punti
critici alimentari, anche approfondendo gli aspetti merceologici, tecnici, legali e gestionali che hanno in comune la potenzialità di conferire
sicurezza sia all’atto di detenzione e dispensazione del prodotto commercializzabile in farmacia sia al rapporto con l’utenza e con i referenti
istituzionali. Considerando l’attività di detenzione e dispensazione del prodotto negoziabile in farmacia, l’ampliamento dell’analisi assimilata al
concetto lato di sicurezza globale, più che essere un’apparente disamina su parte delle funzioni gestionali di un titolare di farmacia, deriva dalle
riflessioni possibili sull’attività di commercializzazione dei farmaci che, ai sensi dell’art. 2050 del Codice Civile, deve essere considerata
pericolosa non solo perché espressamente qualificata tale da un articolato complesso di norme atte a garantire la pubblica salute ed incolumità,
ma anche perché ad essa è connaturale un’apprezzabile potenzialità lesiva. La valutazione complessiva dei D.Lgs. 538, 539, 540 e 541 del 1992,
infatti, che hanno analiticamente disciplinato vari aspetti riguardanti la commercializzazione dei farmaci, rende palese che il legislatore ha
stimato questa attività potenzialmente dannosa per la salute dell’uomo ed ha inteso sottoporla ad un penetrante controllo. Ma la potenzialità di
danno non è che un pericolo di danno per cui l’attività potenzialmente dannosa, e per questo sottoposta a controlli, è un’attività “pericolosa” ai
sensi dell’art. 2050 del Codice Civile. Nel contempo, anche per la Suprema Corte di Cassazione (15 luglio 1987, n. 6241) l’importazione e la
distribuzione di farmaci sono da considerare attività pericolosa perché ad essa è connaturale un’apprezzabile potenzialità lesiva, in quanto
sostanzialmente diffonde nel pubblico un rilevante pericolo di malattia derivato dalla natura stessa del mezzo adoperato. Di fronte ad attività
destinate con alto grado di probabilità a generare danni e, tuttavia, considerate lecite in virtù della loro utilità sociale, appare evidente che chi la
esercita è considerato responsabile (in base ad una presunzione di colpa o a responsabilità oggettiva, a seconda della tesi) a meno che non provi di
aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. L’ulteriore approfondimento al concetto globale lato sensu della sicurezza, anche
correlato al rapporto con l’utenza e con i referenti istituzionali, intende, pertanto, eliminare l’esistenza di altri potenziali nessi eziologici tra
l’esercizio dell’attività e un evento dannoso. Tutto ciò senza né timori né scoraggiamenti per i contenuti di leggi e normative né, ovviamente,
irrigidimento di fronte alle non poche problematiche che emergono nell’ambito dell’azienda farmacia. Il volume è stato distribuito anche in
vendita abbinata alla XII Edizione e Supplementi della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana dal concessionario per l’Italia
dell’Annuario Bancario, dell’Annuario dei Porti e dell’Enciclopedia Britannica ed è stato utilizzato pure dai Carabinieri NAS. Arte e storia della
Farmacia (pres. Prof. François LEDERMANN, Presid. International Society History Pharmacy; Prof. Antonio CAROSELLA, Critico letterario;
2 ediz., pp. 250; 2006): Ledermann “favolosa raccolta riccamente illustrata di dati e di fatti sul passato della professione dai primi tempi fino ad
oggi. Questo vasto affresco dell’Autore è accompagnato da una moltitudine di informazioni pratiche che interessano i molti appassionati di
storia della farmacia. Ma, nel contempo, il Dr. Villano efficacemente si indirizza pure all’ampio pubblico dei farmacisti dischiudendo loro una
larga via che porta verso la conoscenza storica e culturale della farmacia”. Carosella: “l’autore offre ulteriore prova della sua inesausta
curiosità e del suo impegno professionale con il presente lavoro, frutto, insieme, di accurate ricerche e di passione intellettuale. Era ben nota la
sua serietà di ricercatore attento e diligente attraverso altre testimonianze della sua operosità volta a scrutare con acume e a largo raggio la
realtà del nostro tempo (penso soprattutto a Verso la Società globale dell’Informazione del 1996); ora quella stessa serietà si ravviva di passione
e di umana partecipazione nel ricercare le forme che la sua professione ha assunto nel corso dei secoli. La storia della farmacia, infatti, è sentita
e presentata come lotta che l’umanità ha combattuto contro il male fisico. Ampia e soddisfacente l’utilità della fatica compiuta dal Villano
nell’offrire la visione delle numerose testimonianze. Perciò siamo grati all’Autore”. Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità
e sovranità del SMOM (patroc. Asas-Mi.BAC; ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, da vari Sovrani (tra cui: Juan Carlos I di
Spagna, Alberto II del Belgio, Enrico di Lussemburgo e Alberto II di Monaco), dal Santo Padre, dal Gran Maestro del S.M. Ordine di Malta e da
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numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; pres. Prof. Mons. Raffaele FERRIERO, Penitenziere Duomo Napoli: 4 ed., pp. 390;
2007): “volume che costituisce un interessante excursus nella storia e nelle tradizioni dell’Ordine melitense” (On. Giorgio NAPOLITANO,
Presidente della Repubblica); “importante pubblicazione che fa grande onore all’Autore perché impreziosisce la storia del Sovrano Ordine,
aggiungendo particolari conoscenze che si affermano come nuove ricerche storiche e tutte di grande rilievo” (Card. Fiorenzo ANGELINI,
Presid. Em. Pastorale Operatori Sanitari). La cruna dell’ago: meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (patrocinio Asas-
Mi.BAC;ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, dal Santo Padre e da numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; pres. Gr.
Uff. Prof. Giulio TARRO, Candidato Nobel Medicina; 3 ed., pp. 398; 2008): “Sua Santità auspica che, nel rispetto della verità e della carità, si
approfondisca sempre più il dialogo fra ragione e fede per porre in luce i fondamenti convergenti che sostengono le azioni degli uomini e delle
società” (Mons. Gabriele CACCIA, Assessore della Segreteria di Stato); “l’opera riempie un vuoto nella trattazione italiana in un campo sempre
più seguito e, senza dubbio, di grandi prospettive; l’autore, già foriero di contributi originali, fornisce agli studiosi di scienze farmaceutiche e
farmacologia una serie di preziose informazioni e riflessioni. È, perciò, altamente meritoria quest’opera di sviscerare per un folto stuolo di
lettori e studiosi della materia”. Card. Fiorenzo ANGELINI, Presid Em. Pastorale Operatori Sanitari - Santa Sede:“nell’opera l’autore dà prova
di voler portare avanti con coraggio l’azione cristiana e di sostanziale apostolato laico. Si apprezza nel libro una visione della humanitas che,
mentre è sensibile alle istanze di una società in continua e vorticosa trasformazione, sa fare nel contempo tesoro del patrimonio ereditato dal
passato”. Cav. Gr. Croce On. Dr. Giacomo LEOPARDI, Presid. Federaz. Ordini Farmacisti Italiani: “Caro Villano, ho metaforicamente
attraversato la cruna del Tuo ago, trovando riflessioni, considerazioni e materiali che hanno illuminato di senso e prospettive altre e alte la
professione farmaceutica. Che, una volta di più, Ti è riconoscente per il Tuo sforzo continuo e concreto finalizzato ad accrescerne contenuti e
profondità, in una visione che - correttamente - si preoccupa di andare ben oltre quegli aspetti purtroppo più immediatamente e banalmente
percepibili”. Thesaurus Pharmacologicus (patrocini: Acc. Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chim. F.co, Aerec; presentaz. On. Dr.
Andrea MANDELLI, Presid. Federaz. Ordini Farmacisti Italiani; 2 ed., pp. 116; 2009): “redatto con la tenacia del ricercatore, il gusto del
bibliofilo e la mano sicura del farmacista. Con il merito della divulgazione delle origini della farmacologia, un merito da poco, in un’epoca che
tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo
senso, il Thesaurus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca
storica contemporanea”. Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità (Alto patrocinio: Ministero B.A.C.; patrocini: Acc. Tiberina, Asas-Mi.BAC,
Nobile Collegio Chim. F.co, Aerec, Univ. Ruggero II-Florida, J. Monnet Univ. Europenne, Univ. Telem. Pegaso, Norman Academy Inc.; ha
ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, dal Santo Padre e da numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; presentaz.: Gr. Uff.
Prof. Giulio TARRO, Candidato Nobel per Medicina e Presid. C.ne Internazionale UNESCO Biotecnologie; Ven. Balì Gran Croce di Giustizia
Fra’ Franz von LOBSTEIN, Gran Priore S.M. Ordine di Malta di Roma e Storico; Prof. Antonio CAROSELLA, Past International Director
Rotary International e Critico letterario; 6 rist., pp. 132; 2010); Carosella: “si affronta l’arduo compito di accostare gli ambiti disciplinari e
scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna strutturazione che nelle finalità conoscitive, la Storia e l’Informatica, il cui scopo
dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, senza compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né
alterarne le interne logiche, disponendo le potenzialità dell’una (informatica) al servizio dell’altra (storia) per dilatarne e potenziarne
l’ampiezza degli orizzonti conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica”. “Nel volume ha raccolto interessanti riflessioni sulla esperienza
umana del passare del tempo, da cui scaturiscono interrogativi esistenziali che attendono una risposta”. Sono lieto di esprimerLe la mia
gratitudine, anche per il contributo di pensiero offertomi nel dono dello studio summenzionato. Ben intuendo da quanto Lei ha scritto la Sua
profonda religiosità” (Card. Paolo SARDI, Patrono SMOM); “la Sua pubblicazione testimonia ancora una volta il Suo interesse per temi di viva
cultura ed attualità. Ringrazio ed ossequio distintamente” (Arciv. Angelo ACERBI, Prelato SMOM); Mons. Fra’ Giovanni SCARABELLI,
Protonotario Apostolico, Cappellano Conventuale Gran Croce Professo del S.M. Ordine di Malta e Storico: “Saggio di filosofia della storia dal
titolo bellissimo e dalle profonde, coerenti e ben articolate riflessioni”. Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Dr. Antonio
CORVI, Presid. Accad. Ital. Storia Farmacia, 2 ed., pp. 112; 2010): “Il saggio rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva
della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto
nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana”. Tadeusz Pankiewicz: un Farmacista Giusto tra le Nazioni (2 ed., 2011, pp. 58):
approfondimenti sull’unico non ebreo nel Ghetto di Cracovia durante la Seconda Guerra Mondiale, di cui è testimone ed eroe avendo salvato la
vita di decine di ebrei con memorabili gesta. La sintesi di questo studio è oggetto di un’apprezzata conferenza dell’autore al Congresso
dell’International Society for the History of Pharmacy, presso l’Accademia delle Scienze di Berlino (2011). Una copia del volume nel corso di un
cordiale incontro è donata brevi manu dall’autore all’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia SE Wojciech PONIKIEWSKI (2013).
Apprezzato da numerose autorità e istituzioni diplomatiche, accademiche, storiche e professionali italiane e straniere. Logos e teofania nel
tempo digitale (patrocini: Acc. Tiberina e Aerec; ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, da vari alti Prelati e Capi di Dicasteri vaticani
e da numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; pres.: Mons. Tomasz TRAFNY, Presid. Dpt Scienza e Fede-Pontificio Consiglio
Cultura e Dirett. esecutivo Progetto STOQ - Science, Theology and Ontological Quest - per sviluppo dialogo fra scienza, filosofia e teologia con
le Università Pontificie; 2 ed., pp. 286; 2012): “una non facile sfida di Villano nella ricerca dei punti fermi che ci permettono di orientarci con
sicurezza e ritrovare la strada per un cammino sereno a partire dall’antica categoria del Logos e un’audacia dell’autore anche nell’aver scelto
una categoria che, essendo cruciale per la Bibbia, può costituire un riferimento universale per chi, pur non condividendo la stessa eredità di
fede, desidera la comprensione della realtà, cioè cerca la verità e vuole seguirla. Un aspetto importante di questo libro è l’attenzione riservata al
presente. Il tempo digitale, indicato come una componente essenziale della riflessione. La risposta di Villano è audace e serena. L’autore non è
intimorito dal tempo virtuale, che penetrando nella cultura ne condiziona le basi cambiandole e, non di rado, sconvolgendole. In un contesto
socio-culturale in cui gradualmente vengono meno le certezze, e con esse anche la speranza, il tentativo di restituire fiducia offerto da Villano
incoraggia e apre insperati laboratori di ricerca”. Inoltre con la Società Dante Alighieri (in accordo con uno dei più importanti dizionari dell’uso
della lingua italiana contemporanea, il Devoto-Oli by Mondadori Education) l’autore è “Custode del lemma: digitale” per il 2011/2012
nell’ambito della campagna “Adotta una parola” per la sensibilizzazione del pubblico ad un uso corretto e consapevole delle parole, di sostegno
alla conoscenza più ampia del lessico italiano, di monitoraggio di alcuni termini e, più in generale, di promozione della grande varietà di
espressione del mondo della comunicazione globale. Tale iniziativa, interpretando il sentimento di affezione verso la propria lingua, è tesa ad
arginare l’impoverimento del lessico nella lingua italiana contemporanea e comporta l’impegno sia di segnalare i casi in cui la parola viene usata
in modo non adeguato sia di usare la parola scelta tutte le volte che se ne presenta l’occasione. Il lemma assunto in tutela e monitoraggio, espunte
le parole base, è acquisito attingendo ad una lista che rappresenta la traccia della lingua italiana nel suo insieme, sia parole che circolano ormai
poco, e delle quali si sente la mancanza, sia parole nuove, che lo colpiscono per la loro utilità , sia parole tecniche, alle quali si è legati per lavoro
o interessi personali. Tra le numerose personalità che hanno apprezzato il volume vi è Mons. Claudio Maria CELLI (che, da Segretario generale
del Patrimonio della Sede Apostolica Apsa, ha avuto incarico di occuparsi della presenza del Pontefice nel mondo digitale e poi per 9 anni ha
guidato il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali cercando di far sì - con vatican.va: punto fondamentale, con un bagaglio storico di
documenti, dell’autentica presenza del Papa nel mondo contemporaneo e della Sua capacità di interloquire con gli uomini e le donne - che il
Magistero ufficiale del Papa risuonasse nel mondo della cultura digitale e poi - con news.va - che vi fosse il dialogo con il mondo, con la cultura
digitale e con gli uomini immersi in questa cultura). Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del S.M. Ordine di Malta (pp. 302; 2013). Musei
di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres.: Prof. François LEDERMANN, Dirett. Biblioteca Svizzera; 2 ed., pp. 166; 2015):
“Lo studio del passato farmaceutico ha un grande bisogno di rinnovarsi, di adattarsi all’evoluzione delle science storiche avvenuta da alcuni
decenni, come rileva il libro di Raimondo Villano nell’analizzare le basi teoretiche della storiografia delle scienze, citando anche il filosofo
britannico Karl Popper. È una disamina valida ed utile perché solo l’introduzione di concetti, di una storia concettuale, come la voleva già lo
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Villano - Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900

  • 1. 1 Raimondo Villano Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi 3 _________________ La società e le malattie Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900
  • 2. 2 ABS. DA : R. Villano “Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi”. Nell’incessante attività tra gli estremi della prevenzione dai malanni e della tutela della salute può insinuarsi la malattia, il cui rapporto con l’uomo ha come fulcro dell’azione di contrasto la cura e il farmaco; più in senso lato, la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche, scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose. Attorno a questa triade ruota una galassia di problematiche delle quali si cerca in questo volume di delinearne le principali, beninteso senza alcuna velleitaria pretesa di esaustività. Il libro si sviluppa in 9 capitoli, con il 10° di riflessioni conclusive cui segue un apparato di sezioni tecniche dettagliate di ausilio, riferimento e approfondimento specifico. Nel capitolo 1 dopo cenni inerenti le principali condizioni morbose dell’umanità, se ne descrivono gli episodi salienti dalla preistoria ai giorni nostri, all’occorrenza approfondendo anche le significative evoluzioni demografiche e taluni importanti aspetti e fattori sociologici e chiudendo con una ricognizione di attualità e proiezione prospettica. Nel capitolo 2si approfondiscono gli sviluppi e le difficoltà degli aspetti teorici, sperimentali e pragmatici della scienza deputata allo studio e alla scoperta di prodotti capaci di prevenire, alleviare e guarire gli stati morbosi dell’uomo, da quando erano considerati misteriose influenze esterne penetrate nel corpo alle attuali rigorose e precise diagnostica e terapia. Nel capitolo 3si approfondiscono aspetti, modalità e contenuti della lotta che dalla notte dei tempi l’uomo deve combattere contro le malattie: analisi, provvedimenti tecnici e legislativi, azioni politiche, fenomeni sociali e cenni prospettici futuri. Nel capitolo 4 si descrivono gli aspetti salienti di ricerca, produzione e sviluppo dei farmaci a livello nazionale ed internazionale: una realtà dietro la quale è assiepato, peraltro, un eccezionale mercato, che muove enormi capitali, quarto per importanza e fatturato dopo carburanti, fonti energetiche e armi. Nei capitoli 5 e 6 si inquadrano analiticamente i principali articolati aspetti pratici d’uso e tecnici di gestione inerenti il farmaco, la sua filiera e le istituzioni che lo regolano nonché le rilevanti evoluzioni e le complesse prospettive future. Nel capitolo 7 si effettua un inquadramento della spesa della sanità e del suo trend, si individuano i parametri di definizione e allocazione delle risorse economiche necessarie e si approfondiscono i problemi e gli strumenti di valutazione degli equilibri e dei processi di attuazione per i servizi e l’assistenza concludendo con un’analisi degli scenari futuri. Nei capitoli 8 e 9si sviluppa una disamina di
  • 3. 3 ordine etico e morale sulle formidabili responsabilità da affrontare e sugli immensi problemi da risolvere affinché che l’opera della scienza e del farmaco per la cura delle malattie assolvano con lealtà ed onestà d’intenti la loro delicata missione, peraltro non fine a se stessa ma con ragion d’essere nella promozione dell’uomo e animata da spirito di servizio. Non appartiene infine ad un ambito ideologico precostituito lo sviluppo analitico delle varie problematiche, in quanto non ci si rifiuta di considerarne oggettivamente tutti i principali aspetti. Holding tutorial: Villano International Business Team; Direzione: VIBT Dpt no. 13 - Arte & Cultura; Supervisione: Fondazione Chiron; Coordinam. editoriale: Chiron Edizioni; Elab. tecnica: ChironDpt Ph@rma. LCC RA418-418.5, CDD 303 VIL uom 2020 it ed 1c. Prima edizione: 303 VIL uom 2020 it, LCC RA418-418.5, pp. 1.116, maggio 2020; Seconda edizione: 303 VIL uom 2020 it 2, LCC RA418- 418.5, ISBN 978-88-97303-33-6, pp. 1.116, agosto 2020. 3 _________________ La società e le malattie Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900 Durante gli anni Settanta, iniziando la società ad interrogarsi sulla sostenibilità dei sistemi di welfare (anche a seguito della crisi petrolifera, con l’impennata dei costi energetici e la contrazione dei consumi), lentamente si inverte la tendenza alla crescita dei posti letto ospedalieri e si punta ad una riduzione della durata di degenza che nel corso degli ultimi due secoli si era mantenuta negli ospedali per acuti intorno ai 30 giorni, per ridursi lentamente alla metà e poi continuamente decrescere(55) .
  • 4. 4 Il 10 settembre 1975 è sottolineato da Paolo VI che il farmacista è “al servizio dell’uomo e particolarmente dell’uomo sofferente”. Nel 1977 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per consentire che nei Paesi in Via di Sviluppo si possa disporre di una certa quota sufficiente di farmaci indispensabili, predispone una sorta di Prontuario base che contiene 257 principi attivi. D’altro canto, nell’Occidente progredito non infrequentemente si verificano necessità di medicine per curare iatrogenie da effetti secondari causati da un uso eccessivo o improprio di altri medicinali; complessivamente, inoltre, la domanda di farmaci è molto diffusa ed articolata e taluni prodotti riescono egregiamente ad evitare sia i ricoveri ospedalieri che gli interventi chirurgici. Dal 6 al 12 settembre 1978 si riunisce ad Alma Ata, in Kazakistan, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), la Conferenza Internazionale sull’Assistenza Sanitaria Primaria che, espressa la necessità di un’azione urgente dei Governi, della comunità internazionale e di tutti coloro che lavorano per la salute e lo sviluppo per proteggere e promuovere la salute di ogni uomo, formula la seguente Dichiarazione: “I La Conferenza ribadisce con forza che la salute, stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità, è un diritto umano fondamentale e riafferma che il raggiungimento del maggior livello di salute possibile è un risultato
  • 5. 5 sociale estremamente importante in tutto il mondo, la cui realizzazione richiede il contributo di molti altri settori economici e sociali in aggiunta a quello sanitario. II L’enorme disparità esistente nello stato di salute delle persone, in modo particolare tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo ma anche all’interno delle Nazioni, è inaccettabile dal punto di vista politico, economico, sociale e rappresenta una preoccupazione comune a tutti i Paesi. III Lo sviluppo economico e sociale, basato su un Nuovo Ordine Economico Internazionale, è di importanza fondamentale per raggiungere appieno la salute per tutti e per ridurre il divario tra lo stato di salute dei Paesi in via di sviluppo e quello dei Paesi sviluppati. La promozione e la tutela della salute delle persone è indispensabile per un intenso sviluppo economico e sociale e contribuisce a una miglior qualità della vita e alla pace mondiale. IV Le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno. V I Governi sono responsabili della salute dei propri cittadini: essa può essere raggiunta solo mettendo a disposizione adeguate misure sanitarie e sociali. Nei prossimi decenni un obiettivo sociale essenziale dei Governi, delle organizzazioni internazionali e dell’intera comunità mondiale dovrebbe essere il raggiungimento, entro l’anno 2000, di un livello di salute che permetta a tutti i popoli del mondo di condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva. L’assistenza sanitaria primaria è la chiave per conseguire questo risultato dentro la cornice dello sviluppo in uno spirito di giustizia
  • 6. 6 sociale. VI L’assistenza sanitaria primaria è costituita da quelle forme essenziali di assistenza sanitaria che sono basate su tecnologie e metodi pratici, scientificamente validi e socialmente accettabili, che sono rese accessibili a tutti gli individui e alle famiglie nella comunità grazie alla loro piena partecipazione. Sono realizzate a un costo che la comunità e la nazione possono sostenere in ogni fase del proprio sviluppo in uno spirito di autonomia e di autodeterminazione. L’assistenza sanitaria primaria è una parte integrante sia del sistema sanitario di un paese, del quale rappresenta la funzione centrale e il punto principale, sia del completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa rappresenta la prima occasione di contatto degli individui, della famiglia e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando l’assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria. VII L’assistenza sanitaria primaria: 1. riflette e si sviluppa dalle condizioni economiche e dalle caratteristiche socioculturali e politiche di un Paese e delle sue comunità, essa si fonda sull’applicazione dei risultati significativi ottenuti dalla ricerca sociale, biomedica e nei servizi sanitari e sull’esperienza maturata in sanità pubblica; 2. affronta i principali problemi di salute nella comunità, fornendo i necessari servizi di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione; 3. comprende almeno l’educazione sui principali problemi di salute e sui metodi per prevenirli e controllarli; la promozione di un sistema di approvvigionamento alimentare e di una corretta
  • 7. 7 alimentazione; un’adeguata disponibilità di acqua sicura e il miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali; l’assistenza sanitaria materna e infantile, compresa la pianificazione familiare; l’immunizzazione contro le principali malattie infettive; la prevenzione e il controllo delle malattie endemiche locali; un appropriato trattamento delle malattie e delle lesioni più comuni; la fornitura dei farmaci essenziali; 4. coinvolge, oltre al settore sanitario, tutti gli altri settori e aspetti dello sviluppo nazionale e della comunità che sono collegati, in particolare l’agricoltura, la zootecnia, la produzione alimentare, l’industria, l’istruzione, l’edilizia, i lavori pubblici, le comunicazioni e altri settori inoltre necessita del coordinamento delle attività tra tutti questi settori; 5. richiede e promuove al massimo l’autonomia dell’individuo e della comunità e la partecipazione alla progettazione, organizzazione, funzionamento e controllo dell’assistenza sanitaria primaria stessa, usando appieno le risorse locali, nazionali e le altre disponibili; per questo fine sviluppa, attraverso un’adeguata educazione, la capacità delle comunità a partecipare; 6. dovrebbe essere sostenuta da sistemi di riferimento integrati, funzionali e di supporto reciproco che portano a un progressivo miglioramento dell’assistenza sanitaria globale per tutti e danno priorità a coloro che sono maggiormente nel bisogno; 7. a livello locale e ai livelli di riferimento l’assistenza sanitaria primaria dipende dagli operatori sanitari, comprendendo di volta in volta i medici, gli infermieri, le ostetriche, il personale ausiliario e gli operatori di comunità, come pure dalle figure professionali tradizionali quando
  • 8. 8 necessario essi devono essere adeguatamente preparati, dal punto di vista sociale e tecnico, a lavorare come una squadra per la salute e a rispondere ai bisogni di salute espressi della comunità. VIII Tutti i Governi dovrebbero formulare a livello nazionale politiche, strategie e piani d’azione per diffondere e sostenere l’assistenza sanitaria primaria come parte dell’intero sistema sanitario nazionale e in modo coordinato con gli altri settori. A questo scopo, sarà necessario esercitare una volontà politica, mobilitare le risorse del Paese e usare razionalmente le risorse esterne disponibili. IX Tutte le Nazioni dovrebbero agire in uno spirito di stretta cooperazione e di servizio per garantire a ciascuno l’assistenza sanitaria primaria, dal momento che il raggiungimento della salute da parte delle persone di un qualsiasi Paese interessa direttamente e rappresenta un beneficio per tutti le altre Nazioni. In questo contesto il rapporto congiunto sull’assistenza sanitaria primaria curato dall’OMS e dall’UNICEF costituisce una solida base per lo sviluppo e le attività ulteriori dell’assistenza sanitaria primaria in ogni parte del mondo. X Un accettabile livello di salute per tutte le persone del mondo può essere raggiunto entro l’anno 2000 grazie ad un migliore e più completo uso delle risorse mondiali, una parte considerevole delle quali è oggi destinata agli armamenti e ai conflitti militari. Un’autentica politica di indipendenza, di pace, di distensione e di disarmo potrebbe e dovrebbe liberare risorse aggiuntive che potrebbero essere ben destinate a scopi pacifici e in particolare all’accelerazione dello sviluppo sociale ed economico all’assistenza
  • 9. 9 sanitaria primaria, come parte essenziale di tale sviluppo, dovrebbe essere assegnata una quota adeguata delle risorse rese disponibili. La Conferenza Internazionale sull’Assistenza Sanitaria Primaria richiede un’urgente ed efficace azione nazionale e internazionale per sviluppare e implementare l’assistenza sanitaria primaria in ogni parte del mondo e in particolare nei Paesi in via di sviluppo, secondo uno spirito di cooperazione tecnica e in accordo con un Nuovo Ordine Economico Internazionale. La Conferenza esorta i Governi, l’OMS, l’UNICEF e le altre organizzazioni internazionali, le Agenzie multilaterali o bilaterali, le Organizzazioni non governative, le Agenzie di finanziamento, tutti gli operatori sanitari e l’intera comunità mondiale a supportare l’impegno nazionale e internazionale a favore dell’assistenza sanitaria primaria e a dedicarle un crescente supporto tecnico e finanziario, particolarmente nei Paesi in via di sviluppo. La Conferenza si appella a tutti gli organismi appena citati perché collaborino a introdurre, sviluppare e mantenere l’assistenza sanitaria primaria in maniera coerente con lo spirito e il contenuto di questa Dichiarazione”. Tuttavia, la Dichiarazione di Alma Ata non conseguirà la meta della salute per tutti entro l’anno 2000 in quanto, a detta dei detrattori, mancarono la volontà medica, politica e ideologica. Attualmente i sistemi sanitari sono ancora più manchevoli di quelli esistenti nel 1978, con la creazione di un sistema di salute mista: per la classe povera il sussidio statale, molte volte deficitario, e per le classi alte, l’alternativa privata. Non ultimo per importanza è poi il fatto che non è posta sufficiente attenzione all’integralità della salute e si
  • 10. 10 preferiscono benefici parziali a basso costo (ad esempio: vaccinazione per tutti; pianificazione familiare; monitoraggio dell’accrescimento dei bambini; attenzione all’allattamento materno; ecc.) tralasciando la salute in toto o, peggio ancora, si riserva maggiore attenzione alla salute riparativa. Il 23 dicembre del 1978 è promulgata la Legge 833 di Riforma sanitaria che, sul piano politico, è frutto di un’intesa bipartisan, fondamentalmente fra la Democrazia Cristiana (che ha Tina Anselmi come Ministro della Sanità) e il Partito Comunista, nel clima culturale della cosiddetta stagione del ‘compromesso storico’. La legge 833 cambia il volto della sanità italiana con l’uguaglianza delle cure per ogni cittadino italiano, peraltro ispirato all’articolo 32 della Costituzione, il finanziamento pubblico dei servizi attraverso la fiscalità generale, la titolarità dei diritti in tutto il territorio nazionale e la reciproca assistenza tra le Regioni. Oltre all’aspetto curativo e terapeutico, assumono rilevanza la prevenzione e la riabilitazione. Nell’Italia post-mutue il paziente inizia ad essere protagonista delle scelte di salute che lo riguardano e non più prevalentemente un passivo destinatario di indicazioni verticistiche. Questa legge rende l’Italia un modello di civiltà e di avanguardia nelle politiche sanitarie e sociali in Europa e nel resto del mondo. È un’epocale spartiacque, come comprensibile dalle storie cliniche che emblematicamente sono illustrate di seguito:
  • 11. 11 1) nell’epoca pre-Riforma sanitaria 833/78, in caso di sintomatologia acuta (ad esempio, di un figlio adolescente) si chiama il medico della mutua oppure il medico condotto (che assicura un’assistenza a tutti 24/24 ore per le emergenze; per il resto, si occupa solo dei poveri, iscritti in appositi Registri comunali): se è confermato il sospetto di emergenza (ad esempio, chirurgica), si dispone il ricovero in ospedale per l’intervento, che sarà pagato dalla mutua (se quella dei genitori dell’adolescente prevede anche l’assistenza ai familiari), altrimenti la famiglia deve pagare per degenza e operazione. Ai poveri, invece, provvede l’ospedale (economicamente autonomo, potendo contare su un patrimonio grazie a elargizioni liberali e lasciti di benefattori). Nel post-Riforma sanitaria 833/78 e sino ad oggi, invece, di fronte in caso della stessa situazione, si chiama il medico di medicina generale o la guardia medica oppure o ci si reca d’urgenza al Pronto Soccorso o si chiama il Centro emergenze 118 per l’intervento di soccorso di un’ambulanza: se la diagnosi di emergenza/criticità è confermata, l’adolescente è ricoverato, operato e dimesso per il ritorno a casa. Senza pagare nulla (o quasi). 2) nell’epoca pre-Riforma sanitaria 833/78, nel caso in cui una donna debba partorire, se ha una mutua può rivolgersi a un ginecologo e prevedere un ricovero in ospedale per il parto e le spese sono coperte nei limiti previsti dalla sua mutua; se il parto eventualmente è complicato e richiede interventi extra, magari è costretta ad integrare con costi a proprio carico. Per chi non può sostenere i costi dell’ospedale, in alternativa esiste l’ostetrica ‘condotta’, che fa
  • 12. 12 nascere il bambino in casa… se tutto va bene! In effetti, un parto può comportare complicanze, soprattutto in epoca in cui si usa ancora il forcipe (per esempio, danni cerebrali). In questo caso, l’assistenza e le cure per il bambino sono interamente a carico della famiglia. Nel post Riforma sanitaria 833/78 e sino ad oggi, invece, una partoriente/mamma può essere assistita prima, durante (in ospedale, di solito) e dopo il parto con il Sistema Sanitario Nazionale gratuitamente (salvo eventuali pagamenti di ticket integrativi) e, se il bambino ha problemi (nasce, ad esempio, con una malattia congenita), nella stragrande maggioranza dei casi può contare su un’assistenza sanitaria, più o meno gratuita a seconda dei casi. 3) infine, va evidenziato il fatto che la legge di riforma ha risolto il altro problema delle malattie croniche: nell’epoca pre Riforma le mutue hanno un ‘termine’ e un tetto di copertura e chi ne soffre o paga di tasca propria o si affida all’assistenza dei poveri. Prima della Riforma sanitaria attuata dalla Legge 833/78, inoltre, la Sanità è disordinata, costellata di tante mutue (gestite con criteri assicurativi: lavoratori e aziende versano i contributi per usufruire dell’assistenza), di medici della mutua, di medici (e ostetriche) condotti (questi ultimi dipendenti dai Comuni e con mansioni anche di igiene pubblica) e di tanti enti con funzionamento autonomo. Per la gestione dei malati di tubercolosi, ad esempio, ancora negli anni Settanta ci sono strutture (gestite da Comuni e Province e, poi, dismesse in seguito alla riforma) come i dispensari (in cui si ‘distribuiscono’ trattamenti, si fanno test tubercolinici e schermografie) e i sanatori (dove, già da prima
  • 13. 13 dell’avvento dei farmaci antitubercolari, i pazienti sono curati con aria salubre, luce solare e corretta alimentazione). La legge di riforma sanitaria sostanzialmente mette ordine in un caos, caratterizzato dalla dispersione in una miriade di competenze, con enti diversi dedicati a specifiche malattie (oltre a dispensari e sanatori, ad esempio, sono attivi: l’Opera nazionale per l’assistenza alla maternità e infanzia Omni, istituita durante il fascismo e soppressa solo nel 1975; gli ospedali materno-infantili; l’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro Inail; l’Istituto Nazionale della previdenza sociale Inps, con funzione anche di assistenza; ecc. Dunque, il principio ispiratore della Riforma Sanitaria, oltre ad applicare l’uguaglianza delle cure per ogni cittadino italiano, tende a realizzare una Sanità globalizzata gestita in modo coerente e uniforme integrando i due binari su cui si muoveva la Sanità in Italia dalla fine dell’Ottocento: tutela della salute pubblica (Legge Crispi-Pagliani, 1888) e assistenza ai singoli (introduzione del sistema di casse mutue dal 1898 fino alla loro unificazione nel 1943 nell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro le malattie INAM, l’ente mutualistico nazionale più importante). Inoltre, il combinato disposto della legge di riforma sanitaria sul piano organizzativo territoriale istituisce le Usl (Unità sanitarie locali) che accorpano tutte le competenze sanitarie (prevenzione; cura; assistenza ambulatoriale, specialistica e ospedaliera; igiene pubblica; attività domiciliari dei medici; servizi veterinari; ecc.) in attuazione della
  • 14. 14 concezione di salute intesa come benessere complessivo; la Lombardia, invece, istituisce le Ussl (Unità socio-sanitarie assistenziali), che inglobano anche il concetto di assistenza sociale (dal 2016 trasformate in Asst, Aziende socio-sanitarie territoriali). Le Usl, a loro volta, sono governate dalle Regioni, giovani enti locali istituiti nel 1970. Sempre nel 1978 è configurata in modo definitivo la Consulta Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale Sanitaria con la nascita dei primi uffici diocesani.
  • 15. 15 “Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando” (Albert Einstein) Elementi biografici, attitudinali e curriculari di Raimondo Villano - Nato nel 1960 a Torre Annunziata; vive tra Roma e T. A.ta; non ha mai lasciato del tutto la sua città natale, con cui sente un legame indissolubile e, peraltro, in senso più ampio, la ricchezza culturale, ambientale e storica partenopea sono state per lui fonte vitale, permanendo tuttora inconsciamente se non dominanti quantomeno determinanti. È poi sostanzialmente da oltre un decennio romano di adozione, arco di tempo per lui ugualmente dalle eccezionali valenze esistenziali. La moglie Maria Rosaria è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di ruolo di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio 25enne Francesco è dal 2019 brillante matematico universitario dottore magistrale. Dal ‘600 ha avi more nobilium; tra quelli paterni di “élite urbana” dei primi del ‘600 vi era anche un avvocato di Curia vescovile; il nonno paterno Raimondo era proprietario del Pastificio VILLANO R. & C. (circa 90 dipendenti); il nonno materno Giovanni BUONAVITA era un imprenditore di rilievo; i trisnonni e bisnonni materni Alfonso BALESTRIERI e Vincenzo GARGIULO erano proprietari del Mulino e Pastificio omonimo (circa 1.000 dipendenti) e grandi proprietari terrieri e immobiliari a Sant’Agata, Massalubrense, Sorrento e Torre Annunziata. I bisnonni paterni della moglie erano proprietari del Mulino e Pastificio LETTIERI-GIORDANO (circa 2.500 dipendenti). Tratto: è persona mai montata in superbia che con discrezione e costante tenacia negli anni con creativa efficacia e coraggio da protagonista in modo diretto o indiretto ha tessuto e sostenuto aspetti sostanziali delle vite di molti. Profilo: ha una credibilità non dettata da contingenze ma strutturale e la progressiva sua ‘crescita’, pur gratificandolo, non lo ha spinto ad alcun eccesso; è personalità di carattere e talento, empatica e poliedrica, multivettoriale e versatile, sia profonda che ampia; eclettico, creativo e incline all’approfondimento, di formazione umanistica e scientifica (considera peraltro fondamentale favorire, ove possibile, un approccio in cui le competenze Stem - Science, Technology, Engineering and Mathematics - siano integrate da quelle culturali e umanistiche, in quanto la tecnologia potenzia la capacità dell’umano ma dall’umano è governata), da uomo curioso fatica a stare nel recinto della conoscenza a una sola dimensione; si riconosce nell’assunto (Asimov) che, conscio dello stato della sua ignoranza, è pronto ad imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica; attento a non cedere al sonno della mediocrità e dell’indifferenza, ambisce concorrere ad accrescere e perfezionare la conoscenza nella sua accezione più ampia e considera il conoscere congiunto al piacere (rif.: Nietzsche, Umano troppo umano) sia perché si acquisisce coscienza della propria forza sia perché si ha l’opportunità di superare idee vecchie sia perché da una nuova conoscenza, pur se esigua, ci si sente elevati e capaci di meglio discernere il giusto; usa poi le parole con cura e precisione e la scrittura è una dimensione che di certo gli appartiene, ma non è vittima di “epidemie narrative”; ha avuto vari Maestri eccezionali (che hanno pure accompagnato il suo futuro a muoversi coraggiosamente nel presente), rapporti di conoscenza e collaborazione con personaggi di grande valore (godendo sempre della loro stima e fiducia personale) e con suoi superiori esemplari per vita vissuta, carattere e professionalità: con emozione di tutti è sempre vivo in lui il ricordo, che di alcune figure è poi rimasto scolpito anche nel ‘Pantheon’ dei suoi eroi; è ancorato a semplici concetti classici e di giustizia (come il socratico “so di non sapere” e il latino “cursus honorum”), con la continua necessità di imparare e l’umiltà di chi vuol capire; salvo stessi diritti e doveri, diverge dall’utopia meravigliosa di “uno vale uno”, è consapevole di sapere abbastanza e di valere per quanto merita, non ricerca il successo a ogni costo (anzi, ne evita all’occorrenza gli eventuali elementi dai temuti effetti distorsivi e di disturbo su carattere e intelligenza) preferendo finanche averne meno di quanto sia imparziale, come prezzo da pagare a tutela dell’indipendenza di giudizio e di pensiero; con coraggio ha seguito le sue esigenze di libertà e di indipendenza, ovunque lo abbiano portato, sforzandosi di preservare la sua condizione di sostanziale portatore sano di umanità; non supino e neanche incline alla cultura della chiacchiera, è dedito al lavoro sodo che non gli riserva però solo sudore e lacrime; molti suoi tratti sono di un’identità individuale costruita “sulla propria pelle”, più che derivata da taluni privilegi di famiglia: sin da giovane mostra indipendenza e intraprendenza prendendo spesso il largo “in mare aperto” e, come ogni self made man, ne sperimenta la solitudine; crede non sia né giusto né utile rinunciare all’individualismo ma, come diceva Camus, che bisogni essere prima soli e poi solidali; sovente ha avuto il privilegio di operare in un mondo di persone straordinarie e di energie importanti, da cui ha appreso molto e a cui lo lega un debito di gratitudine. Ha notevole tensione ideale di alto profilo per i valori etico-morali (a partire dall’agire responsabile, altruistico ed amorevole per il prossimo e come riconoscimento che la propria libertà finisce lì dove comincia quella altrui), riscontrabile sia nell’incessante azione per portarli avanti e rappresentarli degnamente, e spesso con coraggio, in ambito professionale e sociale sia in molte attività a sostegno di enti; in effetti, convinto che l’indifferenza all’etica spinge ad abusi con conseguenze di carattere morale, il suo impegno nei momenti di difficoltà anziché fermarsi ha trovato vigore. È sua convinzione che la dimensione economica possa ricevere un vigoroso contributo dalla dimensione etica (che pone in risalto qualità indispensabili allo sviluppo, sintetizzabili nel concetto che essere galantuomini è sempre più un vantaggio competitivo) come pure dalla dimensione estetica (relativa al decoro, anche inteso come coscienza del proprio valore). Molte sue idee, iniziative e realizzazioni sono state giudicate oggettivamente di alto profilo, anche quando di limitata notorietà: cosa di non poco conto di per sé ma, soprattutto, in alcune circostanze pure di inevitabili influenze di taluni ambiti adusi quantomeno a dimenticare facilmente coloro che non sono riusciti a dominare. In vari casi poi la sua forza, e forse il suo limite, è anche la capacità di guardare oltre il suo tempo. Impegnato dalla seconda metà degli anni ‘80 in importanti istituzioni per attività umanitaria, con inclinazione profondamente connaturata al suo habitus e sentita quale “forma esigente di carità”, e per attività sociale e sanitaria, con postura esistenziale funzione dell’assunzione di responsabilità a non esistere solo per se stessi ma ad aver premura per l’altro, anche prendendosene cura e sempre disinteressatamente. Da anni con la moglie è attivo in Italia e all’estero nella filantropia sociale di significativo impatto, ambito di rilievo della Fondazione di famiglia. Fecondo di raffinati contributi intellettuali e attività culturali, scaturiti dalla convinzione che tale impegno sia apporto fondamentale affinché la persona e la società crescano. Un’importante apprezzata azione (gratuita) di formazione da tempo rivolge a professionisti, settori sociali e quadri dirigenziali di ong e ha favorito l’arricchimento del loro patrimonio tecnico, culturale e sociale. In termini più ampi, e parafrasando Don Giussani, ritiene che la cultura convochi nel suo orizzonte i problemi connessi alla ricerca della verità e del senso della realtà, svelando la posizione che un uomo ha di fronte al proprio destino. Un cardine di sue attività è la convinta scommessa sull’uomo, nell’attuale era tecnologica, per abitare uno spazio e un tempo nuovi provando ad elaborarne con sollecitudine i significati per un progresso socio-culturale. Non indulge poi a sostanziale contaminazione della pervasiva distinzione tra cultura scientifica ed umanistica, non è incline a forme di pensiero ideologico e unico ed è resistente a una visione non aperta a possibilità razionali diverse che hanno a che fare con la creatività in tutti i campi, con il senso della vita e con la sua bellezza e talora resiste anche a visioni mainstream, riduttive a pochi principi e trasformazioni simboliche. La sua creatività, consona a poesia, letteratura ed arte, è tendenzialmente una sorta di “filosofia” protesa all’affascinante regno di possibile ricerca di elementi per una maggiore comprensione del mondo e delle articolazioni dell’essere. Pur non rinunciando alle sue idee, non le usa nei suoi studi e saggi come schema ideologico interpretativo della realtà, che indaga con accurata analisi, evitando l’influenza di pregiudizi o tesi precostituite. Nell’attività di storico in senso diacronico e sincronico come umanista coltiva una riverenza non ordinaria verso il passato e la tradizione mentre esplora vari sviluppi contemporanei, cercandovi quanto dell’uomo il passato non abbia ancora rivelato. Ha partecipato (al 2019) a livello nazionale ed internazionale ad oltre: 210 eventi di studio e congressuali; 50 eventi amministrativi/istituzionali; 60 mostre scientifiche o celebrative. In ambito tecnico, scientifico e sanitario si occupa di vari temi che, in non pochi casi, originano anche qualificati saggi caratterizzati da rilevante lucidità di analisi; ha partecipato (al 2019) ad oltre 180 eventi, in prevalenza di rilievo nazionale; è in diversi gruppi e dal 2017 è nella rete professionale ResearchGate (Berlino: oltre 19 milioni di membri, fondata da scienziati medici e informatici per condividere, scoprire e discutere di ricerca con mission di collegare il mondo della scienza e rendere la ricerca aperta a tutti). Espleta attività non governative con impegno di rilievo e intenso in Italia e all’estero, “dedito in vario modo a diverse forme di volontariato facendosi carico di una molteplicità di servizi elevando costantemente la sua educazione alla solidarietà e alla disponibilità non solo a dare qualcosa, bensì anche se stesso, evidenziando il suo amore per l’altro, null’altro che rivelazione della sua cultura di vita” (SE Mons. F. S. TOPPI, Arciv. di Pompei). Impegnato da anni in attività diplomatica in prestigiosi organi di cultura, operosità, scambi economici e solidarietà in Italia e nel mondo; si occupa di
  • 16. 16 cooperazione e temi internazionali di rilevanza strategica quali: dinamiche geopolitiche, economia e governance globale, sicurezza e difesa, energia, sanità, integrazione UE, politica estera. È un eccellente negoziatore in prevalenza win-win e sa guardare al di là delle proprie frontiere per comprendere il mondo, nel pieno rispetto del genius loci e della sua stratificazione culturale; è atlantista e assertivo di una visione strategica a pilastro americano; considera come il suo stesso amatissimo Paese e fondante del suo avvenire l ’Europa benché, nonostante sforzi e ravvedimenti, continui ancora per vari aspetti a somigliare troppo ad uno spezzatino e troppo poc o all’Unione di cui porta il nome. D’altro canto è convinto che le nazioni europee hanno origine storica e valori cristiani fondanti (da cui si sono allontanati perdendo identità, prestigio e incidenza mondiale) ed auspica che l’Europa (propagatrice di cultura relativistica e permissiva e promotrice di leggi contrarie non solo al diritto cristiano ma anche all’ordine morale naturale) riesca in senso ‘hegeliano-ratzingeriano’ ad uscire dalla crisi recuperando la civiltà cristiana fondata assorbendo le eredità di Atene (la retta ragione) e di Roma (il giusto diritto) in quella di Gerusalemme (la vera religione). Infine è suo parere che l’Europa riuscirà a sopravvivere e a mantenere rapporti di confronto positivo con le altre potenze mondiali non in nome dell’europeismo e delle ideologie ma in nome del potere concreto delle forze e degli strumenti di cui si serve, ovvero della capacità e potenza produttiva, industriale e tecnico-scientifica in senso ampio, che dunque vale la pena di rafforzare seriamente. Ha partecipato (al 2019) ad oltre: 350 eventi diplomatici nazionali ed internazionali; 60 attività di assistenza per l’internazionalizzazione d’impresa, in collaborazione anche con varie ambasciate; 130 attività socioculturali istituzionali. Come imprenditore e manager le sue ispirazioni di fondo cui si è sempre uniformato senza esitazioni sono l’estrema concretezza progettuale e la massima velocità decisionale; metronomo nelle sue opzioni di investimento è la consapevolezza che il valore d’impresa è determinato dalla performance a lungo termine; è imprenditore generalista dai tanti interessi e che sovente pensa anche differentemente e non si sottrae dal cimentarsi all’occorrenza nell’attuazione di trasformazioni concettuali, tecnologiche ed operative; gli si riconosce capacità di contributi pragmatici e immaginifici (ma in una dimensione visionaria non disgiunta dalla cognizione della realtà, consapevole - parafrasando Cervantes - che pur non potendo fermare il vento si deve sapere almeno come fabbricare i mulini), operando sempre consapevole che “il valore del risultato sta nel processo per raggiungerlo”; considera imprescindibile un rapporto fra etica ed economia basato su onestà, fiducia ed empatia; ritiene che l’economia sia strumento dell’uomo e da lui abbia il senso d’uso, anche quale mezzo per realizzare il bene comune, e che, in quanto strumento, non possa avere autonomia morale ma adeguato intento morale dell’uomo che lo usa (Caritas in Veritate); inoltre, sul disaccordo di principio tra la visione assistenziale-solidale per le “periferie economico- esistenziali” e quella dell’occidentalismo auspica sia individuata una possibilità di pianificazione e attuazione di sintesi. Un suo obiettivo è poi l’orientamento non a essere migliore degli altri ma di se stesso e, d’altro canto, è convinto d’essere non più intelligente di altri ma, rispetto alla media, forse solo più tenace e con una sorta di autodisciplina prussiana nell’adempiere a impegni e nel perseguire obiettivi e con più elevate risorse fisiche dedite a sacrificio, buona tolleranza della fatica, anche in condizioni di stress (che gli permette di sopportare anche dosi di frustrazioni) e disponibilità umana con predisposizione a ritmi di lavoro incalzanti; in generale non ha grande simpatia per comportamenti professionali che ammantano di eccessiva prosopopea il loro lavoro, benché ciò possa essere regolare componente del successo e, in quanto tale, almeno strumentalmente ammissibile come legittima; peraltro egli agisce ritenendo che dal basso verso l’alto nella scala sociale la forma più alta di autorità sia l’esempio. Tra i punti di forza delle attività economico-finanziarie figurano un Debt/Equity Ratio nullo e una performance di lungo termine molto solida, con CAGR 1974-2019 superiore al 15%. Suoi significativi e apprezzati ulteriori tratti distintivi degni di evidenza sono la lealtà non servile nei rapporti in genere, la dedizione al dovere, il senso di responsabilità, la convinzione che pure l’evitabile inazione abbia conseguenze e non esoneri da responsabilità, la correttezza e la coerenza, la resistenza al fascino di anteporre slogan a sostanza, la predilezione del fare più che dell’apparire (anche quando ciò può ritenersi del tutto normale), la preferenza per l’allineamento silenzioso al consenso declamato, il notevole pragmatismo non ideologico conferito agli ambiti di diretta responsabilità o competenza, i risultati anche eccezionali conseguiti in varie attività e le capacità ‘super partes’ espresse in molti suoi ruoli apicali, che lo hanno visto brillante protagonista di azioni e missioni di alto livello: istituzionali, di rango sia civile che religioso; diplomatiche, sia con ebrei che con musulmani; sociali, sia con progressisti che con conservatori; tecniche, trasversali ad ogni area sia culturale che politica e confessionale; umanitarie, sia nei salotti di élite che negli anfratti di sofferenza e bisogno di deboli e ultimi. La fede cristiana poi in lui è ‘incarnata’ e non alienante, non è eterea ascensione estatica ma adesione esistenziale e fiduciale a Dio e alla Sua Verità. È inevitabile, quindi, anche il suo accamparsi nella piazza della storia e non solo nell’intimità velata di incenso del tempio, in quanto egli ritiene che vi sia un orizzonte in cui il credente deve collocarsi con la sua testimonianza. Il grembo naturale più vasto è poi quello della modernità che dal Seicento, in cui ha brillato l’ego autonomo di Cartesio e si è configurato lo statuto indipendente della scienza rispetto alla teologia con Galileo e Newton, è giunta in epoca contemporanea a disperdersi nella ‘liquidità’ della post-modernità (o tarda modernità, che dir si voglia). Egli condivide l’assunto (Ravasi, Un Dio radicato in terra) che la destrutturazione e decreazione a cui si è votata la cultura postmoderna può avere come estuario non necessariamente il vuoto e lo spaesamento, bensì una sorta di piattaforma libera da cui ripartire, recuperando l’eredità apparentemente stinta ed estinta della cristianità e della stessa modernità. Crede infine nel ruolo cruciale delle istituzioni di matrimonio e famiglia, sia come progetto di vita comune che di espressione del patto d’amore e della grazia di Dio, in cui la creazione ha finalità primaria ma non assoluta e la donna non solo non è confinabile nell’esercizio della funzione procreatrice ma va ridefinita in senso egualitario. Ha partecipato (al 2019) ad oltre: 50 rilevanti eventi religiosi e liturgici, tra cui numerose Udienze del S. Padre; 200 eventi congressuali, in prevalenza pontifici; 20 eventi formativi. Ruoli: Diplomatico (Rm, da 2011); Operatore economico internazionale (Rm, da 2004); General manager Villano International Business Team, con 16 attività naz.li e int.li operative dal 1978 (con circa 80 partners e collaboratori) in settori business, no-profit, consulting & service, tra cui: affari esteri, immobili alta gamma, edilizia, restauro, imp-exp, antiquariato, editoria, informatica, sanità, alimentari, arte e cultura (da 2012); Membro (da 2013), Hon. Associate Professor in History of Health Adm. Pharmaceutical Dpt (da 2014) e Membro Onorario Ruggero II University of Florida State (da 2015); Trader (da 1976), Trader immobiliare (1980-81), Trader Discrezionale operativo finanziario privato (solo con fondi propri) indipendente daily intra-multiday sui principali mercati di borse e forex europei e nordamericani (dal 1983); Donato di Devozione (da 2003), presentato dal Ricevitore Granpriorale di Napoli e Sicilia Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria CASTRIOTA SCANDERBEG (discendente da Eroe fondatore del Regno d’Albania) e ammesso sotto il Sovrano e Superiore religioso 78° Principe e Gran Maestro SA Em.ma Balì Gran Croce di Giustizia Professo di voti solenni Fra’ Andrew BERTIE (cugino di 4° grado della regina ELISABETTA II, ma escluso dalla famiglia reale perché cattolico; imparentato con la famiglia di Winston CHURCHILL e dal 2015 in causa di beatificazione e canonizzazione); Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (da 2007), presentato dal Balì Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza Dott. Piero PIROMALLO CAPECE PISCICELLI, 13° duca di Capracotta, Presidente del Circolo nazionale dell’Unione e già Cancelliere Granpriorale di Napoli e Sicilia e dal Cavaliere di Giustizia di Voti semplici Comm. Dott. Fra’ Marco CRISCONIO, Governatore del Pio Monte della Misericordia e patrizio napoletano; candidato c/o Gran Priorato di Napoli e Sicilia al voto d’Obbedienza dallo Scienziato, Capitolare Granpriorale e Delegato di Napoli, Comm. di Giustizia marchese Prof. Ing. Fra’ Riccardo SERSALE (da 2009); Presidente della Fondazione Chiron (privata, indipendente, no-profit e no-partisan) fondata su sua iniziativa e dedita ad attività internazionale sociosanitaria, umanitaria, scientifico-culturale e professionale (da 1985), ne è anche il Webmaster (da 2011); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista in Albo (da 1986). Fotoamatore, da quasi sempre usa svariati importanti attrezzi professionali (da 1971). Nonostante il suo grande rispetto per la Politica (che considera attività di notevole caratura e tra le più alte forme di carità e al cui agone è convinto non debbano essere estranei il rispetto interpersonale e una certa idea di relazioni anche personali), ha esercitato perpetua indisponibilità a ricoprire ogni ruolo, anche tecnico, ad essa correlato; considera poi determinante il ruolo di servitore pubblico e ritiene che il futuro della società dipenda molto anche dal sentirlo da parte dei giovani migliori e dall’impegno che essi profondono nel raggiungerlo ed espletarlo. Considera peraltro i giovani di qualità e le loro maggiori organizzazioni un tesoro prezioso per le classi dirigenti, perché capaci pure di affrontare la dimensione antropologica e ontologica di problematiche e congiunture in atto. È infine però convinto che non pochissimi (prestati o militanti) meriterebbero grande successo nella Politica, ma che il degrado che in vari casi oggi la caratterizza spesso non glielo consente. Accademie: International Society History of Pharmacy (Vienna, dal 2001); Acc. Italiana Storia Farmacia (Milano, dal 2001); Centro Studi
  • 17. 17 Melitensi, ammesso sotto la presidenza dell’Accademico dei Lincei Mons. Cav. Prof. Cosimo DAMIANO FONSECA (Taranto, dal 2002); Acc. Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (Ente Morale a Classi chiuse fondato da vari Ministeri e Istituzioni con RD del 1922), con prestigiosi membri tra cui: Amb. Avv. Carlo ARDITI DI CASTELVETERE, Sen. Prof. Adriano BOMPIANI, Amm. Agostino DI DONNA, Prof. Giorgio DI MATTEO, Prof. Elio GUZZANTI, Prof. Adalberto FIDANZA, Prof. Gianni IACOVELLI, Amm. Isp. Capo Vincenzo MARTINEZ, On. Prof. Eolo PARODI, Prof. Giorgio ZANCHIN (Roma, Effettivo in Classe di Scienze Storico Biologiche dal 2006 e succ. DM 02/2007); Acc. già pontificia Tiberina, che annovera tra i preclari membri CANOVA, CURIE, CROCE, FERMI, GENTILE, MARCONI, MANZONI, ROSSINI, RUBBIA, ecc. (Roma, Ordinario dal 2009); Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (Washington, dal 2011); Fondazione Treccani (Roma, dal 2016); Fondazione Italia USA (Roma, dal 2019); Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, fondato nel 1429 per volontà di Papa Martino V (Roma, membro d’onore dal 2006). In Asas è voluto direttamente Accademico Effettivo dal Presidente Comm. Prof. Angelo CAPPARONI, pupillo del Card. Fiorenzo ANGELINI. È membro Nikon Club Italia (da 2015) e dei Nikon Club Abruzzo, Campania e Lazio (da 2020). Sul piano basilare e determinante dei comportamenti, si è sempre distinto nell’esercitare qualunque carica con disciplina e onore, autentico disinteresse personale, rigoroso rispetto deontologico e coerenza con mandati ricevuti e principi ispiratori; è umile, riservato e di maniere semplici, signorile e affabile, gentile, disponibile ma corretto; rifugge l’arroganza e la presunzione, che non proprio di rado purtroppo allignano nella società e finanche in alcuni consessi del ceto intellettuale. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi; organizzatore di vari congressi e decine di convegni. Un suo studio con conferenza sulla crisi in ex-Jugoslavia ha risultanze originali e intuizioni sul ruolo della Nato, nel dopo guerra fredda, nello scacchiere europeo e nel conflitto balcanico (e, più in generale, nel mutato scenario di instabilità e tensioni geopolitiche) ed è confermato come valido sia dal successivo intervento risolutivo in Serbia che, soprattutto, dall’approvazione al Summit di Lisbona nel 2010 della mission per il decennio successivo (Rotary, 1991). Una sua conferenza di storia a Berlino è onorata da standing ovation (ISHP, 2011). Collabora con importanti Riviste scientifiche nazionali e internazionali; già Direttore Notiziario AGiFar (1986-90) e Bollettino Rotary Club (1990-94), collaboratore Rivista Ufficiale nazionale ‘Rotary’ (1999-02). Studi (con vari illustri docenti e ottimo profitto scolastico): di formazione classica, amante della Medicina, aspira alla cardiochirurgia (affascinato sin dagli anni ’70 da figure come Barnard, DeBackey e Cooley) ma ripiega su diverso indirizzo cedendo alle influenze genitoriali e familiari pur meditando nei primi anni il cambio di facoltà; anche in tale ottica frequenta con assiduità bisettimanale il reparto operatorio e ha formazione chirurgico-infermieristica con l’amico di talento Dr. Emilio CIRILLO e il capace Dr. Adriano BELLONE ed è molto stimato dai chiarissimi professionisti Dr.ssa Maria BOTTONE e Dott. Antonio CIRILLO (Pompei, Clinica Maria Rosaria, 1979-81); assiste anche a molti interventi chirurgici del celebre oncologo Prof. Giovanni D’ERRICO (C.mare, Clinica Stabia, 1980-81); laurea e abil.: Farmacia (1985); circa 50 corsi certificati, tra cui: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza e Qualità aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Discente di illustri Farmacologi della ‘Scuola’ di Leonardo DONATELLI (dalle pioneristiche visioni di farmacologia clinica, sempre con attenzione per il malato e in una visione etica avanzata) e Vittorio ERSPAMER (più volte candidato al premio Nobel per la medicina); con docenti di varie discipline universitarie fa ricerca da interno (1980-84). Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). Ricerca futura: in prevalenza focalizzata sui distinti filoni di sanità e geopolitica. È stato alla guida di innumerevoli missioni di rilievo nazionale e internazionale, portando a conclusione anche questioni delicate, di cui indicativamente si elencano: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza e Qualità per imprenditori e manager, ottenendo Alti Patronati da Capo dello Stato Oscar L. SCALFARO e da Nazioni Unite (2000); Consigliere Diplomatico dpt ENVA - Ente Nazionale Valorizzazione Commercio, Industria e Artigianato (2011-15); Segretario Comitato tecnico (presieduto da Amb. Margherita COSTA), co-estensore e relatore di risoluzione del Congresso internazionale di partenariato strategico in Africa (Vaticano, 2015); firmatario della petizione in difesa dei cristiani in Nigeria, promossa dagli On.li RICCARDI, LUPI, FRATTINI e VELTRONI (Rm, 2012); tra i primi sottoscrittori dell’Appello per la Tunisia, per la mobilitazione internazionale a sostegno del Paese, che ha tra i primi firmatari: BERLUSCONI, BOCCIA, BONIVER, CASINI, CICCHITTO, CRAXI, DINI, FASSINO, FRATTINI, SAPELLI e TRONCHETTI PROVERA(Rm, 2017). Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco (Parigi, 2008-13); membro Titolare in World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12); Membro Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD, azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli (1998-2009); Membro di Delegazione Asas per consegna Medaglia d’Oro a Benedetto XVI (Vaticano, 2007); Cons. d’Amm.ne Fondazione Beaumont per ricerche su cancro, presieduta da scienziato Giulio TARRO e con Prefetto di Napoli (2011-12); presiede Tavola rotonda su giustizia e sicurezza in area vesuviana, con intervento del Sottosegretario Ministero Interno Aniello DI NARDO (2001); membro Gruppo Studio “History and definition of pharmacopoeias” di Intern. Soc. History Pharmacy, coord.: Prof. François LEDERMANN, Presid. Em. ISHP (Univ. Berna, 2012-13); Accademico Europeo per Relazioni Economiche e Culturali (2004-15) e Presidente Distretto Campania (Roma, 2011-15). Socio (1978-85), contitolare (1986-97) e titolare (1997- 2010) di importante farmacia privata urbana; socio Federfarma (1997-2010). Nel Rotary International è: Socio Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (1990-2007); Segretario a 29 anni (1990-95), tra i più giovani d’Italia; Presidente (2000-01): attività di sua presidenza sono in 74 articoli su Quotidiani e Riviste per lo più nazionali e 10 servizi tv, di cui 5 RAI su TG1 e TG3. Presidente di Commissioni: Azione Interna; Azione Professionale; Rotary Foundation; Sviluppo Umanitario; Polio Plus (1990-2005). Promuove e coordina: azioni per 3^ età (1993-01); screening su diabete e osteoporosi per >300 persone; restauro grande quadro (XVIII sec.) ‘S. Giuseppe’ di Simonelli, con Soprint. Nicola SPINOSA, Card. Michele GIORDANO e Bruno ARCIPRETE, consul. British Museum (2000). Nel Distretto 2100-Italia è membro: Comitato Coordinamento Club Area Sud Golfo Napoli (1993-95), collabora a Forum su istituzione Tribunale di Torre Ann.ta e Delegato al Forum per l’attuazione delle aree e città metropolitane (L. 142/1990), presieduto dall’illustre urbanista On. Prof. Guido D’ANGELO; di Comm.ni: Etica professionale 2002- 04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-03; Delegato APIM per Albania 2004-05; Informatica (5 anni); Grandi Contribuzioni Rotary Foundation 2005-06; Delegato a Tavola Rotonda (presieduta da: Presid. Regione Campania Antonio RASTRELLI, Sottosegr. di Stato alla Sanità Sen. Mario CONDORELLI, Arciv. di Napoli Card. Michele GIORDANO) su minori ospedalizzati e varo Polo Pediatrico Campano (1995); Componente Comitato scientifico Rotary-Unicef ‘Studi sui minori’ presieduto dal magistrato di Cassazione Oreste CIAMPA e con la consulenza della Direttrice Reg.le Unicef Margherita DINI CIACCI (1996-98); per 14 anni Delegato unico dei Governatori per Archivio Distretto 2100- Italia (> 3.500 rotariani e circa 80 Club) e presso Istituto Culturale Rotariano per Rotary di tutta l’Italia; organizza e presiede Convegno su Famiglia, con alte cariche statali tra cui SE il Prefetto di Napoli Carlo FERRIGNO (2001); già in pectore (per amore degli Scavi) sin dai tempi delle sue frequentazioni con il Soprintendente Baldassarre CONTICELLO (1990-92), promuove e coordina una campagna d’adozione e tutela archeologica Pompei Rotary-MiBAC su accordo con Sopr. Pietro Giovanni GUZZO (2001); autore e coordina informatizzazione Guardie Mediche Asl Na 3 (2000). Autore e promotore del progetto “Tutor minori” (collegato al nuovo codice di procedura penale minorile) per recupero di soggetti con tratti di devianza (in sinergia pubblico/privato e locale associazione industriali e in collaborazione con il Servizio Sociale Minorile del Ministero di Grazia e Giustizia) con istituzione di Borse formazione-lavoro per inserimento in esercizi artigiani o industrie di minori coinvolti in iter giudiziario penale tra i 15 e i 18 anni per un periodo minimo di 3 mesi rinnovabili fino al termine dell’iter giudiziario ma non oltre 18° anno di età (2001). Tra i molti ruoli internazionali: Membro (1999-00) Comitato organizz. e Delegato (2000-01) Premio Colonie Magna Grecia (tra i membri anche Stefano DE CARO); Capo Missioni: contatto Pompei-El Menzah; archeologia Pompei-Cartagine; sanità Italia-USA; scolastica Italia-Nepal (con il Console Generale del Regno Anselmo PREVIDI); soccorso Rotary-Caritas Italia-Albania (tra i membri anche il Direttore don Carmine GIUDICI); senza tetto Rotary-Croce Rossa; sminamento Africa-Balcani Rotary-INTERSOS (Peace Nobel Prize); alimentazione Angola e ricongiungimento familiare profughi Ruanda Rotary-UNICEF (2000-01); Delegato al Premio Galileo Galilei dei Rotary Club d’Italia (Pisa, 2000); Cooperatore in Task Force (Italia, Albania, Ex-Jugoslavia, S. Marino) zona 12 CEEMA e Assistente di Presidenza (Europa/Africa) per Riduzione Crimine e Prevenzione Violenza (Zurigo, 2000-01); Membro dell’Institute, massimo organo amministrativo per Europa e Africa (n. reg. 490-IT-2100-763, Luzern, 2000); Autore (con contatti, anche epistolari, con il teologo bioeticista Mons. Elio SGRECCIA), primo firmatario (2000) e presentatore (2001) a Assemblea Distretto 2100-Italia di Proposta Risoluzione per istituzione “Giornata
  • 18. 18 Internazionale di Riflessioni su tutela della Vita”, approvata da Uff. Europa/Africa (Zurigo, 2001) e Segr. G.le (Evanston, 2002), trasmessa a Consiglio Legislazione Mondiale (2003) e in discussione a Assemblea Int.le (Chicago, 2004). Partecipa alle celebrazioni per il Centenario della Monumentale Facciata del Pontificio Santuario B.V.S. Rosario di Pompei eretta in onore alla Pace universale ed è autore, nell’ambito della mostra “Pompei per la Pace e i Bambini”, di uno stand (di informazione e promozione delle attività in merito del Rotary International e del suo Club) visitato e apprezzato da molte autorità, tra cui: Mr. Staffan DE MISTURA, Sottosegretario Generale dell’ONU; Card. Alfonso LÓPEZ TRUJILLO, Presidente Pontificio Consiglio per la Famiglia (2001). Coordina: Camp interdistrettuale Scambio Giovani con europei/extraeuropei (2000); Scambio Gruppi Studio con Distretto 5240 Cal.-USA (2001). Cofondatore Rotaract (1999), fondatore Interact (2001), Socio Onorario Rotaract (2000). Autore di articolato software di archivio analitico-gestionale rotariano (cartaceo e digitale, >20mila pp.) apprezzato a livello internazionale (1994-2004). Nel Rotary ha: Mentori e Amici Modesto CAPUTO, Antonio CAROSELLA, Franco GARGIULO e Antonino FIORENTINO e tra i molti estimatori: Carlo RAVIZZA, Frank J. DEVLYN, Olympia BRANCA MASA, Alessandro UBERTONE, Gennaro CARDINALE, Egidio AMATO, Franco TATO’, Felice BADOLATI e Boris ULIANICH. Nel S. M. Ordine di Malta sue attività culturali e caritative hanno apprezzamenti ufficiali da molte autorità, tra cui: SA Em. Andrew BERTIE, SA Em. Mattew FESTING, SA Em. Giacomo DALLA TORRE, SE Card. Pio LAGHI, SE Card. Paolo SARDI, SE Mons. Angelo ACERBI, SE Gherardo FAVA HERCOLANI SIMONETTI, SE Antonio NESCI, SE Franz von LOBSTEIN, SE Roggero CACCIA DOMINIONI, SE Luigi NASELLI. Ha effettuato (al 2019): importanti interventi caritativi a favore delle Suore di Calcutta, della Delegazione di Napoli, del Gran Priorato di Napoli e Sicilia e del Centro Studi Melitensi; una rilevante missione umanitaria in varie località dell’Albania; apprezzate pubblicazioni di cultura e spiritualità melitense. Ha partecipato a circa 20 pellegrinaggi nazionali o Granpriorali e a vari eventi formativi e religiosi melitensi. Cooperatore delle Suore di MADRE TERESA DI CALCUTTA, stimato e apprezzato dalla Superiora Sr. JOCELEN, connazionale e amica della Santa (Na, 2001-2014). Autore e coordinatore di azioni umanitarie a favore dei figli dei carcerati (Centri Educativi Giovanili Curia di Pompei, 1999-01). Apprezzato tecnico e conduttore di trasmissioni radiofoniche (prevalentemente di cultura e musica, con varie personalità tra cui i valenti poeta Beppe VIOLA e politico Ettore SICA e l’illustre medico Pietro FARRO, con il quale crebbe una particolare reciproca stima e vi fu un periodo di frequentazioni sino alla sua scomparsa, e poi responsabile della programmazione in alcune radio locali (1975-79). Assist. Prof. di Microbiologia c/o Facoltà Farmacia di Napoli, cattedra Prof. Marcello LEMBO-Ist. Sup. Sanità Fitofarmaci (1985-90). Nella professione per anni ha numerosi prestigiosi estimatori, tra cui: Cav. Gr. Croce On. Dr. Giacomo LEOPARDI, Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani; Dr. Alberto AMBREK, Presidente naz.le Federfarma; Dr. Elio MACHI, Presidente naz.le Utifar; Dr. Lino MOTTIRONI, Presidente Naz.le Farmacisti Cattolici. Cofondatore e primo Presidente Agifar Napoli, in Italia la prima legalmente costituita e di soli farmacisti, organizzata su basi procedurali e amministrative stringenti, con 335 soci e circa 40 prestigiosi soci onorari: sviluppa (interfacciandosi spesso con istituzioni ed enti) un’azione intensa, costante e ad ampio spettro in ambiti sociali, tecnici, professionali, formativi e informativi che la fa affermare come leader nazionale per oltre 4 anni (1986-90); durante il suo mandato ha occasioni di incontro anche vari con esponenti di rilievo del mondo medico, tra cui il Segretario nazionale FIMMG Giuseppe DEL BARONE (poi a lungo Presidente FNOMCeO). Dal 1987 al 1990 è: Coordinatore naz.le e cofondatore Federazione Naz.le Giovani Farmacisti Fenagifar; autore con ABBAMONTE della bozza (approvata) dello Statuto Fe.Na.Gi.Far. (1988-89); Delegato del Comitato Naz.le Coordinamento Agifar alle Assemblee di Farmindustria (presieduta da Claudio CAVAZZA, illustre fondatore della Sigma Tau); Rappresentante naz.le Sindacato Federativo. Nominato da Federfarma componente di Segreteria del V Congresso Naz.le Federfarma (circa 1.400 congressisti), con interventi dei Ministri del Tesoro Giuliano AMATO e della Sanità Carlo DONAT CATTIN (1988). Rappresentante On. naz.le AgifarNa c/o Fenagifar (dal 1990). Si è occupato a lungo approfonditamente e con risultati molto rilevanti di studio ed operatività di piante organiche delle farmacie sia in ambito giurisprudenziale che amministrativo a livello di enti professionali prov.li e naz.li (Fofi e Federfarma), enti locali (Comune, Usl/Asl, Provincia, Regione), organi di controllo (CoReCo), organi giudiziari (TAR, Consiglio di Stato) e organi di governo (Ministeri di Sanità e Giustizia) avendo intensi rapporti di collaborazione con illustri personalità accademiche e forensi (tra cui ABBAMONTE e TESAURO) e apprezzata attività pubblicistica nazionale (1981-2005). Istituisce in farmacia un apprezzatissimo centro di ascolto riservato, incentrato principalmente su un complesso processo di consuelling e servizi di assistenza sociosanitaria e di supporto (anche personalizzati e/o domiciliari) per anziani, malati e bisognosi (che all’occorrenza sono presi in carico per risolverne le necessità) stabilmente operativo negli anni senza soluzione di continuità (1978-2010); da dirigente locale e nazionale dei giovani Farmacisti italiani e del Sindacato sostiene la diffusione e l’ampliamento di tali iniziative sul territorio, auspicando e favorendo (tra i pochi antesignani degli anni ‘80) l’avvento del modello (in anni recenti identificato come emergente) di un’effettiva ‘farmacia dei servizi e di relazione’ (1985-90). Altre sue direttrici per una professione più consona ad un moderno ruolo sociale già a metà anni ’80 sono: necessità di costante formazione, intuendo l’utilità di programmi istituzionali, preconizzando e attuando con perseveranza da dirigente locale e nazionale in sostanza quanto, oltre 15 anni dopo, diverrà l’impianto di Educazione Continua in Medicina; macroanalisi e microanalisi informatiche (e alcuni contatti con il Prof. Marcello MARCHETTI), ipotizzando e sviluppando apprezzate piattaforme gestionali e preconizzando con leaders di settore applicativi ancor oggi determinanti; l’educazione e prevenzione sanitaria in farmacia e nella scuola, anche creando e coordinando durante l’intero mandato di Presidente Agifar per migliaia di studenti molti corsi di educazione e prevenzione sanitaria in collaborazione con enti locali e con notevole apprezzamento istituzionale, oltre che con risonanza nazionale in ambito sociale e professionale. D’altro canto, sulla riuscita dell’adeguamento del processo di evoluzione della Farmacia al Paese reale, sin da fine anni ’80 egli crede che si possa nutrire un fondato ottimismo che scaturisce dalla storia stessa di questo presidio sanitario e della professione che vi si realizza: una storia che ha sempre visto questo Istituto garantire un servizio tanto indispensabile quanto sicuro fondato sulla scienza, la sapienza e la coscienza ma anche, se non soprattutto, sull’umanità del professionista che vi opera. Pur contrario alla farmacia mercantile, è eccellente imprenditore e in ca. 2 anni sestuplica il fatturato paterno. Dal 1998, oltre a raggiungere punte di 1,7 mld di lire annui di acquisti presso il principale distributore farmaceutico della Campania (tra i più quotati del Gruppo internazionale dell’Ing. Stefano PESSINA e della Dr.ssa Ornella BARRA, che negli anni creano un colosso mondiale del settore), figurandone tra i maggiori clienti, è contemporaneamente anche cliente di alcuni altri distributori e soprattutto di oltre 60 tra le più importanti e prestigiose aziende farmaceutiche italiane (tra cui: Sigma Tau, Menarini, Recordati, ecc.) e mondiali (tra cui: Pfizer, Roche, Glaxo, Novartis, Johnson & Johnson, AstraZeneca, Merk, Bayer, ecc.), con le quali effettua rilevanti acquisti e rifornimenti diretti e continui di merce per lo più a cadenza mensile. In provincia è peraltro fornitore di punta per anni nel settore dei vaccini ed emoderivati (in particolare per ingenti quantitativi della carente Albumina umana, che acquista anche direttamente da importanti aziende, paga talora senza dilazioni o pure a sconto ridotto e con largo anticipo rispetto alle consegne e fornisce in modo sistemico a chiunque ne abbia diritto per urgenza o bisogno e non alla sola sua clientela); è anche: fornitore di Somatosatina, sotto il controllo diretto del Ministero della Sanità; fornitore di presidi per aziende (tra cui Enel SpA), piccolo fornitore estero di parafarmaci, presidi ed elettromedicali (in prevalenza in Libia e Tunisia, attraverso aziende terze di imp-exp) e rilevante donatore della stessa gamma di merce a svariati enti ed istituzioni in Italia e all’estero. Attento a disagi, contraddizioni e squilibri sociali, notoriamente per molti anni a vari meno e non abbienti ha fornito beni e prestazioni (per milioni di lire al mese) a costo zero o molto ridotto e/o con pagamenti dilazionati a tasso zero, talora anche collaborando con alcuni sacerdoti. Per circa 15 anni si occupa a vari livelli di sicurezza sanitaria e alimentare sui luoghi di lavoro e spesso è consultato informalmente, anche per pareri di natura professionale, da ranghi superiori di Comandi di Polizia Giudiziaria o, ai fini di convalide di arresti, per misurazioni di precisione di sequestri narcotici effettuati da pattuglie di Forze dell’Ordine sul territorio. Inoltre, in una zona non priva d’impatto criminale, ha profuso ogni sforzo per operare sempre con schiena dritta, agendo in modo pubblico esemplare nel confidare senza deroghe nella Legge che non si allontana dalla Giustizia. La farmacia è colpita negli anni ’70 da vari furti con scasso (di cui gli iniziali sono di ingentissima rilevanza economica, oltre che del tutto senza assicurazione) e da alcune rapine a mano armata; dal 1997 al 2010 subisce in farmacia ben oltre venti rapine a mano armata (per lo più nel triennio a cavallo degli anni Duemila), di cui alcune sfociano in violenze fisiche particolarmente brutali nei suoi confronti e altre in qualche ferimento di avventori (non per arma da fuoco); ha cooperato con il Comitato provinciale di ordine e sicurezza (pervenuto anche ad importanti decisioni di interesse per i farmacisti partenopei). Sin dal suo esordio
  • 19. 19 professionale è apprezzato da prestigiosi medici ed ha Mentori d’eccezione e Amici i torresi: Gr. Uff. Magistrato On. di Cassazione Giudice Giuseppe FIENGO e Comm. Giuseppe AMODIO; Madre Remigia GUERCIA e Sr. Vita LONGO. Tra i concittadini ha molti estimatori di prestigio. Effettivo in Società Napoletana Storia Patria, ammesso dal Presidente storico di fama e Accademico dei Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Na, Castelnuovo 2009-16); Advisory Board Member per lo statunitense DPC, editore in > 150 nazioni (2013); iscritto alla Lista degli amici della Pontificia Academia pro vita (dal 2006). Nella fotografia si forma con dirigenti della Federazione italiana cineamatori Fedic (tra cui: suo padre Francesco, Antonio CASO, Mario DE SANTIS, Mario DI GENNARO, Angelo PRECCHIA e Gaetano SANNINO) ed ha proficue frequentazioni con il fotografo Velotto ROMANO e con l’industriale di sviluppo fotografico Pasquale MILONE (dal 1971). Attività giovanili: chierichetto con Mons. Pasquale PAGANO (1968-72). Scout ASCI e AGESCI, non ancora 14enne in Noviziato e in < di 2 anni è Rover; molto impegnato in attività di pastorale cattolica per la famiglia sotto la guida di Mons. MULLER; partecipa attivamente a: riunioni ASCI della Comunità Capi; campi invernali e estivi; collab. prov.le del campo naz.le a La Mandria; stimato e apprezzato in comunità e dai Maestri, tra cui Biagio SOFFITTO (anni ’70). In farmacia paterna inizia a fare esperienze nei periodi vacanzieri già da bambino (per anni ‘addetto in seconda’ alle pulizie; poi in adolescenza elevato di rango per piccoli disbrighi); ha voluto fare anche un’esperienza lavorativa di operaio in un’industria alimentare per alcuni mesi (1978). Tali eventi, insieme a qualche difficile vicissitudine, indubbiamente lo hanno temprato. È: collaboratore di un locale gruppo giovanile di compravendita libraria (1974-76); socio fondatore (al 49%) del gruppo “AD studio monitor” (collegato a Radio S. Pietro - Scafati) di creazioni musicali (in prevalenza ad uso di radio libere) e forniture di materiale discografico e apparati audio per radio e privati (1978-81); da liceale è: attivo in ambito assembleare d’Istituto e nei contatti con il locale Distretto scolastico; collaboratore del “Giornale del Liceo”, anche con interviste ad autorità locali; coadiutore responsabile dell’aula Scienze (1976-79); su invito tiene diverse lezioni di fotografia in classi del liceo in ore di Storia dell’arte (1977-79); realizza con un amico le foto di gruppi scolastici per migliaia di studenti di varie scuole della città (ca. 1980). Come hobby sin dalla tenera età ha un grande amore per la musica (di fatto una costante colonna sonora per tutta la vita, talora pure con funzione quasi ‘apotropaica’), fortemente assecondato e incentivato dalla nonna materna Maria Giovanna GARGIULO (che, sin dai tempi del Collegio di inizio ‘900, è cultrice di varie discipline artistiche e diplomata in pianoforte), la cui influenza peraltro gli fa esaltare e raffinare gradualmente anche la sensibilità all’intrinseca bellezza formale; è audiofilo di alto livello sin dalla prima adolescenza e ha sempre avuto sofisticati impianti; dagli ampi interessi musicali, in gioventù ha frequentato per anni (inizialmente con i genitori) con discreta assiduità il Teatro San Carlo di Napoli. È stato un buon numismatico e filatelico, con varie sue collezioni poi cedute ad elevate quotazioni di mercato (primi anni 70-fine anni 90), ed eccellente acquariofilo tropicale (con capacità di incidere sulle locali tendenze dominanti sia di interior design che tecniche e fauno-vivaistiche), dedito anche a piccolo allevamento e a realizzazione di vasche e impianti domestici conto terzi (1975-2006). Avvia due volte lo studio di pianoforte, ma desiste preferendo dedicarsi solo agli studi scolastici. Nello sport ha fatto esperienze di equitazione con esito mediocre (fine anni 70) e praticato con buoni risultati: tiro con carabina (1974-76), pesca subacquea in apnea e tiro con l’arco, avendo in tali discipline come valente maestro il fraterno e assiduo amico di lungo corso (poi tragicamente scomparso) Giacomo CUCCURULLO (1975-90). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Francesco S. TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cineasta di Hollywood Premio Oscar a carriera (Rotary 2001); Antonio GRECO, primo Presidente (1994-2008) del Tribunale di T.A. (Rotary 2000); Giulio TARRO, virologo candidato a Nobel Medicina 2000 e 2015 (Asas 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione mondiale di calcio (Aerec 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano SMOM e Operatore Pastorale Salute-CEI (Asas 2014); Antonio MARESCA, Primario Ospedaliero e Docente universitario di Chirurgia e Chirurgia d’Urgenza (Asas 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presid. Ist. Sup. Sanità (Asas 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario Vaticano (Asas 2016); Francesco D’AGOSTINO, Bioeticista di rango internazionale (Asas 2020). È persona stimata e apprezzata cui sono attribuiti significativi riconoscimenti “guadagnati sul campo”. Onorificenze internazionali: Paul Harris Fellow-Rotary (Zurigo, 2000); Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale in 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine- Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Public Relations Award per azione crescita visibilità Rotary e info su sue attività (Evanston 2001); Citazione di Merito del Board R.I. per il migliore risultato distrettuale di Sviluppo dell’Effettivo (Evanston 2001); Premio Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Premio Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.- Sanità 2^ ed. Premio Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Onorificenze nazionali: Premio Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Premio Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Premio Elide Piccinini Stramezzi-Sanità e Etica (Rm 2007); Premio Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Premio Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Premio Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013; Premio Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Premio Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico- scientifica (Rm 2014); Medaglia d’Argento al merito della Sanità pubblica. La motivazione esordisce recitando: “Persona virtuosa e proba, ha sempre disinteressatamente sviluppato azioni di alto profilo pubblico sanitario con competenza, passione, dedizione e costanza ammirevoli” (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Premio Storia Scienze Biomediche (Rm 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Menzione storico- scientifica (Rm 2019); Asas-Mi.BACT-Speciale Menzione scientifico-letteraria (Rm 2020). Autore di > 900 pubblicazioni (dal valore contenutistico definito dalla competenza di chi esprime i giudizi, anziché da generici ‘like’) sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, in gran parte su riviste con revisione critica, indexate e con impact factor, apprezzate per originalità, argomentazione e logica del pensiero, ampiezza e approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), finezza di intuizioni e raffinata prosa; oltre 50 libri (con decine di riedizioni e ristampe; molti tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università (tra cui Stanford), Accademie, Istituzioni scientifiche (tra cui Max Planck Institute) e professionali, Enti Morali, ecc., recensiti da Testate nazionali, presenti in > 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in > 60 biblioteche di > 40 altre Nazioni (tra cui: National Institutes Health-USA, Nationale de France, Congress USA), in Istituti di Cultura, Università, Musei, Istituzioni pontificie e vaticane. I principali lavori hanno più di 460 citazioni (escluso autocitazioni). Suoi libri su temi religiosi sono apprezzati da vari Prelati, tra cui i Card. ANGELINI, FARINA, LADARIA, MARTINO, OULLET, RAVASI e RUINI. In Fiera di Francoforte debutta un suo libro (2004). > 200 multimedia (in più lingue e edizioni) di pregio e pubblicati con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer SpA). È autore in > 40 anni di centinaia di fotografie realizzate con strumenti professionali (tra cui: Linhof, Hasselblad, Leika, Nikon), in una varietà di registri narrativi e tracce di memoria, con vena innata, apprezzato talento, particolare sensibilità e con originale e spesso unica inclinazione di uno sguardo interpretativo formale e documentario curioso, esteta, attento, profondo e lucido del nostro tempo. La dimensione nomade del viaggio, le fonti antropologiche e il carattere atemporale dell’arcaicità sono fra i temi ricorrenti di un’opera prolifica e versatile. Ha poi da circa un decennio anche un sostenuto passaggio (con oltre 470 milioni di visualizzazioni nel mondo) sui principali social media internazionali, consolidato da rilevante apprezzamento e meditata consapevolezza del suo valore fotografico. È in Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici, religiosi, tra cui: Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Wellcome UK Library; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale Scienze-XL (Italia); Biblioteca Fondazione Vaticana Ratzinger-Benedetto XVI; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con > 350 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC dal 2010, Authority USA Library of Congress (NACO) no2006049598 e 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010. Vari libri hanno apprezzamenti da Autorità istituzionali, tracui alcuni Sovrani di Paesi europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * *
  • 20. 20 Tra i LIBRI: Abbamonte (Presid. Giovani Avvocati Campania) - Villano (Coord. Giovani Farmacisti italiani), La revisione delle piante organiche delle farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali (patroc.: Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani, Federfarma, Regione Campania, Provincia di Napoli, Ordine Farmacisti, Federfarma e A.Gi.Far. di Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, MicroPrint, pp. 72, 1988); monografia “che apporta contributi dottrinali e giurisprudenziali nel settore” (Dr. Giampiero BRUNELLI - Biblioteca Centrale Giuridica) e di notevole successo, diffusa in svariate istituzioni dello Stato, università, enti e organizzazioni professionali nazionali e locali; Verso la società globale dell’informazione (patrocinio: Rotary; apprezzata dal Capo dello Stato e da numerose autorità e istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche; pres.: Prof. Antonio CAROSELLA, Governor Rotary International; 2 ed., pp. 194; 1996; autorevole pubblicazione, tradotta anche in inglese, ad ampia diffusione internazionale; è in Biblioteca del McLuhan International Program Culture & Technology - Univ. Toronto): “interessante studio a tutto campo sulle problematiche generate dall’affermarsi delle nuove tecnologie informatiche” (On. Giorgio NAPOLITANO, Presidente della Repubblica); “ha voluto assumere parte e ufficio di mediatore tra una materia intrinsecamente complessa e in rapida evoluzione e la gran massa di coloro che, in numero e in misura crescenti, son destinati a fare i conti con essa. L’Autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: fa suoi, quei problemi, e, pur con debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. Il cap. VII, in particolare, contiene una diligente e accurata disamina del pensiero filosofico contemporaneo nel suo misurarsi con la tecnologia informatica e con i problemi ch’essa pone alla perplessa intelligenza e all’ancor più perplessa sensibilità degli uomini. La riflessione dell’Autore su tutta quest’area problematica dura da alcuni anni” (CAROSELLA). In tale opera vi sono numerose risultanze originali e intuizioni, come ad esempio quanto sviluppato e preconizzato nel capitolo VII, divenuto un fenomeno evento alcuni anni dopo con le posizioni assunte in merito dal Santo Padre Giovanni Paolo e con lo storico giorno del primo ‘click’ di Sua Santità al primo computer della Santa Sede in rete con specifico networking e website. Struttura e funzioni dell’Archivio Distrettuale (patrocinio: Rotary International Distretto 2100-Italia; Opera di notevole rilievo, apprezzata a livello internazionale; presentata dal Governatore Antonio CAROSELLA al Congresso Distrettuale Rotary a. r. 1998-99 alla presenza della CEO dell’Ufficio Collaterale Rotary International di Zurigo per l’Europa e l’Africa Dr.ssa Olympia BRANCA MASA; Eidos, pp. 162; 1999). È una sorta di manuale di procedura del complesso software creato dall’autore per l’archivio analitico-gestionale rotariano (cartaceo e digitale elettronico) con una miriade di funzioni interrelate di architetture amministrative analizzate a livello locale e distrettuale ed integrate da innumerevoli documenti, ipertesti, multimedia e circa un migliaio di grafici dinamici attivi e a colori differenziati per funzioni e valori per complessive ca. 21mila pp. elettroniche mentre i correlati 2 volumi (a parte) di soli indici cartacei di riferimento (generale e specifico) con rendicontazione essenziale sfiorano le 800 pp. È in molte Biblioteche specialistiche, tra cui l’Istituto Culturale Rotariano dei Rotary Club d’Italia a Milano e il quartier generale R.I. ad Evanston, Illinois-USA. Il Rotary per l’Uomo (patr. Rotary; 2 ed., pp. 320; 2001), apprezzato da Presidenti internazionali e Governatori. La gestione della sicurezza in Farmacia (Small Business Edition, Longobardi, pp. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato e da numerose autorità e istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche e professionali; pres.: Dr. Piero RENZULLI, già Consulente Sicurezza all’ONU e Dirigente FAO East Africa; Led Web International, ISBN 88-7845-000-6 pp. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004): “avvalendosi di un’ottica senza precedenti, la materia della sicurezza è trasformata da fonte di preoccupazioni e di costi, spesso considerati superflui e senza ritorno, in un sostegno fondamentale della validità e dell’efficienza professionali. Invito tutti coloro che amano la scienza e la sua divulgazione in abiti sobri e raffinati di unirsi a me nel ringraziare l’Autore del suo generoso sforzo teso soltanto all’appagamento di una tensione mentale e spirituale che trova nel sociale la sua prima realizzazione”. L’opera intende contribuire all’accrescimento e al mantenimento di un elevato livello di sicurezza, risultato del concorso di responsabilità, pianificazione e anche documentazione che costituiscono il complesso della qualità aziendale, supporto imprescindibile all’affidabilità ed all’efficacia professionali. In particolare, questo lavoro si pone l’obiettivo di concorrere a mutare il comportamento nell’ambito dell’intero sistema di prevenzione e di sicurezza nel senso che da una concezione tecnica meramente oggettiva si passa ad una concezione dinamica della sicurezza globale intesa come partecipazione responsabile di tutti i soggetti interessati. Il libro, inoltre, si pone ulteriori obiettivi di concorrere ad una concezione globale lato sensu della sicurezza, ovvero oltre che sviluppando l’analisi della gestione relativa alla sicurezza dei luoghi di lavoro ed all’analisi dei punti critici alimentari, anche approfondendo gli aspetti merceologici, tecnici, legali e gestionali che hanno in comune la potenzialità di conferire sicurezza sia all’atto di detenzione e dispensazione del prodotto commercializzabile in farmacia sia al rapporto con l’utenza e con i referenti istituzionali. Considerando l’attività di detenzione e dispensazione del prodotto negoziabile in farmacia, l’ampliamento dell’analisi assimilata al concetto lato di sicurezza globale, più che essere un’apparente disamina su parte delle funzioni gestionali di un titolare di farmacia, deriva dalle riflessioni possibili sull’attività di commercializzazione dei farmaci che, ai sensi dell’art. 2050 del Codice Civile, deve essere considerata pericolosa non solo perché espressamente qualificata tale da un articolato complesso di norme atte a garantire la pubblica salute ed incolumità, ma anche perché ad essa è connaturale un’apprezzabile potenzialità lesiva. La valutazione complessiva dei D.Lgs. 538, 539, 540 e 541 del 1992, infatti, che hanno analiticamente disciplinato vari aspetti riguardanti la commercializzazione dei farmaci, rende palese che il legislatore ha stimato questa attività potenzialmente dannosa per la salute dell’uomo ed ha inteso sottoporla ad un penetrante controllo. Ma la potenzialità di danno non è che un pericolo di danno per cui l’attività potenzialmente dannosa, e per questo sottoposta a controlli, è un’attività “pericolosa” ai sensi dell’art. 2050 del Codice Civile. Nel contempo, anche per la Suprema Corte di Cassazione (15 luglio 1987, n. 6241) l’importazione e la distribuzione di farmaci sono da considerare attività pericolosa perché ad essa è connaturale un’apprezzabile potenzialità lesiva, in quanto sostanzialmente diffonde nel pubblico un rilevante pericolo di malattia derivato dalla natura stessa del mezzo adoperato. Di fronte ad attività destinate con alto grado di probabilità a generare danni e, tuttavia, considerate lecite in virtù della loro utilità sociale, appare evidente che chi la esercita è considerato responsabile (in base ad una presunzione di colpa o a responsabilità oggettiva, a seconda della tesi) a meno che non provi di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. L’ulteriore approfondimento al concetto globale lato sensu della sicurezza, anche correlato al rapporto con l’utenza e con i referenti istituzionali, intende, pertanto, eliminare l’esistenza di altri potenziali nessi eziologici tra l’esercizio dell’attività e un evento dannoso. Tutto ciò senza né timori né scoraggiamenti per i contenuti di leggi e normative né, ovviamente, irrigidimento di fronte alle non poche problematiche che emergono nell’ambito dell’azienda farmacia. Il volume è stato distribuito anche in vendita abbinata alla XII Edizione e Supplementi della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana dal concessionario per l’Italia dell’Annuario Bancario, dell’Annuario dei Porti e dell’Enciclopedia Britannica ed è stato utilizzato pure dai Carabinieri NAS. Arte e storia della Farmacia (pres. Prof. François LEDERMANN, Presid. International Society History Pharmacy; Prof. Antonio CAROSELLA, Critico letterario; 2 ediz., pp. 250; 2006): Ledermann “favolosa raccolta riccamente illustrata di dati e di fatti sul passato della professione dai primi tempi fino ad oggi. Questo vasto affresco dell’Autore è accompagnato da una moltitudine di informazioni pratiche che interessano i molti appassionati di storia della farmacia. Ma, nel contempo, il Dr. Villano efficacemente si indirizza pure all’ampio pubblico dei farmacisti dischiudendo loro una larga via che porta verso la conoscenza storica e culturale della farmacia”. Carosella: “l’autore offre ulteriore prova della sua inesausta curiosità e del suo impegno professionale con il presente lavoro, frutto, insieme, di accurate ricerche e di passione intellettuale. Era ben nota la sua serietà di ricercatore attento e diligente attraverso altre testimonianze della sua operosità volta a scrutare con acume e a largo raggio la realtà del nostro tempo (penso soprattutto a Verso la Società globale dell’Informazione del 1996); ora quella stessa serietà si ravviva di passione e di umana partecipazione nel ricercare le forme che la sua professione ha assunto nel corso dei secoli. La storia della farmacia, infatti, è sentita e presentata come lotta che l’umanità ha combattuto contro il male fisico. Ampia e soddisfacente l’utilità della fatica compiuta dal Villano nell’offrire la visione delle numerose testimonianze. Perciò siamo grati all’Autore”. Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità del SMOM (patroc. Asas-Mi.BAC; ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, da vari Sovrani (tra cui: Juan Carlos I di Spagna, Alberto II del Belgio, Enrico di Lussemburgo e Alberto II di Monaco), dal Santo Padre, dal Gran Maestro del S.M. Ordine di Malta e da
  • 21. 21 numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; pres. Prof. Mons. Raffaele FERRIERO, Penitenziere Duomo Napoli: 4 ed., pp. 390; 2007): “volume che costituisce un interessante excursus nella storia e nelle tradizioni dell’Ordine melitense” (On. Giorgio NAPOLITANO, Presidente della Repubblica); “importante pubblicazione che fa grande onore all’Autore perché impreziosisce la storia del Sovrano Ordine, aggiungendo particolari conoscenze che si affermano come nuove ricerche storiche e tutte di grande rilievo” (Card. Fiorenzo ANGELINI, Presid. Em. Pastorale Operatori Sanitari). La cruna dell’ago: meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (patrocinio Asas- Mi.BAC;ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, dal Santo Padre e da numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; pres. Gr. Uff. Prof. Giulio TARRO, Candidato Nobel Medicina; 3 ed., pp. 398; 2008): “Sua Santità auspica che, nel rispetto della verità e della carità, si approfondisca sempre più il dialogo fra ragione e fede per porre in luce i fondamenti convergenti che sostengono le azioni degli uomini e delle società” (Mons. Gabriele CACCIA, Assessore della Segreteria di Stato); “l’opera riempie un vuoto nella trattazione italiana in un campo sempre più seguito e, senza dubbio, di grandi prospettive; l’autore, già foriero di contributi originali, fornisce agli studiosi di scienze farmaceutiche e farmacologia una serie di preziose informazioni e riflessioni. È, perciò, altamente meritoria quest’opera di sviscerare per un folto stuolo di lettori e studiosi della materia”. Card. Fiorenzo ANGELINI, Presid Em. Pastorale Operatori Sanitari - Santa Sede:“nell’opera l’autore dà prova di voler portare avanti con coraggio l’azione cristiana e di sostanziale apostolato laico. Si apprezza nel libro una visione della humanitas che, mentre è sensibile alle istanze di una società in continua e vorticosa trasformazione, sa fare nel contempo tesoro del patrimonio ereditato dal passato”. Cav. Gr. Croce On. Dr. Giacomo LEOPARDI, Presid. Federaz. Ordini Farmacisti Italiani: “Caro Villano, ho metaforicamente attraversato la cruna del Tuo ago, trovando riflessioni, considerazioni e materiali che hanno illuminato di senso e prospettive altre e alte la professione farmaceutica. Che, una volta di più, Ti è riconoscente per il Tuo sforzo continuo e concreto finalizzato ad accrescerne contenuti e profondità, in una visione che - correttamente - si preoccupa di andare ben oltre quegli aspetti purtroppo più immediatamente e banalmente percepibili”. Thesaurus Pharmacologicus (patrocini: Acc. Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chim. F.co, Aerec; presentaz. On. Dr. Andrea MANDELLI, Presid. Federaz. Ordini Farmacisti Italiani; 2 ed., pp. 116; 2009): “redatto con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e la mano sicura del farmacista. Con il merito della divulgazione delle origini della farmacologia, un merito da poco, in un’epoca che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea”. Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità (Alto patrocinio: Ministero B.A.C.; patrocini: Acc. Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chim. F.co, Aerec, Univ. Ruggero II-Florida, J. Monnet Univ. Europenne, Univ. Telem. Pegaso, Norman Academy Inc.; ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, dal Santo Padre e da numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; presentaz.: Gr. Uff. Prof. Giulio TARRO, Candidato Nobel per Medicina e Presid. C.ne Internazionale UNESCO Biotecnologie; Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz von LOBSTEIN, Gran Priore S.M. Ordine di Malta di Roma e Storico; Prof. Antonio CAROSELLA, Past International Director Rotary International e Critico letterario; 6 rist., pp. 132; 2010); Carosella: “si affronta l’arduo compito di accostare gli ambiti disciplinari e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna strutturazione che nelle finalità conoscitive, la Storia e l’Informatica, il cui scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, senza compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né alterarne le interne logiche, disponendo le potenzialità dell’una (informatica) al servizio dell’altra (storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica”. “Nel volume ha raccolto interessanti riflessioni sulla esperienza umana del passare del tempo, da cui scaturiscono interrogativi esistenziali che attendono una risposta”. Sono lieto di esprimerLe la mia gratitudine, anche per il contributo di pensiero offertomi nel dono dello studio summenzionato. Ben intuendo da quanto Lei ha scritto la Sua profonda religiosità” (Card. Paolo SARDI, Patrono SMOM); “la Sua pubblicazione testimonia ancora una volta il Suo interesse per temi di viva cultura ed attualità. Ringrazio ed ossequio distintamente” (Arciv. Angelo ACERBI, Prelato SMOM); Mons. Fra’ Giovanni SCARABELLI, Protonotario Apostolico, Cappellano Conventuale Gran Croce Professo del S.M. Ordine di Malta e Storico: “Saggio di filosofia della storia dal titolo bellissimo e dalle profonde, coerenti e ben articolate riflessioni”. Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Dr. Antonio CORVI, Presid. Accad. Ital. Storia Farmacia, 2 ed., pp. 112; 2010): “Il saggio rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana”. Tadeusz Pankiewicz: un Farmacista Giusto tra le Nazioni (2 ed., 2011, pp. 58): approfondimenti sull’unico non ebreo nel Ghetto di Cracovia durante la Seconda Guerra Mondiale, di cui è testimone ed eroe avendo salvato la vita di decine di ebrei con memorabili gesta. La sintesi di questo studio è oggetto di un’apprezzata conferenza dell’autore al Congresso dell’International Society for the History of Pharmacy, presso l’Accademia delle Scienze di Berlino (2011). Una copia del volume nel corso di un cordiale incontro è donata brevi manu dall’autore all’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia SE Wojciech PONIKIEWSKI (2013). Apprezzato da numerose autorità e istituzioni diplomatiche, accademiche, storiche e professionali italiane e straniere. Logos e teofania nel tempo digitale (patrocini: Acc. Tiberina e Aerec; ha ricevuto apprezzamento dal Capo dello Stato, da vari alti Prelati e Capi di Dicasteri vaticani e da numerose altre personalità istituzionali civili e religiose; pres.: Mons. Tomasz TRAFNY, Presid. Dpt Scienza e Fede-Pontificio Consiglio Cultura e Dirett. esecutivo Progetto STOQ - Science, Theology and Ontological Quest - per sviluppo dialogo fra scienza, filosofia e teologia con le Università Pontificie; 2 ed., pp. 286; 2012): “una non facile sfida di Villano nella ricerca dei punti fermi che ci permettono di orientarci con sicurezza e ritrovare la strada per un cammino sereno a partire dall’antica categoria del Logos e un’audacia dell’autore anche nell’aver scelto una categoria che, essendo cruciale per la Bibbia, può costituire un riferimento universale per chi, pur non condividendo la stessa eredità di fede, desidera la comprensione della realtà, cioè cerca la verità e vuole seguirla. Un aspetto importante di questo libro è l’attenzione riservata al presente. Il tempo digitale, indicato come una componente essenziale della riflessione. La risposta di Villano è audace e serena. L’autore non è intimorito dal tempo virtuale, che penetrando nella cultura ne condiziona le basi cambiandole e, non di rado, sconvolgendole. In un contesto socio-culturale in cui gradualmente vengono meno le certezze, e con esse anche la speranza, il tentativo di restituire fiducia offerto da Villano incoraggia e apre insperati laboratori di ricerca”. Inoltre con la Società Dante Alighieri (in accordo con uno dei più importanti dizionari dell’uso della lingua italiana contemporanea, il Devoto-Oli by Mondadori Education) l’autore è “Custode del lemma: digitale” per il 2011/2012 nell’ambito della campagna “Adotta una parola” per la sensibilizzazione del pubblico ad un uso corretto e consapevole delle parole, di sostegno alla conoscenza più ampia del lessico italiano, di monitoraggio di alcuni termini e, più in generale, di promozione della grande varietà di espressione del mondo della comunicazione globale. Tale iniziativa, interpretando il sentimento di affezione verso la propria lingua, è tesa ad arginare l’impoverimento del lessico nella lingua italiana contemporanea e comporta l’impegno sia di segnalare i casi in cui la parola viene usata in modo non adeguato sia di usare la parola scelta tutte le volte che se ne presenta l’occasione. Il lemma assunto in tutela e monitoraggio, espunte le parole base, è acquisito attingendo ad una lista che rappresenta la traccia della lingua italiana nel suo insieme, sia parole che circolano ormai poco, e delle quali si sente la mancanza, sia parole nuove, che lo colpiscono per la loro utilità , sia parole tecniche, alle quali si è legati per lavoro o interessi personali. Tra le numerose personalità che hanno apprezzato il volume vi è Mons. Claudio Maria CELLI (che, da Segretario generale del Patrimonio della Sede Apostolica Apsa, ha avuto incarico di occuparsi della presenza del Pontefice nel mondo digitale e poi per 9 anni ha guidato il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali cercando di far sì - con vatican.va: punto fondamentale, con un bagaglio storico di documenti, dell’autentica presenza del Papa nel mondo contemporaneo e della Sua capacità di interloquire con gli uomini e le donne - che il Magistero ufficiale del Papa risuonasse nel mondo della cultura digitale e poi - con news.va - che vi fosse il dialogo con il mondo, con la cultura digitale e con gli uomini immersi in questa cultura). Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del S.M. Ordine di Malta (pp. 302; 2013). Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres.: Prof. François LEDERMANN, Dirett. Biblioteca Svizzera; 2 ed., pp. 166; 2015): “Lo studio del passato farmaceutico ha un grande bisogno di rinnovarsi, di adattarsi all’evoluzione delle science storiche avvenuta da alcuni decenni, come rileva il libro di Raimondo Villano nell’analizzare le basi teoretiche della storiografia delle scienze, citando anche il filosofo britannico Karl Popper. È una disamina valida ed utile perché solo l’introduzione di concetti, di una storia concettuale, come la voleva già lo