3. Biografia
Durante il lungo regno di Elisabetta I, nella
seconda metà del Cinquecento, l'Inghilterra
divenne una grande potenza politica e
commerciale e gettò le basi del suo vasto
impero coloniale. Elisabetta fu l'artefice di
questa trasformazione, diventando presto il
simbolo della potenza inglese. Figlia di Enrico
VIII e Anna Bolena, Elisabetta aveva appena
tre anni quando sua madre fu condannata a
morte sul patibolo per permettere a Enrico
VIII di prendere una nuova moglie. Il 17
novembre 1558, a venticinque anni, salì al
trono, e fino al marzo 1603, per quasi
cinquant'anni, governò il paese con saggezza
e grande abilità diplomatica, all'interno e
all'esterno. Nonostante le pressioni del
Parlamento e di alcuni membri della corte,
rifiutò di sposarsi dichiarandosi più volte
“sposata all’Inghilterra”.
Elisabetta I a tredici anni
4. Regnò da sola e non si legò a dinastie straniere o a fazioni
nobiliari in lotta tra loro: con grande abilità fece finta di
accettare ora uno ora l'altro candidato al matrimonio,
sfruttando sempre la situazione a suo vantaggio. La sua epoca,
denominata età elisabettiana, fu anche un periodo di
straordinaria fioritura artistica e culturale: William
Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund
Spenser, Francis Bacon sono solo alcuni degli scrittori e
pensatori che vissero durante il suo regno.
La regina Elisabetta nel giorno della
sua incoronazione. Il ritratto è del
primo decennio del XVII secolo ed è
una copia dell'originale del 1559,
andato perduto.
5. La questione religiosa
Il primo dei problemi affrontati da Elisabetta, fu quello legato alla
questione religiosa. Contraria ad ogni fanatismo, Elisabetta cercò,
con una prudente politica di pacificazione, di riportare la tranquillità
nel regno dopo le scelte contrapposte di Edoardo VI e Maria Tudor.
Fu ristabilita, così, la supremazia regia sulla Chiesa e l'indipendenza
della Chiesa anglicana da Roma, ma in una forma più moderata e
che non desse adito a nuove persecuzioni. In quegli anni il dissenso
religioso fu abbastanza tollerato, anche perché Elisabetta sperava
che una politica di compromesso potesse tener fuori l'Inghilterra,
debole militarmente e fortemente impoverita, dai nuovi conflitti
religiosi che stavano per scatenarsi sul continente. Il problema
religioso era infatti strettamente intrecciato al problema dinastico e
dell'equilibrio europeo.
Mezzo groat con effigie della sovrana
e
Simbolo dei Tudor
6. Sin dall'inizio del suo regno Elisabetta aveva dovuto difendere i suoi
diritti al trono, contestati da più parti nel mondo cattolico per la sua
nascita illegittima, contro la candidatura di Maria Stuart, cattolica,
regina di Scozia, discendente di Margherita Tudor e sposa dal 1558
del delfino di Francia Francesco. In seguito alla morte di Francesco
II, Maria Stuart tornò in Scozia dove, una nuova ondata di ribellione
la costrinse a fuggire e a cercare riparo in Inghilterra. Fu proprio qui,
tuttavia, che ella trovò la morte: fu condannata a morte da
Elisabetta che temeva una congiura organizzata dalla sovrana
cristiana e dai cattolici stessi che riponevano le loro speranze nella
figura di questa donna.
Maria Stuart, regina di Scozia
e cugina in secondo grado di
Elisabetta. Ritratto di
François Clouet.
7. L’economia inglese sotto il regno di
Elisabetta I
Sotto Elisabetta I ricevettero un impulso le attività artigianali e
manifatturiere, a cui dettero un prezioso apporto i profughi politici
e religiosi provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia. In tal modo
poterono essere create le basi per un industria nazionale del vetro,
della ceramica, della carta, della seta e poté essere potenziata
l'esportazione dei manufatti di lana, che andava a sostituire quella
di lana grezza; la borsa di Londra, istituita in questo periodo,
divenne in brevissimo tempo la più importante al mondo.
Durante il suo regno si vide rafforzare la potenza della flotta militare
e mercantile del paese: grazie alla collaborazione di corsari come Sir
Francis Drake, mappò la geografia delle colonie spagnole, oltre ad
accumulare grosse ricchezze minando l'egemonia spagnola, poi del
tutto superata dopo la sconfitta dell'Invincibile Armata nel 1588.
Inoltre venne fondata in suo onore una colonia in America del nord:
la Virginia, appunto. Costituì infine la Compagnia Britannica delle
Indie Orientali.
8. La regina Elisabetta in un ritratto di
Steven van der Meulen, 1563. Si tratta
della prima raffigurazione ufficiale della
sovrana a figura intera.
Elisabetta I d'Inghilterra in un ritratto
anonimo, attribuito a Federico Zuccari
(c. 1575).
Volto della regina sul sarcofago
9. La politica di Elisabetta I
Elisabetta, assecondando la tradizione marinara e l'atteggiamento
avventuroso del suo popolo, incoraggiò una sorta di spregiudicata
politica sostanzialmente piratesca; i principali porti spagnoli
d'America furono depredati con il benestare ufficiale della regina, la
quale concorreva di persona alle spese e ai profitti. A ciò va
aggiunta la rigida e avveduta amministrazione che creava nella
società inglese una coesione superiore a quella di altre nazioni. In
politica estera si alleò dapprima con i ribelli protestanti scozzesi, i
quali di fronte alla prospettiva di un intervento francese preferirono
allearsi all'Inghilterra, scegliendo però successivamente un accordo
diretto con Maria Stuart (Trattato di Edimburgo, 1560).
Il ritratto di Elisabetta fu dipinto intorno al 1588
per commemorare la disfatta dell'Invincibile
Armata. Elisabetta tiene la mano sul globo,
simbolo di autorità, mentre sullo sfondo è
raffigurato l'evento
10. Anche nelle relazioni con la Francia, dopo il 1564, fondò la sua
politica su un'intesa diretta con il re, pur utilizzando gli ugonotti
come contrappeso alla crescente influenza dei Guisa in favore della
Spagna. Rispetto a quest'ultima potenza, la preoccupazione
costante della regina fu di neutralizzarne la forza militare,
specialmente nei Paesi Bassi. Dal canto suo Filippo II non aveva
interesse a colpire Elisabetta per non facilitare nella successione al
trono inglese la regina di Scozia Maria Stuart, legata alla Francia.
L'indignazione di Filippo II, troppo a lungo provato dagli atti di
pirateria inglesi in seguito ai quali perdeva continuamente grandi
carichi d'oro, si concretizzò in una sfida marinara che vedeva da una
parte una grande flotta spagnola, l'Invincibile Armata, e dall’altra
l’agile flotta inglese che vinse il conflitto.
Ritratto allegorico di Elisabetta anziana.
Il Tempo la scruta, la Morte ghigna alle
sue spalle e due cherubini sostengono la
corona ormai troppo pesante.