24. R. Villano “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” con presentazione di Mons. Prof. Raffaele Ferriero, Penitenziere del Duomo di Napoli e Rettore della Chiesa di San Ferdinando di Napoli; con il patrocinio dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e di Chiron dpt Hystart. Secondo S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz VON LOBSTEIN, già Gran Priore di Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”. Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Capo dello Stato, il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti d’Europa e Alti Prelati. È in varie prestigiose istituzioni governative, scientifiche, storiche, professionali, in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni religiose, pontificie e vaticane, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Quirinale; Città del Vaticano; Biblioteca Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta; Casa de la Zarzuela, Madrid-Spagna; Residenza dell’Arciduca del Lussemburgo; Palazzo Reale di Alberto II del Belgio; Palais du Prince de Monaco-Montecarlo; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Centrale Giuridica-Roma; Braidense-Milano. (Digitall, pag. 335, 1^ edizione feb 2008; 2^ ed. Pergamena, mar 2008; 3^ ed., pag. 360, Pergamena, dic 2008; 4^ ed., ISBN 978-88-904235-43, LCC DG 831, CDD 900 VIL tui 2008, pp. 390, Pergamena, ott 2009);
3. 5
L’autore si vale della circostanza della pubblicazione
di questo volume per rendere onore:
a Sua Altezza Eminentissima Fra’ Matthew Festing
settantanovesimo Principe e Gran Maestro.
6. 11
“Si sente dire che un nuovo genere di cavalieri è apparso sulla terra
e proprio in quei medesimi luoghi visitati da Colui che incarnatosi,
come il sole ad oriente si leva in alto”
“Un nuovo genere di cavalieri, dico,
che le età precedenti non hanno conosciuto
e che infaticabile conduce una lotta parallela
sia contro la carne e il sangue
sia contro gli spiriti maligni sparsi nell’aria”
“Fanno a gara nell’onorarsi a vicenda,
si sollevano reciprocamente dalle fatiche,
per compiere così la Legge di Cristo”
Bernardo di Chiaravalle
7. 13
INDICE
Presentazione 43
Prefazione 45
Storia 47
Le origini gerosolimitane 49
Il periodo di Acri 54
L’epoca cipriota 56
Il governo rodiense 58
L’epopea maltese 68
Le vicende di transizione 77
L’approdo romano 80
L’epoca contemporanea 83
Struttura e ordinamento 89
Caratteristiche e finalità 91
Organi di governo 95
Organi ecclesiastici 101
Ordinamento giuridico 104
Carta Costituzionale 106
Strutture ed Enti governativi 114
Gran Priorati 120
Corpo di Soccorso Internazionale 122
Ecom 124
Bandiere e Stemmi 126
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale 129
Carattere religioso 131
Dimensioni ecclesiali 136
L’impegno: Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum 138
Pellegrinaggi 143
Cenni di magistero pontificio 145
San Giovanni Battista Patrono dell’Ordine 156
Le Reliquie dell’Ordine 160
La Madonna di Filermo 161
Beati e Santi dell’Ordine 162
Preghiere melitensi 175
Simbologia della Croce ottagona 159
Ceti e carattere nobiliare 177
I membri dell’Ordine 179
8. 14
Aspetti nobiliari 191
Carattere militare 195
Aspetti militari 197
Corpo militare 211
Aspetti socioculturali e tecnici 217
Aspetti sociali 219
Aspetti culturali 222
Aspetti urbanistici 224
Aspetti economici 226
Ordini illegittimi 231
Sovranità 239
Sovranità 241
Soggettività internazionale 243
Attività 245
Attività diplomatica 247
Attività internazionale 265
Attività sanitaria 279
Attività sociale 300
Eroi melitensi 318
Strutture italiane 321
Acismom 323
Ospedale San Giovanni Battista 325
Cisom 328
Statuto Acismom 342
Regolamento Cisom 347
Norme di applicazione Cisom 352
Appendice 357
Cronologia dei Gran Maestri e dei Luogotenenti 359
Gran Priorati e Sottopriorati con data di fondazione 362
Successione dei Gran Priori di Roma 363
Successione dei Gran Priori di Lombardia e Venezia 368
Successione dei Gran Priori di Napoli e Sicilia 371
Indirizzi 372
Presidenti Acismon 380
Onorificenze melitensi 381
Gerarchia melitense essenziale 382
Libri consigliati sull’Ordine di Malta 383
17. 403
“Non mi importa della tua pelle,
non mi curo del tuo credo religioso,
non mi curo della tua fede politica.
Solo ti chiedo: qual’è la tua sofferenza?”
Albert Schweitzer,
missionario laico di Lambarené
19. 114
“La Santa Sede ... ha con l’Ordine vincoli profondi
che risalgono agli inizi del secondo millennio,
quando esso nacque a Gerusalemme
come Ordine Ospitaliero di San Giovanni”
Giovanni Paolo II, 13 ottobre 1997
STRUTTURE ED ENTI
Il Palazzo Bosio è il più antico di Via dei Condotti a Roma, risale alla fine del sedicesimo secolo e
appartiene all'Ordine dalla metà del 1600 per lascito dell'ambasciatore presso la Sede Apostolica alla
sua morte: qui è la sede dell’Ordine dei Cavalieri di Malta dove vive e lavora il Gran Maestro. Un
tempo dal 1631 al 1834, sede dell’Ambasciata dell’Ordine presso il Vaticano, oggi ne è il quartier
generale, in stato di extraterritorialità. L’entrata è abbellita da una fontana e decorata con la Croce a
otto punte di Malta. Nelle visite ufficiali dei Capi di Stato il guardaportone in divisa nel cortile
d'onore ed un principe affabile e gentile accompagnano l’Ospite fin negli appartamenti del Gran
Maestro. Stanze e saloni, lampadari di Murano, tappezzeria delle pareti che richiama la Croce
Ottagona, in un dedalo di corridoi tra persone dal passo leggero e dalle attenzioni premurose
scandiscono la vita dell’Ordine e dei suoi Cavalieri: al primo piano la Cappella, dove fu battezzato re
Juan Carlos, è dedicata a San Giovanni, patrono dell’Ordine e frequentata dai frati che qui vi abitano:
pochi scranni, un silenzio impenetrabile attraversato dal profumo dell'incenso e da quello freddo del
marmo che la riveste; nella camera del Sovrano Consiglio vengono decise strategie e azioni
umanitarie. Al piano superiore la stanza del Gran Maestro e quella del Gran Cancelliere, la stanza
delle spade antiche appartenute all’Ordine, la bacheca che conserva i sigilli, la stanza delle udienze
private tra il Gran Maestro e i Capi di Stato in visita ufficiale, il salone dei ricevimenti, gli uffici della
Cancelleria, e un corridoio Galleria con i ritratti dei passati Gran Priori. Dominano i rossi e gli ori, i
paesaggi italiani e maltesi, in evidenza il Forte Sant’Angelo, di recente donato all’Ordine dal governo
della Valletta: adesso ospita l’Accademia Internazionale. Il Palazzo ospita, infine, la sede di un
ambulatorio medico che su Via Bocca di Leone apre le sue porte per soccorrere tutti, a cominciare dai
più bisognosi: il centro (spazioso e ben restaurato oltre che ad essere situato in un quartiere per così
dire strategico: il centro di Roma) è uno dei più attrezzati ed all'avanguardia di Roma, circa 53 medici
con ben ventotto branche specialistiche di cura dall'allergologia alla cardiologia, alla pneumologia
passando per la medicina generale, che è spazioso e ben restaurato oltre che ad essere situato in un
quartiere, per così dire, strategico: il centro di Roma. Il Centro è nato a ridosso della prima metà del
‘900 con l'inizio delle prime malattie dismetaboliche; esso è stato il primo a fornire gratuitamente
l'insulina ai pazienti diabetici.
Villa Malta è la storica residenza dell’Ordine che si affaccia su Piazza Cavalieri di Malta e vive i
suoi giorni nello stupendo e raro silenzio di quel comprensorio urbano che è l’Aventino: una piazza
scenografica, incorniciata - proprio perché dà l’idea di un quadro - dal fantasioso e arabescato recinto
del Piranesi: gli obelischi, le steli giocano in un fantasioso ritmo del tempo con i cipressi e le palme
mentre dal fondo la chiesa di Sant'Anselmo osserva in una luminosa semplicità. II leggiadro gioco
architettonico non stride con il monumentale ingresso di Villa Malta(1)
, carica di riferimenti etrusco-
romani-gerosolimitani: un angolo, dunque, di pura grazia settecentesca i cui giardini sono
_______________
(1) Raffaele Capomasi, Il tempo piranesiano dei Cavalieri di Malta.
20. 115
disseminati di frammenti archeologici tra una ricca vegetazione di lecci e di cedri del Libano. Il clou
di questo mirabile gioiello di assemblaggio architettonico è la chiesa di Santa Maria del Priorato,
luogo anche di adunanze ufficiali, già modesta cappella del ‘500 trasformata da Giovanni Battista
Piranesi in un autentico capolavoro. L'incarico fu affidato all’artista dal Cardinale Giovan Battista
Rezzonico: la sistemazione dell'intera zona, di proprietà del Sovrano Ordine di Malta, che
comprendeva, tra l’altro, la chiesa di Santa Maria del Priorato. Questa, al tempo, era una semplice
costruzione rinascimentale tra le vigne, come si vede in un dipinto del 1736 del Vanvitelli. Le sue
origini risalgono al X secolo quando era nota come Santa Maria Aventina e coincidono con la nascita
di un'abbazia benedettina dedicata a san Basilio di Cappadocia. Nel XII secolo il monastero passò ai
Templari e, all'inizio del Trecento, ai Cavalieri di Rodi e quindi di Malta. Per l’abilità dimostrata nel
dirigere il cantiere, Piranesi trasformò la piccola chiesa cinquecentesca in un edificio che è un vero
gioiello per essere una totale e fantasiosa trasformazione della costruzione preesistente. L'interno a
una sola navata fu interamente rivestita di candidi stuccchi-gesso di sua invenzione(2)
; le pareti sono
una collezione di ornamenti: è come sfogliare un libra d'arte che invita a meditare sull'antico. E’ vero:
quella collezione invita ad un'insolita meditazione nella quale Piranesi infuse tutta la sua curiosità di
erudito e di collezionista antiquario. La facciata della chiesa di Santa Maria del Priorato richiama alla
fantastica esuberanza della produzione piranesiana, costituendo con la vicina piazza l’unica opera
architettonica realizzata dal Piranesi e costituendo altresì la sua prevalente vena di decoratore.
La facciata di Santa Maria del Priorato ribadisce i caratteri distintivi del linguaggio dell'artista: i
lussureggianti rilievi, quasi incisi nella lustra di marmo, sembrano proporsi come inusuale bricolage
di frammenti dell'antico, liberamente manipolali e ricomposti in modo bizzarro(3)
.
A Rapallo in Italia vi è la Villa Magistrale “La Pagana”, residenza estiva del Principe e Gran
Maestro in Liguria, costruita nella seconda metà del Seicento, dotata di un ampio parco sul
promontorio tra San Michele di Pagana e Santa Margherita Ligure.
La Biblioteca Magistrale, inoltre, vanta un patrimonio librario di circa 13.000 volumi ed è
specializzata sull’Ordine di Malta, la genealogia e la religione. Gli Archivi, poi, occupano circa 1 km
di scaffalatura. Previo appuntamento, essa è aperta ai ricercatori dal martedì al venerdì dalle ore 9,30
alle ore 13.30, con esclusione dei giorni festivi. La chiusura estiva va dal 1° luglio al 15 settembre.
Per accedere alla Biblioteca e agli Archivi Magistrali viene rilasciata, a vista, esibendo un documento
valido d’identità e una lettera di presentazione, una tessera personale valida un anno a partire dalla
data di emissione. Per ricerche di carattere personale, il lettore dovrà motivare la sua domanda per
iscritto. La tessera ha un costo che per gli studenti è dimezzato. A partire dal 1° ottobre 2005 oltre alla
tessera giornaliera sono disponibili due nuove tessere settimanali, una per la Biblioteca ed una per
l’Archivio e la Biblioteca insieme a costo più vantaggioso. Biblioteca e Archivi sono a Palazzo Malta
(Via dei Condotti, 68; 00187 Roma - Italia; Tel. +39.06.67581268 ; Fax +39.06.67581.270 ; E-mail:
libarch@orderofmalta.org).
La Grande Biblioteca del Castello di Magione, poi, realizzata dal Conte Carlo Marullo di
Condojanni nella responsabilità di Ricevitore del Comun Tesoro ed in quella collegata di
Conservatore delle Residenze Magistrali, è capace non solo di accogliere il patrimonio librario e dei
documenti esistente ma di avere spazio anche per i libri e gli archivi che, provenienti da famiglie
illustri, entrano nel patrimonio dell’Ordine.
La Zecca del Sovrano Militare Ordine di Malta è a Roma in Via Bocca di Leone, 68 (Casella Postale
738; Telefono 06/67581211 (dalle 9,00 alle 13,00 di tutti i giorni feriali); Fax 06/6783934;
_______________
(2) Del quale è allo studio la composizione, necessaria per effettuare il restauro.
(3) Raffaele Capomasi, ibid.
21. 116
E-mail: postemagistrali@orderofmalta.org). La valuta è lo Scudo che nel sistema monetario
melitense è pari a 12 Tarì pari a 240 Grani. Il cambio con la moneta europea è di circa 0,24 Euro per
uno Scudo e di circa 0,02 Euro per un Tarì.
Le Poste Magistrali dell’Ordine sono a Roma in Via Bocca di Leone, 68 (Casella Postale 738; Tel.
06/67581211 Fax 06/6783934; E-mail: postemagistrali@orderofmalta.org) aperte dalle 9 alle 13 di
tutti i giorni feriali. La corrispondenza affrancata con francobolli del SMOM può essere spedita nei
Paesi convenzionati(4)
a condizione di essere imbucata presso la sede delle Poste Magistrali.
L’Accademia Internazionale Melitense a Forte Sant’Angelo risponde alla necessità di catalogare e
documentare fatti ed eventi dell’Ordine, non soltanto con riferimento al passato per la conservazione
della memoria, ma soprattutto riguardo alla vita contemporanea ed alle necessità della diplomazia
melitense che, con un centro di documentazione internazionale, e con la possibilità di fare alcuni corsi
per i futuri quadri dirigenti, qualifica meglio il suo servizio avvalendosi anche degli archivi delle
Ambasciate dell’Ordine, delle Associazioni Nazionali, delle Delegazioni che, in gran parte, erano
destinati a rimanere nella esclusiva custodia dei titolari degli uffici e, alla fine dei loro mandati,
restavano tra le carte di famiglie senza impegno né garanzia di tutela(5)
. L’Accademia, ponte tra
passato e futuro, nasce da un’idea del Conte Carlo Marullo di Condojanni e si sviluppa sotto
l’illuminata guida di Sua Altezza Eminentissima il Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie cui si
deve il costante sostegno per le iniziative dell’Ordine a Forte Sant’Angelo. Le iniziative scientifiche
che si svolgono nel Forte da qui sono promosse nei Priorati e nelle Delegazioni, nei centri culturali
aggregati e nelle Università collegate. L’Accademia Internazionale Melitense, infine, il cui primo
Rettore è Don Carlo Marullo di Condojanni, pubblica una collana denominata “Peregrinationes”
istituita per diffondere gli atti delle sue attività.
Dal 9 all’11 giugno 2000 l’Accademia Internazionale Melitense nella sua sede extraterritoriale di
Forte Sant'Angelo a Malta, alla presenza di S.A. Em.ma il Principe e Gran Maestro, Fra' Andrew
Bertie, del Presidente di Malta, Prof. Guido de Marco, di un'ampia rappresentanza del Corpo
Diplomatico accreditato presso l’Ordine di Malta e presso la Santa Sede e di eminenti esponenti della
cultura locale ed internazionale organizza un Convegno su Carlo V e Mercurino di Gattinara suo
Gran Cancelliere. La prima sessione del Convegno Internazionale a Forte Sant'Angelo si è aperta
con l'esposizione dell'originale del documento di concessione dell'arcipelago di Malta e di Tripoli ai
Cavalieri di San Giovanni da parte dell'Imperatore Carlo V. Nell'invitare i presenti alla preghiera con
le parole del Pater Noster in latino, il Cardinale Patrono dell’Ordine di Malta S.E. Pio Laghi ha fatto
riferimento all'universalità di questa lingua, “nella quale è stato redatto il Documento di Carlo V,
dietro aiuto di un Cardinale, in un’epoca in cui le patrie erano molto unite, era tutto universale”,
come in nell’isola di Malta “che ritengo rappresenti molto bene l'universalità(6)
”.
I Centri Studi, poi, tra cui spiccano: nel Gran Priorato di Napoli e Sicilia il Centro Studi Melitensi
fondato nel 1993, con sede a Palazzo Ameglio a Taranto e diretto da Mons. Cosimo Damiano
_______________
(4) Argentina, Austria, Benin, Bolivia, Burkina Faso, Camerun, Canada, Capo Verde, Repubblica Ceca, Repubblica
Centrafricana, Ciad, Cile, Comore, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Costa Rica,
Croazia, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Filippine, Gabon, Guinea Bissau, Honduras, Italia, Libano,
Liberia, Lituania, Madagascar, Repubblica del Malì, Nicaragua, Niger, Panama, Paraguai, Polonia, Portogallo, San Marino,
Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leone, Repubblica Slovacca, Slovenia, Somalia, Togo, Ungheria, Uruguai.
(5) Tale situazione ha determinato, nei due secoli che precedono, una perdita effettiva del ricordo di moltissime attività
svolte dall’Ordine nel mondo, di cui non vi è traccia negli archivi esistenti e, se qualche ricordo affiora alla memoria degli
anziani, per lo più è impossibile rintracciare le documentazioni. Tale problematica, nonostante qualche tentativo, non trovava
soluzione definitiva per obiettive difficoltà.
(6) Tratto da Peregrinationes II, pubblicazione dell’Accademia Internazionale Melitense.
22. 117
Fonseca, Accademico dei Lincei già Rettore dell’Università di Calabria, che pubblica i volumi di
studi melitensi, quelli storici monografici e svariati cataloghi ed organizza eccellenti mostre (ad
esempio, numismatiche) e pregevoli giornate di studio melitensi presso la sua sede; il Centro di studi
melitensi di Magione con un ampio bagaglio di pubblicazioni e di esposizioni; l’Instituto
complutense de estudios de la Orden de Malta integrato perfettamente nell’Università di Madrid
che recentemente ha edito con il nome di Liber de privilegios de la Orden de San Juan en Castilla y
León un cartulario di 432 privilegi, carte e bolle che illuminano un vasto periodo della storia
medievale della Spagna.
Il Museo di Rodi(7), (8)
del Sovrano Militare Ordine di Malta, inaugurato il 9 ottobre 1999 nel Palazzo
di Rodi nell’ambito delle celebrazioni per i nove secoli di vita dell’Ordine. Durante la cerimonia,
avvenuta alla presenza del Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, è stata collocata una targa di
bronzo commemorativa con la quale la Direzione del Museo ha voluto esprimere la sua gratitudine al
Gran Cancelliere, Conte Don Carlo Marullo di Condojanni, per la realizzazione delle sale dedicate
alla memoria del Cavaliere Gabriel Olliver, già Sovrintendente dei Musei e dei Monumenti
dell’Ordine. Esso è situato in quattro ampie sale del piano superiore del Palazzo del Gran Maestro,
nelle quali sono esposte numerose testimonianze delle più importanti tappe storiche della vita e delle
attività dell’Ordine nei suoi nove secoli di storia. Al Museo si accede attraverso il corridoio nel corpo
centrale del Palazzo, che collega le due torri merlate della facciata meridionale. Subito dopo il
maestoso ingresso si accede al vasto cortile centrale di 50 m x 40 m con portici sovrastati da una
loggia di ampie arcate tra le cui volte è conservato lo stemma del Gran Maestro Fra’ Pierre
d’Aubusson (1476-1503) con il cappello cardinalizio. Sullo sfondo una delle alte torri quadrangolari
che si affacciano di vedetta sul porto.
Nella sala I vi sono uniformi ed Emblemi dell’Ordine. Al centro vi è un modello di Galera capitana
del 1790 della flotta navale dell’Ordine, durante la sua permanenza a Malta. La sua struttura
aerodinamica rendeva questa imbarcazione la più veloce esistente all’epoca nel Mediterraneo. Le
uniformi dell’Ordine si distinguono in uniforme militare e abito da chiesa. Un busto in gesso di
scuola francese del XVII secolo di un Cavaliere dell’Ordine in uniforme militare è situato nell’angolo
sud della sala tra due seggioloni del XVII secolo con croci ottagone dell’Ordine; alle pareti gli scudi
di tre antiche Lingue dell’Ordine: da destra, la Veneranda Lingua d’Italia, la Lingua di Castiglia, e la
Lingua d’Inghilterra. Sotto gli scudi, dodici stampe a colori che riproducono le uniformi militari
dell’Ordine del XV e XVI secolo; collocate sulle pareti della sala principale del Museo. A seguire, lo
scudo della Lingua di Alemagna (in alto), e lo scudo della Lingua di Aragona. Uniforme militare di
Cavaliere di Giustizia con mantello e feluca attualmente in uso durante le cerimonie ufficiali
dell’Ordine. Le uniformi complete di Alabardiere del Gran Maestro della fine del XIX secolo. la
vetrina in cui sono conservati calchi in gesso e coni di medaglie antiche e recenti dell’Ordine, e di
monete coniate dalla Zecca del Gran Magistero a Roma. Al piano superiore medaglie del Gran
Maestro Fra’ Nicolas Cotoner (1663-1680). Medaglia del Gran Maestro Fra’ Ferdinand von
Hompesch (1797-1799), medaglia del Gran Maestro Fra’ Alof de Wignacourt (1601-1622), medaglia
coniata dal Gran Magistero per l’Anno Santo 1975, moneta del 1984 riproducente l’altare della
Chiesa Magistrale del Piranesi in Roma.
Al secondo piano vi sono: la moneta da due scudi riproducente S.Giovanni Battista e al diritto il Gran
_______________
(7) Realizzato grazie ai negoziati intercorsi con le autorità del Governo Greco ed alla collaborazione della Sovrintendenza
del Dodecaneso rappresentata prima dal Dott. Elias Kóllias e poi dalla Dott. Maria Michailidou.
(8) Abs dal Catalogo 1999-2000.
23. 118
Maestro Fra’ Angelo de Mojana (1962-1988) e le monete da 9 tarì e 10 scudi del 1962, del 1966 e del
1968. Al piano basso vi sono calchi di monete del Gran Maestro Fra’ Angelo de Mojana e del Gran
Maestro Fra’ Antonio de Paula (1623). Vi è, poi, una teca ottagonale a due piani: in basso vi è una
pianeta del 1880 con lo stemma del Gran Maestro Fra’ Giovan Battista Ceschi a Santa Croce (1879-
1905), mozzetta di Cappellano Conventuale dell’Ordine, corpetto di Cavaliere Professo; al piano
superiore vi sono le “Istruzioni e Obblighi ad uso dei Membri dell’Ordine”, promulgate nel 1713,
alcuni effetti personali di Gran Maestro (due fibbie, due placche per mobili), una medaglia in bronzo
del 1931, il Codice del Gran Maestro Fra’ Nicolas Cotoner (1663-1880). In alto, uniforme da
Cavaliere degli inizi del XIX secolo.
Dietro la teca ottagonale, sulla parete, vi sono medaglioni in bronzo raffiguranti, sul verso,
Fra’Vittorio Marullo di Condojanni, Gran Commendatore dell’Ordine di Malta dal 1967 al 1982 e
Gran Cancelliere dal 1978 al 1980, sul dritto, le armi della Famiglia Marullo con il capo di Balì. I
medaglioni sono stati realizzati dal Prof. Mario Valeriani.
Accanto vi è una medaglia in bronzo raffigurante il Principe Don Paolo Francesco Boncompagni
Ludovisi. Vetrine dorate del “lascito Cusani Visconti”. Nella vetrina di sinistra, al piano superiore,
vi sono corsetti di Cavalieri di Giustizia per uniforme militare (rosso) e per abito da chiesa (nero),
cappello e feluca, speroni in metallo dorato, cinturone da spada. Al piano sotto a destra vi sono
farsetti o gilet in rosso con croce ottagona (erano d’oro con croce ottagona per i Priori ed i Balì, di
seta cremisi per i Commendatori e per i Professi, di seta nera per i Cavalieri di voto semplici. Feluca
e spalline di Cavaliere d’Onore e Devozione). Al piano sotto vi è l’uniforme completa di Balì Gran
Croce di Giustizia Professo di Voti Perpetui, attualmente in vigore. Vi sono, inoltre, particolari degli
oggetti contenuti nella vetrina Cusani Visconti. A destra: manipolo del XVIII secolo di Cavaliere di
Giustizia Professo, insegne di Balì Gran Croce d’Onore e Devozione per Cardinali, al centro, croce di
Professione e, in astuccio, insegna di Cavaliere di Grazia Magistrale; Manipolo(9)
della fine del ‘700
di Cavaliere Professo; Cappello di Colonnello Comandante Direttore Sanitario del Corpo Militare
dell’Associazione Italiana dell’Ordine. A destra, in astuccio, vi è la prima foggia di Fascia di Gran
Croce dell’Ordine al Merito Melitense con Placca. A sinistra, insegna di Gran Croce al Merito
Melitense con Placca. Sulla parete è appesa una spada con cintura di Cavaliere d’Onore e Devozione.
Nella sala II vi sono Uniformi e Busti. A sinistra vi è l’uniforme di gala da Guarda-portone di Palazzo
o altre Sedi Magistrali. In alto all’ingresso vi è anche l’uniforme di Cavaliere di Giustizia. Alle spalle
vi sono alcune stampe e fotografie sulla ricostruzione del Palazzo del Gran Maestro e della Sacra
Infermeria a Rodi. Sul camino vi sono un reliquiario e due candelabri in ferro battuto di scuola
umbra del XIX secolo. Proseguendo dal camino, dopo il vano finestra, vi sono una cassapanca del
1600, un dipinto del Gran Maestro Fra’ Ludovico Chigi (Manzocchi 1938) con il Collare dell’Ordine
Supremo del Cristo, il primo Ordine Equestre Pontificio istituito da Papa Giovanni XXII nel 1319 e
che viene conferito direttamente dal Sommo Pontefice con Lettera Apostolica.
Vi sono, poi, le emissioni filateliche dell’Ordine: la “Madonna della Quercia” dipinto su tegola, di
Cesare Monetto, 50° Anniversario delle Nazioni Unite, 50° anniversario della FAO, Antiche
Uniformi dell’Ordine, alcune emissioni filateliche in serie singole, fogli, foglietti e buste viaggiate:
50° Anniversario Nazioni Unite, Segnalazioni Marittime del 1700, Convenzioni Postali, 50°
Anniversario FAO, V° Centenario Scoperta America, Piano di Navigazione della Nave “San
Giovanni” nel 1731, Fortezza dell’Ordine a Margat, Fortezza dell’Ordine a San Giovanni d’Acri,
_______________
(9) Detto anticamente cingolo, il Manipolo è un cordone tessuto di seta bianca e nera che, passando sotto l’ascella sinistra,
va portato riverso sul braccio, vi sono raffigurati i simboli della Passione e della Carità; viene indossato sul mantello di
professione.
24. 119
Navi dell’Ordine del secolo XVIII, la Sacra Famiglia di Jusepe de Ribera, l’Immacolata Concezione
di Timoteo Viti, Madonna della Quercia di Cesare Monetto, il Salvatore Benedicente tra i Santi di
Gerolamo da Cremona, la Madonna d’Ognissanti di Giotto, Uniformi dell’Ordine. Nella nicchia e in
alto, uniformi di gala e civile di Cameriere Segreto di Sua Santità. In basso a sinistra, uniforme di
Cavaliere di Gran Croce d’Onore e Devozione, con mantello, dell’Associazione Britannica. Sono
esposti, inoltre: un farsetto dorato di Balì Gran Croce di Giustizia per alta uniforme; sul mobile della
parete centrale della sala, un busto in bronzo del Principe e Gran Maestro Fra’ Ludovico Chigi Albani
della Rovere (1931-1951), due volumi dello storico Giacomo Bosio rilegati in pelle con fregi in oro
sulla storia dell’Ordine e un volume sugli Antichi Statuti dell’Ordine, ai lati, candelabri in legno
argentato; sul ripiano sottostante, spade con fodero per Cavalieri di Giustizia. Sulla parete, alle spalle
del busto, fotografie effettuate intorno al 1920 su alcuni possedimenti storici dell’Ordine, Rodi,
Gerusalemme, San Giovanni d’Acri, Sebaste. Ai lati del mobile vi è il mantello da Chiesa di
Cavaliere di Giustizia ed a sinistra vi è l’uniforme militare di Balì Gran Croce d’Onore e Devozione.
Proseguendo a destra, oltre il vano porta, vi è una cassapanca con il busto in gesso del Gran Maestro
Fra’ Gian Battista Ceschi a Santa Croce (1879-1905), la sua spada e volumi antichi del Codice
Diplomatico dell’Ordine Gerosolimitano di Sergio Pauli; sulle pareti ad angolo vi è il corsetto del
Gran Maestro Ceschi e suo ritratto; ai due lati vi è il mantello da uniforme militare di Cavaliere di
Grazia Magistrale e abito da Chiesa di Cavaliere d’Onore e Devozione. Accanto alla porta e alla
vetrina delle Emissioni Filateliche vi è l’Uniforme di Donato di Devozione.
Nella sala III vi sono Modelli e Arazzi riprodotti fedelmente in scala di edifici religiosi, residenze ed
ospedali dell’Ordine, tra cui la Co-cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta a Malta, la Villa
Magistrale “La Pagana” a Rapallo in Italia, il Palazzo Magistrale dell’Ordine a Roma. Alle pareti due
preziosi arazzi di scuola francese (mt 4 x 6 e 3,2 x 2,7) del XVII secolo, con stemmi cardinalizi,
provenienti dal lascito Cusani Visconti.
Nella sala SALA IV, infine, è documentata l’Azione umanitaria dell’Ordine nel mondo. Nella parte
superiore delle pareti sono collocati i ritratti dei 19 Gran Maestri che per oltre due secoli hanno
governato Rodi. In basso vi è una mostra fotografica di alcune attività assistenziali promosse e gestite
dagli Organismi Nazionali ed Internazionali dell’Ordine di Malta. Una grande planimetria collocata
sulla parete di sinistra del secondo ingresso della Sala sintetizza la presenza in tutti i continenti
dell’azione umanitaria e delle attività sanitarie ed assistenziali dell’Ordine di Malta.
“Ognuno secondo i propri doni e uffici
deve senza indugi avanzare per la via della fede viva,
la quale accende la speranza e opera per mezzo della carità”
Lumen Gentium (1964), 41;
Christifideles laici (1988), 55-56