2. La storia dei
profumi è antica
quanto gli dei
A loro erano infatti
dedicati i profumi
che salivano
per fumum
tramite il
fumo
dagli altari
dei
sacrifici
fino al
cielo
Il profumo serve da intermediario fra
l’uomo e gli dei.
3. Antichi testi e pareti dipinte
raccontano che tra i primi ad usare
i profumi ci furono gli Egizi che li
usavano per riti religiosi.
I profumi per i riti
religiosi erano prodotti
in laboratori sacri
attigui ai templi e sotto
la protezione di
Chesmu, dio della
profumeria. Nel tempio
di Horus ( 237 a.C.), a
Edfu, si può ammirare
la sala dei profumi, le
cui pareti sono
ricoperte di ricette per
la loro preparazione.
4. Il profumo è un filo
conduttore attraverso
varie religioni
Il profumo porta a
staccarsi dal corpo per
ambire all’immortalità e
alla contemplazione
Molti sono i riferimenti
ai profumi nelle diverse
religioni
Nei Salmi spesso la
preghiera e la lode al
Signore vengono
paragonati al profumo
dell’incenso che sale
verso l’alto
5. Alcuni profumi
hanno addirittura
ideatori divini
Profumo dettato da Dio a
Mosè
“Ed il Signore disse a Mosé
: Procurati balsami:
storàce, ònice, galbàno
come balsami e incenso
puro: il tutto in parti
uguali. Farai con essi un
profumo da bruciare, una
composizione aromatica
secondo l’arte del
profumiere, salata, pura e
santa.”
( Esodo 30, 34-36).
6. E ancora
il siclo era una moneta e una
misura di peso che equivaleva
a 16,4 g circa
un hin equivaleva a 5, 83
litri circa
“Procurati balsami pregiati:
mirra vergine per il peso di
cinquecento sicli,
cinnamòmo odorifero, la
metà, cioè
duecentocinquanta sicli,
canna odorifera,
duecentocinquanta, cassia
cinquecento sicli, secondo il
siclo del santuario , e un hin
d’olio d’oliva. Ne farai l’olio
per l’unzione sacra, un
unguento composto secondo
l’arte del profumiere”
( Esodo 30, 22-25).
7. Fu sempre in Egitto che i profumi
cessarono di essere esclusivo
dono per gli dei. Con il passar del
tempo i profumi vennero usati
per la cura della persona, per
profumare la casa per coprire
l'odore di malattia o della vita
cittadina.
8. Tutta la storia antica è intrisa di
profumi
Il profumo dei
faraoni, il khyphi la
cui ricetta è incisa
nel tempio del dio
Horus ad Assuan
Incenso, mirra cannella, sandalo,
cipero, ginepro, calamo, coriandolo,
mastice, storace, uva passa macerati
in vino agro e forte.
9. Regina Hatsepsuth 1479–1458 a.C.
L’industria dei profumi, fu
favorita dal viaggio della
regina Hatsepsuth nel
mitico Paese di Punt dove
crescevano mirra, incenso
e opoponax. La sovrana
tornò dalla terra che
probabilmente
corrisponde
all’attuale Somalia con
navi cariche di legnami
pregiati e resine odorose.
10. Furono quasi certamente gli
Egiziani a inventare
la boccetta porta profumo,
l’Alabastron, bottiglina di
alabastro che, tenuta lontano
dai raggi del sole e in luogo
fresco conservava gli oli.
12. Quella dei profumi è la più antica
forma di chimica che si conosca.
Il primo chimico al mondo fu una
donna a nome Tapputi Belatekallium,
vissuta in Mesopotamia 1200 aC.
Il suo nome e la sua arte sono
riportate in un reperto in
carattere cuneiforme .
13. Tapputi Belatekallium
In realtà non fu la prima a formulare un
profumo , ma fu la prima a essere
nominata come creatrice di profumi. Di lei
si sa ben poco. Era profumiera della
famiglia reale e aveva un’ assistente di cui
è rimasta solo una parte del nome “ninu”.
14. Super Science Friends
Un’interpretazione
orrenda di Tapputi ,
vista come una strega
ributtante.
Tapputi è fra gli
scienziati (Tesla,
Einstein, Marie Curie,
Darwin, Freud)
supereroi guidati da
Winston Churchill,
protagonisti di alcuni
film di animazione.
Bell’ idea, ma mi pare
che l’autore abbia
qualche problema con
le donne!!!
https://www.youtube.com/watch?v=
GjKGWvdSamQ
15. Il “naso”del filosofo e dello scienziato
Due importantissimi
libri ci arrivano dal
passato.Dalla Grecia
“Sugli odori “di
Teofrasto” , filosofo
amico e seguace di
Aristotele , morto nel
388 a.C.,
e da Roma , il libro
XII della “ Naturalis
Historiae” scritta da
Plinio il Vecchio,
scienziato morto
durante l’eruzione del
Vesuvio del 79 d.C.
Morto,si narra, “per
la scienza”mentre
prendeva appunti sul
fenomeno.
16. Teofrasto 370 a.C
- 288 a.C.
Nato tra il 372 e il 370
a.C. a Ereso nell’isola
di Lesbo. Studiò alla
scuola di Platone e
divenne amico di
Aristotele.
Quando Aristotele tornò
dalla Macedonia, dove
era stato maestro di
Alessandro Magno,
Teofrasto ne seguì le
lezioni e alla morte di
Aristotele (322) ne
assunse la guida e vi
rimase fino alla morte
avvenuta nel 288 a.C.
17. Sugli odori
Oggetto di studio di
Teofrasto furono le piante
e in particolare la
relazione che c’era fra
odore, colore, e sapore. Il
suo libro più importante è
“Sugli odori“ dove indaga
in maniera approfondita e
puntuale il tema degli
odori, distinguendo le
diverse componenti
aromatiche, indicandone
le caratteristiche,
evidenziando le fasi di
lavorazione, nella
creazione della fragranza.
18. Un altro libro
fondamentale per la
storia dei profumi è
“Naturalis Historia” .
Tre secoli dopo, nei
primi sei capitoli del
libro XII, Plinio
vecchio condensa il
lavoro di Teofrasto
senza nominarlo
esplicitamente.
Plinio il Vecchio (Como o
Verona 23- Stabiae 24
agosto 79 d.C
19. Naturalis
Historiae
Nel libro XII delle
Naturalis Historiae
Plinio descrive le piante
da cui si traggono i
profumi e dà ricette
per la creazione di
fragranze,
21. Naturalis historiae libro XII:
un manuale della profumeria
antica
Il profumo di iris, in particolare
quello di Corinto, rimase famoso
per molto tempo, come ricorda
Plinio nella Naturalis Historiae.
L’iris è ancora oggi alla base
dell’omonimo profumo di Prada
23. Nei secoli i profumo divenne un
affare da parecchi milioni di dollari
Nell’antichità, Il
profumo, al pari
dei metalli e delle
pietre preziose, è
considerato un
bene di lusso.
Come ci racconta il
Vangelo, incenso e
mirra (resine
aromatiche) vengono
offerti dai Magi al
Salvatore, mentre,
Maria di Betania viene
ripresa per aver speso
inutili denari per
ungere i piedi di Gesù
con il nardo.
24. In oriente
Costantinopoli era una
città opulenta e
raffinata in cui il lusso
era importante e i
profumi profondamente
legati al modo d’essere
dei suoi abitanti.
Gli insegnamenti di
Galeno e Dioscoride
diedero un enorme
impulso alla cosmesi
che divenne un’attività
molto fiorente
25. Dioscoride
(Anazarbe, 40
circa – 90 circa)
Dioscoride fu medico
a Roma durante
l’impero di Nerone .
Nel suo libro“ De
materia medica”
sviluppò le tecniche
di distillazione e
superò il concetto
greco di olio
profumato. In quel
testo coniò anche il
termine botanica
26. Galeno (Pergamo,
129 – Roma, 201
circa)
Galeno indica per
primo la linea di
demarcazione fra
medicina e
cosmesi
sottolineando come
quest’ ultima possa,
a volte, comportare
problemi per la
salute
27. Con l’avvento del Cristianesimo, la
maggior importanza data allo spirito,
piuttosto che alla cura del corpo,
contribuì a sminuire il consumo di
profumi e cosmetici, riservandone
l’uso solo nei culti religiosi. Un nuovo
impulso all’uso degli aromi si
registra, sebbene solo tra le classi
sociali agiate, con il Rinascimento.
Nel rinascimento si distinsero alcune
dame per il loro apporto nella storia
del profumo.
28. Caterina Sforza
“La signora di Forlì”
(1463- 1509)
La Milano degli Sforza
era una città molto
attiva dal punto di vista
dei suoi commerci con
Venezia e Firenze;
l’ambiente ideale per
Caterina, cultrice delle
scienze alchemiche
come farmacia,
medicina, cosmetica e
profumeria. Caterina
potrebbe aver avuto
come maestro
Leonardo da vinci.
29. Experimenti dell’excellentissima
Signora Caterina da Forlì, madre de
lo illustrissimo Giovanni de Medici”
Scrisse un vero e
proprio ricettario di
cosmesi.
Nel giardino della
Rocca di Ravaldino
a Forlì dirigeva
giardinieri e speziali
che coltivavano le
erbe che poi lei
stessa lavorava.
30. Isabella D’Este Lucrezia Borgia
Isabella d’Este (Ferrara, 17 maggio 1474 –
Mantova, 13 febbraio 1539) fu un modello in tutta
Europa per la moda, il galateo, la cosmesi e la
bellezza. Coltissima e grande mecenate,
commissionava a monaci e speziali, la creazione di
acque profumate. Molto legata a Venezia,
acquistava in laguna, vetri, gioielli ed essenze.
Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara,
24 giugno 1519) amante del marito di Isabella
cercò in ogni modo di eguagliarla e si interessò di
profumi e cosmetici. Si dice avesse inventato una
ricetta per mantenere i capelli biondi.
31. La supremazia nella produzione di
profumi passa alla Francia
Caterina de Medici quando 1533 andò sposa
quattordicenne al duca d’Orleans portò con se
oltre alla forchetta e al galateo anche il profumo
che il suo alchimista Renato Bianco le aveva
preparato “L’acqua della regina” a base di agrumi
Renato Bianco, conosciuto in Francia come René le
Florentin, aprì una bottega di profumiere a Pont
Saint Michel che ebbe un enorme successo e si può
dire che decretò la fine della supremazia italiana
nel campo dei profumi
32. Aqua mirabilis
Bergamotto, limone,
arancio dolce, neroli,
rosmarino
Giovanni Paolo Feminis
(Crana, 1660 circa –
Colonia, 28 novembre
1736) ambulante
piemontese vendeva la
sua “ aqua mirabilis”
panacea di tutti i mali.
33. Acqua di Colonia
Trasferitosi in Germania, alla
morte lasciò la sua bottega al
nipote Giovanni Maria Farina.
Questi esperto di botanica,
affinò la ricetta operando un
importante sostituzione
Invece dell’alcol ricavato dalle
patate utilizzò quello ricavato
dal vino rendendo la
preparazione più gradevole.
A metà settecento durante la
guerra dei sette anni la
Renania fu invasa dai francesi.
I soldati francesi apprezzarono
moltissimo l’ ”Aqua mirabilis “
che si diffuse per tutta Europa
con il nome francese di “Eau
di Cologne”
34. A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo
per estrazione dalle matrici naturali si
scoprirono le sostanze odorose .
Tra il XIX e l’inizio del XX secolo fu messa
a punto la maggior parte dei processi
sintetici.
Il XX secolo segna l’avvento delle
sostanze inesistenti in natura.
35. Molecole
sintetiche
L’industria delle
fragranze sintetiche
ebbe la prima
celebrazione ufficiale
nel 1900 quando alla
fiera mondiale di Parigi
la vanillina e lo
ionone furono
presentati insieme
all’alluminio e all’anilina
come alcune tra le
maggiori scoperte
scientifiche e conquiste
tecnologiche del secolo
precedente.
36. La profumeria moderna come la intendiamo oggi , nasce a
metà del 1800. allora erano note solo centocinquanta
sostanze mentre oggi sono più di quattromila quelle a
disposizione del profumiere(naso)
37. Classificazione
dei prodotti
Esse rientrano nella
composizione di una serie di
prodotti che si dividono nelle
classi mostrate in tabella.
* È il caso delle plastiche il cui
terribile odore di pesce viene
mascherato con l’aggiunta di
piccolissime quantità di
vanillina
38. Il primo profumo
moderno
Negli anni Venti le donne,
erano ormai entrate a pieno
titolo nel mondo del lavoro:
per loro la francese Coco
Chanel disegnava vestiti
rivoluzionari e volle creare un
profumo innovativo come i
suoi abiti. Fu così che nel
1921 nacque Chanel n°5 ill
capostipite dei profumi
aldeidici, il primo profumo
d’alta moda a confessare
l’origine puramente sintetica
di alcuni ingredienti.
40. Bibliografia
•G. Squillace – il profumo nel mondo
antico- Firenze 2010
•G. Mattera – Profumo di molecola-
rielaborazione della tesi di laurea- Milano
1994
• F. Gonzato, C.Vicentini- Storia del
profumo, profumo della storia- catalogo
della mostra- Museo archeologico Nazionale
di Fratta Polesine 2016
•Immagini reperite in rete.