Presentazione in 33 slides sui fenomeni sociali dello stereotipo e del pregiudizio con riferimenti a: Teoria dell'Identità Sociale, Biases, esprimento di Duncan, esperimento di Robber Cave.
Nella linkografia sono indicati i siti da cui sono stati ripresi, rielaborandoli, i testi della presentazione.
La violenza di genere non ha passaporto, non ha residenza, né fede religiosa: la violenza contro le donne è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne e produce danni e sofferenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria di qualunque forma di libertà, fino ad arrivare al furto irreparabile della vita stessa.
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
- Dipendenze affettive
- Shopping o accumulo compulsivo
- Workaholism
- Sex addiction
Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
Presentazione in 33 slides sui fenomeni sociali dello stereotipo e del pregiudizio con riferimenti a: Teoria dell'Identità Sociale, Biases, esprimento di Duncan, esperimento di Robber Cave.
Nella linkografia sono indicati i siti da cui sono stati ripresi, rielaborandoli, i testi della presentazione.
La violenza di genere non ha passaporto, non ha residenza, né fede religiosa: la violenza contro le donne è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne e produce danni e sofferenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria di qualunque forma di libertà, fino ad arrivare al furto irreparabile della vita stessa.
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
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Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
L’AUTOSTIMA è l’espressione dinamica della valutazione che una persona dà a se stessa della propria personalità.
DEFINIZIONE dell'autostima:
• valutazione che una persona dà di se stessa e applica a se stessa
• conservazione di una concezione soggettiva del proprio valore
• bisogno di stabilità psicologica per affrontare il mondo
EFFETTI dell'autostima
Il grado di autostima risulta inversamente correlato all’indice globale di disadattamento: una buona autostima rende l’individuo meno vulnerabile allo sviluppo di condizioni di disagio psichico.
L’individuo che ha una buona stima di sé riesce a meglio gestire le ansie della vita.
AREE PROBLEMATICHE
• Accettare se stessi
• Essere soddisfatti del proprio modo di essere e di agire
• Avere fiducia in se stessi
• Essere capaci di affrontare con grinta i problemi della vita
AUTOSTIMA E AUTOEFFICACIA
• Affrontano i compiti difficili come sfide e non come pericoli da evitare
• Si pongono obiettivi ambiziosi e li perseguono
• Hanno un atteggiamento efficace nei confronti della realtà
• Di fronte alle difficoltà intensificano il proprio impegno e lo mantengono costante
• Ritengono di avere il controllo della situazione, anche di fronte a insuccessi
Adolescenza fra nuove tecnologie e nuove sfide. In un'epoca di grandi cambiamenti quali sfide per educatori, insegnanti e psicologi a lavoro con il mondo dei giovani. Un viaggio fra le principali forme di disagio e rischi di questa età così piena di potenzialità. Un percorso che trae origine dal libro "I segnali del disagio" edito da Edb
Comunicazione efficace: principi e tecniche di basePLS Coaching
Come possiamo comunicare più efficacemente? I presupposti di base per capire, essere capiti e ottenere cosa desideriamo attraverso la comunicazione. Dall'ascolto alla spontaneità: 5 elementi chiave per diventare comunicatori migliori.
Panoramica sintetica di sociologia della devianza: viene presentato un inquadramento generale del problema ed un prospetto sintetico delle principali teorie sociologiche sulla devianza.
L’AUTOSTIMA è l’espressione dinamica della valutazione che una persona dà a se stessa della propria personalità.
DEFINIZIONE dell'autostima:
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• conservazione di una concezione soggettiva del proprio valore
• bisogno di stabilità psicologica per affrontare il mondo
EFFETTI dell'autostima
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AREE PROBLEMATICHE
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• Essere soddisfatti del proprio modo di essere e di agire
• Avere fiducia in se stessi
• Essere capaci di affrontare con grinta i problemi della vita
AUTOSTIMA E AUTOEFFICACIA
• Affrontano i compiti difficili come sfide e non come pericoli da evitare
• Si pongono obiettivi ambiziosi e li perseguono
• Hanno un atteggiamento efficace nei confronti della realtà
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• Ritengono di avere il controllo della situazione, anche di fronte a insuccessi
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Il passaggio dal bisogno di accudimento e dal bisogno di potere ad una relazione patologica a volte purtroppo è breve. IN queste diapositive spiego il legame tra dipendenza affettiva, narcisismo patologico e manipolazione emotiva
La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono ritenute “diverse”.
Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al cosiddetto minority stress.
Gli studi evidenziano come lo stress derivante dalla stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di contrasto del Minority Stress….
Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali atte ad elevare lo stato di salute.
2. PREGIUDIZIO
• C’è una differenza tra pregiudizio e stereotipo.
• Il pregiudizio è un’opinione che formuliamo
precedentemente senza avere nessuna prova o
supporto e può essere positivo, ma in genere è
negativo. E’ una opinione positiva-negativa su
gruppi o oggetti, non documentata.
• Il pregiudizio legato alle razze è il più comune;
difatti, essi ci aiutano a semplificare la realtà. Di
ogni gruppo etnico-sociale noi diamo una
definizione.
3. STEREOTIPO
• STEREOTIPO: è il complesso delle conoscenze
che ritraggono gli appartenenti ad un gruppo o ad
una categoria.
• Lo stereotipo è un modello, una semplificazione
della realtà.
4. Esperimento (come il giudizio degli
altri influenzi il nostro sé sociale)
• In un college americano: un gruppo di ragazzi hanno
individuato una ragazza bruttina (che non si sentiva
particolarmente bella).
• Hanno iniziato a elogiarla e a chiederle appuntamenti.
• Ad ogni appuntamento galante avevano azioni similari.
• Per il fatto di sentirsi così considerata, ha iniziato a curare
molto di più sé stessa. Verso gli ultimi appuntamenti era
diventata più carina e rifiutava gli incontri con i ragazzi
meno carini.
• La ragazza aveva cambiato il proprio concetto di sé e si era
migliorata nella cura; aveva maggiore sicurezza in sé.
5. PREGIUDIZI
• Molte volte noi formiano verso le persone dei
pregiudizi:
il primo è legato alla prima impressione di
simpatia-antipatia;
il più ricorrente è legato alla discriminazione-al
razzismo.
Da molti test si è evinto che i giudizi sulle razze sono
i più pesanti (es. il film “Indovina chi viene a
cena”).
Gli stereotipi portano per forza a qualcosa di
negativo.
6. ALLPORT
• Chi ha studiato maggiormente i pregiudizi e
la loro natura è stato Allport: il quale li
definisce come: “pensar male degli altri
senza una ragione sufficiente”.
• La definizione contiene i due elementi
essenziali; il riferirsi ad un giudizio
infondato ed il valore negativo.
7. La generalizzazione
• Significa che da una minima lista di fatti noi deriviamo
una categoria più ampia.
• La vita è troppo breve e noi siamo costretti a decidere per
classi gli oggetti buoni e cattivi, come pure le persone.
• Se poi siamo in grado di modificare i nostri pregiudizi vuol
dire che siamo obiettivi, se continuiamo a guardare solo
ciò che vi è di negativo, vuol dire che non vogliamo o non
ci interessa essere obiettivi.
• Un pensiero diventa PREGIUDIZIO quando diventa
irreversibile, anche di fronte a evidenze differenti che
lo contraddicono.
8. COME SI FORMA IL
PREGIUDIZIO
• Lo stereotipo (componente cognitiva) è alla base del
pregiudizio. Il fattore cognitivo è legato allo stereotipo, poi
esiste un fattore valutativo dal quale sfocia il pregiudizio.
• Il pregiudizio (componente valutativa) è legato al fattore
affettivo: quando valuto i sentimenti che ne conseguono,
ne segue un fattore comportamentale, grazie al quale
discrimino. Difatti, può condurre alla
• discriminazione (componente comportamentale), perché
in base ad essi cambia anche il comportamento.
9. EFFETTO PIGMALIONE
Le profezzie che si auto-
avverano
– Quando noi agiamo sugli altri in base a quello che ci
aspettiamo da loro.
– Anche quello che ci aspettavamo ed era un progiudizio,
prima o poi accade.
– E’ stato studiato riguardo il giudizio valutativo di un
insegnente. Dagli alunni dai quali ci aspettiamo un
buon risultato, in genere ciò accade. Ciò succede
perché cambia l’atteggiamonto verso una persona se io
ho delle aspettative.
– ESPERIMENTO: il giudizio di presentazione delle Scuole Medie
era stato cambiato nei dati; si erano invertiti i risultati. Si è visto
che i docenti interagivano in maniera diversa, venivano
incoraggiati, aumentava il loro livello di rendimento.
10. DISTANZA SOCIALE
– La disponibilità delle persone ad avere contatti con
soggetti di un altro gruppo, etnia.
– Se sono disponibile ad avvicinarmi agli altri la mia
distanza sociale è minore rispetto ad una persona che
non intende rapportarsi con altre etnie. E’ stata valutata
con questionari e test. A ciò è legato il fenomeno del
razzismo: si pensa che la propria razza sia superiore
alle altre.
– Nei primi ESPERIMENTI SUI PREGIUDIZI RAZZIALI si
facevano vedere delle scene in movimento: una persona dava una
spinta ad un’altra. Alla fine del filmato si chiedeva se era un
comportamenti aggressivo o uno scherzo. Se il soggetto era bianco
prevaleva lo scherzo, se era nero la violenza.
11. PREGIUDIZI
– I pregiudizi sono spesso riferiti alla componente
razziale, ma non sono solo legati alla razza, ma anche
sulla questione femminile e alle etnìe (ebrei).
– La sociologia è partita a studiarle per tentare di vedere
perché si formano tali pregiudizi. Solo perché abbiamo
degli stereotipi in testa.
– Sulle categorie in generale, su uomo o donna, tutte le
persone cercano di confermare il giudizio che hanno:
ecco perché diventa molto difficile superare i
pregiudizi.
12. FONDAMENTO BIOLOGICO
DELL’OSTILITA’ CONTRO I
DIVERSI
abbiamo un fondamento biologico di ostilità
verso le persone diverse da noi, di chi non si
conosce che è, o vediamo, in modo diverso.
13. LA NECESSITA’ DI
SEMPLIFICARE IL MONDO
la nostra mente non è in grado di analizzare tutte
le sfumature delle cose che ci circondano,
cerchieìamo di creare delle categorie che ci
semplificano ciò che ci circonda;
14. L’APPARTENENZA AD UN
GRUPPO
noi ci sentiamo di appartenere ad un gruppo
diverso dagli altri e ci sentiamo in un dato modo,
e vediamo gli altri diversi.
15. LE PERSONE PIÙ
AUTORITARIE
hanno più pregiudizi sugli altri, in genere sono
più conservatrici e rigide, vedono nel diverso
da loro delle minacce.
16. L’EDUCAZIONE
Può influire nella formazione dei pregiudizi, che si
apprendono in primo luogo in famiglia. I bambini non
nascono con pregiudizi, ma vengono a loro indotti
soprattutto daio famigliari.
I bambini imitano i genitori e se vedono azioni di
discriminazione le imitano: il grosso dei pregiudizi
vengono appresi in età pre-scolare, ma possono essere
ridotti in seguito con l’esperienza.
17. QUALI SONO LE
CONSEGUENZE DEL
PREGIUDIZIO:-la discriminazione: tratto in modo diverso delle persone che
appartengono ad un altro gruppo;
-se allontano delle persone esse possono diminuire la loro
autostima, cambiano il concetto di sé: una persona può arrivare a
svalutarsi completamente;
-ciò può portare ad una diminuzione dell’impegno, cambia e si
riduce la motivazione (se so di essere islato e non essere
considerato). Le popolazioni e persone più oppresse vengono a
coltivare molto meno le proprie capacità personali. I loro obiettivi
sono bassi, non cercano il successo in qualche campo;
-si avverano le profezzie, quando noi agiamo sugli altri in base a
quello che ci aspettiamo da loro;
-ciò porta ad un isolamento sociale, una difficoltà a livello sociale a
relazionarsi con gli altri, una chiusura sempre maggiore e una
difficoltà a relazionarsi con gli altri.
18. CONSEGUENZE DELLA
DISCRIMINAZIONE
• La discriminazione comporta nelle persone un abbassamento
dell’autostima e della motivazione.
• Queste persone escluse, discriminate, isolate tenderanno a chiudersi e
finiranno per comportarsi proprio come ci si aspetterebbe da
loro..
• A ciò si legano le profezzie che si auto-avverano. Queste persone
escluse e discriminate, isolate, finiscono per comportarsi proprio
come ci si aspetterebbe da loro.
• E’ l’“effetto pigmalione”(il re di Cipro che scolpisce una statua
secondo i propri ideali di bellezza e con particolari doti di umanità,
finisce per innamorarsene, la dea dona la vita a questa scultura).
• Gli esperimenti sono stati condotti sugli insegnanti ed alunni.
19. FATTORI CHE INFLUENZANO IL
PREGIUDIZIO:
• l’educazione e l’imprinting della famiglia, il
gruppo sociale di appartenenza, la personalità più
autoritaria portata al pregiudizio (rigidità
maggiore, rispetto delle regole), la competizione
fra gruppi.
20. COME RIDURRE I PREGIUDIZI:
• creare dei contatti tra persone a diversi livelli sociali,
farle interagire, in modo da far loro vedere negli altri degli
aspetti positivi.
• Il pregiudizio si elimina se le classi sociali sono più o
meno equivalenti, altrimenti i pregiudizi rimangono.
• Se le classi sociali sono differenti è molto difficile che i
pregiudizi scompaiano.
• Dipende molto dalla famiglia che uno ha alle spalle.
21. LE TIPOLOGIE DI PERSONE
CHE POSSONO
CONFRONTARSI SONO,
secondo Merton:
gli intolleranti attivi : con pregiudizi e che discriminano,
gli intolleranti timidi: per rispetto della legge, pur
essendo intolleranti non discriminano,
i liberali moderati: sono contro le discriminazioni, ma se
c’è da farsi avanti, per timore si tirano indietro e
discriminano come gli altri,
i liberali a tutto tondo: pronti a combattere per un mondo
senza discriminazione e a pagarne le conseguenze.
22. Il pregiudizio è basato sui
normali ragionamenti che
facciamo per capire la realtà
sociale
Il pregiudizio è un’opinione che formuliamo
precedentemente senza avere nessuna prova o supporto e può
essere positivo, ma in genere è negativo. E’ una opinione
positiva-negativa su gruppi o oggetti, non documentata.
Allport dice del pregiudizio: “pensar male degli altri senza
una ragione sufficiente”.
La definizione contiene i due elementi essenziali; il riferirsi
ad un giudizio infondato ed il valore negativo.
23. Il pregiudizio è tipico delle
persone ignoranti
Influenzano il pregiudizio l’educazione e l’imprinting della
famiglia, il gruppo sociale di appartenenza, la personalità più
autoritaria portata al pregiudizio (rigidità maggiore, rispetto
delle regole), la competizione fra gruppi.
24. Pregiudizi e stereotipi sono
facili da cambiare portando
prove convincenti ?
• Un pensiero diventa PREGIUDIZIO quando
diventa irreversibile, anche di fronte a evidenze
differenti che lo contraddicono
25. Per pregiudizio nelle scienze
psicologiche e sociali si intende:
• una posizione di favore-sfavore verso un
gruppo o una categoria di persone
26. La discriminazione può influire
sulle persone colpite:
• sia sul piano psichico, sia sul piano sociale
27. R. Rosenthal e L.F.Jakobson
Somministrarono dei test agli allievi di una scuola
elementare. Poi dissero agli insegnanti che alcuni
degli alunni esaminati nel corso dell’anno
avrebbero mostrato un rigoglioso sviluppo
intellettuale. In realtà quegli alunni erano stati
presi a caso. Tuttavia proprio loro andarono bene,
migliorarono decisamente il profitto.
Il fenomeno è noto come effetto Pigmalione
28. Conviene porsi quesiti precisi:
- i ricercatori hanno provocato l’insorgere di pregiudizi?
Il giudizio di presentazione delle Scuole Medie era stato cambiato nei
dati; si erano invertiti i risultati. Si è visto che i docenti interagivano in
maniera diversa, venivano incoraggiati questi studenti, aumentava il
loro livello di rendimento. E’ stato studiato riguardo il giudizio
valutativo degli insegnanti..
- In chi?
Nei docenti.
- Quali effetti può avere avuto la cosa?
Quando noi agiamo sugli altri in base a quello che ci aspettiamo da loro.
Ciò succede perché cambia l’atteggiamonto verso una persona se io ho
delle aspettative. Anche quello che ci aspettavamo ed era un
pregiudizio, accade
29. CERCA DI RICOSTRUIRE
L’INTERA SUCCESSIONE
CAUSALE.
– Quando noi agiamo sugli altri in base a quello che ci aspettiamo da
loro.
– Anche quello che ci aspettavamo, ed era un progiudizio, prima o
poi accade.
– E’ stato studiato riguardo il giudizio valutativo di un insegnente.
Dagli alunni dai quali ci aspettiamo un buon risultato, in genere
ciò accade. Ciò succede perché cambia l’atteggiamonto verso una
persona se si hanno delle aspettative.