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Le nostre impres-
sioni...
Durante questo progetto abbiamo capito l’im-
portanza di essere cittadini del mondo. Per noi
questo significa conoscere le culture degli altri
Paesi;, accoglierci e sostenerci a vicenda per
vivere in un mondo migliore, impegnarci a
combattere problemi come la mancanza di cibo
e il razzismo, accettarci gli uni gli altri per
quelli che siamo. Le differenze tra gli uomini
rendono il mondo interessante e bello, un
mondo senza differenze sarebbe un mondo
grigio !
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
January 2015
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
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La norma sul cibo deriva dall’aggettivo Kasher o
Kosher, che significa adatto, conforme E’ fondata
sulla Torah e sull’interpretazione che di essa i
rabbini hanno fornito..Tutto ciò che non è Kasher
è Taref. Inizialmente la religione ebraica per-
metteva solo cibi vegetali. Solo dopo il Diluvio
furono permesse alcune carni.
Sono lecite le carni dei quadrupedi che hanno
l’unghia fessa e che ruminano ( es. Il vitello )
I volatili sono tutti ammessi tranne i rapaci.
Sono proibiti gli animali che strisciano e gli in-
setti.
Per quanto riguarda gli animali acquatici sono
leciti solo quelli che hanno pinne e squame.
L’alimentazione ebraica
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
February 2015
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
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Lorenzo S.
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Gabriele G.
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• Nel mondo islamico gli
alimenti si suddividono:
Halâl (permessi, leciti)
Harâm ( proibiti )
Mushbûb (dubbi, sospetti )
Makrûh (abominevole )In linea di massima sono per-
messi ai Musulmani i cibi sani; fra cui anche la carne
degli equini e sono specificatamente proibiti il maiale e
gli alcolici . Col passare del tempo si sono aggiunte nor-
me che proibiscono tipi nuovi di cibo ritenuto nocivo;
esse vanno dal consiglio di non consumare ad esempio
caffé e tabacco, sino alla proibizione formale (ad es. le
sostanze stupefacenti comunemente dette droghe) . La
selvaggina è lecita solo se il cacciatore è musulmano e se
sparando pronuncia la formula“Bismillâhi, Âllâhu â-
kbar”: Nel Nome di Dio, Dio è il più grande, o se, cat-
turata la preda viva e la dissangua ritualmente. Il nono
mese del calendario islamico, il Ramadan è il mese del di-
giuno Il digiuno va dall’alba al tramonto di ogni giorno.
L’alimentazione musulmana
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
March 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
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Gli induisti nitengono che ogni forma animale
sia sacra e perciò proibiscono l’assunzione di
qualsiasi cibo animale; sono perciò esclu-
sivamente vegetariani. Ogni regione ha le sue
tradizioni ma rimangono le distinzioni tra puro
ed impuro.
L’alimentazione induista
Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
April 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
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Fabio M-
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Fede e Franci
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I buddisti non hanno limitazioni
particolari nella dieta ma i Monaci
buddisti non assumono cibi solidi
la sera.
L’alimentazione buddista
Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
May 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
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Federica D
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I cristiani non hanno alcuna limitazione
per quel che riguarda i cibi . In periodi
particolari ( i venerdì di Quaresima , il
mercoledì delle Ceneri e il Venerdì
Santo) non possono assumere però carne
di qualsiasi tipo ed insaccati.
Il Mercoledì delle Ceneri ed il Venerdì
Santo è previsto anche il digiuno. Assu-
mono un significato particolare il pane,
il vino, l’olio.
L’alimentazione cristiana
Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
June 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
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E’ particolarmente usato nelle cucine orientali
ed asiatiche ma si è diffuso in occidente at-
traverso i ristoranti indiani. Anticamente indi-
cava il pane azimo in genere; viene utilizzato il
lievito e cotto in forni d’argilla indiani che
hanno la forma di campane rovesciate.Si lavora
l’ impasto per alcuni minuti e poi lo si fa ri-
posare e lievitare per molte ore. Una volta lievi-
tato,l'impasto viene diviso in parti sferiche. Le
piccolo palle d’ impasto verranno in seguito
stese e cotte separatamente,Nella cucina paki-
stana si usa aggiungere al naan essenze come le
rose o il khus mescolate con ghee o burro nor-
male.
Il pane indiano: il Naan
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
July 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
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Sara F.
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Beatrice T.
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E’ un tipo di pane molto popolare e diffuso so-
prattutto tra le popolazioni di lingua tedesca,
quindi in Germania, Austria, Svizzera e Alto
Adige. A seconda delle regioni viene detto an-
che Laugenbrezel, Pretzel, Pretzl, Breze o Brezt
.
Di solito viene accompagnato dal Weibwrst
(wurstel bianchi di vitello) e tanta senape. In
alcune regioni viene aggiunto anche lo strutto e
utilizzata farina integrale, di farro o di al-
tri cereali. Sulla glassatura prima della cottura
viene spolverato del sale grosso oppure
dei semi di sesamo. In Germania questo tipo di
pane viene immerso prima della cottura in ac-
qua bollente e in seguito nella soda caustica.
La soda fa si che la crosta del pane rimanga
lucida .
Il pane Tedesco : il Brezel
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
August 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
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Alessandro
M.
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E’originario delle Baronie e diffuso
in tutta la Sardegna, conosciuto con il nome italiano
di carta da musica per la sua caratteristica croc-
cantezza, che ne rende rumorosa la masticazione. Il
termine sardo deriva dal verbo carasare, che signi-
fica biscottare. Le sue caratteristiche lo rendono
molto funzionale al mondo agropastorale, in quanto
la sua ottima conservazione permetteva ai pastori,
che restavano a lungo distanti da casa, impegnati
nella cura delle greggi, di avere sempre a disposi-
zione del pane che, opportunamente bagnato al mo-
mento del pasto, riacquistava la freschezza del pane
di giornata.Gli ingredienti base sono lievito, sale,
acqua e farina di grano duro. I due tipi principali di
impasto sono: uno a base di fior di farina di grano
duro, più pregiato e quindi consumato dalle fami-
glie più agiate; l'altro, a base di farina d'orzo o cru-
schello, di colore scuro, consumato dai meno ab-
bienti.
Il pane sardo: pane carasau
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
September 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì
lontani. ..c os ì vici ni
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
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E’ il cibo più antico e prezioso del mondo
ma non è possibile stabilire con certezza
quando venne utilizzato per la prima volta
La preparazione del pane era conosciuta
nell'antico Egitto (verso la metà del II millennio a.C.). Gli
egiziani segnarono la prima grande rivoluzione mettendo a
punto dei forni in cui cuocere le pagnotte a temperature
maggiori e scoprendo la magica trasformazione del glutine .
Tecniche di preparazione e cottura del pane furono portate a-
vanti dai Greci che dipinsero sui loro forni facce di demoni
affinché tenessero lontani coloro che volevano provare ad aprir-
li. La civiltà greca iniziò ad aggiungere nuove spezie e nuovi
aromi al pane arrivando a creare circa 72 tipi diversi di pani.
Dai Greci ai Romani avvenne l'altra grande tappa della panifi-
cazione. I Romani allestirono nel 168 a.C. i primi forni pubblici
in città e diedero inizio all'era artigianale del pane, impiegando
maggiormente il farro il cui uso era diffusissimo nella loro
alimentazione. Ma la conoscenza del pane presso le popolazio-
ni dell'Asia Minore era assai più antica (inizio III millennio
a.C.).
. Il pane oggi è diffuso ovunque nel mondo e ogni paese, ogni
cultura e ogni tradizione annovera i suoi pani e i suoi ingredien-
ti tipici.
IL Pane
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
October 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
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Giuseppe M.
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Il pane è un prodotto alimentare ottenuto dalla fermenta-
zione, cui segue una lievitazione ed in seguito la cottura
in forno. L’impasto base comprende farina di cereali ed
acqua. E’ confezionato con diverse modalità ed arricchito
e caratterizzato sovente da ingredienti prettamente regio-
nali. Il pane di frumento è il pane dei paesi occidentali,
quindi dell'Europa.Nei paesi freddi nord europei è spesso
diffuso il pane di segale, cereale molto più resistente del
frumento al freddo e soprattutto adatto ad estati brevi.
In Africa e nelle zone calde del sud-ovest asiatico (paesi
arabi) spesso è usato il pane di miglio o di sesamo.
Nel Sud-est asiatico e in India, Corea, Cina, Corea e
Giappone esiste l'uso di fare "il pane" (o meglio derivati
ricchi di carboidrati più o meno analoghi al pane) con il
riso.Il prodotto base indispensabile per poter fare il pane
è la farina di frumento. Si utilizzano due parti di farina di
frumento e una di acqua, in parte freschi e in parte
provenienti da un impasto precedente (lievito naturale o
cosiddetta pasta madre); ne esistono tuttavia innumer-
evoli varianti in base al tipo di farine usate in aggiunta,
oppure in sostituzione di quella di frumento (ad esempio
di mais o segale, ma anche derivata da legumi come la
soia), oppure ancora per tipo di condimenti.
ancora iI Pane...
Istituto Comprensivo”Su Planu-
Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
November 2015
Il mondo i n cl asse
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
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Riccardo O.
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27 28 29 30
Mattia L
31
Le nostre impressioni...
Durante questo progetto ci siamo ac-
corti di quanto sia bello conoscere
popoli diversi dal nostro, aprire la
mente e “conoscere “gli altri, in modo
tale da arricchirci personalmente; non
fermandoci all’aspetto esteriore o alla
provenienza, non avendo alcun tipo di
pregiudizio, apprezzando diversi modi di
pensare, di agire e rispettando le varie
religioni e le abitudini alimentari.
Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius
Classi 2^B e 3^B
Il mondo in classe
“Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni
December 2015
Il mondo in cla s se
“Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così
vi c i ni

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"Il mondo in classe" a Su Planu

  • 1. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Le nostre impres- sioni... Durante questo progetto abbiamo capito l’im- portanza di essere cittadini del mondo. Per noi questo significa conoscere le culture degli altri Paesi;, accoglierci e sostenerci a vicenda per vivere in un mondo migliore, impegnarci a combattere problemi come la mancanza di cibo e il razzismo, accettarci gli uni gli altri per quelli che siamo. Le differenze tra gli uomini rendono il mondo interessante e bello, un mondo senza differenze sarebbe un mondo grigio ! Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni January 2015
  • 2. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 La norma sul cibo deriva dall’aggettivo Kasher o Kosher, che significa adatto, conforme E’ fondata sulla Torah e sull’interpretazione che di essa i rabbini hanno fornito..Tutto ciò che non è Kasher è Taref. Inizialmente la religione ebraica per- metteva solo cibi vegetali. Solo dopo il Diluvio furono permesse alcune carni. Sono lecite le carni dei quadrupedi che hanno l’unghia fessa e che ruminano ( es. Il vitello ) I volatili sono tutti ammessi tranne i rapaci. Sono proibiti gli animali che strisciano e gli in- setti. Per quanto riguarda gli animali acquatici sono leciti solo quelli che hanno pinne e squame. L’alimentazione ebraica Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni February 2015
  • 3. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Lorenzo S. 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Gabriele G. 29 30 31 • Nel mondo islamico gli alimenti si suddividono: Halâl (permessi, leciti) Harâm ( proibiti ) Mushbûb (dubbi, sospetti ) Makrûh (abominevole )In linea di massima sono per- messi ai Musulmani i cibi sani; fra cui anche la carne degli equini e sono specificatamente proibiti il maiale e gli alcolici . Col passare del tempo si sono aggiunte nor- me che proibiscono tipi nuovi di cibo ritenuto nocivo; esse vanno dal consiglio di non consumare ad esempio caffé e tabacco, sino alla proibizione formale (ad es. le sostanze stupefacenti comunemente dette droghe) . La selvaggina è lecita solo se il cacciatore è musulmano e se sparando pronuncia la formula“Bismillâhi, Âllâhu â- kbar”: Nel Nome di Dio, Dio è il più grande, o se, cat- turata la preda viva e la dissangua ritualmente. Il nono mese del calendario islamico, il Ramadan è il mese del di- giuno Il digiuno va dall’alba al tramonto di ogni giorno. L’alimentazione musulmana Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni March 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 4. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 Alessandro F- .2 3 4 5 6 7 8 9 10 Marco T. 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Gli induisti nitengono che ogni forma animale sia sacra e perciò proibiscono l’assunzione di qualsiasi cibo animale; sono perciò esclu- sivamente vegetariani. Ogni regione ha le sue tradizioni ma rimangono le distinzioni tra puro ed impuro. L’alimentazione induista Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni April 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 5. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 Fabio M- 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Fede e Franci 24 25 26 27 28 29 30 31 I buddisti non hanno limitazioni particolari nella dieta ma i Monaci buddisti non assumono cibi solidi la sera. L’alimentazione buddista Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni May 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 6. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Federica D 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 I cristiani non hanno alcuna limitazione per quel che riguarda i cibi . In periodi particolari ( i venerdì di Quaresima , il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo) non possono assumere però carne di qualsiasi tipo ed insaccati. Il Mercoledì delle Ceneri ed il Venerdì Santo è previsto anche il digiuno. Assu- mono un significato particolare il pane, il vino, l’olio. L’alimentazione cristiana Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni June 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 7. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 Andrea M. 7 Anna Laura S 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Simona V. 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Roberto F. 31 E’ particolarmente usato nelle cucine orientali ed asiatiche ma si è diffuso in occidente at- traverso i ristoranti indiani. Anticamente indi- cava il pane azimo in genere; viene utilizzato il lievito e cotto in forni d’argilla indiani che hanno la forma di campane rovesciate.Si lavora l’ impasto per alcuni minuti e poi lo si fa ri- posare e lievitare per molte ore. Una volta lievi- tato,l'impasto viene diviso in parti sferiche. Le piccolo palle d’ impasto verranno in seguito stese e cotte separatamente,Nella cucina paki- stana si usa aggiungere al naan essenze come le rose o il khus mescolate con ghee o burro nor- male. Il pane indiano: il Naan Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni July 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 8. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Edoardo A. 18 19 20 21 22 23 24 Sara F. 25 26 27 28 Beatrice T. 29 30 31 E’ un tipo di pane molto popolare e diffuso so- prattutto tra le popolazioni di lingua tedesca, quindi in Germania, Austria, Svizzera e Alto Adige. A seconda delle regioni viene detto an- che Laugenbrezel, Pretzel, Pretzl, Breze o Brezt . Di solito viene accompagnato dal Weibwrst (wurstel bianchi di vitello) e tanta senape. In alcune regioni viene aggiunto anche lo strutto e utilizzata farina integrale, di farro o di al- tri cereali. Sulla glassatura prima della cottura viene spolverato del sale grosso oppure dei semi di sesamo. In Germania questo tipo di pane viene immerso prima della cottura in ac- qua bollente e in seguito nella soda caustica. La soda fa si che la crosta del pane rimanga lucida . Il pane Tedesco : il Brezel Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni August 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 9. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Alessandro M. 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 E’originario delle Baronie e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto con il nome italiano di carta da musica per la sua caratteristica croc- cantezza, che ne rende rumorosa la masticazione. Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che signi- fica biscottare. Le sue caratteristiche lo rendono molto funzionale al mondo agropastorale, in quanto la sua ottima conservazione permetteva ai pastori, che restavano a lungo distanti da casa, impegnati nella cura delle greggi, di avere sempre a disposi- zione del pane che, opportunamente bagnato al mo- mento del pasto, riacquistava la freschezza del pane di giornata.Gli ingredienti base sono lievito, sale, acqua e farina di grano duro. I due tipi principali di impasto sono: uno a base di fior di farina di grano duro, più pregiato e quindi consumato dalle fami- glie più agiate; l'altro, a base di farina d'orzo o cru- schello, di colore scuro, consumato dai meno ab- bienti. Il pane sardo: pane carasau Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni September 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lontani. ..c os ì vici ni
  • 10. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 E’ il cibo più antico e prezioso del mondo ma non è possibile stabilire con certezza quando venne utilizzato per la prima volta La preparazione del pane era conosciuta nell'antico Egitto (verso la metà del II millennio a.C.). Gli egiziani segnarono la prima grande rivoluzione mettendo a punto dei forni in cui cuocere le pagnotte a temperature maggiori e scoprendo la magica trasformazione del glutine . Tecniche di preparazione e cottura del pane furono portate a- vanti dai Greci che dipinsero sui loro forni facce di demoni affinché tenessero lontani coloro che volevano provare ad aprir- li. La civiltà greca iniziò ad aggiungere nuove spezie e nuovi aromi al pane arrivando a creare circa 72 tipi diversi di pani. Dai Greci ai Romani avvenne l'altra grande tappa della panifi- cazione. I Romani allestirono nel 168 a.C. i primi forni pubblici in città e diedero inizio all'era artigianale del pane, impiegando maggiormente il farro il cui uso era diffusissimo nella loro alimentazione. Ma la conoscenza del pane presso le popolazio- ni dell'Asia Minore era assai più antica (inizio III millennio a.C.). . Il pane oggi è diffuso ovunque nel mondo e ogni paese, ogni cultura e ogni tradizione annovera i suoi pani e i suoi ingredien- ti tipici. IL Pane Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni October 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 11. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 Giuseppe M. 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Il pane è un prodotto alimentare ottenuto dalla fermenta- zione, cui segue una lievitazione ed in seguito la cottura in forno. L’impasto base comprende farina di cereali ed acqua. E’ confezionato con diverse modalità ed arricchito e caratterizzato sovente da ingredienti prettamente regio- nali. Il pane di frumento è il pane dei paesi occidentali, quindi dell'Europa.Nei paesi freddi nord europei è spesso diffuso il pane di segale, cereale molto più resistente del frumento al freddo e soprattutto adatto ad estati brevi. In Africa e nelle zone calde del sud-ovest asiatico (paesi arabi) spesso è usato il pane di miglio o di sesamo. Nel Sud-est asiatico e in India, Corea, Cina, Corea e Giappone esiste l'uso di fare "il pane" (o meglio derivati ricchi di carboidrati più o meno analoghi al pane) con il riso.Il prodotto base indispensabile per poter fare il pane è la farina di frumento. Si utilizzano due parti di farina di frumento e una di acqua, in parte freschi e in parte provenienti da un impasto precedente (lievito naturale o cosiddetta pasta madre); ne esistono tuttavia innumer- evoli varianti in base al tipo di farine usate in aggiunta, oppure in sostituzione di quella di frumento (ad esempio di mais o segale, ma anche derivata da legumi come la soia), oppure ancora per tipo di condimenti. ancora iI Pane... Istituto Comprensivo”Su Planu- Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni November 2015 Il mondo i n cl asse “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni
  • 12. Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Riccardo O. 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Mattia L 31 Le nostre impressioni... Durante questo progetto ci siamo ac- corti di quanto sia bello conoscere popoli diversi dal nostro, aprire la mente e “conoscere “gli altri, in modo tale da arricchirci personalmente; non fermandoci all’aspetto esteriore o alla provenienza, non avendo alcun tipo di pregiudizio, apprezzando diversi modi di pensare, di agire e rispettando le varie religioni e le abitudini alimentari. Istituto Comprensivo”Su Planu-Selargius Classi 2^B e 3^B Il mondo in classe “Il cibo racconta: noi così lontani...così vici ni December 2015 Il mondo in cla s se “Il cibo r acc onta : noi c osì lonta ni.. . così vi c i ni