Presentazione in 33 slides sui fenomeni sociali dello stereotipo e del pregiudizio con riferimenti a: Teoria dell'Identità Sociale, Biases, esprimento di Duncan, esperimento di Robber Cave.
Nella linkografia sono indicati i siti da cui sono stati ripresi, rielaborandoli, i testi della presentazione.
Presentazione in 33 slides sui fenomeni sociali dello stereotipo e del pregiudizio con riferimenti a: Teoria dell'Identità Sociale, Biases, esprimento di Duncan, esperimento di Robber Cave.
Nella linkografia sono indicati i siti da cui sono stati ripresi, rielaborandoli, i testi della presentazione.
Il Coaching Creativo. Tecniche per la crescita, l'innovazione e il cambiament...Massimo Del Monte
Il coaching è ormai considerato uno dei più efficaci metodi di intervento per il cambiamento all’interno dei processi aziendali e per la crescita delle persone. Le diverse forme in cui viene adottato questo metodo di “allenamento”,
diffuso in tutto il mondo – come il life coaching, l’executive coaching, il mental training per gli sportivi, il career coaching – mirano essenzialmente al raggiungimento degli obiettivi, all’elevazione degli standard di performance e
ad una formazione che renda l’organizzazione – o la persona autonoma di procedere con gli strumenti e i metodi acquisiti nel corso del training.
Comunicazione relazionale. Influenza e Persuasione Leonardo Milan
Cos'è l'influenza, cosa vuol dire essere influenti? Un incrocio tra i nuovi "influencer" e la "persuasione". Suggerimenti per sviluppare la carriera ed il personal branding.
Che cosa distingue un Influencer da un Opinion Leader? Le possibilità e lo sviluppo del dialogo persuasivo. La persuasione «è un’opera di convinzione esercitata su qualcuno mediante ragionamento, per ottenerne la fiducia o l'approvazione» . Un riassunto delle principali attività persuasive come da "The Psicology Influence" e "Le armi della persuasione" di Robert Cialdini.
L'obiettivo di questa presentazione: imparare a organizzare gli elementi del discorso per convincere chi vi ascolta e presentare al meglio le vostre proposte.
Quante volte ci è capitato nel corso di una presentazione di non vedere l’ora che fosse finita?
Ovviamente si tratta di presentazioni che non riescono a raggiungere l’obiettivo.
Spesso ci si dimentica, infatti, la ragione stessa per cui si fa una presentazione, ci si concentra sul contenuto ma si dimentica lo scopo.
Definirlo chiaramente è, quindi, il primo passo.
Cosa vogliamo ottenere con questa presentazione? Far passare una proposta? Dare un’informazione? Invitare le persone a visitare un sito?
E' importante chiarirlo prima di iniziare a preparare la presentazione.
Ma come procedere poi?
L'organizzazione dell'informazione è un elemento importantissimo. Qui trovi una proposta di schema per organizzare l'informazione in modo efficace: quali informazioni inserire prima, quali dopo? In che modo condurre le persone che ti ascoltano a prendere la decisione che proponi?
Sul mio blog trovi altri materiali sulla comunicazione efficace: http://gianlucagiansante.com/
Il Coaching Creativo. Tecniche per la crescita, l'innovazione e il cambiament...Massimo Del Monte
Il coaching è ormai considerato uno dei più efficaci metodi di intervento per il cambiamento all’interno dei processi aziendali e per la crescita delle persone. Le diverse forme in cui viene adottato questo metodo di “allenamento”,
diffuso in tutto il mondo – come il life coaching, l’executive coaching, il mental training per gli sportivi, il career coaching – mirano essenzialmente al raggiungimento degli obiettivi, all’elevazione degli standard di performance e
ad una formazione che renda l’organizzazione – o la persona autonoma di procedere con gli strumenti e i metodi acquisiti nel corso del training.
Comunicazione relazionale. Influenza e Persuasione Leonardo Milan
Cos'è l'influenza, cosa vuol dire essere influenti? Un incrocio tra i nuovi "influencer" e la "persuasione". Suggerimenti per sviluppare la carriera ed il personal branding.
Che cosa distingue un Influencer da un Opinion Leader? Le possibilità e lo sviluppo del dialogo persuasivo. La persuasione «è un’opera di convinzione esercitata su qualcuno mediante ragionamento, per ottenerne la fiducia o l'approvazione» . Un riassunto delle principali attività persuasive come da "The Psicology Influence" e "Le armi della persuasione" di Robert Cialdini.
L'obiettivo di questa presentazione: imparare a organizzare gli elementi del discorso per convincere chi vi ascolta e presentare al meglio le vostre proposte.
Quante volte ci è capitato nel corso di una presentazione di non vedere l’ora che fosse finita?
Ovviamente si tratta di presentazioni che non riescono a raggiungere l’obiettivo.
Spesso ci si dimentica, infatti, la ragione stessa per cui si fa una presentazione, ci si concentra sul contenuto ma si dimentica lo scopo.
Definirlo chiaramente è, quindi, il primo passo.
Cosa vogliamo ottenere con questa presentazione? Far passare una proposta? Dare un’informazione? Invitare le persone a visitare un sito?
E' importante chiarirlo prima di iniziare a preparare la presentazione.
Ma come procedere poi?
L'organizzazione dell'informazione è un elemento importantissimo. Qui trovi una proposta di schema per organizzare l'informazione in modo efficace: quali informazioni inserire prima, quali dopo? In che modo condurre le persone che ti ascoltano a prendere la decisione che proponi?
Sul mio blog trovi altri materiali sulla comunicazione efficace: http://gianlucagiansante.com/
Perdita e Lutto, analisi dei contributi portati dalle neurosceinze e dalla prospettiva ermeneutico fenomenologica nella elaborazione di lutto e perdita
Obiettivo del webinar è quello di inquadrare, dal punto di vista teorico e pratico, l’impatto dei Sexual Scripts sul benessere sessuale dell’individuo, con un focus particolare sul ruolo che questi giocano nell’insorgenza e nel mantenimento delle disfunzioni sessuali.
Estratto di alcune slide impiegate in un corso sulle emozioni e gli eventi emotivi. Per approfondimenti potete inviarmi una email presso studio@jayah.net
RECOVERY IN SALUTE MENTALE di raffaele baroneRaffaele Barone
La recovery/guarigione riguarda la costruzione di una vita soddisfacente e dotata di senso così come definita dalla persone stesse, nonostante la presenza o meno di sintomi o problemi ricorrenti La recovery rappresenta un progressivo distanziamento dalla patologia e dalla malattia verso la salute e lo stare bene
Intossicazione progressiva, madre di tutte le malattie - cosa sapere e cosa f...Lorenzo Capello
Slides della conferenza interattiva del 29 giugno 2019 tenutasi
presso il Centre Coultural Prouvençal di Coumboscuro - Sancto Lucìo, Monterosso Grana (CN)
1. È cosìÈ così felicefelice per il gestoper il gesto
fatto e cosìfatto e così soddisfattosoddisfatto didi
sè persè per l'aiuto datol'aiuto dato, che, che
non si è accorto dellanon si è accorto della suasua
sofferenzasofferenza..
SCUDO DA SÉ STESSI E DAGLI ALTRISCUDO DA SÉ STESSI E DAGLI ALTRI
2. SALUTESALUTE
L’Organizzazione Mondiale dellaL’Organizzazione Mondiale della
Sanità definisce laSanità definisce la salutesalute non solonon solo
come assenza di malattia, ma anchecome assenza di malattia, ma anche
come stato di benessere fisico,come stato di benessere fisico,
psicologico e socialepsicologico e sociale
3. D.lgs. n. 626/1994 – D.lgs. n. 81/2008D.lgs. n. 626/1994 – D.lgs. n. 81/2008
7. L’intelligenza emotiva è laL’intelligenza emotiva è la capacitàcapacità che si ha diche si ha di percepirepercepire,, identificareidentificare
ee riconoscerericonoscere i sentimenti propri ed altrui in maniera precisa neli sentimenti propri ed altrui in maniera precisa nel
momento stesso in cui sorgono. È anche lamomento stesso in cui sorgono. È anche la capacità di auto-motivarsicapacità di auto-motivarsi ee
gestire le proprie emozionigestire le proprie emozioni in modo costruttivo.in modo costruttivo.
Divenire consapevoli delle nostre emozioni ci permette di controllare iDivenire consapevoli delle nostre emozioni ci permette di controllare i
nostri comportamenti e di conseguenzanostri comportamenti e di conseguenza capire meglio gli altricapire meglio gli altri..
Per poter conoscere a fondo i sentimenti degli altri è necessarioPer poter conoscere a fondo i sentimenti degli altri è necessario
innanzitutto conoscere i propri. Ciò implica la capacità di identificare iinnanzitutto conoscere i propri. Ciò implica la capacità di identificare i
nostri bisogni e i desideri, riconoscere quali cose, persone o situazioninostri bisogni e i desideri, riconoscere quali cose, persone o situazioni
generano in noi le diverse emozioni, come queste si manifestano,generano in noi le diverse emozioni, come queste si manifestano,
come si esprimono e le conseguenze che generano queste reazioni.come si esprimono e le conseguenze che generano queste reazioni.
INTELLIGENZA EMOTIVAINTELLIGENZA EMOTIVA
NEURONI SPECCHIONEURONI SPECCHIO (G.RIZZOLATI, 1992)(G.RIZZOLATI, 1992)
8. L’empatia è unL’empatia è un atteggiamentoatteggiamento verso gli altri caratterizzatoverso gli altri caratterizzato
da unda un impegno di comprensioneimpegno di comprensione dell'altro,dell'altro, escludendoescludendo ogniogni
attitudineattitudine affettivaaffettiva personalepersonale (simpatia, antipatia) e ogni(simpatia, antipatia) e ogni
giudizio morale.giudizio morale.
Capacità quindi anche di mettersi nei panni degli altri, diCapacità quindi anche di mettersi nei panni degli altri, di
comprenderecomprendere a fondo i loroa fondo i loro pensieripensieri ee sentimentisentimenti..
Una persona “empatica” è in grado di riconoscere leUna persona “empatica” è in grado di riconoscere le
“ragioni degli altri” e di vedere il mondo e la realtà dal loro“ragioni degli altri” e di vedere il mondo e la realtà dal loro
punto di vista.punto di vista.
EMPATIAEMPATIA
NEURONI SPECCHIONEURONI SPECCHIO (G.RIZZOLATI, 1992)(G.RIZZOLATI, 1992)
La mimica facciale delle emozioni va individuata su tre zone del volto:La mimica facciale delle emozioni va individuata su tre zone del volto:
1) la parte alta (sopracciglia e fronte)1) la parte alta (sopracciglia e fronte)
2) la parte media (gli occhi)2) la parte media (gli occhi)
3) la parte bassa (bocca e mascella)3) la parte bassa (bocca e mascella)
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15. GLI STEREOTIPIGLI STEREOTIPI
CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
• Distorcono la percezione degli altri
• Le persone in genere danno preferenza a
informazioni che confermano le loro aspettative
stereotipiche rispetto a quelle che le
disconfermano.
• Le informazioni ambigue tendono ad essere
assimilate allo schema preesistente.
16. La profezia che si autoavveraLa profezia che si autoavvera
(Rosenthal, 1966)(Rosenthal, 1966)
(self-fulfilling prophecy)(self-fulfilling prophecy)
Gli stereotipi ci spingono adGli stereotipi ci spingono ad
agire in modo da produrreagire in modo da produrre
comportamenti in grado dicomportamenti in grado di
confermare le nostreconfermare le nostre
aspettativeaspettative
17. • Steele e Aronson (1995) hanno sperimentalmenteSteele e Aronson (1995) hanno sperimentalmente
dimostrato che essere costretti a confrontarsi con lodimostrato che essere costretti a confrontarsi con lo
stereotipo porta i membri di un gruppostereotipo porta i membri di un gruppo
svantaggiato a peggiorare le proprie prestazioni adsvantaggiato a peggiorare le proprie prestazioni ad
un compito per il quale sono ritenuti “meno adatti”.un compito per il quale sono ritenuti “meno adatti”.
• Quando c’è l’attivazione dello stereotipo nellaQuando c’è l’attivazione dello stereotipo nella
mente della persona che è vittima, assistiamo admente della persona che è vittima, assistiamo ad
una sorta di preoccupazione di confermare leuna sorta di preoccupazione di confermare le
aspettative, seguita da un calo di prestazioneaspettative, seguita da un calo di prestazione
ALCUNE CONSEGUENZE DEGLI STEREOTIPIALCUNE CONSEGUENZE DEGLI STEREOTIPI
18. • 1) il bisogno fondamentale di decidere se gli altri1) il bisogno fondamentale di decidere se gli altri
sarannosaranno amichevoli o ostiliamichevoli o ostili (caldi o no) e(caldi o no) e capaci ocapaci o
incapaciincapaci (competenti o no);(competenti o no);
• 2) la presenza di2) la presenza di competizionecompetizione intergruppi eintergruppi e
differenze di statusdifferenze di status tra i gruppi.tra i gruppi.
Ricerca transculturale basata sulRicerca transculturale basata sul Stereotype ContentStereotype Content
ModelModel (Fiske et al., 2002), condotta in 7 paesi europei e 3(Fiske et al., 2002), condotta in 7 paesi europei e 3
paesi orientali (Cuddy et al., 2004):paesi orientali (Cuddy et al., 2004):
Secondo l’SCM, gli stereotipi culturali derivano da due fattori:Secondo l’SCM, gli stereotipi culturali derivano da due fattori:
GLI STEREOTIPI CULTURALIGLI STEREOTIPI CULTURALI
19. • gli stereotipi negativigli stereotipi negativi induconoinducono aspettative negativeaspettative negative ee
portano a temere che l’interazione con i membriportano a temere che l’interazione con i membri
dell’dell’outgroupoutgroup possa produrrepossa produrre conseguenze negativeconseguenze negative..
• le minaccie realistichele minaccie realistiche appaiono quando si teme cheappaiono quando si teme che
l’altro gruppo metta inl’altro gruppo metta in pericolopericolo l’l’esistenzaesistenza stessastessa
dell’dell’ingroupingroup, o il suo, o il suo potere politicopotere politico eded economicoeconomico o,o,
ancora, ilancora, il benessere fisicobenessere fisico oo materialemateriale..
• le minacce simbolichele minacce simboliche riguardano differenze di ordineriguardano differenze di ordine
morale, di valori, di tradizioni, di credenze.morale, di valori, di tradizioni, di credenze.
• l’ansia intergruppil’ansia intergruppi è ilè il senso di minacciasenso di minaccia che le personeche le persone
provano durante l’interazione sociale e laprovano durante l’interazione sociale e la
comunicazione con membri dell’comunicazione con membri dell’outgroupoutgroup..
STEREOTIPI E INTERAZIONI TRA GRUPPISTEREOTIPI E INTERAZIONI TRA GRUPPI
20. • MODERNOMODERNO (McConahay, 1986; Sears, 1988): Atteggiamento(McConahay, 1986; Sears, 1988): Atteggiamento
pregiudiziale caratteristico di individui che, pur dichiarandosipregiudiziale caratteristico di individui che, pur dichiarandosi
non razzisti, affermano che le istituzioni stiano concedendonon razzisti, affermano che le istituzioni stiano concedendo
troppi privilegi agli americani di colore a causa di pressionitroppi privilegi agli americani di colore a causa di pressioni
troppo forti da loro esercitate. Come conseguenza dellatroppo forti da loro esercitate. Come conseguenza della
coesistenza di sentimenti positivi e negativi, quindi, i razzisticoesistenza di sentimenti positivi e negativi, quindi, i razzisti
moderni sarebbero in preda ad un’ambivalenza che simoderni sarebbero in preda ad un’ambivalenza che si
tradurrebbe in un rispetto solo formale della parità tra i diritti ditradurrebbe in un rispetto solo formale della parità tra i diritti di
bianchi e neri.bianchi e neri.
• LATENTELATENTE (Pettigrew e Meertens, 1995): Forma di pregiudizio che(Pettigrew e Meertens, 1995): Forma di pregiudizio che
si esprime secondo modalità distaccate e non eclatanti.si esprime secondo modalità distaccate e non eclatanti.
Caratterizza, spesso, individui liberali, consentendo loro di nonCaratterizza, spesso, individui liberali, consentendo loro di non
apparire razzisti all’opinione pubblica. Al rifiuto di mostrareapparire razzisti all’opinione pubblica. Al rifiuto di mostrare
sentimenti positivi nei confronti dell’sentimenti positivi nei confronti dell’outgroupoutgroup si accompagnanosi accompagnano
la difesa dei valori tradizionali e l’esagerazione delle differenzela difesa dei valori tradizionali e l’esagerazione delle differenze
tra culture.tra culture.
Pregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVOPregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVO
21. • SIMBOLICOSIMBOLICO (Sears, 1988): Atteggiamento pregiudiziale(Sears, 1988): Atteggiamento pregiudiziale
negativo nei confronti dei gruppi esterni che si affermanegativo nei confronti dei gruppi esterni che si afferma
parallelamente all’esaltazione dei simboli del gruppoparallelamente all’esaltazione dei simboli del gruppo
interno.interno.
• AVERSIVOAVERSIVO (Gaertner e Dovidio, 1986): Pregiudizio negativo(Gaertner e Dovidio, 1986): Pregiudizio negativo
che caratterizza individui il cui impianto valoriale èche caratterizza individui il cui impianto valoriale è
improntato all’egualitarismo. Esso non implicaimprontato all’egualitarismo. Esso non implica
manifestazioni di odio ed ostilità nei confrontimanifestazioni di odio ed ostilità nei confronti
dell’outgroup, ma, piuttosto, disagio ed inquietudine.dell’outgroup, ma, piuttosto, disagio ed inquietudine.
Pregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVOPregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVO