2. TB extrapolmonare -Premessa:
Il MT possiede la capacità di disseminarsi sin
dagli stadi iniziali dell’infezione. Durante
l’infezione primaria e nel corso delle
riattivazioni, può raggiungere per:
Contiguità
Diffusione ematogena
Diffusione linfatica
Virtualmente qualsiasi organo o apparato.
3. TB extrapolmonare(TBEP) epidemiologia
L’incidenza della TBEP è strettamente correlata
alla prevalenza della TB in una determinata
area. In linea di massima costituisce circa il 10-
15% di tutti i casi di TB
In alcuni Paesi il numero di casi è relativamente
aumentato parallelamente alla diffusione
dell’HIV o al miglioramento delle tecniche
diagnostiche (India 30-50% in centri di III livello)
4. Distribuzione della TB per sito
Incidenza relativa delle varie
localizzazioni
Pleura
MS
GU
35% 20%
MTB
10% SNC
ABD
9%
10% 8% Altro
3% 5%
LNTB
5. Problematiche legate alla TBEP
Difficoltà diagnostiche
Protocolli di trattamento non ben definiti come
per la TB polmonare
Mancanza di oggettivi sistemi di monitoraggio
Controverse indicazioni su l’uso degli
steroidi, sull’utilità della chirurgia e sul timing
dell’eventuale intervento
6. TBEP: difficoltà di diagnosi
Nei Paesi a bassa incidenza: basso indice di
sospetto
Lesioni extrapolmonari paucibacillari
Siti spesso non facilmente raggiungibili
Approccio chirurgico sovente non gradito al
paziente e al chirurgo
7. TBEP: difficoltà di diagnosi
La presenza del MT nei tessuti o comunque nei
campioni esaminati varia tra il 10 e il 60% a
seconda del sito esaminato
I test geneticipossonopermettere la diagnosi in
circa il 40% deicasi
Neicampioniextrapolmonari, sonopossibilirisult
atifalsamentenegativi per la presenzadiinibitori.
Eur J Clin Microbiol Infect Dis. 2005 Nov;24(11):711-20
8. Xpertnela diagnosi di TBEP
Studi da dati di laboratorio in campioni non
respiratori (liquido pleurico, succo
gastrico, liquor, urine e feci)
Hilleman: 521 campioni sensibilità 77.3% e
specificità del 98.2% (dati comparabili a quelli
ottenuti su campioni respiratori
microscopico-negativi.
Causse: 341 campioni sensibilità del 95% e
specificità del 100%
Armand: 32 campioni sensibilitàdel 53%
9. PCR realtime
Studio prospettico su 546 pazienti con
sospetta TBEP in siti anatomici diversi. I
risultati sono stati valutati insieme agli
standard diagnostici
(microscopico, coltura, radiologia, istologia e
clinica)
Sensibilità 81% e specificità del 99.6%
10. Xpert MTB versus Cobas TaqMan
340 campioni non respiratori:
Xpert MTB/RIF sensibilità del 95%, specificità
del 100%.
Cobas sensibilità del 78%, specificità del 98%
In conclusione un campione può risultare
negativo in 2-3 casi su 10, un campione
positivo, accompagnato da un alto indice di
sospetto, permette di porre diagnosi
11. TBEP trattamento
Non tutte le linee guida concordano sulla durata
del trattamento della TBEP (WHO e IUATLD
raccomandano il trattamento standard).
Pochi studi clinici randomizzati e
sufficientemente numerosi .
Studio Venezuelano (2005) su 679 pazienti ha
dimostrato l’ efficacia del trattamento standard
Restano pareri controversi sulla durata del
trattamento in caso di localizzazione nel SNC
12. TBEP: utilità dello steroide
La terapia steroidea nella meningite TB ha
mostrato di ridurre la mortalità, il numero e la
gravità delle complicanze
Gli steroidi si sono dimostrati utili nella
pericardite TB, quando somministrati nelle fasi
iniziali della malattia (riduzione della mortalità
e della frequenza di pericardiocentesi)
Nessun vantaggio dimostrato nelle altre
localizzazioni
13. TBEP: difficoltà di monitoraggio
Stante la:
Difficoltà ad eseguire periodici test
microbiologici
Lentezza con cui si modificano i quadri
radiologici
Il monitoraggio della TBEP è spesso
esclusivamente clinico e pertanto soggettivo
Questo costituisce il motivo più frequente di
trattamenti prolungati
14. TBEP: ruolo della chirurgia
Varietà di indicazioni diverse a secondo del
sito interessato
15. Adeniti periferiche
Nei Paesi in via di sviluppo il MT costituisce il
principale patogeno
Nei Paesi occidentali e soprattutto nei
bambini, sono più frequenti le forme
sostenute da NTM
Importanza dell’identificazione del micobattere
16. Adeniti da Myc. Tuberculosis e da NTM
Le adeniti TB vanno
considerate come la
manifestazione
clinicamente
evidente, della
malattia
tubercolare, mentre le
adenopatie da NTM
rappresentano una
patologia localizzata.
17. Adeniti TB periferiche:
localizzazioni
1 Capo e collo (90%):
Cervicale anteriore e posteriore
Sovraclaveare
Sottomandibolare
Pre-auricolare e sotto-mentoniera
2 Ascellare
3 Inguinale
18. Adenite TB: localizzazione
addominale
E’ particolarmente
frequente nei soggetti
con infezione da HIV, ma
adenopatie, anche
voluminose, sono
rilevabili in pazienti
adolescenti di origine
Asiatica
20. Adenite TB e immunocompetenza
La quasi totalità dei pazienti mostrano una
reazione positiva alla tubercolina ed ai test
IGRA
In più del 80% dei bambini con adenite TB si
rilevano contestualmente localizzazioni
polmonari
In meno del 30% dei soggetti
immunocompetenti sono presenti alterazioni
radiologiche (esiti) polmonari TB post-
primaria
21. Adeniti TB: clinica
In molti casi, i pazienti presentano modesti
sintomi locali, legati al progressivo incremento di
volume delle adenopatie, ma sono per il resto
asintomatici.
Alcuni pazienti possono manifestare sintomi
sistemici come febbre, perdita di peso, astenia e
occasionalmente sudorazioni notturne. Pazienti
con adenopatie mediastiniche possono
presentare tosse e disfagia
22. Adeniti TB:diagnosi differenziale
Sarcoidosi
Carcinoma
Linfoma o sarcoma
Adeniti virali o batteriche
Malattie fungine
Toxoplasmosi
Cat scratch fever
Malattie del collagene
Malattie del sistema reticoloendoteliale
Reazione da farmaci (idantoina)
23. Adeniti TB: diagnosi
1. Aspirazione con ago sottile (FNA): è la tecnica
di prima scelta, possiede una specificità del
93%; e una sensibilità del 77% I campioni
devono essere valutati per citologia, ricerca
micobatteri al microscopio (AFB) e in coltura
1. Rilievi citologici: 1) presenza di cellule giganti +
granuloma + caseum è considerata diagnostica
2) aggregati di cellule epiteliodi, distribuzione a
palizzata, senza necrosi o c. giganti suggestiva
ma non diagnostico
24. Adeniti TB: diagnosi (FNA)
Differenti studi riportano un range di
positività per AFB variabile tra 3% sino al
75%. La positività all’esame microscopico è
più alta in presenza di necrosi che in sua
assenza (47% vs. 15%).Con l’uso della
fluorescenza si incrementa la sensibilità
rispetto al metodo convenzionale, ma si
riduce la specificità (28.2%)
La positività all’esame colturale varia dal 40 al
65% (in presenza di necrosi)
25. Adeniti TB: chirurgia
L’exeresi parziale per scopi diagnostici o
terapeutici è gravata da una elevata
percentuale di ulcerazione o fistolizzazione
cronica della ferita chirurgica.
Informare il chirurgo della necessità di
raccogliere campioni batteriologici
26. Adeniti TB: terapia
Chemioterapia + chirurgia
Chirurgia + chemioterapia
Sola chemioterapia
Chemioterapia + chirurgia riservata ai casi che
non si risolvono con la terapia medica, di
dolore persistente (raro nell’adulto) o con
fistolizzazione e retrazioni cicatriziali
(chirurgia estetica)
27. Adenite TB: monitoraggio del
trattamento
Durante la terapia, circa il 25% dei pazienti può
presentare la comparsa di nuove adenopatie o
l’allargamento, la fluttuazione o la
fistolizzazione dei linfonodi preesistenti
La comparsa di tali fenomeni, in genere, non
modifica l’esito del trattamento stesso
29. TB MS: localizzazioni
Sito %
Colonna vertebrale 40.7
Anca 13.3
Ginocchio 10.3
Altre sedi (piede, gomito, 35.7
costole, clavicola)
30. TB del rachide 1
Maggioranza dei paz. < 30 aa
Spesso sintomi costituzionali precedono la
comparsa di quelli legati alla localizzazione
vertebrale
Frequenza delle localizzazioni in ordine
decrescente: ultime v. toraciche, v.
lombari, v. medio-toraciche, v. cervicali
31. TB del rachide: patogenesi
L’infezione comincia nel corpo
v. ne segue il riassorbimento
del margine spesso del
piatto vertebrale e
successivo coinvolgimento
del disco intervertebrale. La
distruzione del corpo v. nel
tratto anteriore provoca
deformazione a cuneo del
corpo v. e l’insorgenza di
cifosi
32. TB del rachide: patogenesi
L’essudato penetra attraverso i legamenti
anteriori e facendosi strada lungo locus di
minore resistenza (m. psoas) può raggiungere
siti distanti dalla vertebra iniziale (ascesso
freddo).
33. Diagnosi di spondilite TB
A meno che non siano presenti contestualmente
lesioni polmonari (evenienza rara), la diagnosi di
certezza è esclusivamente batteriologica. L’ago
aspirato in guida TC è la metodica di scelta: 50% di
positività per AFB, istologia positiva 64%
Alla diagnosi presuntiva concorrono: anamnesi,
presenza di fattori di rischio, test tubercolinico
positivo (grande maggioranza dei casi), rilievi
strumentali.
34. Tuberculous Pyogenic
spondylodiscitis spondylodiscitis
Region of infection Intra-osseous abscess Subcondral end plates
Disc space Relative sparing of disc Disc infection and
narrowing
Extension Multiple level involvement; One disc with adjacent
skip lesions vertebrae; no skip lesions
Soft tissue component Large paraspinal mass Modest
Calcifications Present Extremely rare
Posterior involvement Rare Extremely rare
Axial location Thoracolumbar > cervical Lumbar>thoracic>cervical
De Vuyst D. et al., Eur Radiol, 2003
35. Ruolodella RMN
nelladiagnosidellaspondilite TB
Attraversounacomparazionedelleimmaginipesate in
T1 e in T2:
Differenziareaccuratamenteivaritessuticoinvolti
Delineareicorpivertebrali
Evidenziareilcoinvolgimentodiscale
Rilevare la
compressionemidollare, differenziandone le
cause (disco, granulomi, pus, fibrosi..)
Orientare le scelteterapeutiche
Rilevareinizialiascessiperivertebrali
37. Ruolodella RMN
nelladiagnosidellaspondilite TB
Le differenze con la spondilitepiogenica
(precocedistruzionedell’angoloanteriore del
soma, relativorisparmio del disco,
coinvolgimentomultimetamerico).
L’indagine CT è
invecesuperiorenell’evidenziare le
areedicalcificazioneche non
raramentesirilevanoneiprocessicronicituber
colari.
38. Ruolo della chirurgia nella
spondilite TB
Non benefici addizionali alla sola terapia medica da
debridement o interventi radicali, se non in caso di:
Instabilità/deformità della colonna (collasso o
distruzione del soma> 50%, cifosi >5 gradi)
Compressione midollare con deficit neurologici
periferici.
Biopsia non diagnostica
Utile l’applicazione di un corsetto di sostegno
(diverso in rapporto alla sede)
39. TB DELLE VIE URINARIE
TB renale
TB ureterale
TB vescicale
40. TB vescicale
Può conseguire all’utilizzo di BCG per
neoplasia vescicale
L’infezione può essere:
1. Localizzata
2. Estesa per contiguità alle vie urinarie
3. Estesa ad altri organi (diffusione
ematogena)
41. Complicanze da instillazione
di BCG
In alcuni pazienti l’infezione si manifesta
precocemente (entro 3 mesi dall’instillazione) ed
è caratterizzata da sintomi generalizzati come
polmoniti ed epatiti. Le manifestazioni tardive (>1
anno) sono rappresentate da infezioni focali del
tratto genito-urinario o di altri siti usualmente
coinvolti nella TB post primaria come la colonna
vertebrale o il tessuto retroperitoneale.
42. TB delle vie urinarie:
clinica
I pazienti presentano
disuria, pollachiuria, ematuria, piuria
acida, ricorrenti episodi di infezione delle vie
urinarie.
I comuni esami colturali delle urine risultano
costantemente negativi
43. TB delle vie urinarie : diagnosi
strumentale
Ecografia: è di utilità limitata, può consentire la
misura delle dimensioni renali, il rilievo di
dilatazione dei calici con irregolarità e debris
CT: è il metodo più sensibile per evidenziare le
calcificazioni (40-70%). Consente il rilievo di
iniziale idronefrosi, permette di valutare
l’eventuale estensione extrarenale della TB
Urografia: è la metodica più sensibile
nell’identificare le lesioni uro-epiteliali più
precoci
44. TB delle vie urinarie : diagnosi
batteriologica
La positività isolata dell’esame microscopico non
autorizza a porre diagnosi di TB. Myc. non
tubercolari possono essere casualmente
riscontrati in urine di soggetti sani,
(Mycfortuitum) e non necessitano di alcun
trattamento
Colture positive per MT in paz. con TB
polmonare o disseminata, in assenza di
anormalità dell’es. urine non sempre
rivestono significato patologico
45. Terapia della TB urinaria
E’ in genere medica
Applicazione di stent o nefrostomia in caso di
idronefrosi e IR progressiva.
Nefrectomia in caso di rene funzionalmente
escluso, ipertensione renale, dolore lombare
persistente.
47. Meningite TB (TBM)
Costituisce la forma più comune di interessamento
del SNC (70-80%)
Nei paesi in via di sviluppo ha la più alta incidenza
nei primi 3 anni di vita
Nei paesi occidentali si registra soprattutto nei
pazienti immuno-compromessi (75% dei casi)
Malgrado la terapia è gravata di una mortalità del
25% negliadultied è
causadisequelaeneurologichenel 25%
deisopravvissuti.
48. Meningite TB: patogenesi
1. Rottura di tubercoli subependimali (Rich
focus) e rilascio di materiale infetto nello
spazio subaracnoideo
2. Infiammazione delle meningi
3. Ependimite
4. Vasculite
5. Encefalite
6. Alterazione della circolazione liquorale
49. Patogenesi della TBM 2
Unaeccessivarispostainfiammatoriaintracerebr
ale è considerataresponsabile del
dannoneurologico. Nell’uomo è verosimile che
entrino in gioco meccanismi
complessi, comprendenti, oltre al
TNF, numerose altre citochine ed enzimi, come
le metalloproteinasi, in grado di danneggiare
gravemente la barriera emato-liquorale ed
innescare il danno parenchimale
50. Meningite TB: clinica
1. Fase prodromica (2- 3 sett.): vago
malessere, apatia, irritabilità, anoressia,
2. Comparsa di deficit focali (30% dei casi):
paralisi n. cranici (VI), alterazioni del campo
visivo. Crisi epilettiche parziali o generalizzate
3. Sintomatologia conclamata (cefalea..)
51. Meningite TB: diagnosi 1
Alterazioni liquorali: Suggestive ma non
diagnostiche
Es. microscopico raramente (< 10%) positivo.
Colture positive 25 – 75% (tardive)
La PCR ha una sensibilità del 56% (95% CI 46 – 66)
e una specificità del 98% (95% CI 97 – 99)
MLancetInfectDis 2003; 3: 633
52. Caratteristiche liquorali della
TBM
Aspetto Limpido in 80-90%
Pressione > 25 cm H2O in > 50%
Conta cellulare 5 – 1000 per mmc
Tipo di cellule Linfociti (30-90%), neutrofili
(10 – 70%)
Proteine 45 – 250 mg/dL
Rapporto glusosio < 0,5 in > 90%
CSF/plasma
Lattati 5 – 8,5 mmol/L
53. Meningite TB: caratteristiche
RNM Con MDC
“Obliterazione o ripienezza” Marcata impregnazione delle
degli spazi subaracnoidei : meningi e degli spazi cisternali
iso-intensità di segnale (del
liquor) rispetto alle strutture
cerebrali Micronoduli meningei
isointensi (T1), ipointensi (T2),
Maggiore sensibilità delle con impregnazione omogenea
sequenze FLAIR o “a cercine” ( granulomi
(annullamento selettivo del impiantati sulle leptomeningi)
segnale del liquor normale) :
in caso di essudato flogistico,
segnale elevato
54. Leptomeningite TB: RNM
Impregnazione
omogenea, a cercine
“spesso”, da riferire
a granulomi
Marcata
impregnazione delle
meningi e degli spazi
cisternali
55. Tubercoloma intracranico:
patogenesi
E’ il risultato della conglomerazione di
microscopici tubercoli.
Grandezza variabile da pochi mm sino a 3-4
cm con edema perilesionale
Più frequentemente singolo
Localizzazione infratentoriale nei soggetti più
giovani, sovratentoriale nell’adulto
56. Tubercoloma intracranico:
diagnosi
Gli esami batteriologici sul
liquor
(PCR, coltura, microscopico)
sono negativi nella quasi
totalità dei casi.
Clinica: può essere
sostanzialmente muta e
manifestarsi intorno ai 30 -45
gg dall’inizio della terapia
antimicobattericain seguito al
ripristino di una efficace
risposta immune
Biopsia stereotassica
57. Ascesso cerebrale TB
Rari, più frequenti negli
anziani o immunodepressi
RM
centro ascessuale di grosse
dimensioni (ipointenso
T1, iperintenso T2)
Sottile cercine di demarca-
zione (iperintenso
T1, ipointenso T2) con
enhancement +
61. Proposeddosesofcorticosteroidtherapyfo
rtuberculousmeningitis
Grade I Grade II and III
Drug Dexamethasone Dexamethasone
Week 1 0.3 mg/kg/day/i.v. 0.4 mg/kg/day/i.v.
Week 2 0.2 mg/kg/day/i.v. 0.3 mg/kg/day/i.v.
Week 3 0.1 mg/kg/day/oral 0.2 mg/kg/day/i.v.
Week 4 3 mg total /day oral 0.1 mg/kg/day/i.v.
Week 5 Reducing by 1 mg each 4 mg total /day oral
Week 6 week Reducing by 1 mg each
week
Thwaites GE Lancet Neurol 2005; 4: 160
62. Trattamento della TB SNC
Trattamento standard ma per 9-12 mesi +
steroide
Chirurgia indicata
1. Derivazione ventricolare (idrocefalo)
2. Drenaggio degli ascessi
3. Decompressione midollare (precoce !)
63.
64.
65. TB Extrapolmonare:
conclusioni
Può assumere aspetti polimorfi
La diagnosi non è sempre agevole (sospetto
clinico) e tempestiva
E’ spesso necessario un approccio
multidisciplinare.