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PRESENTAZIONE A CURA DI:



     VISCUSI ALBERTO




    INIZIO PRESENTAZIONE
LA PITTURA GOTICA
          EUROPEA
•   INTRODUZIONE
•   TIPI DI PITTURA
•   TECNICHE DELLA LAVORAZIONE
•   TEMI DELLA PITTURA GOTICA
•   LA PITTURA ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI
INTRODUZIONE

Lo sviluppo della pittura tra il XIII e XIV secolo è
fortemente condizionato dal rapido affermarsi del gotico.
Nell’arte gotica la pittura riveste un ruolo secondario
rispetto all’architettura e alla scultura;
Scomparsi i cicli ad affresco della tradizione romanica,
che ritorneranno nel XIV secolo, trionfano le vetrate che
rendono mistici gli interni gotici; le miniature si fanno
raffinate e di valore e la lavorazione dei metalli si fa
preziosa.




                                      Vetrata gotica
 Affresco romano
TIPI DI PITTURA

Nella seconda metà del Duecento l’influenza bizantina
sulla pittura è ancora notevole; la linea che disegna le
figure diviene però più ondulata e gli spazi tra linea e
linea sono differenziati non solo dal colore, ma anche
da diverse luminosità. E figure acquistano così il senso
del volume ed un maggior realismo.
Al rapido declino degli affreschi romani, si contrappone il
 contemporaneo raffinarsi di altri tipi di pittura:




Pittura su tavola       Miniature          Pittura su vetro
PITTURA SU TAVOLA

La pittura su tavola,
che già in epoca
romanica aveva
cominciato a
svilupparsi con un
certo successo, assume
ora un ruolo di assoluto
primo piano.
La realizzazione di questo tipo di pittura non è
subordinata ad alcuna esigenza di carattere
architettonico e ciò consente agli artisti di esprimersi,
per la prima volta, in piena libertà. Verso la metà del
XIV secolo si assistette inoltre all’introduzione dei
principi della prospettiva, messi a punto dagli artisti
rinascimentali italiani e poi sfruttati anche dagli artisti
europei.
Con questo tipo di pittura, la narrazione di storie sacre
raggiunge livelli di altissima esecuzione. La tradizione delle
croci e tavole dipinte continua ad affermarsi in tutta l’Italia e
nel resto dell’Europa.Anche in pittura si formano vere e
proprie scuole.
La rappresentazione della Madonna in trono, fra Angeli e
  Santi, detta “Maestà”, diviene ricca e complessa:


 La tavola è suddivisa in scomparti da elementi architettonici
 che ripetono gli schemi delle facciate e delle finestre gotiche.


            Tale composizione viene definita:



TRITTICO: se divisa in tre     POLITTICO:se divisa in
scomparti                      numero maggiore di tre.
MINIATURE

Negli ultimi decenni del quattrocento la miniatura,
specialmente a Parigi, si orientò alla resa della
dimensione spaziale, prendendo definitivamente la
distanza dalle concezioni figurative medievali.
Tale declinazione realistica
dell’arte nell’Europa del
Nord coincise di fatto con lo
sviluppo in quei paesi della
cultura rinascimentale: con
riferimento a questo periodo
dell’arte nordica si usa
talvolta il termine
tardogotico, che indica
tuttavia una realtà ben
diversa dal gotico dei secoli
precedenti e, in effetti, un
suo superamento.
PITTURA SU VETRO

La pittura su vetro costituisce uno dei prodotti più
originali e caratterizzanti di tutta l’arte gotica. Essa
consiste nella realizzazione di vetrate colorate da
applicare in massima parte alle ampie finestre e ai
rosoni di chiese e cattedrali.
Il concetto su cui gli artefici
delle cattedrali gotiche
basarono l’uso della vetrata
colorata non è quello di
avere semplicemente la luce
del sole e del cielo delle
quattro stagioni: essa
doveva “illuminare” il
pellegrino che qui veniva
per recepire il messaggio
della Salvezza e lo
imparasse da tutta
l’iconografia qui raffigurata
in modo superbo.
TECNICHE DELLA
             LAVORAZIONE
La presenza di superfici vetrate sempre più estese
suggerì fin dall’inizio la necessità di una loro specifica
decorazione. Dato che le tecnologie medioevali della
lavorazione del vetro non consentivano di ottenere
lastre di grandi dimensioni, ogni finestra doveva essere
composta da più pezzi messi insieme. È per questo che
si pensò di utilizzare dei vetri colorati uniti tra loro
mediante delle cornici dette “legature” formate da
listelli di piombo.
1- I vetri venivano tagliati con punte metalliche
                                              arroventate
seguendo disegni precedentemente predisposti.
2- I vari pezzi erano incastrati a forza tra le due ali del
listello di piombo che poteva essere facilmente adattato
alla sagomatura del vetro stesso.
3- Ogni listello veniva via via saldato a quello contiguo in
modo da ricomporre il disegno previsto dal cartone.
4- Il tutto veniva inserito in un robusto telaio di ferro e
murato davanti all’apertura per la quale era stato
predisposto.
Questa tecnica consentiva di ottenere figurazioni
geometriche di grande effetto cromatico. Esse, però,
non potevano ancora competere con quelle del mosaico
o dell’affresco. Per poter dipingere delle figure, infatti,
non era sufficiente ritagliare delle semplici sagome, ma
sarebbe stato necessario disporre di colori che
potessero far presa direttamente sul vetro.
Fu proprio nel tentativo di trovare un impasto capace di
fissarsi sulla superficie liscia del vetro che in Francia, verso
la metà del XIII secolo, venne sperimentata per la prima
volta la cosiddetta grisaille.
L’uso della grisaille era assai semplice:



Veniva spalmato sui pezzi di vetro e, una
volta essiccatasi, aveva la particolarità di
renderli completamente opachi.


                                               Con un pannello duro o con uno stilo
                                               di legno si graffiva la grisaille
                                               riportando alla luce la trasparenza
                                               del vetro.


Per fissare definitivamente il dipinto era però
necessario ricuocere i singoli vetri in modo che la
grisaille finisse per fondersi e amalgamarsi nella
pasta stessa del vetro.
Solo dopo questi passaggi si
poteva procedere alla
legatura in piombo. La
realizzazione delle vetrate
dipinte richiedeva
manodopera altamente
specializzata. In Francia,
Inghilterra e Germania
nacquero grandi botteghe
artigiane all’interno delle
quali si provvedeva a ogni
fase della lavorazione e,
talvolta, anche all’ideazione e
al disegno dei cartoni.
CROMATICO

Questo termine deriva dal
greco chròma e significa
colore. Relativo al colore e ai
suoi effetti.
GRISAILLE

La Grisaille deriva dal francese (gris, grigio), è una sostanza
ottenuta da un miscuglio di polveri di vetro e di vari ossidi (di
ferro e di rame) finemente macinati e impastati con acqua,
aceto e resine vegetali. Questa a seconda dei componenti
poteva essere nera o bruna.
TEMI DELLA PITTURA
            GOTICA

I temi della pittura gotica non sono dissimili, almeno
all’inizio, da quelli del periodo romanico, ma il modo di
trattarli risente enormemente della mutata situazione
storica, sociale ed economica.
La nascente borghesia cittadina è ormai animata da uno
spirito sempre più concreto e, per conseguenza, anche la loro
visione del mondo e della vita cambia in modo radicale.


Il corpo doveva essere mortificato
in quanto materia




                La materia ha la stessa dignità dello spirito e
                il lavoro dell’uomo non è una maledizione di
                Dio, ma un dono.
Questo nuova atteggiamento filosofico ha immediato
riscontro anche sul piano artistico. Infatti si assiste ad una
progressiva attualizzazione delle narrazioni religiose, nelle
quali anche i personaggi delle Sacre Scritture appaiono vestiti
con gli indumenti medioevali del tempo. Le città, poi, non
sono più frutto della fantasia imposti dalla tradizione,ma,
corrispondono a città realmente esistenti e spesso anche ben
riconoscibili. Gli elementi del mondo reale, che la pittura
paleocristiana aveva tralasciato, diventano ora di
fondamentale importanza.
PITTURA GOTICA


TEMI RELIGIOSI:                    TEMI DI CARATTERE PROFANO:legati alla
maggioranza della                  rappresentazione di semplici scene della
produzione pittoresca              vita quotidiana, a narrazioni
gotica.                            cavalleresche o a cerimonie di corte


           Il gusto per il particolare raffinato e
           l’uso generalizzato, nelle tavole, di fondi
           trattati a oro zecchino conferiscono alla
           pittura gotica grande preziosità.




              GOTICO INTERNAZIONALE
ORO ZECCHINO
Questo termine deriva dall’arabo sikka, zecca, luogo ove si
coniano le monete. Oro purissimo, lo stesso che veniva usato
per coniare gli zecchini, un’antica moneta veneziana.
GOTICO
          INTERNAZIONALE

Definizione con la quale si suole comprendere tutta la vasta e
omogenea produzione pittorica europea diffusasi tra la fine
del XIV secolo e i primi decenni del XV. Questo accentuerà
ulteriormente la ricerca dell’effetto ornamentale elaborando
figurazioni spesso estremamente complesse. L’adozione di
linee morbide e sinuose, la ricchezza delle simbologie, e
l’impegno a profusione di fondi oro conferiranno alla pittura
di questo periodo una connotazione di inconfondibile grazia.
Il dipinto, in altre parole, cesserà di essere uno strumento
finalizzato a precisi scopi rappresentativi, informativi o
didattici, come era stato fino ad allora, e inizierà ad assumere
una propria autonomia artistica. Esso, così, incomincerà a
valere per quello che è, piuttosto che per ciò che rappresenta,
anticipando per taluni aspetti quella che sarà la nuova
concezione della pittura rinascimentale.
OGGETTO
D’ORO
ZECCHINO
LA PITTURA ALL’INTERNO
        DEGLI EDIFICI

La pittura gotica ha avuto particolare successo in Italia, in
Francia e in Germania dove possiamo trovare all’interno
degli edifici molte opere realizzate in questo periodo.




    ITALIA           FRANCIA            GERMANIA
ITALIA
 In Italia possiamo trovare molte Chiese e Basiliche
 contenenti opere gotiche. Alcuni esempi sono:




CHIESA DI SAN DOMENICO
               CHIESA DELLA SANTA TRINITA’DI ASSISI
                                BASILICHE
CHIESA DI SAN DOMENICO


 La Chiesa di San
 Domenico ad
 Arezzo, contiene la
 prima grande opera
 attribuita al grande
 Cimabue:
 “Crocifisso”.
CROCIFISSO
Si tratta di una croce dipinta di
notevoli dimensioni che, pur
rifacendosi ancora
all’iconografia del Christus
patiens,costituisce una novità. Il
corpo del Cristo,infatti, non
pende mollemente dalla croce,
ma sembra volersene
dolorosamente distaccare
nell’ultimo sussulto dell’agonia.
Il disegno è estremamente nitido
e incisivo e i colori sono dosati
con un sapiente effetto di
chiaroscuro.
OCCHI A “S”



                   Sono indizi di come
VENTRE             molte caratteristiche
SISTEMATICAMENTE   della cultura figurativa
TRIPARTITO
                   romanico-bizantine
                   siano ancora presenti.


PREZIOSITA’
DELLE DORATURE
DEL PERIZOMA
CHIESA DELLA SANTA
           TRINITA’

Nella Chiesa della Santa
Trinità a Firenze, era
esposta un’opera di
Cimabue ora contenuta
alla Galleria degli Uffizi:
la “Madonna di santa
trinità”.
MADONNA DI SANTA
                TRINITA’
Essa rappresenta una Maestà, cioè una Madonna con il bambino.


                    Mediante l’uso della prospettiva l’artista dà un senso
                    di rilievo, facendolo così comprendere in tutta la sua
                    complessità spaziale.




Questa è ulteriormente messa in
evidenza anche dalla felice
invenzione dei quattro profeti
barbati.
DUE ANGELI


MADONNA CON IL
BAMBINO




                 PROFETI BARBATI:
                 GEREMIA,ABRAMO,
                 DAVIDE, ISAIA.
BASILICHE DI ASSISI
Nelle varie basiliche di Assisi possiamo trovare molte opere
gotiche.



                     MADONNA IN TRONO CON GLI ANGELI E SAN FRANCESCO



CROCEFISSIONE                                    IL MIRACOLO DELLA FONTE




                           LA VESTIZIONE DI SAN MARTINO
SAN FRANCESCO IN GLORIA E ALLEGORIA ALL’OBBEDIENZA

                                                CROCEFISSIONE E DEPOSIZIO
CROCEFISSIONE

L’affresco è situato
nella Basilica
superiore di san
Francesco ad assisi. In
questo si è avuto una
sorte di inversione dei
colori per cui le parti
scure sono diventate
chiare e viceversa.
CRISTO CROCIFISSO




MADDALENA CON LE
BRACCIA LEVATE
VERSO CRISTO
MADONNA IN TRONO CON
      ANGELI E SAN
       FRANCASCO
L’affresco venne dipinto
da Cimabue nella Basilica
inferiore di Assisi. In
questo possiamo trovare
la Madonna con in braccio
il Bambino e intorno a
loro quattro angeli con
San Francesco sullo
sfondo.
Madonna con
bambino con
quattro angeli




                 San Francesco
IL MIRACOLO DELLA FONTE
“Il miracolo della fonte” è un
altro affresco di straordinaria
esecuzione. Venne dipinto da
Pietro Cavallini nella Basilica
Superiore di Assisi.Qui il santo
è inginocchiato a
pregare,mentre, a seguito delle
sue preghiere,una sorgente
sgorga miracolosamente e un
pellegrino vi si abbassa per
bere. L’affresco contiene anche
due frati con un asinello in
primo piano.
SAN FRANCESCO IN GLORIA E
     ALLEGORIA ALL’OBBEDIENZA
                             Gli affreschi vennero dipinti da
                             Giotto nella Basilica inferiore di
                             Assisi, questi a differenza di altri
                             affreschi appaiono più vivaci e
                             più ricchi nella composizione.

In essi manca quel rigore
compositivo che ritroviamo
negli affreschi di Padova.
LA VESTIZIONE DI SAN
              MARTINO
Venne dipinto da Simone
Martini nella Basilica
inferiore di Assisi. In questo
affresco prevale ancora il
gusto ieratico proprio della
rappresentazione araldica di
moda nelle corti europee. In
particolare in questo,
possiamo trovare un’unione
tra il gusto narrativo e una
ricchezza cromatica che rende
l’affresco una delle opere
Gotiche più belle in Italia.
CROCEFISSIONE E
            DEPOSIZIONE

Due affreschi di Pietro Lorenzetti situati nella Basilica
inferiore di Assisi. Ciò che colpisce di più in questi è
soprattutto l’intensità drammatica che si percepisce sia nei
volti dei personaggi, sia nella composizione complessiva della
scene. Il colore è intenso e la struttura dell’immagine è
basata più sulle linee che sulle masse.
CROCEFISSIONE,
1320 CA..




                 DEPOSIZIONE;
                 1320CA
FRANCIA
 Anche la Francia come l’Italia è ricca di molte opere gotiche
 racchiuse in Chiese e cattedrali, come:




SAINTE-CHAPELLE                         CHIESA DI SAINT-LUBIN

               CATTEDRALE DI CHARTRES
SAINTE-CHAPELLE

      Nella Saint-Chapelle a
      Parigi possiamo trovare
      numerose vetrate in stile
      gotico. Queste sono
      caratterizzate della
      vivacità dei colori e dalla
      presenza di molte forme
      geometriche molto bene
      organizzate.
CATTEDRALE DI
               CHARTRES
 Le vetrate della Cattedrale sono 176. E sono per i ¾ originali,
 e uniche ad essersi conservate tali di tutte le cattedrali
 dedicate a Notre Dame in Francia. Queste sono:



“NOSTRA SIGNORA BELLA DELLA VETRATA” E VETRATE DEL PORTA
                             “ROSONE




                    “LA VETRATA DELLO ZODIACO”
NOSTRA SIGNORA DELLA
   BELLA VETRATA
           Nella vetrata è evidente la
           diversità dei colori. Infatti i
           pannelli centrali furono
           salvati da un incendio del
           1194 e furono incastonati
           nella vetrata eseguita nel
           XIII secolo. L’azzurro si
           differenzia da quello usato
           per i vetri di epoca
           posteriore.
LA VETRATA DELLO
   ZODIACO E I LAVORI DEI
           MESI
E’ situata nel lato sud
della Cattedrale.
Questa rappresenta
tutti alcuni segni dello
zodiaco e i lavori che
dovevano essere
compiuti in un
determinato mese.
dipinti con colori
differenti e molto
appariscenti.
ROSONE E VETRATE DEL
         PORTALE
     SETTENTRIONALE
Il portale meridionale veniva
aperto, nel Medioevo, e sullo
sfondo si poteva vedere il
grande rosone nord. Questo
per i cavalieri che si
supponeva avessero
raggiunto una rigenerazione
spirituale dopo un percorso
avviato all’iniziazione e
all’illuminazione.
Entrando in Chiesa, le loro teste venivano a trovarsi sotto i
piedi del Cristo(che sta fuori) e sembravano così “aureolati”
dal rosone sullo sfondo.




     ROSONE                           CRISTO
CHIESA DI SAINT-LUBIN
La vetrata più conosciuta
all’interno di questa chiesa è
quella contenente “il carretto
per il trasporto del raccolto”
risalente al 1210 ca. In questa
vetrata possiamo scorgere
semplici scene di vita
quotidiana , come un carretto
attaccato ad un cavallo che
trasporta il raccolto. I colori
sono ben distinti e il quadro
sembra essere diviso in due
da una linea nera.
LA PITTURA TEDESCA

In pittura dominò fino al 1430 lo stile gotico internazionale,
influenzato dai modelli boemi e borgognoni. Si ricordano le
scuole di Colonia, di Norimberga, di Erfurt, di Praga, di
Amburgo, di Dortmund, della Baviera, dell'Alto Reno.
Verso il 1430 un gruppo di maestri della Germania
meridionale influenzati dai fiamminghi segnò il passaggio dal
gotico internazionale a uno stile più realistico. Nella seconda
metà del secolo i maggiori pittori tedeschi furono M.
Schongauer (influenzato da R. van der Weyden) in Alsazia e
M. Pacher (il primo pittore tedesco influenzato direttamente
dal Rinascimento italiano) nel Tirolo.

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Pittura Gotica Europea

  • 1. PRESENTAZIONE A CURA DI: VISCUSI ALBERTO INIZIO PRESENTAZIONE
  • 2. LA PITTURA GOTICA EUROPEA • INTRODUZIONE • TIPI DI PITTURA • TECNICHE DELLA LAVORAZIONE • TEMI DELLA PITTURA GOTICA • LA PITTURA ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI
  • 3. INTRODUZIONE Lo sviluppo della pittura tra il XIII e XIV secolo è fortemente condizionato dal rapido affermarsi del gotico. Nell’arte gotica la pittura riveste un ruolo secondario rispetto all’architettura e alla scultura;
  • 4. Scomparsi i cicli ad affresco della tradizione romanica, che ritorneranno nel XIV secolo, trionfano le vetrate che rendono mistici gli interni gotici; le miniature si fanno raffinate e di valore e la lavorazione dei metalli si fa preziosa. Vetrata gotica Affresco romano
  • 5. TIPI DI PITTURA Nella seconda metà del Duecento l’influenza bizantina sulla pittura è ancora notevole; la linea che disegna le figure diviene però più ondulata e gli spazi tra linea e linea sono differenziati non solo dal colore, ma anche da diverse luminosità. E figure acquistano così il senso del volume ed un maggior realismo.
  • 6. Al rapido declino degli affreschi romani, si contrappone il contemporaneo raffinarsi di altri tipi di pittura: Pittura su tavola Miniature Pittura su vetro
  • 7. PITTURA SU TAVOLA La pittura su tavola, che già in epoca romanica aveva cominciato a svilupparsi con un certo successo, assume ora un ruolo di assoluto primo piano.
  • 8. La realizzazione di questo tipo di pittura non è subordinata ad alcuna esigenza di carattere architettonico e ciò consente agli artisti di esprimersi, per la prima volta, in piena libertà. Verso la metà del XIV secolo si assistette inoltre all’introduzione dei principi della prospettiva, messi a punto dagli artisti rinascimentali italiani e poi sfruttati anche dagli artisti europei.
  • 9. Con questo tipo di pittura, la narrazione di storie sacre raggiunge livelli di altissima esecuzione. La tradizione delle croci e tavole dipinte continua ad affermarsi in tutta l’Italia e nel resto dell’Europa.Anche in pittura si formano vere e proprie scuole.
  • 10. La rappresentazione della Madonna in trono, fra Angeli e Santi, detta “Maestà”, diviene ricca e complessa: La tavola è suddivisa in scomparti da elementi architettonici che ripetono gli schemi delle facciate e delle finestre gotiche. Tale composizione viene definita: TRITTICO: se divisa in tre POLITTICO:se divisa in scomparti numero maggiore di tre.
  • 11. MINIATURE Negli ultimi decenni del quattrocento la miniatura, specialmente a Parigi, si orientò alla resa della dimensione spaziale, prendendo definitivamente la distanza dalle concezioni figurative medievali.
  • 12. Tale declinazione realistica dell’arte nell’Europa del Nord coincise di fatto con lo sviluppo in quei paesi della cultura rinascimentale: con riferimento a questo periodo dell’arte nordica si usa talvolta il termine tardogotico, che indica tuttavia una realtà ben diversa dal gotico dei secoli precedenti e, in effetti, un suo superamento.
  • 13. PITTURA SU VETRO La pittura su vetro costituisce uno dei prodotti più originali e caratterizzanti di tutta l’arte gotica. Essa consiste nella realizzazione di vetrate colorate da applicare in massima parte alle ampie finestre e ai rosoni di chiese e cattedrali.
  • 14. Il concetto su cui gli artefici delle cattedrali gotiche basarono l’uso della vetrata colorata non è quello di avere semplicemente la luce del sole e del cielo delle quattro stagioni: essa doveva “illuminare” il pellegrino che qui veniva per recepire il messaggio della Salvezza e lo imparasse da tutta l’iconografia qui raffigurata in modo superbo.
  • 15. TECNICHE DELLA LAVORAZIONE La presenza di superfici vetrate sempre più estese suggerì fin dall’inizio la necessità di una loro specifica decorazione. Dato che le tecnologie medioevali della lavorazione del vetro non consentivano di ottenere lastre di grandi dimensioni, ogni finestra doveva essere composta da più pezzi messi insieme. È per questo che si pensò di utilizzare dei vetri colorati uniti tra loro mediante delle cornici dette “legature” formate da listelli di piombo.
  • 16. 1- I vetri venivano tagliati con punte metalliche arroventate seguendo disegni precedentemente predisposti. 2- I vari pezzi erano incastrati a forza tra le due ali del listello di piombo che poteva essere facilmente adattato alla sagomatura del vetro stesso. 3- Ogni listello veniva via via saldato a quello contiguo in modo da ricomporre il disegno previsto dal cartone. 4- Il tutto veniva inserito in un robusto telaio di ferro e murato davanti all’apertura per la quale era stato predisposto.
  • 17. Questa tecnica consentiva di ottenere figurazioni geometriche di grande effetto cromatico. Esse, però, non potevano ancora competere con quelle del mosaico o dell’affresco. Per poter dipingere delle figure, infatti, non era sufficiente ritagliare delle semplici sagome, ma sarebbe stato necessario disporre di colori che potessero far presa direttamente sul vetro.
  • 18. Fu proprio nel tentativo di trovare un impasto capace di fissarsi sulla superficie liscia del vetro che in Francia, verso la metà del XIII secolo, venne sperimentata per la prima volta la cosiddetta grisaille.
  • 19. L’uso della grisaille era assai semplice: Veniva spalmato sui pezzi di vetro e, una volta essiccatasi, aveva la particolarità di renderli completamente opachi. Con un pannello duro o con uno stilo di legno si graffiva la grisaille riportando alla luce la trasparenza del vetro. Per fissare definitivamente il dipinto era però necessario ricuocere i singoli vetri in modo che la grisaille finisse per fondersi e amalgamarsi nella pasta stessa del vetro.
  • 20. Solo dopo questi passaggi si poteva procedere alla legatura in piombo. La realizzazione delle vetrate dipinte richiedeva manodopera altamente specializzata. In Francia, Inghilterra e Germania nacquero grandi botteghe artigiane all’interno delle quali si provvedeva a ogni fase della lavorazione e, talvolta, anche all’ideazione e al disegno dei cartoni.
  • 21. CROMATICO Questo termine deriva dal greco chròma e significa colore. Relativo al colore e ai suoi effetti.
  • 22. GRISAILLE La Grisaille deriva dal francese (gris, grigio), è una sostanza ottenuta da un miscuglio di polveri di vetro e di vari ossidi (di ferro e di rame) finemente macinati e impastati con acqua, aceto e resine vegetali. Questa a seconda dei componenti poteva essere nera o bruna.
  • 23. TEMI DELLA PITTURA GOTICA I temi della pittura gotica non sono dissimili, almeno all’inizio, da quelli del periodo romanico, ma il modo di trattarli risente enormemente della mutata situazione storica, sociale ed economica.
  • 24. La nascente borghesia cittadina è ormai animata da uno spirito sempre più concreto e, per conseguenza, anche la loro visione del mondo e della vita cambia in modo radicale. Il corpo doveva essere mortificato in quanto materia La materia ha la stessa dignità dello spirito e il lavoro dell’uomo non è una maledizione di Dio, ma un dono.
  • 25. Questo nuova atteggiamento filosofico ha immediato riscontro anche sul piano artistico. Infatti si assiste ad una progressiva attualizzazione delle narrazioni religiose, nelle quali anche i personaggi delle Sacre Scritture appaiono vestiti con gli indumenti medioevali del tempo. Le città, poi, non sono più frutto della fantasia imposti dalla tradizione,ma, corrispondono a città realmente esistenti e spesso anche ben riconoscibili. Gli elementi del mondo reale, che la pittura paleocristiana aveva tralasciato, diventano ora di fondamentale importanza.
  • 26. PITTURA GOTICA TEMI RELIGIOSI: TEMI DI CARATTERE PROFANO:legati alla maggioranza della rappresentazione di semplici scene della produzione pittoresca vita quotidiana, a narrazioni gotica. cavalleresche o a cerimonie di corte Il gusto per il particolare raffinato e l’uso generalizzato, nelle tavole, di fondi trattati a oro zecchino conferiscono alla pittura gotica grande preziosità. GOTICO INTERNAZIONALE
  • 27. ORO ZECCHINO Questo termine deriva dall’arabo sikka, zecca, luogo ove si coniano le monete. Oro purissimo, lo stesso che veniva usato per coniare gli zecchini, un’antica moneta veneziana.
  • 28. GOTICO INTERNAZIONALE Definizione con la quale si suole comprendere tutta la vasta e omogenea produzione pittorica europea diffusasi tra la fine del XIV secolo e i primi decenni del XV. Questo accentuerà ulteriormente la ricerca dell’effetto ornamentale elaborando figurazioni spesso estremamente complesse. L’adozione di linee morbide e sinuose, la ricchezza delle simbologie, e l’impegno a profusione di fondi oro conferiranno alla pittura di questo periodo una connotazione di inconfondibile grazia.
  • 29. Il dipinto, in altre parole, cesserà di essere uno strumento finalizzato a precisi scopi rappresentativi, informativi o didattici, come era stato fino ad allora, e inizierà ad assumere una propria autonomia artistica. Esso, così, incomincerà a valere per quello che è, piuttosto che per ciò che rappresenta, anticipando per taluni aspetti quella che sarà la nuova concezione della pittura rinascimentale.
  • 31. LA PITTURA ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI La pittura gotica ha avuto particolare successo in Italia, in Francia e in Germania dove possiamo trovare all’interno degli edifici molte opere realizzate in questo periodo. ITALIA FRANCIA GERMANIA
  • 32. ITALIA In Italia possiamo trovare molte Chiese e Basiliche contenenti opere gotiche. Alcuni esempi sono: CHIESA DI SAN DOMENICO CHIESA DELLA SANTA TRINITA’DI ASSISI BASILICHE
  • 33. CHIESA DI SAN DOMENICO La Chiesa di San Domenico ad Arezzo, contiene la prima grande opera attribuita al grande Cimabue: “Crocifisso”.
  • 34. CROCIFISSO Si tratta di una croce dipinta di notevoli dimensioni che, pur rifacendosi ancora all’iconografia del Christus patiens,costituisce una novità. Il corpo del Cristo,infatti, non pende mollemente dalla croce, ma sembra volersene dolorosamente distaccare nell’ultimo sussulto dell’agonia. Il disegno è estremamente nitido e incisivo e i colori sono dosati con un sapiente effetto di chiaroscuro.
  • 35. OCCHI A “S” Sono indizi di come VENTRE molte caratteristiche SISTEMATICAMENTE della cultura figurativa TRIPARTITO romanico-bizantine siano ancora presenti. PREZIOSITA’ DELLE DORATURE DEL PERIZOMA
  • 36. CHIESA DELLA SANTA TRINITA’ Nella Chiesa della Santa Trinità a Firenze, era esposta un’opera di Cimabue ora contenuta alla Galleria degli Uffizi: la “Madonna di santa trinità”.
  • 37. MADONNA DI SANTA TRINITA’ Essa rappresenta una Maestà, cioè una Madonna con il bambino. Mediante l’uso della prospettiva l’artista dà un senso di rilievo, facendolo così comprendere in tutta la sua complessità spaziale. Questa è ulteriormente messa in evidenza anche dalla felice invenzione dei quattro profeti barbati.
  • 38. DUE ANGELI MADONNA CON IL BAMBINO PROFETI BARBATI: GEREMIA,ABRAMO, DAVIDE, ISAIA.
  • 39. BASILICHE DI ASSISI Nelle varie basiliche di Assisi possiamo trovare molte opere gotiche. MADONNA IN TRONO CON GLI ANGELI E SAN FRANCESCO CROCEFISSIONE IL MIRACOLO DELLA FONTE LA VESTIZIONE DI SAN MARTINO SAN FRANCESCO IN GLORIA E ALLEGORIA ALL’OBBEDIENZA CROCEFISSIONE E DEPOSIZIO
  • 40. CROCEFISSIONE L’affresco è situato nella Basilica superiore di san Francesco ad assisi. In questo si è avuto una sorte di inversione dei colori per cui le parti scure sono diventate chiare e viceversa.
  • 41. CRISTO CROCIFISSO MADDALENA CON LE BRACCIA LEVATE VERSO CRISTO
  • 42. MADONNA IN TRONO CON ANGELI E SAN FRANCASCO L’affresco venne dipinto da Cimabue nella Basilica inferiore di Assisi. In questo possiamo trovare la Madonna con in braccio il Bambino e intorno a loro quattro angeli con San Francesco sullo sfondo.
  • 43. Madonna con bambino con quattro angeli San Francesco
  • 44. IL MIRACOLO DELLA FONTE “Il miracolo della fonte” è un altro affresco di straordinaria esecuzione. Venne dipinto da Pietro Cavallini nella Basilica Superiore di Assisi.Qui il santo è inginocchiato a pregare,mentre, a seguito delle sue preghiere,una sorgente sgorga miracolosamente e un pellegrino vi si abbassa per bere. L’affresco contiene anche due frati con un asinello in primo piano.
  • 45.
  • 46. SAN FRANCESCO IN GLORIA E ALLEGORIA ALL’OBBEDIENZA Gli affreschi vennero dipinti da Giotto nella Basilica inferiore di Assisi, questi a differenza di altri affreschi appaiono più vivaci e più ricchi nella composizione. In essi manca quel rigore compositivo che ritroviamo negli affreschi di Padova.
  • 47. LA VESTIZIONE DI SAN MARTINO Venne dipinto da Simone Martini nella Basilica inferiore di Assisi. In questo affresco prevale ancora il gusto ieratico proprio della rappresentazione araldica di moda nelle corti europee. In particolare in questo, possiamo trovare un’unione tra il gusto narrativo e una ricchezza cromatica che rende l’affresco una delle opere Gotiche più belle in Italia.
  • 48. CROCEFISSIONE E DEPOSIZIONE Due affreschi di Pietro Lorenzetti situati nella Basilica inferiore di Assisi. Ciò che colpisce di più in questi è soprattutto l’intensità drammatica che si percepisce sia nei volti dei personaggi, sia nella composizione complessiva della scene. Il colore è intenso e la struttura dell’immagine è basata più sulle linee che sulle masse.
  • 49. CROCEFISSIONE, 1320 CA.. DEPOSIZIONE; 1320CA
  • 50. FRANCIA Anche la Francia come l’Italia è ricca di molte opere gotiche racchiuse in Chiese e cattedrali, come: SAINTE-CHAPELLE CHIESA DI SAINT-LUBIN CATTEDRALE DI CHARTRES
  • 51. SAINTE-CHAPELLE Nella Saint-Chapelle a Parigi possiamo trovare numerose vetrate in stile gotico. Queste sono caratterizzate della vivacità dei colori e dalla presenza di molte forme geometriche molto bene organizzate.
  • 52. CATTEDRALE DI CHARTRES Le vetrate della Cattedrale sono 176. E sono per i ¾ originali, e uniche ad essersi conservate tali di tutte le cattedrali dedicate a Notre Dame in Francia. Queste sono: “NOSTRA SIGNORA BELLA DELLA VETRATA” E VETRATE DEL PORTA “ROSONE “LA VETRATA DELLO ZODIACO”
  • 53. NOSTRA SIGNORA DELLA BELLA VETRATA Nella vetrata è evidente la diversità dei colori. Infatti i pannelli centrali furono salvati da un incendio del 1194 e furono incastonati nella vetrata eseguita nel XIII secolo. L’azzurro si differenzia da quello usato per i vetri di epoca posteriore.
  • 54. LA VETRATA DELLO ZODIACO E I LAVORI DEI MESI E’ situata nel lato sud della Cattedrale. Questa rappresenta tutti alcuni segni dello zodiaco e i lavori che dovevano essere compiuti in un determinato mese. dipinti con colori differenti e molto appariscenti.
  • 55. ROSONE E VETRATE DEL PORTALE SETTENTRIONALE Il portale meridionale veniva aperto, nel Medioevo, e sullo sfondo si poteva vedere il grande rosone nord. Questo per i cavalieri che si supponeva avessero raggiunto una rigenerazione spirituale dopo un percorso avviato all’iniziazione e all’illuminazione.
  • 56. Entrando in Chiesa, le loro teste venivano a trovarsi sotto i piedi del Cristo(che sta fuori) e sembravano così “aureolati” dal rosone sullo sfondo. ROSONE CRISTO
  • 57. CHIESA DI SAINT-LUBIN La vetrata più conosciuta all’interno di questa chiesa è quella contenente “il carretto per il trasporto del raccolto” risalente al 1210 ca. In questa vetrata possiamo scorgere semplici scene di vita quotidiana , come un carretto attaccato ad un cavallo che trasporta il raccolto. I colori sono ben distinti e il quadro sembra essere diviso in due da una linea nera.
  • 58. LA PITTURA TEDESCA In pittura dominò fino al 1430 lo stile gotico internazionale, influenzato dai modelli boemi e borgognoni. Si ricordano le scuole di Colonia, di Norimberga, di Erfurt, di Praga, di Amburgo, di Dortmund, della Baviera, dell'Alto Reno.
  • 59. Verso il 1430 un gruppo di maestri della Germania meridionale influenzati dai fiamminghi segnò il passaggio dal gotico internazionale a uno stile più realistico. Nella seconda metà del secolo i maggiori pittori tedeschi furono M. Schongauer (influenzato da R. van der Weyden) in Alsazia e M. Pacher (il primo pittore tedesco influenzato direttamente dal Rinascimento italiano) nel Tirolo.