Seminario conclusivo del progetto “Didattica laboratoriale innovativa nei Poli Tecnici e Professionali” (Regione Toscana - Indire). Lucca, 31 maggio 2017.
L’architettura Romanica si diffuse tra l’XI e il XII secolo in Italia, Francia, Spagna e in molte aree dell’Europa Occidentale. La sua grande diffusione avviene grazie ai pellegrinaggi verso luoghi che conservavano reliquie di Santi. Le principali vie di pellegrinaggio erano quelle che portavano al Santo Sepolcro di Gerusalemme
Quelle per Roma alle tombe di S. Pietro e S. Paolo e quelle per Santiago de Compostela , nella Spagna nord-occidentale. ( Nel 1994 la via Francigena è stata dichiarata dal Consiglio d’Europa “Itinerario culturale europeo “, nel tratto italiano attraversa 140 comuni ) Gli edifici ecclesiastici oltre alla naturale destinazione religiosa assumono anche quella di luogo laico di riunione, diventando centri propulsori della vita economica delle città. Tutto questo rende più che mai necessario la costruzione di chiese nuove sempre più capienti. L’architettura Romanica si manifesta con diverse espressioni in Europa e in Italia.
Brochure mostra El Greco in Italia, Metamorfosi di un GenioAndrea Brunello
Presentazione della mostra dedicata al decennio italiano de El Greco, la più grande retrospettiva sull'artista, genio visionario del '500, che sconvolse Manet, Cézanne e Picasso, in programma a Treviso, a Casa dei Carraresi, dal 24 ottobre 2015 al 10 aprile 2016
Seminario conclusivo del progetto “Didattica laboratoriale innovativa nei Poli Tecnici e Professionali” (Regione Toscana - Indire). Lucca, 31 maggio 2017.
L’architettura Romanica si diffuse tra l’XI e il XII secolo in Italia, Francia, Spagna e in molte aree dell’Europa Occidentale. La sua grande diffusione avviene grazie ai pellegrinaggi verso luoghi che conservavano reliquie di Santi. Le principali vie di pellegrinaggio erano quelle che portavano al Santo Sepolcro di Gerusalemme
Quelle per Roma alle tombe di S. Pietro e S. Paolo e quelle per Santiago de Compostela , nella Spagna nord-occidentale. ( Nel 1994 la via Francigena è stata dichiarata dal Consiglio d’Europa “Itinerario culturale europeo “, nel tratto italiano attraversa 140 comuni ) Gli edifici ecclesiastici oltre alla naturale destinazione religiosa assumono anche quella di luogo laico di riunione, diventando centri propulsori della vita economica delle città. Tutto questo rende più che mai necessario la costruzione di chiese nuove sempre più capienti. L’architettura Romanica si manifesta con diverse espressioni in Europa e in Italia.
Brochure mostra El Greco in Italia, Metamorfosi di un GenioAndrea Brunello
Presentazione della mostra dedicata al decennio italiano de El Greco, la più grande retrospettiva sull'artista, genio visionario del '500, che sconvolse Manet, Cézanne e Picasso, in programma a Treviso, a Casa dei Carraresi, dal 24 ottobre 2015 al 10 aprile 2016
Panoramica generale della contrapposizione e sovrapposizione dei generi del BAROCCO e del CLASSICISMO dal Cinquecento al Settecento. Sono mostrate e comparate pitture, architetture, sculture e scritti di alcuni dei principali artisti e letterati dell'epoca.
(lezione per IV superiore a.s. 2007-08)
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazion...Raul Gabriel
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazione Divisionismo Tortona-Museo Diocesano Tortona- testi di Paolo Bolpagni e Alessandro Beltrami
Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.36 Colegio Patriarca
Dopo la Cappella Sistina spagnola, restaurati gli arazzi della chiesa del Colegio
del Patriarca: ora devono essere decifrati
2. LA PITTURA GOTICA
EUROPEA
• INTRODUZIONE
• TIPI DI PITTURA
• TECNICHE DELLA LAVORAZIONE
• TEMI DELLA PITTURA GOTICA
• LA PITTURA ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI
3. INTRODUZIONE
Lo sviluppo della pittura tra il XIII e XIV secolo è
fortemente condizionato dal rapido affermarsi del gotico.
Nell’arte gotica la pittura riveste un ruolo secondario
rispetto all’architettura e alla scultura;
4. Scomparsi i cicli ad affresco della tradizione romanica,
che ritorneranno nel XIV secolo, trionfano le vetrate che
rendono mistici gli interni gotici; le miniature si fanno
raffinate e di valore e la lavorazione dei metalli si fa
preziosa.
Vetrata gotica
Affresco romano
5. TIPI DI PITTURA
Nella seconda metà del Duecento l’influenza bizantina
sulla pittura è ancora notevole; la linea che disegna le
figure diviene però più ondulata e gli spazi tra linea e
linea sono differenziati non solo dal colore, ma anche
da diverse luminosità. E figure acquistano così il senso
del volume ed un maggior realismo.
6. Al rapido declino degli affreschi romani, si contrappone il
contemporaneo raffinarsi di altri tipi di pittura:
Pittura su tavola Miniature Pittura su vetro
7. PITTURA SU TAVOLA
La pittura su tavola,
che già in epoca
romanica aveva
cominciato a
svilupparsi con un
certo successo, assume
ora un ruolo di assoluto
primo piano.
8. La realizzazione di questo tipo di pittura non è
subordinata ad alcuna esigenza di carattere
architettonico e ciò consente agli artisti di esprimersi,
per la prima volta, in piena libertà. Verso la metà del
XIV secolo si assistette inoltre all’introduzione dei
principi della prospettiva, messi a punto dagli artisti
rinascimentali italiani e poi sfruttati anche dagli artisti
europei.
9. Con questo tipo di pittura, la narrazione di storie sacre
raggiunge livelli di altissima esecuzione. La tradizione delle
croci e tavole dipinte continua ad affermarsi in tutta l’Italia e
nel resto dell’Europa.Anche in pittura si formano vere e
proprie scuole.
10. La rappresentazione della Madonna in trono, fra Angeli e
Santi, detta “Maestà”, diviene ricca e complessa:
La tavola è suddivisa in scomparti da elementi architettonici
che ripetono gli schemi delle facciate e delle finestre gotiche.
Tale composizione viene definita:
TRITTICO: se divisa in tre POLITTICO:se divisa in
scomparti numero maggiore di tre.
11. MINIATURE
Negli ultimi decenni del quattrocento la miniatura,
specialmente a Parigi, si orientò alla resa della
dimensione spaziale, prendendo definitivamente la
distanza dalle concezioni figurative medievali.
12. Tale declinazione realistica
dell’arte nell’Europa del
Nord coincise di fatto con lo
sviluppo in quei paesi della
cultura rinascimentale: con
riferimento a questo periodo
dell’arte nordica si usa
talvolta il termine
tardogotico, che indica
tuttavia una realtà ben
diversa dal gotico dei secoli
precedenti e, in effetti, un
suo superamento.
13. PITTURA SU VETRO
La pittura su vetro costituisce uno dei prodotti più
originali e caratterizzanti di tutta l’arte gotica. Essa
consiste nella realizzazione di vetrate colorate da
applicare in massima parte alle ampie finestre e ai
rosoni di chiese e cattedrali.
14. Il concetto su cui gli artefici
delle cattedrali gotiche
basarono l’uso della vetrata
colorata non è quello di
avere semplicemente la luce
del sole e del cielo delle
quattro stagioni: essa
doveva “illuminare” il
pellegrino che qui veniva
per recepire il messaggio
della Salvezza e lo
imparasse da tutta
l’iconografia qui raffigurata
in modo superbo.
15. TECNICHE DELLA
LAVORAZIONE
La presenza di superfici vetrate sempre più estese
suggerì fin dall’inizio la necessità di una loro specifica
decorazione. Dato che le tecnologie medioevali della
lavorazione del vetro non consentivano di ottenere
lastre di grandi dimensioni, ogni finestra doveva essere
composta da più pezzi messi insieme. È per questo che
si pensò di utilizzare dei vetri colorati uniti tra loro
mediante delle cornici dette “legature” formate da
listelli di piombo.
16. 1- I vetri venivano tagliati con punte metalliche
arroventate
seguendo disegni precedentemente predisposti.
2- I vari pezzi erano incastrati a forza tra le due ali del
listello di piombo che poteva essere facilmente adattato
alla sagomatura del vetro stesso.
3- Ogni listello veniva via via saldato a quello contiguo in
modo da ricomporre il disegno previsto dal cartone.
4- Il tutto veniva inserito in un robusto telaio di ferro e
murato davanti all’apertura per la quale era stato
predisposto.
17. Questa tecnica consentiva di ottenere figurazioni
geometriche di grande effetto cromatico. Esse, però,
non potevano ancora competere con quelle del mosaico
o dell’affresco. Per poter dipingere delle figure, infatti,
non era sufficiente ritagliare delle semplici sagome, ma
sarebbe stato necessario disporre di colori che
potessero far presa direttamente sul vetro.
18. Fu proprio nel tentativo di trovare un impasto capace di
fissarsi sulla superficie liscia del vetro che in Francia, verso
la metà del XIII secolo, venne sperimentata per la prima
volta la cosiddetta grisaille.
19. L’uso della grisaille era assai semplice:
Veniva spalmato sui pezzi di vetro e, una
volta essiccatasi, aveva la particolarità di
renderli completamente opachi.
Con un pannello duro o con uno stilo
di legno si graffiva la grisaille
riportando alla luce la trasparenza
del vetro.
Per fissare definitivamente il dipinto era però
necessario ricuocere i singoli vetri in modo che la
grisaille finisse per fondersi e amalgamarsi nella
pasta stessa del vetro.
20. Solo dopo questi passaggi si
poteva procedere alla
legatura in piombo. La
realizzazione delle vetrate
dipinte richiedeva
manodopera altamente
specializzata. In Francia,
Inghilterra e Germania
nacquero grandi botteghe
artigiane all’interno delle
quali si provvedeva a ogni
fase della lavorazione e,
talvolta, anche all’ideazione e
al disegno dei cartoni.
22. GRISAILLE
La Grisaille deriva dal francese (gris, grigio), è una sostanza
ottenuta da un miscuglio di polveri di vetro e di vari ossidi (di
ferro e di rame) finemente macinati e impastati con acqua,
aceto e resine vegetali. Questa a seconda dei componenti
poteva essere nera o bruna.
23. TEMI DELLA PITTURA
GOTICA
I temi della pittura gotica non sono dissimili, almeno
all’inizio, da quelli del periodo romanico, ma il modo di
trattarli risente enormemente della mutata situazione
storica, sociale ed economica.
24. La nascente borghesia cittadina è ormai animata da uno
spirito sempre più concreto e, per conseguenza, anche la loro
visione del mondo e della vita cambia in modo radicale.
Il corpo doveva essere mortificato
in quanto materia
La materia ha la stessa dignità dello spirito e
il lavoro dell’uomo non è una maledizione di
Dio, ma un dono.
25. Questo nuova atteggiamento filosofico ha immediato
riscontro anche sul piano artistico. Infatti si assiste ad una
progressiva attualizzazione delle narrazioni religiose, nelle
quali anche i personaggi delle Sacre Scritture appaiono vestiti
con gli indumenti medioevali del tempo. Le città, poi, non
sono più frutto della fantasia imposti dalla tradizione,ma,
corrispondono a città realmente esistenti e spesso anche ben
riconoscibili. Gli elementi del mondo reale, che la pittura
paleocristiana aveva tralasciato, diventano ora di
fondamentale importanza.
26. PITTURA GOTICA
TEMI RELIGIOSI: TEMI DI CARATTERE PROFANO:legati alla
maggioranza della rappresentazione di semplici scene della
produzione pittoresca vita quotidiana, a narrazioni
gotica. cavalleresche o a cerimonie di corte
Il gusto per il particolare raffinato e
l’uso generalizzato, nelle tavole, di fondi
trattati a oro zecchino conferiscono alla
pittura gotica grande preziosità.
GOTICO INTERNAZIONALE
27. ORO ZECCHINO
Questo termine deriva dall’arabo sikka, zecca, luogo ove si
coniano le monete. Oro purissimo, lo stesso che veniva usato
per coniare gli zecchini, un’antica moneta veneziana.
28. GOTICO
INTERNAZIONALE
Definizione con la quale si suole comprendere tutta la vasta e
omogenea produzione pittorica europea diffusasi tra la fine
del XIV secolo e i primi decenni del XV. Questo accentuerà
ulteriormente la ricerca dell’effetto ornamentale elaborando
figurazioni spesso estremamente complesse. L’adozione di
linee morbide e sinuose, la ricchezza delle simbologie, e
l’impegno a profusione di fondi oro conferiranno alla pittura
di questo periodo una connotazione di inconfondibile grazia.
29. Il dipinto, in altre parole, cesserà di essere uno strumento
finalizzato a precisi scopi rappresentativi, informativi o
didattici, come era stato fino ad allora, e inizierà ad assumere
una propria autonomia artistica. Esso, così, incomincerà a
valere per quello che è, piuttosto che per ciò che rappresenta,
anticipando per taluni aspetti quella che sarà la nuova
concezione della pittura rinascimentale.
31. LA PITTURA ALL’INTERNO
DEGLI EDIFICI
La pittura gotica ha avuto particolare successo in Italia, in
Francia e in Germania dove possiamo trovare all’interno
degli edifici molte opere realizzate in questo periodo.
ITALIA FRANCIA GERMANIA
32. ITALIA
In Italia possiamo trovare molte Chiese e Basiliche
contenenti opere gotiche. Alcuni esempi sono:
CHIESA DI SAN DOMENICO
CHIESA DELLA SANTA TRINITA’DI ASSISI
BASILICHE
33. CHIESA DI SAN DOMENICO
La Chiesa di San
Domenico ad
Arezzo, contiene la
prima grande opera
attribuita al grande
Cimabue:
“Crocifisso”.
34. CROCIFISSO
Si tratta di una croce dipinta di
notevoli dimensioni che, pur
rifacendosi ancora
all’iconografia del Christus
patiens,costituisce una novità. Il
corpo del Cristo,infatti, non
pende mollemente dalla croce,
ma sembra volersene
dolorosamente distaccare
nell’ultimo sussulto dell’agonia.
Il disegno è estremamente nitido
e incisivo e i colori sono dosati
con un sapiente effetto di
chiaroscuro.
35. OCCHI A “S”
Sono indizi di come
VENTRE molte caratteristiche
SISTEMATICAMENTE della cultura figurativa
TRIPARTITO
romanico-bizantine
siano ancora presenti.
PREZIOSITA’
DELLE DORATURE
DEL PERIZOMA
36. CHIESA DELLA SANTA
TRINITA’
Nella Chiesa della Santa
Trinità a Firenze, era
esposta un’opera di
Cimabue ora contenuta
alla Galleria degli Uffizi:
la “Madonna di santa
trinità”.
37. MADONNA DI SANTA
TRINITA’
Essa rappresenta una Maestà, cioè una Madonna con il bambino.
Mediante l’uso della prospettiva l’artista dà un senso
di rilievo, facendolo così comprendere in tutta la sua
complessità spaziale.
Questa è ulteriormente messa in
evidenza anche dalla felice
invenzione dei quattro profeti
barbati.
39. BASILICHE DI ASSISI
Nelle varie basiliche di Assisi possiamo trovare molte opere
gotiche.
MADONNA IN TRONO CON GLI ANGELI E SAN FRANCESCO
CROCEFISSIONE IL MIRACOLO DELLA FONTE
LA VESTIZIONE DI SAN MARTINO
SAN FRANCESCO IN GLORIA E ALLEGORIA ALL’OBBEDIENZA
CROCEFISSIONE E DEPOSIZIO
40. CROCEFISSIONE
L’affresco è situato
nella Basilica
superiore di san
Francesco ad assisi. In
questo si è avuto una
sorte di inversione dei
colori per cui le parti
scure sono diventate
chiare e viceversa.
42. MADONNA IN TRONO CON
ANGELI E SAN
FRANCASCO
L’affresco venne dipinto
da Cimabue nella Basilica
inferiore di Assisi. In
questo possiamo trovare
la Madonna con in braccio
il Bambino e intorno a
loro quattro angeli con
San Francesco sullo
sfondo.
44. IL MIRACOLO DELLA FONTE
“Il miracolo della fonte” è un
altro affresco di straordinaria
esecuzione. Venne dipinto da
Pietro Cavallini nella Basilica
Superiore di Assisi.Qui il santo
è inginocchiato a
pregare,mentre, a seguito delle
sue preghiere,una sorgente
sgorga miracolosamente e un
pellegrino vi si abbassa per
bere. L’affresco contiene anche
due frati con un asinello in
primo piano.
45.
46. SAN FRANCESCO IN GLORIA E
ALLEGORIA ALL’OBBEDIENZA
Gli affreschi vennero dipinti da
Giotto nella Basilica inferiore di
Assisi, questi a differenza di altri
affreschi appaiono più vivaci e
più ricchi nella composizione.
In essi manca quel rigore
compositivo che ritroviamo
negli affreschi di Padova.
47. LA VESTIZIONE DI SAN
MARTINO
Venne dipinto da Simone
Martini nella Basilica
inferiore di Assisi. In questo
affresco prevale ancora il
gusto ieratico proprio della
rappresentazione araldica di
moda nelle corti europee. In
particolare in questo,
possiamo trovare un’unione
tra il gusto narrativo e una
ricchezza cromatica che rende
l’affresco una delle opere
Gotiche più belle in Italia.
48. CROCEFISSIONE E
DEPOSIZIONE
Due affreschi di Pietro Lorenzetti situati nella Basilica
inferiore di Assisi. Ciò che colpisce di più in questi è
soprattutto l’intensità drammatica che si percepisce sia nei
volti dei personaggi, sia nella composizione complessiva della
scene. Il colore è intenso e la struttura dell’immagine è
basata più sulle linee che sulle masse.
50. FRANCIA
Anche la Francia come l’Italia è ricca di molte opere gotiche
racchiuse in Chiese e cattedrali, come:
SAINTE-CHAPELLE CHIESA DI SAINT-LUBIN
CATTEDRALE DI CHARTRES
51. SAINTE-CHAPELLE
Nella Saint-Chapelle a
Parigi possiamo trovare
numerose vetrate in stile
gotico. Queste sono
caratterizzate della
vivacità dei colori e dalla
presenza di molte forme
geometriche molto bene
organizzate.
52. CATTEDRALE DI
CHARTRES
Le vetrate della Cattedrale sono 176. E sono per i ¾ originali,
e uniche ad essersi conservate tali di tutte le cattedrali
dedicate a Notre Dame in Francia. Queste sono:
“NOSTRA SIGNORA BELLA DELLA VETRATA” E VETRATE DEL PORTA
“ROSONE
“LA VETRATA DELLO ZODIACO”
53. NOSTRA SIGNORA DELLA
BELLA VETRATA
Nella vetrata è evidente la
diversità dei colori. Infatti i
pannelli centrali furono
salvati da un incendio del
1194 e furono incastonati
nella vetrata eseguita nel
XIII secolo. L’azzurro si
differenzia da quello usato
per i vetri di epoca
posteriore.
54. LA VETRATA DELLO
ZODIACO E I LAVORI DEI
MESI
E’ situata nel lato sud
della Cattedrale.
Questa rappresenta
tutti alcuni segni dello
zodiaco e i lavori che
dovevano essere
compiuti in un
determinato mese.
dipinti con colori
differenti e molto
appariscenti.
55. ROSONE E VETRATE DEL
PORTALE
SETTENTRIONALE
Il portale meridionale veniva
aperto, nel Medioevo, e sullo
sfondo si poteva vedere il
grande rosone nord. Questo
per i cavalieri che si
supponeva avessero
raggiunto una rigenerazione
spirituale dopo un percorso
avviato all’iniziazione e
all’illuminazione.
56. Entrando in Chiesa, le loro teste venivano a trovarsi sotto i
piedi del Cristo(che sta fuori) e sembravano così “aureolati”
dal rosone sullo sfondo.
ROSONE CRISTO
57. CHIESA DI SAINT-LUBIN
La vetrata più conosciuta
all’interno di questa chiesa è
quella contenente “il carretto
per il trasporto del raccolto”
risalente al 1210 ca. In questa
vetrata possiamo scorgere
semplici scene di vita
quotidiana , come un carretto
attaccato ad un cavallo che
trasporta il raccolto. I colori
sono ben distinti e il quadro
sembra essere diviso in due
da una linea nera.
58. LA PITTURA TEDESCA
In pittura dominò fino al 1430 lo stile gotico internazionale,
influenzato dai modelli boemi e borgognoni. Si ricordano le
scuole di Colonia, di Norimberga, di Erfurt, di Praga, di
Amburgo, di Dortmund, della Baviera, dell'Alto Reno.
59. Verso il 1430 un gruppo di maestri della Germania
meridionale influenzati dai fiamminghi segnò il passaggio dal
gotico internazionale a uno stile più realistico. Nella seconda
metà del secolo i maggiori pittori tedeschi furono M.
Schongauer (influenzato da R. van der Weyden) in Alsazia e
M. Pacher (il primo pittore tedesco influenzato direttamente
dal Rinascimento italiano) nel Tirolo.