L'organizzazione dell'azienda deve tener conto di due opposte esigenze: da una parte deve canalizzare in maniera ordinata i processi e le procedure che permettono una alta standardizzazione, mentre dall'altra deve riuscire a liberare le iniziative che provengono da più fonti così che l'idea individuale si possa trasformare in innovazione.
Sono due piatti della bilancia che vanno costantemente equilibrati e tarati sulla base delle specifiche di ciascuna realtà aziendale. Così, uno studio di architettura dovrà dare più spazio alla creatività, dando comunque delle regole per la gestione dei progetti in cantiere, mentre un panificio dovrà dare delle rigide regole in termini di orari di apertura, chiusura, lavorazione e impasti. Propendere solo per uno dei due piatti della bilancia, rinnegando l'altro condurrà in ogni caso ad una sproporzione. Il panettone nasce da uno sbaglio, lo sbaglio di Toni che nella sua ricerca di una nuova ricetta creò una novità, fosse stato irrigidito nelle regole, oggi non avremmo un dolce tipico per festeggiare il Natale. Al tempo stesso, ad andare troppo appresso alla fantasia e all'estro rischiamo comunque, di perder del tempo senza concludere.
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
Lavoro di squadra significa che un gruppo di persone lavora in modo coordinato alla realizzazione di un progetto. Il team è il responsabile del risultato finale.
Team working - Costruire i rapporti per lavorare bene assiemeMirko Cuneo
Lavoro di squadra significa che un gruppo di persone lavora in modo coordinato alla realizzazione di un progetto. Il team è il responsabile del risultato finale.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
Spedizioni: Organizzazione delle spedizioni, schema, documenti di accompagnamento, procedure e tecniche, dogana, imballaggio, bolla di accompagnamento, fattura differita
La leadership può essere definita come il processo volto a influenzare le attività di un individuo o di un gruppo che si impegna per il conseguimento di uno o più obiettivi specifici.
Il termine “processo” sottolinea come la leadership non sia una posizione statica che trae la sua legittimità da funzioni ben precise e sganciate dalla relazione con gli altri, ma sia un comportamento dinamico che trae la sua linfa dall’interazione con gli altri.
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1)fattore finanziario;
2)fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui di seguito tratteremo il fattore m
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
Spedizioni: Organizzazione delle spedizioni, schema, documenti di accompagnamento, procedure e tecniche, dogana, imballaggio, bolla di accompagnamento, fattura differita
La leadership può essere definita come il processo volto a influenzare le attività di un individuo o di un gruppo che si impegna per il conseguimento di uno o più obiettivi specifici.
Il termine “processo” sottolinea come la leadership non sia una posizione statica che trae la sua legittimità da funzioni ben precise e sganciate dalla relazione con gli altri, ma sia un comportamento dinamico che trae la sua linfa dall’interazione con gli altri.
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1)fattore finanziario;
2)fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui di seguito tratteremo il fattore m
Sei passi per accrescere la produttività migliorando le procedure.
Cambiamenti utili e duraturi sono possibili solo se, identificato l’obiettivo da raggiungere, vi è un’armonica partecipazione da parte di tutti gli attori necessari al suo raggiungimento.
Da dove iniziare quindi? Questa è la domanda che sta al centro del I workshop del 2014; ecco la road map suggerita da CentoCinquanta.
1) Analizzare la catena del valore;
2) Definire una priorità di intervento: verificare se i maggiori gap sono riscontrabili all’interno del processo primario di ciascuna business unit oppure nel legame tra la business unit e specifici processi di supporto.
3) Definire le procedure oggetto di intervento e gli obiettivi attesi dal miglioramento
4) Creare una cultura del cambiamento tramite la costituzione di un team
5) Assicurarsi che il team applichi le tecniche del problem solving e il ciclo PDCA
6) Festeggiare i risultati raggiunti dal team e puntare l’attenzione sulle lezioni apprese
Durante il workshop entreremo nel dettaglio e studieremo casi aziendali anche sulla base dell’interazione in sala con gli imprenditori. Avremo anche una forte interazione tra consulenti CentoCinquanta: le competenze organizzative e di controllo debbono mischiarsi e fondersi per ottenere un beneficio duraturo in azienda.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è il Tg Team, un percorso di 1 giornata basato sulla metafora della redazione di un telegiornale allnews.
I partecipanti sono stati suddivisi in 7 redazioni con il compito di contribuire alla realizzazione del telegiornale, raccontando le notizie riguardanti le diverse business unit.
Al centro dell’aula è stata posizionata la newsroom, una redazione di coordinamento con gli speaker del telegiornale.
L’organizzazione aziendale è – secondo Henry Minzberg – un insieme stabile di attori indirizzati verso un comune obiettivo generale che, al fine di realizzarlo, ricorrono ad una divisione del lavoro e a delle modalità di coordinamento e controllo.
Abbiamo in questa definizione tre ingredienti, dei quali due palesi e uno nascosto: l’organizzazione aziendale è costituita da una strategia, che fissa i comuni obiettivi generali, da una struttura, che determina la divisione, il coordinamento e il controllo dell’organizzazione e da una cultura aziendale.
La strategia è un tema unificatore che conferisce coerenza e unicità di direzione alle azioni e alle decisioni di un individuo o di una organizzazione.
Le due componenti fondamentali dell’analisi strategica sono:
- Creazione del valore (scelta del valore, risorse umane e materiali)
- Cattura del valore (analisi settoriale, segmentazione del mercato, scelta del target a cui puntare)
La struttura organizzativa è la creazione sociale di compiti, ruoli e relazioni che facilita l’efficace coordinamento e il controllo di un gruppo che deve raggiungere un obiettivo comune. La struttura organizzativa è contraddistinta dalla presenza di meccanismi di integrazione e differenziazione.
- La differenziazione è l’insieme di meccanismi che permette di stabilire e controllare la divisione del lavoro, o il grado di specializzazione, nell’organizzazione. Sono, quindi, meccanismi di differenziazione, la suddivisione di compiti e ruoli. Tali meccanismi sono funzionali ad un efficace coordinamento tra individui differenti che compiono attività separate in vista di un unico risultato finale.
- L’integrazione è il processo di coordinamento tra le diverse mansioni, funzioni e divisioni, finalizzato a far si che lavorino in maniera armonica e non l’uno contro l’altro. Per integrazione si intende - in altri termini - l’attività che consente di riportare ad un’unità di intenti gli sforzi prodotti dai singoli ruoli.
La cultura aziendale è l’insieme di pratiche e abitudini che si consolidano all’interno di un’organizzazione. Definire da subito quali pratiche e quali routine sono auspicabili e quali sono da considerare deprecabili costituisce sicuro volano di crescita, poiché riduce le frizioni che interverranno durante le fasi di cambiamento organizzativo.
Il workshop punta la sua attenzione sulla componente strategica dell’azienda. In particolare, durante l’incontro, risponderemo alle seguenti domande:
1) Come si collega la struttura organizzativa alla strategia?
2) Qual è il nesso tra la vision aziendale e le strategie?
3) Come si costruisce una mappa delle proprie strategie?
4) Qual è l’orizzonte temporale delle strategie?
5) Come si monitorano le strategie aziendali, ed in particolare, chi è deputato al monitoraggio?
La Valutazione del Personale è un tema caro a chi si occupa di risorse umane, un aspetto importante della valorizzazione dei collaboratori, che troppo spesso viene sottovalutato.
Vi sono elementi umani da considerare per assicurarsi che la Valutazione delle Performance ottenga i risultati sperati: una maggiore consapevolezza di tutto il team sui traguardi raggiunti e sui miglioramenti da apportare per far crescere il business e creare un ambiente stimolante.
Abbiamo raccolto alcuni spunti interessanti per HR e manager, che possano aiutarvi ad affrontare la valutazione del personale con il giusto approccio individuale: migliorare il processo, reagire alle obbiezioni, affrontare una valutazione negativa, casi concreti…
La mappa strategica: la creazione delle strategie di crescita e il loro monit...CentoCinquanta srl
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. Questa citazione attribuita a Seneca sintetizza il momento economico, manageriale e cognitivo in cui si trovano ad operare i manager oggi, sia pubblici che privati.
La crisi mette a dura prova la capacità di cambiamento degli imprenditori anche per la difficoltà di intravedere percorsi nuovi, nuovi obiettivi, nuovi scenari, a fronte di un cambiamento esogeno, radicale e illeggibile come quello che stiamo vivendo.
Lo strumento inventato da Kaplan e Norton nel 2001, per supportare la costruzione della Balanced Scorecard, può essere uno strumento potente per uscire da questo guado mentale. Per rimanere nella metafora di Seneca, il vento è scarso, a volte vi è bonaccia, ma qualora sia presente, finchè non c’è una meta verso la quale rivolgersi, rimane comunque un vento inutilizzabile ai nostri fini.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è un intervento integrato di coaching individuale e di team. La finalità generale è
generare uno stile di leadership del management coerente con la strategia corporate ed il raggiungimento degli obiettivi di revenues della Regione. Le azioni a supporto sono state:
favorire l’allineamento con le strategie di business globali
potenziare le performance manageriali del team
migliorare il clima sociale e l’engagement delle persone
elaborare ed agire un piano di sviluppo manageriale personalizzato
Controllo di Gestione, Studi di Fattibilità - Carlo Vigo - Seminario Sophia G...Salvatore Carlo Vigo
Seminario Controllo di Gestione, Studi di Fattibilità di Carlo Vigo, consulenza e coaching aziendale nel settore turistico alberghiero e della ristorazione.
Seminario Sophia Group / NH Hotels - NH Jolly President, Milano 9/10 Febbraio 2010
Vite d'impresa 2018 - I workshop di CentoCinquanta.
Privacy, come cambia la regolamentazione della materia con il nuovo GDPR
A distanza di circa vent’anni dall’entrata in vigore della prima legge italiana in materia di privacy, il 4 maggio 2016 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento UE n. 2016/679, denominato GDPR - General Data Protection Regulation. Il Regolamento, direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, diventerà pienamente operativo a partire dal 25 maggio 2018.
Esso incide profondamente sulle regole della privacy con conseguenze importanti per imprese, enti pubblici e altri soggetti che debbano gestire, conservare, trasferire o trattare dati personali.
Gli adempimenti non sono pochi e alcuni sono decisamente nuovi: molti di tali adempimenti non sono esattamente definiti ed è lasciato alle imprese e agli enti pubblici l’obbligo di indicare come comportarsi, caso per caso.
Crescono anche le responsabilità in capo alle imprese e ai responsabili aziendali, con sanzioni che possono raggiungere fino a 20 milioni di euro.
L’incontro mira, pertanto, ad illustrare le principali novità introdotte dal GDPR e i relativi obblighi di adeguamento richiesti alle imprese.
Generare e rigenerare il Business - Super intensive starter. Rende 20-24/06/2016CentoCinquanta srl
Generare e Rigenerare il Business, Rende 20-24 Giugno 2016.
Cinque giorni per comprendere e reinventare il business. I partecipanti apprenderanno come creare un business rapidamente e come spingerlo sui mercati globali
Accade spesso di osservare che le imprese siano attraversate da iniziative tra loro incoerenti e non monitorate; esiste un metodo per evitare che ciò accada e che, conseguentemente faccia perdere tempo prezioso al management. Tale metodo, dopo aver identificato le iniziative strategiche, coinvolge il personale nella loro messa in opera e procede anche al relativo monitoraggio periodico. Una sfida nuova per le aziende, una sfida che oggi si rivela imprescindibile per assicurare che le risorse economico finanziarie siano indirizzate sempre meglio.
Creare o distruggere valore per i portatori di interesse e analisi dei proces...CentoCinquanta srl
In questa breve disamina verranno affrontate alcune tematiche utili a far comprendere alle imprese quale valore fornire al cliente, quale valore erogare ai propri dipendenti, ai fornitori, all’ambiente naturale, ai soci ecc. L’impresa vincente, oggi, riesce ad ottemperare a questi interessi componendoli in un quadro organico che non scontenti l’uno a vantaggio dell’altro. Per farlo, l’impresa ha bisogno di comprendere i suoi diversi ruoli, comporre una vision unitaria e monitorare lo sviluppo delle iniziative strategiche conseguenti. Questo argomento è la sfida sulla quale aziende apparentemente simili oggi diventeranno competitive e uniche nel prossimo futuro.
Creare o distruggere valore per i portatori di interesse e analisi dei proces...CentoCinquanta srl
In questa breve disamina su come creare o distruggere valore per i portatori di interesse verranno affrontate alcune tematiche utili a far comprendere alle imprese quale valore fornire al cliente, quale valore erogare ai propri dipendenti, ai fornitori, all’ambiente naturale, ai soci ecc. L’impresa vincente, oggi, riesce ad ottemperare a questi interessi componendoli in un quadro organico che non scontenti l’uno a vantaggio dell’altro. Per farlo, l’impresa ha bisogno di comprendere i suoi diversi ruoli, comporre una vision unitaria e monitorare lo sviluppo delle iniziative strategiche conseguenti. Questo argomento è la sfida sulla quale aziende apparentemente simili oggi diventeranno competitive e uniche nel prossimo futuro.
Il lavoro presentato fornisce un prospetto di sintesi nella valutazione del rapporto tra performance economico finanziarie di medio termine e struttura finanziaria dell’impresa, intesa sia come rapporto tra equity e debt, che come struttura del capitale investito in senso stretto.
Attraverso l’analisi di alcuni indicatori di bilancio (Leverage, Z score, Acid test, Asset turnover) sarà mostrato come, sebbene permanga comunque valido il teorema di Modigliani – Miller, è nella pratica possibile individuare correlazione tra alcune variabili economiche e finanziarie.
Sarà l’analisi di bilancio inoltre a mostrare come il corretto utilizzo delle fonti di finanziamento influenzi, in pratica, il tasso di interesse medio praticato alle PMI.
In ultimo, sarà analizzata la struttura finanziaria di una impresa con indebitamento mettendo in luce la valenza qualitativa delle fonti di finanziamento diverse da quelle bancarie.
Come avviare l'organizzazione di un'azienda più flessibileCentoCinquanta srl
L’oggetto dell’intervento è molto mirato. Non vogliamo trattare “semplicemente” i vantaggi della flessibilità, ma per riuscire a discutere di come avviarla, è necessario comprendere il valore. Un’azienda flessibile è un’azienda in cui è tenuto a freno il comportamento burocratico e le gerarchie. Tenendo a freno entrambi questi elementi, si riducono i costi di attendere che la decisione venga presa da qualcuno che non ha una conoscenza approfondita della materia per la quale deve prendere la decisione stessa.
Cos’è quindi la flessibilità. E’ la libertà di prendere decisioni sugli ambiti in cui è stata data delega e nella misura in cui questa libertà non leda la delega concessa ad altri.
Per riuscire ad avere un’azienda flessibile sono necessari alcuni ingredienti:
1) dobbiamo avere (o è necessario modificare) una cultura dell’organizzazione propensa alla delega e pronta ad abbandonare le gerarchie;
2) dobbiamo ben evidenziare la vision aziendale e le iniziative strategiche che l’imprenditore vuole realizzare nel tempo
3) dobbiamo comprendere l’organizzazione attuale e i suoi attuali centri di responsabilità.
4) Dobbiamo formare e informare tutti i dipendenti all’uso nuovi strumenti manageriali
Detenuti i primi quattro elementi di cui sopra, possiamo cominciare il processo di riorganizzazione in chiave flessibile dell’azienda.
Distinguerei i seguenti passi:
- enucleare i diversi team
- definire il team leader
- assicurare che riunioni dei team siano calendarizzate e non si trasformino in un’occasione per “non lavorare”.
- Impedire i comportamenti gerarchici rimandando le decisioni alla revisione della organizzazione dei ruoli interni al team
- Definire in maniera sempre più chiara, nel tempo, i ruoli di ciascun componente del team in modo che egli sappia quali sono i margini della sua delega e del suo conseguente potere discrezionale.
- Assicurare che il team leader non soffochi le iniziative individuali, ma le indirizzi al rispetto della strategia e degli indicatori di performance.
E’ un viaggio lungo e periglioso, ma i tempi che viviamo e che vivremo costringono le organizzazioni a ricercare strumenti che accrescano stabilmente la produttività, rendano più rapido il cambiamento e l’adattamento ai mutamenti del mercato. Questa road map, già testata in molte occasioni, riesce in questo scopo.
Le basi della pianificazione: budget di previsione e analisi degli scostamentiCentoCinquanta srl
Together per le imprese: Finanza - Garanzia - Controllo.
20 marzo alle 17.30 presso la sede di UniCredit, via Sant'Euplio 9, Catania.
Affronteremo alcune tematiche di gestione e i relativi processi aziendali utili ad implementare un modello di controllo di gestione.
In particolare: di cosa si occupano normalmente i C.F.O. o i consulenti gestionali ?
Valutare l’andamento dell’impresa attraverso un’analisi della situazione corrente e misurandone le performance; valutare i fabbisogni finanziari dell’impresa nel breve periodo, sviluppare strategie finanziarie di lungo periodo, attraverso la pianificazione e l’implementazione dei budget economico e finanziario.
La lettura del bilancio aziendale, deve tener conto dell’analisi di performance e distinguere tra il risultato della gestione finanziaria e quella economica. Il possibile divario tra il risultato economico e risultato finanziario è dovuto al diverso significato assunto dalle due misurazioni e al diverso principio alla base della loro determinazione. Al fine di valutare meglio la performance dell’azienda, risulta opportuno determinare, oltre al reddito finale, alcuni risultati reddituali intermedi, in grado di esprimere il contributo delle diverse aree gestionali alla formazione dell’utile
o della perdita.
Quali sono gli elementi di maggiore disturbo nella preparazione di un budget?
Cosa ne ostacola il corretto ed efficace funzionamento? Perchè il CFO si trova a dover inseguire i dati?
Siamo convinti che il problema vada scisso in tre componenti : 1) il design delle voci di budget 2) la partecipazione alla sua creazione 3) le regole per la gestione delle periodiche revisioni.
Definita la catena del valore, i relativi centri di costo e ricavo e i collegati responsabili, siamo in grado di impostare il budget. Si tratta adesso di far nascere un team che coinvolga da subito i diversi attori. Ultimata questa fase, bisogna assicurarsi che si svolgano ordinate riunioni periodiche ove ciascun referente comunichi il consuntivo del periodo e gli scostamenti.
Atti del convegno “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” venerdì 11 aprile Etis 2000 - Centro Stampa Editoriale, Zona Industriale di Catania. Organizzato da ANDAF, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con la società catanese di consulenza specializzata nella direzione aziendale, CentoCinquanta S.r.l.
Il Fondo Italiano d'Investimento ha l'obiettivo di generare nel medio termine un nucleo consistente di "medi campioni nazionali" che sia sufficientemente patrimonializzato ed in grado di affrontare le sfide della competitività internazionale.
Atti del convegno “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” venerdì 11 aprile Etis 2000 - Centro Stampa Editoriale, Zona Industriale di Catania. Organizzato da ANDAF, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con la società catanese di consulenza specializzata nella direzione aziendale, CentoCinquanta S.r.l.
Le piccole e medie imprese sono spesso le più ambiziose, ma per andare lontano hanno bisogno di nuove risorse, nuove relazioni, nuovi capitali.
Per aiutare le imprese a realizzare i loro progetti di crescita Borsa Italiana ha creato ELITE, una piattaforma unica di servizi integrati che mette a disposizione le competenze industriali, finanziarie e organizzative per vincere le sfide dei mercati internazionali.
ELITE si rivolge alle migliori aziende italiane e con un programma in tre fasi le aiuta a tracciare la rotta verso il successo. Le affianca in un processo unico di cambiamento culturale e organizzativo, le avvicina ai mercati di capitali, migliora i rapporti col sistema bancario e imprenditoriale
facilita l’internazionalizzazione.
Una società ELITE è più trasparente, più efficiente, più visibile e più attraente per i potenziali investitori.
ELITE valorizza il presente e prepara il futuro perchè ELITE è crescita, cambiamento, leadership.
Composizione e quantificazione del fabbisogno finanziario juvaraCentoCinquanta srl
L’obiettivo è quello di creare sviluppo dando nuove opportunità economiche: così Andaf Sicila, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con CentoCinquanta Srl, aiuta gli imprenditori etnei a fare un processo completo di analisi, valutando esigenze e rischi del mercato, ma anche avviando una precisa programmazione per andare oltre la crisi con idee innovative e di successo. E lo fa anche portando a Catania per la seconda volta gli esperti di Borsa Italiana Spa.
“Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” è la prima sessione di incontri organizzati da Andaf Sicilia, in collaborazione con Borsa Italiana, Fondo Italiano d’Investimento e CentoCinquanta Srl. Tra i temi affrontati da Borsa Italiana quelli relativi ai fondi di investimento nel supporto alle piccole e medie imprese. Partner dell'evento Credito Siciliano, Kpmg, Piteco, Andaf, Etis e Plastica Alfa in qualità di testimonial del progetto Elite di Borsa Italiana.
A spiegare alle imprese siciliane come il mercato finanziario debba essere vissuto come risorsa attraverso nuovi investimenti e opportunità e come tirar fuori dai propri manager sempre il meglio, sono stati degli interlocutori d’eccezione: Filippo D’Amico, presidente Andaf Sicilia, Roberto Del Giudice, Investor Relation di Fondo Italiano d’investimento, che ha parlato del ruolo del Fondo Italiano d’investimento per lo sviluppo delle imprese, Vittorio Benedetti, Continental Europe di Borsa Italiana che ha proposto le opportunità offerte da Borsa Italiana per le PMI, Mauro Juvara, presidente del C.d.a. di CentoCinquanta che ha parlato di composizione e quantificazione del fabbisogno finanziario. La certificazione di bilancio nel processo di avvicinamento ai mercati finanziari è stato l’argomento trattato da Giovanni Coci di Kpmg, mentre Santo Sciuto di Credito Siciliano ha parlato degli strumenti a disposizione della banca del territorio per finanziare la crescita. Andrea Guillermaz di Piteco ha proposto modelli di controllo informativo e dispositivo e soluzioni a supporto delle imprese. A chiudere i lavori Josephine Pace, resposabile marketing e sviluppo strategico di Plastica Alfa, che ha raccontato “l’esperienza Elite”. Con “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond”, si è voluto, insomma, rilanciare l’economia locale creando anche le condizioni per proporre livelli di credito pari al periodo pre-crisi, permettere agli imprenditori di confrontarsi con investitori istituzionali alternativi al mercato bancario, presentare opzioni credibili in termini di organizzazione, controllo, trasparenza e lungimiranza. La seconda sessione del convegno è in programma il prossimo giugno e affronterà il tema "Mini bond e operazioni di finanza straordinaria". Per info antonella.barone@centocinquanta.it
Simulazioni e risk Managment"Cosa succederebbe se.” È la domanda con cui si confronta ogni impresa nell’affrontare il tema dell’incertezza, intrinseco all’attività imprenditoriale (oltre che alla vita quotidiana, a ben vedere). Cosa succederebbe se vendessimo di meno, se vendessimo di più, se il costo delle materie prime si alzasse, se i tassi di interesse si modificassero. E se domani un temporale rovinasse un silos (e se un meteorite si abbattesse sul tetto)? E se il direttore amministrativo si licenziasse?
Incertezza, rischio e rendimenti sono variabili certamente correlate; la vera sfida è il buon governo delle stesse, ovvero la conoscenza delle leggi, indisponibili, che le stesse regolano.
Analisi del rischio e simulazioni su variabili endogene ed esogene sono quindi, oggi soprattutto in cui la variabilità è parecchio più sostenuta che in altri periodi, tools dal cui possesso nessun’azienda può prescindere e la cui conoscenza appare sempre più indispensabile.
CentoCinquanta srl
Missione
Creare valore per le imprese condividendo le sfide d'imprenditori e manager e costruendo rapporti di partnership di lunga durata.
Descrizione
CentoCinquanta mira a rilasciare un metodo che renda stabile e continuo il miglioramento in azienda.
A tal fine contribuisce a costruire una cultura aziendale incline alla proattività, alla leadership collettiva, al cambiamento continuo, implementa efficaci sistemi di controllo di gestione e di finanza aziendale.
Ogni anno, in partnership con i migliori player sul mercato nazionale, CentoCinquanta partecipa alla divulgazione della cultura d'impresa tramite workshop, seminari e convegni.
Un tema sempre molto scottante per le aziende ossia "come accrescere la produttività e gestire il cambiamento". Identificare le strategie da perseguire è un'impresa che richiede visione, squadra, capacità introspettive, ma non basta se poi non siamo in grado di monitorare se stiamo perseguendo quelle strategie in maniera efficace ed efficiente. Occorre sulla misurazione delle strategie, sul monitoraggio che deve essere applicato affinché la strada sia sì quella giusta e il suo percorso sia monitorato. Giusto per fare un esempio, supponiamo di aver pianificato di andare da New York a Washington in macchina e visitare tre musei. La vision che mi ha guidato può essere stata: "fare un viaggio che mi arricchisse culturalmente", la strategia può essere stata percorrere l'interstatale. Ma se non avessi considerato che è necessario percorrere 4 ore di autostrada, probabilmente avrei organizzato male il mio viaggio. Vision, strategie e loro misurazione sono un trinomio inscindibile, poiché l'azienda è un corpo in cambiamento e abbiamo bisogno di monitorare le nostre performance di viaggio per decidere se dobbiamo cambiare rotta.
Costruire il budget è l’atto principale della pianificazione. La pianificazione è la prima attività della gestione intesa in senso ampio o, per meglio dire, della gestione dei processi; il controllo, dopo le azioni che conseguono all’organizzazione, è invece la fase conclusiva certamente indispensabile alla successiva ri-pianificazione.
Attraverso le previsioni di budget si individuano quindi gli obiettivi che si desiderano conseguire in uno specifico intervallo temporale, predisponendo i mezzi necessari quali risorse finanziarie, tecnologiche, umane, oltre che le modalità di azione e i percorsi gestionali per raggiungere le mete prefissate.
Il processo di budgeting è quindi essenziale componente organizzativa che prevede il coinvolgimento di tutti i centri di responsabilità definiti all’interno del modello organizzativo dell’impresa che, in relazione agli obiettivi stabiliti dalla direzione, programmano gli specifici piani di azione e presentano l’insieme delle risorse – tangibili e intangibili, di breve e di lungo periodo - che intendono utilizzare e i risultati che prevedono di conseguire.
Si tratta di un processo composito che ha il proprio snodo fondamentale nel momento di negoziazione delle risorse e di allocazione delle stesse (e questo è maggiormente vero nella fase di budgetting relativa all’area marketing e commerciale). È in questo contesto che vengono altresì definiti i cost drivers al fine di poter standardizzare le dinamiche di costo e di ricavo.
Le competenze a servizio dell'internazionalizzazione - Marco Q Rossi & Assoc...CentoCinquanta srl
La filiera delle competenze a servizio dell'internazionalizzazione - CentoCinquanta srl in un dialogo con Marco Rossi e Mark Santo soci dello studio MQRA, presente
a New York, a Pittsburgh e a Beverly Hills.
3. La Vision: CentoCinquanta crea valore per le
imprese, condividendo le sfide d'imprenditori
e manager e costruendo rapporti di
partnership di lunga durata.
CentoCinquanta è una società di consulenza strategica che
supporta i propri clienti nell’individuazione di soluzioni concrete e
sostenibili affiancandoli nelle principali decisioni attinenti le aree
dell’Organizzazione, della Finanza, del Controllo.
11. Processi primari sono le attività
direttamente impegnate nella
trasformazione degli input in output e al
trasferimento del valore al cliente finale.
12. Processi di supporto: sono le attività che
contribuiscono a influenzare il modo nel
quale le attività primarie vengono eseguite
e quindi le loro performance.
13. Logistica in entrata comprende tutte
quelle attività di gestione dei flussi di beni
materiali all’interno dell’organizzazione.
14. Produzione (anche dette attività
operative) comprende le attività di
produzione associate alla trasformazione
degli input in output.
15. Logistica in uscita comprende le attività di
gestione dei flussi di beni materiali
all’esterno dell’organizzazione.
16. Marketing & Vendite comprende tutte
quelle attività che sono necessarie al
compratore per acquistare il prodotto.
17. Servizi post vendita: comprende tutte
quelle attività che offrono servizi necessari
a mantenere e aumentare il contenuto di
valore nel prodotto.
19. Sviluppo della tecnologia: comprende
tutte quelle attività di sviluppo tecnologico
che supportano le altre attività della catena
del valore
20. Gestione delle R.U.: comprende tutte
quelle attività associate al reclutamento,
alla formazione e al mantenimento di
impiegati e manager
21. Attività infrastrutturali: comprende tutte
quelle attività quali il general management, la
pianificazione, la contabilità, gli affari generali,
il controllo di qualità e simili.
33. Le fasi che conducono all’organigramma
1. Abbiamo stabilito le singole componenti della catena del
valore;
2. Abbiamo fissato i processi e identificato i flussi informativi;
3. Dobbiamo definire chi deve seguire ciascun flusso
informativo, quante persone sono necessarie e quali
competenze deve detenere
4. A quel punto possiamo intervistare il personale, verificare
se detiene le competenze necessarie, stabilire la gerarchia,
creare dei team di lavoro per i reparti che hanno obiettivi in
comune.
5. Segue la definizione di un calendario formativo e delle
riunioni dei team costituiti.
36. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Elementi base del Team
37. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Quali benefici offre il lavoro in
team
Innalzare la produttività dal 15 al 20 percento in sei mesi e superare il 30 percento in diciotto
mesi;
Condurre un accrescimento del senso di responsabilità in tutte le aree dell’organizzazione;
Creare un ambiente altamente stimolato e un miglior clima lavorativo;
Condividere la proprietà e quindi la responsabilità per l’assolvimento dei task;
Ottenere una risposta più rapida al cambiamento tecnologico;
Accrescere l’efficacia della delega e della flessibilità;
Migliorare la comunicazione orizzontale e quindi migliorare il passaggio di know how;
Promuovere un sistema di comprensione di errori più rapido;
Lavorare più tempo sulle strategie piuttosto che sulle emergenze
Ridurre l’assenteismo.
38. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Due esempi d’uso del team
• Costruire e affinare la Balanced Scorecard
• Costruire e definire strategie e
comunicarle opportunamente
39. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
La corretta gestione del team consente di evitare i
seguenti atteggiamenti
• Assenze
• Distrazioni derivanti dall’uso di cellulari e computer portatili
• Comportamento di gruppo
• Tematiche che rimangono inevase
• Limiti temporali e sforamento dei tempi individuati
• Creazione di sottogruppi
• Carenza nello scambio documentale
40. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Tre documenti a sostegno del
lavoro del team
I documento
II documento
III documento
Valutazione
Nascita del Agenda Scheda di Valutazione
team degli remind lavoro
incontri svolto
Valutazione
membri
41. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Scheda del team
• La scheda viene creata per identificare il team, i suoi
componenti, la mission. Costitusce lo statuto del team e
ricorda ai suoi membri cosa sono chiamati a fare.
43. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Agenda Setting
• L’agenda deve essere sempre preparata e distribuita
prima che il meeting abbia luogo, tipicamente dal
coach. È bene che il team adotti un formulario standard
per l’agenda così da rintracciare rapidamente tematiche
e soggetti preposti a relazionare. Ogni team può
inserire sul formulario le tematiche, i relatori, il tempo
che sarà necessario e le priorità che ogni tema
abbisogna. L’agenda deve essere distribuita almeno il
giorno lavorativo o due giorni lavorativi precedenti in
modo da dare a tutti l’opportunità di essere preparati al
meeting.
45. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
Remind
• La scheda che segue tiene traccia del lavoro svolto e
orienta il lavoro successivo.
47. Fattore finanziario Fattore economico Fattore manageriale
N. Domanda Si (5 punti) No (0 punti) Punteggio
1 Il meeting è iniziato puntualmente?
2 L’agenda è stata consegnata in tempo ed era comprensibile?
3 Tutte le discussioni affrontate erano pertinenti con quanto segnato in agenda?
4 Ogni tema affrontato ha portato al risultato sperato?
5 Il meeting si è svolto in modo ordinato?
6 Gli obiettivi generali sono stati portati avanti grazie al meeting?
7 Sono state prese importanti decisioni utilizzando la regola del consenso?
8 Sono stati tenuti a freno comportamenti negativi dei singoli membri che avrebbero dato
luogo ad interferenze nel corretto svolgimento del meeting?
9 I componenti del team hanno preso parte attiva al meeting ?
10 Il coach è rimasto neutrale?
11 L’Arbitro ha controllato che il tempo assegnato ad ogni relazione fosse rispettato?
12 Il coach ha tenuto sotto osservazione e i mpedito che i componenti del team si
interompessero a vicenda?
13 Tutti i membri hanno partecipato con entusiasmo? 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
(cerchiare il numero che più si approssima a questa
valutazione)
14 Il meeting è stato produttivo? 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Punteggio totale
Data _____________________________________
49. Il mansionario dovrebbe contenere
• una descrizione della posizione e dei suoi ambiti
• le funzioni generali della posizione
• i requisiti da soddisfare e le competenze da possedere per
ricoprire la posizione
• i compiti da svolgere
• le responsabilità
• i rapporti gerarchici
• i dettagli della qualifica
• (a volte) il range di stipendio previsto per quella posizione
Qualsiasi mansionario non dovrebbe limitarsi a descrivere i
doveri attuali della posizione ma dovrebbe estendersi anche
alle sfide e agli obiettivi di un prossimo futuro.