Il lavoro presentato fornisce un prospetto di sintesi nella valutazione del rapporto tra performance economico finanziarie di medio termine e struttura finanziaria dell’impresa, intesa sia come rapporto tra equity e debt, che come struttura del capitale investito in senso stretto.
Attraverso l’analisi di alcuni indicatori di bilancio (Leverage, Z score, Acid test, Asset turnover) sarà mostrato come, sebbene permanga comunque valido il teorema di Modigliani – Miller, è nella pratica possibile individuare correlazione tra alcune variabili economiche e finanziarie.
Sarà l’analisi di bilancio inoltre a mostrare come il corretto utilizzo delle fonti di finanziamento influenzi, in pratica, il tasso di interesse medio praticato alle PMI.
In ultimo, sarà analizzata la struttura finanziaria di una impresa con indebitamento mettendo in luce la valenza qualitativa delle fonti di finanziamento diverse da quelle bancarie.
IPE-KPMG "Il processo di consolidamento del bilancio: modalità operative,crit...IPE Business School
Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare le peculiarità della redazione del bilancio consolidato. In primo luogo, si definiscono le operazioni preliminari che caratterizzano la redazione dello stesso e viene fornita una presentazione delle fonti normative esistenti sia a livello nazionale che internazionale. Nella seconda parte del lavoro si analizzano i bilanci consolidati di due gruppi di imprese, il Gruppo Ansaldo Sts e il Gruppo Marinvest. Il fine di questo lavoro è riuscire a comprendere le principali difficoltà e criticità che un revisore contabile riscontra nella predisposizione e nella valutazione di un bilancio consolidato.
The purpose of this paper is to analyze the peculiarities of the
consolidated financial statements. First, we define the preliminary operations that characterize the preparation of this kind of statements and provides a presentation of the existing sources of law, both nationally and internationally. In the second part of the work we analyze the consolidated financial statements of two business groups, the Ansaldo STS Group and the Group Marinvest. The purpose of this work is being able to understand the main difficulties and problems that an auditor found in the preparation and evaluation of consolidated financial statements
Composizione e quantificazione del fabbisogno finanziario juvaraCentoCinquanta srl
L’obiettivo è quello di creare sviluppo dando nuove opportunità economiche: così Andaf Sicila, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con CentoCinquanta Srl, aiuta gli imprenditori etnei a fare un processo completo di analisi, valutando esigenze e rischi del mercato, ma anche avviando una precisa programmazione per andare oltre la crisi con idee innovative e di successo. E lo fa anche portando a Catania per la seconda volta gli esperti di Borsa Italiana Spa.
“Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” è la prima sessione di incontri organizzati da Andaf Sicilia, in collaborazione con Borsa Italiana, Fondo Italiano d’Investimento e CentoCinquanta Srl. Tra i temi affrontati da Borsa Italiana quelli relativi ai fondi di investimento nel supporto alle piccole e medie imprese. Partner dell'evento Credito Siciliano, Kpmg, Piteco, Andaf, Etis e Plastica Alfa in qualità di testimonial del progetto Elite di Borsa Italiana.
A spiegare alle imprese siciliane come il mercato finanziario debba essere vissuto come risorsa attraverso nuovi investimenti e opportunità e come tirar fuori dai propri manager sempre il meglio, sono stati degli interlocutori d’eccezione: Filippo D’Amico, presidente Andaf Sicilia, Roberto Del Giudice, Investor Relation di Fondo Italiano d’investimento, che ha parlato del ruolo del Fondo Italiano d’investimento per lo sviluppo delle imprese, Vittorio Benedetti, Continental Europe di Borsa Italiana che ha proposto le opportunità offerte da Borsa Italiana per le PMI, Mauro Juvara, presidente del C.d.a. di CentoCinquanta che ha parlato di composizione e quantificazione del fabbisogno finanziario. La certificazione di bilancio nel processo di avvicinamento ai mercati finanziari è stato l’argomento trattato da Giovanni Coci di Kpmg, mentre Santo Sciuto di Credito Siciliano ha parlato degli strumenti a disposizione della banca del territorio per finanziare la crescita. Andrea Guillermaz di Piteco ha proposto modelli di controllo informativo e dispositivo e soluzioni a supporto delle imprese. A chiudere i lavori Josephine Pace, resposabile marketing e sviluppo strategico di Plastica Alfa, che ha raccontato “l’esperienza Elite”. Con “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond”, si è voluto, insomma, rilanciare l’economia locale creando anche le condizioni per proporre livelli di credito pari al periodo pre-crisi, permettere agli imprenditori di confrontarsi con investitori istituzionali alternativi al mercato bancario, presentare opzioni credibili in termini di organizzazione, controllo, trasparenza e lungimiranza. La seconda sessione del convegno è in programma il prossimo giugno e affronterà il tema "Mini bond e operazioni di finanza straordinaria". Per info antonella.barone@centocinquanta.it
Il fabbisogno finanziario e la situazione finanziaria ottimale; indicatori dell'equilibrio finanziario patrimoniale; interdipendenza tra fonti di finanziamento e impieghi
IPE-KPMG "Il processo di consolidamento del bilancio: modalità operative,crit...IPE Business School
Lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare le peculiarità della redazione del bilancio consolidato. In primo luogo, si definiscono le operazioni preliminari che caratterizzano la redazione dello stesso e viene fornita una presentazione delle fonti normative esistenti sia a livello nazionale che internazionale. Nella seconda parte del lavoro si analizzano i bilanci consolidati di due gruppi di imprese, il Gruppo Ansaldo Sts e il Gruppo Marinvest. Il fine di questo lavoro è riuscire a comprendere le principali difficoltà e criticità che un revisore contabile riscontra nella predisposizione e nella valutazione di un bilancio consolidato.
The purpose of this paper is to analyze the peculiarities of the
consolidated financial statements. First, we define the preliminary operations that characterize the preparation of this kind of statements and provides a presentation of the existing sources of law, both nationally and internationally. In the second part of the work we analyze the consolidated financial statements of two business groups, the Ansaldo STS Group and the Group Marinvest. The purpose of this work is being able to understand the main difficulties and problems that an auditor found in the preparation and evaluation of consolidated financial statements
Composizione e quantificazione del fabbisogno finanziario juvaraCentoCinquanta srl
L’obiettivo è quello di creare sviluppo dando nuove opportunità economiche: così Andaf Sicila, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con CentoCinquanta Srl, aiuta gli imprenditori etnei a fare un processo completo di analisi, valutando esigenze e rischi del mercato, ma anche avviando una precisa programmazione per andare oltre la crisi con idee innovative e di successo. E lo fa anche portando a Catania per la seconda volta gli esperti di Borsa Italiana Spa.
“Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” è la prima sessione di incontri organizzati da Andaf Sicilia, in collaborazione con Borsa Italiana, Fondo Italiano d’Investimento e CentoCinquanta Srl. Tra i temi affrontati da Borsa Italiana quelli relativi ai fondi di investimento nel supporto alle piccole e medie imprese. Partner dell'evento Credito Siciliano, Kpmg, Piteco, Andaf, Etis e Plastica Alfa in qualità di testimonial del progetto Elite di Borsa Italiana.
A spiegare alle imprese siciliane come il mercato finanziario debba essere vissuto come risorsa attraverso nuovi investimenti e opportunità e come tirar fuori dai propri manager sempre il meglio, sono stati degli interlocutori d’eccezione: Filippo D’Amico, presidente Andaf Sicilia, Roberto Del Giudice, Investor Relation di Fondo Italiano d’investimento, che ha parlato del ruolo del Fondo Italiano d’investimento per lo sviluppo delle imprese, Vittorio Benedetti, Continental Europe di Borsa Italiana che ha proposto le opportunità offerte da Borsa Italiana per le PMI, Mauro Juvara, presidente del C.d.a. di CentoCinquanta che ha parlato di composizione e quantificazione del fabbisogno finanziario. La certificazione di bilancio nel processo di avvicinamento ai mercati finanziari è stato l’argomento trattato da Giovanni Coci di Kpmg, mentre Santo Sciuto di Credito Siciliano ha parlato degli strumenti a disposizione della banca del territorio per finanziare la crescita. Andrea Guillermaz di Piteco ha proposto modelli di controllo informativo e dispositivo e soluzioni a supporto delle imprese. A chiudere i lavori Josephine Pace, resposabile marketing e sviluppo strategico di Plastica Alfa, che ha raccontato “l’esperienza Elite”. Con “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond”, si è voluto, insomma, rilanciare l’economia locale creando anche le condizioni per proporre livelli di credito pari al periodo pre-crisi, permettere agli imprenditori di confrontarsi con investitori istituzionali alternativi al mercato bancario, presentare opzioni credibili in termini di organizzazione, controllo, trasparenza e lungimiranza. La seconda sessione del convegno è in programma il prossimo giugno e affronterà il tema "Mini bond e operazioni di finanza straordinaria". Per info antonella.barone@centocinquanta.it
Il fabbisogno finanziario e la situazione finanziaria ottimale; indicatori dell'equilibrio finanziario patrimoniale; interdipendenza tra fonti di finanziamento e impieghi
Il processo di budget nasce dalla necessità da parte della direzione sulla conoscenza e metodo di raggiungimento degli obiettivi generali al suo interno.
Il sistema di budgeting è composto da budget operativi, investimenti e finanziari. Nello specifico il budget finanziario è composto da budget delle fonti e degli impieghi, da budget di cassa e relative analisi.
Nelle seguenti slide una panoramica approfondita dell'oggetto in esame.
Fairfax fauquier community twin bridge as c2CAvi Dey
Project Mission: Submit a RFP Response via grant.gov (SBIR Phase I Proof of Feasability Phase) via Café Twin Virtual Team, anchored at Fauquier County & Fairfax CountyVa in the next grant.gov request for proposal , expected for “community wealth” & community infrastructure”.
Il processo di budget nasce dalla necessità da parte della direzione sulla conoscenza e metodo di raggiungimento degli obiettivi generali al suo interno.
Il sistema di budgeting è composto da budget operativi, investimenti e finanziari. Nello specifico il budget finanziario è composto da budget delle fonti e degli impieghi, da budget di cassa e relative analisi.
Nelle seguenti slide una panoramica approfondita dell'oggetto in esame.
Fairfax fauquier community twin bridge as c2CAvi Dey
Project Mission: Submit a RFP Response via grant.gov (SBIR Phase I Proof of Feasability Phase) via Café Twin Virtual Team, anchored at Fauquier County & Fairfax CountyVa in the next grant.gov request for proposal , expected for “community wealth” & community infrastructure”.
60’s was a powerful cultural transition in America, actually from mid-60’s to mid 70’s. Beattles, Bob Dilan, Mammas & Pappas , Elvis & others in thoughtful & creative popular folk style music.
Le basi della pianificazione: budget di previsione e analisi degli scostamentiCentoCinquanta srl
Together per le imprese: Finanza - Garanzia - Controllo.
20 marzo alle 17.30 presso la sede di UniCredit, via Sant'Euplio 9, Catania.
Affronteremo alcune tematiche di gestione e i relativi processi aziendali utili ad implementare un modello di controllo di gestione.
In particolare: di cosa si occupano normalmente i C.F.O. o i consulenti gestionali ?
Valutare l’andamento dell’impresa attraverso un’analisi della situazione corrente e misurandone le performance; valutare i fabbisogni finanziari dell’impresa nel breve periodo, sviluppare strategie finanziarie di lungo periodo, attraverso la pianificazione e l’implementazione dei budget economico e finanziario.
La lettura del bilancio aziendale, deve tener conto dell’analisi di performance e distinguere tra il risultato della gestione finanziaria e quella economica. Il possibile divario tra il risultato economico e risultato finanziario è dovuto al diverso significato assunto dalle due misurazioni e al diverso principio alla base della loro determinazione. Al fine di valutare meglio la performance dell’azienda, risulta opportuno determinare, oltre al reddito finale, alcuni risultati reddituali intermedi, in grado di esprimere il contributo delle diverse aree gestionali alla formazione dell’utile
o della perdita.
Finanza pubblica e buone pratiche: il caso della Regione LazioRegioneLazio
Dal pareggio di bilancio alla riduzione del disavanzo, dalla riduzione dei tempi di pagamento dei debiti commerciali alla gestione dei patti regionali, dalle anticipazioni di liquidità alla riforma della contabilità degli enti territoriali. Le slide dell’Ispettore Generale Capo dell’Ispettorato Generale per la finanza delle Pubbliche Amministrazioni, Salvatore Bilardo.
Migliorare il cash flow della propria azienda e dei propri clienti: i benefic...festival ICT 2016
Il cash flow è la ricostruzione dei flussi monetari (differenza tra tutte le entrate e le uscite monetarie) di una azienda nell’arco del periodo di analisi e rappresenta una misura dell’autofinanziamento aziendale. Può essere calcolato a partire dal conto economico e dai dati di bilancio dell’impresa; l’insieme dei flussi di cassa è importante per stabilire in che misura ed in che maniera possono essere remunerati i centri di costo.
Partendo dall’analisi dei bilanci di alcune PMI italiane, cercheremo di analizzare le eventuali criticità emerse nella gestione del proprio cash flow e metteremo in evidenza l’importanza e i vantaggi di un flusso di cassa positivo, identificando quali strumenti utilizzare per creare liquidità, con particolare riferimento al procurement di prodotti ICT.
Campari: lettura e interpretazione dei bilanci d'impresaLoperfido Domenico
Lettura e interpretazione dei bilanci d'impresa del gruppo Campari realizzato per il modulo di contabilità del Master in Marketing Management organizzato dall'Università di Parma e la Bussiness School del Sole24Ore
Bilancio di Previsione Guidonia Montecelio 2018 2020salparadiso68
Slide di presentazione del bilancio di previsione 2018 2020 avvenuta in consiglio comunale il giorno 23 Aprile 2018 dall'assessore Alessadro Alesandrini
Come impatta il capitale circolante nella gestione aziendale? Vogliamo fornire alcuni spunti di riflessione per gli imprenditori spesso attenti solo all'aspetto economico della gestione. In particolare, analizziamo i DSO (Days of Sales Outstanding).
Alberto Montanari di Emil Banca a CoopUPBo, il percorso di incubazione e networking promosso da Confcooperative Bologna, Emil Banca, Irecoop e Kilowatt.
Intervento di Stefano Beorchia, CFO di TBS Group, al convegno "L’evoluzione dei modelli e dei sistemi di Analisi e Reporting Direzionale" organizzato da Club Finance in collaborazione con Oracle
Buone pratiche di finanza pubblica: il caso della Regione LazioRegioneLazio
L'Assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore, illustra i risultati raggiunti in questi tre anni di lavoro dalla Regione Lazio in particolare riguardo alla riduzione del disavanzo finanziario e del debito finanziario.
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Vite d'impresa 2018 - I workshop di CentoCinquanta.
Privacy, come cambia la regolamentazione della materia con il nuovo GDPR
A distanza di circa vent’anni dall’entrata in vigore della prima legge italiana in materia di privacy, il 4 maggio 2016 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento UE n. 2016/679, denominato GDPR - General Data Protection Regulation. Il Regolamento, direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, diventerà pienamente operativo a partire dal 25 maggio 2018.
Esso incide profondamente sulle regole della privacy con conseguenze importanti per imprese, enti pubblici e altri soggetti che debbano gestire, conservare, trasferire o trattare dati personali.
Gli adempimenti non sono pochi e alcuni sono decisamente nuovi: molti di tali adempimenti non sono esattamente definiti ed è lasciato alle imprese e agli enti pubblici l’obbligo di indicare come comportarsi, caso per caso.
Crescono anche le responsabilità in capo alle imprese e ai responsabili aziendali, con sanzioni che possono raggiungere fino a 20 milioni di euro.
L’incontro mira, pertanto, ad illustrare le principali novità introdotte dal GDPR e i relativi obblighi di adeguamento richiesti alle imprese.
Generare e rigenerare il Business - Super intensive starter. Rende 20-24/06/2016CentoCinquanta srl
Generare e Rigenerare il Business, Rende 20-24 Giugno 2016.
Cinque giorni per comprendere e reinventare il business. I partecipanti apprenderanno come creare un business rapidamente e come spingerlo sui mercati globali
Accade spesso di osservare che le imprese siano attraversate da iniziative tra loro incoerenti e non monitorate; esiste un metodo per evitare che ciò accada e che, conseguentemente faccia perdere tempo prezioso al management. Tale metodo, dopo aver identificato le iniziative strategiche, coinvolge il personale nella loro messa in opera e procede anche al relativo monitoraggio periodico. Una sfida nuova per le aziende, una sfida che oggi si rivela imprescindibile per assicurare che le risorse economico finanziarie siano indirizzate sempre meglio.
Creare o distruggere valore per i portatori di interesse e analisi dei proces...CentoCinquanta srl
In questa breve disamina verranno affrontate alcune tematiche utili a far comprendere alle imprese quale valore fornire al cliente, quale valore erogare ai propri dipendenti, ai fornitori, all’ambiente naturale, ai soci ecc. L’impresa vincente, oggi, riesce ad ottemperare a questi interessi componendoli in un quadro organico che non scontenti l’uno a vantaggio dell’altro. Per farlo, l’impresa ha bisogno di comprendere i suoi diversi ruoli, comporre una vision unitaria e monitorare lo sviluppo delle iniziative strategiche conseguenti. Questo argomento è la sfida sulla quale aziende apparentemente simili oggi diventeranno competitive e uniche nel prossimo futuro.
Creare o distruggere valore per i portatori di interesse e analisi dei proces...CentoCinquanta srl
In questa breve disamina su come creare o distruggere valore per i portatori di interesse verranno affrontate alcune tematiche utili a far comprendere alle imprese quale valore fornire al cliente, quale valore erogare ai propri dipendenti, ai fornitori, all’ambiente naturale, ai soci ecc. L’impresa vincente, oggi, riesce ad ottemperare a questi interessi componendoli in un quadro organico che non scontenti l’uno a vantaggio dell’altro. Per farlo, l’impresa ha bisogno di comprendere i suoi diversi ruoli, comporre una vision unitaria e monitorare lo sviluppo delle iniziative strategiche conseguenti. Questo argomento è la sfida sulla quale aziende apparentemente simili oggi diventeranno competitive e uniche nel prossimo futuro.
Come avviare l'organizzazione di un'azienda più flessibileCentoCinquanta srl
L’oggetto dell’intervento è molto mirato. Non vogliamo trattare “semplicemente” i vantaggi della flessibilità, ma per riuscire a discutere di come avviarla, è necessario comprendere il valore. Un’azienda flessibile è un’azienda in cui è tenuto a freno il comportamento burocratico e le gerarchie. Tenendo a freno entrambi questi elementi, si riducono i costi di attendere che la decisione venga presa da qualcuno che non ha una conoscenza approfondita della materia per la quale deve prendere la decisione stessa.
Cos’è quindi la flessibilità. E’ la libertà di prendere decisioni sugli ambiti in cui è stata data delega e nella misura in cui questa libertà non leda la delega concessa ad altri.
Per riuscire ad avere un’azienda flessibile sono necessari alcuni ingredienti:
1) dobbiamo avere (o è necessario modificare) una cultura dell’organizzazione propensa alla delega e pronta ad abbandonare le gerarchie;
2) dobbiamo ben evidenziare la vision aziendale e le iniziative strategiche che l’imprenditore vuole realizzare nel tempo
3) dobbiamo comprendere l’organizzazione attuale e i suoi attuali centri di responsabilità.
4) Dobbiamo formare e informare tutti i dipendenti all’uso nuovi strumenti manageriali
Detenuti i primi quattro elementi di cui sopra, possiamo cominciare il processo di riorganizzazione in chiave flessibile dell’azienda.
Distinguerei i seguenti passi:
- enucleare i diversi team
- definire il team leader
- assicurare che riunioni dei team siano calendarizzate e non si trasformino in un’occasione per “non lavorare”.
- Impedire i comportamenti gerarchici rimandando le decisioni alla revisione della organizzazione dei ruoli interni al team
- Definire in maniera sempre più chiara, nel tempo, i ruoli di ciascun componente del team in modo che egli sappia quali sono i margini della sua delega e del suo conseguente potere discrezionale.
- Assicurare che il team leader non soffochi le iniziative individuali, ma le indirizzi al rispetto della strategia e degli indicatori di performance.
E’ un viaggio lungo e periglioso, ma i tempi che viviamo e che vivremo costringono le organizzazioni a ricercare strumenti che accrescano stabilmente la produttività, rendano più rapido il cambiamento e l’adattamento ai mutamenti del mercato. Questa road map, già testata in molte occasioni, riesce in questo scopo.
L’organizzazione aziendale è – secondo Henry Minzberg – un insieme stabile di attori indirizzati verso un comune obiettivo generale che, al fine di realizzarlo, ricorrono ad una divisione del lavoro e a delle modalità di coordinamento e controllo.
Abbiamo in questa definizione tre ingredienti, dei quali due palesi e uno nascosto: l’organizzazione aziendale è costituita da una strategia, che fissa i comuni obiettivi generali, da una struttura, che determina la divisione, il coordinamento e il controllo dell’organizzazione e da una cultura aziendale.
La strategia è un tema unificatore che conferisce coerenza e unicità di direzione alle azioni e alle decisioni di un individuo o di una organizzazione.
Le due componenti fondamentali dell’analisi strategica sono:
- Creazione del valore (scelta del valore, risorse umane e materiali)
- Cattura del valore (analisi settoriale, segmentazione del mercato, scelta del target a cui puntare)
La struttura organizzativa è la creazione sociale di compiti, ruoli e relazioni che facilita l’efficace coordinamento e il controllo di un gruppo che deve raggiungere un obiettivo comune. La struttura organizzativa è contraddistinta dalla presenza di meccanismi di integrazione e differenziazione.
- La differenziazione è l’insieme di meccanismi che permette di stabilire e controllare la divisione del lavoro, o il grado di specializzazione, nell’organizzazione. Sono, quindi, meccanismi di differenziazione, la suddivisione di compiti e ruoli. Tali meccanismi sono funzionali ad un efficace coordinamento tra individui differenti che compiono attività separate in vista di un unico risultato finale.
- L’integrazione è il processo di coordinamento tra le diverse mansioni, funzioni e divisioni, finalizzato a far si che lavorino in maniera armonica e non l’uno contro l’altro. Per integrazione si intende - in altri termini - l’attività che consente di riportare ad un’unità di intenti gli sforzi prodotti dai singoli ruoli.
La cultura aziendale è l’insieme di pratiche e abitudini che si consolidano all’interno di un’organizzazione. Definire da subito quali pratiche e quali routine sono auspicabili e quali sono da considerare deprecabili costituisce sicuro volano di crescita, poiché riduce le frizioni che interverranno durante le fasi di cambiamento organizzativo.
Il workshop punta la sua attenzione sulla componente strategica dell’azienda. In particolare, durante l’incontro, risponderemo alle seguenti domande:
1) Come si collega la struttura organizzativa alla strategia?
2) Qual è il nesso tra la vision aziendale e le strategie?
3) Come si costruisce una mappa delle proprie strategie?
4) Qual è l’orizzonte temporale delle strategie?
5) Come si monitorano le strategie aziendali, ed in particolare, chi è deputato al monitoraggio?
Quali sono gli elementi di maggiore disturbo nella preparazione di un budget?
Cosa ne ostacola il corretto ed efficace funzionamento? Perchè il CFO si trova a dover inseguire i dati?
Siamo convinti che il problema vada scisso in tre componenti : 1) il design delle voci di budget 2) la partecipazione alla sua creazione 3) le regole per la gestione delle periodiche revisioni.
Definita la catena del valore, i relativi centri di costo e ricavo e i collegati responsabili, siamo in grado di impostare il budget. Si tratta adesso di far nascere un team che coinvolga da subito i diversi attori. Ultimata questa fase, bisogna assicurarsi che si svolgano ordinate riunioni periodiche ove ciascun referente comunichi il consuntivo del periodo e gli scostamenti.
Atti del convegno “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” venerdì 11 aprile Etis 2000 - Centro Stampa Editoriale, Zona Industriale di Catania. Organizzato da ANDAF, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con la società catanese di consulenza specializzata nella direzione aziendale, CentoCinquanta S.r.l.
Il Fondo Italiano d'Investimento ha l'obiettivo di generare nel medio termine un nucleo consistente di "medi campioni nazionali" che sia sufficientemente patrimonializzato ed in grado di affrontare le sfide della competitività internazionale.
Atti del convegno “Finanziare la crescita: Fondi di investimento, mercato dei capitali, mini bond” venerdì 11 aprile Etis 2000 - Centro Stampa Editoriale, Zona Industriale di Catania. Organizzato da ANDAF, Associazione Nazionale dei Direttori Amministrativi e Finanziari, in collaborazione con la società catanese di consulenza specializzata nella direzione aziendale, CentoCinquanta S.r.l.
Le piccole e medie imprese sono spesso le più ambiziose, ma per andare lontano hanno bisogno di nuove risorse, nuove relazioni, nuovi capitali.
Per aiutare le imprese a realizzare i loro progetti di crescita Borsa Italiana ha creato ELITE, una piattaforma unica di servizi integrati che mette a disposizione le competenze industriali, finanziarie e organizzative per vincere le sfide dei mercati internazionali.
ELITE si rivolge alle migliori aziende italiane e con un programma in tre fasi le aiuta a tracciare la rotta verso il successo. Le affianca in un processo unico di cambiamento culturale e organizzativo, le avvicina ai mercati di capitali, migliora i rapporti col sistema bancario e imprenditoriale
facilita l’internazionalizzazione.
Una società ELITE è più trasparente, più efficiente, più visibile e più attraente per i potenziali investitori.
ELITE valorizza il presente e prepara il futuro perchè ELITE è crescita, cambiamento, leadership.
Sei passi per accrescere la produttività migliorando le procedure.
Cambiamenti utili e duraturi sono possibili solo se, identificato l’obiettivo da raggiungere, vi è un’armonica partecipazione da parte di tutti gli attori necessari al suo raggiungimento.
Da dove iniziare quindi? Questa è la domanda che sta al centro del I workshop del 2014; ecco la road map suggerita da CentoCinquanta.
1) Analizzare la catena del valore;
2) Definire una priorità di intervento: verificare se i maggiori gap sono riscontrabili all’interno del processo primario di ciascuna business unit oppure nel legame tra la business unit e specifici processi di supporto.
3) Definire le procedure oggetto di intervento e gli obiettivi attesi dal miglioramento
4) Creare una cultura del cambiamento tramite la costituzione di un team
5) Assicurarsi che il team applichi le tecniche del problem solving e il ciclo PDCA
6) Festeggiare i risultati raggiunti dal team e puntare l’attenzione sulle lezioni apprese
Durante il workshop entreremo nel dettaglio e studieremo casi aziendali anche sulla base dell’interazione in sala con gli imprenditori. Avremo anche una forte interazione tra consulenti CentoCinquanta: le competenze organizzative e di controllo debbono mischiarsi e fondersi per ottenere un beneficio duraturo in azienda.
Simulazioni e risk Managment"Cosa succederebbe se.” È la domanda con cui si confronta ogni impresa nell’affrontare il tema dell’incertezza, intrinseco all’attività imprenditoriale (oltre che alla vita quotidiana, a ben vedere). Cosa succederebbe se vendessimo di meno, se vendessimo di più, se il costo delle materie prime si alzasse, se i tassi di interesse si modificassero. E se domani un temporale rovinasse un silos (e se un meteorite si abbattesse sul tetto)? E se il direttore amministrativo si licenziasse?
Incertezza, rischio e rendimenti sono variabili certamente correlate; la vera sfida è il buon governo delle stesse, ovvero la conoscenza delle leggi, indisponibili, che le stesse regolano.
Analisi del rischio e simulazioni su variabili endogene ed esogene sono quindi, oggi soprattutto in cui la variabilità è parecchio più sostenuta che in altri periodi, tools dal cui possesso nessun’azienda può prescindere e la cui conoscenza appare sempre più indispensabile.
CentoCinquanta srl
Missione
Creare valore per le imprese condividendo le sfide d'imprenditori e manager e costruendo rapporti di partnership di lunga durata.
Descrizione
CentoCinquanta mira a rilasciare un metodo che renda stabile e continuo il miglioramento in azienda.
A tal fine contribuisce a costruire una cultura aziendale incline alla proattività, alla leadership collettiva, al cambiamento continuo, implementa efficaci sistemi di controllo di gestione e di finanza aziendale.
Ogni anno, in partnership con i migliori player sul mercato nazionale, CentoCinquanta partecipa alla divulgazione della cultura d'impresa tramite workshop, seminari e convegni.
Un tema sempre molto scottante per le aziende ossia "come accrescere la produttività e gestire il cambiamento". Identificare le strategie da perseguire è un'impresa che richiede visione, squadra, capacità introspettive, ma non basta se poi non siamo in grado di monitorare se stiamo perseguendo quelle strategie in maniera efficace ed efficiente. Occorre sulla misurazione delle strategie, sul monitoraggio che deve essere applicato affinché la strada sia sì quella giusta e il suo percorso sia monitorato. Giusto per fare un esempio, supponiamo di aver pianificato di andare da New York a Washington in macchina e visitare tre musei. La vision che mi ha guidato può essere stata: "fare un viaggio che mi arricchisse culturalmente", la strategia può essere stata percorrere l'interstatale. Ma se non avessi considerato che è necessario percorrere 4 ore di autostrada, probabilmente avrei organizzato male il mio viaggio. Vision, strategie e loro misurazione sono un trinomio inscindibile, poiché l'azienda è un corpo in cambiamento e abbiamo bisogno di monitorare le nostre performance di viaggio per decidere se dobbiamo cambiare rotta.
La mappa strategica: la creazione delle strategie di crescita e il loro monit...CentoCinquanta srl
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. Questa citazione attribuita a Seneca sintetizza il momento economico, manageriale e cognitivo in cui si trovano ad operare i manager oggi, sia pubblici che privati.
La crisi mette a dura prova la capacità di cambiamento degli imprenditori anche per la difficoltà di intravedere percorsi nuovi, nuovi obiettivi, nuovi scenari, a fronte di un cambiamento esogeno, radicale e illeggibile come quello che stiamo vivendo.
Lo strumento inventato da Kaplan e Norton nel 2001, per supportare la costruzione della Balanced Scorecard, può essere uno strumento potente per uscire da questo guado mentale. Per rimanere nella metafora di Seneca, il vento è scarso, a volte vi è bonaccia, ma qualora sia presente, finchè non c’è una meta verso la quale rivolgersi, rimane comunque un vento inutilizzabile ai nostri fini.
Costruire il budget è l’atto principale della pianificazione. La pianificazione è la prima attività della gestione intesa in senso ampio o, per meglio dire, della gestione dei processi; il controllo, dopo le azioni che conseguono all’organizzazione, è invece la fase conclusiva certamente indispensabile alla successiva ri-pianificazione.
Attraverso le previsioni di budget si individuano quindi gli obiettivi che si desiderano conseguire in uno specifico intervallo temporale, predisponendo i mezzi necessari quali risorse finanziarie, tecnologiche, umane, oltre che le modalità di azione e i percorsi gestionali per raggiungere le mete prefissate.
Il processo di budgeting è quindi essenziale componente organizzativa che prevede il coinvolgimento di tutti i centri di responsabilità definiti all’interno del modello organizzativo dell’impresa che, in relazione agli obiettivi stabiliti dalla direzione, programmano gli specifici piani di azione e presentano l’insieme delle risorse – tangibili e intangibili, di breve e di lungo periodo - che intendono utilizzare e i risultati che prevedono di conseguire.
Si tratta di un processo composito che ha il proprio snodo fondamentale nel momento di negoziazione delle risorse e di allocazione delle stesse (e questo è maggiormente vero nella fase di budgetting relativa all’area marketing e commerciale). È in questo contesto che vengono altresì definiti i cost drivers al fine di poter standardizzare le dinamiche di costo e di ricavo.
Le competenze a servizio dell'internazionalizzazione - Marco Q Rossi & Assoc...CentoCinquanta srl
La filiera delle competenze a servizio dell'internazionalizzazione - CentoCinquanta srl in un dialogo con Marco Rossi e Mark Santo soci dello studio MQRA, presente
a New York, a Pittsburgh e a Beverly Hills.
Le competenze a servizio dell'internazionalizzazione - Marco Q Rossi & Assoc...
Liquidità. crescita e dipendenza finanziaria
1. Mauro Juvara
Together per le imprese 2015
Mauro Juvara
Presidente del C.d.a.
CentoCinquanta S.r.l.
“Liquidità, crescita, dipendenza finanziaria”
26 maggio 2015
Acireale, direzione centrale del Credito Siciliano
2. Mauro Juvara
Tre racconti
- Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e
IAS 7 nella redazione del rendiconto finanziario.
- Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio.
- Ma la finanza è una commodity? Dal teorema di Modigliani – Miller
alla scelta delle fonti come strumento strategico.
3. Mauro Juvara
CentoCinquanta - alcuni numeri
Commercio 48
Enti Pubblici 7
Industria in senso stretto 62
Servizi (Trasporti,
Turismo, Finanziario …) 55
Commercio
Enti Pubblici
Industria
Servizi
Distribuzione per fatturato (I gruppi di
aziende sono stati sommati)
Tra 500.000 e 2.000.000 di € 15
Tra 2.000.000 e 10.000.000 di € 41
Tra 10.000.000 e 30.000.000 di € 31
Tra 30.000.000 e 50.000.000 di € 52
Tra 50.000.000 e 100.000.000 di € 20
Oltre i 100.000.000 € 13
Tra 500.000 e
2.000.000 di €
Tra 2.000.000 e
10.000.000 di €
Tra 10.000.000 e
30.000.000 di €
Tra 30.000.000 e
50.000.000 di €
Tra 50.000.000 e
100.000.000 di €
Oltre i 100.000.000 €
4. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
Le disponibilità liquide (Cassa + banca + titoli)
Può sembrare pleonastico, ma in effetti non lo è.
Basti pensare al fatto che l’organismo italiano di contabilità (OIC) ha emanato
l’OIC 10, specificando che la risorsa finanziaria da tener presente nella redazione del
rendiconto finanziario fosse appunto le disponibilità liquide e non più il Capitale
Circolante Netto (CCN), come avveniva precedentemente con il vecchio OIC 12
5. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
In particolare, tra l’altro, tra le finalità del principio emerge che:
- Il principio contabile OIC 10 ha lo scopo di definire i criteri per la redazione e
presentazione del rendiconto finanziario. La risorsa finanziaria presa a riferimento
per la redazione del rendiconto è rappresentata dalle disponibilità liquide;
- Il rendiconto finanziario fornisce informazioni utili per valutare la situazione
finanziaria della società o del gruppo (compresa la liquidità e solvibilità)
nell’esercizio di riferimento e la sua evoluzione negli esercizi successivi.
- I flussi finanziari presentati nel rendiconto finanziario derivano dalla gestione
reddituale, dall’attività di investimento, e dall’attività di finanziamento.
6. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
Azienda Wow S.p.a.
Rendiconto finanziario Anno 2014
Il presente rendiconto finanziario è redatto sulla base delle raccamandazioni contenute nell'OIC10 pubblicate il 5 agosto 2014 e
coerenti con quanto contenuto all'interno dello IAS7 - Statement of cash flows
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)
Utile (perdita) dell’esercizio € 150.406,00
Imposte sul reddito € 5.205,00
Interessi passivi/(interessi attivi) -€ 236.588,00
(Dividendi) € 0,00
(Plusvalenze)/minusvalenze derivanti dalla cessione di attività € 610.271,00
1. Utile (perdita) dell’esercizio prima d’imposte sul
reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da
cessione
€ 529.294,00
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi € 7.802,00
Ammortamenti delle immobilizzazioni € 159.690,00
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn € 167.492,00
7. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
Azienda Wow S.p.a.
Rendiconto finanziario Anno 2014
Il presente rendiconto finanziario è redatto sulla base delle raccamandazioni contenute nell'OIC10 pubblicate il 5 agosto 2014 e
coerenti con quanto contenuto all'interno dello IAS7 - Statement of cash flows
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) delle rimanenze € 245.555,00
Decremento/(incremento) dei crediti vs clienti € 934.240,00
Incremento/(decremento) dei debiti verso fornitori -€ 387.337,00
Decremento/(incremento) ratei e risconti attivi -€ 1,00
Incremento/(decremento) ratei e risconti passivi € 65.985,00
Altre variazioni del capitale circolante netto € 569.311,00
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn € 1.427.753,00
Altre rettifiche
Interessi incassati/(pagati) -€ 236.588,00
(Imposte sul reddito pagate) -€ 5.205,00
Dividendi incassati € 0,00
Utilizzo dei fondi € 8.673,00
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche -€ 233.120,00
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) € 1.891.419,00
8. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
Azienda Wow S.p.a.
Rendiconto finanziario Anno 2014
Il presente rendiconto finanziario è redatto sulla base delle raccamandazioni contenute nell'OIC10 pubblicate il 5 agosto 2014 e
coerenti con quanto contenuto all'interno dello IAS7 - Statement of cash flows
B. Flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimento
Immobilizzazioni materiali -€ 1.117.717,00
(Investimenti) -€ 1.117.717,00
Prezzo di realizzo disinvestimenti € 0,00
Immobilizzazioni immateriali -€ 33.429,00
(Investimenti) -€ 33.429,00
Prezzo di realizzo disinvestimenti € 0,00
Immobilizzazioni finanziarie € 0,00
(Investimenti) € 0,00
Prezzo di realizzo disinvestimenti € 0,00
Flusso finanziario dell’attività di investimento (B) -€ 1.151.146,00
9. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
Azienda Wow S.p.a.
Rendiconto finanziario Anno 2014
Il presente rendiconto finanziario è redatto sulla base delle raccamandazioni contenute nell'OIC10 pubblicate il 5 agosto 2014 e
coerenti con quanto contenuto all'interno dello IAS7 - Statement of cash flows
C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Accensione finanziamenti € 493.673,00
Rimborso finanziamenti € 0,00
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento € 0,00
Cessione (acquisto) di azioni proprie € 0,00
Dividendi (e acconti su dividendi) pagati € 2,00
Flusso finanziario dell’attività di finanziamento (C) € 493.675,00
10. Mauro Juvara
Dal CCN alle disponibilità liquide; la nuova prospettiva di OIC 14 e IAS 7 nella
redazione del rendiconto finanziario
Azienda Wow S.p.a.
Rendiconto finanziario Anno 2014
Il presente rendiconto finanziario è redatto sulla base delle raccamandazioni contenute nell'OIC10 pubblicate il 5 agosto 2014 e
coerenti con quanto contenuto all'interno dello IAS7 - Statement of cash flows
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (a ± b ± c) € 1.233.948,00
Disponibilità liquide al 1 gennaio 2013 -€ 3.279.748,00
Disponibilità liquide al 31 dicembre 2014 -€ 2.045.800,00
11. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
La posizione finanziaria netta
PFN
=
(Liquidità Immediata + Liquidità Differita) - (Passivo Corrente + Passivo
Consolidato)
E' collegata al margine secondario di tesoreria pur contemplando il passivo
consolidato. Rappresenta l'indebitamento netto dell'azienda. L'indice assumerà
tipicamente un valore < o > di 0 (zero). Nel caso in cui l''indice dovesse essere > di 0
vorrà dire che la somma tra le prime du poste è superiore a tutti i debiti a breve e a
lungo termine, rappresentando un ottimo andamento finanziario. Il contrario qualora
l'indice dovesse essere minore di zero. Valori da attenzionare si avrebbero qualora
l'indice scendesse in valore assoluto al di sotto del valore delle disponibilità.
12. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
Il Capitale Circolante Netto
CCN
=
(Liquidità Immediata + Liquidità Differita + Disponibilità) - Passivo Corrente
Rappresenta la capacità dell'azienda di far fronte al passivo corrente (quindi,
sostanzialmente, ai debiti a breve) attraverso le proprie risorse interne (Cassa e Banca,
Crediti, Magazzino) sulla base del presupposto che il passivo consolidato (debiti a
MLT) sia coperto dalle immobilizzazioni.
13. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
Il Quick Ratio
QR
=
(Liquidità Immediata + Liquidità Differità)/Passivo Corrente
Rappresenta la capacità dell'azienda di far fronte al passivo corrente (debiti a breve)
con la liquidità immediata e con i propri crediti. L'indice assumerà tipicamente un
valore < = > di 1 (uno). Nel caso in cui l''indice dovesse essere > di 1 vorrà dire che la
somma tra le prime du poste è superiore a tutti i debiti a breve, rappresentando un
buon andamento finanziario. Il contrario qualora l'indice dovesse essere minore di
uno. Valori critici si cominceranno ad avere qualora l'indice dovesse scendere al di
sotto del valore di 0,75.
14. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
Il Current Ratio
CR
=
Attivo Corrente / Passivo Corrente
E' uguale al Capitale circolante Netto sebbene espresso in forma di rapporto.
Rappresenta la capacità dell'azienda di far fronte al passivo corrente (quindi,
sostanzialmente, ai debiti a breve) attraverso le proprie risorse interne (Cassa e Banca,
Crediti, Magazzino) sulla base del presupposto che il passivo consolidato (debiti a
MLT) sia coperto dalle immobilizzazioni. Buoni tutti i valori > di 1.
15. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
L’Acid Test
AT
=
Liquidità Immediata / Passivo Corrente
Rappresenta la capacità dell'azienda di far fronte al passivo corrente (debiti a breve)
con la sola liquidità immediata. L'indice assumerà difficilmente valori > 1 (uno). E'
uguale al margine primario di tesoreria sebbene espresso in forma di rapporto.
16. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
Leverage
Leverage
=
Passivo Corrente + Passivo Consolidato / Patrimonio Netto oppure
Debiti Finanziari / Debiti Finanziari + Patrimonio Netto
Il patrimonio netto è la somma del capitale sociale e delle riserve di capitale (il capitale
investito dall'imprenditore, quindi). Il leverage indica, in sostanza, l’entità degli
investimenti effettuati per ogni euro di capitale conferito non a titolo di prestito. Se il
suo valore è pari a 1, tutto il capitale investito è finanziato esclusivamente dai mezzi
propri; se superiore a 1, gli investimenti vengono finanziati anche con mezzi esterni
(come avviene nella generalità dei casi).
17. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
L’Equity Asset Ratio
EAR
=
Patrimonio Netto / Immobilizzazioni
L'indice mostra quanto l'azienda sia in grado di coprire gli investimenti con il capitale
proprio e quindi di essere autonoma dal punto di vista finanziario. Equivale al margine
primario di struttura sebbene espresso in forma di rapporto. Buoni i valori superiori
ad 1
18. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
L’Elasticità dell’Attivo
Elasticità dell’attivo
=
Attivo Circolante / Totale Attivo
L'indice può assumere un valore compreso tra 0 e 1 (o, se in %, tra 0 e 100%). L'indice
indica quanta parte dell'attivo è stato utilizzata per finanziare attività a breve ed indica,
in qualche modo, quanto l'azienda sia "elastica", ovvero capace di far fronte a repentini
mutamenti nella propria struttura finanziaria e di mercato. In particolare, una struttura
degli impieghi troppo rigida (indice di elasticità basso) non permette all'azienda di
adeguarsi in maniera repentina ad eventuali contrazioni nella domanda dei beni
prodotti, creando eccessivi oneri senza potere usufruire dei corrispondenti ricavi.
19. Mauro Juvara
Liquidità e dipendenza finanziaria nel bilancio d’esercizio
L’Autofinanziamento
Autofinanziamento
=
Patrimonio Netto / Totale attivo
Indica quanta parte degli investimenti sono stati coperti con fonti proprie (capitale
sociale e riserve). Maggiore è il valore (l'indice può assumere valore da 0 a 100%)
maggiore sarà il capitale di rischio (c.d. Equity) investito dall'imprenditore all'interno
dell'azienda. Valori superiori al 20% sono da considerarsi con favore
20. Mauro Juvara
Ma la finanza è una commodity?
In finanza, il teorema di Modigliani-Miller costituisce la base della teoria della struttura
del capitale. Nella sua formulazione base, il teorema afferma che, sotto determinati
presupposti il valore di un'impresa non è affetto dalla modalità con cui l'impresa si
finanzia. Non importa dunque, ai fini della determinazione del valore, se l'impresa
ottiene il proprio capitale raccogliendo finanziamenti dall’equity o tramite debito; allo
stesso modo la politica di dividendo non ha effetti sul valore dell'impresa.
Franco Modigliani; Merton Miller, The Cost of Capital, Corporate Finance, and the Theory of Investment in American Economic Review, vol. 3, n. 48, giugno 1958,
pp. 261-297.
22. Mauro Juvara
Ma la finanza è una commodity?
Numerosi studi empirici, soprattutto relativi ad imprese statunitensi, indicano come il
capitale azionario favorisca l’innovazione (Brown et al, 2009; Acharya e Xu, 2012).
Questo risultato è confermato per le imprese italiane che si quotano in borsa (Micucci
e Rossi, 2012).
Ma l’innovazione tipicamente incide sulle performance!
In Italia un importante effetto del capitale azionario su innovazione è stato riscontrato
anche per le imprese non quotate (Magri, 2013). In particolare, gli aumenti di capitale
accrescono l’innovazione per le imprese high tech di piccola dimensione e per quelle
giovani, per cui le asimmetrie informative sono maggiori; e per le imprese con un alto
grado di leverage per cui l’apporto di capitale azionario può essere particolarmente
utile (dato che la curva di offerta del capitale di debito può risultare quasi verticale).
23. Mauro Juvara
Ma la finanza è una commodity?
Fonte: Nostra elaborazione su dati Borsa Italiana
0,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
10,00%
12,00%
14,00%
16,00%
18,00%
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
ROE Imprese Italia – 2007 2014
ROE Quotate
ROE Non Quotate
24. Mauro Juvara
Ma la finanza è una commodity?
Distribuzione geografica degli investimenti dei PE al 31.12.2014 (valore)
Fonte: AIFI - PWC