Intervento della dr.ssa Enrica Massella Ducci, Agenzia per l’Itali Digitale, al workshop sulla "Conservazione sostitutiva" organizzato dalla Provincia di Bergamo e ANAI Lombardia.
Nembro, 14 maggio 2013
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Di Federico Butera
Nell’ultimo ventennio la pubblica amministrazione è stata interessata da molteplici interventi riformatori. Come è stato rilevato da molti osservatori, forse si sarebbe dovuto dedicare meno sforzi a realizzare “meno stato” e più attenzione a rispondere alla domanda “quale stato”. Lo stesso processo di digitalizzazione dell’amministrazione, pensato da molti come il cavallo di Troia dell’innovazione, ha prodotto risultati differenti: accanto a soluzioni di eccellenza si sono registrati esiti negativi o irrilevanti. È apparso evidente che il cambiamento della Pubblica Amministrazione, come peraltro di altre organizzazioni, non è prevalentemente né processo normativo né un processo tecnologico. Come progettare il cambiamento della Pubblica Amministrazione? Immettere una leva di giovani qualificati che sopperisca ai deficit di organico e di competenze? Intervenire sull’organizzazione con un approccio consapevole della molteplicità delle variabili in gioco (cultura, meccanismi operativi, sistemi incentivanti, relazioni industriali, condivisione degli obiettivi) e dell’importanza della partecipazione dei lavoratori in termini di saperi e competenze?
Federico Butera è studioso e architetto di organizzazioni complesse e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione. È stato Ordinario di Sociologia e Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca e prima Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione alla Sapienza. È Presidente della Fondazione Irso - Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi da lui fondato e presieduto dal 1974. Ha pubblicato oltre 150 articoli e 34 libri e ha firmato alcuni progetti che hanno innovato i modelli organizzativi di imprese e PA, accompagnando il percorso di superamento del fordismo in Italia.
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Di Federico Butera
Nell’ultimo ventennio la pubblica amministrazione è stata interessata da molteplici interventi riformatori. Come è stato rilevato da molti osservatori, forse si sarebbe dovuto dedicare meno sforzi a realizzare “meno stato” e più attenzione a rispondere alla domanda “quale stato”. Lo stesso processo di digitalizzazione dell’amministrazione, pensato da molti come il cavallo di Troia dell’innovazione, ha prodotto risultati differenti: accanto a soluzioni di eccellenza si sono registrati esiti negativi o irrilevanti. È apparso evidente che il cambiamento della Pubblica Amministrazione, come peraltro di altre organizzazioni, non è prevalentemente né processo normativo né un processo tecnologico. Come progettare il cambiamento della Pubblica Amministrazione? Immettere una leva di giovani qualificati che sopperisca ai deficit di organico e di competenze? Intervenire sull’organizzazione con un approccio consapevole della molteplicità delle variabili in gioco (cultura, meccanismi operativi, sistemi incentivanti, relazioni industriali, condivisione degli obiettivi) e dell’importanza della partecipazione dei lavoratori in termini di saperi e competenze?
Federico Butera è studioso e architetto di organizzazioni complesse e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione. È stato Ordinario di Sociologia e Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca e prima Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione alla Sapienza. È Presidente della Fondazione Irso - Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi da lui fondato e presieduto dal 1974. Ha pubblicato oltre 150 articoli e 34 libri e ha firmato alcuni progetti che hanno innovato i modelli organizzativi di imprese e PA, accompagnando il percorso di superamento del fordismo in Italia.
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
L’analisi dei dati rappresenta un nuovo strumento per fare impresa e ottenere vantaggi significativi. Ciò è possibile grazie alle applicazioni di Business Intelligence, Big Data e Business Analytics, strumenti in grado di fornire informazioni precise, aggiornate e significative in supporto alle decisioni strategiche delle imprese, fornendo così un forte vantaggio competitivo.
30 novembre 2015 csig seminario telelavoro smartworking mauro alovisioMauro Alovisio
L’impatto della tecnologia nell’economia e nella società – Telelavoro, internazionalizzazione e information technology
Convegno 30 Novembre 2015, Aula Magna della SAA-School of Management – Via Ventimiglia 115, Torino. Avv. Mauro Alovisio, www.csigivreatorino.it, fellow Nexa Center
FORUM PA 2016: anteprima del Programma congressualeFPA
FORUM PA 2016 si terrà dal 24 al 26 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma. Questa un'anteprima del Programma congressuale, il programma dettagliato e costantemente aggiornato è on line sul sito www.forumpa.it
Alessandra Benvenuti, Open Data e beni culturali: un’opportunità per lo svilu...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Alessandra Benvenuti, INSIEL Valorizzazione del patrimonio informativo, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Innovazione Open Data Innovazione organizzativa Gestione del cambiamentodatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Base)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.tsm.tn.it/interne/interna2.aspx?ID=23892 aprile maggio 2014
L’analisi dei dati rappresenta un nuovo strumento per fare impresa e ottenere vantaggi significativi. Ciò è possibile grazie alle applicazioni di Business Intelligence, Big Data e Business Analytics, strumenti in grado di fornire informazioni precise, aggiornate e significative in supporto alle decisioni strategiche delle imprese, fornendo così un forte vantaggio competitivo.
30 novembre 2015 csig seminario telelavoro smartworking mauro alovisioMauro Alovisio
L’impatto della tecnologia nell’economia e nella società – Telelavoro, internazionalizzazione e information technology
Convegno 30 Novembre 2015, Aula Magna della SAA-School of Management – Via Ventimiglia 115, Torino. Avv. Mauro Alovisio, www.csigivreatorino.it, fellow Nexa Center
FORUM PA 2016: anteprima del Programma congressualeFPA
FORUM PA 2016 si terrà dal 24 al 26 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma. Questa un'anteprima del Programma congressuale, il programma dettagliato e costantemente aggiornato è on line sul sito www.forumpa.it
Alessandra Benvenuti, Open Data e beni culturali: un’opportunità per lo svilu...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Alessandra Benvenuti, INSIEL Valorizzazione del patrimonio informativo, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Innovazione Open Data Innovazione organizzativa Gestione del cambiamentodatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Base)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.tsm.tn.it/interne/interna2.aspx?ID=23892 aprile maggio 2014
Dall'Agenda Digitale Europea alle Agende digitali LocaliGianluigi Cogo
Slide che hanno accompagnato la prima lezione del progetto: 'Tecnologie digitali per l'empowerment digitale delle P.A.' a cura della Challenge School di Ca' Foscari.
Far crescere la manifattura con le ICT: casi di successo a Nordest - apertura...Fondazione CUOA
Presentazione a cura di Cecilia Rossignoli, Professore di Organizzazione Aziendale, Università degli Studi di Verona e Referente Scientifico Forum ICT Fondazione CUOA, al convegno del Forum ICT "Far crescere la manifattura con le ICT: casi di successo a Nordest" - 14 marzo 2013, Fondazione CUOA
14.01.29 Gli Open Data come strumento di crescita Francesca Gleria
Presentate il 29.1.14 all'incontro organizzato da Progetto Open data in Trentino + Associazioni di categoria + IT + FBK per le PMI locali
http://www.innovazione.provincia.tn.it/eventi/pagina62.html
Agenda Digitale. Una storia italiana (ver.2)Gianluigi Cogo
Slides di accompagnamento al seminario Università di Udine sul tema delle dimensioni Europea, Italiana e locale delle agende digitali
(Versione aggiornata)
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...LibreItalia
Andrea Borruso, Mario Grimaldi e Ciro Spataro di OpenData Sicilia ci spiegano cosa siano gli OpenData caratterizzandole nei loro aspetti legali, di formato, di strumenti per organizzarli e gestirli e di alcuni strumenti per la loro pubblicazione durante la Sesta Conferenza Italiana LibreItalia (LibreItaliaConf 2019) tenutasi a Palermo l'11 maggio 2019.
Intervento di Adriana Agrimi Sezione Ricerca Innovazione e Capacità Istituzionale, - Regione Puglia al convegno "Sanità digitale - La Puglia si confronta con le altre Regioni: esperienze ed evoluzioni" Bari 13/09/2016
Open Data e monitoraggio civico - MeetHub! di Social Hub Genova - Enrico AllettoSocial Hub Genova
Gli Open Data sono un tipo di dati liberamente accessibili a chiunque, senza le restrizioni imposte per esempio dal copyright. Chiunque può riutilizzarli, anche a fini commerciali, per esempio per realizzare app e servizi.
Strettamente correlata al concetto degli Open Data, è l’idea di una più ampia partecipazione dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche. In quest’ottica si inserisce il monitoraggio civico, una forma di partecipazione alle scelte delle amministrazioni pubbliche.
Ma come va gestita l’enorme mole di dati che il web mette a disposizione degli utenti? Quali devono essere a accessibili a tutti e quali no? Come si trova l'equilibrio fra privacy e trasparenza, doveri e diritti, fini commerciali e bene pubblico? Questi sono gli argomenti di un dibattito che diventa sempre più attuale e acceso.
"Qui si fa il ponte!" La storia di un’innovativa opera in cemento armato: il ...Sergio Primo Del Bello
"Qui si fa il ponte!"
La storia di un’innovativa opera in cemento armato: il ponte del 1910 di Cortese in Val Borlezza
a cura di Sergio P. Del Bello e Gennaro Guala.
Comune di Songavazzo, 2004
Indagine conoscitiva sulla fluormine con il ministro F.M. Pandolfi 1981Sergio Primo Del Bello
Indagine conoscitiva sul problemi fluormine con il ministro dell'Industria Filippo Maria Pandolfi e con i professori Ippolito e Colombo, Verbale di deliberazione del consiglio comunale di Castione della Presolana, 1981
Fondazione Fantonum de Rascarolo, Rovetta, Biblioteca Civica Sovere Bg, "I Fantoni a Sovere", di Franca Martinenghi Rossetti, Sovere, 1988 (stampa da pc)
l'Annuario Ecologico Lombardo, in collaborazione con la Regione Lombardia, si
propone di fornire una pubblicazione annuale sullo
stato del patrimonio ambientale e naturale della Regione.
Per poter compilare questo
rapporto annuale sono necessari tutti i dati disponibili riguardanti:
lo stato dell'acqua
- lo stato dell'aria
- lo stato della terra
- lo stato dell'ambiente
- lo stato del territorio
A seguito dei danni provocati dal transito di alcuni motocrossisti sul tracciato della locale pista di sci di fondo (sci nordico), il Comune di Onore inoltra una richiesta di risarcimento danni alla KTN Austria
Riperimetrazione comprensorio alpino di caccia Val Borlezza 2007.pdfSergio Primo Del Bello
Franco Bonsanto, Davide Zanin, "Proposta di riperimetrazione del comprensorio alpino "Val Borlezza" in prospettiva di una razionalizzazione della gestione faunistico-venatoria del comparto e della riduzione della pressione venatoria al fine di salvaguardare la tipica fauna selvatica ella zona Alpi
Bologna - Bergamo 2007
Brembate e il suo santuario di S. Vittore.
Appunti per la storia con l'aggiunta di brevi cenni biografici del sac. cav. Pietro Luigi Todeschini e della vita e martirio di San Vittore.
Editrice S. Alessandro, Bergamo, 1938
L’attuazione del CAD nel sistema di conservazione - Enrica Massella Ducci, Agenzia per l’Itali Digitale
1. 1
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
L’attuazione del CAD nel sistema di
conservazione
dei documenti informatici
Enrica Massella Ducci Teri
Agenzia per l’Italia digitale
2. 2
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Europa 2020: i 5 obiettivi strategici
Europa 2020 è la strategia di crescita della UE per il prossimo decennio.
Demandando ad ogni Stato membro l’adozione di propri obiettivi nazionali la UE ha definito gli obiettivi
strategici da raggiungere in cinque aree per il 2020:
1. occupazione
75% della popolazione tra i 20 e i 64 anni impiegata
2. Ricerca & Sviluppo / innovazione
3% del PIL dell'UE (combinato pubblici e privati) da investire in R & S / innovazione
3. cambiamento climatico / energia
20% (o addirittura 30%, se le condizioni lo permettono) di riduzione dei gas serra, rispetto
al 1990
20% di energia da fonti rinnovabili
20% di aumento dell'efficienza energetica
4. istruzione
riduzione del tasso di dispersione scolastica al di sotto del 10%
completamento dell'istruzione di terzo livello da parte di, almeno, il 40% della
popolazione tra i 30 e i 34 anni
5. povertà / esclusione sociale
almeno 20 milioni di persone in meno a rischio di povertà ed esclusione sociale
http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm
3. 3
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Europa 2020: le priorità
La futura crescita europea dovrà prioritariamente e contemporaneamente
essere:
intelligente, cioè fondata sempre più su fattori come
istruzione, ricerca/innovazione, nonché società digitale;
sostenibile, cioè capace di ottimizzare l’uso delle risorse naturali e, al
tempo stesso, tutelare l’ambiente;
inclusiva, cioè in grado di essere più solidale, uniforme ed ampia possibile
tenendo conto delle peculiarità di ciascuno.
La crescita trae impulso dalle iniziative della Agenda digitale europea
4. 4
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Agenda digitale europea
Iniziativa finalizzata ad accelerare la diffusione di internet ad alta velocità e a
sfruttare i vantaggi di un mercato unico digitale per famiglie e imprese
attraverso lo sviluppo delle seguenti azioni:
Realizzare un mercato unico digitale
aprire l’accesso ai contenuti legali on line
agevolare le fatturazioni e i pagamenti elettronici
ovviare alla mancanza di fiducia degli utenti per quanto riguarda la sicurezza dei
pagamenti e la protezione della riservatezza.
unificare i servizi di telecomunicazione
Aumentare l’interoperabilità di dispositivi, applicazioni, banche dati e servizi e
promuovere le politiche di standardizzazione
Rafforzare la politica in materia di sicurezza e riservatezza dei dati personali
Promuovere un accesso ad Internet veloce e superveloce per tutti
Investire nella ricerca e nell’innovazione
Migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nel mondo digitale
Sfruttare il potenziale offerto dall’utilizzo delle ITC nei settori della telemedicina,
dell’ambiente e dei trasporti
http://ec.europa.eu/digital-agenda
5. 5
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Agenda Digitale Italiana
ADI istituita l’1/3/2012
suo organo operativo è la cabina di regia che ha raccolto le indicazioni e i
suggerimenti inviati da cittadini e stakeholders
con il D.L. n. 179/2012 sono state previste le misure per l'applicazione
concreta dell'ADI
i principali interventi riguardano:
identità digitale e servizi innovativi per i cittadini
amministrazione digitale e open data
istruzione digitale
sanità digitale
banda larga e ultralarga per azzeramento divario digitale
pagamenti elettronici
giustizia digitale
l’Agenzia per l’Italia digitale, istituita con il D.L. n. 83/2012, avrà il
compito di portare avanti gli obiettivi definiti dall'ADI, promuovendo e
monitorando l'attuazione dei piani di ICT delle pubbliche amministrazioni
in linea con l’Agenda digitale europea e assicurando il coordinamento
informatico dell’amministrazione statale, regionale e locale
a
6. 6
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Cittadini
Imprese &
Professionisti
SITI
WEB
PEC
ALBO ON-LINE
CONSERVAZIONE
DIGITALE
FATTURAZIONE
ELETTRONICA
IDENTITÀ
INFORMATICA
FIRME
ELETTRONICHE
INTEROPERABILITÀ
PROTOCOLLO
INFORMATICO
SPC
L’ «ecosistema» della gestione documentale
7. 7
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
La funzione documentaria per una
“amministrazione digitale”
Il sistema documentario assume un ruolo essenziale di supporto
è lo strumento cardine per il raggiungimento della “amministrazione digitale”
è il fulcro di tutte le attività amministrative
garantisce trasparenza e controllo
soprintende il “Ciclo di Vita del documento” dalla formazione alla
conservazione
Ma come i sistemi documentari attuali possono sostenere l’innovazione
senza ridurre le proprie funzioni di certezza?
Le organizzazioni pubbliche tendono a gestire con prudenza, quasi con
diffidenza, questi processi. Per quali ragioni?
non conoscenza della materia
cautela/ostilità all’innovazione
mancanza di risorse
insufficiente comprensione delle potenzialità
consapevolezza della complessità dei nodi da sciogliere
…?
8. 8
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Documento informatico
Firmadigitale
Protocollo informatico
Fascicolo elettronico
Procedimento
Conservazione
Postaelettronicacertificata
I principali pilastri
del Sistema documentario
9. 9
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
La cornice normativa in tema di
digitalizzazione e semplificazione
Innovare implica legiferare/regolamentare per introdurre
tecnologie dell’informazione e della comunicazione diffuse e
sostitutive nello svolgimento dell’azione amministrativa
La digitalizzazione dell’azione amministrativa è una vera e propria
funzione di governo, imperniata sui principi di effettività,
risparmio ed ottimizzazione delle risorse, che riveste un ruolo
centrale nell’azione di ammodernamento della PA
La semplificazione abbina innovazione tecnologica e
innovazione amministrativa, utilizzando in modo integrato
l’innovazione normativa e organizzativa per la
reingegnerizzazione dell’attività amministrativa
Il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) traccia il quadro
legislativo entro cui deve attuarsi la digitalizzazione e la
semplificazione dell’azione amministrativa per il passaggio ad una
“amministrazione digitale”
Anche il recente D.L. n. 179/2012 racchiude disposizioni che
incidono sull’e-government, integrando e modificando quanto
previsto dal CAD e intervenendo sulla digitalizzazione di ambiti
specifici, quali scuola, sanità e giustizia
10. 10
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Testo Unico
DPR 445/2000: T.U. in materia
di documentazione amministrativa
PEC
DPR 68/05: Posta elettronica
Certificata
DPCM 6/05/2009
Disposizioni in materia di rilascio
e di uso della casella
di PEC assegnata ai cittadini
Circ. DDI 18/02/2010
Uso della PEC nelle
amministrazioni pubbliche.
Codice
Amministrazione Digitale
Dlgs. 82/2005
L. 133/08: Disposizioni urgenti
per lo sviluppo …
L. 2/09:
Misure urgenti per il sostegno …
L. 69/09: Disposizioni per
lo sviluppo econ. …
Protocollo Informatico
DPCM 31/10/2000 - Regole tecniche
per il protocollo informatico
Circ. AIPA n. 28/2001 - Standard
per il protocollo informatico.
DM 14/10/2003 Linee guida per
l’adozione del protocollo informatico e per
il trattamento informatico dei proc.i amm.
Principali riferimenti normativi
Misure per la crescita del Paese
D.L. n 179/2012
Vari DPCM, DM, Circolari e
Deliberazioni:
Regole di attuazione
e norme particolari
Conservazione digitale
Delib. CNIPA n. 11/2004
Regole tecniche ….
Firma elettronica
DPCM 13/01/2004
Regole tecniche ….
DPCM 30/03/2009
Nuove Regole tecniche…
Delib. CNIPA n.45/2009
11. 11
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
I pagamenti elettronici (art.5)
Le comunicazioni tra
imprese e
amministrazioni
(art.5 bis)
Conservazione
digitale dei
documenti
informatici
(art. 43-44 bis)
Moduli e
formulari
sempre
disponibili
(art.57)
La validità dei
documenti
informatici (art.
20-23 quater)
I servizi online
(art. 54 e 63-65)
La PEC: canale di
comunicazione e
semplice strumento
di identificazione
(artt. 6 e 65)
Far viaggiare le
informazioni e non le
persone (art. 58)
Dare voce ai cittadini anche
su Internet (art.54)
Continuità operativa
e disaster recovery
(art.51)
La sfida degli open
data (art. 52 e 68)
Siti pubblici e
trasparenza
(art. 54)
Protocollo
informatico;
Procedimento e
Fascicolo informatico
(art.40-bis e 41)
Il CAD: le tessere del mosaico
Le priorità del CAD sono incentrate sulla gestione del documento
informatico e sui servizi ai cittadini.
Le regole tecniche in emanazione diventano lo strumento abilitante
Le firme
elettroniche
(art. 24-29)
Istanze e
dichiarazioni
dei cittadini
alla PA per
via
telematica
(art.65)
12. 12
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Le regole tecniche: un approccio organico
Il nuovo scenario
Un insieme organico e coordinato di
testi frutto di un lavoro collaborativo
svolto nell’ambito dei gruppi di lavoro
istituiti dall’allora DigitPa, che hanno
visto insieme Amministrazioni e
Operatori di mercato.
Lo scenario di partenza
Un insieme di regole tecniche non più allineato all’evoluzione normativa e alle
esigenze legate al processo di digitalizzazione della PA.
Molte lacune: Non sono state mai emanate regole tecniche sul documento
informatico!
1. glossario/definizioni
2. formati
3. misure, standard, specifiche
tecniche
4. specifiche tecniche del pacchetto
di archiviazione
5. metadati
13. 13
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Il documento informatico
Il documento informatico è la rappresentazione informatica di atti, fatti o
dati giuridicamente rilevanti
È un insieme di valori binari la cui materialità è data dal sistema e dal
supporto informatico in cui è memorizzato
Può essere modificato o riprodotto infinite volte, ottenendo duplicati
assolutamente identici all’originale
Il suo contenuto è svincolato dal supporto
Le norme definiscono principi e regole per la formazione, l'archiviazione e la
trasmissione di documenti con strumenti informatici e telematici
Sono pubblicate anche specifiche tecniche relative agli strumenti ad esso
connessi quali:
la firma digitale
il protocollo informatico
la posta elettronica certificata
la conservazione digitale
14. 14
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
I nuovi documenti informatici
Forme
Documenti di testo, fogli di calcolo, schemi XML redatti tramite l’utilizzo di
appositi strumenti software
Documenti acquisiti per via telematica o su supporto informatico, e-mail,
documenti acquisiti come copia per immagine di un documento analogico
Registrazioni informatiche di transazioni o processi informatici, dati forniti
dall’utente attraverso la compilazione di moduli o formulari elettronici
Insieme di dati, provenienti da una o più basi dati, raggruppati secondo una
struttura logica determinata (viste)
Caratteristiche
essere identificato in modo univoco e persistente
essere immodificabile, cioè formato in modo che forma e contenuto non
siano alterabili e ne sia garantita la staticità nella fase di conservazione
essere prodotto in uno dei formati idonei alla conservazione
essere memorizzato in un sistema di gestione informatica dei documenti o di
conservazione la cui tenuta può anche essere delegata a terzi
avere associati almeno un set minimo di metadati
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
I formati dei documenti informatici
La scelta dei formati dei documenti informatici deve:
• tenere in considerazione le caratteristiche individuate nelle regole
tecniche, nel caso della formazione
• essere strumentale a che il documento assuma le caratteristiche di
immodificabilità e di staticità nel tempo, nel caso della conservazione
È importante scegliere fin dalla formazione un formato che riduca
al minimo i processi di migrazione dei formati.
Elementi di valutazione:
• privilegiare i formati legati a standard internazionali (de jure e de
facto) o, quando necessario, formati proprietari le cui specifiche
tecniche siano pubbliche
• analizzare il tempo di conservazione previsto dalla normativa per le
singole tipologie di documenti informatici
Formati diversi possono essere scelti quando la natura specifica
del documento informatico lo richieda. In tal caso devono essere
documentati nel manuale di conservazione con la motivazione
delle scelte effettuate
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
… i formati dei documenti informatici
Primo elenco di formati che possono
essere usati per la conservazione
(l’elenco sarà periodicamente
aggiornato)
PDF - PDF/A (ISO 32000-1, ISO
19005-1:2005, ISO 19005-2:2011)
TIFF (ISO 12639 - TIFF/IT;
dell'ISO 12234 - TIFF/EP)
JPG (ISO/IEC 10918:1, ISO/IEC
15444-1)
Office Open XML - OOXML (ISO/IEC
DIS 29500:2008)
Open Document Format – ODF
(ISO/IEC 26300:2006, UNI CEI
ISO/IEC 26300)
Formati testo famiglia XML, TXT
Formati messaggi di posta
elettronica (RFC 2822/MIME)
Criteri
• Apertura (conformità a specifiche
pubbliche)
• Sicurezza (grado di modificabilità del
contenuto del file e la capacità di
essere immune dall’inserimento di
codice maligno)
• Portabilità (facilità con cui i formati
possano essere usati su piattaforme
diverse)
• Funzionalità (varietà di funzioni
messe a disposizione dell’utente)
• Supporto allo sviluppo (modalità
messe a disposizione ai fini della
manutenzione e sviluppo del formato)
• Diffusione (l’estensione dell’impiego
di uno specifico formato)
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Le principali tematiche collegate al
documento informatico
Formazione del documento informatico nativo
Sostituzione della carta
Procedure per il riversamento del documento cartaceo tramite tecnologie
hw (scanner) e sw (OCR Optical Character Recognition)
Valore legale del documento informatico ottenuto
Efficacia nelle transazioni commerciali
Sottoscrizione elettronica
Trasmissione attraverso posta elettronica o PEC
Gestione corretta e trasparente
Lavorazione attraverso sistemi di Workflow Management
Conservazione dei documenti in archivi digitali
Mantenimento del valore culturale e storico
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
I compiti del protocollo informatico
È lo strumento tecnico per la gestione sequenziale dei documenti
nel momento della loro formazione o del loro ingresso nel
perimetro della AOO
Assicura – con il titolario – una struttura organizzata all’archivio
Regola le procedure dalla nascita attraverso una rigida cronologia
Avvia la corretta distribuzione dei documenti correnti
(assegnazione)
Realizza i collegamenti tra i vari fascicoli e i singoli documenti
Censisce la mole documentaria posta in essere da un ente
produttore
Il Protocollo informatico
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Protocollo
Informatico
Il fascicolo
informatico come
perno dell’azione
amministrativa
Il workflow come
supporto all’azione
amministrativa
L’integrazione dei sistemi di
automazione d’ufficio per un
reale valore aggiunto percepito
dell’utilizzatore finale
La PEC e firma
elettronica per una reale
dematerializzazione
Gli archivi digitali e la
conservazione: completo
supporto al ciclo di vita del
documento e del fascicolo
Il protocollo e la gestione documentale
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
processo di memorizzazione, su idoneo supporto, dei documenti digitali
nell’ambito di un sistema di conservazione allo scopo di mantenerne
l’integrità, l’autenticità, leggibilità, accessibilità e riservatezza nel tempo
CAD - La conservazione digitale
43 - Conservazione dei documenti
1. I documenti degli archivi, le scritture contabili, la
corrispondenza, ed ogni atto, dato o documento di
cui è prescritta la conservazione per legge o
regolamento, ove riprodotti su supporti informatici
sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge, se la
riproduzione e la conservazione nel tempo siano
effettuate in modo da garantire la conformità dei
documenti agli originali, nel rispetto delle regole
tecniche stabilite ai sensi dell'articolo 71.
44 - Requisiti per la conservazione dei
documenti informatici
1. Il sistema di conservazione dei documenti
informatici assicura:
a. l'identificazione certa del soggetto che ha
formato il documento …;
b. l'integrita' del documento;
c. la leggibilita' e l'agevole reperibilita' dei
documenti e delle informazioni
identificative, inclusi i' dati di registrazione e di
classificazione originari;
d. il rispetto delle misure di sicurezza ….
viene attuata con le modalità previste dalle regole tecniche
di cui all’articolo 71: fino a che non vengono definite restano
in vigore le regole tecniche stabilite dalla deliberazione
CNIPA n. 11/2004
ogni documento è riconducibile al soggetto che lo ha formato
e mantiene le sue caratteristiche di
integrità, leggibilità, accessibilità e riservatezza
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Il sistema di conservazione è gestito dal Responsabile della conservazione
in accordo con gli altri Responsabili con possibilità di avvalersi di soggetti
terzi pubblici o privati
CAD - La conservazione digitale
44 - Requisiti per la conservazione dei
documenti informatici
1-bis. Il sistema di conservazione dei documenti
informatici è gestito da un responsabile che opera
d’intesa con il responsabile del trattamento dei dati
personali di cui all'art. 29 del decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196 e ove previsto con il
responsabile del servizio per la tenuta del
protocollo informatico, di cui all’articolo 61 del
decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 2000, n. 445, nella definizione e gestione
delle attività di rispettiva competenza.
1-ter. Il responsabile della conservazione può
chiedere la conservazione dei documenti
informatici o la certificazione della conformità del
relativo processo di conservazione a quanto
stabilito dall’articolo 43 e dalle regole tecniche ivi
previste, nonché dal comma 1 ad altri
soggetti, pubblici o privati, che offrono idonee
garanzie organizzative e tecnologiche.
Il Responsabile della conservazione gestisce il sistema di
conservazione in accordo con il responsabile del protocollo
informatico e il responsabile del trattamento dei dati personali
Il Responsabile della conservazione si può avvalere di soggetti
esterni per:
• la conservazione dei documenti informatici
• la certificazione dei processi di conservazione
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
La conservazione digitale
I compiti del sistema di conservazione
Tramite l’adozione di regole, procedure e tecnologie, assicura la
conservazione dei documenti informatici/fascicoli informatici
garantendone le caratteristiche di autenticità, integrità, leggibilità
Prevede la gestione dei documenti informatici/fascicoli informatici in
strutture che garantiscono l’interoperabilità tra sistemi di
conservazione
Opera secondo modelli organizzativi esplicitamente definiti nel
manuale di conservazione
È logicamente distinto dal sistema di gestione documentale
Per alcune tipologie di documenti, mantenimento del valore
culturale e storico
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Regole – La conservazione digitale
Il processo di conservazione, dalla presa in carico dal
produttore, prevede la gestione dei documenti informatici / fascicoli
informatici in strutture definite che garantiscono l’interoperabilità tra
sistemi di conservazione
I documenti informatici conservati utilizzano i formati definiti ovvero
scelti e motivati dal Responsabile della conservazione
Il sistema di conservazione, logicamente distinto dal sistema di
gestione documentale, opera secondo modelli organizzativi
esplicitamente definiti
Il Responsabile della conservazione definisce e attua le politiche
complessive del sistema di conservazione e ne governa la gestione
con piena responsabilità ed autonomia
Il manuale della conservazione illustra dettagliatamente
l’organizzazione, l’architettura, le infrastrutture, il processo, le
misure di sicurezza e ogni altra informazione utile alla gestione e
alla verifica del sistema di conservazione nel tempo
viene attuata con le modalità previste dalla deliberazione CNIPA n.
11/2004 (fino alla emanazione delle nuove regole tecniche)
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Regole - struttura XML per la conservazione
struttura XML descrittiva dell’indice
del pacchetto di archiviazione;
assicura l’interoperabilità tra sistemi
di conservazione;
fa riferimento allo standard
nazionale UNI-SInCRO 11386: 2010
contiene le informazioni:
generali dell’indice del pacchetto
di archiviazione
proprie del pacchetto di
archiviazione
relative ai raggruppamenti di uno
o più file contenuti nel pacchetto
riguardanti il processo di
produzione del pacchetto
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Regole - Le figure coinvolte nel sistema di
conservazione
Nel sistema di conservazione operano:
il produttore: di norma diverso dal soggetto che forma il
documento, è responsabile del pacchetto di versamento e
provvede alle operazioni di versamento nel sistema di
conservazione. Nel caso di pubblica amministrazione tale figura
si identifica con il responsabile della gestione documentale
l’utente: richiede al sistema di conservazione l’accesso ai
documenti informatici per acquisire le informazioni di interesse
il Responsabile della conservazione: definisce e attua le
politiche complessive del sistema di conservazione e ne governa
la gestione con piena responsabilità ed autonomia, in relazione
al modello organizzativo adottato
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Regole - Il Responsabile della conservazione
opera d’intesa con:
responsabile del trattamento dei dati personali
responsabile della sicurezza
responsabile dei sistemi informativi
responsabile del servizio per la tenuta del protocollo informatico (nel caso
delle PA)
definisce le caratteristiche e i requisiti del sistema di conservazione al fine di
assicurare il mantenimento delle caratteristiche di
autenticità, integrità, accessibilità e intelligibilità dei
cura l’aggiornamento periodico e in presenza di cambiamenti
normativi, organizzativi, procedurali o tecnologici rilevanti
gestisce il processo di conservazione secondo le modalità previste dal manuale di
conservazione;
garantisce il corretto svolgimento del processo di conservazione assicurandone
nel tempo la conformità alla normativa vigente
verifica periodicamente l’effettiva integrità degli archivi e della leggibilità degli
stessi, provvedendo alla duplicazione o copia dei documenti informatici
all’evolversi del contesto tecnologico
adotta le misure necessarie per la sicurezza logica e fisica del sistema di
conservazione
nelle pubbliche amministrazioni svolge il ruolo di pubblico ufficiale
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Responsabile della conservazione:
capacità richieste
manageriali e di gestione di applicazioni complesse
(organizzative)
comprensione della normativa e dei procedimenti amministrativi
(giuridiche)
gestione di archivi della documentazione amministrativa
(archivistiche)
gestione di risorse tecnologiche e di piattaforme innovative
(informatiche)
gestione di contratti con fornitori di tecnologie e di servizi
(amministrative)
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Regole - Modelli organizzativi per la
conservazione
La conservazione può essere svolta:
all’interno della struttura organizzativa del soggetto produttore dei
documenti informatici da conservare
affidandola, in modo totale o parziale, ad altri soggetti, pubblici o
privati che offrono idonee garanzie organizzative e
tecnologiche, anche accreditati come conservatori presso l’Agenzia
per l’Italia Digitale
Il Responsabile della conservazione, sotto la propria
responsabilità, può delegare formalizzandolo lo svolgimento del
processo di conservazione o di parte di esso ad uno o più soggetti di
specifica competenza ed esperienza
Il Responsabile della conservazione può affidare le attività del
processo di conservazione a soggetti esterni, che offrano idonee
garanzie organizzative e tecnologiche, se del caso
accreditati, attraverso un contratto o convenzione di servizio che
preveda l’obbligo del rispetto del manuale di conservazione
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Regole - Il manuale della conservazione
È un documento informatico aggiornato periodicamente contenente:
la struttura organizzativa comprensiva delle funzioni, delle
responsabilità e degli obblighi dei diversi soggetti che intervengono
nel processo di conservazione
la descrizione delle tipologie degli oggetti sottoposti a
conservazione, comprensiva dell’ indicazione dei formati gestiti, dei
metadati da associare alle diverse tipologie di documenti e delle
eventuali eccezioni
la descrizione del processo di conservazione, delle modalità di presa
in carico dei pacchetti di versamento e del trattamento dei pacchetti
di archiviazione
la modalità di svolgimento del processo di esibizione e di
esportazione dal sistema di conservazione con la produzione del
pacchetto di distribuzione
la descrizione del sistema di conservazione, comprensivo di tutte le
componenti tecnologiche, fisiche e logiche, opportunamente
documentate e delle procedure di gestione e di evoluzione delle
medesime
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
I soggetti pubblici o privati possono richiedere l’accreditamento alla
Agenzia per l’Italia digitale
CAD – L’accreditamento
44-bis - Conservatori accreditati
1. I soggetti pubblici e privati che svolgono
attività di conservazione dei documenti
informatici e di certificazione dei relativi
processi anche per conto di terzi ed intendono
conseguire il riconoscimento del possesso dei
requisiti del livello più elevato, in termini di
qualità e di sicurezza, chiedono
l’accreditamento presso DigitPA.
2. Si applicano, in quanto compatibili, gli articoli
26, 27, 29, ad eccezione del comma 3, lettera
a) e 31.
3. I soggetti privati di cui al comma 1 sono
costituiti in società di capitali con capitale
sociale non inferiore a euro 200.000.
.
L’accreditamento presso DigitPA permette il riconoscimento del
possesso del livello più elevato dei requisiti di qualità e di sicurezza
DigitPA ha stabilito le regole per l’accreditamento in analogia con
quanto previsto per l’accreditamento dei certificatori di firma digitale
e dei gestori di posta elettronica certificata
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Circolare DigitPA n. 59/2011:
Accreditamento dei conservatori
La Circolare DigitPA n. 59/2011, pubblicata in GU n. 32 - 8 febbraio
2012 fornisce le modalità di presentazione della domanda di
accreditamento all’Agenzia per l’Italia Digitale da parte dei soggetti
pubblici o privati che svolgono attività di conservazione digitale
Come previsto dall’articolo 44-bis del CAD, l’accreditamento
permette il riconoscimento del possesso del livello più elevato dei
requisiti di qualità e di sicurezza
Ad oggi, la domanda può essere presentata ma l’accreditamento
potrà essere completato solo dopo la pubblicazione delle regole
tecniche relative al sistema di conservazione
32. 32
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Circolare DigitPA n. 59/2011
Requisiti per l’accreditamento …
Dal punto di vista societario, i conservatori che fanno richiesta di
accreditamento devono:
possedere i requisiti di onorabilità richiesti ai soggetti che svolgono
funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso le banche
dimostrare l'affidabilità organizzativa, tecnica e finanziaria necessaria per
svolgere attività di conservazione
avvalersi di personale dotato delle conoscenze specifiche, dell'esperienza e
delle competenze necessarie per i servizi forniti
applicare procedure e metodi amministrativi e di gestione adeguati e
conformi a tecniche consolidate
avere un capitale sociale non inferiore a Euro 200.000
33. 33
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
... requisiti per l’accreditamento …
Per quanto riguarda aspetti della conservazione, i conservatori
che fanno richiesta di accreditamento devono :
indicare il nominativo del Responsabile del servizio di conservazione, degli
eventuali delegati e il quadro delle diverse responsabilità
fornire copia del Manuale della conservazione redatto secondo le
disposizioni contenute nel decreto delle regole tecniche previste dal CAD
fornire documentazione del sistema di conservazione realizzato che deve
essere gestito in conformità alle disposizioni contenute nel decreto delle
regole tecniche in emanazione
implementare procedure di sicurezza con riferimento agli standard ETSI
indicare la tipologia di documenti conservati e i formati dei file gestiti
specificare l’Ente Certificatore che ha rilasciato la firma digitale e le
marche temporali
fornire l’elenco del software dei programmi in uso nelle eventuali diverse
versioni succedute nel tempo
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
... requisiti per l’accreditamento
Per quanto riguarda qualità e sicurezza, i sistemi di conservazione
dei conservatori che fanno richiesta di accreditamento devono essere
conformi agli standard indicati nelle regole tecniche. In particolare:
ISO 14721: 2003 (OAIS- Open Archival Information System – Reference
model), per la gestione del processo di conservazione
ETSI TS 101 533-01, relativo ai requisiti di sicurezza e affidabilità tecnici,
organizzativi, infrastrutturali e gestionali, per realizzare sistemi di
conservazione affidabili
UNI-SInCRO 11386: 2010, per la struttura dei dati gestiti dal sistema di
conservazione in modo anche da garantire l’interoperabilità tra sistemi
ISO 15836:2003 Information and documentation - The Dublin Core
metadata element set, Sistema di metadati del Dublin Core
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14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
Funzioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale
per l’accreditamento
L’Agenzia per l’Italia Digitale deve attivare una iniziativa analoga a
quella esistente per i certificatori accreditati di firma digitale. In
particolare:
predisporre una procedura per la verifica delle domande di
accreditamento
istituire e gestire, pubblicandolo sul sito, l’elenco dei conservatori
accreditati e dei certificatori del processo di conservazione
emanare le circolari che indichino le modalità di vigilanza e di
ispezione da effettuare periodicamente per la verifica del
mantenimento dei requisiti di accreditamento
svolgere attività di vigilanza periodica sugli accreditati
36. 36
14 maggio 2013 Enrica Massella Ducci Teri
36
Grazie
massella@agid.gov.it