Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Una panoramica sullo stato delle smart city. Aspetti critici, possibili sviluppi. Il passaggio da città smart a città empatica.
Workshop in Luiss i-Lab.
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Una panoramica sullo stato delle smart city. Aspetti critici, possibili sviluppi. Il passaggio da città smart a città empatica.
Workshop in Luiss i-Lab.
Intervento a cura di Luca Attias, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Intervento a cura di Michele Melchionda, Chief Information Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
L'integrazione di PagoPA spiegata ai fornitori di tecnologia della Pubblica Amministrazione. Da una pagina web ad un portale di pagamento in meno di 30 minuti, facile da usare ed integrare. Come utilizzare uno dei componenti del sistema operativo del paese e del Piano Triennale.
Intervento a cura di Luca Attias, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, e Simone Piunno, Chief Technology Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Il buon governo delle isituzioni si fonda sulla capacità di prendere decisioni in base alla conoscenza di ciò che avviene: è la conseguenza del processo di trasformazione di dati eterogenei in informazioni coerenti da cui far derivare le decisioni e instaurare comunicazioni efficaci con gli stakeholder. La PA digitale non può prescindere da un framework di monitoraggio unico e onnicomprensivo, che colleghi tendenze, iniziative, risultati, spending. Un modello che valuta effetti sistemici delle visioni strategiche, delle azioni di crescita digitale, di innovazione e connettività.
Durante l’evento #MilanoDigitale, Diego Piacentini ha raccontato i progetti in corso di sviluppo da parte del Team per la Trasformazione Digitale, tra cui il nodo dei pagamenti nazionale denominato PagoPA.
Intervento a cura di Simone Piunno, Chief Technology Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
La fatturazione elettronica e il progetto SCALES (Supply Chain Architecture L...Fabio Massimi
SCALES è un progetto finanziato dalla call eInvoicing 2018 del programma Connecting Europe Facility (CEF). AgID coordina un consorzio misto pubblico/privato composto da: Politecnico di Milano DIG, UNINFO, InfoCert e Consorzio DAFNE
Obiettivo di SCALES è la progettazione e realizzazione di un’architettura per la Supply Chain digitale abilitante servizi a valore aggiunto destinati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. L’architettura SCALES adotta tecnologie di Distributed Ledger (DLT) ed è progettata in ottica multi-chain
Forte commitment riguardo il trattamento dei dati e la compliance al GDPR. Focus sul ciclo dell’ordine ed in particolare sulla fatturazione elettronica vista in chiave transnazionale e quindi basata sulla EN 1693. Use case verticali in ambito servizi sanitari.
Intervento a cura di Luca Attias, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Intervento a cura di Michele Melchionda, Chief Information Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
L'integrazione di PagoPA spiegata ai fornitori di tecnologia della Pubblica Amministrazione. Da una pagina web ad un portale di pagamento in meno di 30 minuti, facile da usare ed integrare. Come utilizzare uno dei componenti del sistema operativo del paese e del Piano Triennale.
Intervento a cura di Luca Attias, Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale, e Simone Piunno, Chief Technology Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Il buon governo delle isituzioni si fonda sulla capacità di prendere decisioni in base alla conoscenza di ciò che avviene: è la conseguenza del processo di trasformazione di dati eterogenei in informazioni coerenti da cui far derivare le decisioni e instaurare comunicazioni efficaci con gli stakeholder. La PA digitale non può prescindere da un framework di monitoraggio unico e onnicomprensivo, che colleghi tendenze, iniziative, risultati, spending. Un modello che valuta effetti sistemici delle visioni strategiche, delle azioni di crescita digitale, di innovazione e connettività.
Durante l’evento #MilanoDigitale, Diego Piacentini ha raccontato i progetti in corso di sviluppo da parte del Team per la Trasformazione Digitale, tra cui il nodo dei pagamenti nazionale denominato PagoPA.
Intervento a cura di Simone Piunno, Chief Technology Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
La fatturazione elettronica e il progetto SCALES (Supply Chain Architecture L...Fabio Massimi
SCALES è un progetto finanziato dalla call eInvoicing 2018 del programma Connecting Europe Facility (CEF). AgID coordina un consorzio misto pubblico/privato composto da: Politecnico di Milano DIG, UNINFO, InfoCert e Consorzio DAFNE
Obiettivo di SCALES è la progettazione e realizzazione di un’architettura per la Supply Chain digitale abilitante servizi a valore aggiunto destinati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. L’architettura SCALES adotta tecnologie di Distributed Ledger (DLT) ed è progettata in ottica multi-chain
Forte commitment riguardo il trattamento dei dati e la compliance al GDPR. Focus sul ciclo dell’ordine ed in particolare sulla fatturazione elettronica vista in chiave transnazionale e quindi basata sulla EN 1693. Use case verticali in ambito servizi sanitari.
I siti web delle pubbliche amministrazioniGianluigi Cogo
Convegno/Seminario:
I SITI WEB DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DOPO LE 'LINEE GUIDA BRUNETTA
Norme, obblighi e sanzioni, tecnologie e modelli organizzativi
Il convegno offre ai partecipanti degli schemi operativi per pianificare una operazione di adeguamento e razionalizzazione dei contenuti on line a partire dalle indicazioni contenute nelle Linee Guida. L’obiettivo è di fornire gli elementi indispensabili per migliorare la qualità dei siti Web della PA sia sotto il profilo dei contenuti offerti che rispetto alla prospettive dell’integrazione di strumentazione web 2.0, di servizi di e-government e di sistemi di knowledge management.
Prendendo come spunto le “Linee Guida Brunetta” pubblicate il 26 luglio 2010, questo convegno si propone di illustrare la normativa rilevante in materia di siti Web pubblici e di offrire gli schemi operativi per pianificare una operazione di adeguamento e razionalizzazione dei contenuti e dei servizi offerti sul Web da parte delle Amministrazioni Pubbliche.
Alla luce dei recenti interventi legislativi, gli Enti hanno infatti bisogno di un quadro sistematico ed aggiornato degli aspetti di cui tenere conto in tutte le attività collegate ai Website pubblici; una loro mancata valutazione - oltre ad impedire all’Amministrazione di conseguire gli attesi benefici in termini di efficienza e trasparenza - rappresenta una violazione degli obblighi normativi ed espone la PA e gli agenti pubblici a sanzioni e responsabilità.
L’attuazione del CAD nel sistema di conservazione - Enrica Massella Ducci, Ag...Sergio Primo Del Bello
Intervento della dr.ssa Enrica Massella Ducci, Agenzia per l’Itali Digitale, al workshop sulla "Conservazione sostitutiva" organizzato dalla Provincia di Bergamo e ANAI Lombardia.
Nembro, 14 maggio 2013
Alessandra Benvenuti, Open Data e beni culturali: un’opportunità per lo svilu...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Alessandra Benvenuti, INSIEL Valorizzazione del patrimonio informativo, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Open gov, opendata, smartcity: la rivoluzione digitale nelle mani dei cittadiniCarlo Reggiani
Articolo pubblicato sul Notiziario dell'Ordine Ingegneri di Verona, numero 1-2014
Con la collaborazione di Flavia Marzano, Gianluigi Cogo, Michele Vianello, Stefano Flaim
Open data management: strumenti e tecniche per produrre e valorizzare i dati ...Gianfranco Andriola
Riconoscere e valorizzare la centralità dei dati come elemento indispensabile per sviluppare politiche pubbliche efficaci è una delle grandi sfide con cui devono attualmente confrontarsi gli enti pubblici di ogni livello.
Predisporre un ambiente favorevole alla raccolta strutturata di informazioni, gestire la loro conservazione in maniera funzionale e in coerenza con la normativa nazionale ed europea e, infine, esporre il proprio patrimonio informativo per favorire lo sviluppo dell'economia della conoscenza sono tutti compiti che spettano agli PA, anche se ancora molti enti pubblici fanno fatica a riconoscersi nel ruolo di “editori” di dati.
Partendo da queste premesse l’Academy affronterà questi temi:
- Definire il concetto di qualità dei dati governativi aperti
- Favorire lo sviluppo servizi innovativi basati sui dati aperti
- La questione della visibilità della fonte dei dati all’interno dei servizi di terze parti
- Il procurement dei dati aperti
Consultazione pubblica online sul Syllabus “Competenze digitali per la PA”Gianfranco Andriola
l Syllabus “Competenze digitali per la PA” descrive il set di conoscenze e skill di base che consentono al dipendente pubblico di partecipare attivamente alla trasformazione digitale della pubblica amministrazione. Il Syllabus rappresenta uno strumento di partenza per la realizzazione di attività di verifica delle conoscenze possedute su cui basare interventi di formazione mirata e di valorizzazione delle competenze.
l'intervento si concentra sui temi dell’etica pubblica e dell’integrità dei dipendenti pubblici chiamati a perseguire l’interesse comune attraverso un quadro normativo sempre più definito e una richiesta di accesso da parte dei cittadini e associazioni sempre più proattiva.
Il seminario si è concentrato sulle caratteristiche che una pubblica amministrazione deve avere, o maturare, per essere considerata accountable sulla base della definizione di accountability condivisa nei webinar (e nei Materiali didattici del Modulo precedente).
Temi approfonditi nel corso del seminario:
- Accountability come superamento delle asimmetrie informative
- Esempi di politiche pubbliche
- Il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali
Introduzione al giornalismo basato sui dati, al metodo con cui si costruiscono le storie, agli strumenti e alle principali testate e inchieste. Approfondimento sul legame tra data journalism e l'accoutability della pubblica amministrazione
La partecipazione mira a fornire ai cittadini e alle organizzazioni non governative l’opportunità di prendere parte all’adozione delle decisioni che li interessano, la eParticipation è un mezzo e un’opportunità per farlo con l’aiuto della tecnologia
2. Open Government
solo un po’ di storia
eGovernment
strategie/esempi
dall’eGov all’OpenGov
open data
strumenti
Open
Government
consultazioni
social media
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4. L'Amministrazione digitale o e-government (a volte anche
governo elettronico o e-gov) è il sistema di gestione digitalizzata
della pubblica amministrazione, il quale - unitamente
ad azioni di cambiamento organizzativo - consente di trattare la
documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi
informatici, grazie all’uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione
(TIC/ICT), allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire
agli utenti (cittadini ed imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi
servizi
http://it.wikipedia.org/wiki/Amministrazione_digitale
4 di 75
13. fare dell'Unione Europea la
più competitiva e dinamica economia della conoscenza del
mondo
Strategia di Lisbona, ratificata nel marzo del 2000 dal Consiglio europeo
13 di 75
14. creazione di un unico spazio europeo
dell'informazione
innovazione e investimento nella ricerca
sviluppo e diffusione di servizi di eGov per
migliorare l’efficienza e l’efficacia della
pubblica amministrazione;
inclusione digitale, ovvero non lasciare
indietro nessun cittadino rispetto alla fruizione
di servizi di digitali.
14 di 75
16. 2000 - eGov fase I
500 milioni di €
Lucio Stanca
2003 - eGov fase II
207 milioni di €
Lucio Stanca
2008 - Piano e-Gov 2012
Un miliardo di €
Renato Brunetta
16 di 75
18. Il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) è un Codice, ovvero un corpo
organico di disposizioni, che presiede all'uso dell'informatica come strumento
privilegiato nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini italiani.
Emanato nel 2005, ha avuto un aggiornamento nel 2010
http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_dell%27amministrazione_digitale
18 di 75
23. Con l’espressione “Open Government” - letteralmente “governo
aperto” - si intende un nuovo concetto di Governance a livello
centrale e locale, basato su modelli, strumenti e
tecnologie che consentono alle amministrazioni di essere
“aperte” e “trasparenti” nei confronti dei cittadini. In particolare
l'Open government prevede che tutte le attività dei governi e
delle amministrazioni dello stato debbano essere aperte e
disponibili, al fine di favorire azioni efficaci e garantire un
controllo pubblico sull’operato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_government
23 di 75
37. http://radar.oreilly.com/gov2/
@TimOreilly
Now, a new generation has come of age with the Web, and it is committed to using its
lessons of creativity and collaboration to address challenges facing our country and the
world. Meanwhile, with the proliferation of issues and not enough resources to address
them all, many government leaders recognize the opportunities Web 2.0 technologies
provide not just to help them get elected, but to help them do a better job. By analogy,
many are calling this movement Government 2.0.
Government As a Platform
37 di 75