Cette présentation détaille le concept du marketing de l'innovation en précisant les différents enjeux et perspectives par rapport aux entreprises.
Plan de la présentation :
- Définition et pratiques du marketing de l’innovation
- Les enjeux du marketing de l’innovation
- Les perspectives du marketing de l’innovation
- Les limites et critiques du marketing de l’innovation
Introduction au marketing de l'innovation. Comment préparer une business innovant ? Quels sont les grands principes pour construire une offre différente, qui n'existe pas encore sur le marché ?
Introduzione al web marketing: i concetti base, le analogie e differenze col marketing tradizionale, come pianificare una strategia di web marketing, quali sono le fasi strategiche e le attività operative.
Questa introduzione è stata tratta dal corso di web marketing che si è tenuto a Bologna dal 7 all'11 e dal 14 al 18 maggio 2012, organizzato da Studio Samo (www.studiosamo.it).
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoleofonte
Il mercato dei beni di lusso ha registrato nell’ultimo ventennio una serie di cambiamenti radicali. In primo luogo è mutato il paradigma sociale ed economico all’interno del quale si inseriscono i comportamenti d’acquisto e d’uso dei beni di lusso. A partire dalla fine degli anni Settanta, infatti, la componente ostentativa ed emulativa che guidava la domanda di questa tipologia di prodotti ha ceduto il passo ad un nuovo significato di lusso, che da specialistico si è trasformato in generalistico (“tutto per tutti”), da locale in globale (“tutto dappertutto”) e da elitario è divenuto democratico, grazie alla convinzione diffusasi tra gli operatori del settore che non solo i più facoltosi possono apprezzare un prodotto di qualità superiore.
Il mercato dei luxury goods è denominato da alcuni grandi global players come Cartier, Gucci, Prada e Ferragamo e da numerose imprese che appartengono....
L’insieme delle attività che attraverso l’uso di strumenti digitali
sviluppano campagne di marketing e comunicazione integrate,
targetizzate e capaci di generare risultati misurabili che aiutano
l’organizzazione a individuare e mappare costantemente i bisogni
della domanda, a facilitarne gli scambi in modo innovativo,
costruendo con la stessa una relazione interattiva che genererà
valore nel tempo.
Le slides del video-corso STORYTELLING PER IL MARKETING.
Puoi guardare le lezioni gratuite ed acquistare il video-corso da qui:
https://webfacile.thinkific.com/courses/storytelling-per-il-marketing
INFO & CONTATTI:
preva72@gmail.com
Second Assignment - Idea: Real paintings created by robot arm: Robocasso 3000venturelab-ch
The document advertises the Robocasso 3000 (MK2), a robotic painting system that can replicate any original painting or drawing in the style and technique of famous painters at high speed and low cost, making the reproductions hard to distinguish from the originals. It is touted as providing affordable access to artwork that people cannot otherwise afford as real paintings. The ambassador for Robocasso is Barito, a talented painting orangutan.
Cette présentation détaille le concept du marketing de l'innovation en précisant les différents enjeux et perspectives par rapport aux entreprises.
Plan de la présentation :
- Définition et pratiques du marketing de l’innovation
- Les enjeux du marketing de l’innovation
- Les perspectives du marketing de l’innovation
- Les limites et critiques du marketing de l’innovation
Introduction au marketing de l'innovation. Comment préparer une business innovant ? Quels sont les grands principes pour construire une offre différente, qui n'existe pas encore sur le marché ?
Introduzione al web marketing: i concetti base, le analogie e differenze col marketing tradizionale, come pianificare una strategia di web marketing, quali sono le fasi strategiche e le attività operative.
Questa introduzione è stata tratta dal corso di web marketing che si è tenuto a Bologna dal 7 all'11 e dal 14 al 18 maggio 2012, organizzato da Studio Samo (www.studiosamo.it).
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoleofonte
Il mercato dei beni di lusso ha registrato nell’ultimo ventennio una serie di cambiamenti radicali. In primo luogo è mutato il paradigma sociale ed economico all’interno del quale si inseriscono i comportamenti d’acquisto e d’uso dei beni di lusso. A partire dalla fine degli anni Settanta, infatti, la componente ostentativa ed emulativa che guidava la domanda di questa tipologia di prodotti ha ceduto il passo ad un nuovo significato di lusso, che da specialistico si è trasformato in generalistico (“tutto per tutti”), da locale in globale (“tutto dappertutto”) e da elitario è divenuto democratico, grazie alla convinzione diffusasi tra gli operatori del settore che non solo i più facoltosi possono apprezzare un prodotto di qualità superiore.
Il mercato dei luxury goods è denominato da alcuni grandi global players come Cartier, Gucci, Prada e Ferragamo e da numerose imprese che appartengono....
L’insieme delle attività che attraverso l’uso di strumenti digitali
sviluppano campagne di marketing e comunicazione integrate,
targetizzate e capaci di generare risultati misurabili che aiutano
l’organizzazione a individuare e mappare costantemente i bisogni
della domanda, a facilitarne gli scambi in modo innovativo,
costruendo con la stessa una relazione interattiva che genererà
valore nel tempo.
Le slides del video-corso STORYTELLING PER IL MARKETING.
Puoi guardare le lezioni gratuite ed acquistare il video-corso da qui:
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INFO & CONTATTI:
preva72@gmail.com
Second Assignment - Idea: Real paintings created by robot arm: Robocasso 3000venturelab-ch
The document advertises the Robocasso 3000 (MK2), a robotic painting system that can replicate any original painting or drawing in the style and technique of famous painters at high speed and low cost, making the reproductions hard to distinguish from the originals. It is touted as providing affordable access to artwork that people cannot otherwise afford as real paintings. The ambassador for Robocasso is Barito, a talented painting orangutan.
Questa slide dell'ambiente competitivo si differenzia da quella degli anni precedenti per via di qualche foglio, ad es. è presente la slide della vision di Unicredit.
This document describes a fictional "iPhone Cemetery" service that holds funerals and burials for retired or broken iPhones. The service offers to pick up a deceased iPhone from your home, hold a ceremony with an optional catering and a gravestone, and then bury the iPhone so it will not be disassembled or reused. They provide ongoing support such as gravesite visits and an app to monitor the burial site. The goal is to help owners properly grieve and say goodbye to their iPhones.
Queste slide sono praticamente identiche a quelle degli anni precedenti ma mi sono permesso di fare un piccolo ritocco spiegando i vari tipi di filiera (Implosiva, esplosiva e lineare). A parte questo nessuna differenza rispetto a prima.
Presentazione tenuta per il corso di Economia delle aziende turistiche della laurea in "Turismo: cultura e sviluppo dei territori" presso l'università IULM di Milano
LA COMPETIZIONE PER LA GESTIONE DEI CANTIERI LEAN IL CASO KOMATSUAndrea Payaro
La competizione interna all'azienda quale chiave per aumentare il numero e la qualità dei progetti di miglioramento continuo. Il caso di Komatsu Manufacturing Italia
Puglia Tourism Update 2015
http://www.pugliatourismupdate.it
#PugliaTU
Con Puglia Tourism Update 2015, Pugliapromozione propone un ciclo di SEI seminari [gratuiti], in SEI location e in QUATTRO date differenti nel mese di maggio.
Tutto in Puglia, naturalmente.
Gigi Tagliapietra & Roberta Milano
Ne[x]t Tourism & Coopetition
#6 Ostuni 26 maggio 2015
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...symbola
Rapporto Coesione è Coesione, di Symbola, Unioncamere e Aaster.
La coesione fa crescere le imprese. E il fatturato va su per il 39% delle imprese che hanno relazioni con comunità, territori, non profit, per le altre solo nel +31% dei casi.
L’occupazione cresce nel 22% delle imprese coesive, contro il 15% delle altre
Procurement: Evoluzioni e Nuove Figure Professionali - Project Work Master in...Free Your Talent
Project Work a cura di: Alessandro Cozzo, Eleonora Fucarini, Nicolò Mignani, Elisabetta Piazza, Giovannangelo Salvemini e Carlo Spedicato, studenti del Master in Marketing Management 2018-2019 sul tema del procurement e delle sue figure professionali con focus speciale sul settore aviation
Selezione vendita e Direzione Commerciale in OutsourcingSales Maker
In un'organizzazione aziendale è necessario fornire degli stimoli affinchè le persone prendano coscienza della continua necessità di migliorarsi e, contestualmente, offrire degli strumenti a supporto per accompagnare la crescita.
Siamo al Vostro fianco per accompagnare la squadra verso il successo, Reclutando, Selezionando e Guidando i venditori, Affiancandoli per ottenere IL MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI DI VENDITA.
Sales Maker condivide l’idea della Partnership Commerciale con una politica dei Prezzi correlata ai risultati!
Introduzione al corso di Gestione dei Processi - prof. Gandolfo Dominici- Università di Palermo - Laurea Magistrale in Scienze Economico-aziendali LM77 - A.A, 2012-2013
Il Paradigm shift della teoria sistemica nelle scienze sociali. verso un nuov...Gandolfo Dominici
Il Paradigm shift della teoria sistemica nelle scienze sociali. verso un nuovo concetto di impresa sistemico-vitale.
SINERGIE EURPRERA CONGRESS - IULM - MILAN - 10-11 NOVEMBER - 2011
“Se e come nelle scienze aziendali-gestionali sia possibile applicare i concetti fondamentali che hanno portato al cambiamento di paradigma in sociologia”
Lezione Scm & operations scorte risorse lean mrp prof. Gandolfo Dominici Università di Palermo CDL magistrale in Scienze Economico aziendali Facoltà di Economia
lezione 4 - Tecnica della comunicazione di impresa, CDL magistrale in Scienze...Gandolfo Dominici
lezione 4 - Tecnica della comunicazione di impresa, CDL magistrale in Scienze economiche e finanziarie indirizzo gestione di impresa, prof. Gandolfo Dominici, Università di Palermo, Facoltà di Economia
Lezione 2, SCM & operations, prof. Gandolfo Dominici, Università di PalermoGandolfo Dominici
Lezione 2, SCM & operations, prof. Gandolfo Dominici, Università di Palermo, Corso di Laurea Magistrale in Scienze Econonico aziendali, indirizzo gestione delle imprese, Facolta di Economia
Lezione 2 e 3 prof. Gandolfo Dominici- Tecnica della Comunicazione di impresaGandolfo Dominici
Lezione 2 e 3 prof. Gandolfo Dominici- Tecnica della Comunicazione di impresa- Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economico Aziendali LM77 -indirizzo Gestione di Impresa - Facoltà di Economia - Università di Palermo
Lez.1- Corso di Tecnica della Comunicazione d'impresa- Laurea Magistrale in Scienze economico-aziendali- indirizzo Gestione d'impresa- Facoltà di Economia - Università di Palermo- Prof. Gandolfo Dominici
Prima lezione del corso di laurea magistrale "Supply chain Management & Operations" nel corso di Scienze economico aziendali indirizzo getione di impresa Facoltà di Economia Università di Palermo, Prof. Gandolfo Dominici
2. L’analisi competitiva
L’analisi competitiva ha come obiettivo di individuare e misurare le
componenti strutturali e dinamiche dello scenario in cui si svolge la
competizione affinché l’impresa identifichi le minacce e le
opportunità presenti e, consapevole dei propri punti di forza e
debolezza, definisca la strategia più adeguata per il conseguimento
di un vantaggio competitivo duraturo.
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
3. L’analisi competitiva
Analisi competitiva Analisi competitiva
previsionale diagnostica
Serve a individuare fra più settori o fra più L’obiettivo è quello di verificare lo stato di
posizionamenti all’interno di un settore salute del settore in cui si opera e la
quello in cui l’impresa ha più probabilità di difendibilità del proprio posizionamento
successo. per valutare se è necessario modificarlo
o addirittura cambiare settore.
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
4. Il percorso da seguire nel processo di analisi
competitiva
Ambito dell’analisi
Infrasettoriale Intersettoriale
1. Selezione del settore 2. Definizione del
in cui operare posizionamento competitivo
e a no s ver P
i i
3. Valutazione dei 4. Monitoraggio del
i sl a nall e d opoc S
l
percorsi di diversificazione posizionamento competitivo
oc t s onga D
i
’
Kerin ed al. 2007
i
i
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
5. Il processo di analisi competitiva
Il processo di analisi competitiva si struttura secondo le
seguenti fasi:
1. Analisi del macroambiente: fattori di interesse generale, per cogliere
opportunità e minacce;
2. Analisi del settore: key factors del settore
3. Analisi della concorrenza: forze competitive
4. Analisi interna: analisi risorse interne utili per il successo dell’impresa
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
6. 1.Analisi del macroambiente
L’analisi del macroambiente consiste nello studio di alcune
variabili di contesto per identificare minacce e opportunità
rilevanti per l’attività dell’impresa:
• Ambiente demografico
• Ambiente economico
• Ambiente fisico
• Ambiente tecnologico
• Ambiente politicoistituzionale
• Ambiente socioculturale
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
7. 1.Analisi del macroambiente
• Ambiente demografico: le dinamiche dell’ambiente demografico fanno riferimento a
fattori quali i trend di crescita della popolazione, il tasso di natalità, i flussi migratori e la
composizione per classi di età, sesso, etnia.
• Ambiente economico: monitoraggio di fattori quali l’andamento del PIL e del reddito
disponibile, la distribuzione della ricchezza e i differenziali di reddito, la propensione al
consumo e al risparmio, la ripartizione della spesa dei consumatori fra i principali capitoli
di spesa, il tasso d’inflazione. (www.isae.it)
• Ambiente fisico: l’ambiente naturale e tutto ciò che a esso si lega.
• Ambiente tecnologico: è dato da fattori legati alle scoperte scientifiche, ai progressi
tecnologici e alle loro applicazioni attuali e potenziali (ICT).
• Ambiente politicoistituzionale: riguarda i fattori generati dall’attività di enti e
istituzioni che rappresentano la collettività nel suo complesso (il governo e gli organi di
stato, gli enti locali territoriali) o particolari gruppi di individui (partiti politici, sindacati,
associazioni di consumatori).
• Ambiente socioculturale: valori, credenze, norme morali, stili di vita diffusi in una
data società. Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
10. 2.Analisi di settore
Conoscere la struttura di un settore vuol dire identificare i
vincoli che l’impresa dovrà affrontare e capire quali azioni
sono possibili e quali convengono di più.
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
11. 2.Analisi di settore: il modello Struttura Condotta
Performance
Il più noto modello di riferimento per l’analisi del settore è quello struttura
– condotta – performance (SCP). Esso si fonda sul presupposto che le
condizioni strutturali dell’ambiente di riferimento determinano i confini
entro cui l’impresa può agire e prefigurano sia le sue possibili azioni
competitive sia i risultati che essa sarà in grado di ottenere.
Struttura Condotta Performance
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
12. Caratteristiche del paradigma strutturacondotta
performance
● L’unità d’analisi è il settore;
● Logica deterministica;
● Non sono considerate le risorse interne;
● L’impresa sceglie il proprio settore in base alle sue
caratteristiche strutturali;
● Il potere di mercato viene considerato condiviso tra tutte le
imprese in proporzione alle vendite;
● Le percentuali di profitto delle aziende del settore sono
uguali;
● Omogeneitàintrasettoriale;
● Impresa come black box
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
14. Strutturacondottaperformance
● E’ stato sviluppato negli anni Trenta ad Harvard da Edward S.
Mason (1936)
● i risultati delle imprese (performance) dipendono dai
comportamenti (condotta) dei venditori e degli acquirenti sotto
il profilo dei prezzi, delle attività promozionali, della ricerca e
sviluppo, degli investimenti.
● I comportamenti, a loro volta, sono determinati dalla struttura
del settore cui le imprese appartengono
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
16. Critiche al paradigma struttura condotta
performance
Scuola di Chicago
● E’ la capacità di innovazione del management e la
sua visione strategica a determinare la
performance di un’impresa, non la struttura del
settore.
● Le migliori performance, determinando le
posizioni di dominanza sul mercato, influiscono
sulla struttura del settore
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
17. Critiche al paradigma struttura condotta
performance
Nuova Economia Industriale
● Contesta l’univocità del nesso causale tra
struttura e comportamento.
● La relazione deve essere bidirezionale: le
condizioni strutturali di un settore influenzano il
comportamento degli attori, ma anche gli attori
questi non le subiscono passivamente ma,
adottano un “comportamento strategico”,
determinando essi stessi le condizioni strutturali
più propizie.
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
18. Le 5 forze competitive di Porter
fo ito
rn ri
4 o re o tra a fo ito
. P te c n ttu le rn ri
1 iv lit
. R a à
2 in c ia
. M a c tra p s d l
im re e e
d uv
i n o e s tto
e re
P te zia
o n li e tra
n te P d tti
ro o
e tra ti
n n s s tiv
o titu i
3 in c ia
. M a c
d ro o
i p d tti
s s tiv
o titu i
5 o re o tra a c n
.P te c n ttu le lie ti
c n
lie ti
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
19. Rivalità fra imprese del settore
1. Rivalit à fra
imprese d el settore
A M E
R I D LLA O P TIZIO E
C M E N
Prezzo, sconti,
•Prezzo
condizioni di pagam to
en
•Valore del prodotto
•Efficienza Perform ance, innovazione,
servizio, pubblicit à,
rete di vendita, qualit à.
Controllo costi, rapidit à, stabilit à
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
20. Minaccia di nuovi entranti
2. Minaccia
di nuove
Potenziali entrate
entranti
PRINCIPALI CAUSE DI MINACCIA
•Basse barriere all’entrata (vedi pagina dopo)
•Le aziende del settore non reagiscono
•I nuovi entranti si aspettano alti profitti
•L’evoluzione tecnologica favorisce i nuovi
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
21. Barriere all’entrata
IMPRESA E
IMPRESA A IMPRESA D
IMPRESA C
IMPRESA B
Potenziali Barriere all’entrata
nuovi entranti
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
22. La concorrenza potenziale e le
barriere
Il settore è circondato dadi nuovi concorrenti e
all’ingresso imprese potenziali concorrenti
da nuovi investitori desiderosi di farvi ingresso.
Ciò che alletta sono le prospettive di reddito esistenti.
Le imprese del settore, sentendosi minacciate, predispongono
una serie di ostacoli per far percepire difficoltà di ingresso.
Barriere all’entrata
di tipo competitivo
di tipo strutturale (ribassi di prezzo, comunicazione,
(economie di scala, di apprendimento lancio tattico di nuovi prodotti, …)
vantaggi assoluti di costo,... )
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
23. Barriere all’entrata di tipo strutturale
● Finanziarie
● Economicoproduttive
● Istituzionali
● Commerciali
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
24. Barriere Finanziarie
● Esistono settori produttivi in cui, sia a motivo della necessità
di ricorrere a grandi dimensioni aziendali, al fine di produrre a
costi in linea con la concorrenza, sia dell’onerosità degli
impianti, iniziare una certa attività produttiva impone il ricorso
a ingenti mezzi finanziari.
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
28. Minaccia di prodotti sostitutivi
Prodotti
sostitutivi
3. Minaccia
di prodotti
sostitutivi
PRINCIPALI CAUSE DI MINACCIA
•Esistono buoni sostituti (vedi pagina dopo)
•Esistono buoni canali distributivi
•I bisogni evolvono
•Le tecnologie evolvono
•La concorrenza allargata si rinforza
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
29. Minaccia di prodotti sostitutivi
=
Esistono buoni sostituti
(la domanda è “elastica” rispetto al prezzo)
•Il prodotto è sostituibile
•La fedeltà al prodotto è bassa
•Scarso valore “simbolico” del prodotto
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
30. Potere contrattuale dei fornitori
fornitori
CAUSE DI POTERE DEL FORNITORE:
•La fornitura è importante •Il settore dei fornitori è
per: poco affollato
difficile sostituibilità •Costi di cambiamento
costi •Fornitore di prestigio
tecnologia •Fornitore efficiente nei
logistica prezzi
qualità •Il compratore è più
piccolo del fornitore
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
31. Potere contrattuale dei clienti
c n
lie ti
CAUSE DI MAGGIORE POTERE DEL CLIENTE
•Acquistano grosse percentuali dei prodotti
•Comprano grandi lotti
•Possono rivolgersi ad altri (rivalità interna)
•Possono farlo in proprio (integrazione a monte)
•La fornitura è di modesta importanza
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
32. 2.Analisi di settore: le variabili che definiscono un
settore
Le variabili che permettono di definire e rilevare la struttura
di un settore sono:
• la forma di mercato
• le barriere all’entrata e alla mobilità
• la struttura dei costi
• le possibilità di integrazione verticale
• il livello di internazionalizzazione
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
33. 2.Analisi di settore: le variabili che definiscono un
settore
• la forma di mercato: è un concetto che sintetizza le modalità di interazione
competitiva fra le imprese che operano in una data area di attività (concorrenza perfetta,
monopolio, oligopolio, concorrenza monopolistica).
• le barriere all’entrata e alla mobilità: quei fattori che rendono difficile per un nuovo
entrante l’ingresso in un dato settore. Le barriere di uscita e di ridimensionamento sono
costituite dai fattori che ostacolano la riduzione o la cessazione dell’attività di un certo
settore.
• la struttura dei costi: composizione dei costi fissi e variabili di un’impresa
• le possibilità di integrazione verticale: può permettere ad un’impresa la riduzione
dei costi, un miglior controllo della catena del valore, una maggiore vicinanza al
consumatore e vantaggi di natura sia commerciale che fiscale.
• il livello di internazionalizzazione: la concorrenza negli scenari globali costringe le
imprese che vi operano a a dare il massimo impulso allo sviluppo della tecnologia e al
conseguimento di economie di scala.
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
34. Misurazione della concentrazione del settore
● Curva di Lorenz;
● Indice di HerfindhalHirschman
● Rapporto di concentrazione (CR4)
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
35. Curva di Lorenz
Fonte: Guatri, Vicari, Fiocca – Marketing -McGrawHill - 1999
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
37. Indice di HerfindhalHirschman
● somma dei quadrati delle quote di mercato (espresse in
percentuale) detenute da ciascun agente.
Oppure
Dove: si e qì è la quota di mercato dell’impresa iesima.
Il valore di HHI è sempre positivo e al massimo pari a 10.000, nel caso vi sia un solo agente nel
mercato.Un valore di HHI compreso tra 1.000 e 1.800 indica che il mercato è moderatamente
concentrato. Un valore dell'indice superiore a 1.800 si registra in mercati concentrati. Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
38. Concentration Ratio 4 (CR4)
4
¥s
i=1
2
i
E’ la sommatoria delle quote di mercato delle
prime quattro aziende del settore
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
39. Struttura dei costi
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
40. 3.L’analisi della concorrenza
• L’analisi della concorrenza consiste in un’analisi dettagliata
relativa allo specifico contesto competitivo in cui opera
l’impresa.
• L’analisi della concorrenza si compone in una serie di
sottofasi:
• Identificazione dei concorrenti
• Identificazione della strategia dei concorrenti
• Valutazione dei punti di forza e debolezza dei concorrenti
• Valutazione della capacità di reazione dei concorrenti
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
45. 4.L’analisi interna dell’impresa
L’impresa analizza la tecnologia produttiva e il suo sistema di
competenze con un duplice obiettivo:
• individuare quale delle diverse posizioni competitive possibili
può essere presidiata con maggiore successo
• capire cosa fare per migliorare le performance su una
posizione competitiva già presidiata
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
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46. La catena del valore
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
47. Vantaggio competitivo sostenibile
● V: valore
● R: rarità
● I: imitabilità VRIO
● O: organizzazione
Strategic core di Reve (1994):
1. Possesso di risorse critiche;
2. Unicità tecnologica;
3. Core competence consolidate;
4. Apprendimento organizzativo
5. Avviamento dei consumatori
6. Relazioni strategiche
Kerin ed al. 2007
Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI