LA COMPETIZIONE PER LA GESTIONE DEI CANTIERI LEAN IL CASO KOMATSUAndrea Payaro
La competizione interna all'azienda quale chiave per aumentare il numero e la qualità dei progetti di miglioramento continuo. Il caso di Komatsu Manufacturing Italia
Puglia Tourism Update 2015
http://www.pugliatourismupdate.it
#PugliaTU
Con Puglia Tourism Update 2015, Pugliapromozione propone un ciclo di SEI seminari [gratuiti], in SEI location e in QUATTRO date differenti nel mese di maggio.
Tutto in Puglia, naturalmente.
Gigi Tagliapietra & Roberta Milano
Ne[x]t Tourism & Coopetition
#6 Ostuni 26 maggio 2015
LA COMPETIZIONE PER LA GESTIONE DEI CANTIERI LEAN IL CASO KOMATSUAndrea Payaro
La competizione interna all'azienda quale chiave per aumentare il numero e la qualità dei progetti di miglioramento continuo. Il caso di Komatsu Manufacturing Italia
Puglia Tourism Update 2015
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#PugliaTU
Con Puglia Tourism Update 2015, Pugliapromozione propone un ciclo di SEI seminari [gratuiti], in SEI location e in QUATTRO date differenti nel mese di maggio.
Tutto in Puglia, naturalmente.
Gigi Tagliapietra & Roberta Milano
Ne[x]t Tourism & Coopetition
#6 Ostuni 26 maggio 2015
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...symbola
Rapporto Coesione è Coesione, di Symbola, Unioncamere e Aaster.
La coesione fa crescere le imprese. E il fatturato va su per il 39% delle imprese che hanno relazioni con comunità, territori, non profit, per le altre solo nel +31% dei casi.
L’occupazione cresce nel 22% delle imprese coesive, contro il 15% delle altre
The document discusses the concept of perfect competition through several case studies and examples. It defines perfect competition as a market structure with numerous small businesses, identical products, perfect information, and easy entry and exit. Case studies examine credit cards and stock markets as examples. The document also outlines the advantages of lower prices and optimal allocation under perfect competition, as well as some potential disadvantages like less profits and limited product diversity.
LA BIBLIOTECA APERTA. Tecniche e strategie di condivisione
16-17 marzo 2017 Fondazione Stelline di Milano
Le biblioteche accademiche e di ricerca di fronte alle sfide della open science. Giovedì 16 marzo, ore 14,30 (Sala Leonardo)
Gestire i dati di ricerca: nuove prospettive di collaborazione e integrazione
La crowd economy e la Terza Rivoluzione Industriale Walter Vassallo
L’interrogativo di fondo della presentazione è di come poter tradurre tendenze e cambiamenti in opportunità uniche considerando che il service è innanzitutto chiedersi su cosa poter fare per
gli altri e come.
La presentazione va alla scoperta degli aspetti che ruotano attorno all'epoca in cui viviamo, l'Era della Conoscenza, che devono essere considerati per poter oggi fare le scelte giuste per il nostro futuro. Viviamo in un’epoca in cui innovazione, globalizzazione, tecnologie stanno plasmando la nostra vita in modo tale da rendere ognuno consapevole di poter partecipare al miglioramento della società e di avere gli strumenti per farlo.
L’Innovazione Sociale vista dai consumatori Uno studio nella fase del lancio:...Fabio Patritti
Raramente capita la possibilità di studiare le reazioni dei consumatori al lancio di un progetto di Innovazione Sociale, ponendo le condizioni per seguirne la parabola negli stadi successivi della sua diffusione. Per questo in CE&Co abbiamo colto al volo il lancio in Italia di ‘Chi è il padrone?! La marca del consumatore’, avvenuto a fine giugno 2020, subito a valle del primo e più duro lockdown.
Il progetto è una delle più recenti manifestazioni di una tendenza che, abilitata e potenziata dal consolidarsi delle relazioni digitali e dei social network, negli ultimi 10 anni è andata progressivamente affermandosi, in campo alimentare come in altri settori.
Una tendenza che vede strati crescenti di consumatori sempre più propensi ad intervenire nei processi di produzione e distribuzione di beni e servizi, facendosi carico - con un approccio condiviso e partecipativo di attività che tradizionalmente attengono al ruolo dell’impresa. In questa ottica, i consumatori non sono più soggetti passivi (riceventi), come nel modello economico classico, ma al contrario sono centrali nel processo di creazione del valore.
Non ci è quindi sfuggito l’interesse dell’iniziativa, tanto sul piano dell’analisi sociale quanto sul piano dell’analisi di marketing. A maggior ragione nel contesto attuale, in cui la crisi generata dall’emergenza sanitaria sta ridisegnando la società in molti dei suoi comparti, a partire dagli orientamenti valoriali e dai bisogni delle persone, fino alle ricadute concrete sugli stili di vita, di acquisto e di consumo.
Perchè le pratiche di open innovation vanno perseguite e attuate. Non è più teoria dell'innovazione, ma prassi necessaria a qualsiasi livello e in organizzazioni di qualsiasi dimensione.
Un intervento per il seminario sulla digitalizzazione l'innovazione organizzato l'8 Febbraio 2017 da Formart e Lapam Confartigianato presso il Tecnopolo di Reggio Emilia
Coesione è competizione - Presentazione di Claudio Gagliardi, Segretario gene...symbola
Rapporto Coesione è Coesione, di Symbola, Unioncamere e Aaster.
La coesione fa crescere le imprese. E il fatturato va su per il 39% delle imprese che hanno relazioni con comunità, territori, non profit, per le altre solo nel +31% dei casi.
L’occupazione cresce nel 22% delle imprese coesive, contro il 15% delle altre
The document discusses the concept of perfect competition through several case studies and examples. It defines perfect competition as a market structure with numerous small businesses, identical products, perfect information, and easy entry and exit. Case studies examine credit cards and stock markets as examples. The document also outlines the advantages of lower prices and optimal allocation under perfect competition, as well as some potential disadvantages like less profits and limited product diversity.
LA BIBLIOTECA APERTA. Tecniche e strategie di condivisione
16-17 marzo 2017 Fondazione Stelline di Milano
Le biblioteche accademiche e di ricerca di fronte alle sfide della open science. Giovedì 16 marzo, ore 14,30 (Sala Leonardo)
Gestire i dati di ricerca: nuove prospettive di collaborazione e integrazione
La crowd economy e la Terza Rivoluzione Industriale Walter Vassallo
L’interrogativo di fondo della presentazione è di come poter tradurre tendenze e cambiamenti in opportunità uniche considerando che il service è innanzitutto chiedersi su cosa poter fare per
gli altri e come.
La presentazione va alla scoperta degli aspetti che ruotano attorno all'epoca in cui viviamo, l'Era della Conoscenza, che devono essere considerati per poter oggi fare le scelte giuste per il nostro futuro. Viviamo in un’epoca in cui innovazione, globalizzazione, tecnologie stanno plasmando la nostra vita in modo tale da rendere ognuno consapevole di poter partecipare al miglioramento della società e di avere gli strumenti per farlo.
L’Innovazione Sociale vista dai consumatori Uno studio nella fase del lancio:...Fabio Patritti
Raramente capita la possibilità di studiare le reazioni dei consumatori al lancio di un progetto di Innovazione Sociale, ponendo le condizioni per seguirne la parabola negli stadi successivi della sua diffusione. Per questo in CE&Co abbiamo colto al volo il lancio in Italia di ‘Chi è il padrone?! La marca del consumatore’, avvenuto a fine giugno 2020, subito a valle del primo e più duro lockdown.
Il progetto è una delle più recenti manifestazioni di una tendenza che, abilitata e potenziata dal consolidarsi delle relazioni digitali e dei social network, negli ultimi 10 anni è andata progressivamente affermandosi, in campo alimentare come in altri settori.
Una tendenza che vede strati crescenti di consumatori sempre più propensi ad intervenire nei processi di produzione e distribuzione di beni e servizi, facendosi carico - con un approccio condiviso e partecipativo di attività che tradizionalmente attengono al ruolo dell’impresa. In questa ottica, i consumatori non sono più soggetti passivi (riceventi), come nel modello economico classico, ma al contrario sono centrali nel processo di creazione del valore.
Non ci è quindi sfuggito l’interesse dell’iniziativa, tanto sul piano dell’analisi sociale quanto sul piano dell’analisi di marketing. A maggior ragione nel contesto attuale, in cui la crisi generata dall’emergenza sanitaria sta ridisegnando la società in molti dei suoi comparti, a partire dagli orientamenti valoriali e dai bisogni delle persone, fino alle ricadute concrete sugli stili di vita, di acquisto e di consumo.
Perchè le pratiche di open innovation vanno perseguite e attuate. Non è più teoria dell'innovazione, ma prassi necessaria a qualsiasi livello e in organizzazioni di qualsiasi dimensione.
Un intervento per il seminario sulla digitalizzazione l'innovazione organizzato l'8 Febbraio 2017 da Formart e Lapam Confartigianato presso il Tecnopolo di Reggio Emilia
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
L’attuale contesto macroeconomico vede in forte crescita a livello mondiale il mercato del lusso in generale e tra l’altro degli accessori (cravatte, foulard, sciarpe), trainato dalla domanda di paesi emergenti.
I Gruppi francesi (detentori dei principali brand) giocano un ruolo chiave, posizionandosi tra i leader per il valore percepito dai clienti.
Il panorama produttivo, industriale e manifatturiero europeo, che si posiziona a servizio dei Gruppi del lusso, vede contendersi il mercato da alcuni fornitori italiani che si sono strutturati per offrire un servizio completo.
In Francia, esiste una unica struttura organizzata in filiera (controllato da Hermès/HTH). Gli altri fornitori francesi posizionandosi come ‘terzisti’, gestendo solo il proprio know-how.
Al fine di competere su qualità, creatività, confidenzialità, rapidità d’azione e velocità al cambiamento, gli altri Gruppi del Lusso possono ispirarsi da l’approccio d’Hermès/HTH costituendo o consolidando una filiera produttiva, con partnership forti, orientati verso monte della filiera, con implicazione su tutta la filiera upstream.
Il mercato offre ad oggi la possibilità di costituire una filiera per la produzione e il confezionamento degli accessori, operando investimenti mirati, ed integrando o controllando i processi a monte della catena di valore.
Lo studio vuole illustrare le possibilità d’un tale lavoro, mettendo a disposizione le proprie competenze ed esperienze nel settore Luxury.
GammaDonna 2015 - Comunicato di chiusuraGammaDonna
GammaDonna 2015: #tiriamolesomme
Ecco il comunicato conclusivo di un Salone ricchissimo di contenuti e spunti concreti per chi desidera avviare un'impresa ed avverare i propri sogni.
http://www.gammadonna.it/gammadonna_2015/img/ProgrammaGD2015web.pdf
Santa Margherita e il dono dell’ospitalità: le cartoline-visioniSanta Margherita Spa
Santa Margherita ha iniziato la progettazione dell’ospitalità attraverso un percorso esperienziale “Space Conversation” che valorizza le storie, i vissuti e le aspettative degli ospiti utilizzando lo storytelling, una modalità capace di mettere al centro le persone e creare coinvolgimento e conoscenza.
Al termine della “Space Conversation” ciascuna coppia ha donato a Santa Margherita una cartolina-visione: con pennarelli, forbici e ritagli di riviste sono intervenute sulle fotografie della cantina e hanno scritto un messaggio-chiave per sintetizzare la propria visione dell’ospitalità, facendo emergere ciò che manca, ciò che c’è ma non si vede, ciò che distingue e rende autentica una visita a Santa Margherita.
Questa è la raccolta di tutte le cartoline-visioni che gli ospiti hanno donato.
Dare ospitalità significa offrire un dono, e al contempo significa ricevere un dono: questo presupposto è antichissimo e fondante per la civiltà occidentale.
In occasione del 50° Anniversario del Pinot Grigio, Santa Margherita ha pensato di realizzare un libro di ricette che avesse come protagonista il panettone Loison in abbinamento al Pinot Grigio.
Le 12 In-solite ricette presenti nel ricettario, sono state scelte tra tutte quelle elaborate dai partecipanti al contest lanciato per l'occasione.
1. Pinot Grigio e innovazione dell’architettura della filiera: il ruolo strategico della Co-opetition per la Creazione di valore Elena Rocco Università Ca’ Foscari, Venezia
2. Premessa Cenni sull’evoluzione della teoria sulla strategia d’impresa 1996: Traduzione: Un approccio mentale rivoluzionario che unisce competizione e cooperazione
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6. Caso Pinot Grigio Santa Margherita pilastri del successo Prodotto innovativo : fresco, fruttato, fragrante, facile da abbinare Capacità imprenditoriale di Santa Margherita : conoscenza del mercato, capacità di soddisfarlo nel tempo Legame forte col Trentino Alto Adige, territorio unico sia dal punto di vista socio-produttivo che pedoclimatco Ruolo delle Scuole : San Michele all’Adige e Laimburg Qualità e costanza qualitativa: equipe inter-organizzativa degli enologi, presidio tecnico-scientifico dell’innovazione
7. Caso Pinot Grigio Santa Margherita quanto valore creato? Fonte: Camera di Commercio di Bolzano (ns elaborazione)
8. Caso Pinot Grigio Santa Margherita quanto valore creato? Fonte: Annuario provincia di Trento Provincia di Trento I l valore di un quintale di Pinot Grigio e’ oltre il doppio di un quintale di Schiava Produzione (q)
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10. Domande? “ Un uomo creativo è mosso dal desiderio di raggiungere nuovi traguardi, non dal desiderio di battere gli altri” Ayn Rand
14. Russolo Camerotto H. Ebner (enologo) Presidente Cantina S.Michele Appiano Carpenè Prof. Cosmo
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25. Grado di Complementarità Pura Alleanza (assoluta complementarità) Light Coopetition (poco overlap) Tight Coopetition (molto overlap) Incompatibilità Coopetitometro
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Editor's Notes
A partire dal 2003, produrre uva bianca ha reso il 30% in piu’ (per quintale di uva) che nel passato, se le statistiche dell’Annuario della provincia di Trento sono corrette. E il valore di un quintale di Pinot Grigio e’ oltre il doppio di un quintale di Schiava. Ecco quindi che in un mondo razionale la produzione di Schiava passa da 150k/q del 1999 a 60k/q nel 2006 e quella di Pinot Grigio cresce da 150k/q a 250k/q… Le uve bianche invece sono in crescita grazie al gia’ menzionato Pinot Grigio, ma anche al Muller Thurgau (da 71k/q a 100k/q tra il 99 e il 2006), il boom del Traminer (da 3 a 21k/q. Resta la leadership assoluta del binomio Chardonnay-Pinot Bianco con 355k/q, lo stesso valore di 7 anni prima. I numeri parlano chiaro: il Trentino si sta gradualmente specializzando nella produzione di vini bianchi, con il trio Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay, cui si aggiunge il Muller Thurgau in rapida crescita. Per dirla in numeri, nel 2006 si e’ prodotto 767k/q di uva bianca, il 22% in piu’ che nel 1999 e 459k/q di uva rossa, l’8% in meno. La produzione va dove c’e’ valore, cioe’ dove il mercato paga: nel 1999 un quintale di uva rossa valeva mediamente 94 euro, nel 2006 (dopo varie oscillazioni) si e’ tornati al punto di partenza: 95. Nel caso delle uve bianche, invece, partendo da 92 euro al quintale il valore e’ cresciuto (anche qui con oscillazioni) fino a 125 euro nel 2006. Mediamente la produzione di uva bianca ha reso circa il 30-40% in piu’ al quintale di quella di uva rossa.
Alisa Zinov'evna Rozenbaum ( rus. Алиса Зиновьевна Розенбаум ; San Pietroburgo , 2 febbraio 1905 – New York , 6 marzo 1982 ) fu una scrittrice e filosofa statunitense di origine russa , divenuta nota con lo pseudonimo di Ayn Rand ; è nota per i suoi romanzi La fonte meravigliosa e La rivolta di Atlante e per la corrente filosofica dell' Oggettivismo , di cui fu fondatrice. La sua filosofia e la sua narrativa insistono sui concetti di individualismo , egoismo razionale (" interesse razionale ") e capitalismo . Convinta che il governo dovesse avere un ruolo legittimo ma relativamente ridotto in una società libera, non si riconobbe nell' anarcocapitalismo , ma si avvicinò piuttosto al miniarchismo (sebbene non utilizzò mai direttamente questo termine). In Italia è considerata una delle personalità più importanti dagli ambienti liberali più vicini al libertarianismo contemporaneo di matrice anglosassone. I suoi romanzi si basano su un archetipo di eroe, quello Randiano: un uomo la cui abilità ed indipendenza causa un conflitto permanente con la società massificata, ma che nonostante tutto persevera per realizzare i suoi valori individuali. Ayn Rand volle incarnare in questo eroe i suoi ideali ed elevò ad espresso scopo della sua letteratura l'esposizione della natura di tali eroi. Credeva che: L'uomo dovesse scegliere i suoi valori e le sue azioni tramite la ragione; L'individuo fosse dotato di un diritto di esistere fine a se stesso, che non prevede né il sacrificio di se stesso a beneficio degli altri, né il sacrificio di nessun altro a suo vantaggio; Nessuno avesse il diritto di esigere il rispetto dei propri valori da parte di altri tramite la forza fisica, o di imporre idee agli altri tramite la forza fisica. Verona Fiere con Vinitaly collante di un'alleanza strategica per il settore: l'Unione italiana vini ( Uiv) e Federvini per la prima volta a braccetto Nel 2003 era data per perdente, sotto l'attacco di nuove iniziative fieristiche, promosse in particolare a Milano. Nel 2006 Vinitaly sbugiarda i pronostici: a 40 anni appena compiuti si conferma il maggiore salone internazionale del vino, ha esteso la sua azione in sei Paesi del mondo, ed è coprotagonista della neonata grande alleanza con l'Unione italiana vini (Uiv) e Federvini: le due principali organizzazioni del settore, che, dopo un secolo di strade parallele, hanno deciso di sedersi attorno a un tavolo assieme a Verona fiere, mamma del Vinitaly, per siglare un'intesa strategica a 360°. « L'iniziativa dimostra che il settore ha deciso di fare sistema e sul piano strategico determina una massa critica che ci permette di superare gli aspetti di debolezza della nostra filiera ed è utile alla comunicazione internazionale», dice al Mondo Piero Mastroberardino, presidente Federvini. «È questa la chiave per affrontare uniti le sfide sui mercati mondiali.
FOTO: Botte celebrativa presso cantina San Michele Appiano (esisteva prima del 1973?) Mascarin racconta che quando andavano nel 1973 a S.Michele Appiano, si faceva finta di non capire l’italiano
Agli inizi era Pinot Grigio del solo Alto Adige, ma poi per l’elevata richiesta del prodotto viene estesa a Valdadige, l’area nelle vicinanze che oltre a garantire quantità di produzione si avvicinava anche alla qualità altoatesina grazie alla similarità dei caratteri pedoclimatici. Infatti PG è uva a grappolo compatto e a maturazione precoce per cui richiede rispettivamente aree fresche e ventilate per evitare marciumi e alta escursione termica per posticipare data di vendemmia: Alto Adige e Valdadige sono perciò le zone ideali.