Visual management con il design thinking, Andrea De Muri, 10/07/2015Progetto Imprenderò
Il Design Thinking rappresenta un importante approccio progettuale alla creazione di prodotti e servizi e ha cambiato il modo in cui sono percepiti i progetti.
Visual management con il design thinking, Andrea De Muri, 10/07/2015Progetto Imprenderò
Il Design Thinking rappresenta un importante approccio progettuale alla creazione di prodotti e servizi e ha cambiato il modo in cui sono percepiti i progetti.
È possibile migliorare i processi senza usare il Digital Process Discovery?Maurilio Savoldi
Se ti stai chiedendo cosa sia il Digital Process Discovery (process mining o Automated Business Process Discovery – APBD) e hai sentito che potrebbe influenzare il modo in cui la tua azienda analizzerà i processi e le performance, questo paper fa per te!
Una presentazione in formato "slides" sugli elementi di base del Project Management. Documento elaborato nel 2020 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
Project work a cura dei partecipanti del master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2019-2020: Giuseppe Canonico Federico Fenech Maria Francesca Mafrica Eva Palumbo Andrea Parodi Giulia Rinaudo
Come ridurre i costi e incrementare la produttività con il sistema Lean Six S...Fabrizio Favre
Vivien Charrey è un Lean Six Sigma (LSS) Master Black Belt (massimo livello di certificazione della metodologia Lean Six Sigma). Eccoti una prima introduzione al suo sistema.
Lo Smart Working è un approccio all'organizzazione del lavoro per ottenere maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungimento dei risultati attraverso una combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione, in parallelo con l'ottimizzazione degli strumenti e degli ambienti di lavoro.
Business Process Re-Engineering for Toolcenter - "Analisi e Progettazione dei...Jacopo Farina
Starting from the identification of CSFs of the process, we have analyzed the process of qualification of supplier "AS IS", then we have designed the process "TO BE" and, finally, we have assessed the future performances proving the goodness of the solution.
La settimana KAIZEN: eliminare sprechi nelle organizzazioni di servizioFranco Pieracci
Ciò che vediamo nella nostra organizzazione è qualcosa che produce valore per il Cliente? Se NO, perché farlo; se SI, perché non farlo meglio?
In base a questa e un'altra serie di domande si eliminano definitivamente gli sprechi, riducendo costi e massimizzando i profitti.
La mappa strategica: la creazione delle strategie di crescita e il loro monit...CentoCinquanta srl
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. Questa citazione attribuita a Seneca sintetizza il momento economico, manageriale e cognitivo in cui si trovano ad operare i manager oggi, sia pubblici che privati.
La crisi mette a dura prova la capacità di cambiamento degli imprenditori anche per la difficoltà di intravedere percorsi nuovi, nuovi obiettivi, nuovi scenari, a fronte di un cambiamento esogeno, radicale e illeggibile come quello che stiamo vivendo.
Lo strumento inventato da Kaplan e Norton nel 2001, per supportare la costruzione della Balanced Scorecard, può essere uno strumento potente per uscire da questo guado mentale. Per rimanere nella metafora di Seneca, il vento è scarso, a volte vi è bonaccia, ma qualora sia presente, finchè non c’è una meta verso la quale rivolgersi, rimane comunque un vento inutilizzabile ai nostri fini.
È possibile migliorare i processi senza usare il Digital Process Discovery?Maurilio Savoldi
Se ti stai chiedendo cosa sia il Digital Process Discovery (process mining o Automated Business Process Discovery – APBD) e hai sentito che potrebbe influenzare il modo in cui la tua azienda analizzerà i processi e le performance, questo paper fa per te!
Una presentazione in formato "slides" sugli elementi di base del Project Management. Documento elaborato nel 2020 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
Project work a cura dei partecipanti del master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2019-2020: Giuseppe Canonico Federico Fenech Maria Francesca Mafrica Eva Palumbo Andrea Parodi Giulia Rinaudo
Come ridurre i costi e incrementare la produttività con il sistema Lean Six S...Fabrizio Favre
Vivien Charrey è un Lean Six Sigma (LSS) Master Black Belt (massimo livello di certificazione della metodologia Lean Six Sigma). Eccoti una prima introduzione al suo sistema.
Lo Smart Working è un approccio all'organizzazione del lavoro per ottenere maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungimento dei risultati attraverso una combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione, in parallelo con l'ottimizzazione degli strumenti e degli ambienti di lavoro.
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Starting from the identification of CSFs of the process, we have analyzed the process of qualification of supplier "AS IS", then we have designed the process "TO BE" and, finally, we have assessed the future performances proving the goodness of the solution.
La settimana KAIZEN: eliminare sprechi nelle organizzazioni di servizioFranco Pieracci
Ciò che vediamo nella nostra organizzazione è qualcosa che produce valore per il Cliente? Se NO, perché farlo; se SI, perché non farlo meglio?
In base a questa e un'altra serie di domande si eliminano definitivamente gli sprechi, riducendo costi e massimizzando i profitti.
La mappa strategica: la creazione delle strategie di crescita e il loro monit...CentoCinquanta srl
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare. Questa citazione attribuita a Seneca sintetizza il momento economico, manageriale e cognitivo in cui si trovano ad operare i manager oggi, sia pubblici che privati.
La crisi mette a dura prova la capacità di cambiamento degli imprenditori anche per la difficoltà di intravedere percorsi nuovi, nuovi obiettivi, nuovi scenari, a fronte di un cambiamento esogeno, radicale e illeggibile come quello che stiamo vivendo.
Lo strumento inventato da Kaplan e Norton nel 2001, per supportare la costruzione della Balanced Scorecard, può essere uno strumento potente per uscire da questo guado mentale. Per rimanere nella metafora di Seneca, il vento è scarso, a volte vi è bonaccia, ma qualora sia presente, finchè non c’è una meta verso la quale rivolgersi, rimane comunque un vento inutilizzabile ai nostri fini.
Festo Master Lean Six Sigma 2014 Green e BlackAlessandro Enna
Integrare gli strumenti Lean e Six Sigma per aumentare la produttività e la redditività dei processi
Avvio Green Aprile 2014 - avvio Upgrade Black Novembre 2014
La metodologia Six Sigma come strumento di innovazione
MARIELA MENGOZZI, CPIM, CSCP, CSSGB
Mariela Mengozzi è Responsabile dell’Ingegneria di Prodotto in Caterpillar Mec - Track, azienda che
produce componenti per il sotto carro di macchine movimento terra, è consigliere di AD-net,associazione
senza fini di lucro che vuole riunire coloro che vogliono tenersi aggiornati sulle best practice nell’area
Operations&Supply Chain Management.
L'innovazione è recentemente diventata un argomento di discussione molto popolare; quando pensiamo alla parola innovazione tendiamo ad associare a questa parola la creazione di nuovi prodotti e nuovi servizi, ma in realtà se guardiamo il significato delle parole:
INNOVAZIONE, letteralmente significa fare le cose in un modo nuovo. Per chi opera nel mondo della qualità questo concetto è familiare e ci ricorda che per rispondere alla voce del cliente interno ed esterno, spesso occorre fare le stesse cose in un modo nuovo e uno dei processi che ci aiuta a fare questo è la metodologia Six Sigma.
Ma quindi, Come si legano Innovazione e Six Sigma?
Advance School organizza il Master Six Sigma cui prossima edizione sarà l'8 marzo a Milano.
Nel master si approdisce Il metodo Six Sigma®, leva fondamentale per ridurre i costi, migliorare la qualità e restare competitivi.
Quest’approccio è oggi consolidato presso diverse multinazionali che l’hanno implementato all’interno della organizzazione conseguendo grandi benefici, ad esempio General Electric (GE) e Cateripillar.
Noi conosciamo Kanban e Scrum come metodologie di gestione Agile. Lo Scrumban unisce le migliori caratteristiche di entrambi i metodi, combinando la natura prescrittiva dello Scrum e la capacità di miglioramento dei processi del Kanban, consentendo ai team di avvicinarsi allo sviluppo Agile e di migliorare costantemente i loro processi
About Agile and that intersection between sustainable growth and people engag...Emiliano Soldi
After almost twenty years of life of the Agile Manifesto, we can confidently say that such a document marked a radical change in many areas of the world of work. Thanks to its founding values and principles, a cultural re/evolution started and it is now at its highest peaks on the implementation perspective. However, can we say that all the promises of the Agile Manifesto have been achieved?
Leonardo Lillo - Progettare lo Smart Working - Rinascita Digitale | DAY #15Stefano Saladino
La diffusione globale del virus può essere un momento che rivela se i datori di lavoro sono pronti a rispondere rapidamente a cambiamenti imprevisti sul posto di lavoro. I viaggi d’affari potrebbero diminuire o arrestarsi completamente. Un numero maggiore di dipendenti potrebbe dover lavorare al di fuori degli “orari di lavoro» locali e utilizzare la videoconferenza per operare all’interno dei fusi orari. E, se va abbastanza male, a molti potrebbe effettivamente essere domandato, o richiesto, di lavorare in remoto. Le organizzazioni sono pronte? Probabilmente no. Come prepari la tua organizzazione non solo a rispondere in modo flessibile a questa potenziale interruzione, ma anche a sfruttarla come un’opportunità per reinventare il lavoro in senso lato?
David Bramini | Gestione strategica del Portfolio Progetti. Orientare l exec...PMexpo
Gestire in modo efficace il Portfolio Progetti può essere reso difficoltoso da svariate disfunzioni organizzative. Tra queste, il sovraccarico rispetto alla reale capacità di esecuzione, è spesso causa di disorientamento, col conseguente dispendio di energie in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Gli OKR (Objective & Key Results) sono un framework che, tra i vari benefici, può essere impiegato insieme ad altri "filtri decisionali" per valutare quali delle tante idee e iniziative che circolano nell'organizzazione sono coerenti con la strategia e meritevoli delle preziose risorse richieste.
Nel talk porterò esperienze di integrazione tra moderne pratiche di gestione del Portfolio e OKR, al fine di consolidare il collegamento tra la strategia aziendale e la sua esecuzione.
L’organizzazione aziendale è – secondo Henry Minzberg – un insieme stabile di attori indirizzati verso un comune obiettivo generale che, al fine di realizzarlo, ricorrono ad una divisione del lavoro e a delle modalità di coordinamento e controllo.
Abbiamo in questa definizione tre ingredienti, dei quali due palesi e uno nascosto: l’organizzazione aziendale è costituita da una strategia, che fissa i comuni obiettivi generali, da una struttura, che determina la divisione, il coordinamento e il controllo dell’organizzazione e da una cultura aziendale.
La strategia è un tema unificatore che conferisce coerenza e unicità di direzione alle azioni e alle decisioni di un individuo o di una organizzazione.
Le due componenti fondamentali dell’analisi strategica sono:
- Creazione del valore (scelta del valore, risorse umane e materiali)
- Cattura del valore (analisi settoriale, segmentazione del mercato, scelta del target a cui puntare)
La struttura organizzativa è la creazione sociale di compiti, ruoli e relazioni che facilita l’efficace coordinamento e il controllo di un gruppo che deve raggiungere un obiettivo comune. La struttura organizzativa è contraddistinta dalla presenza di meccanismi di integrazione e differenziazione.
- La differenziazione è l’insieme di meccanismi che permette di stabilire e controllare la divisione del lavoro, o il grado di specializzazione, nell’organizzazione. Sono, quindi, meccanismi di differenziazione, la suddivisione di compiti e ruoli. Tali meccanismi sono funzionali ad un efficace coordinamento tra individui differenti che compiono attività separate in vista di un unico risultato finale.
- L’integrazione è il processo di coordinamento tra le diverse mansioni, funzioni e divisioni, finalizzato a far si che lavorino in maniera armonica e non l’uno contro l’altro. Per integrazione si intende - in altri termini - l’attività che consente di riportare ad un’unità di intenti gli sforzi prodotti dai singoli ruoli.
La cultura aziendale è l’insieme di pratiche e abitudini che si consolidano all’interno di un’organizzazione. Definire da subito quali pratiche e quali routine sono auspicabili e quali sono da considerare deprecabili costituisce sicuro volano di crescita, poiché riduce le frizioni che interverranno durante le fasi di cambiamento organizzativo.
Il workshop punta la sua attenzione sulla componente strategica dell’azienda. In particolare, durante l’incontro, risponderemo alle seguenti domande:
1) Come si collega la struttura organizzativa alla strategia?
2) Qual è il nesso tra la vision aziendale e le strategie?
3) Come si costruisce una mappa delle proprie strategie?
4) Qual è l’orizzonte temporale delle strategie?
5) Come si monitorano le strategie aziendali, ed in particolare, chi è deputato al monitoraggio?
Sebbene sia opportuno avere sempre un approccio focalizzato alla riduzione degli sprechi succede che solamente in momenti di crisi le aziende diventano particolarmente sensibili a questa pratica; tale considerazione vale ovviamente anche per tutte le attività logistiche: dalla gestione delle scorte, all’efficienza del magazzino e dei trasporti e così via.
Il concetto di Lean Warehousing si sta pertanto diffondendo e alcune aziende si impegnano ad attivare progetti in tal senso; vogliamo però far presente che una gestione non adeguata dei progetti lean potrebbe portare a risultati non ottimali, talvolta modesti, così da scoraggiare un’attività che non dovrebbe essere estemporanea ma decisamente sistematica.
Consigliamo di verificare che il metodo che si intende utilizzare sia effettivamente basato su una solida base teorica ed esperienziale; in questo contesto il contributo di un consulente specialista può essere un valido aiuto per il successo dell’iniziativa e per la sua continuità nel tempo.
Alleghiamo un breve contributo che pensiamo possa fornire una prima idea di come affrontare un’iniziativa Lean in magazzino
La Formazione, Leva del Cambiamento OrganizzativoNicola Mezzetti
Intervento formativo svolto in occasione del workshop dall'omonimo titolo organizzato da Fondimpresa Trentino il 13 dicembre 2019. Il tema approfondito è quello delle opportunità di impiego della formazione, e della valutazione del fabbisogno, nei cambiamenti organizzativi dovuti al processo di trasformazione digitale.
L’allocazione delle risorse su un progetto naturalmente deve essere giustificata dal punto di vista dei costi: non sempre impiegare un maggior numero di persone in un progetto è la migliore soluzione.
Inoltre, comprendere quali siano le persone più produttive in determinate attività aiuterà a prendere decisioni su chi incaricare di quale progetto e per quanto tempo.
- Dove sono allocate le risorse?
- Quali progetti hanno i più alti margini di profitto?
- Il progetto è in linea con l’offerta fissata?
Poter compiere valutazioni esatte dei costi generali di progetto in punti predeterminati del suo svolgimento aiuterà quindi a prevenire i problemi ed a formulare una previsione corretta sull’ammontare complessivo dei costi del progetto stesso.
L'evoluzione del sistema azienda; riflessioni sugli aspetti principali che influenzano la gestione evolutiva e il passaggio tra vecchia e nuova generazione
L’era digitale porta con se vantaggi in termini di efficienza dei processi, efficacia delle azioni, migliore sfruttamento delle risorse, ma quali le ripercussioni sull’occupazione e quali le caratteristiche della nuovo lavoratore che dovrà, forse, sovrintendere questo nuovo modo di produrre?
La formazione come opportunità per i soggetti che siedono al tavolo della contrattazione quale contributo positivo alle relazioni industriali e allo sviluppo dell’impresa quale soggetto collettivo in una società che tende al proprio sviluppo economico e sociale.
1. Six Sigma Lean Production due strumenti in aiuto alla gestione dell'azienda Catalani Giuseppe www.exquire.it [email_address]
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5. Ma la domanda che ci poniamo è: come possiamo effettivamente mettere in pratica quanto descritto. Prima di tutto dobbiamo comprendere che applicare i concetti che fanno parte di queste due tecniche, vuol dire incidere principalmente sulla mentalità che contraddistingue l’organizzazione. Incidere significa, in molti casi, stravolgere i modi di pensare e i comportamenti reali, non tanto quelli dichiarati;favorire una vera e propria condivisione di obiettivi che passa, giocoforza, nel coinvolgimento fattivo dei vari livelli di responsabilità. Questo non vuol dire fermare le attività a favore di riunioni fiume e spesso inconcludenti, ma sicuramente significa coinvolgere il personale all’interno delle specifiche responsabilità. Sia che si parli di società di servizi che di azienda manifatturiera, l’indice viene puntato sul rendimento delle varie fasi che contraddistinguono le varie attività. Quando parliamo di efficienza, la mente va verso una valutazione puramente numerica tra ciò che si può fare e ciò che si è fatto. Ora, in linea teorica, questo indice, che è un rapporto tra due valori, ci consente di verificare quanto il nostro sistema è in grado di generare utili, visto che questi sono la differenza tra ciò che abbiamo ricavato e ciò che abbiamo speso. In esso si celano i veri motivi che generano inefficienze, il problema è che più delle volte ci si limita ad analizzare il significato evidente, evitando, spesso coscientemente, di analizzarne il significato intrinseco. Bene! cambiare mentalità vuol dire incidere sul problema facendo emergere le verità nascoste, senza timore di evidenziare anche costumi, generatisi nel tempo, che sono stati accettati per una mancanza di volontà nel volerli affrontare e cambiarli. Lean production e Six Sigma insieme per il miglioramento del risultato del sistema azienda. Catalani Giuseppe www.exquire.it [email_address]
6. Primo passaggio nel raggiungimento dell’efficienza è: chi ha l’onere o l’onore di gestire, deve essere pronto a rivedere il suo modo di affrontare i problemi, consapevole che coerenza, determinazione, capacità di ascolto e critica (autocritica) sono i fondamenti della nuova gestione. Secondo passaggio è: consapevolezza che un qualsiasi problema, non può essere risolto se non dopo averlo analizzato. Questo significa che si deve dedicare tempo alle attività di: identificazione, definizione, analisi, verifica. Quindi investire denaro sotto forma di tempo. Mettere in soffitta il concetto: attività inutili e improduttive. Catalani Giuseppe www.exquire.it [email_address]
7. Solo dopo che questi due passaggi fondamentali sono stati assorbiti e “digeriti”, da chi ha il potere di determinare la gestione, possiamo effettivamente dedicarci all’implementazione dei concetti della Lean production e di Six Sigma. Un aspetto importante, che non si deve mai dimenticare, è il contesto in cui andremo ad operare, ovvero non dobbiamo sovradimensionare le attività e le risorse che andremo a dedicare al progetto, questo perché il suo corretto bilanciamento, consente di mantenere sempre attivo il sistema procedurale attivato, evitando che questo, nel tempo, venga abbandonato. Quello che viene dopo è una normale attività di ricerca e verifica, finalizzata alla identificazione e applicazione di soluzioni procedurali che permettano di ottenere risultati sempre più soddisfacenti, eliminando tutte quelle sacche di spreco che generano costi inutili e rilavorazioni altrettanto costose. Lean production e Six Sigma insieme per il miglioramento del risultato del sistema azienda. Mi chiedo quanto il contesto italiano sia capace di fare propri i concetti e gli atteggiamenti, che sono parte fondamentale all’applicazione di queste tecniche. Nel mio girovagare in lungo e largo per l’Italia, ho potuto toccare con mano quanto sia difficile far comprendere che il tempo dedicato alla comprensione – analisi - dei problemi, non è mai tempo perso anzi. La costituzione di un gruppo, correttamente dimensionato alla realtà aziendale, libero di lavorare e di evidenziare le problematiche che generano inefficienza, alla fine porta vantaggi che si ripercuotono, positivamente, sui risultati della gestione sia economica che finanziaria dell’azienda. Ma spesso ci si scontra con una inerzia e alcune volte avversione all’utilizzazione del tempo, sottratto alle normali attività a favore di uno “studio” puntuale delle problematiche legate all’attività aziendale. Certamente deve essere tenuta in considerazione la necessità di non sprecare tempo in inutili dissertazioni, a volte puramente accademiche che possono generarsi all’interno dei gruppi di lavoro, ma se il leader, che ha il dovere di eliminare questo inconveniente, è all’altezza del compito,i risultati sono assolutamente garantiti. Catalani Giuseppe www.exquire.it [email_address]