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                                                               (Ribes nigrum L.)



Famiglia: grossulariacee           [lat. scient. Grossulariaceae, dal nome del genere Grossularia (ora incluso nel genere
Ribes)]. – Famiglia di piante sassifragali, con circa 25 generi e poco meno di 350 specie, cosmopolite, arbustive o arboree,
a volte spinose, molto spesso con peli unicellulari, foglie alterne intere o profondamente incise; hanno fiori bianchi riuniti in
racemi o piccole ombrelle, oppure solitarî; i frutti sono bacche o capsule viola scuro di c.a 1 cm di diametro.
Nomi Comuni: Boessaro nero, uva rama, canestrei, uva spina nera, cassis.
Parte utilizzata: Le foglie e i frutti

                                                                       ORIGINE

                                               La parola “ribes” nasce nell’antica città Greca di
                                               Corinto. Veniva utilizzata per chiamare le piccole uve
                                               secche di quella zona; oggi vengono chiamate Zante
                                               currants, mentre il frutto, non secco, prende il nome di
                                               Black Corinth.
                                               Il Ribes nero è coltivato da circa 400 anni; in passato
                                               era raccolto dagli antichi erboristi dell’epoca per le sue
                                               proprietà medicinali. Fu importati dal Olanda in
                                               Inghilterra da Tradescant, naturalista botanico
                                               britannico, nel 1611 e nel 1636 Gerarde ne descriveva
                                               le sue qualità medicinali. Il 18° secolo vede lo sviluppo
                                               delle coltivazioni in Russia e nei paesi dell’Europa
                                               orientale, nel 1826 sono cinque le cultivar presenti nel
                                               Royal Horticultural Society.(tab 1) Il genere Ribes è
                                               una pianta spontanea robusta, che raggiunge anche i 2
                                               mt di altezza, il Ribes nero ha un periodo di
                                               fruttificazione di 10 anni se ben coltivato, mentre le
                                               altre specie possono raggiungere anche i 20 anni. E’
                                               presente nel nord e nel centro dell'Europa e dell’Asia
                                               settentrionale, è assente dall'Africa, e dal Pacifico.
                                               Riveste una grande importanza nell’economia di
                                               Russia, Polonia, Germania, Scandinavia, Gran
                                               Bretagna, Nuova Zelanda, e molti paesi orientali.
Viene coltivato per i suoi frutti in Francia e in parecchi paesi dell'Europa centrale.(tab 2.1) La
maggior parte delle coltivazioni di ribes sono parzialmente auto sterili, si propaga sia per seme,
ma principalmente per talea
autostèrile agg. [comp. di auto-1 e sterile]. – In botanica (in contrapp. ad autofertile), detto di piante il cui polline non può fecondare l’ovulo di fiori della
stessa pianta né quelli di altri individui della medesima varietà (è perciò necessaria l’impollinazione incrociata)


L’origine geografica influenza notevolmente le caratteristiche della pianta e dei suoi frutti; è
utilizzato come frutto tal quale, in succo, per confetture, gelatine, prodotti da forno e prodotti
lattiero-caseari. Teme i climi troppo caldi, nei climi meridionali sono preferiti i siti ad alte altitudini,
ha una buona resistenza alle basse temperature, il periodo di vegetazione inizia a marzo, mentre
ad ottobre entra nella fase di dormienza. Durante l’inverno ha bisogno di un periodo a
temperature basse, mentre durante la fruttificazione deve essere in pieno sole. Queste condizioni,
come il riparo dal vento e dalle gelate primaverili, permettono di ottenere raccolti abbondanti e di
qualità. La coltura ha bisogno di terreni con fondo argilloso, ben drenati ma umidi, ricchi di humus
e a ph 5,5 – 7, anche se il valore ideale è tra 6-6,8.


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                                                                      elementi nutrizionali (tabella 3)
                                                                      necessari al mantenimento del
                                                                      miglior stato di salute. Sono stati
                                                                      identificati i seguenti componenti:
                                                                      basso contenuto di sodio, alto
                                                                      contenuto di vitamina A, di acido
                                                                      ascorbico (vitamina C), potassio,
                                                                      ferro, acidi grassi(acido gamma-
                                                                      linolenico (GLA), acido alfa-
                                                                      linolenico (ALA), acido linoleico,
                                                                      acido stearidonico (SDA)),
                                                                      catechine, proantocianidine
                                                                      (prodelfinidina). Sono fonti
                                                                      moderate di tiamina (vitamina
                                                                      B1), niacina (vitamina B3), e di
                                                                      calcio; possiedono un alto
                                                                      contenuto di antocianine
                                                                      (cyanidin-3-glucoside, cyanidin-3-
                                                                      rutinoside, delfinidina-3-
                                                                      glucoside,delfinidina-3-rutinoside),
                                                                      antiossidanti fenolici e
                                                                      flavonoidi(derivati del
                                                                      Kaempferolo e della quercetina)
                                                                      Le sue proprietà anti-
                                                                      infiammatorie, antidolorifiche e
                                                                      antiallergiche sono in parte legate
                                                                      alla stimolazione della corteccia
                                                                      surrenalica. Tale stimolazione,
                                                                      aumentata la produzione di
steroidi surrenalici, di rilevanza la capacità di legarsi ai recettori per il desossicorticosterone
(DOCA), un corticosteroide presente nell’uomo, svolgendo così un’azione simile a quella di questo
cortisonico.

La ricerca attribuisce al ribes un ruolo potenzialmente benefico nei casi di:

Infiammazione e risposta immunitaria: Wu et al., (1999) hanno condotto studi clinici su alcuni
pazienti anziani per chiarire il ruolo del ribes. La loro ricerca ha indicato che il ribes migliora la
risposta immunitaria e diminuisce i livelli di PGE-2. Leventhal et al., (1994) hanno esaminato il
ruolo del ribes in pazienti affetti da artrite reumatoide. Entrambi questi studi hanno dimostrato
che il ribes riduce i dolori articolari. L’azione del ribes è quella di diminuire i livelli di
prostaglandina E2 (PGE-2), un gruppo di ormoni rilasciati dalle pareti dei vasi sanguigni quale
risposta alle infezioni o infiammazioni. I livelli di PGE2 aumentano durante il processo di
invecchiamento e nei casi di malattie come l'artrite reumatoide.

Nei problemi di stress visivo: Il concetto di stress visivo prossimale “near-point visual stress” è
stato introdotto da Skeffington negli anni '50 e viene identificato come quello stress visivo,
derivante da una prolungata e impegnativa attenzione visiva svolta a distanza ravvicinata. Esso
causa dolori muscolari e agli occhi portando anche alla miopia, inoltre può provocare molti disturbi
e problemi a carico del sistema nervoso. L’uso prolungato dei computer, guardare spesso la
televisione o un intenso uso di videogiochi, sono le principali cause di questa sintomatologia. Le
ricerche hanno dimostrato che il ribes allevia la tensione oculare e l’indolenzimento


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Invecchiamento: Sia la vitamina C che le antocianine, presenti in quantità significative, sono i
principali componenti antiossidanti presenti nel ribes. La presenza di flavonoidi, risulta sinergica
all’azione della vitamina C e tutto questo rende il ribes un ottimo antiossidante, con azione sui
radicali liberi.

Malattie renali: E 'stato dimostrato che il ribes, grazie al potassio che contiene, contribuisce alla
eliminazione dell’eccesso di composti acidi, trovati in pazienti affetti da infiammazioni renali,
inoltre aiuta a migliorare la capacità di filtraggio dei reni.

Anemia: grazie alle alte concentrazioni di ferro e vitamina C,il ribes ha dimostrato di essere una
terapia efficace contro l'anemia.

Effetti Collaterali: può aumentare la pressione arteriosa a causa della sua azione di tipo
cortisonosimile, per cui va usato con cautela nel paziente iperteso.

Controindicazioni: cautela in pazienti con grave ipertensione arteriosa.

Interazioni Farmacologiche: non note.

Dati Tossicologici:
la dose letale per bocca è indeterminabile nel ratto, il che conferma la scarsissima tossicità
dell’estratto di questa pianta.

Dalla medicina popolare:
utilizzato quale diuretico usato per la gotta, i disturbi reumatici, la diarrea, la tosse convulsiva.

Preparazione della Tisana:
Versare acqua bollente su 2-4 gr di droga finemente tagliata (o porli in acqua fredda, scaldare e
far bollire brevemente). Lasciare in infusione per 5-10 minuti e poi filtrare. Bere 1 tazza appena
preparato più volte al giorno tra i pasti. 1 cucchiaino da tè = circa 1 g

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Olio Di Ribes Nero

  • 1. Exquire Consulenza & Outsourcing RIBES NERO (Ribes nigrum L.) Famiglia: grossulariacee [lat. scient. Grossulariaceae, dal nome del genere Grossularia (ora incluso nel genere Ribes)]. – Famiglia di piante sassifragali, con circa 25 generi e poco meno di 350 specie, cosmopolite, arbustive o arboree, a volte spinose, molto spesso con peli unicellulari, foglie alterne intere o profondamente incise; hanno fiori bianchi riuniti in racemi o piccole ombrelle, oppure solitarî; i frutti sono bacche o capsule viola scuro di c.a 1 cm di diametro. Nomi Comuni: Boessaro nero, uva rama, canestrei, uva spina nera, cassis. Parte utilizzata: Le foglie e i frutti ORIGINE La parola “ribes” nasce nell’antica città Greca di Corinto. Veniva utilizzata per chiamare le piccole uve secche di quella zona; oggi vengono chiamate Zante currants, mentre il frutto, non secco, prende il nome di Black Corinth. Il Ribes nero è coltivato da circa 400 anni; in passato era raccolto dagli antichi erboristi dell’epoca per le sue proprietà medicinali. Fu importati dal Olanda in Inghilterra da Tradescant, naturalista botanico britannico, nel 1611 e nel 1636 Gerarde ne descriveva le sue qualità medicinali. Il 18° secolo vede lo sviluppo delle coltivazioni in Russia e nei paesi dell’Europa orientale, nel 1826 sono cinque le cultivar presenti nel Royal Horticultural Society.(tab 1) Il genere Ribes è una pianta spontanea robusta, che raggiunge anche i 2 mt di altezza, il Ribes nero ha un periodo di fruttificazione di 10 anni se ben coltivato, mentre le altre specie possono raggiungere anche i 20 anni. E’ presente nel nord e nel centro dell'Europa e dell’Asia settentrionale, è assente dall'Africa, e dal Pacifico. Riveste una grande importanza nell’economia di Russia, Polonia, Germania, Scandinavia, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, e molti paesi orientali. Viene coltivato per i suoi frutti in Francia e in parecchi paesi dell'Europa centrale.(tab 2.1) La maggior parte delle coltivazioni di ribes sono parzialmente auto sterili, si propaga sia per seme, ma principalmente per talea autostèrile agg. [comp. di auto-1 e sterile]. – In botanica (in contrapp. ad autofertile), detto di piante il cui polline non può fecondare l’ovulo di fiori della stessa pianta né quelli di altri individui della medesima varietà (è perciò necessaria l’impollinazione incrociata) L’origine geografica influenza notevolmente le caratteristiche della pianta e dei suoi frutti; è utilizzato come frutto tal quale, in succo, per confetture, gelatine, prodotti da forno e prodotti lattiero-caseari. Teme i climi troppo caldi, nei climi meridionali sono preferiti i siti ad alte altitudini, ha una buona resistenza alle basse temperature, il periodo di vegetazione inizia a marzo, mentre ad ottobre entra nella fase di dormienza. Durante l’inverno ha bisogno di un periodo a temperature basse, mentre durante la fruttificazione deve essere in pieno sole. Queste condizioni, come il riparo dal vento e dalle gelate primaverili, permettono di ottenere raccolti abbondanti e di qualità. La coltura ha bisogno di terreni con fondo argilloso, ben drenati ma umidi, ricchi di humus e a ph 5,5 – 7, anche se il valore ideale è tra 6-6,8. Catalani Giuseppe www.exquire.it g.catalani@exquire.it 1
  • 2. Exquire Consulenza & Outsourcing Catalani Giuseppe www.exquire.it g.catalani@exquire.it 2
  • 3. Exquire Consulenza & Outsourcing I frutti Ribes sono ricchi di elementi nutrizionali (tabella 3) necessari al mantenimento del miglior stato di salute. Sono stati identificati i seguenti componenti: basso contenuto di sodio, alto contenuto di vitamina A, di acido ascorbico (vitamina C), potassio, ferro, acidi grassi(acido gamma- linolenico (GLA), acido alfa- linolenico (ALA), acido linoleico, acido stearidonico (SDA)), catechine, proantocianidine (prodelfinidina). Sono fonti moderate di tiamina (vitamina B1), niacina (vitamina B3), e di calcio; possiedono un alto contenuto di antocianine (cyanidin-3-glucoside, cyanidin-3- rutinoside, delfinidina-3- glucoside,delfinidina-3-rutinoside), antiossidanti fenolici e flavonoidi(derivati del Kaempferolo e della quercetina) Le sue proprietà anti- infiammatorie, antidolorifiche e antiallergiche sono in parte legate alla stimolazione della corteccia surrenalica. Tale stimolazione, aumentata la produzione di steroidi surrenalici, di rilevanza la capacità di legarsi ai recettori per il desossicorticosterone (DOCA), un corticosteroide presente nell’uomo, svolgendo così un’azione simile a quella di questo cortisonico. La ricerca attribuisce al ribes un ruolo potenzialmente benefico nei casi di: Infiammazione e risposta immunitaria: Wu et al., (1999) hanno condotto studi clinici su alcuni pazienti anziani per chiarire il ruolo del ribes. La loro ricerca ha indicato che il ribes migliora la risposta immunitaria e diminuisce i livelli di PGE-2. Leventhal et al., (1994) hanno esaminato il ruolo del ribes in pazienti affetti da artrite reumatoide. Entrambi questi studi hanno dimostrato che il ribes riduce i dolori articolari. L’azione del ribes è quella di diminuire i livelli di prostaglandina E2 (PGE-2), un gruppo di ormoni rilasciati dalle pareti dei vasi sanguigni quale risposta alle infezioni o infiammazioni. I livelli di PGE2 aumentano durante il processo di invecchiamento e nei casi di malattie come l'artrite reumatoide. Nei problemi di stress visivo: Il concetto di stress visivo prossimale “near-point visual stress” è stato introdotto da Skeffington negli anni '50 e viene identificato come quello stress visivo, derivante da una prolungata e impegnativa attenzione visiva svolta a distanza ravvicinata. Esso causa dolori muscolari e agli occhi portando anche alla miopia, inoltre può provocare molti disturbi e problemi a carico del sistema nervoso. L’uso prolungato dei computer, guardare spesso la televisione o un intenso uso di videogiochi, sono le principali cause di questa sintomatologia. Le ricerche hanno dimostrato che il ribes allevia la tensione oculare e l’indolenzimento Catalani Giuseppe www.exquire.it g.catalani@exquire.it 3
  • 4. Exquire Consulenza & Outsourcing Invecchiamento: Sia la vitamina C che le antocianine, presenti in quantità significative, sono i principali componenti antiossidanti presenti nel ribes. La presenza di flavonoidi, risulta sinergica all’azione della vitamina C e tutto questo rende il ribes un ottimo antiossidante, con azione sui radicali liberi. Malattie renali: E 'stato dimostrato che il ribes, grazie al potassio che contiene, contribuisce alla eliminazione dell’eccesso di composti acidi, trovati in pazienti affetti da infiammazioni renali, inoltre aiuta a migliorare la capacità di filtraggio dei reni. Anemia: grazie alle alte concentrazioni di ferro e vitamina C,il ribes ha dimostrato di essere una terapia efficace contro l'anemia. Effetti Collaterali: può aumentare la pressione arteriosa a causa della sua azione di tipo cortisonosimile, per cui va usato con cautela nel paziente iperteso. Controindicazioni: cautela in pazienti con grave ipertensione arteriosa. Interazioni Farmacologiche: non note. Dati Tossicologici: la dose letale per bocca è indeterminabile nel ratto, il che conferma la scarsissima tossicità dell’estratto di questa pianta. Dalla medicina popolare: utilizzato quale diuretico usato per la gotta, i disturbi reumatici, la diarrea, la tosse convulsiva. Preparazione della Tisana: Versare acqua bollente su 2-4 gr di droga finemente tagliata (o porli in acqua fredda, scaldare e far bollire brevemente). Lasciare in infusione per 5-10 minuti e poi filtrare. Bere 1 tazza appena preparato più volte al giorno tra i pasti. 1 cucchiaino da tè = circa 1 g Bibliografia 1. AAVV: Repertorio Fitoterapeutico, OEMF Ed, 1997 2. AAVV: Le droghe della FUI, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1991 3. Rombi M. 100 Piante Medicinali. Composizione, meccanismo d’azione ed interesse terapeutico. Ed Romart, 220-22, 1993 4. Tate GA, Zurier RB. Suppression of Monosodium Urate Crystal-induced Inflammation by Black Currant Seed Oil. Agents & Actions, 43, 35-8, 1994 5. Ziboh VA, Fletcher MP. Dose-response Effects of Dietary -linolenic Acid Enriched Oils on Human Polymorphonuclear-neutrophil Biosynthesis of Leukotriene B4. American Journal of Clinical Nutrition, 55, 39-45, 1992 6. Rossi M. Tinture madri in Fitoterapia, Ed. OEMF, Milano, 1990. 7. Teedrogen (Ed. It. A cura di R. Della Loggia), Ed. OEMF, Milano, 1993. 8. Nowak-R, Zgorka G. Phenolic Acids in Fruits and Leaves of Ribes nigrum L. and Ribes grossularia L. Acta Pol Pharm Drug Res, 54, 155-160, 1997 9. Traitier H, Wille HJ, Studer A. Fractionation of Blackcurrant Seed Oil. J Am Oil Chem Soc, 65, 755-760, 1988 10. Lawrence BM. Progress in Essential Oils: Blackcurrant Bud Oil Perfume. Flavor, 10-11, 54-58, 1987 11. Kerslake MF, Menary:RC. Varietal Differences of Extracts from Blackcurrant Buds (Ribes nigrum L.). J. Sci. Food Agric., 36, 343-351, 1985 12. Rolland O, Binsard AM, Raynaud J. Les hétèrosides flavoniques des bourgeons de Ribes nigrum. Plantes Méd. Phytothér., 11, 222-229, 1977 13. E. Racz-Kotilla et G. Racz: Salidiuretische und hypotensive Wirkung der Auszuege von Ribes Blaettern Planta Med., 32, 110-114, 1977 14. Lasserre B, Kaiser R, Chanh PH, Ifansyah N, Gleye J, Moulis C. Effects on Rats of Aqueous Extracts of Plants used in Folk Medicine as Antihypertensive Agents. Naturwissenschaften, 70, 95-96, 1983 15. Mongold JJ; Susplugas P; Taillade C; Serrano JJ. Anti-inflammatory Activity of Ribes nigrum Leaf Extract in Rats. Plant Med Phytother, 26, 109-116, 1993 Catalani Giuseppe www.exquire.it g.catalani@exquire.it 4
  • 5. Exquire Consulenza & Outsourcing 16. Declume C. Anti-inflammatory Evaluation of a Hydroalcoholic Extract of Black Currant Leaves (Ribes nigrum). J Ethnopharmacol, 27, 91-98, 1989 17. Chanh PH, Ifansyah N, Chahine R, Mounayar-Chalfoun A, Gleye J, Moulis C. Comparative Effects of Total Flavonoids Extracted from Ribes nigrum Leaves, Rutin and Isoquercitrin on Biosynthesis and Release of Prostaglandins in the ex vivo Rabbit Heart.. Prostaglandins Leukotrienes & Medicine, 22, 295-300, 1986 18. Jonadet M, Meunier MT, Villie F, Bastide JP, Lamaison JL. Inhibition de la collagénase par les extraits de Ribes nigrum et de Cupressus sempervirens. J Pharmacol, 16, 581, 1985 19. Jonadet M, Meunier MT, Villie F, Bastide JP, Lamaison JL. Flavonoides extraits de Ribes nigrum L. et d’Alchemilla vulgaris L. J Pharmacol, 17, 21-27, 1986 20. Kyerematen G, Sandberg F. Preliminary Pharmacological Studies of Pecarin a New Preparation from Ribes nigrum Fruits. Acta Pharm Suec, 23, 101-106, 1986 21. Viberg U; Ekstrom G; Fredlund K; Oste RE; Sjoholm I. A Study of Some Important Vitamins and Antioxidants in a Blackcurrant Jam with Low Sugar Content and without Additives. Int J Food Sci Nutr, 48, 57-66, 1997 22. Costantino L; Rastelli G; Rossi T; Bertoldi M; Albasini A. Anti-lipid Peroxidation Activity of Polyphenolic Extracts of Ribes nigrum. Plant Med Phytother, 26, 207-214, 1993 23. Costantino L; Albasini A; Rastelli G; Benvenuti S. Activity of Polyphenolic Crude Extracts as Scavengers of Superoxide Radicals and Inhibitors of Xanthine Oxidase. Planta Med, 58, 342-344, 1992 24. Benigni R, Capra C, Cattorini PE. Piante Medicinali. Inverni & Della Beffa Ed., Milano, 1962 25. Corradin M, Ceccherelli F, Di Stanislao C. Dispensa della Scuola di Fitoterapia scientifica. A..I.R.A.S, Padova, 1998 26. Wang BH. Foo LY. Polya GM: Differential inhibition of eukaryote protein kinases by condensed tannins Source Phytochemistry. 27 Bruneton J. Pharmacognosie et phytochimie plantes medicinales. Ed. Lavoisier, Paris, 1993. 28 Alcaraz M.J. et al. Modification of arachidonic metabolism by flavonoids. J. Ethnopharmacology 21,209-229, 1987. 29 Alcaraz M.J. et Jimenez M.J. Flavonoids as anti-inflammatory agents. Fitoterapia 59, 25-38, 1988 30 Amellal M. et al. Inhibition of mast cell histamine release by flavonoids and biflavonoids. Planta Med. 16-19, 1985. 31 Nikaido T. et al. Inhibition of cyclic AMP phosphodiesterase by flavonoids. Planta Med. 46, 162-166, 1982. 32 Tits M. et al. Anti-inflammatory prodelphinidins from black currant (Ribes nigrum) leaves. Planta Med. 57, A 134, 1991. 33 Declume C. Anti-inflammatory evaluation of a hydroalcoholic extract of black currant leaves. J. Ethnopharmacol. 27, 91-98, 1989. 34 Kahkonene M.P. et al. Berry phenolics and their antioxidant activity. J. Agric. Food Chem. 49, 4076-4082, 2001. 35 Garbacki N. et al. Effects of prodelphinidins isolated from Ribes nigrum on chondrocyte metabolism and COX activity. 36 Naunyn Schmiedebergs Arch. Pharmacol. 365, 434-441, 2002. 37 Frank J. et al. Effects of dietary anthocyanins on tocopherols and lipids in rats. J Agric Food Chem 50(25):7226-30, 2002. 38 Garbacki N. et al. Inhibitory effects of proanthocyanidins from Ribes nigrum leaves on carrageenin acute inflammatory reactions induced in rats. BMC Pharmacol. 4(1):25, 2004. Catalani Giuseppe www.exquire.it g.catalani@exquire.it 5