Gli dei greci si suddividono in varie categorie, principalmente in base al luogo in cui vivono.Dimenticatevi che tutti gli dei greci vivano sull'Olimpo:ovviamente i principali hanno lì la loro residenza e quasi tutti possono salirci e passare il loro tempo, ma non è detto che quella che chiamano "casa" si trovi sul monte.
Classi V A B Plesso Via Roma Primo Circolo Didattico di Castrovillari, Cosenza - Anno Scolastico 2013/2014 Progetto Extracurriculare Ampliamento dell'Offerta Formativa.
Estratto del libro Le 4 lenti dell'Innovazione di Rowan Gibson, Edizioni LSWR
Vi siete mai chiesti: "da dove arrivano le grandi idee rivoluzionarie?". Come fanno gli innovatori a cogliere le opportunità che sembrano sfuggire a tutti gli altri?
Contrariamente a quello che si crede, l'innovazione non è un'arte mistica proibita ai comuni mortali. Le 4 lenti dell'innovazione sfata questo mito portandoci la buona notizia che l'innovazione è sistematica, è metodica e tutti possono attingervi.
Chiedendosi come i grandi innovatori (Steve Jobs, Richard Branson, Jeff Besos, ma anche Leonardo Da Vinci e molti altri) hanno sviluppato le idee che hanno cambiato le regole del gioco, Rowan Gibson identifica quattro fondamentali prospettive di business che vi permetteranno di scoprire occasioni straordinarie di innovazione e di crescita.
Saggio sul bacino adriatico e la Dalmazia, sulle relative forme di popolamento e sulle concezioni geopolitiche dall'eta preromana alla pace di Lodi (1454).
2. Con il termine polis (in
greco antico "città") si
indica una città-stato
dell'antica Grecia. Il
plurale di polis è poleis.
La polis fu un modello
di struttura
tipicamente greca che
prevedeva l'attiva
partecipazione degli
abitanti liberi alla vita
politica.
La particolarità della polis non era
tanto la forma di governo
democratica od oligarchica, ma
l'isonomia: il fatto che tutti i
cittadini liberi soggiacessero alle
stesse norme di diritto, secondo
una concezione che che
identificava l'ordine naturale
dell'universo con le leggi della
città. Queste erano concepite
come un riflesso della Legge
universale preposta a governo del
mondo.
3. L'armonia esistente fra la polis e gli individui che la
componevano era assimilata così a quella esistente
in natura fra il tutto e le sue singole parti.In virtù di
una tale corrispondenza l'uomo greco era portato a
sentirsi organicamente inserito nella sua
comunità.Ognuno trovava la propria realizzazione
nella partecipazione alla vita collettiva e nella
costruzione del bene comune.
Questo modello di armonia tra pòlis sarebbe
poi iniziato ad entrare in crisi con l'avvento
della sofistica,i cui esponenti erano soliti
mettere in dubbio l'esistenza di fondamenti
universali insiti nella natura,sulla base di un
soggettivismo e un individualismo sempre più
accentuati,che avrebbero progressivamente
intaccato lo spirito di cittadinanza della polis.
4. Le polis erano in origine piccole comunità autosufficenti,
rette da governi autonomi; una sorta di piccoli stati
indipendenti l'uno dall'altro. Il carattere autonomo delle
polis deriverebbe dalla conformazione geografica del
territorio greco, che impediva facili scambi tra le varie realtà
urbane poiché prevalentemente montuoso. Spesso, le varie
polis erano in lotta tra loro per l'egemonia del territorio
5. Nel 1050 a.C. in Grecia si conobbe un aumento
dell'uso del ferro, da cui nacque un miglioramento
della sua lavorazione e che permise, grazie ad una
efficace coltivazione della terra, un aumento
demografico. Quindi i popoli non potevano più
vivere in villaggi di difficile accesso, sperduti e in
mezzo alle montagne, ma dovevano organizzarsi
per difendersi dagli attacchi esterni e bisognava
accumulare provviste per le carestie. Così
avvenne un cambiamento della struttura urbana.
Apparsa intorno all'VIII secolo a.C., la polis
divenne il vero e proprio centro politico,
economico e militare del mondo greco. Ogni polis
era organizzata autonomamente, secondo le
proprie leggi e le proprie tradizioni. Vi furono
esempi di polis dal regime politico democratico,
come Atene, e oligarchico, come Sparta.
6.
7. La polis comprendeva sia il centro urbano, cinto da mura e
costituito dall'acropoli e dalle abitazioni, sia il territorio
circostante: la regione. La parte bassa della città era
chiamata asty ed era la parte delle abitazioni più povere,
dove vivevano contadini ed artigiani che però a volte
diventavano ricchi grazie al commercio. L'acropoli, la parte
alta della città, era il fulcro della vita religiosa mentre l'agorà,
cioè la piazza, di solito si trovava più in basso e rivolta verso
l'esterno, i porti erano una parte molto importante della città.
I centri politici, economici e sociali erano svolti in edifici
situati nell'agorà: erano edifici con funzioni politiche, ma
anche strutture dedicate allo svolgimento delle attività
commerciali e finanziarie (botteghe e cambiavalute). La
chora era la parte fuori dalle mura, era il luogo dove i
contadini coltivavano i campi e si dedicavano all'agricoltura.
8. Anche se era fuori dalle mura, la chora non era meno importante dell'acropoli, infatti i
greci avevano uno stretto rapporto con la terra e non davano meno importanza al
lavoro dei contadini.
Le strade principali, che univano l'agorà, i santuari, le porte della città, avevano un
aspetto monumentale ed erano costruite con grande cura. Per il resto la rete stradale
era fatta di stradine piccole che consentivano a malapena il transito dei pedoni e degli
animali. Questo perché le attività economiche (artigianato e commercio) e quelle
residenziali erano concentrate in aree specifiche. Questo edificio urbanistico riduceva il
traffico dei quartieri residenziali.
Oltre all'unità territoriale, però, le polis erano caratterizzate da un'unità sociale ed una
strettamente politica: si trattava di un gruppo di cittadini che si dotava di leggi che si
impegnava a rispettare. I cittadini non erano più sudditi, come nelle società precedenti,
ma esercitavano il proprio potere eleggendo i rappresentanti (magistrature) ed
intervenendo durante le assemblee.