Questa presentazione può avere un ruolo importante per diffondere la vera storia dell'unità d'Italia, ma soprattutto dicendo notizie della nostra storia, del Regno delle Due Sicilie, che loro non ci vogliono far conoscere, non scrivendo niente, se non la semplice esistenza, riguardo il nostro splendido regno, che ha avuto una valenza internazionale per molti anni! No alla Censura. Condividete questa presentazione affinchè anche i vostri amici e gli amici di amici possano conoscere tante notizie importantissime che ci aiutano a spiegare molti interrogativi che ci poniamo (es. industrializzazione del nord maggiore rispetto al Sud), ma soprattutto possano agire, possano ribellarsi e in un secondo momento dividerci finalmente da un nord che ci sfrutta, che non ci vuole far intraprendere che ci infligge molti e molti svantaggi!
3. ELEMENTI FONDATIVI DI UNA CITTÀ.
Gli elementi fondativi di una città sono:
• le mura per la difesa della città;
• le vie d’acqua per il commercio marittimo;
• le vie di terra per il commercio.
4. In seguito all’evoluzione agricola nacquero i primi villaggi, formati da capanne o
da case costruite con mattoni di fango, come nei ritrovamenti di “Çatalhöyük”.
Con l’aumento della produzione agricola si ebbe una crescita della popolazione che
portò alla specializzazione del lavoro quindi ad una differenziazione sociale. Alcuni
villaggi si trasformarono in veri e propri centri urbani che diventarono il fulcro delle
attività economiche, artigianali e burocratiche, questa evoluzione avvenne circa nel IV
millennio a.C. e viene chiamata “rivoluzione urbana”.
6. Verso la metà del IV millennio a.C., in Mesopotamia tra Tigri e Ufrate si stanziò una
popolazione di origine autoctona: i Sumeri.
L’organizzazione sumera era basata sulla divisione in città-stato cioè centri urbani
indipendenti l’uno dall’altro. Tra le città più importanti ricordiamo Ur, Uruk,Nippur.
7. • Ogni città era circondata da mura di cinta che proteggevano la città dalle inondazioni e dai
nemici. Intorno alla città vi erano i campi coltivati.
• All'interno delle mura di cinta vi era la ziqqurat, una grande torre a gradoni dalla base
molto ampia, fiancheggiata da lunghe gradinate.
• Nella zona bassa della ziggurat vi erano i magazzini, nei quali venivano tenute le scorte di
grano e orzo e gli utensili usati per coltivare i campi.
• In cima alla ziggurat vi era il tempio nel quale il re e i sacerdoti offrivano sacrifici agli dei e
parlavano con essi. Esso era usato anche come osservatorio astronomico da parte dei
sacerdoti-scienzati.
• All'interno delle mura di cinta vi erano anche il palazzo nel quale viveva il re e le abitazioni
della popolazione. Queste ultime erano a un solo piano, con una porta d'ingresso e
un'apertura sul tetto.
• Gli edifici erano realizzati con mattoni di argilla fatti essiccare al sole.
9. Nel II millennio a.C. nacque la civiltà Babilonese, una popolazione di origine
indoeuropea; venne fondata la città di Babilonia conosciuta principalmente
per la Torre di Babele e per i giardini Pensili (una delle sette meraviglie del
mondo antico). A Babilonia vi era un governo di tipo monarchico e il culto
praticato era quello del dio Marduk, anche a Babilonia come nelle città-stato
sumere il tempio si trovava in cima alla ziqqurat. L’organizzazione della città
era simile a quella sumera.
11. Circa nel 3100 a.C. lungo il corso del Nilo nasce l’Egitto attraverso
l’unificazione tra la parte Bassa e quella Alta.
La civiltà egiziana aveva una religione di tipo politeista e proprio per motivi
legati alla religione il potere viene accentrato nelle mani del faraone che
rappresenta anche l’incarnazione delle divinità sulla terra, per questo e per la
necessità di lasciare un segno della propria grandezza ed importanza che i
faraoni si fanno seppellire in tombe monumentali: le Piramidi.
12. I primi nuclei urbani che si svilupparono lungo il delta del Nilo erano vere e
proprie città commerciali racchiuse in robuste cinta murarie e costituite da
umili case ad un solo piano, per gli operai e artigiani, numerosi edifici adibiti
ad uso di magazzino, vasti spazi per i mercati e cantieri navali.
Dalle porte principali della cinta muraria si potevano percorrere lunghe
rampe che portavano alle strade interne della città, metà della quale era
destinata al palazzo del re e del governo ed ai templi mentre l'altra metà era
costituita dall'insieme delle abitazioni degli operai e dai laboratori artigianali
al servizio del faraone.
I templi principali erano edificati a fianco del palazzo del faraone oppure
venivano costruiti dei santuari come città del tutto autonome, all'interno delle
quali c'erano templi e cappelle minori, le case dei sacerdoti, la “casa della
vita” ovvero il centro culturale e biblioteca dei libri sacri, gli archivi ed i
magazzini del tempio.
14. Nel 2000 a.C. circa il nucleo della città diventa il palazzo, fulcro
delle attività amministrative, religiose ed economiche.
All’interno del palazzo abitavano gli aristocratici, parte della
popolazione, il re e il sacerdote. Per queste motivazioni si parla di
città-palazzo.
Es. Cnosso, Festo, Mallia...
16. L’insediamento di Micene, la cui fondazione si perde nella notte
dei tempi, ha ospitato una civiltà che, tra il 2000 e il 1200 a.C.,
dominò un ampio territorio: la civiltà micenea degli Achei.
17. La città fortezza di Micene conserva, ancora oggi, le imponenti
fortificazioni della cittadella, sontuosi palazzi e tombe, nonché la
rinomata Porta dei Leoni. Tra le sue rovine vennero ritrovati
i tesori delle tombe dei re, tra i quali anche la celebre maschera
detta di Agamennone (il leggendario re acheo di cui anche
nell’Iliade d’Omero).
19. Nel medioevo ellenico (XII-VIII a.C.) si ebbe un periodo di decadenza che portò
all’abbandono delle città con la conseguente dispersione della popolazione in piccoli
villaggi.
Tra il 1100 e il 900 a.C. si verificarono migrazioni e spostamenti che caratterizzarono
la nascita di colonie questo periodo fu definito “prima colonizzazione”.
Con il termine polis ci si riferisce ad una città-stato che caratterizzò la civiltà greca, sia
intendendola come comunità cittadina sia come centro urbano.
20. La polis era formata da diverse zone:
- l’ acropoli, cioè la parte alta della città circondata da mura, qui vi era il tempio
dedicato alla divinità protettrice (Atene- Atena, Delfi-Apollo…) e i tesori della città.
- L’asty, cioè la parte bassa della città dove erano collocate le abitazioni dei cittadini,
l’agorà cioè la piazza più importante dove si teneva il mercato e le assemblee
popolari nelle quali si discuteva di questioni pubbliche e politiche. Sull’agorà si
affacciavano il bouleuterion,la sede del consiglio, l’ekklesiasterion il luogo
dell’assemblea.
- La chora cioè la campagna coltivata circondata dai komai cioè i villaggi contadini e
dall’eschatia cioè le zone di pascolo.
22. Il termine colonia deriva dal latino “colere”, in lingua greca una colonia si definisce
con il termine “apoikia” che significa “lontano da casa”.
La fondazione di una colonia quindi corrispondeva ad una parte della popolazione
che si distaccava dal paese originario fondando nuove poleis.
Questo per contrastare l’eccessivo aumento demografico. Le colonie venivano
costruite a immagine e somiglianza delle città di provenienza.
Si ebbe in seguito un periodo definito ‘seconda colonizzazione’ a partire dal 750
a.C. circa, verso l’Italia meridionale, la Sicilia, la Francia meridionale, la Spagna,
l’Africa, le coste del Mar Nero e della Tracia.
25. Il protocollo di kyoto è un trattato riguardante il surriscaldamento globale che è entrato in vigore nel
2005. Esso fu redatto a causa del grande cambiamento climatico dovuto all’emissione di CO2 in
atmosfera e impegnava i paesi sottoscritti ad una riduzione quantitativa dell’emissione di gas.
Nel novembre 2001 si tenne la Conferenza di Marrakech, settima sessione della Conferenza delle
Parti. In questa sede 40 Paesi sottoscrissero il trattato. Due anni dopo più di 120 paesi avevano
aderito, sino appunto alla detta adesione e ratifica della Russia, considerata importante poiché questo
paese produce da solo il 17,6% delle emissioni.
I paesi in via di sviluppo, al fine di non ostacolare la loro crescita economica frapponendovi oneri per
essi particolarmente gravosi, non sono stati invitati a ridurre le loro emissioni.
Nel dicembre 2006 gli stati aderenti erano 169.
26. PAESI NON ADERENTI.
• Tra i paesi non aderenti figurano gli Stati Uniti, responsabili del 36,1% del totale delle
emissioni (annuncio fatto nel marzo 2001).
• In principio, il presidente Clinton aveva firmato il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo
mandato, ma George W. Bush, poco tempo dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, ritirò
l'adesione inizialmente sottoscritta dagli USA.
• Alcuni stati e grandi municipalità americane, come Chicago e Los Angeles, stanno studiando
la possibilità di emettere provvedimenti che permettano a livello locale di applicare il trattato,
il che comunque non sarebbe un successo indifferente: basti pensare che gli stati del New
England, da soli, producono tanto biossido di carbonio quanto un grande paese
industrializzato europeo come la Germania.
• Anche l'Australia ha annunciato che non intende aderire all'accordo, per non danneggiare il
proprio sistema industriale.
28. • Nel XX secolo ci fu una vera e propria esplosione demografica e l’espansione
urbana detta urbanesimo ed urbanizzazione. L’urbanizzazione è il processo
secondo il quale la popolazione tende a concentrarsi nelle zone urbane. Si parla di
urbanesimo quando ci si riferisce ai processi che portano all’espansione delle città,
e inoltre ha portato ad una rivoluzione industriale. Ogni città ha le sue funzioni;
innanzi tutto vi sono le capitali che svolgono funzione amministrativa. Altre città
hanno prevalentemente una funzione industriale, altri centri hanno una funzione
commerciale e finanziaria.
29. Esistono tre tipi di grandi città:
• Le metropoli cioè città di grandi dimensioni con un numero di abitanti superiore al
milione (in Italia Roma e Milano)
• Le megalopoli cioè un’area urbana molto estesa con una superficie di tipo
regionale, data dall’unione di tre aree metropolitane.
• La città globale è una megalopoli con influenze sull’ intero globo nei diversi campi
dell’evoluzione tipo informatico, tecnologico.
31. Noi come nostro modello di città ideale immaginiamo l’ecopolis,
una cosiddetta ‘città verde’ che fornisce energia pulita e rinnovabile
sia nel settore pubblico che privato rispettando il protocollo di
Kyoto, come ad esempio Dongtan in Cina.
34. Oggi ci troviamo in un’era multietnica favorita da globalizzazione e
migrazioni. L’incontro fra le varie etnie può portare al dialogo o
all’esclusione. L’esclusione è quindi l’affermarsi di una classe
“superiore” solitamente rappresentata da quelle che appartengono
alle minoranze, e in alcuni casi anche atteggiamenti di stampo
razzista.
35. L’ISIS
Nata in Medioriente tra il 2003 e il 2004 durante gli anni della cosiddetta “Seconda guerra del
Golfo” tra USA e Gran Bretagna , l’Isis è un’organizzazione militare e terroristica che sostiene
il fondamentalismo islamico. Isis è l’acronimo inglese di “Islamic State of Iraq and Sham”, dove
per Sham si intende un insieme di territori che comprende Siria, Palestina, Libano e Giordania.
L’Isis, essenzialmente, trova il suo fondamento nell’applicazione estremizzata della shari’a (la
Legge di Dio o Legge Islamica) in ogni ambito umano. Fonte della Legge Islamica non è solo il
Corano, ma anche la Sunna, ovvero i racconti del Profeta: entrambi, infatti, sono diretta
espressione della volontà divina e quindi guida pragmatica alla vita e all’ordine sociale
quotidiano. Affinché la shari’a possa essere applicata senza limitazioni, l’Isis promuove la
Jihad offensiva ovvero la Guerra Santa volta all’espansione dell’Islam nel mondo.
36. Il fondatore dell’Isis è il giordano Abu Mussab al Zarqawi, che nel 2003 ha fondato “Al Qaeda
in Iraq” (Aqi), cioè un gruppo affiliato ad Al Qaeda e Osama Bin Laden fuori dall’Afghanistan.
L’Aqi, fin dal primo dopoguerra, mise in atto attentati verso l’esercito americano e verso i civili
sciiti e curdi. L’ “epurazione” intrapresa dall’Isis non è infatti solo rivolta al mondo e alla cultura
occidentale ma anche a quella musulmana non pienamente confacente alla shari’a.
Dopo la morte di Zarqawi, in un raid aereo americano del 2006, il gruppo terroristico ha
ingrossato le sue fila e ha riunito diverse fazioni sunnite, fino a fondare lo “Stato Islamico
dell’Iraq” (Isi), ancora legato ad Al Qaeda. Dopo la successione di varie guide, la grande svolta
si ebbe con l’arrivo dell’attuale leader del califfato: Abu Bakr al-Baghdadi, un uomo davvero
carismatico che ha saputo sfruttare l’instabilità che nel 2011-2012 ha interessato i paesi della
cosiddetta “Primavera Araba”. Fu così che l’Isi divenne Isis ed entrò in Siria.
37. • L’Isis è un’organizzazione economicamente solida e, per questo, diversa
dagli altri gruppi terroristici: nei paesi occupati ha infatti istituito la raccolta
dei tributi, vende l’elettricità alla Siria e ha il controllo di diversi giacimenti
petroliferi. Non necessita quindi degli aiuti di altri paesi poiché nei territori
occupati è di fatto uno “stato” economicamente autonomo.
38. Fino ad oggi ricordiamo numerosi attentati:
• 11 Marzo 2004, Madrid, 191 vittime;
• 7 Luglio 2005, Londra, 56 vittime e 700 feriti;
• 11-19 Marzo 2012, Francia;
• 25 Maggio 2014, Bruxelles, 4vittime;
• 1 Aprile 2015, Garissa (Kenya), 147 vittime;
• 13 Novembre 2015, Parigi, 128 vittime;
• 13 Marzo 2016, Costa D’Avorio, 100 vittime;
• 22 Marzo 2016, Bruxelles, 32 vittime;
• 27 Marzo 2016, Pakistan, 72 vittime di cui 30 bambini.
39. Liceo scientifico Corradino D’Ascanio classe 1°D
REALIZZATO DA:
Brandimarte Elena
Giansante Lisa
Oro Martina
Paolini Federica