Presentazione della tesi triennale di Riccardo Esposito "Sincretismi musicali. Il berimbau attraverso i suoi itinerari diasporici". Relatore Massimo Canevacci
Presentazione della tesi triennale di Riccardo Esposito "Sincretismi musicali. Il berimbau attraverso i suoi itinerari diasporici". Relatore Massimo Canevacci
2. Gli Egiziani
Ciò è visibile sulle numerose raffigurazioni nei templi sacri e
nelle tombe piramidali, che testimoniano come la musica
accompagnasse moltissimi rituali ed eventi della vita sociale
e religiosa.I musicisti occupavano posizioni sociali di rilievo
ed erano considerati addirittura parenti stretti del re. Gli
strumenti più usati erano: flauto, tamburo, arpa, sistro
Nella antica civiltà egiziana, la musica ha da sempre ricoperto un ruolo
primario.
3. I popoli della Mesopotamia
La terra della Mesopotamia ha visto nel corso della
storia dell'uomo l'insediamento di numerose popolazioni:
i Sumeri, gli Assiri e i Babilonesi.
Gli strumenti più in uso erano : arpa, cetra, strumenti a
percussione e la musica rivestiva un ruolo fondamentale
nelle cerimonie religiose e nelle manifestazioni
pubbliche.
4. Gli Ebrei
Molto importanta è stata la funzione della musica per il popolo
ebreo. La Bibbia contiene molti riferimenti alla pratica musicale. Il
canto dei salmi è stato molto importante per la nasciata del canto
cristiano medievale.
Gli strumenti musicali più diffusi erano: lo shofar (strumento a
fiato ricavato dal corno di un animale), il Kinnor (strumento a
corde simile alla lira), e le percussioni (tamburi soprattutto).
6. I Greci
Sull'esperienza delle altre civiltà, la viva genialità del
popolo greco seppe creare le basi teoriche e pratiche da
cui si sviluppò in seguito tutta la musica dei paesi
occidentali. In Grecia la musica era considerata uno dei
mezzi più efficaci per l'educazione morale e
intellettuale dei cittadini e faceva parte perciò
dell'insegnamento scolastico.
I Greci svilupparono una scrittura musicale basata sulle
lettere dell’alfabeto
Il sistema musicale greco era basato sul TETRACORDO
(successione di 4 suoni discendente). La successione di 2
tetracordi veniva chiamata ARMONIA
7. Gli strumenti musicali
L’aulos è l’antenato greco dello strumento a fiato che i
Romani chiameranno tibia: dal momento che per farlo
suonare occorreva soffiare in un’ancia (la sottile lingua di
canna posta nell’imboccatura), si potrebbe anche
considerarlo come l’antenato dei moderni oboe e clarinetto.
La lyra, formata da un guscio di testuggine che recava alcune
corde di budello tese sulla sua cavità.
La cetra (cithara) è lo strumento a corda per eccellenza
dell’antichità classica, erede dell’arcaica lyra ed usata dai
poeti e dai virtuosi nei simposi ed in occasione di cerimonie,
concerti e concorsi.
9. I Romani
Nell’antica Roma la musica accompagnava le cerimonie
religiose, i banchetti ma anche le parate militari
Gli strumenti più usati e diffusi erano: la lira, la tibia
(simile all’aulos greco), la buccina (una specie di
tromba di origine etrusca) il tympanum (una specie di
temburello).