Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremotiLuca Marescotti
Nell'ambito del tema generale "Costruzione del territorio, condizioni ambientali e rischi naturali", la lezione sui principali aspetti geologici e fisici dei terremoti.
Il contesto è il laboratorio tenuto dal 29 febbraio al 4 marzo 2016 presso il Politecnico di Milano: "Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza in urbanistica - Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning".
Attività di
formazione - informazione
rivolta agli allievi del
Liceo Artistico ed ISA
dell’ Istituto Superiore “A.M.Maffucci” di Calitri
svolta entro il seminario:
la Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lg.vo 81/08 e succ.ve int.ni
a cura dell’ Arch. Antonio Iannece
Introduzione sui concetti base della sismologia (terremoto, tipi di faglie, scale sismiche, distribuzione dei terremoti in Italia); il terremoto del'Italia centrale 2016: distribuzione spazio-temporale della sequenza, lo scuotimento, effetti di sito (amplificazione e liquefazione), le strutture tettoniche, cause tettoniche regionali;
Tettonica Regionale della Pianura Padana Emiliano-RomagnolaPaolo Balocchi
Presentazione della conferenza 2016 ad Alberone di Cento dal titolo: Il "Terremoto dell’Emilia e le aree più pericolose dell’Italia". Sono intervenuti Giulio Riga e Paolo Balocchi
Massimo Compagnoni
Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti: alcune osservazioni sui recenti terremoti italiani
Geodinamica e tettonica globale
Main geological and physical aspects of earthquakes: some observations on recent earthquakes in Italy. Geodynamics and global tectonics
The Model Development Tools (MDT) project focuses on big “M” modeling within the Modeling project; its purpose is twofold: 1) to provide an implementation of industry standard metamodels and 2) to provide exemplary tools for developing models based on those metamodels. Since its launch in September of 2006, MDT has undergone two major releases and is now working towards its third release as part of the 2009 Galileo Simultaneous Release. This short talk will provide an overview of the new features and components/projects in MDT and give an update on the status of its Galileo release.
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremotiLuca Marescotti
Nell'ambito del tema generale "Costruzione del territorio, condizioni ambientali e rischi naturali", la lezione sui principali aspetti geologici e fisici dei terremoti.
Il contesto è il laboratorio tenuto dal 29 febbraio al 4 marzo 2016 presso il Politecnico di Milano: "Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza in urbanistica - Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning".
Attività di
formazione - informazione
rivolta agli allievi del
Liceo Artistico ed ISA
dell’ Istituto Superiore “A.M.Maffucci” di Calitri
svolta entro il seminario:
la Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lg.vo 81/08 e succ.ve int.ni
a cura dell’ Arch. Antonio Iannece
Introduzione sui concetti base della sismologia (terremoto, tipi di faglie, scale sismiche, distribuzione dei terremoti in Italia); il terremoto del'Italia centrale 2016: distribuzione spazio-temporale della sequenza, lo scuotimento, effetti di sito (amplificazione e liquefazione), le strutture tettoniche, cause tettoniche regionali;
Tettonica Regionale della Pianura Padana Emiliano-RomagnolaPaolo Balocchi
Presentazione della conferenza 2016 ad Alberone di Cento dal titolo: Il "Terremoto dell’Emilia e le aree più pericolose dell’Italia". Sono intervenuti Giulio Riga e Paolo Balocchi
Massimo Compagnoni
Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti: alcune osservazioni sui recenti terremoti italiani
Geodinamica e tettonica globale
Main geological and physical aspects of earthquakes: some observations on recent earthquakes in Italy. Geodynamics and global tectonics
The Model Development Tools (MDT) project focuses on big “M” modeling within the Modeling project; its purpose is twofold: 1) to provide an implementation of industry standard metamodels and 2) to provide exemplary tools for developing models based on those metamodels. Since its launch in September of 2006, MDT has undergone two major releases and is now working towards its third release as part of the 2009 Galileo Simultaneous Release. This short talk will provide an overview of the new features and components/projects in MDT and give an update on the status of its Galileo release.
Social Media Breakfast NH at Southern New Hampshire University - Topic Social...Kelley-Sue LeBlanc
Social Media Breakfast NH held at Southern New Hampshire University - summer 2009 Topic Social Media in Education. These slide are about my experience teaching social media to college students this year.
a quick and dirty spin through some social networking tools you want to be part of as you leave college and start looking for work. Along with simple rules to follow as you conduct yourself in web 2.0 technologies.
Vocabularies as Linked Data - OUDCE March2014Keith.May
Presentation given as part of OUDCE course in Oxford 04-03-2014 on "Digital Data and Archaeology: Management, Preservation and Publishing.
Acknowledgements to Ceri Binding @Ceribin for many of the slides.
Aleuromedia presentation given on behalf of New Hampshire Center for Nonprofits March 31,2009. Introduction to social media, explanation of why it is important, what it can do, and tools to facilitate.
Previous presentations for the National Federation of Community Broadcasters 5x5 model for engagement by community radio stations. Featuring compliance, engagement, programming, governance and more.
presentazione realizzata dal geologo Daniele Cinti, ricercatore presso l'INGV, nell'abito del progetto eTwinning "Nous et le tremblement de terre" 2016-17
Protezione Civile guida per la presentazione delle slides "terremoto" e "telefonata di emergenza" del corso del Settore Protezione Civile Regione Campania
Testo di supporto per la presentazione delle diapositive inerenti i quiz di protezione civile realizzati dal Settore Proretizione Civile della Regione Campania
1. I terremoti sono vibrazioni della crosta terrestre
provocate da un'improvvisa liberazione di energia che
avviene in un punto al di sotto della superficie terrestre;
da questo punto si propagano in tutte le direzioni una
serie di onde elastiche, dette quot;onde sismichequot;.
2. Il punto preciso dal quale le onde sismiche sono partite si
chiama quot;ipocentro“.
La proiezione verticale dell'ipocentro sulla superficie
terrestre viene invece detta quot;epicentroquot;.
3. Le onde sismiche possono essere di tre tipi:
•Onde longitudinali o di compressione (P)
•Onde di taglio o trasversali (S)
•Onde superficiali (R e L)
4. Onde longitudinali o di compressione(P)
Le onde P (onde prime) fanno oscillare la roccia
avanti e indietro, nella stessa direzione di
propagazione dell'onda. Esse generano quindi
quot;compressioniquot; e quot;rarefazioniquot; successive nel
materiale in cui si propagano.
5. Onde di taglio o trasversali(S)
Le onde S, ovvero onde quot;secondequot; muovono la
roccia perpendicolarmente alla loro direzione di
propagazione (onde di taglio).
7. Onde superficiali (R e L)
Le onde superficiali, a differenza di quello che
qualcuno potrebbe pensare, non si manifestano
dall‘epicentro ma solo ad una certa distanza da
questo. Tali onde sono il frutto del combinarsi delle
onde P e delle onde S, sono perciò molto
complesse. Le onde superficiali sono quelle che
provocano i maggiori danni.
8. Strumenti per rilevare i fenomeni sismici
Il sismometro e il sismografo sono strumenti che
vengono utilizzati per registrare i fenomeni sismici:
• Si definisce sismometro un qualunque strumento che
misura la dipendenza temporale dello spostamento, della velocità
o dell'accelerazione del terreno.
• Il sismografo è costituito da una serie di elementi che
consentono la rappresentazione grafica dell'andamento del
segnale sismometrico nel tempo.
Entrambi producono un sismogramma,cioè un grafico
rappresentante la dipendenza della quantità in oggetto dal tempo.
12. Le scale
Le Scale Richter e Mercalli sono sistemi usati
per la valutazione dell'intensità di un terremoto.
Scala Richter
A differenza della Scala Mercalli la Scala Richter misura l’ energia
sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale.
Sebbene sia largamente in uso,il termine Scala Richter è
errato,infatti la magnitudo Richter non dipende dallo stile
edilizio della regione colpita e non ha divisioni in gradi.
13. Scala Mercalli
La scala Mercalli è una scala che misura gli effetti di
un terremoto sulle persone o sulle cose.
La scala Mercalli misura l'intensità di un terremoto, cioè i
suoi effetti sui manufatti. Due terremoti di magnitudo diversa
possono avere lo stessa intensità, se per esempio hanno
ipocentri posti a differenti profondità, oppure si verificano in
zone con una diversa antropizzazione,cioè il processo
mediante il quale l'uomo modifica l'ambiente naturale.
14. Sismicità in Italia
La Rete Sismica Nazionale Centralizzata registra più di 2000 terremoti l'anno.
I più importanti sono:
• 1980 (23 novembre) - Terremoto dell'Irpinia, scala Richter di 6,9°: devastate
diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi nell'area
del Vulture. Vengono distrutti numerosi paesi, i morti saranno migliaia. A Napoli
crolla un palazzo di diversi piani provocando numerosi morti (3.000 circa).
• 1997 (26 settembre) (oltre a scosse meno forti nei giorni seguenti) - Terremoto
di Umbria e Marche: furono coinvolte le zone di Assisi, Colfiorito, Verchiano,
Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Serravalle di Chienti, Camerino. Scosse
disastrose: distrutte numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri,
gravi danni alle città; undici morti.
• 2002 dal (31 ottobre) al 2 novembre - Terremoto del Molise e Puglia: San
Giuliano di Puglia. Crollata una scuola dove morirono 27 bambini. 30 morti in
tutto.
• 2008 (23 dicembre) - Sisma di magnitudo 5,2 Richter con epicentro nelle zone
di Traversetolo (PR), Neviano degli Arduini (PR), Vetto (RE) e Canossa (RE).
15. Terremoto del 23 Dicembre 2008
Una scossa di terremoto di magnitudo 5,2 è stata avvertita in
alcune regioni del Nord Italia intorno alle 16,25 di martedì 23
dicembre. Poi, in serata verso le 23.00,di magnitudo 4,8.
L'epicentro, secondo gli strumenti dell’ Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia, è stato localizzato nei comuni di Vetto,
Canossa e Neviano degli Arduini, sull'Appennino tra Parma e
Reggio Emilia. Il sisma, con intensità diversa, è stato avvertito in
Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia
Giulia, Toscana, Trentino Alto Adige e Liguria.
16. Come risulta dalla mappa, la sismicità si concentra soprattutto nelle Alpi,
lungo gli Appennini e riguarda la maggior parte dei vulcani attivi del
Quaternario (per esempio, L'Etna, il Vesuvio, i Campi Flegrei, i Colli Albani).