Un volume che aiuterà quanti operano nelle aziende a cercare, cogliere e creare nuove opportunità, attraverso l’arricchimento creativo delle mappe della realtà! 16 percorsi metodologici e una serie di casi di studio sostengono il lettore nel rafforzamento della capacità di realizzare progetti, valutarli, prendere decisioni, motivare se stessi e gli altri e tanti altri aspetti relativi allo sviluppo personale e manageriale.
E’ un metodo di coaching e formazione strutturato in modo da preparare la mente a liberare soluzioni, per trasformare la vita personale e professionale in modo creativo e sistematico.
Il focus degli interventi mira all’equilibrio tra la persona e i risultati.
Il coaching per aiutare persone e team a realizzare i propri scopi ed elevare le performance. Le tecniche del processo creativo per elaborare nuove idee, creare soluzioni strategiche e di business in funzione dell’innovazione.
E’ un approccio integrato che si avvale di tecniche originali per facilitare l’apprendimento del processo creativo mentre si sperimenta e si applica il metodo a situazioni concrete.
E’ un modello di formazione creativa che aiuta a migliorare i comportamenti organizzativi, aumentare la flessibilità e l’apertura al cambiamento, sviluppare maggiore energia, essere in grado di gestire l’incertezza e e la complessità, incrementare la stabilità e l’orientamento allo scopo.
Il Coaching Creativo per l'empowerment organizzativoMassimo Del Monte
Un case study che spiega come l'applicazione del Coaching Creativo ad un cambiamento organizzativo.
In che modo coinvolgere le persone e farle partecipare al cambiamento?
Come scatenare il processo creativo per potenziare le risorse e migliorare l'organizzazione?
Quali tecniche scegliere per produrre idee, risolvere le criticità e realizzare progetti concreti?
Kairòs Solutions è una società di consulenza, formazione e coaching, protagonista in Italia nell’applicazione del Coaching Creativo
la metodologia originale per liberare soluzioni
Realizziamo interventi di Coaching Creativo per ottimizzare i processi organizzativi, aumentare la produttività, e migliorare le performance aziendali.
Se volete migliorare la vostra vita, ottenere successi duraturi
e al tempo stesso contribuire all¹evoluzione di ciò che vi
circonda, trovate un valore che vi distingue e manifestatelo
nella vita di ogni giorno.
"Coach di se stessi" è un testo per trasformare le risorse personali e le attività svolte, in un "valore offerto", per anticipare e soddisfare i bisogni delle aziende e dei clienti.
Un libro per chi vuole generare un nuovo valore professionale, affrontare sfide e cambiamenti con maggiori risorse e coltivare il personal branding.
Il Coaching Creativo. Tecniche per la crescita, l'innovazione e il cambiament...Massimo Del Monte
Il coaching è ormai considerato uno dei più efficaci metodi di intervento per il cambiamento all’interno dei processi aziendali e per la crescita delle persone. Le diverse forme in cui viene adottato questo metodo di “allenamento”,
diffuso in tutto il mondo – come il life coaching, l’executive coaching, il mental training per gli sportivi, il career coaching – mirano essenzialmente al raggiungimento degli obiettivi, all’elevazione degli standard di performance e
ad una formazione che renda l’organizzazione – o la persona autonoma di procedere con gli strumenti e i metodi acquisiti nel corso del training.
E’ un metodo di coaching e formazione strutturato in modo da preparare la mente a liberare soluzioni, per trasformare la vita personale e professionale in modo creativo e sistematico.
Il focus degli interventi mira all’equilibrio tra la persona e i risultati.
Il coaching per aiutare persone e team a realizzare i propri scopi ed elevare le performance. Le tecniche del processo creativo per elaborare nuove idee, creare soluzioni strategiche e di business in funzione dell’innovazione.
E’ un approccio integrato che si avvale di tecniche originali per facilitare l’apprendimento del processo creativo mentre si sperimenta e si applica il metodo a situazioni concrete.
E’ un modello di formazione creativa che aiuta a migliorare i comportamenti organizzativi, aumentare la flessibilità e l’apertura al cambiamento, sviluppare maggiore energia, essere in grado di gestire l’incertezza e e la complessità, incrementare la stabilità e l’orientamento allo scopo.
Il Coaching Creativo per l'empowerment organizzativoMassimo Del Monte
Un case study che spiega come l'applicazione del Coaching Creativo ad un cambiamento organizzativo.
In che modo coinvolgere le persone e farle partecipare al cambiamento?
Come scatenare il processo creativo per potenziare le risorse e migliorare l'organizzazione?
Quali tecniche scegliere per produrre idee, risolvere le criticità e realizzare progetti concreti?
Kairòs Solutions è una società di consulenza, formazione e coaching, protagonista in Italia nell’applicazione del Coaching Creativo
la metodologia originale per liberare soluzioni
Realizziamo interventi di Coaching Creativo per ottimizzare i processi organizzativi, aumentare la produttività, e migliorare le performance aziendali.
Se volete migliorare la vostra vita, ottenere successi duraturi
e al tempo stesso contribuire all¹evoluzione di ciò che vi
circonda, trovate un valore che vi distingue e manifestatelo
nella vita di ogni giorno.
"Coach di se stessi" è un testo per trasformare le risorse personali e le attività svolte, in un "valore offerto", per anticipare e soddisfare i bisogni delle aziende e dei clienti.
Un libro per chi vuole generare un nuovo valore professionale, affrontare sfide e cambiamenti con maggiori risorse e coltivare il personal branding.
Il Coaching Creativo. Tecniche per la crescita, l'innovazione e il cambiament...Massimo Del Monte
Il coaching è ormai considerato uno dei più efficaci metodi di intervento per il cambiamento all’interno dei processi aziendali e per la crescita delle persone. Le diverse forme in cui viene adottato questo metodo di “allenamento”,
diffuso in tutto il mondo – come il life coaching, l’executive coaching, il mental training per gli sportivi, il career coaching – mirano essenzialmente al raggiungimento degli obiettivi, all’elevazione degli standard di performance e
ad una formazione che renda l’organizzazione – o la persona autonoma di procedere con gli strumenti e i metodi acquisiti nel corso del training.
Il case history, presentato in occasione del convegno Training Strategies for HR Leaders, organizzato da Business International (18 giugno 2014 Hotel Westin Palace), descrive un
percorso integrato di Coaching Creativo finalizzato al cambiamento, al miglioramento organizzativo e all’incremento delle performance dello Staff Controllo di Gestione di Italia Lavoro Spa.
Italia Lavoro è una società nata nel 1997, totalmente partecipata dal Ministero del Lavoro; la sua missione è offrire servizi e svolgere azioni in materia di lavoro, nell'ambito delle competenze che la Costituzione assegna allo Stato in materia di lavoro.
Italia Lavoro mette a disposizione il suo patrimonio d'esperienze, di competenze, di buone pratiche e la sua rete di consulenti e realizza programmi in collaborazione con le
Amministrazioni centrali e locali, per migliorare le capacità del sistema Paese nel creare opportunità di occupazione con una particolare attenzione alle categorie deboli del mercato del lavoro.
Cooking team building, Gambero Rosso e Kairòs SolutionsSimone Piperno
Quali sono gli ingredienti di un team di valore?
- La combinazione di persone eterogenee, capaci di amalgamarsi mantenendo la propria unicità.
- Il senso dell’identità e il sentimento di adesione a una visione comune.
- Saper collaborare con rispetto, per seguire la direzione data dalla mission.
- Comunicare in modo fluido e adattarsi ai cambiamenti creativamente.
- Gestire i tempi organizzativi e le situazioni di crisi
La ricetta per preparare il team
Il Cooking Team Building è una ricetta di formazione esperienziale che utilizza la metafora della brigata in cucina. I partecipanti vivono un’esperienza intensa, piacevole e produttiva che consente di conoscersi, creare un flusso
di comunicazione, costruire significati condivisi e realizzare output utili per l’azienda.
Per potenziare le risorse e realizzare cambiamenti a volte basta riflettere sulle risorse che abbiamo già utilizzato nel passato, riattivarle ed utilizzarle per le nuove sfide. con questo metodo di Coaching puoi SPRIGIONARE IL TUO POTENZIALE, CREARE EFFETTI LEVA E GUIDARE IL TUO PERCORSO verso il successo.
Realizziamo percorsi di team building con la metodologia del Coaching Creativo.
I nostri interventi si basano sull’integrazione tra attività ad alto potenziale creativo, durante le quali viene vissuta l’esperienza metaforica del team e momenti di lavoro che puntano a massimizzare l’efficacia realizzando obiettivi concreti.
Il Direttore Divisione Operativa di un’azienda di servizi, dopo qualche mese dal suo nuovo incarico, ha richiesto al proprio Servizio Sviluppo Organizzativo di organizzare un intervento per sbloccare la produttività di un team aziendale ormai da molti mesi in di!icoltà. I processi di lavoro per evadere le richieste dei fruitori del servizio, erano complessi e troppo lenti rispetto al notevole aumento giornaliero di nuove richieste.
Il Servizio Sviluppo Organizzativo ha ritenuto necessario adottare un intervento innovativo, che si occupasse al tempo stesso delle persone coinvolte e dei processi
di lavoro. Dopo aver conosciuto la nostra metodologia di facilitazione con le tecniche di Brainstorming, ci hanno contattato per realizzare un intervento mirato ad elaborare nuove idee e soluzioni e semplificare i processi di lavorazione delle pratiche.
Sappiamo tutti che il mondo è pieno di idee e che di per se le idee non hanno un grande valore. Ciò che conta davvero è trasformarle
in qualcosa di prezioso originale e rilevante. Noi vi forniamo metodi e tecniche per rendere le vostre idee plausibili, per implementarle e creare valore aggiunto in azienda e per i vostri clienti
Coaching Creativo. La metodologia per liberare soluzioniMassimo Del Monte
Il Coaching Creativo è la metodologia che abbiamo elaborato in anni di ricerca e sviluppo
per progettare e realizzare interventi di consulenza, formazione e coaching. Il punto di partenza
del nostro lavoro con le aziende è conoscere le passioni, gli scopi e i talenti delle persone che
incontriamo, per aiutarle ad attingere alle loro risorse interne e a sviluppare le potenzialità.
Questo seminario è utile perché…
Nella gestione quotidiana dell’operatività alberghiera capita spesso di dimenticare che il grande capitale di un’azienda sono le persone, veri responsabili del servizio e della soddisfazione della clientela. Un eccellente servizio è infatti frutto di un lavoro di squadra in cui ciascun collaboratore dà il meglio di sé. Riuscire a capire come ottenere un team attento e motivato e quale stile di direzione e di supervisione adottare al fine di ottenere un buon spirito di squadra diventa competenza imprescindibile per qualunque responsabile di staff.
Di cosa parleremo?
Gli standard di performance del personale
L’individuazione degli obiettivi da raggiungere
L’addestramento e la formazione dello staff
Ascolto e dialogo: due strumenti fondamentali della relazione con il proprio team
Sviluppare lo spirito di squadra
Assegnare compiti e responsabilità: dalla direttività alla delega
Lo sviluppo delle risorse: la valorizzazione di competenze e potenzialità
Strategie e tecniche di motivazione e incentivazione
L’importanza della collaborazione tra reparti diversi
La gestione di conflitti e situazioni problematiche all’interno del team
Promuovere la proattività nel servizio al cliente per superare le sue aspettative
Misurare e monitorare la qualità del lavoro
A chi consigliamo di partecipare: albergatori, direttori, responsabili risorse umane
L’obiettivo che vi aiuteremo a raggiungere: gestire con spirito di squadra il vostro staff e il vostro albergo
Tutto questo in: 8 ore
Il Direttore Divisione Operativa di un’azienda di servizi, dopo qualche mese dal suo nuovo incarico, ha richiesto al proprio Servizio Sviluppo Organizzativo di organizzare un intervento per sbloccare la produttività di un team aziendale ormai da molti mesi in difficoltà. I processi di lavoro per evadere le richieste dei fruitori del servizio, erano complessi e troppo lenti rispetto al notevole aumento giornaliero di nuove richieste. Il Servizio Sviluppo Organizzativo ha ritenuto necessario adottare un intervento innovativo, che si occupasse al tempo stesso delle persone coinvolte e dei processi di lavoro. Dopo aver conosciuto la nostra metodologia di facilitazione con le tecniche di Brainstorming, ci hanno contattato per realizzare un intervento mirato ad elaborare nuove idee e soluzioni e semplificare i processi di lavorazione delle pratiche
E’ un problem solving organizzativo utile per chi vuole gestire le riunioni in modo rapido e puntare ad output concreti, per i team leader o capi progetto che affrontano quotidianamente problemi complessi e per chi vuole affrontare in modo sistematico
le sfide del mondo organizzativo
Ogni situazione in cui dovete presentarvi, un appuntamento con il cliente o una riunione con il capo, è un momento propizio per essere coinvolgenti, efficaci e persuasivi.
Il Sistema 4MAT è un metodo strutturato che consente di organizzare e presentare le vostre idee, progetti, realizzare discorsi e presentazioni, originato dagli studi condotti da Bernice McCarthy nel 1979 sulla base delle ricerche dello psicologo cognitivista David Kolb nell’ambito dell’apprendimento.
Il presupposto di questa metodologia è che ognuno di noi, quando ascolta o legge una proposta, analizza un argomento, attribuisce maggiore importanza ad uno di questi elementi: le ragioni e i motivi, la quantità di informazioni disponibili, la possibilità di sperimentare, l’utilità e l’applicabilità futura.
IL TEAM BUILDING CON LA METODOLOGIA DEL COACHING CREATIVO PER:
1) favorire flussi di comunicazione efficaci
2) rinforzare l’identità del team valorizzando le differenze individuali e di genere
3) approfondire la conoscenza dei ruoli, delle attività e dei processi organizzativi
4) costruire significati condivisi per essere guidati da un senso di coerenza interna
5) scovare le opportunità che può riservare il lavoro in team
Con il Coaching Creativo il team è accompagnato a trasferire le conoscenze, i metodi e l’esperienza vissuta alla realtà aziendale.
Ciò consente di ottenere diversi vantaggi:
elevare le performance del team
aumentare la soddisfazione del cliente
migliorare i comportamenti organizzativi
aumentare la flessibilità e l’apertura al cambiamento
sviluppare maggiore energia
migliorare la capacità di adattamento nelle persone (essere in grado di gestire l’incertezza e la complessità)
incrementare la coerenza, la stabilità e l’orientamento allo scopo.
Un’azienda partecipata dal Ministero del Lavoro con circa 1000 dipendenti ci ha richiesto un intervento di team building per il top management costituito da 14 persone, finalizzato a rinforzare l’identità del team dirigenziale attraverso un
processo di riallineamento degli stili di comunicazione e negoziazione. La costruzione del team, in questo caso, è stata facilitata da un lavoro di conoscenza, analisi e integrazione delle diverse modalità con le quali i dirigenti affrontavano usualmente situazioni negoziali ed organizzative.
La richiesta è nata dall’esigenza di massimizzare la coerenza dei comportamenti organizzativi e degli stili di comunicazione con il brand aziendale.
la Conoscenza è un Bene Comune. il Ruolo Facilitatore del Digitale.Marco Dal Pozzo
Perché la conoscenza è un Bene Comune? Perché bisogna facilitare la creazione di conoscenza? Si cercherà di dare delle risposte proponendo la strada digitale come possibile soluzione per facilitare la creazione di conoscenza e quindi svilupparla. Con quale obiettivo? Per essere Cittadini migliori!
Il case history, presentato in occasione del convegno Training Strategies for HR Leaders, organizzato da Business International (18 giugno 2014 Hotel Westin Palace), descrive un
percorso integrato di Coaching Creativo finalizzato al cambiamento, al miglioramento organizzativo e all’incremento delle performance dello Staff Controllo di Gestione di Italia Lavoro Spa.
Italia Lavoro è una società nata nel 1997, totalmente partecipata dal Ministero del Lavoro; la sua missione è offrire servizi e svolgere azioni in materia di lavoro, nell'ambito delle competenze che la Costituzione assegna allo Stato in materia di lavoro.
Italia Lavoro mette a disposizione il suo patrimonio d'esperienze, di competenze, di buone pratiche e la sua rete di consulenti e realizza programmi in collaborazione con le
Amministrazioni centrali e locali, per migliorare le capacità del sistema Paese nel creare opportunità di occupazione con una particolare attenzione alle categorie deboli del mercato del lavoro.
Cooking team building, Gambero Rosso e Kairòs SolutionsSimone Piperno
Quali sono gli ingredienti di un team di valore?
- La combinazione di persone eterogenee, capaci di amalgamarsi mantenendo la propria unicità.
- Il senso dell’identità e il sentimento di adesione a una visione comune.
- Saper collaborare con rispetto, per seguire la direzione data dalla mission.
- Comunicare in modo fluido e adattarsi ai cambiamenti creativamente.
- Gestire i tempi organizzativi e le situazioni di crisi
La ricetta per preparare il team
Il Cooking Team Building è una ricetta di formazione esperienziale che utilizza la metafora della brigata in cucina. I partecipanti vivono un’esperienza intensa, piacevole e produttiva che consente di conoscersi, creare un flusso
di comunicazione, costruire significati condivisi e realizzare output utili per l’azienda.
Per potenziare le risorse e realizzare cambiamenti a volte basta riflettere sulle risorse che abbiamo già utilizzato nel passato, riattivarle ed utilizzarle per le nuove sfide. con questo metodo di Coaching puoi SPRIGIONARE IL TUO POTENZIALE, CREARE EFFETTI LEVA E GUIDARE IL TUO PERCORSO verso il successo.
Realizziamo percorsi di team building con la metodologia del Coaching Creativo.
I nostri interventi si basano sull’integrazione tra attività ad alto potenziale creativo, durante le quali viene vissuta l’esperienza metaforica del team e momenti di lavoro che puntano a massimizzare l’efficacia realizzando obiettivi concreti.
Il Direttore Divisione Operativa di un’azienda di servizi, dopo qualche mese dal suo nuovo incarico, ha richiesto al proprio Servizio Sviluppo Organizzativo di organizzare un intervento per sbloccare la produttività di un team aziendale ormai da molti mesi in di!icoltà. I processi di lavoro per evadere le richieste dei fruitori del servizio, erano complessi e troppo lenti rispetto al notevole aumento giornaliero di nuove richieste.
Il Servizio Sviluppo Organizzativo ha ritenuto necessario adottare un intervento innovativo, che si occupasse al tempo stesso delle persone coinvolte e dei processi
di lavoro. Dopo aver conosciuto la nostra metodologia di facilitazione con le tecniche di Brainstorming, ci hanno contattato per realizzare un intervento mirato ad elaborare nuove idee e soluzioni e semplificare i processi di lavorazione delle pratiche.
Sappiamo tutti che il mondo è pieno di idee e che di per se le idee non hanno un grande valore. Ciò che conta davvero è trasformarle
in qualcosa di prezioso originale e rilevante. Noi vi forniamo metodi e tecniche per rendere le vostre idee plausibili, per implementarle e creare valore aggiunto in azienda e per i vostri clienti
Coaching Creativo. La metodologia per liberare soluzioniMassimo Del Monte
Il Coaching Creativo è la metodologia che abbiamo elaborato in anni di ricerca e sviluppo
per progettare e realizzare interventi di consulenza, formazione e coaching. Il punto di partenza
del nostro lavoro con le aziende è conoscere le passioni, gli scopi e i talenti delle persone che
incontriamo, per aiutarle ad attingere alle loro risorse interne e a sviluppare le potenzialità.
Questo seminario è utile perché…
Nella gestione quotidiana dell’operatività alberghiera capita spesso di dimenticare che il grande capitale di un’azienda sono le persone, veri responsabili del servizio e della soddisfazione della clientela. Un eccellente servizio è infatti frutto di un lavoro di squadra in cui ciascun collaboratore dà il meglio di sé. Riuscire a capire come ottenere un team attento e motivato e quale stile di direzione e di supervisione adottare al fine di ottenere un buon spirito di squadra diventa competenza imprescindibile per qualunque responsabile di staff.
Di cosa parleremo?
Gli standard di performance del personale
L’individuazione degli obiettivi da raggiungere
L’addestramento e la formazione dello staff
Ascolto e dialogo: due strumenti fondamentali della relazione con il proprio team
Sviluppare lo spirito di squadra
Assegnare compiti e responsabilità: dalla direttività alla delega
Lo sviluppo delle risorse: la valorizzazione di competenze e potenzialità
Strategie e tecniche di motivazione e incentivazione
L’importanza della collaborazione tra reparti diversi
La gestione di conflitti e situazioni problematiche all’interno del team
Promuovere la proattività nel servizio al cliente per superare le sue aspettative
Misurare e monitorare la qualità del lavoro
A chi consigliamo di partecipare: albergatori, direttori, responsabili risorse umane
L’obiettivo che vi aiuteremo a raggiungere: gestire con spirito di squadra il vostro staff e il vostro albergo
Tutto questo in: 8 ore
Il Direttore Divisione Operativa di un’azienda di servizi, dopo qualche mese dal suo nuovo incarico, ha richiesto al proprio Servizio Sviluppo Organizzativo di organizzare un intervento per sbloccare la produttività di un team aziendale ormai da molti mesi in difficoltà. I processi di lavoro per evadere le richieste dei fruitori del servizio, erano complessi e troppo lenti rispetto al notevole aumento giornaliero di nuove richieste. Il Servizio Sviluppo Organizzativo ha ritenuto necessario adottare un intervento innovativo, che si occupasse al tempo stesso delle persone coinvolte e dei processi di lavoro. Dopo aver conosciuto la nostra metodologia di facilitazione con le tecniche di Brainstorming, ci hanno contattato per realizzare un intervento mirato ad elaborare nuove idee e soluzioni e semplificare i processi di lavorazione delle pratiche
E’ un problem solving organizzativo utile per chi vuole gestire le riunioni in modo rapido e puntare ad output concreti, per i team leader o capi progetto che affrontano quotidianamente problemi complessi e per chi vuole affrontare in modo sistematico
le sfide del mondo organizzativo
Ogni situazione in cui dovete presentarvi, un appuntamento con il cliente o una riunione con il capo, è un momento propizio per essere coinvolgenti, efficaci e persuasivi.
Il Sistema 4MAT è un metodo strutturato che consente di organizzare e presentare le vostre idee, progetti, realizzare discorsi e presentazioni, originato dagli studi condotti da Bernice McCarthy nel 1979 sulla base delle ricerche dello psicologo cognitivista David Kolb nell’ambito dell’apprendimento.
Il presupposto di questa metodologia è che ognuno di noi, quando ascolta o legge una proposta, analizza un argomento, attribuisce maggiore importanza ad uno di questi elementi: le ragioni e i motivi, la quantità di informazioni disponibili, la possibilità di sperimentare, l’utilità e l’applicabilità futura.
IL TEAM BUILDING CON LA METODOLOGIA DEL COACHING CREATIVO PER:
1) favorire flussi di comunicazione efficaci
2) rinforzare l’identità del team valorizzando le differenze individuali e di genere
3) approfondire la conoscenza dei ruoli, delle attività e dei processi organizzativi
4) costruire significati condivisi per essere guidati da un senso di coerenza interna
5) scovare le opportunità che può riservare il lavoro in team
Con il Coaching Creativo il team è accompagnato a trasferire le conoscenze, i metodi e l’esperienza vissuta alla realtà aziendale.
Ciò consente di ottenere diversi vantaggi:
elevare le performance del team
aumentare la soddisfazione del cliente
migliorare i comportamenti organizzativi
aumentare la flessibilità e l’apertura al cambiamento
sviluppare maggiore energia
migliorare la capacità di adattamento nelle persone (essere in grado di gestire l’incertezza e la complessità)
incrementare la coerenza, la stabilità e l’orientamento allo scopo.
Un’azienda partecipata dal Ministero del Lavoro con circa 1000 dipendenti ci ha richiesto un intervento di team building per il top management costituito da 14 persone, finalizzato a rinforzare l’identità del team dirigenziale attraverso un
processo di riallineamento degli stili di comunicazione e negoziazione. La costruzione del team, in questo caso, è stata facilitata da un lavoro di conoscenza, analisi e integrazione delle diverse modalità con le quali i dirigenti affrontavano usualmente situazioni negoziali ed organizzative.
La richiesta è nata dall’esigenza di massimizzare la coerenza dei comportamenti organizzativi e degli stili di comunicazione con il brand aziendale.
la Conoscenza è un Bene Comune. il Ruolo Facilitatore del Digitale.Marco Dal Pozzo
Perché la conoscenza è un Bene Comune? Perché bisogna facilitare la creazione di conoscenza? Si cercherà di dare delle risposte proponendo la strada digitale come possibile soluzione per facilitare la creazione di conoscenza e quindi svilupparla. Con quale obiettivo? Per essere Cittadini migliori!
Un REGALO STRAORDINARIO! Puoi scaricare l'edizione in pdf della dispensa tratta dal nuovo libro di Antonella Rizzuto: LE RUOTE DELLA VITA, uno strumento utile e prezioso che ti permetterà di cominciare subito il cambiamento che stavi aspettando!
Scaricalo subito, è GRATIS, ed è per te.
Condividere obiettivi e prendere decisioni con Lego Serious Playextrategy
Prendere decisioni è difficile, ancor di più se va fatto in team. La metodologia Lego Serious Play facilita questo processo, favorendo condivisione e partecipazione attiva di tutte le persone coinvolte.
Realizziamo percorsi di team building con la metodologia del Coaching Creativo.
I nostri interventi si basano sull’integrazione tra attività ad alto potenziale creativo, durante le quali viene vissuta l’esperienza metaforica del team e momenti di lavoro che puntano a massimizzare l’efficacia realizzando obiettivi concreti.
E’ un metodo di coaching e formazione strutturato in modo da preparare la mente a liberare soluzioni, per trasformare la vita personale e professionale in modo creativo e sistematico.
Il focus degli interventi mira all’equilibrio tra la persona e i risultati.
Il coaching per aiutare persone e team a realizzare i propri scopi ed elevare le performance. Le tecniche del processo creativo per elaborare nuove idee, creare soluzioni strategiche e di business in funzione dell’innovazione.
E’ un approccio integrato che si avvale di tecniche originali per facilitare l’apprendimento del processo creativo mentre si sperimenta e si applica il metodo a situazioni concrete.
E’ un modello di formazione creativa che aiuta a migliorare i comportamenti organizzativi, aumentare la flessibilità e l’apertura al cambiamento, sviluppare maggiore energia, essere in grado di gestire l’incertezza e la complessità, incrementare la stabilità e l’orientamento allo scopo.
L'esperienza People 3.0
Prima eravamo singoli professionisti, oggi siamo un Team.
Per poter lavorare veramente insieme abbiamo investito prima di tutto su di noi organizzando diversi momenti di scambio:
… ed oggi da sperimentazione dell’unione di liberi professionisti, siamo una società coesa che lavora per una crescita comune e sviluppa progetti innovativi ed integrati con grande soddisfazione personale e dei nostri clienti.
Un network di professionisti con competenze complementari ed integrate che si sono conosciuti, misurati e scelti decidendo di organizzarsi in società.
L’unione ed il confronto sono un volano per valorizzare le esperienze, la capacità di comprendere le esigenze ed essere propositivi.
Crediamo nello stile di leadership collaborativa che vede gli stakeholder direttamente coinvolti nel processo decisionale.
Per questo trasmettiamo il nostro modello anche all’interno delle aziende come modello di motivazione e responsabilizzazione del personale
Intervento al workshop del 16 Ottobre 2012 organizzato dall'Associazione Obiettivo50. La presentazione traccia l'evoluzione di un percorso di Self Assessment assistito dal coaching per definire e validare il ruolo dei manager di rete d'impresa.
Il termine imagineering è stato utilizzato per la prima volta da Walt Disney per illustrare il suo modo per produrre nuove idee, orientarle al futuro e sviluppare progetti.
Il processo creativo sviluppato da Disney comprende tre fasi:
il sognatore
il realista
il critico.
Tex team experience for performing groups 2017Daniela Bandera
Team building innovativo per imprese che vogliono costruire gruppi dinamici e flessibili, in grado di cogliere le sfide della complessità e del mercato.
“ Creare consapevolezza e responsabilità è l’essenza di un buon Coaching.” (John Whitmore)
L’obiettivo di questa guida è farti entrare nel mondo del Coaching per conoscere le potenzialità della metodologia di crescita personale più potente al mondo.
In questo documento trovi:
* cosa è il Coaching, origini, storia e fondamenta teoriche;
* informazioni riguardo a come lavora un Coach;
* chiarimenti riguardo al processo di Coaching;
* dettagli sulle tipologie di Coaching esistenti;
* FAQ e terminologia del Coaching.
È online la nuova brochure di Linkness!
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La Soluzione proposta da Kairòs Solutions è stato il percorso «Sentire l’Azienda» durante il quale i partecipanti hanno sviluppato un piano di comunicazione coinvolgente e non convenzionale ed un efficace storytelling del progetto in corso.
La prima fase ha permesso ai partecipanti di condividere il significato del progetto ed individuare il messaggio chiave da veicolare; dopo aver allenato le competenze di comunicazione ed in particolare quelle paraverbali,
i partecipanti hanno potuto ideare in modo rapido e creativo una campagna di comunicazione trovando strumenti pratici per misurarne l’esito.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è stata il Corporate Innovation Coach, un percorso di train the trainer costituito dai seguenti moduli:
Workshop Innovators
Train the Trainer
Train the trainer – modulo di progettazione
Innovation Coaching- Co-docenza (training on the job)Follow up
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è il Lean Learning
Centre un percorso integrato costituito da 4 momenti:
• Negotiation skills 2gg
• Meeting Management skills 2gg
• Executive Coaching 5 sessioni
• Follow up 1g
Lo sviluppo di uno stile coerente con il brand aziendale è stato
facilitato da un lavoro di consapevolezza, integrazione e
sviluppo delle modalità con le quali i dirigenti affrontavano le
situazioni negoziali ed organizzative.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è il Tg Team, un percorso di 1 giornata basato sulla metafora della redazione di un telegiornale allnews.
I partecipanti sono stati suddivisi in 7 redazioni con il compito di contribuire alla realizzazione del telegiornale, raccontando le notizie riguardanti le diverse business unit.
Al centro dell’aula è stata posizionata la newsroom, una redazione di coordinamento con gli speaker del telegiornale.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è un workshop di facilitazione del processo creativo. Tutti i professionisti del network lavorano si riuniscono alla convention annuale per lavorare insieme su un nuovo progetto. L’obiettivo è progettare un intervento di restyling del brand per dare valore aggiunto alla performance di un cliente della grande distribuzione, attraverso la «definizione» dell’identità.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è l’HR Transformation Design, un intervento integrato di consulenza organizzativa:
• Innovation Coaching
• Rengineering
Gli obiettivi sono stati:
• Riduzione e ridefinizione dei passaggi/step di processo
• Incremento della trasparenza nei passaggi e della chiarezza
delle regole
• Incremento del livello di informatizzazione e
digitalizzazione
• Riduzione delle eccezioni e della frequenza delle stesse
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è l’Idea Generation
Workshop un percorso integrato costituito da 3 momenti:
• Pre work
• Idea Generation Workshop per le due sedi 2gg
• Allineamento e integrazione 1 g
Lo scopo di esplorare nuove linee strategiche e soluzioni innovative di sistema per affrontare le sfide del mercato, migliorare
costantemente la soddisfazione dei vecchi clienti ed essere pronti
per le esigenze dei prospect.
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è un intervento integrato di coaching individuale e di team. La finalità generale è
generare uno stile di leadership del management coerente con la strategia corporate ed il raggiungimento degli obiettivi di revenues della Regione. Le azioni a supporto sono state:
favorire l’allineamento con le strategie di business globali
potenziare le performance manageriali del team
migliorare il clima sociale e l’engagement delle persone
elaborare ed agire un piano di sviluppo manageriale personalizzato
La soluzione proposta da Kairòs Solutions è una giornata di Idea Generation Workshop.
Sono stati individuati quattro referenti interni, per presentare alcune nuove tecnologie come fonte di ispirazione all’inizio del workshop.
Attraverso un processo in cinque fasi, i partecipanti hanno l’obiettivo di riadattare le tecnologie presentate ai prodotti aziendali e generare concept innovativi potenzialmente brevettabili.
Kairòs Solutions è una società di formazione, consulenza e coaching protagonista in Italia nell’applicazione del Coaching Creativo, la metodologia per liberare soluzioni.
Le competenze come vettore di allineamento con il businessMassimo Del Monte
Case History
Alcuni dati sull’azienda cliente
Società multinazionale di servizi finanziari con sede negli Stati Uniti e quotata al mercato borsistico NASDAQ di New York. Dispone di una rete di 29 uffici locali sparsi nel mondo, 2.600 dipendenti e 347.000 agenti locali in 200 diversi paesi.
E’ presente in Italia dal 1996 e nel 2012 raggiunge 14.000 punti vendita in tutta Italia con un business sempre in crescita.
La sfida era davvero impegnativa ma, come disse Orison Swett Marden, “Un buon sistema accorcia la strada verso l’obiettivo” e quando una buona metodologia incontra talenti come quelli di Inarea, allora liberare soluzioni diventa facile. Abbiamo visto la mente di gruppo in azione, persone entrare nel flusso e divertirsi a collaborare e combinare creativamente le idee.
Kairòs Solutions è una società di consulenza, formazione e coaching, protagonista in Italia nell’applicazione del Coaching Creativo: la metodologia originale per liberare soluzioni. Il Coaching Creativo è una metodologia d’intervento elaborata dai soci di Kairòs Solutions, risultato di anni di ricerca ed esperienza nel mondo aziendale. E' un approccio che si basa sul processo creativo per integrare ed equilibrare lo sviluppo personale e professionale e l’incremento delle performance, per raggiungere gli obiettivi strategici e di business.
Nella società contemporanea la negoziazione è divenuta un processo ed uno strumento particolarmente diffuso in molti settori della vita relazionale, dagli eventi macrosociali come i negoziati di pace tra nazioni o etnie in conflitto a situazioni come la mediazione familiare per i genitori separati, che seppur non assumono rilevanza in termini mass-mediatici costituiscono eventi critici e di grandissima importanza per il futuro dei figli. La vita di ogni giorno è ricca di piccoli e grandi negoziati tra persone, organizzazioni, aziende, gruppi, tra genitori e figli, tra bambini che presto imparano l’arte del negoziato quando si trovano ad operare le prime scelte nell’interazione con i coetanei, a gestire i conflitti, a far fronte alle richieste altrui, alla possibilità di ottenere o perdere un vantaggio per sé. Ognuno di questi innumerevoli negoziati, in cui le persone hanno la possibilità di incontrarsi – oppure copionalmente non incontrarsi o scontrarsi – può essere letto, interpretato, valutato, con la griglia concettuale dell’Analisi Transazionale e facilitato con i suoi strumenti operativi. Il termine negoziazione indica, di per sé, un insieme di attività, di trattative, che portano ad un accordo, pertanto è l’espressione del reciproco vantaggio e del principio berniano del Doppio Okness, se condotte e gestite senza giochi e manipolazioni dall’Adulto decontaminato.
Il Team Dolphin Project è un intervento di team coaching creativo unico nel suo genere. E’ un’esperienza avvincente, durante la quale il team realizza un’attività di avvistamento dei delfini a bordo di uno storico veliero.
Vi presentiamo 8 strumenti per pensare in modo creativo ed interrompere gli schemi mentali limitanti che potrebbero indurci a considerare le cose in modo errato.
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561.341 - M. DEL MONTE, M.R. PARSI, S. PIPERNO
Il Coaching Creativo porta un contributo importante alla sfida
per la valorizzazione della creatività applicata
MASSIMO DEL MONTE, MARIA RITA PARSI
e per questo posso dire che il libro mi ha personalmente arricchito.
Hubert Jaoui
SIMONE PIPERNO
Affrontare le sfide che impone la quotidianità, al lavoro e in azienda, richiede
I percorsi
sempre di più la capacità di scovare ed utilizzare soluzioni innovative e trasformative.
Lo scopo del Coaching Creativo è infatti il potenziamento delle risorse
creative nelle persone e nei gruppi di lavoro per facilitare i processi
di innovazione.
A questo approccio gli autori affiancano la progettazione degli obiettivi
per lo sviluppo personale e manageriale
Il testo mette a disposizione una panoramica di preziosi contributi, per definire
e progettare al meglio gli obiettivi, tratti da alcuni dei più noti maestri del cam-
biamento: Drucker, Bandler, Jaoui, Dilts, Whitmore, Goleman, Tracy.
Il volume è articolato in 16 percorsi metodologici e in una serie di casi di studio
del coaching
che sostengono il lettore nel rafforzamento della capacità di realizzare progetti,
valutarli, prendere decisioni, motivare se stessi e gli altri e tanti altri
aspetti relativi allo sviluppo personale e manageriale.
Passo dopo passo, attraverso tali percorsi, il lettore potrà applicare il processo
creativo, ripercorrendo le funzioni della mente per pianificare e realizzare
gli obiettivi: la ricerca, la decodifica, l’elaborazione, la produzione e il feedback.
I percorsi del Coaching Creativo aiutano a cercare, cogliere e creare le op-
portunità attraverso l’arricchimento creativo delle mappe della realtà.
Massimo Del Monte esercita la libera professione come psicologo e psicoterapeuta.
I PERCORSI DEL COACHING CREATIVO
creativo
Ha elaborato la metodologia del Coaching Creativo che utilizza per il potenziamento delle ri-
sorse, il miglioramento della performance in sessioni one-to-one e per interventi di forma-
zione e coaching aziendale finalizzati all’innovazione e allo sviluppo dei processi creativi.
Maria Rita Parsi psicologa, psicoterapeuta, saggista, ha fondato e dirige la Scuola
Italiana di Psicoanimazione e la Fondazione Movimento Bambino. Svolge attività
didattica presso diversi istituti universitari, master e scuole di psicoterapia, insegnando
psicoterapia a mediazione creativa, metodologia e tecniche della psicoanimazione.
Negli ultimi trent'anni ha formato migliaia di persone con la metodologia a mediazione crea-
tivo-corporea (da lei stessa ideata e messa a punto) per lo sviluppo del potenziale umano.
Simone Piperno si occupa di formazione e coaching nell’ambito del pensiero creativo
e del problem solving, con la finalità di facilitare i processi di innovazione nelle orga-
AGIRE PER OBIETTIVI
nizzazioni. È giornalista e specialista nella comunicazione interpersonale e d’impresa,
nella programmazione neuro-linguistica ed è membro del consiglio direttivo del Lazio CREARE SOLUZIONI
REALIZZARE CAMBIAMENTI
dell’Associazione Italiana Formatori.
FrancoAngeli
Management I S B N 978-88-568-1059-2
Le conoscenze per innovare
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2. 560. F.P. Formazione permanente
In testi agili di noti specialisti, quanto chi occupa o desidera occupare posizioni di responsa-
bilità nelle aziende deve conoscere per mantenersi aggiornato: i problemi di un mondo in
rapido cambiamento; i nuovi stili di direzione proposti per rispondere alle esigenze nuove;
gli aspetti sociali, economici e finanziari; le nuove tecniche direzionali; la “pratica” più
avanzata per risolvere i problemi delle imprese.
La collana è divisa in tre sezioni: 561. Problemi d’oggi - 562. Nuove tecniche - 563. Pratica
di...
3. I lettori che desiderano essere informati sui libri e le riviste da noi pubblicati
possono consultare il nostro sito Internet www.francoangeli.it e iscriversi nella home page
al servizio “informazioni” per ricevere via e-mail le segnalazioni delle novità
o scrivere, inviando il loro indirizzo, a: “FrancoAngeli, viale Monza 106, 20127 Milano”.
4. MARIA RITA PARSI, MASSIMO DEL MONTE,
SIMONE PIPERNO
I percorsi
del coaching
creativo
AGIRE PER OBIETTIVI
CREARE SOLUZIONI
REALIZZARE CAMBIAMENTI
FRANCOANGELI
6. Indice
Prefazione pag. 7
Introduzione » 9
1. Una panoramica sulla definizione degli obiettivi » 13
1. Peter Drucker: il padre storico del management » 14
2. Hubert Jaoui: “L’apriti sesamo della creatività” » 22
3. Richard Bandler: il creatore della Programmazione Neu-
rolinguistica » 26
4. Robert Dilts: la colonna portante della Programmazione
Neurolinguistica » 30
5. John Whitmore: la pietra miliare del coaching » 33
6. Daniel Goleman: l’esploratore dell’intelligenza emotiva » 36
7. Brian Tracy: il motivatore dell’eccellenza » 39
2. Il Coaching Creativo in azione » 43
1. Introduzione al Coaching Creativo » 43
2. Le fasi e le procedure » 46
2.1. La ricerca » 47
2.2. La decodifica » 50
2.3. L’elaborazione » 51
2.4. La produzione » 53
2.5. Il feedback » 54
3. Realizzare gli obiettivi » 55
3.1. Ricerca » 57
3.2. Decodifica » 58
3.3. Elaborazione » 64
3.4. Produzione » 65
3.5. Feedback » 68
5
7. 3. I Percorsi del Coaching Creativo pag. 72
1. Come prepararsi a utilizzare i percorsi? » 73
2. Il percorso del potenziamento dei risultati » 75
3. Il percorso decisionale » 81
4. Potenziare le capacità decisionali » 85
5. Il percorso motivazionale » 96
6. La progressione verso gli obiettivi » 104
7. Elaborare creativamente idee e progetti » 111
8. Vedere, pensare, sentire il progetto da prospettive diverse » 117
9. Pensiero convergente e divergente » 120
10. Il percorso della guida » 124
11. Il percorso del manager » 128
12. Il percorso dell’intuizione » 132
13. I sei passi per pensare » 136
14. Allenare il pensiero al gioco combinatorio » 144
15. Il potenziamento delle risorse » 152
16. Il rimodellamento creativo delle risorse » 160
17. Il Self Coaching Creativo » 166
Bibliografia » 170
6
8. Prefazione
Il libro di Massimo, Maria Rita e Simone è piacevole e utile.
Piacevole, non solo perché fa del sottoscritto un elogio, non del tutto
meritato, ma anche perché è modesto, non è presuntuoso, né sentenzioso.
Nella prima parte, presenta una serie di modelli e di autori, senza cercare
di dare lezioni, ma aiutando a capire veramente come definire e realizzare
gli obiettivi attraverso il coaching.
Utile perché, oltre a proporre il punto di vista di specialisti importanti
del mondo della formazione e del coaching, dimostra l’impegno degli au-
tori nel costruire e perfezionare una metodologia a mediazione creativa che
ha la finalità di facilitare il cambiamento e l’innovazione nelle persone e
nelle organizzazioni.
Gli autori hanno elaborato nel primo capitolo una sintesi chiara e opera-
tiva del lavoro di sette maestri, rendendo questo volume uno strumento in-
teressante per chi desidera praticare un coaching efficace.
La parte relativa al coaching creativo, particolarmente precisa e detta-
gliata, presenta il processo e varie tecniche che permettono di fare del coa-
ching un vero e proprio atto creativo. I percorsi che hanno elaborato gli au-
tori rispondono a diverse esigenze di sviluppo e valorizzazione delle perso-
ne e costituiscono una bussola, un valido supporto sia per chi vuole mi-
gliorare le proprie prestazioni professionali, sia per chi guida un gruppo di
lavoro, un’organizzazione, un’azienda e intende distillare il meglio dai
propri collaboratori. Utilizzare i percorsi è semplice, in quanto le indica-
zioni operative sono delineate con precisione, ma in modo sintetico ed i
casi di studio aiutano i lettori a comprenderne le potenzialità.
Il libro è utile, come scrivevo all’inizio, perché in questo momento stori-
co di profondi cambiamenti e di crisi economica e sociale, la creatività è
uno degli strumenti più importanti per reinventare il mondo, per cambiarlo
grazie all’apporto dell’utopia, dei sogni e, appunto, della creatività applica-
ta alla vita di tutti i giorni e al lavoro.
7
9. Per tanti anni la creatività applicata è stata svalutata, soprattutto nel
mondo aziendale; oggi, finalmente, dal momento che “innovazione” è di-
ventata la vera parola d’ordine, si comprende il valore aggiunto che la
creatività può portare alle organizzazioni, facendola uscire dall’alveo del
mistero o della mera fantasia per renderla uno strumento utile e fondamen-
tale per far crescere le prestazioni delle persone e dei gruppi.
Il coaching creativo porta un contributo importante a questa sfida, al
percorso di valorizzazione della creatività applicata e per questo posso dire
che il libro mi ha personalmente arricchito.
Hubert Jaoui
8
10. Introduzione
C’è qualcosa che sapete, ma che non sapete
di sapere.
Quando scoprite ciò che sapevate ma che
non sapevate di sapere, sapete di poter inco-
minciare.
Milton H. Erickson
Il 2009 è l’anno europeo della creatività e dell’innovazione e poche
volte come in questo caso il tempismo è stato giusto e perfettamente coe-
rente con il momento che stiamo vivendo. L’Unione Europea si è data il
compito di promuovere la creatività come fattore chiave per l’innovazione
e per lo sviluppo delle competenze personali, professionali, imprenditoria-
li e sociali e per accrescere il benessere delle persone, proprio in un mo-
mento in cui la crisi economica e finanziaria sta amplificando i profondi
squilibri nella società in cui viviamo. Una società, quella attuale, che ha
in se le risorse e le potenzialità per rinascere, per rinnovarsi in direzione
di un benessere globale e condiviso. Le conoscenze, le scoperte scientifi-
che e gli strumenti che abbiamo a disposizione, possono portarci alla
composizione del puzzle nel quale stiamo vivendo, composto da troppi
tasselli ai quali non troviamo una posizione adeguata, perché accecati dai
fumi dell’inquinamento, squilibrati dalle differenze economiche ed im-
pauriti dall’ingiustizia sociale.
I tasselli ci sono, ma sarà coniugando insieme le capacità creative delle
persone ad un rafforzamento della responsabilità etica e sociale, che potre-
mo passare dal caos al kairos.
“Kairos” nelle parole di Daniel Stern, “rappresenta il momento in corso,
in cui accade qualcosa mentre il tempo scorre. È l’attuazione di un nuovo
stato delle cose, che sopraggiunge in un momento di consapevolezza. Esso
è delimitato da propri confini e trascende il corso del tempo lineare,e tutta-
via contiene anche un passato. È una parentesi soggettiva che scaturisce da
Chronos. Kairos è un momento in cui si presenta una possibilità, in cui gli
eventi richiedono un’azione o sono propizi per un’azione, e convergono in
un insieme che entra a far parte della consapevolezza. In quest’attimo,
l’azione che decideremo di intraprendere modificherà il nostro destino –
valga esso per il prossimo minuto o per la vita intera. Kairos è una piccola
finestra sul divenire delle possibilità”.
9
11. Con questo testo e con la nostra metodologia di lavoro intendiamo por-
tare un contributo in questa direzione, perché riteniamo che qualsiasi cam-
biamento, in una famiglia, in un’azienda, come nella società, parta dalla
persona, dalla propria volontà di crescere, di sperimentare, di gestire al
meglio le proprie emozioni, di sviluppare nuove risorse e capacità, di
dialogare in modo aperto e costruttivo. Affrontare le sfide che impone la
vita, nella società attuale, richiede sempre di più la capacità di scovare
ed utilizzare soluzioni trasformative: nella vita di ogni giorno, al lavoro,
in azienda. Lo scopo delle tecniche e dei percorsi proposti nel testo è lo
sviluppo di quelle risorse che consentono di innovare, scoprire, trasforma-
re, ampliare in modo flessibile la propria mappa del mondo, conoscere se
stessi e gli altri.
Nella prima parte del volume accompagniamo il lettore nell’esplorazio-
ne dei metodi che autori particolarmente rilevanti del mondo del coaching,
della formazione e della consulenza adottano per definire e progettare gli
obiettivi, personali o professionali, dei loro clienti.
Visiteremo Peter Drucker, che ha sviluppato la metodologia del Mana-
gement by Objectives (gestione per obiettivi), influenzando varie genera-
zioni di manager e consulenti, Richard Bandler, il geniale fondatore della
Programmazione Neurolinguistica, Robert Dilts, che ha ne preso il testi-
mone, sviluppandola ulteriormente ed arricchendola anche in direzione del
coaching. Incontreremo John Whitmore, che ha edificato le fondamenta
del coaching e Daniel Goleman, con la sua enorme opera di divulgazione
dell’intelligenza emotiva e sociale e delle neuroscienze ad esse legate; pas-
seremo per Brian Tracy ed i suoi lavori sulla leadership e la motivazione
e per Hubert Jaoui, padre del pensiero creativo e della gestione dell’inno-
vazione in Europa.
Il secondo capitolo ci condurrà all’interno della metodologia, il Coaching
Creativo, che abbiamo sviluppato in questi anni per il potenziamento delle
risorse creative delle persone e dei gruppi di lavoro che intendono realizzare
dei progetti innovativi, trovare delle soluzioni originali e facilitare i processi
di cambiamento nella vita privata, professionale o nella società. In questa
parte del libro esponiamo il nostro metodo di definizione e progettazione de-
gli obiettivi, che prevede la ricerca e l’organizzazione delle informazioni e
delle risorse utili e necessarie, quindi l’elaborazione delle idee, delle alter-
native e delle soluzioni opportune, la produzione e la sperimentazione di
un piano d’azione e il monitoraggio sulla sua efficacia e realizzabilità.
Il terzo capitolo è infine un viaggio che prevede diversi itinerari, 16 per-
corsi per sviluppare ed allenare le capacità di affrontare positivamente al-
cune delle sfide e delle aree critiche nelle quali ci imbattiamo nella vita di
tutti i giorni e nell’attività professionale, come manager, liberi professioni-
sti o imprenditori.
10
12. Potenziare i nostri risultati, facilitare le decisioni, rafforzare le capacità
motivazionale, le risorse creative e di leadership, sono solo alcune delle
questioni affrontate, aiutando il lettore a semplificare, riducendo il tempo e
lo stress necessari a realizzarli. Ciò avverrà senza “bacchette magiche”, ma
con un lavoro che ci guiderà a ricercare ed esplorare le informazioni utili,
a valorizzare le nostre risorse personali, quelle sociali e ambientali, attra-
verso un metodo, il Coaching Creativo, nato dall’esperienza dei suoi autori
e soprattutto dal bagaglio di studi, ricerche, sperimentazioni dei formatori,
degli autori e dei ricercatori che si sono occupati di pensiero creativo, coa-
ching, crescita personale, sviluppo manageriale e neuroscienze.
Buona lettura e buon coaching creativo!
11
13.
14. 1. Una panoramica sulla definizione
degli obiettivi
Diversi autori hanno affrontato il tema della definizione degli obiettivi
fornendo consigli su come organizzare il cosiddetto obiettivo ben-formato,
che rappresenta la base per poter procedere nella direzione del proprio suc-
cesso.
Già Benjamin Franklin nei suoi scritti sull’arte di vivere con successo
affermò che: “Ogni impresa dell’uomo poggia sulla formulazione di obiet-
tivi definiti con chiarezza”.
Nelle pagine che seguono riportiamo una serie di preziosi contributi di
alcuni dei più noti personaggi che in questi decenni hanno popolato il
mondo dello sviluppo personale e manageriale. Questa parte del testo
non ha, ovviamente, la pretesa di essere esaustiva su temi e riflessioni
che hanno richiesto interi volumi per essere spiegati. Abbiamo estrapola-
to dalle opere degli autori alcuni degli strumenti operativi che utilizzia-
mo negli interventi di formazione e coaching con i nostri clienti, nelle fa-
si della definizione e della progettazione degli obiettivi. In alcuni punti,
pur correndo il rischio di riportare contenuti simili, abbiamo deciso di
mettere a disposizione del lettore le diverse prospettive poiché, in fondo,
i pilastri su cui si regge l’ingegneria di un progetto riuscito rispettano le
stesse leggi.
Le diverse prospettive, le peculiarità, il linguaggio scelto da ognuno di
questi maestri del cambiamento, contribuiscono ad arricchire la mappa che
ci orienta verso il conseguimento delle mete.
13
15. 1. Peter Drucker: il padre storico del management
A distanza di più di cinquant’anni, risulta ancora apprezzata e valida la
formula escogitata dal padre storico delle teorie sul management, Peter
Drucker1, per una migliore definizione degli obiettivi, conosciuta con
l’acronimo SMART.
Drucker ha elaborato e messo in pratica il modello di Gestione per
Obiettivi, MBO (Management by Objectives), al fine di facilitare la costru-
zione e la condivisione delle linee strategiche aziendali da parte dei livelli
manageriali, attraverso la definizione dei loro obiettivi di performance, in
un sistema integrato con quelli aziendali. Questi concetti, assolutamente
innovativi per l’epoca e ancor oggi considerati importanti per la realizza-
zione delle performance aziendali, sono stati ampiamente ripresi da molti
autori, rielaborati e riadattati anche per la gestione e la realizzazione degli
obiettivi personali.
Uno dei principi essenziali del modello di Drucker si basa sulla valoriz-
zazione degli individui e sul personale coinvolgimento nel monitoraggio,
nella realizzazione e nella valutazione delle performance. Oggi, dunque, il
modello SMART è diffuso in ogni settore della crescita personale ed è di-
venuto un classico strumento del coaching per iniziare a riflettere in modo
sistematico sui propri obiettivi ed evitare quel senso di vaghezza e scarsa
precisione, responsabile delle difficoltà a perseguire realmente ciò che si
vuole ottenere.
L’acronimo di Drucker parte dalla lettera S che sta per specifico; se si
vuole sapere realmente dove si intende arrivare, allora bisogna necessaria-
mente specificarlo ed è indispensabile scendere nei particolari, in quei det-
tagli, cioè, che descrivono in modo accurato l’obiettivo. In tal senso vanno
utilizzate parole semplici, chiare, definite: ad esempio, correre 100 metri in
10 secondi netti costituisce un obiettivo di performance molto ben definito
e specifico (oltre che ambizioso…), mentre riuscire a migliorare le proprie
prestazioni nella corsa dei 100 metri rimane un obiettivo vago, che potreb-
be non essere mai veramente raggiunto, poiché non è riferito ad un conte-
sto, non ha termini di paragone misurabili con un prima ed un dopo. Dun-
que, precisare il contesto, la situazione e restringere il focus dell’attenzio-
ne in un fotogramma ben definito, rappresenta un presupposto molto im-
portante per soddisfare anche gli altri criteri dello SMART. Alcune doman-
de possono aiutare a specificare meglio l’obiettivo: che cosa voglio in par-
ticolare? In quale contesto specifico della mia vita o dell’attività che sto
svolgendo?
1. Drucker P.F., The Practice of Management, Harper & Row, New York, 1954.
14
16. La specificità non è sufficiente se non si adottano procedure di misura-
zione. Entra in gioco la seconda lettera dell’acronimo, la M che sta per
Misurabile. Non sempre è possibile misurare il raggiungimento con ordini
di grandezza numerici o in genere quantitativi; va ricordato, infatti, che
l’applicazione dello SMART è avvenuta principalmente a livello aziendale,
dove la realizzazione delle performance è stata sottoposa a verifiche misu-
rabili. Quando si parla di cambiamenti che riguardano la crescita persona-
le, la misurabilità riguarda l’aspetto comportamentale. I comportamenti
possono essere percepiti con i sensi fisici e pertanto i cambiamenti com-
portamentali possono essere anche misurati attraverso la comparsa di un
azione o di un atteggiamento che prima non c’era, di una nuova abitudine,
di un modo di comunicare, o di reagire di fronte a specifiche situazioni.
Per esempio, una persona che desidera aumentare la sicurezza e l’autosti-
ma potrà verificare il raggiungimento della propria meta di cambiamento
conoscendo in anticipo in quale specifica situazione vorrebbe sentirsi più
sicuro di sé, quali nuovi comportamenti vorrebbe adottare: azioni, iniziati-
ve, atteggiamenti posturali, sguardo, modi di esprimersi, tono della voce,
sensazioni interne. Rendere misurabile un obiettivo è importante anche per
ragioni che sono state efficacemente dimostrate in settori di studio diversi
e molto tempo dopo le prime pubblicazioni di Peter Durcker.
La psicologia percettiva ha dimostrato che l’uomo della strada è portato a
riconoscere i cambiamenti e le differenze, in modo più accentuato rispetto al-
la valutazione delle dimensioni assolute; in altre parole, ognuno di noi, nelle
proprie reazioni percettive, tende ad essere automaticamente condizionato,
senza neanche saperlo, poiché prende qualche punto di riferimento ambienta-
le presente o precedente, cui ci si era adattati, per fare differenze e analogie.
Lo stesso quadratino grigio posto all’interno di quadrati più grandi di
diverse tonalità più chiare e più scure, viene comunemente percepito diver-
samente in rapporto allo sfondo; in questo caso più scuro sullo sfondo nero
e più chiaro su sfondo molto chiaro.
Fig. 1 - Lo stesso quadratino grigio sembra più scuro o più chiaro a seconda
dello sfondo in cui è inserito
15
17. Un prestigioso studioso di psicologia cognitiva, Daniel Kahneman, vin-
citore del Premio Nobel per l’economia, ha applicato lo stesso principio a
qualità non-sensoriali come la ricchezza, il prestigio e la salute. Secondo le
sue ricerche, dalle quali ha generato la Teoria del Prospetto, quando valu-
tiamo l’esito di scelte effettuate in precedenza, apprezziamo soprattutto i
cambiamenti rispetto ad un punto di riferimento che cambia nel tempo e
che generalmente è rappresentato dallo status quo. In campo economico,
ad esempio, il valore e l’apprezzamento che attribuiamo al denaro è sog-
gettivo e varia in relazione ai guadagni precedenti e alla ricchezza accumu-
lata; secondo Kahneman: “Il valore è dato dalle differenze tra gli stati eco-
nomici e non dagli stati stessi”.
In estrema sintesi e semplicità, le persone comunemente si comportano
esattamente al contrario del noto personaggio di Disney, Paperone, per il
quale ogni dollaro vale come il primo e viene apprezzato sempre allo stes-
so modo… anche se il primo nichelino guadagnato in gioventù rappresenta
un totem sacro. Nella vita quotidiana, invece, diminuisce sensibilmente il
valore attribuito a guadagni analoghi, all’aumentare delle somme. Questo
avviene perché tendiamo a spostare costantemente lo status quo in avanti e
pertanto definiamo paragoni e differenze con i risultati ottenuti a breve di-
stanza. A tale proposito gli studi di psicologia della felicità dimostrano che
i vincitori di lotterie nazionali inizialmente vivono un forte incremento di
felicità, ma nel giro di qualche tempo, comunque non molto lungo, tornano
ai livelli precedenti, finendo per non essere molto più felici di chi non ha
vinto. Evidentemente, dal momento della vincita iniziano a fare i conti con
ciò che hanno, come nuovo punto di partenza per effettuare differenze e
paragoni, dando ormai per scontato ciò che possiedono in più rispetto a
prima, perché hanno spostato in avanti lo status quo economico, dimenti-
cando il percorso.
Al contrario, invece, sentiamo molto più dolore quando perdiamo, ri-
spetto al piacere che percepiamo quando vinciamo; se ad esempio una vin-
cita di 100 euro è pari ad un piacere di 20 unità, una perdita di 100 euro è
pari ad un dispiacere di più di 40 unità.
Il rischio che si corre nella progressione verso gli obiettivi è di non tenere
in giusta considerazione il punto di partenza, lo status quo, e di non aver
chiaro il punto di arrivo, poiché non sono stati decisi parametri di misurazio-
ne. Ciò che spiega la Teoria del Prospetto, a proposito della valutazione dei
guadagni e delle perdite, della propensione al rischio e dell’avversione alle
perdite, può essere applicato anche alla realizzazione degli obiettivi. Al fine
di evitare quelle trappole mentali che non ci consentiranno di effettuare scel-
te adeguate relativamente alle mete da realizzare, alle strategie e alle opera-
zioni da effettuare, è necessario rendere l’obiettivo misurabile per avere chia-
ra la differenza tra lo stato di partenza e lo stato desiderato.
16
18. Entriamo allora nella terza lettera dell’acronimo, la A; si possono trova-
re diverse versioni per questa parte del lavoro che richiede all’obiettivo di
essere Arrivabile o raggiunto per mezzo di specifiche Azioni. Per poter
essere considerato tale e non solo un mero desiderio o un sogno ad occhi
aperti, l’obiettivo richiede la possibilità concreta di essere ottenuto per
mezzo di strategie possibili che conducano all’arrivo. Questo può essere
vero soltanto grazie ad una certa dose di Realismo, che consente di rima-
nere con i piedi ben piantati in terra, al fine di evitare frustrazioni ed incor-
rere in maggiori problemi successivamente. La realizzabilità dell’obiettivo,
dunque, è ottenuta grazie ad un’attenta analisi della realtà entro cui deve
essere formulato, rispetto ai vincoli, all’ambiente, alle risorse e alle com-
petenze di cui si dispone, al tempo richiesto. Essere realistici di fronte ad
un obiettivo significa equilibrare la realizzabilità e la rilevanza per le no-
stre ambizioni.
L’obiettivo rilevante, che implica qualche difficoltà, ci mette alla prova,
sollecita le nostre motivazioni, stimola l’apprendimento e il miglioramen-
to, la crescita personale; si tratta di un obiettivo sfidante per il quale vale
la pena di investire energie, tempo e risorse. Al contrario, l’obiettivo poco
rilevante, che non ci motiva e non rappresenta alcuna fonte di soddisfazio-
ne e al tempo stesso appare difficilmente raggiungibile, è particolare fru-
strante. Non può essere considerato un vero e proprio obiettivo, poiché im-
plica atteggiamenti pessimistici o è frutto di pressioni emotive o ambientali
che contaminano la capacità realistica di affrontarlo come un obiettivo per-
sonale; somiglia molto di più ad un compito, un imposizione o un dovere.
L’obiettivo facilmente realizzabile, ma poco rilevante, tende a demotivare
poiché somiglia più ad una routine che ad un obiettivo di performance.
Fig. 2 - Tabella per classificare gli obiettivi in base alla realizzabilità e alla ri-
levanza
17
19. L’obiettivo facilmente realizzabile e molto rilevante costituisce un im-
portante rinforzo positivo, utile ad aumentare la soddisfazione personale e
al tempo stesso a confermare alcune delle qualità che mettiamo in gioco.
I leader capaci di gestire un gruppo di lavoro sanno miscelare rile-
vanza e realizzabilità, stimolando nei loro collaboratori la definizione
di obiettivi realistici basati sui punti di forza e al tempo stesso soddi-
sfacenti.
Per colmare il divario esistente tra lo stato attuale e quello desiderato,
quando ci si è posti una meta irrealistica, a volte si finisce per “abbassare
l’asticella”, avvicinando lo stato desiderato a quello attuale; in questo caso,
si adotta una strategia opposta a quella prevista dalla Teoria del Prospetto:
invece di spostare lo status quo in avanti, si tira indietro l’utilità attesa.
A questo proposito Joseph O’Connor e Ian Mc Dermott2 affermano che
spesso, nella definizione degli obiettivi, ci si basa sulla performance cor-
rente piuttosto che sul contrario, favorendo in tal senso l’immobilismo. In
altre parole così facendo si rinforza lo stagnare della crescita piuttosto che
il miglioramento continuo, ottenibile durante il percorso dalla persona. Se
poi la performance precedente non è accettabile per vari motivi, si corre il
rischio di trasformarla in una norma che regolerà verso il basso i risultati
successivi. Gli autori, in questo caso, parlano di erosione degli obiettivi: si
parte da una condizione di divario tra risultati ottenuti e desiderati che si
tenta di correggere attraverso una serie di azioni. Lo scarto tra i due livelli
può provocare una pressione che tende ad abbassare l’asticella piuttosto
che aumentare l’impegno per arrivare allo stato desiderato. Il ridimensiona-
mento dell’obiettivo inizialmente può essere lento ed è difficilmente perce-
pibile, specie se non sono state adottate misure precise e accurate di moni-
toraggio e misurazioni iniziali. Le grandi differenze tra gli obiettivi iniziali
e quelli ridimensionati nel corso del tempo a causa dell’erosione, costitui-
scono la somma dei tanti piccoli deterioramenti sfuggiti all’attenzione.
Un altro modo per generare l’erosione degli obiettivi e spostarli sempre
di più nel quadrante superiore sinistro del grafico è il cambiamento in cor-
sa dei criteri di misurazione e l’eccessivo inconsapevole spostamento in
avanti dello status quo. Se non ci ricordiamo da dove siamo partiti, non
volgendo lo sguardo verso il percorso realizzato fino a questo momento,
oppure se cambiamo il modo di misurare quanto desideriamo raggiungere,
ben presto otterremo l’effetto erosione. “In termini sistemici, più cresce il
divario tra la performance reale e quella desiderata, maggiore diventa la
tentazione di abbandonare o ridefinire con creatività l’obiettivo. E più cala
l’obiettivo, più si riduce lo scarto tra lo stato reale e quello vagheggiato.
2. O’Connor J., Mc Dermott I., Il pensiero sistemico, Sperling & Kupfer, Milano, 2003.
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20. Nessun problema è così grave d non poter essere ignorato. Come possiamo
scongiurare questa deriva? Gli obiettivi scadono quando gli standard cor-
renti vengono fissati sulla base della performance passata anziché su una
visione proiettata nel futuro”3.
L’ultima lettera dell’acronimo la T, indica il Tempo entro il quale inten-
diamo o prevediamo di raggiungere ciò che ci siamo prefissati. La man-
canza di cornici temporali adeguate rende impossibile l’orientamento e la
corretta verifica del buon esito delle operazioni che stiamo mettendo in at-
to. Un preciso intervallo temporale tra lo stato attuale e quello deside-
rato, infatti, è necessario a stabilire una relazione di causa effetto tra
le strategie che abbiamo deciso di intraprendere e il conseguimento
degli obiettivi. In caso contrario, affidiamo la verifica degli obiettivi alla
casualità, a variabili che non abbiamo sufficientemente controllato preven-
tivamente; il rischio che si corre è l’errata interpretazione delle informazio-
ni di ritorno che possono confermare convinzioni limitanti, fuorviarci fino
ad impedirci di completare il percorso. Un esempio semplice, ma efficace,
che forse è capitato a qualcuno dei lettori, è quello del miscelatore dell’ac-
qua della doccia. Quando la caldaia non è molto potente, specie la mattina
ci vuole qualche minuto prima di far arrivare l’acqua calda. A volte nella
fretta di ricevere quel po’ di caldo beneficio nelle fredde mattine d’inver-
no, si apre tutto il miscelatore sull’acqua calda credendo che arriverà pri-
ma e allora, tutto d’un tratto, ecco che ci ritroviamo sotto l’acqua bollente.
Allora spostiamo un po’ il miscelatore verso destra nella speranza che si
riduca la temperatura, ma l’impazienza ci fa credere che non è stato suffi-
ciente allora ruotiamo con decisione verso l’acqua fredda per ritrovarci en-
tro breve sotto l’acqua gelida. È prevedibile pensare che si farà l’esatto
contrario per passare da un opposto all’altro, senza poterci godere la meri-
tata doccia calda, ma non troppo, proprio a causa di una scarsa calibratura
del tempo necessario. Le informazioni che riceviamo in uno specifico mo-
mento temporale vengono in tal senso utilizzate come se fossero davvero
rappresentative, senza renderci conto dei cambiamenti continuativi, degli
assestamenti e degli equilibri che avvengono lungo il tempo.
Le condizioni per la realizzazione degli obiettivi, pertanto, cambie-
ranno in relazione alla combinazione di misurazioni e di cornici tem-
porali. Un obiettivo misurabile con precisione e posto entro una cornice
temporale definita, rappresenta la condizione migliore per avere il feed-
back più valido. Se le strategie messe in opera permettono di realizzare gli
specifici cambiamenti desiderati entro il tempo previsto, abbiamo un feed-
back di rafforzamento. Se invece gli obiettivi previsti non corrispondono
3. O’Connor J., Mc Dermott I., op. cit., p. 238.
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