Lavoro di ricerca sull'Infosfera Italiana 2016 con l'obiettivo di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani e, in particolare, quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.
Lavoro di ricerca sull'Infosfera Italiana 2016 con l'obiettivo di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani e, in particolare, quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.
Pluralismo dell'informazione e crisi di fiducia nei mediaDavide Bennato
Slide di sintesi della sezione da me curata su Pluralismo e fiducia nei media del report 2023 Osservatorio sul giornalismo digitale
https://www.odg.it/osservatorio-sul-giornalismo-digitale
Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...Marco Binotto
Articolo pubblicato sul numero monografico di Mediascape Journal dedicato al tema "Comunicazione è politica" (3/2014, pp. 65-96, ISSN 2282-2542). L'articolo presenta nuove elaborazioni e dati della ricerca sulle iniziative del Terzo Settore per le ultime elezioni politiche nazionali..
La sfera pubblica online: nuovi processi, nuovi attori e nuovi spazi per la partecipazione al dibattito pubblico sulla cosa pubblica
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
Come reagisce l'opinione pubblica oggi?Mario Grasso
La storia dell'opinione pubblica, le relazioni tra politica, media e cittadini-elettori. Come si informano i cittadini, come partecipano alla vita politica? Quanto sono importanti i sondaggi?
TEDx Vittoria: Il coraggio di vivere nel 21 secoloDavide Bennato
https://www.youtube.com/watch?v=7XgxbV6UXAc
Il XXI secolo si presenta come una sfida per l'uomo contemporaneo. Da un lato per i profondi cambiamenti - climatici, culturali, politici, economici - che sono alla base degli sconvolgimenti di questi anni. Dall'altro per la mutazione della società a causa di tre nuovi processi: la costante interazione con tecnologie autonome che possiamo considerare come nuovi attori sociali (intelligenza artificiale), la coesistenza degli ambienti fisici negli spazi digitali (realtà aumentata e metaverso), la mutazione antropologica dell'uomo verso un'umanità tecnologicamente potenziata (cyborg e postumanità). La domanda che ci dobbiamo porre adesso è: abbiamo il coraggio di vivere nel XXI Secolo?
Dizionario mediologico della guerra in UcrainaDavide Bennato
La guerra in Ucraina ha avuto l'effetto di scuotere le coscienze e di gettare il mondo in una nuova fase di ansia post-pandemica.
Nonostante la crisi abbia preso piede da pochi giorni, già sono emersi dei sintomi importanti del ruolo che stanno avendo i media - digitali, tradizionali, globali - nel plasmare caratteristiche e strategie del conflitto.
Per poter comprendere meglio il ruolo dei media ho deciso di costruire un dizionario che elencasse in ordine alfabetico alcuni casi studio che sono molto interessanti per capire le dinamiche di un conflitto nel XXI secolo.
Come approccio di analisi ho usato sia la sociologia ma anche la mediologia, ovvero "disciplina che sceglie i media come territorio di osservazione privilegiato per lo studio della società e dei suoi mutamenti".
Quindi la domanda: quali sono i casi studio mediali più interessanti della guerra in Ucraina?
Un dizionario, ventuno voci, due riflessioni e un contest finale
From Research to Investigation. Digital Traces and their Use in Data Journali...Davide Bennato
Slide presented at "What People Leave Behind:
Marks, Traces, Footprints and their Significance for Social Sciences", Online, June 15-16, 2021.
The digital traces come from two different necessities: technological and social. The technological necessity is the traces used to ensure the proper operation of the system (e.g cookies, IP address). The social necessity is the traces used to facilitate interaction into the platforms (e.g. login, username, posting, liking).
Recently the use of digital traces is used in data journalism and OSINT (Open Source Intelligence) a new approach to information in which the knowledge is based on investigation rather than research. The paper aims to introduce this new kind of approach and their contribution to the research in digital sociology.
Slide presented at "What People Leave Behind:
Marks, Traces, Footprints and their Significance for Social Sciences", Online, June 15-16, 2021
While in sociology there is a little debate in the use of traces, in the Social Sciences and humanities there are several traditions in the interpretation of trace, and we focus our attention on the most interesting: the ethnomethodology, the school of suspicion, the interpretive anthropology, the evidential paradigm. What these traditions have in common is their interest in abductive reasoning or the way to use partial information to build probabilistic knowledge, a typical strategy of hunters, detectives, and physicians, archetypes of the social theory of traces. Then we propose a model for the interpretation of digital traces that is inspired by the cultural diamond of Wendy Griswold and for this reason we call it the digital traces’ diamond. Then we use a series of case study to describe how the proposed model works and how can be useful for the use of digital traces as a source of data.
Consigli e indicazioni su come fare una tesi di laurea con la cattedra di
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Sociologia dei Media Digitali
Università di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche
The Walking Dead: un caso di cultura convergente zombieDavide Bennato
Slide del mio intervento in cui usando gli strumenti della cultural analytics e applicando i big data all'analisi dei fenomeni culturali faccio uno studio dell'immaginario zombie e poi una analisi di The Walking Dead
http://www.tecnoetica.it/2015/10/01/sociologia-degli-zombie-da-romero-walking-dead/
Sociologia dell'odio digitale e dello hate speechDavide Bennato
Il mio intervento sulle caratteristiche sociologiche dello hate speech (incitamento all'odio) tenuto al Web marketing Festival di Rimini il 19 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/21/sociologia-dellodio-digitale-e-dello-hate-speech/
I Social media come lente per analizzare i processi sociali: il caso mafia ca...Davide Bennato
Slide sull'uso sociologico della data science con una applicazione al caso di cronaca di mafia Capitale, presentato al workshop sulla data science tenuto al campidoglio (Roma) il 12 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/15/cosa-dice-la-data-science-sui-fatti-di-mafia-capitale/
Slide del seminario per i dottorandi dell'Università di Catania "Diffondere la ricerca con i social media" del 23 aprile 2015. E' possibile scaricare le slide da questo link: http://bit.ly/phd-days-ricerca-socialmedia
http://www.tecnoetica.it/2015/04/24/social-media-e-ricerca-scientifica-le-5-cose-da-sapere/
SCIENCE 2.0 Scientific research in the time of social mediaDavide Bennato
Slide presentate al convegno "Scienza aperta per una ricerca migliore" 5-7 marzo 2015.
A questo link è possibile trovare approfondimenti e il video di illustrazione delle slide http://www.tecnoetica.it/2015/04/16/scienza-aperta-opportunita-e-controversie-della-scienza-20-slide-video/
Community detection from a computational social science perspectiveDavide Bennato
This is the talk I gave at the Lipari Summer School on Computational Social Science, 2014. Which are the sociological strategies to detect communities in social media? How we can define a community form a computational social science point of view?
Slide deck of my talk "Big data for a new sociability" for the event "Social Renaissance" (Turin, 26 june 2014) on social innovation: http://socialrenaissance.it/
Slide dell'intervento da me tenuto all'Istituto Mario Negri in occasione della riunione annuale dell'Associazione Alessandro Liberati della Cochrane Italia il 23 maggio 2014
http://www.tecnoetica.it/2014/05/27/ricerca-comunicazione-amori-difficili-non-impossibili/
Social media data for Social science researchDavide Bennato
This is the talk I gave at the Lipari Summer School on Computational social science 2013. What are relationship between social science and big data? With a focus on Twitter and its social media mining tools
http://www.tecnoetica.it/2013/08/07/lipari-summer-school-computational-social-science-big-data-e-twitter/
Vedere dati: infografica e data visualization nell'epoca dei social mediaDavide Bennato
Le slide del mio seminario all'Accademia di belle arti di Catania dal titolo "Vedere dati. Infografica e data visualization nell'epoca dei social media"
La società dei media digitali fra continuita e cambiamentoDavide Bennato
Le slide della presentazione del mio libro "Sociologia dei media digitali" svoltasi presso l'Istat il 9 maggio 2013 http://www.tecnoetica.it/2013/05/10/la-societa-dei-media-digitali-fra-continuita-e-cambiamento-istat/
Slide del mio intervento al liceo Tasso (RM) del 06/04/2013 su Web e democrazia all'interno del progetto Agorà Laterza "Mondo2: scegliere il futuro che vogliamo" qui il post http://www.tecnoetica.it/2013/04/08/il-web-e-davvero-democratico/
Una proposta per un modello in grado di mettere in ordine le strategie attraverso le quali le startup usano i social media http://www.tecnoetica.it/2013/03/11/luso-dei-social-media-da-parte-delle-startup-un-aiuto-dagli-anni-40/
La scienza dei non scienziati La citizen science come modello culturale
Gli effetti limitati dei media
1. Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Gli effetti limitati dei media
Davide Bennato
Università di Catania
dbennato@unict.it
2. Gli effetti limitati dei media
• La centralità delle reti sociali
La ricerca di Lazarsfeld, Berelson, Gaudet (1948)
Le persone coinvolte al voto dai contatti personali
Smentito il postulato dell’atomizzazione
La riscoperta del gruppo primario
La ricerca sugli stabilimenti della Hawtorne (Western Electric Company), Chicago 1927-1932 (Mayo
1949)
Miglioramento del morale dei lavoratori e aumento della produttività
L’esperimento del rapporto fra illuminazione ed efficienza del lavoro: inesistente
L’esperimento sulle norme informali di gestione della produzione: sgobbone, perditempo, spione,
zelante
Norme di appartenenza/esclusione
Simili risultati in altri campi
Stouffer 1949: maggiore attaccamento al gruppo informale, maggiore propensione al combattimento
Shils 1950: maggiore solidarietà nel gruppo primario di veterani e non nelle reclute
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Davide Bennato
4. • Il flusso di comunicazione a due fasi
Lazarsfeld, Berelson, Gaudet 1948: La ricerca condotta sulle presidenziali del 1940 (Willkie
contro Roosevelt) a Erie
Il ruolo cruciale dei contatti personali: le caratteristiche
Il peso deriva dalla casualità e non intenzionalità
Sono flessibili ed evitano l’effetto boomerang
Danno ricompensa/sanzione sociale immediata in termini di integrazione/emarginazione
Hanno una forte spinta sociale di tipo conformista
Un ruolo rilevante è ricoperto dalla fiducia e dal prestigio
I leader d’opinione e flusso a due fasi
Sono persone a cui gli intervistati attribuiscono maggiore capacità persuasoria rispetto ai media
Sono presenti in ogni strato socio-economico (leader molecolari)
Hanno una forte esposizione ai media
Fase 1 del flusso: esposizione ai media e selezione delle informazioni
Fase 2 del flusso: le informazioni selezionate vengono trasmesse al proprio gruppo di riferimento
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Davide Bennato
6. • Conseguenze sociologiche del modello
Alcuni assunti chiave del modello (McQuail e Windhal 1993)
Gli individui non sono socialmente isolati
La risposta ai messaggi dei media è influenzata dalle relazioni sociali
Gli individui non sono uguali di fronte alle campagne mediali
I leader d’opinione hanno consumi mediali elevati, basso livello di gregarismo, autopercezione
come influenti
La ricerca sull’influenza personale (Katz e Lazarsfeld 1955)
L’analisi delle caratteristiche del leader d’opinione svolta a Decatur con uso di tecniche
sociometriche
Panel di 800 donne con doppia somministrazione del questionario (giugno, agosto)
Aree problematiche del questionario: l’acquisto di oggetti domestici, la moda, la scelta del film al
cinema, opinioni verso questioni pubbliche
Il processo decisionale: se influenzato dai media e se influenzatrici a loro volta
Risultati: Maggiore esposizione ai mass media da parte dei leader d’opinione
Tipologia di ladership d’opinione
Leadership orizzontale: influenza esercitata tra simili che può essere intercambiabile
Leadership verticale: influenza esercitata dall’alto verso il basso
Merton 1949: altre forme di leader
Leader locale: membro della comunità, appartenente a organizzazioni, esposto a media di qualità
media e generalisti, polimorfico
Leader cosmopolita: nuovo nella comunità, pochi rapporti selezionati, esposto a media di qualità
alta e specialistici, monomorfico
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Davide Bennato
8. • Gli effetti dei media tra rafforzamento e conversione
La ricerca di Berelson, Lazarsfeld, McPhee (1954)
Studio della campagna elettorale del 1949 a Elmira
La selezione di un panel di elettori per verificarne il tasso di conversione
La suddivisione su una scala a 5 punti (fortemente democratico/neutrale/f. repubblicano)
“L’esposizione cristallizza e rafforza piuttosto che non converta”
L’analisi di Klapper (1960)
Le comunicazioni di massa rafforzano piuttosto che convertire: selettività e rilevanza dei contatti
personali
Berelson (1948): la comunicazione è efficace quando si deve influenzare l’opinione pubblica su
argomenti nuovi o non strutturati
Le ipotesi di riferimento circa gli effetti dei media
Le comunicazioni di massa non sono solitamente condizione necessaria e sufficiente
I fattori intervenienti fanno si che i media siano elementi che cooperano nel rafforzamento
Se i media hanno effetti sull’audience è probabile che i fattori intervenienti non siano attivi
Esistono casi in cui i media sembrano produrre effetti diretti
L’efficacia delle comunicazioni di massa dipende da diversi aspetti: comunicazione e situazione del
processo comunicativo
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Davide Bennato
9. • Il paradigma degli effetti limitati dei media
Gitlin (1978): paradigma dominante degli effetti limitati
L’accettazione a-problematica della limitatezza degli effetti dei media
La marginalizzazione di altri approcci interessanti: la Scuola di Chicago (rapporto fra integrazione
delle comunità etniche e ruolo dei media e della stampa in lingua)
Disinteresse verso approcci non quantitativi e non decisionali (Mattelart 1995)
L’ideologia individualistica della cultura americana
Le critiche di Van Den Ban (1969) al modello Katz e Lazarsfeld
I leader d’opinione non erano i più esposti all’offerta mediale
I leader d’opinione hanno un consumo mediale differenziato
I leader d’opinione non sono della stessa categoria sociale degli influenzati
Altre critiche al modello
Robinson 1976: la presenza di “coloro che non discutono”
Greenberg 1964: la diffusione delle notizie è basata sui contatti personali
La profonda trasformazione del sistema mediale (media digitali, internet)
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Davide Bennato