2. Che cos’è la tossicodipendenza?
• Il termine “dependere” significa in latino “essere
appesi, legati a qualcosa”.
• La tossicodipendenza deve il suo nome al fatto che
questa compromette la libertà di scelta della
persona.
3. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità
definisce la tossicodipendenza una
malattia cronica recidivante che spinge
l'individuo ad assumere sostanze (droghe)
a dosi crescenti o costanti per avere
temporanei effetti benefici soggettivi, la
cui persistenza è indissolubilmente legata
alla continua assunzione della sostanza.
4. • Vengono definite droghe tutte quelle sostanze
che alterano la psicologia o l’attività mentale
del soggetto; queste modifiche vengono
definite come effetto psicoattivo
5. La distinzione fra consumatore e
tossicodipendente
• Il consumatore è colui che assume una droga in modo
saltuario o regolare in dosi moderate, tali da non
innescare fenomeni di dipendenza fisica e da non
pregiudicare il normale svolgimento della sua vita
quotidiana.
• Il tossicodipendente è una persona che in seguito all’uso
frequente, consistente e prolungato di una droga ha
strutturato un rapporto di dipendenza dalla sostanza
caratterizzato dal bisogno di assumerla a qualunque
costo e dal concentrare tutte le energie, gli interessi e le
attività nella ricerca della sostanza.
6. Le fasi del consumo
• Fase di avvicinamento: il soggetto attraverso
l’interazione con le figure significative struttura
una posizione favorevole all’eventualità di
provare una sostanza.
• Fase di contatto o iniziazione: il soggetto
sperimenta concretamente la sostanza.
• Fase di stabilizzazione: in base al rapporto che si è
creato fra sé e la sostanza, il soggetto adotterà
uno stile di consumo saltuario/episodico,
regolare o dipendente o deciderà di interrompere
il consumo.
7. Risultano importanti le
influenze esercitate dalle
figure di riferimento.
Fattori predittivi dell’iniziazione
Nel contesto di queste relazioni gli adolescenti
strutturano gli atteggiamenti, le credenze, le
aspettative ma anche quei tratti di non conformismo
o abilità sociali inadeguate che influenzano l’uso.
8. Fattori predittivi dello stabilizzarsi del
consumo
Ciò che conta maggiormente nello stabilizzarsi del
consumo è il tipo di rapporto che si è venuto a
creare tra il soggetto e la sostanza. In base
all’esperienza diretta che egli ha della droga, può
valutare gli effetti sperimentati ed elaborare
credenze che non si fondano più solo
sull’esperienza riportata da altri ma anche
soprattutto su quella personale.
10. L’episodio di iniziazione
Il primo episodio di consumo di sostanze
stupefacenti illegali riguarda la cannabis e i suoi
derivati.
Il primo contatto avviene nella grande
maggioranza dei casi durante l’adolescenza
11. L’iniziazione come comunicazione
• L’episodio di iniziazione è una concentrazione
di eventi di comunicazione.
• I luoghi e i tempi di tale episodio sono vari (
case private, garage, luoghi di ritrovo pubblici,
discoteche, feste, gite scolastiche, spiagge,
scuole, vie e parchi…)
• L’iniziazione è spesso occasionale, solo in
alcuni casi il soggetto pensa alla possibilità di
provare droghe leggere prima di farlo.
12. • L’aspettativa più diffusa è quella di sballo,
seguita da quella di divertimento.
• La cannabis è considerata solo un medium
che veicola da un lato comunicazioni e
dall’altro benessere individuale, il quale
raramente risulta rilevante per continuare
l’esperienza.
• Da ciò emerge che il consumo di cannabis ha
un significato sociale, il quale si esprime nel
fatto che l’iniziazione è un’interazione sociale.
13. • L’iniziazione si configura come un sistema di
comunicazioni, nel quale ogni comunicazione
è la premessa di quelle successive.
• L’iniziazione ha luogo con un proposito di
ricerca o in alcuni casi con un’offerta e
prosegue con ulteriori comunicazioni che
portano all’esperienza di consumo e ai
commenti ad esso successivi.
• Così, di comunicazione in comunicazione si
realizzano le condizioni per consumare una
sostanza.
14. Due tipi di iniziazione…
• Impersonale: nell’interazione c’è qualcuno che
vende e qualcuno che compra (scambio
commerciale);
• Interpersonale: caratterizzata da relazioni di
amicizia o amore, rilevanti e coinvolgenti per i
partecipanti («compagno di prova»)
15. Iniziazione e società
• La società pone le basi perché ogni iniziazione
si realizzi, attraverso l’economia, la politica, il
gruppo di amici e la famiglia, senza i quali non
avrebbe luogo.
• La complessità sociale è il risultato di una
continua e imprevedibile produzione di
comunicazione.
16. • Il collegamento tra questa complessità e il
consumo di droghe è da ricercare nelle diverse
forme di comunicazione che interessano gli
individui che giungono a consumare droghe.
• Le forme più rilevanti risultano quelle familiari,
amicali e di gruppo, quelle amorose, quelle
educative a scuola.
17. • La comunicazione orientata alla persona (o
interpersonale) è molto più rilevante per
l’individuo, soprattutto se adolescente,
poiché partecipandovi egli può esprimere se
stesso e trovare un conforto.
19. Il gruppo
• La comunicazione interpersonale può basarsi sia
sull’ intensità del coinvolgimento personale, sia
sulla superficialità del divertimento e dello ‘‘stare
insieme’’. Questa combinazione di intimità e
superficialità è la caratteristica fondamentale
della comunicazione; essa struttura il gruppo
degli adolescenti e può essere definita come
frequentazione.
• La frequentazione di gruppo è caratterizzata da
una comunicazione etnocentrica, basata sulla
distinzione tra un Noi interno ed un Loro esterno.
20. • Il consumo di droghe in gruppo è sintomo di
difficoltà di riproduzione della comunicazione e
della frequentazione. Quando la frequentazione è
difficile, il modo più semplice per porre fine ai
problemi è lo sballo.
21. L’amicizia intima
• Tra i tossicodipendenti sono molto diffuse
gravi difficoltà nella comunicazione
interpersonale tra amici. Queste possono
essere riscontrate in tre casi:
• 1) l’iniziazione è un mezzo per accedere a
comunicazioni interpersonali;
• 2) assenza della distinzione tra amicizia intima
e gruppo;
• 3) difficoltà anche nei rapporti di amicizia che
sembrano più collaudati.
22. • Quindi, la premessa dell’iniziazione non è
un’amicizia intima di successo bensì l’assenza o
l’ambiguità dell’amicizia.