Campbell, R., et al. (2011). Chapter 14: Media economics and the global marketplace. Media Essentials: A Brief Introduction. Bedford/St.Martin’s. p.394-419
L'evoluzione della comunicazione sociale e l'economia del terzo settore. Storia, strumenti, professionalità, mercato.
Intervento formativo al Corso per giornalisti promosso dall'Ordine dei Giornalisti della Campania.
Método formulado para estudar a Comunicação acabou aceito como paradigma teórico.
Laswell pretendia apresentar uma alternativa à Teoria Matemática da Comunicação (Shannon e Weaver), focada muito mais nas condições técnicas de transmissão da mensagem, do que propriamente na mensagem e em seus efeitos.
Campbell, R., et al. (2011). Chapter 14: Media economics and the global marketplace. Media Essentials: A Brief Introduction. Bedford/St.Martin’s. p.394-419
L'evoluzione della comunicazione sociale e l'economia del terzo settore. Storia, strumenti, professionalità, mercato.
Intervento formativo al Corso per giornalisti promosso dall'Ordine dei Giornalisti della Campania.
Método formulado para estudar a Comunicação acabou aceito como paradigma teórico.
Laswell pretendia apresentar uma alternativa à Teoria Matemática da Comunicação (Shannon e Weaver), focada muito mais nas condições técnicas de transmissão da mensagem, do que propriamente na mensagem e em seus efeitos.
Dalla preistoria ai media di massa - Storia Dei Media Digitali Lezione 1Lorenzo Cassulo
Corso di Storia dei Media Digitali - Lezione 1
Dalla Preistoria ai Media di Massa
Come cambia la cultura di una società con l'evoluzione dei media.
Istituto Europeo di Design - Corso di Media Design
Quarto appuntamento del corso Modelli di comunicazione della Scienza al Master biennale della Sissa aa 2012-13. Lo scopo della lezione è descrivere gli aspetti fondamentali del rapporto tra scienza e mass-media con particolare attenzione al ruolo e alle funzioni dei giornalisti scientifici, alle rappresentazioni mediatiche della scienza e ai loro effetti sugli atteggiamenti pubblici rispetto a scienza e tecnologia.
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...Riva Giuseppe
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano Triberti per il corso di Psicologia della Comunicazione tenuto con il Prof. Giuseppe Riva all'Università Cattolica di Milano
Pluralismo dell'informazione e crisi di fiducia nei mediaDavide Bennato
Slide di sintesi della sezione da me curata su Pluralismo e fiducia nei media del report 2023 Osservatorio sul giornalismo digitale
https://www.odg.it/osservatorio-sul-giornalismo-digitale
TEDx Vittoria: Il coraggio di vivere nel 21 secoloDavide Bennato
https://www.youtube.com/watch?v=7XgxbV6UXAc
Il XXI secolo si presenta come una sfida per l'uomo contemporaneo. Da un lato per i profondi cambiamenti - climatici, culturali, politici, economici - che sono alla base degli sconvolgimenti di questi anni. Dall'altro per la mutazione della società a causa di tre nuovi processi: la costante interazione con tecnologie autonome che possiamo considerare come nuovi attori sociali (intelligenza artificiale), la coesistenza degli ambienti fisici negli spazi digitali (realtà aumentata e metaverso), la mutazione antropologica dell'uomo verso un'umanità tecnologicamente potenziata (cyborg e postumanità). La domanda che ci dobbiamo porre adesso è: abbiamo il coraggio di vivere nel XXI Secolo?
Dizionario mediologico della guerra in UcrainaDavide Bennato
La guerra in Ucraina ha avuto l'effetto di scuotere le coscienze e di gettare il mondo in una nuova fase di ansia post-pandemica.
Nonostante la crisi abbia preso piede da pochi giorni, già sono emersi dei sintomi importanti del ruolo che stanno avendo i media - digitali, tradizionali, globali - nel plasmare caratteristiche e strategie del conflitto.
Per poter comprendere meglio il ruolo dei media ho deciso di costruire un dizionario che elencasse in ordine alfabetico alcuni casi studio che sono molto interessanti per capire le dinamiche di un conflitto nel XXI secolo.
Come approccio di analisi ho usato sia la sociologia ma anche la mediologia, ovvero "disciplina che sceglie i media come territorio di osservazione privilegiato per lo studio della società e dei suoi mutamenti".
Quindi la domanda: quali sono i casi studio mediali più interessanti della guerra in Ucraina?
Un dizionario, ventuno voci, due riflessioni e un contest finale
From Research to Investigation. Digital Traces and their Use in Data Journali...Davide Bennato
Slide presented at "What People Leave Behind:
Marks, Traces, Footprints and their Significance for Social Sciences", Online, June 15-16, 2021.
The digital traces come from two different necessities: technological and social. The technological necessity is the traces used to ensure the proper operation of the system (e.g cookies, IP address). The social necessity is the traces used to facilitate interaction into the platforms (e.g. login, username, posting, liking).
Recently the use of digital traces is used in data journalism and OSINT (Open Source Intelligence) a new approach to information in which the knowledge is based on investigation rather than research. The paper aims to introduce this new kind of approach and their contribution to the research in digital sociology.
Slide presented at "What People Leave Behind:
Marks, Traces, Footprints and their Significance for Social Sciences", Online, June 15-16, 2021
While in sociology there is a little debate in the use of traces, in the Social Sciences and humanities there are several traditions in the interpretation of trace, and we focus our attention on the most interesting: the ethnomethodology, the school of suspicion, the interpretive anthropology, the evidential paradigm. What these traditions have in common is their interest in abductive reasoning or the way to use partial information to build probabilistic knowledge, a typical strategy of hunters, detectives, and physicians, archetypes of the social theory of traces. Then we propose a model for the interpretation of digital traces that is inspired by the cultural diamond of Wendy Griswold and for this reason we call it the digital traces’ diamond. Then we use a series of case study to describe how the proposed model works and how can be useful for the use of digital traces as a source of data.
Consigli e indicazioni su come fare una tesi di laurea con la cattedra di
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Sociologia dei Media Digitali
Università di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche
The Walking Dead: un caso di cultura convergente zombieDavide Bennato
Slide del mio intervento in cui usando gli strumenti della cultural analytics e applicando i big data all'analisi dei fenomeni culturali faccio uno studio dell'immaginario zombie e poi una analisi di The Walking Dead
http://www.tecnoetica.it/2015/10/01/sociologia-degli-zombie-da-romero-walking-dead/
Sociologia dell'odio digitale e dello hate speechDavide Bennato
Il mio intervento sulle caratteristiche sociologiche dello hate speech (incitamento all'odio) tenuto al Web marketing Festival di Rimini il 19 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/21/sociologia-dellodio-digitale-e-dello-hate-speech/
I Social media come lente per analizzare i processi sociali: il caso mafia ca...Davide Bennato
Slide sull'uso sociologico della data science con una applicazione al caso di cronaca di mafia Capitale, presentato al workshop sulla data science tenuto al campidoglio (Roma) il 12 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/15/cosa-dice-la-data-science-sui-fatti-di-mafia-capitale/
Slide del seminario per i dottorandi dell'Università di Catania "Diffondere la ricerca con i social media" del 23 aprile 2015. E' possibile scaricare le slide da questo link: http://bit.ly/phd-days-ricerca-socialmedia
http://www.tecnoetica.it/2015/04/24/social-media-e-ricerca-scientifica-le-5-cose-da-sapere/
SCIENCE 2.0 Scientific research in the time of social mediaDavide Bennato
Slide presentate al convegno "Scienza aperta per una ricerca migliore" 5-7 marzo 2015.
A questo link è possibile trovare approfondimenti e il video di illustrazione delle slide http://www.tecnoetica.it/2015/04/16/scienza-aperta-opportunita-e-controversie-della-scienza-20-slide-video/
Community detection from a computational social science perspectiveDavide Bennato
This is the talk I gave at the Lipari Summer School on Computational Social Science, 2014. Which are the sociological strategies to detect communities in social media? How we can define a community form a computational social science point of view?
Slide deck of my talk "Big data for a new sociability" for the event "Social Renaissance" (Turin, 26 june 2014) on social innovation: http://socialrenaissance.it/
Slide dell'intervento da me tenuto all'Istituto Mario Negri in occasione della riunione annuale dell'Associazione Alessandro Liberati della Cochrane Italia il 23 maggio 2014
http://www.tecnoetica.it/2014/05/27/ricerca-comunicazione-amori-difficili-non-impossibili/
Social media data for Social science researchDavide Bennato
This is the talk I gave at the Lipari Summer School on Computational social science 2013. What are relationship between social science and big data? With a focus on Twitter and its social media mining tools
http://www.tecnoetica.it/2013/08/07/lipari-summer-school-computational-social-science-big-data-e-twitter/
Vedere dati: infografica e data visualization nell'epoca dei social mediaDavide Bennato
Le slide del mio seminario all'Accademia di belle arti di Catania dal titolo "Vedere dati. Infografica e data visualization nell'epoca dei social media"
La società dei media digitali fra continuita e cambiamentoDavide Bennato
Le slide della presentazione del mio libro "Sociologia dei media digitali" svoltasi presso l'Istat il 9 maggio 2013 http://www.tecnoetica.it/2013/05/10/la-societa-dei-media-digitali-fra-continuita-e-cambiamento-istat/
Slide del mio intervento al liceo Tasso (RM) del 06/04/2013 su Web e democrazia all'interno del progetto Agorà Laterza "Mondo2: scegliere il futuro che vogliamo" qui il post http://www.tecnoetica.it/2013/04/08/il-web-e-davvero-democratico/
Una proposta per un modello in grado di mettere in ordine le strategie attraverso le quali le startup usano i social media http://www.tecnoetica.it/2013/03/11/luso-dei-social-media-da-parte-delle-startup-un-aiuto-dagli-anni-40/
2. Il problema degli effetti
• Le teorie degli effetti
Ricostruzione per cicli
Fase 1: Media onnipotenti
Fase 2: Verifica della teoria (Payne Fund Studies)
Fase 3: Riscoperta del potere dei media
Fase 4: Influenza negoziata dei media
Ricostruzione per compresenza
Wolf 1992: le diverse teorie dei media come compresenti con forze diverse
Le macro-teorie degli effetti
Hypodermic effect: i media hanno effetti diretti sugli individui
Copycat effect: i media attivano dinamiche imitative
Inoculation theory: i media hanno un effetto di desensibilizzazione
Two-step flow theory: i media hanno effetto grazie agli opinion leader
Uses and gratification theory: i media rispondono a voglia di gratificazione
Cultivation theory: i media coltivano l’audience secondo precisi valori
Sorice 2009: cap.3
3. Tipologia degli effetti dei media
Effetti intenzionali
• Risposta individuale • Promozione dello
• Campagna di sviluppo
comunicazione • Diffusione dell’informazione
• Acquisizione di
• Distribuzione del sapere
informazione Lungo termine
Breve termine
• Controllo sociale
• Reazione individuale • Socializzazione
• Impatto sugli eventi
• Reazione collettiva • Definizione della realtà
• Cambiamento istituzionale
• Mutamento culturale
Effetti involontari
Sorice 2009: cap.3 25
4. • La diffusione dell’informazione
Modelli che descrivono effetti intenzionali a lungo termine
La diffusione è misurabile studiando il ricordo degli eventi secondo
alcune variabili (McQuail 2000)
Grado di conoscenza di un evento
Importanza relativa di un evento
Il volume di informazioni trasmesse per un evento
Quanto la conoscenza di un evento proviene dai media
La curva a J di Bradley S. Greenberg e la ricerca sull’assassinio
Kennedy: il ruolo cruciale del contatto personale
• L’agenda setting
McCombs e Shaw (1972, 1979)
Gli individui tendono a includere o escludere dalle proprie conoscenze
ciò che i media includono o escludono dal proprio contenuto
Teoria della stampa quotidiana ma applicata presto a diversi media
I media hanno un ruolo forte nella strutturazione della realtà sociale
Tre agende: dei media, dell’audience, della politica
L’agenda setting applicata alla comunicazione politica: campagne
elettorali
Sorice 2009: cap.3
5.
6.
7. • Effetti di framing
Il modo con cui le notizie sono incorniciate dai giornalisti possono essere
simili o differenti dal modo con cui il pubblico incornicia le notizie
Decodifica anticipatoria: se i frame sono simili la fruizione è più agevole
Due tipologie di frame: media frames e individual/audience frames
(Scheufele 1999)
Frame dei giornalisti -> frame della trasmissione -> frame del pubblico ->
feedback del frame del pubblico
Frame della narrazione giornalistica (Entman 1991)
Conflitto
Interesse umano/personalizzazione
Conseguenze previste/ipotizzabili
Incorniciamento morale
Responsabilità
La costruzione delle notizie attraverso l’incorniciamento da parte dello
spin-doctor
Priming: peso della copertura informativa delle varie issues politiche
Agenda building: la società seleziona alcuni temi di interesse generale e li
consegna alle istituzioni
Sorice 2009: cap.3
9. • Teoria dei knowledge gaps
Tichenor, Donohue, Olien (1970): una teoria sulla distribuzione della
conoscenza
La doppia funzione dei media
Modificano le differenze di conoscenza derivanti da istruzione/status
La differenza fra le audience si allarga a causa della crescita di competenza culturale
Lo scarto è dovuto alla crescita esponenziale delle competenze degli strati
sociali superiori
Le nuove tecnologie potenziali strumenti di democratizzazione, accentuano le
differenze fra i gruppi sociali
Le diverse tipologie di gap informativo tra nuove tecnologie ed effetti sociali
(Baldwin, McVoy, Steinfield 1996)
– Gap informativo dovuto all’invecchiamento dell’informazione dovuto all’innovazione tecnologica
– Gap nella fruizione dell’intrattenimento
– Gap sociale (Tichenor et alii)
– Gap nella discriminazione dei messaggi televisivi
– Gap nell’evitare spot commerciali
– Gap nell’informazione legata al consumo
– Gap fra minori
– Gap centro-periferia
Sorice 2009: cap.3
10.
11. • Spirale del silenzio
Elizabeth Noelle Neumann (1980)
La paura dell’isolamento sociale porta gli individui a conformarsi al
clima d’opinione dominante
Le conseguenze della teoria
Individuali: dissimulazione delle proprie opinioni se percepite come
minoritarie, manifestazione se percepite come condivise dalla
maggioranza
Collettive: le idee percepite come dominanti si diffondono “a spirale”, le
idee percepite come minoritarie sono progressivamente silenziate
• Teoria della coltivazione
George Gerbner (1970)
La televisione agisce come agente di omogeneizzazione culturale in
quanto esiste una discrasia tra la realtà e l’immagine della TV
Differenziale di coltivazione della violenza fruita: la realtà è violenta e
se ne può essere facilmente vittima
Television answer e reality choice: strumenti di quantificazione
dell’effetto coltivazione
Criticata perché sembra funzionare poco fuori dai confini USA
Sorice 2009: cap.3
12.
13. • Teoria della dipendenza
De Fleur e Ball-Rokeach (1976)
La porzione di realtà che gli individui sono in grado di conoscere
direttamente è di gran lunga meno vasta e significativa di quella a cui si
può accedere attraverso i media
Gli individui tendono a dipendere dai media per tre scopi principali
La comprensione
L’orientamento
Lo svago
Il modello cognitivo della teoria della dipendenza
Gli individui si espongono ai media attraverso una scelta attiva o casuale
Con l’esposizione di formano dipendenze attivate da stimolazioni cognitive
Si crea un meccanismo di coinvolgimento, forte quanto la stimolazione
Si producono effetti cognitivi, affettivi, comportamentali
La teoria presuppone un’audience che sia passiva o attiva
Sorice 2009: cap.3
14.
15. • Le distorsioni informative della stampa
Walter Lippmann: l’azione degli individui dipende da ciò che essi
considerano reale a partire dalle descrizioni della stampa
La decontestualizzazione dei fatti giornalistici in TV provoca la creazione di
fattoidi, fatti deformati a causa di routine produttive giornalistiche
• Teoria situazionale
Joshua Meyrowitz (1985)
I media costruiscono ambienti sociali la cui decodifica e interpretazione
dipende dal codice di accesso
La televisione rompe con gli ambienti sociali grazie alla sua capacità di
cogliere i comportamenti di retroscena
• Il controllo sociale
Herman e Chomsky (1988)
I media omettono volontariamente alcune informazioni e producono un
controllo sociale omologatorio e tranquillizzante
Il contenuto dei messaggi: difende norme sociali, dà voce alle elites,
sanziona i comportamenti “non conformistici”, fornisce soluzioni secondo le
regole, determina il panico morale e crea capri espiatori
Sorice 2009: cap.3
16.
17. • Gaze theory
Teorie femministe dello sguardo cinematografico
Laura Mulvey (1973): Il cinema di Hollywood ripropone modelli
patriarcali
La macchina da presa e il punto di vista “maschile”
La donna come oggetto sessuale amplificato dai movimenti di macchina
da presa
L’interiorizzazione di questo tipo di sguardo anche dalle donne
Analisi che ha influenzato diversi autori
John Ellis (1992): il concetto di glance (colpo d’occhio) applicato alla TV
Una analisi elegante ma senza alcune evidenza empirica e
eccessivamente deterministica
Sorice 2009: cap.3
18.
19. • Effetti: un modello che non funziona
• Gauntlett 1995-2005: i dieci motivi perché il modello degli
effetti non funziona
Il modello degli effetti non considera i problemi sociali
I media sono causa o effetto?
Il modello degli effetti considera i minori inadeguati
I bambini sono vittime della TV?
Il modello degli effetti si basa su una ideologia superficiale
I media come pecora nera
Il modello degli effetti non definisce l’oggetto di studio
Violenza: del medium o del contenuto?
Il modello degli effetti si fonda su studi artificiali
Il laboratorio come ambito privilegiato
Il modello degli effetti presenta una metodologia problematica
L’aggiustamento involontario del campione
Il modello degli effetti analizza la violenza in modo selettivo
Perché la fonte della violenza è la fiction e non il TG?
Sorice 2009: cap.3
20. Il modello degli effetti soffre del complesso di superiorità
Perché il ricercatore non subisce gli effetti dei media?
Il modello degli effetti non considera il significato dei media
Dall’interazione testo mediale/audience scaturisce il significato
Il modello degli effetti non ha radicamento teorico
Perché la gente dovrebbe copiare i media?
Sorice 2009: cap.3
21. • Effetti e influenza
I media non producono effetti, bensì hanno una certa influenza
• Misurare o descrivere?
Il pregiudizio positivista della ricerca quantitativa
Il pregiudizio impressionista della ricerca qualitativa
Schroeder: Le quattro aree di ricerca sull’audience
La ricerca quantitativa sull’audience
La ricerca sperimentale (o clinica o laboratoriale)
La ricerca sulla ricezione
La ricerca etnografica
La critica della Scuola di Francoforte
Etica: sovrapposizione fra audience studies e studi sulla persuasione
Ideologica: misurare l’audience serve per meglio vendere il pubblico
Epistemica: il riduzionismo comportamentista
Liebes e Katz: la ricerca su Dallas (1990)
Sorice 2009: cap.3
24. Dall’approccio usi e gratificazioni alla svolta culturalista
• Oltre il funzionalismo
Il modello di Schramm: superamento della teoria matematica della
comunicazione
L’inserimento di variabili sociali e non solo semiotiche/comunicative
Il modello di Newcomb: l’importanza del contesto
L’ambiente della comunicazione come fondamentale
Fondamentale la caratteristica della bidirezionalità
Il modello di Gerbner: la complessità della dimensione interpretativa
L’importanza del concetto di negoziazione
Sorice 2009: cap.4
28. • L’approccio usi e gratificazioni
Scelte, ricezione e risposta del pubblico dei media
Le classi di bisogni: Katz, Gurevitch, Haas 1973
Bisogni cognitivi
Bisogni affettivo/estetici
Bisogni integrativi della personalità
Bisogni integrativi a livello sociale
Bisogni di evasione
Schroeder 1999: non è un approccio omogeneo
Perché la gente usa i media?
A quale scopo la gente usa i media
Come la gente costruisce senso attraverso i media
Le ricerche sull’audience in ottica uses and gratification
Rosengren: Swedish Media Panel Studies
La lunga ricerca di panel durata 25 anni: la posizione sociale determina il
rapporto usi/effetti
I limiti dell’approccio
L’uso dei media non è solo un’attività individuale/cognitiva
Sorice 2009: cap.4
29. • Social Uses of Television
James Lull
Il consumo domestico di televisione
300 famiglie, 90 ricercatori, 3-7 giorni
Uso di tecniche etnografiche
Teoricamente: stretta ispirazione degli usi e gratificazioni
Usi strutturali della televisione:
Ambientale (rumore di fondo)
Regolativo (scansione della giornata)
Usi relazionali della televisione:
Facilitare la comunicazione
Appartenenza/esclusione
Apprendimento sociale
Competenza/dominio
Sorice 2009: cap.4
30. • Media e controllo sociale: la Scuola di Francoforte
Marcuse, Adorno e Horkheimer (Fromm, Benjamin)
La prospettiva psicoanalitica sulla società di massa
Le industrie culturali come colpevoli della seduzione di massa
Audience: corpo sociale senza potere che fruisce di forme culturali
assoggettate a logiche puramente economiche
La comunicazione come manipolazione
Sorice 2009: cap.4