Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
La Dirigente scolastica Maria Caccagni ha tenuto un incontro con i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per la formazione del personale.
Curricolo per una classe V di scuola primaria.
Le coordinate entro cui si colloca il presente piano si studi sono quelle di
- una scuola comunità - inclusiva
- una scuola delle competenze
- una costruzione attiva delle conoscenze
Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Relatore: Daniela Lazzaro
Seminario di Studi e Formazione Università-Scuola
"Il curricolo e oltre"
Le analisi, le strategie, i percorsi e gli strumenti per la costruzione del Curricolo elaborati e sperimentati dal Laboratorio RED - Ricerca Educativa e Didattica
Laboratorio RED, Ricerca Educativa e Didattica - CISRE, Università Ca' Foscari di Venezia
Istituto Comprensivo di Cittadella
CRUT, Centro Risorse Università Territorio di Cittadella
6 novembre 2019
Istituto Comprensivo di Cittadella (PD)
Dedicato a Umberto Margiotta
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Il curricolo verticale tra processi e competenzeanafesto
Relatore: Fiorino Tessaro
Seminario di Studi e Formazione Università-Scuola
"Il curricolo e oltre"
Le analisi, le strategie, i percorsi e gli strumenti per la costruzione del Curricolo elaborati e sperimentati dal Laboratorio RED - Ricerca Educativa e Didattica
Laboratorio RED, Ricerca Educativa e Didattica - CISRE, Università Ca' Foscari di Venezia
Istituto Comprensivo di Cittadella
CRUT, Centro Risorse Università Territorio di Cittadella
6 novembre 2019
Istituto Comprensivo di Cittadella (PD)
Dedicato a Umberto Margiotta
La Dirigente scolastica Maria Caccagni ha tenuto un incontro con i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per la formazione del personale.
Curricolo per una classe V di scuola primaria.
Le coordinate entro cui si colloca il presente piano si studi sono quelle di
- una scuola comunità - inclusiva
- una scuola delle competenze
- una costruzione attiva delle conoscenze
Proposta di un format per la stesura di UdA. L'esempio del format compilato con UdA per una classe II di scuola primaria è al link http://giusilandi.blogspot.it/2016/08/piano-di-lavoro-per-la-classe-ii.html
Relatore: Daniela Lazzaro
Seminario di Studi e Formazione Università-Scuola
"Il curricolo e oltre"
Le analisi, le strategie, i percorsi e gli strumenti per la costruzione del Curricolo elaborati e sperimentati dal Laboratorio RED - Ricerca Educativa e Didattica
Laboratorio RED, Ricerca Educativa e Didattica - CISRE, Università Ca' Foscari di Venezia
Istituto Comprensivo di Cittadella
CRUT, Centro Risorse Università Territorio di Cittadella
6 novembre 2019
Istituto Comprensivo di Cittadella (PD)
Dedicato a Umberto Margiotta
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Il curricolo verticale tra processi e competenzeanafesto
Relatore: Fiorino Tessaro
Seminario di Studi e Formazione Università-Scuola
"Il curricolo e oltre"
Le analisi, le strategie, i percorsi e gli strumenti per la costruzione del Curricolo elaborati e sperimentati dal Laboratorio RED - Ricerca Educativa e Didattica
Laboratorio RED, Ricerca Educativa e Didattica - CISRE, Università Ca' Foscari di Venezia
Istituto Comprensivo di Cittadella
CRUT, Centro Risorse Università Territorio di Cittadella
6 novembre 2019
Istituto Comprensivo di Cittadella (PD)
Dedicato a Umberto Margiotta
Le life skills e le competenze chiave di cittadinanza Carmela Scarinzi
Project work in pedagogia e didattica per l'innovazione scolastica "Io, noi, gli altri" Insegnare ai bambini con una storia come andare oltre le apparenze ...
Un modello integrato di educazione alla lettura per promuovere l’esperienza e...Luisa Marquardt
Giovanni Moretti e Arianna Morini, rispettivamente Professore Ordinario e Dottore di Ricerca presso l'Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, forniscono un contributo che approfondisce gli esiti di un’indagine empirica sperimentale in cui è stato applicato un modello integrato di educazione alla lettura nella scuola primaria per promuovere l’esperienza estetica e per contribuire a sviluppare il pensiero creativo e artistico degli studenti (Kiefer,1986; Huck, 2004; Huang & Hsu, 2004). L’interesse è stato di verificare se e in che modo è possibile qualificare la proposta didattica introducendo attività, esperienze e materiali artistici come integrazione e supporto dei contenuti curricolari. Particolare attenzione è stata rivolta agli albi illustrati, i libri d’arte, gli e-book illustrati e interattivi e le app dedicate all’arte (Moretti, 2017; Morini, 2017). La ricerca ha coinvolto due classi sperimentali e due classi di controllo di scuola primaria. I dati sono stati raccolti utilizzato strumenti di tipo quali-quantitativo. In particolare è stato utilizzato il TCD-As (short version) (derivato da Williams, 1994; short version a cura di Moretti, Biasi, Giuliani e Morini, 2016), il Test sul pensiero divergente (Williams, 1994) e il Questionario sull’esperienza estetica (di Wanzer et al., 2018; nella versione tradotta e adattata per la scuola primaria da Biasi, Moretti e Morini, 2019). Gli esiti della ricerca confermano come l’innovazione della didattica, arricchita da un modello integrato di educazione alla lettura volto a favorire lo sviluppo del senso estetico e del pensiero creativo degli studenti, sia stato efficace ha prodotto un risultato statisticamente significativo nelle classi sperimentali a confronto con il gruppo di controllo.
Struttura Seminario del 6 marzo sulla Valutazione, progetto SOFTLuisanna Fiorini
6 marzo 2010 Accademia europea, Bolzano
Progetto SOFT- Istituto pedagogico
Seminario sulla Valutazione
Mattina: Valutare le competenze,
Pomeriggio: Certificare le competenze
Istituto Pedagogico Bolzano Italy: the project
How the Italian school system in South Tyrol applies the guidelines of the
New District Curricula within the National Ones.
For two years, in the Autonomous Province of Bolzano, schools will be implementing new curricula for compulsory education (6 to 16 yrs): 17 schools are experiencing and adapting general guidelines, schools timetable and traguardi di competenza (goals) to the new Indicazioni Provinciali.
Bolzano
Istituto Pedagogico is responsible to train teachers within the new framework with the SOFT project.
Verbosauri della laguna: bestiario sonoro. Tra portmanteau e nonsense , per l...Luisanna Fiorini
Questo materiale è propedeutico al percorso di creatività
Verbosauri della laguna: bestiario sonoro, Caorle 2009
Obiettivo del progetto è creare un bestiario sonoro digitale dei verbosauri che abitano la laguna e il mare di Caorle, per preservarli dall'estinzione.
Il lavoro è svolto con 5 classi di prima elementare, anno 2009.
Il materiale finale è parte integrante del Festival fluSSidiverSi, Caorle 2009.
Nuvole e orologi: rovesciare i processi di valutazioneLuisanna Fiorini
Hot Potatoes è un software semplicissimo per creare test di valutazione. La proposta è semplice: Rovesciamento e gioco, ovvero i test sono preparati dagli studenti.
Presentazione del corso di Informatica, facoltà di Scienze politiche e delle relazioni internazionali di Aosta, II semestre, professoressa Luisanna Fiorini
Esercizio di intelligenza collettiva. Tutorial creato collaborativamente dalle studentesse e dagli studenti di Scienze della Formazione di Aosta per il corso di Abilità informatiche
OpenStreetMap e cultura aperta nella pubblica amministrazione e nella scuolaLuisanna Fiorini
Il comune di Schio, in occasione del LinuxDay 2008 libera i dati cartografici e li dona al progetto OpenStreetMap. E nella pubblica amministrazione, nella scuola e nell\'università come potremmo agire?
1. CURRICOLO
E
PROGETTAZIONE
Bolzano, 3 settembre 2010
PROGETTO ‘SOFT’
2. PROGETTARE:
curricolo e unità di apprendimento
Il curricolo va costruito nella scuola,
non viene emanato dal centro per essere
applicato;
tale costruzione deve permettere l’accordo tra istanza centrale,
normativa e unitaria, ed istanza locale, pragmatica e flessibile;
la costruzione del curricolo implica una considerazione della scuola
come luogo di ricerca, in rapporto dialettico
con le istanze provenienti dalla comunità scientifica,
le istanze provenienti dalla comunità sociale
e quelle etiche, che caratterizzano l'orizzonte
dei valori condivisi rappresentati sia a livello centrale sia a livello locale;
la problematica curricolare
è il terreno su cui si muove l’innovazione educativa
Documento della
Commissione nazionale per le nuove Indicazioni: La scuola del curricolo,
pubblicato a cura del Ministero della P.I., Roma-Maggio 2007, p. 23.
3. Programmi e curricolo
• Quanto più un sistema scolastico è
governato in modo centralistico, tanto
maggiore è la funzione dei Programmi
didattici nazionali.
• Quanto più un sistema scolastico è
caratterizzato dalla cultura dell’autonomia,
tanto maggiore è lo spazio che assume il
curricolo didattico.
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
4. DAI PROGRAMMI AL CURRICOLO
PROGRAMMI CURRICOLO
ISTANZA UNIFORMITA’ LOCALIZZAZIONE
RICHIESTE ESECUTIVITA’ RESPONSABILITA’
PROFESSIONALI
ITALO FIORIN UNVERSITA'
ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA
LUMSA ROMA
ROMA
5. Le componenti essenziali
• VISIONE
• TEORIE
• MODELLI DIDATTICI
• PERCORSI
ITALO FIORIN UNVERSITA'
ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA
LUMSA ROMA
ROMA
6. RIFERIMENTI VALORI GUIDA MODELLI
ESEMPLARI (VISIONE) DIDATTICI
Dewey Centralità alunno Attivismo
Montessori Educ. democratica (learning by doing)
Tyler Razionalità dei individualizzazione
Bloom processi (mastery learning)
Freire Partecipazione Analisi –
Don Milani alfabetizzazione discussione
Assemblea-gruppo
Bruner Culturalismo Approccio socio-
Gardner Multidimension. culturale e
euristico
Bateson Paradigma della Approccio olistico
Morin complessità
Hoz, Sergiovanni, Persona Personalizzazione
Wegner Comunità
ITALO FIORIN UNVERSITA'
ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA
LUMSA ROMA
ROMA
7. ORIENTAMENTI PRESENTI NEI DOCUMENTI
INTERNAZIONALI
Unione Europea Apprendere ad Approccio
apprendere funzionalista
UNESCO Apprendere a Approccio
vivere e antropocentrico
convivere
OCSE-PISA Sviluppare Approccio
competenze ‘autentico’
(apprendimento
situato)
FIORIN I., La buona scuola. Processi di riforma
e nuovi orientamenti didattici, La Scuola, Brescia 2008
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
9. CURRICOLO
“Le Indicazioni costituiscono il quadro di
riferimento per la progettazione curricolare
affidata alle scuole. Sono un testo aperto,
che la comunità professionale è chiamata ad
assumere e a contestualizzare, elaborando
specifiche scelte relative a contenuti, metodi,
organizzazione e valutazione. La costruzione
del curricolo è il processo attraverso il quale
si sviluppano e organizzano la ricerca
el’innovazione educativa.”
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
10. COMPONENTI INDICAZIONI PER POF E
FONDAMENTALI IL CURRICOLO CURRICOLO
DELLA SCUOLA
VISIONE PERSONA Quale scuola
CITTADINANZA vogliamo essere?
COMUNITA’ (Identità culturale)
TEORIE SOCIO- Discipline (non
COSTRUTTIVISMO ‘materie’); Problemi
(discrepanza
ottimale)
MODELLO APPRENDIMENTO: In che modo
DIDATTICO Significativo garantiamo la
Esplorativo coerenza fra i valori
Collaborativo e le pratiche
Riflessivo didattiche?
Situato
PERCORSO Unità di Come progettiamo e
DIDATTICO apprendimento realizziamo i
percorsi didattici?
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
12. Discipline, non materie
• Le discipline di studio sono strumenti
culturali
• La ‘materia’ è inclusa nel concetto di
disciplina
• Insegnare ‘discipline’ è diverso di
insegnare ‘materie’
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
13. Discipline e aree
Le discipline sono strumenti del pensiero, mezzi di
educazione; non sono territori chiusi, ma sono legati
da profonde connessioni
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
14. UNITA’ DIDATTICA
IN FUNZIONE DELL’ IN FUNZIONE DELL’
INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO
Trasmettere conoscenze Promuovere lo sviluppo delle
disciplinari competenze
Prestare attenzione alla Prestare attenzione agli
esigenza di sistematicità aspetti metodologici
Insegnare le discipline è lo Insegnare a pensare
scopo attraverso l’uso delle
discipline è lo scopo
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
15. COMPETENZE Compito di apprendimento
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
16. UNITA’ DI Titolo: (indica sinteticamente il contenuto o tema principale
APPRENDIMENTO caratterizzante il compito di apprendimento)
OBIETTIVI FORMATIVI Descrittori: ATTIVITA’
Formulati in termini Relativi ai singoli obiettivi Vengono indicate le principali
generali, riferiti alle formativi, dettagliati il più sequenze che scandiscono lo
competenze possibile in termini di svolgimento della unità di
comportamento degli apprendimento:
alunni, strettamente riferiti
all’esperienza proposta
dall’unità di apprendimento
a. a.1 A. INCIPIT
b. a.2 B. SVOLGIMENTO
1. ……..
a.3
2. ……..
b.1
3. ……..
b.2.
… ……..
b.3
C. CONCLUSIONI
D.VALUTAZIONE DEL
PERCORSO
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
17. INCIPIT
• SUSCITARE ATTENZIONE, INTERESSE,
MOTIVAZIONE
• RICHIAMARE CONOSCENZE E VISSUTI
• METTERE IN DISCUSSIONE,
PROBLEMATIZZARE
• RACCOGLIERE IPOTESI E PROPOSTE
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
18. INTRECCIO
• QUALI SONO I PRINCIPALI ‘SNODI’
DELL’ATTIVITA’?
- Organizzazione flessibile
- Compiti differenziati
- Molteplicita’ di mediatori
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
20. INCIPIT: SUSCITARE ATTENZIONE, INTERESSE,
MOTIVAZIONE
La “costruzione del problema”
• L’insegnante presenta la carta del territorio
abitato dai Fenici. Con il suo aiuto gli
alunni lo ‘leggono’: si tratta di un territorio
montuoso; è percorso da corsi d’acqua,
che però sono molto diversi dai grandi
fiumi già incontrati nello studio precedente
(Nilo, Eufrate); non ci sono grandi pianure;
ci sono insediamenti; il territorio si affaccia
per molta parte sul mare.
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
21. INCIPIT: La definizione del problema
Richiamo delle preconoscenze e dei pre-requisiti
• L’insegnante chiede: Come possiamo spiegarci la
presenza delle città? Come si saranno procurati le
risorse gli abitanti?
• La ‘dissonanza’ è data dal fatto che gli alunni avevano
imparato, studiando la ‘nascita delle città’, che questo
era dovuto ad alcune circostanze ambientali: presenza di
una agricoltura ricca, grazie anche alle estensioni molto
fertili, e quindi abbondanza di risorse tale superare
l’economia di sussistenza e da consentire una
organizzazione della vita complessa, una suddivisione
del lavoro, …Ora, nel nuovo territorio, queste condizioni
non ci sono.
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
22. INCIPIT: L’ESPLORAZIONE DEL PROBLEMA
richiamare conoscenze e vissuti
mettere in discussione, problematizzare
• Gli alunni formulano le loro ipotesi, frutto
di una discussione (prima per piccoli
gruppi, poi assembleare):
- Si saranno arricchiti con la guerra;
- Si nutrivano grazie alla pesca e alla frutta
- Si procuravano ricchezze commerciando
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
23. L’AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze
degli alunni
• Attuare interventi adeguati nei riguardi
delle diversità
• Favorire l’esplorazione e la scoperta
• Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
• Promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere
• Realizzare percorsi in forma di laboratorio
ITALO FIORIN UNVERSITA'
LUMSA ROMA
24. Domande
• Che cosa è rilevante insegnare?
• Perché, tra innumerevoli temi, scegliere
proprio questi e non altri?
• Quale è la successione ottimale?
• Che ruolo ha l’esperienza dell’alunno
nella mia progettazione?
• Come condurre le esperienze di
apprendimento?
ITALO FIORIN UNVERSITA'
ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA
LUMSA ROMA
ROMA
25. Quali sono le tre o quattro cose più importanti
che desideriamo
che i nostri ragazzi apprendano
al termine della loro esperienza a scuola?
Quali sono le cose che vogliamo che i nostri ragazzi portino con sé,
forse per il resto della vita,
cose che non potrebbero fare
senza la cura che noi dedicheremmo loro?
Se potessimo dare ai nostri ragazzi un dono
che non si può comperare
e impacchettare, cioè un dono che siamo sicuri che svilupperanno
secondo le nostre più profonde speranze,
quale regalo potrebbe essere?
(T. SERGIOVANNI, Costruire comunità nella scuola, LAS, Roma 2001)
ITALO FIORIN UNVERSITA'
ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA
LUMSA ROMA
ROMA